Racconto un paio di esperienze anch'io, tanto per tener viva la conversazione :
1)al mio primo imbarco da Alliev[acci]o (ne avevo già fatto uno da Mozzo, un'esperienza indimenticabile in Tirrenia) su di una petroliera, il 1°Uff.le (indiano) aveva ordinato il ricambio dell'acqua di zavorra. Eravamo in Egeo e ci dirigevamo verso i Dardanelli. Ad un certo punto dalla centrale carico il 2°, in dubbio sull'andamento delle pompe zavorra,chiama il 1°, che decide bel bello di scendere, lasciando me (30 gg di "esperienza"!) da solo, di guardia col marinaio (indiano anch'esso).
Neanche il tempo di fare un giro d'orizzonte col binocolo che da dietro un promontorio, dritto di prora, spunta una nave che comincia a zigzagare. In tutto questo, svuotando le cisterne di sx, la nave presentava 2°-3° di sbandamento a dx. Fortunatamente, con un colpo di telefono in centrale carico la situazione si risolve, il primo torna in plancia e chiamiamo l'altra nave con cui ci accordiamo su come manovrare;
2)stesso imbarco, nel frattempo ero passato di guardia col 2°. Eravamo alla deriva in attesa di ordini a N di Creta, il 24/XII/10. Essendo prossimi alla chiusura della contabilità mensile, il comandante (romeno) convoca il secondo (indiano) nel suo ufficio, ordinandogli di lasciarmi solo col solito marinaio indiano. Dopo una mezz'ora, una bulk cipriota mi passa sul lato sx e si ferma a 1,5 miglia da me, cominciando a scarrocciare velocemente, in rotta di collisione con me. Mi chiamano alla radio, comunicandomi che hanno la macchina in avaria e che, se possibile, devo muovermi. Chiamo il comandante, che sale sul ponte e, in dieci minuti, siamo già alla via per acque più tranquille. Fu un'ottima occasione per spendere qualche ora al timone di una docile "barca" da 60.000 Ton!