Ecco alcune considerazioni sui fatti salienti della serata:
- ingaggio aerei: secondo me non è una questione di ROE (se sono WAR sono WAR, e questo autorizza ogni ingaggio) quanto piuttosto di giusta condotta dei mezzi. Accendere dopo 5 minuti un radar per colpire l'aereo avversario in mezzo ad una selva di SAM pronti a colpirti è una mossa suicida, e Fausto l'ha provato a sue spese, visto che è stato abbattuto subito dopo . Un po' come emergere col sub a inizio missione e mettersi a ingaggiare col SAM tutto quello che vola.
Posto che gli aerei che usiamo sono ricognitori antisom e non caccia F22, fossi stato ieri il comandante delle operazioni della squadra Usania avrei fatto un cazziatone coi fiocchi al mio focoso pilota, perchè il danno subito (perdita dell'unico ricognitore a inizio missione) è molto grave!!! :biggrin:
- Implementazioni regole dynamic editing: penso che ieri sera si siano fatti notevoli passi avanti: molto valido il meccanismo delle basi contese, interessantissima la possibilità (che non conoscevo), di riprotare la quantificazione dei danni da una partita all'altra, così come l'idea di fare un semplice format uguale per tutti in cui annotarsi armi iniziali, armi usate ecc...
A proposito, ho sparato (per niente ) 4 TASM
- Comunicazioni verbali qui si sono scontrate due scuole di pensiero, su un problema che ciclicamente ritorna. E' corretto o no scambiarsi info via TS3 o via chat di side? Che non farlo aumenti l'aspetto "simulativo" è innegabile, che sia però difficile da attuare (e da garantire, per quanto sia il primo a dire che in un meccanismo di gioco come questo la fiducia è tutto) è altrettanto vero. Non so, qui ho la sensazione che qualunque strada si scelga sia per sua natura imperfetta, ma d'altra parte una decisione va presa.
Riassumendo: consentire lo scambio informazioni indebolisce la simulazione, ma quantomeno dà a tutti le stesse possibilità. Non consentirle fortifica l'aspetto simulativo per chi si attiene scrupolosamente alla regola, ma dà un enorme vantaggio al gruppo di giocatori che, senza alcuna possibilità di controllo, decidesse di non farlo.