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Riportiamo A Casa I Ragazzi Del San Marco...


Totiano

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La caduta verso il fondo o lo scavare nello stesso continuano senza fine, come la crescita del disgusto.

Circa la perizia balistica, ricordo che la polizia del kerala ne presentò una falsa. La perizia italiana sembrerebbe domostrarlo, Latorre e Girone avevano in dotazione armi di calibro diverso dai proiettili rinvenuti nei corpi dei pescatori.

L'India vuole umiliarci, questo ormai è chiaro. L'unica soluzione mi sembra quella di blindare i nostri Marò nell'ambasciata aggregandoli alla nostra delegazione diplomatica. Però bisogna essere pronti allo scontro con gli indù. I nostri politici saranno in grado di farlo? (mi sia lecito dubitarne fortemente).

Non esiste alcuna perizia italiana, visto che nessun italiano ha mai avuto la possibilità (salvo i due CC presenti come 'osservatori') di peritare alcunchè.

 

Eviterei di prendere per oro colato quanto presente in rete, specie quanto riferibile, o riconducibile, a personaggi vicini a Forza Nuova.

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novità interessante:

 

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/06/news/mar_la_verit_degli_italiani_su_quei_33_minuti_il_giallo_i_fucili_erano_quelli_di_altri_soldati-56043636/?ref=HREC1-6

 

dalla notizia, desumo, dal pdv. giuridico, che se le cose fossero andate come descritto, Girone sarebbe da assolvere per non aver commesso il fatto, ma la posizione di Latorre (in comando) cambia in un reato prettamente militare, deficienza di azione di comando (non è una critica professionale, ma un interpretazione giuridica scritta da un non-legale, sia chiaro !) e qui non so proprio dire dal pdv giuridico ed internazionale...

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

Ho letto anch'io quella notizia....in effetti il fatto sta prendendo dei contorni grotteschi anche per i commenti del tutto campati per aria che si trovano in rete...io vorrei, sottolineare, che al di là della problematica giuridica ed internazionale, sono morti due poveri pescatori che tutto erano fuorchè pirati e sono anche morti ammazzati lasciando moglie e figli. Da chi siano stati uccisi ancora non si sa, fatto sta che sui corpi sono stati estratti, se non vado erranto, proiettili di calibro compatibile con quello NATO. Inoltre, vorrei anche sapere se nei dintorni vi erano altre unità armate oppure le nostre truppe erano le uniche presenti in zona...

 

Una vittima merita rispetto anche se è povera e questo continuo inno alla vendetta mi sembra non solo fuori luogo, ma anche barbaro e becero.

 

Ciò detto, premettendo che occorrerebbe conoscere in codice penale indiano, posto che questo applicherebbe la corte indiana, ed accantonando per un attimo questioni di diritto internazionale, assumendo come sussistente la giurisdizione penale indiana sulla faccenda, supponendo altresì che il diritto penale indiano sia simile a quello italiano, direi che Dott. Piergiorgio ci ha azzeccato un altra volta.

 

Come anzidetto, ragionando in termini prettamente penalistici, analizzando la posizione di La Torre e Girone si aprono due scenari:

 

- se i maro che hanno esploso i colpi contro la barca lo hanno fatto su ordine di La torre e Girone o anche solo uno di questi: avremmo Girone colpevole di concorso in omicidio plurimo volontario di primo grado o colposo a seconda che gli si contesti il reato come doloso (seppur nelle forme del dolo eventuale) o colposo.

- se i maro hanno esploso i colpi sul peschereccio in assenza di ordini superiori La Torre e Girone entrambi assolti per non aver commesso il fatto (concorso in omicidio) al limite contestazione per reati militari di cui ignoro la fattispecie.

 

Per il diritto italiano la responsabilità penale è personale quindi non si può punire un soggetto per la condotta omicidiale posta in essere da un altro soggetto al di fuori delle ipotesi di concorso, interno o esterno al reato.

Questa a grandissime linee la situazione secondo il mio modesto parere.

 

 

Non esiste alcuna perizia italiana, visto che nessun italiano ha mai avuto la possibilità (salvo i due CC presenti come 'osservatori') di peritare alcunchè.

 

Eviterei di prendere per oro colato quanto presente in rete, specie quanto riferibile, o riconducibile, a personaggi vicini a Forza Nuova.

 

Giustissimo, cerchiamo di valutare i fatti obbiettivamente e basta con l'antico adagio "Italiani brava gente" sempre innocenti. Al di là delle implicazioni internazionali siamo di fronte ad un omicidio plurimo, anche se di povera gente. Le famiglie dei pescatori meritano altrettanto rispetto che quelle dei nostri marò.

Cordiali saluti

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Visitatore giovannibandenere

Buonasera,

se c'è una cosa che da particolare disturbo a me e alla stragrande maggioranza dei connazionali è proprio la patente dell'italiano brava gente; non è neanche più di moda, non se ne sente neanche più parlare. (Io personalmente preferisco la patente "Pasta")

 

Questo detto, vorrei fare una o più integrazioni al post di Akula_Class sopra stante.

Come osservato dal medesimo, con tutte le elencate opportune premesse, si aprono due scenari; essi vengono dettagliatamente descritti e riconducono all'omicidio plurimo volontario, eventualmente colposo, a carico dei nostri Bsm.

 

Occorre però -secondo me- partire da quanto riportato sul giornale di bordo della Lexie e che si tende a trascurare nella generalità dei casi nei commenti;

esso (Post #1449) è riscontrabile qui:

 

 

 

http://www.repubblic...36/?ref=HREC1-6

[nota a parte: chiedo scusa, ma da diverse settimane ho problemi di scrittura, oltrechè di copia-incolla, coi post del forum]

Non sto a trascrivere tutti i passagi, uno dietro l'altro.

A meno che quella relazione non sia un clamoroso falso, cosa tutta da dimostrare, i nostri Bsm non hanno fatto altro che attenersi alle consegne sul servizio.

E pertanto, sempre con tutte le premesse opportunamente elencate da Akula_Class, quanto accaduto non solo non è configurabile coll' omidio volontario plurimo, ma neanche con quello colposo.

E vado oltre, faccio l'avvocato del demonio, faccio il cattivone. [Altra nota a parte: è cambiato il size delle lettere e non c'è verso di ripristinare il precedente]

Bisogna avere rispetto -più esattamente umana pietas- per tutti i morti anche per quelli ricchi; ma l'essere morto non comporta necessariamente l'assoluzione plenaria della propria condotta terrena.

I due poveri pescatori si sono comportati come pirati; hanno ripetutamente ignorato il fuoco a scopo intimidatorio ed hanno continuato la rotta di avvicinamento alla Lexie.

Davanti al fuoco intimidatorio e anche non intimadatorio la reazione più naturale è la fuga.

Ma i poveri pescatori si sono comportati esattamente come i pirati.

 

Aggiungo che anche i nostri Fucilieri Bsm meritano il rispetto che spetta alle famiglie delle vittime; in aggiunta meritano anche che sia fatta giustizia.

La meritano non di più di altri, ma neanche di meno.

E dietro di loro ci siamo anche noi tutti quanti; noi volgarmente gabbati e traditi nella buona fede fin dal primo giorno di questa fottutissima faccenda e che non sappiamo neanche più da quale parte pigliare.

 

Cordialità, Giovanni.

 

-----------------------------------------------------

[ri-scusate per la pasticciata grafia]

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E vado oltre, faccio l'avvocato del demonio, faccio il cattivone. [Altra nota a parte: è cambiato il size delle lettere e non c'è verso di ripristinare il precedente]

Bisogna avere rispetto -più esattamente umana pietas- per tutti i morti anche per quelli ricchi; ma l'essere morto non comporta necessariamente l'assoluzione plenaria della propria condotta terrena.

I due poveri pescatori si sono comportati come pirati; hanno ripetutamente ignorato il fuoco a scopo intimidatorio ed hanno continuato la rotta di avvicinamento alla Lexie.

Davanti al fuoco intimidatorio e anche non intimadatorio la reazione più naturale è la fuga.

Ma i poveri pescatori si sono comportati esattamente come i pirati.

 

Aggiungo che anche i nostri Fucilieri Bsm meritano il rispetto che spetta alle famiglie delle vittime; in aggiunta meritano anche che sia fatta giustizia.

La meritano non di più di altri, ma neanche di meno.

E dietro di loro ci siamo anche noi tutti quanti; noi volgarmente gabbati e traditi nella buona fede fin dal primo giorno di questa fottutissima faccenda e che non sappiamo neanche più da quale parte pigliare.

 

Cordialità, Giovanni.

 

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[ri-scusate per la pasticciata grafia]

Hai perfettamente ragione caro amico, sono d'accordissimo con te e mi spiace che per lacuna non ho specificato anch'io nel mio posto ciò che tu hai giustamente sottolineato.

E' vero che si sono comportati da pirati ma occorre capire il perchè lo hanno fatto....dubito che abbiano voluto abbordare una nave così grossa a mani nude e, se avessero avuto delle armi, perchè non le hanno usate? Occorre capire bene le dinamiche dell'incidente..

In particolare è interessante questo passo secondo me: "Girone identifica otticamente tramite binocolo la presenza di persone armate a bordo del motopesca. In particolare si accorge che almeno due dei membri dell'equipaggio sono dotati di armamento a canna lunga portato a tracolla con una postura evidentemente tesa ad effettuare un abbordaggio della nave. Latorre esegue la terza raffica di avvertimento in acqua, costituita da quattro proiettili".

Ma i pirati, in postura di abbordare la nave...tengono le armi a tracolla?

 

 

.In ogni caso è stata una tragedia sotto tutti i punti di vista...

Modificato da Akula_Class
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GBN, non ti devi scusare per la pessima grafia....

 

Devo dire, che in effetti, hai fatto notare una cosa sfuggita a tutti qua dentro: i giornali di bordo (e logs in generale dell' E. Lexie)...

 

Per il comportamento dei pescatori, al di la' che, come gia' fatto notare, le colonne d' acqua di un 5.56 non e' che siano così evidenti, ricordo l' antico segnale dell' epoca greco-romana "siete mercanti o pirati ?"; le due cose allora tendevano a coincidere, ed in effetti, molti somali erano (e sono) anche pescatori, e "l' occasione fa l' uomo ladro" (e pirata). E se il caso fosse proprio questo, la figuraccia qui non la farebbe l' Italia, ma l' India (non tanto per l' implicita arretratezza, quanto per il maneggio politico)

 

resta da capire ancora il futuro di Viraat, Vikramanditya e Vikrant (2a), se la cosa va ancora troppo a lungo, a buon intenditore pochissime parole....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Visitatore giovannibandenere

Buongiorno,

 

""... le due cose tendevano a coincidere ... e se il caso fosse proprio questo ... molti somali erano (e sono) anche pescatori ... eccetera eccetera ... ""

Caro Piergiorgio, questo è proprio quello che tendenzialmente penso.

 

----------------------------

 

""E' vero che si sono comportati da pirati, ma occorre capire il perchgè lo hanno fatto ... """

Caro Akula, questo va benissimo in una analisi critica/storica a posteriori; ma se vogliamo farci delle opinioni, innocentiste o colpevoliste che siano, occorre immedesimarsi nella circostanza, in tutte le circostanze sempre.

Ovvero, putiamo il caso che io e te, si proprio noi due,ci troviamo in servizio di guardia sulla Lexie in quel momento.

Abbiamo adempiuto a tutte le procedure avvisatorie prima ed intimidatorie poi nel rispetto delle consegne sul servizio.

Tuttavia l'imbarcazione ignota persiste nell'intento di avvicinarsi alla nave.

Non ci resta che dedurre che siano pirati e da tali trattarli; cosa facciamo: cerchiamo di "capire perchè lo hanno fatto..." ?

Non ci conosciamo se non virtualmente (e tuttavia di ciò mi pregio), ma mi sento di ragionevolmente escludere che tu, come chiunque altro, giunto a quel punto, voglia sforzarti di "capire perchè lo hanno fatto", capire il perchè non si sono lasciati indimidire dal fuoco.

La posta in gioco è troppo alta; per entrambe le parti.

Non voglio nè posso dire con certezza che fossero pirati, al momento; ma sicuramente si sono comportati da tali.

 

Per quanto riguarda la meccanica: in procinto di arrembare, mi sembra normale tenere mani e braccia libere e le armi a tracolla (se del caso, anche "pugnal fra i denti"); non può essere diversamente.

 

Naturalmente sono discorsi puramente accademici; chè altro non possono essere.

Cordialità GBN.

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Buongiorno,

 

""... le due cose tendevano a coincidere ... e se il caso fosse proprio questo ... molti somali erano (e sono) anche pescatori ... eccetera eccetera ... ""

Caro Piergiorgio, questo è proprio quello che tendenzialmente penso.

 

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""E' vero che si sono comportati da pirati, ma occorre capire il perchgè lo hanno fatto ... """

Caro Akula, questo va benissimo in una analisi critica/storica a posteriori; ma se vogliamo farci delle opinioni, innocentiste o colpevoliste che siano, occorre immedesimarsi nella circostanza, in tutte le circostanze sempre.

Ovvero, putiamo il caso che io e te, si proprio noi due,ci troviamo in servizio di guardia sulla Lexie in quel momento.

Abbiamo adempiuto a tutte le procedure avvisatorie prima ed intimidatorie poi nel rispetto delle consegne sul servizio.

Tuttavia l'imbarcazione ignota persiste nell'intento di avvicinarsi alla nave.

Non ci resta che dedurre che siano pirati e da tali trattarli; cosa facciamo: cerchiamo di "capire perchè lo hanno fatto..." ?

Non ci conosciamo se non virtualmente (e tuttavia di ciò mi pregio), ma mi sento di ragionevolmente escludere che tu, come chiunque altro, giunto a quel punto, voglia sforzarti di "capire perchè lo hanno fatto", capire il perchè non si sono lasciati indimidire dal fuoco.

La posta in gioco è troppo alta; per entrambe le parti.

 

 

 

Il tuo ragionamento fila ma l'arrembaggio di una nave mi sembra che non sia come forzare un posto di blocco....stiamo parlando di un peschereccio in legno di qualche decina di metri contro una petroliera da più di centomila tonnellate di stazza...io non sono un tecnico ma se intendevano arrembare dovevano procurarsi un po' più di armamentario che non qualche schioppo arrugginito...e poi scusami....erano in "posizione di arrembaggio" ovvero? intendevano spiccare un salto di trenta metri con un fucile sulla schiena per arrivare a bordo?

 

Ricordo che una volta la pirateria somala aveva tentato di arrembare una nave da crociera e li hanno respinti con gli idranti della nave allontanandoli di centinaia di metri....

Ricordo che la reazione deve essere sempre proporzionale alla minaccia...in tutte le azioni di fuoco dovrebbe essere sempre valutato il potenziale offensivo....tu mi dirai e "tu cosa avresti fatto al posto loro?" giusta domanda ma io non sono un soldato e non sono stato addestrato ad affrontare situazioni simili...non dimentichiamo che stiamo parlando di soldati addestrati al combattimento ed a situazioni ad alta tensione...

Insomma, se vogliamo parlare di problemi giuridici c'è anche questo: la difesa deve essere sempre proporzionale all'offesa...io finora ho sentito parlare di tutto fuorché del tipo di armi che avevano e di come avrebbero potuto minacciare l'incolumità della nave che difendevano e del loro equipaggio...

So che forse, molti di voi si arrabbieranno, ma la mia non vuole essere polemica solo un esame critico dei fatti...

 

 

 

 

Non ci conosciamo se non virtualmente (e tuttavia di ciò mi pregio),

 

 

Cordialità GBN.

---------------------------

 

...io invece mi pregerei di conoscerti di persona mi dispiace che il sentimento non sia reciproco :sad:

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Visitatore giovannibandenere

Caro Akula,

mi preme in primo luogo fornire la mia interpretazione, quella così detta autentica, al discorso sulla conoscenza virtuale e non personale.

Intendevo dire che: ""Mi pregio di conoscerci almeno virtualmente, visto che non ci conosciamo personalmente""

Questo era lo spirito.

In tutti gli altri casi, in caso di spirito avverso, non avrei minimamente toccato l'argomento.

 

Sarò molto lieto di fare la tua conoscenza personale; sono sicuro, per come ti immagino, che ne varrà molto.

Io sarò a Genova, insieme Fassio (RN Pola) il 20 pv per la cerimonia della consegna del modello del Sauro; se puoi, potrebbe essere una buona occasione...

Frallaltro a voce ci si spiega meglio, i post sono troppo telegrafici; sopra tutto per un toscano ...,

A presto, GBN.

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Il tuo ragionamento fila ma l'arrembaggio di una nave mi sembra che non sia come forzare un posto di blocco....stiamo parlando di un peschereccio in legno di qualche decina di metri contro una petroliera da più di centomila tonnellate di stazza...io non sono un tecnico ma se intendevano arrembare dovevano procurarsi un po' più di armamentario che non qualche schioppo arrugginito...e poi scusami....erano in "posizione di arrembaggio" ovvero? intendevano spiccare un salto di trenta metri con un fucile sulla schiena per arrivare a bordo?

 

Ricordo che una volta la pirateria somala aveva tentato di arrembare una nave da crociera e li hanno respinti con gli idranti della nave allontanandoli di centinaia di metri....

Ricordo che la reazione deve essere sempre proporzionale alla minaccia...in tutte le azioni di fuoco dovrebbe essere sempre valutato il potenziale offensivo....tu mi dirai e "tu cosa avresti fatto al posto loro?" giusta domanda ma io non sono un soldato e non sono stato addestrato ad affrontare situazioni simili...non dimentichiamo che stiamo parlando di soldati addestrati al combattimento ed a situazioni ad alta tensione...

 

 

In questo caso, forse più che le regole d' ingaggio si dovrebbe rivedere le tattiche ...

 

Mi spiego meglio: facendo astrazione dal caso di aggressori armamenti pesanti (ad. es.RPG, Mtg medie), che cambierebbero la situazione tattica, il buon senso ci dice, che in situazioni come questa, gli aggressori si troverebbero in una situazione alquanto precaria (arrampicarsi su un grappino per non pochi metri di fiancata verticale ed espostissimi da fuoco proveniente ad.es. dall' ala di plancia...) e per di più a quanto pare, a prora (???) e quindi sarebbe un conflitto a fuoco alquanto sbilanciato (ma, in caso di abbordaggio completato, col vantaggio territoriale del difensore, anche dal pdv legale: non solo e' legittima difesa, ma militarmente anche difesa da un invasore....) e oltre che a dimostrare inequivocabilmente le intenzioni non amichevoli, il conflitto a fuoco avverrebbe all' interno del territorio Nazionale, con quello che comporta giuridicamente....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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... Sembra tutto facile seduti in poltrona a casa propria...

 

Non volevo fare polemica solo porre l'attenzione su alcuni particolari....mi sembra strano che un manipolo di soldati esperti e addestrati al combattimento armati fino ai denti si faccia intimorire e non mantenga il sangue freddo davanti ad una barca in legno con quattro pescatori (di cui uno di più di cinquantanni) armati di schioppo...ma non ce l'avevano un binocolo sufficientemente potente da vedere cosa stava succedendo sul peschereccio? Mi sembra un po pochino dire "c'erano persone con un arma a canna lunga a tracolla con posa tesa all'arrembaggio....in un tribunale italiano questa tesi non reggerebbe....

 

Mi ricordo quando ero a militare (la mia caserma era un punto di controllo NATO ed era una caserma operativa), quando eravamo di guardia (ed eravamo una banda di diciottenni rincoglioniti) ci dicevano sempre che davanti ad un intruso, se questo al secondo alt e allo sparo in aria non si fermava eravamo autorizzati al colpo mirato ma ci ripetevano sino allo sfinimento di non farlo mai se prima non avevamo constatato l'entità della minaccia....Fortunatamente ci rincoglionivano con questa cosa perchè in questo modo i nostri ufficiali hanno evitato che finisse ammazzato un tizio ubriaco che una notte aveva scavalcato la rete che delimitava l'aeroporto per rubare la bici di un tenente!!! La guardia (composta da un cuoco ed un refettorista) lo ha notato e, tenendolo sotto tiro ha chiamato i carabinieri che lo hanno arrestato....non gli hanno certo sparato addosso...

 

@giovannibandenere Ti ringrazio caro amico e anche per me sarebbe un vero piacere incontrarti se sarò a Genova per quei giorni vi raggiungerò volentieri! La mia era solo una battuta, non ho certamente frainteso le tue parole, volevo solo prenderti un po in giro scherzosamente...apprezzo molto e spesso condivido i tuoi ragionamenti...

Saluti

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non ho visto il rapporto dell'amm. Piroli e mi piacerebbe approfondirlo: non trovate strano che sia in mano dei media?

 

Poi mi chiedo: perchè li stanno giudicando in India? Non è giusto e non è eticamente corretto perchè si tratta di militari nell'adempimento delle loro funzioni e non di comuni cittadini. E questo dato fondamentale i media sono riusciti a farcelo dimenticare.

 

MI piacerebbe anche parlare di presunzione di innocenza (si dice cosi quando uno è innocente finchè non è provato il contrario, giusto?). Dai rapporti emerge che i colpi sono stati sparati solo in acqua e, se ben ricordo, ci furono "problematiche" (scusate l'eufemismo) al momento delle prove balistiche. Allora perchè tutti gli italiani li hanno già condannati?

 

Vogliamo approfondire l'addestramento? è tra i piu severi e, se vogliamo trascurare il fatto che affermano di avere sparato in acqua, al momento dell'arrembaggio seguiranno le loro norme che prevederanno (immagino) di preservare loro e il bene loro affidato prevedendo il peggio. Ma forse gli italiani preferiscono piangere i loro morti e maledire genericamente chi non fa vigilanza, magari invidiando russi e cinesi e indiani che fanno esattamente la stessa cosa.

 

Non ho detto che sono innocenti. Pensateci, se volete...

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appena divulgato dal MAE/Presidenza del Consiglio:

 

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha oggi avuto una lunga conversazione telefonica con il Primo Ministro indiano Manmohan Singh sul caso dei Fucilieri di Marina Latorre e Girone. Il Primo Ministro Singh ha apprezzato la decisione presa dal governo italiano e dai due Marò - dopo le assicurazioni fornite dalle autorità indiane - di rispettare l'impegno al rientro in India al termine della licenza per le elezioni. Nel colloquio telefonico si è quindi convenuto, al più alto livello politico, che tale responsabile decisione da parte italiana contribuirà a rendere più sollecita una positiva soluzione del caso. Il Primo Ministro Singh ha ribadito quanto già chiarito da parte indiana, ovvero che il caso non rientra fra quelli che possono comportare la pena di morte, e ha espresso la convinzione che il tribunale speciale sarà costituito in tempi brevi, e che anche l’intero procedimento potrà essere concluso rapidamente. I due Capi di Governo hanno concordato di rimanere in stretto contatto per sviluppare il dialogo positivamente avviato.

 

http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=70757

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Infatti non dovrebbero essere giudicati in India per i problemi di diritto internazionale di cui abbiamo già parlato...io non voglio condannare nessuno mi limito solo ad analizzare i fatti sulle prove che finora i media ci hanno offerto e ho delle perplessità sui fatti ovvero:

 

- una perizia balistica di parte indiana che afferma chi i proiettili sono del calibro NATO e sono stati sparati non dai fucilieri arrestati ma dagli altri due. Questa perizia sarebbe stata falsificata e/o contraffatta? Ebbene tocca agli italiani fornirne la prova ma fino a quando tale prova non giunge non si può sostenere il contrario. Indubbiamente desta perplessità la decisione di distruggere il peschereccio subito dopo il fatto (non ricordo se questo fatto sia stato accertato o meno). Più che di falsità si potrebbe parlare, al limite, di prove assunte in violazione del diritto di difesa che è profondamente diverso.

 

- i pescatori sono morti ammazzati ergo qualcuno ha commesso un delitto. Chi c'era nell'area di mare interessato in possesso di armi da fuoco? Per ora non è stata dimostrata la presenza di alcuno se non dei nostri soldati.

 

- i marò potrebbero aver ucciso accidentalmente i pescatori e di questo ne sono certo ma purtroppo esiste anche l'omicidio colposo.

 

- se è stato qualcun altro ad aprire il fuoco contro il peschereccio possibile che i nostri marò, i quali per loro stessa ammissione stavano tenendo sotto vigilanza le manovre del peschereccio, non si sono avveduti che un'altra imbarcazione (con pirati veri forse) aveva aperto il fuoco contro la barca da pesca?

 

- appena mi parlano di nave sospetta che si avvicina ad un obbiettivo sensibile protetto da soldati mi viene in mente il gesto del comandante del manipolo che prende in mano un binocolo e osserva l'obbiettivo e, da qui il mio dubbio: i marò come stavano "tenendo d'occhio" le manovre del peschereccio? spero almeno con un binocolo o i potenti mezzi della marina militare avevano imbarcato i suddetti con armi e munizioni ma si sono "scordati" di dargli i binocoli o altro supporto ottico idoneo alla bisogna? e sulla nave non c'era nessuno che avesse un f.... binocolo? Ma se avessero avuto il binocolo possibile che non sappiano fornire un quadro della situazione e di ciò che osservavano un pochettino più preciso?

 

- perché il ministero della difesa o, più propriamente, la "difesa" dei marò non fornisce una versione ufficiale e credibile di come sono andate, secondo loro, le cose posto che abbiamo due morti ammazzati in ballo?

 

Che siano soldati italiani o di qualsiasi altro paese a me non importa, cerco di ragionare sui fatti in base agli elementi che riesco a reperire in rete (quindi anche e soprattutto non ufficiali).

 

Francamente mi pare ridicolo essere pronto a giurare sull'innocenza di qualcuno sulla sola base della nazionalità d'appartenenza e l'odio verso un altro paese non può certo aiutarci a garantire ai due soldati un processo equo e giusto i cui esiti potrebbero anche portare alla loro assoluzione.

 

Da ultimo l'India ha commesso una grave violazione del diritto internazionale e sta conducendo le indagini in modo scandalosamente non garantista. Le autorità indiane avrebbero dovuto provvedere al sequestro del peschereccio, informare le autorità italiane dell'esame autoptico sulle salme consentendo la presenza di periti ed avvocati italiani procedendo in modo analogo per gli esami balistici sulle armi e sull'imbarcazione, il tutto per assumere le prove alla stregua di quello che si fa in Italia con un incidente probatorio.

 

Questo è un problema però della diplomazia italiana. Inutile gridare a gran voce di volere un arbitrato internazionale se verranno utilizzate fonti di prova viziate dalla violazione del diritto di difesa...

Grato a tutti coloro che vorranno dare una risposta ai miei dubbi.

Saluti

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@ Lazer_one: ringrazio del "complimento"; Eventualmente uno di questi giorni ti mando il .pdf di un qualche FM americano con incluse le mie note, glosse e commenti a margine; sarà una lettura interessante sul confine tra "armchair general" e storico militare/Navale... :biggrin:

 

Tornando più serio, ho voluto semplicemente indicare possibili "lesson learned" e ringrazio Totiano ed Akula per aver compreso lo spirito e postato interessantissimi spunti.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Visitatore giovannibandenere

Secondo me, "andando a sensazione" e da un punto di vista solamente pratico, quel rapporto dell'Amm. Piroli in possesso del governo a quanto leggo esattamente dal 11 Maggio '12, era meglio se non usciva proprio, era meglio se restava nel cassetto.

Non so perchè sia finito in possesso dei media (a proposito, sappiamo quale è stato il primo dei media?) e comunque non me ne faccio meraviglia (aimè)

Arrisentirci, gbn

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appena mi parlano di nave sospetta che si avvicina ad un obbiettivo sensibile protetto da soldati mi viene in mente il gesto del comandante del manipolo che prende in mano un binocolo e osserva l'obbiettivo e, da qui il mio dubbio: i marò come stavano "tenendo d'occhio" le manovre del peschereccio? spero almeno con un binocolo o i potenti mezzi della marina militare avevano imbarcato i suddetti con armi e munizioni ma si sono "scordati" di dargli i binocoli o altro supporto ottico idoneo alla bisogna? e sulla nave non c'era nessuno che avesse un f.... binocolo? Ma se avessero avuto il binocolo possibile che non sappiano fornire un quadro della situazione e di ciò che osservavano un pochettino più preciso?

 

C.te Akula il tuo sarcasmo mi sembra abbastanza gratuito. I binocoli costituiscono dotazione standard dei NMP. Non si sta parlando dell'armata branca leone ma di un reparto di elite.

Hai detto di basare ciò che dici sulla lettura delle fonti reperibili su internet. Magari non hai cercato bene.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/06/news/mar_la_verit_degli_italiani_su_quei_33_minuti_il_giallo_i_fucili_erano_quelli_di_altri_soldati-56043636/

Saluti,

C.

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C.te Akula il tuo sarcasmo mi sembra abbastanza gratuito. I binocoli costituiscono dotazione standard dei NMP. Non si sta parlando dell'armata branca leone ma di un reparto di elite.

Hai detto di basare ciò che dici sulla lettura delle fonti reperibili su internet. Magari non hai cercato bene.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/06/news/mar_la_verit_degli_italiani_su_quei_33_minuti_il_giallo_i_fucili_erano_quelli_di_altri_soldati-56043636/

Saluti,

C.

 

Ho letto quella notizia ed ammetto di non aver rammentato, quando ho scritto il post, del particolare del binocolo. Chiedo scusa e non intendevo mancare di rispetto ai nostri soldati o alla marina militare...Solo che quanto ho letto non risponde alle mie domande. La relazione dice:

 

"Girone identifica otticamente tramite binocolo la presenza di persone armate a bordo del motopesca. In particolare si accorge che almeno due dei membri dell'equipaggio sono dotati di armamento a canna lunga portato a tracolla con una postura evidentemente tesa ad effettuare un abbordaggio della nave. Latorre esegue la terza raffica di avvertimento in acqua, costituita da quattro proiettili". e poi: "A quel punto i due marò riferiranno all'ammiraglio Piroli di aver sparato l'ultima raffica, ancora una volta in mare (non sui pescatori-pirati), quando soltanto 50 metri separano la petroliera dal St. Antony. Ed ecco che finalmente il peschereccio sfila verso il mare aperto."

 

Non ci sono maggiori dettagli né sul tipo di armi che si è ritenuto di individuare, e neppure su cosa sia la "postura tesa ad effettuare l'abbordaggio". In altre parole se li tenevano d'occhio col binocolo (ed immagino che sia molto molto potente) e se sostengono di aver sparato l'ultima raffica in mare....chi ha ucciso i pescatori? Come potevano abbordare la nave i tizi del battello? di quali mezzi avevano paura i soldati? delle sole armi a canna lunga? e perchè? possibile che nessuno glielo abbia chiesto? se avessero scorto con i binocoli degli RPG o altre armi di sicura pericolosità lo avrebbero riferito...ed inoltre nel caso vi fossero state effettivamente tali armi a bordo del peschereccio, suppongo che i pirati le avrebbero utilizzate o come minaccia o come deterrente alla difesa.

 

Mi spiego meglio, se ho un RPG e voglio abbordare una nave da lontano esibisco l'arma ai difensori cosicché se loro aprono il fuoco io gli tiro un silurozzo. Oppure sparo una razzettata di avvertimento oppure ancora sparo subito sulla nave...insomma la uso quell'arma ma di certo non la tengo nascosta fino a 200 metri dalla nave altrimenti è logico che mi seccano ancora prima che riesca a far capire il mio potenziale offensivo...insomma qualche cosa non torna in questa faccenda e non si tratta di essere colpevolisti o innocentisti si tratta solo di guardare i fatti con un minimo di obbiettività.

 

Secondo me alla base di tutto c'è stato un tragico errore di valutazione...una canna da pesca magari un po' camuffata scambiata per un fucile o simile, gente che dormiva scambiata per un pirata all'atto di combinare chissà che cosa e soprattutto quattro soldati armati e con il dito sul grilletto con i nervi a fior di pelle che, vedendo magari un movimento brusco, gli è partita una raffica...non sarebbe né la prima né l'ultima volta....questa almeno la mia opinione sui fatti attendo le Vostre.

 

saluti a tutti e chiedo di nuovo scusa a Chimera per l'imprecisione.

Ciao ciao

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come avrai notato, Akula, non ho detto che sono innocenti bensi che il popolo italiano ha gia deciso che sono colpevoli.

 

Io affermo che nocciolo della questione, lo abbiamo gia detto ma tutti lo hanno scordato, è che il processo andava tenuto in Italia.

 

Riguardo al comportamento, non c'ero e non posso giudicare, come non ho visto il rapporto dell'amm. Piroli. Mentre ho spesso notato l'incapacità di comprendere termini, modalità procedure e persino distinguere armi o unità navali dei media. Non ne faccio loro una colpa perchè non possono conoscere tutto, ma è un dato di fatto che spesso ha portato a scrivere "fischi per fiaschi"

 

se vogliamo gicare a ipotizzare uno scenario, del tutto ipotetico finchè non sarà dimostrato, cominciamo col tornare ai primi post: ai tempi si parlava di 3 navi in trasito e solo la E.Lexie rispose all'appello Indiano di identificare una nave pirata (non chi ha ucciso i miei pescatori). e se fosse stata una delle altre 2 a reagire e uccidere i pescatori? E se fosse stata una vedetta Indiana a uccidere per sbaglio come qualcuno ipotizzo?

 

continuiamo con lo scenario e immaginiamoci in zona di guerra (possiamo assimilarla, no?) e chi è in zona deve sapere che ci sono i pirati per cui dovrebbe anche essere vigile. Cionondimeno ammettiamo che stessero tutti dormendo, come si giustificano le persone armate viste dai fucilieri. e i fucilieri hanno caratteristiche fisiche eccellenti visto che sono corpi d'elite e devono anche essere ben addestrati a riconoscere le armi.

Se ci sono persone armate alla prima scarica di avvertimento hanno 2 scelte: o virano o attaccano e non hanno virato. Ma se sono svegli perchè armati devono sapere che sono nella citata zona di guerra e quindi sono intenzionati ad assalire la Lexie. Come la attaccano? come hanno fatto con tutte le altre, mitragliatori spianati (e in questo caso possono essere a tracolla e impugnati senza problemi) rampini per biscaggine e minaccia di fuoco di copertura.

 

Cambiamo scenario. Se i fucilieri stanno mentendo sulla dichiarazione (non ci credo, hanno un senso dell'onore altissimo, ma per quanto remota è una possibilità) allora tutto cambia. Ma sta mentendo tutto l'equipaggio e in questo caso qual'era l'interesse a rispondere e ad entrare in un porto indiano? indica un senso di masochismo ancora piu improbabile.

 

Però coi se e con i ma non si fa la storia.

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Purtroppo più il tempo passa e più è probabile che certi dettagli vengano dimenticati. Come per tutti i processi, gli imputati sono innocenti fino a prova contraria e in questo caso il processo...non c'è ancora stato.

 

A livello mediatico i giornalisti spesso iniziano il servizio con "I due marò che hanno ucciso per errore due pescatori...": è indice del fatto che l'attenzione si è spostata dall'accertare cosa sia successo al problema della giurisdizione. Ebbene, entrambi sono i problemi.

 

Non parliamo poi delle prove che si dice siano state inquinate, della sparizione della armi, della nuova teoria sulla possibilità che altri fucilieri dello stesso NMP abbiano sparato (non Girone e Latorre) e altro ancora...

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Cio che dici in effetti e' plausibile ma se i pescatori furono uccisi da altra nave come mai i maro che avevano gli occhi puntati sul peschereccio non se ne sono accorti? I pirati da quanto ne so io hanno finora assaltato con successo delle piccole unita tipo mercantili o rimorchiatori d'altura non navi da centomila tonnellate e poi, scusami, ma te lo vedi un cinquantenne in ciabatte scalare sotto il fuoco di armi automatiche 30 metri di murata con una scaletta di corda? Non mi sembra una gran tattica....

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Cio che dici in effetti e' plausibile ma se i pescatori furono uccisi da altra nave come mai i maro che avevano gli occhi puntati sul peschereccio non se ne sono accorti?

 

Semplicemente, i nostri possono aver dissuaso tutt'altro "peschereccio". Il fattaccio può essere successo a trenta miglia di distanza e con un'unità del tutto diversa, per quanto ne sappiamo.

Nel sentire comune, la determinazione indiana nel cercare un colpevole nei nostri uomini li fa passare per i responsabili accertati del fatto. Non vorrei che questo fastidioso pregiudizio guadagnasse anche questo spazio.

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Ma siamo ancora al rimpasto delle testi e delle prove? ma se gli abbiamo lasciato i ragazzi per più di un anno e pagato nei giorni della crisi più nera 300 erotti mila euro oltre a tutte le risorse spese dietro a questa vicenda, non mi pare la gestione di una parte forte dell'estraneità ai fatti, prove (che sembrano esserci, anche se non le ha prodotte un italiano) a parte..

 

Piuttosto, dopo questa incresciosa vicenda quali misure sono state attuate per tutelare i soldati italiani da simili avvenimenti futuri?

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Visitatore giovannibandenere

Buongiorno.

Ciao Akula, alle tue domande, ai tuoi interrogativi legittimi e anche validi potrebbe essersi una risposta solo grazie ad un processo serio; anzi basterebbe una normale inchiesta.

Temo purtroppo che ciò non avverrà mai o se avverrà sarà sempre tardi.

E' tristemente vero che per l'opinione pubblica nazionale (per la gran parte di essa) i sostri fucilieri sono colpevoli di omicidio non importa se colposo o volontario purchè colpevoli.

Spesso come già detto sono gli stessi media che ignorantissimamente equivocano e diffondono l'errore.

In taluni casi il colpevolismo è determinato da puro antagonismo, quello "anti-tutto", ma più in generale è dovuto al fatto che nella nostra malandata italietta basta essere imputati, anzi che dico,

basta un cd avviso di garanzia per essere automaticamente colpevoli di tutto e di più.

Siamo un popolo di colpevolisti, un Emile Zola noi ce lo sognarmo a occhi aperti.

Per contro io -moooolti anni or sono- ero un Bsm e ti posso assicurare che il forte vincolo dell'appartenenza non si è mai allentato. "Uno Vale Tutti".

 

Io dico che i due Bsm hanno fatto il proprio dovere; fino a prova del contrario.

Il peschereccio era a mt 50 dalla Lexie ad arrembaggio oramai in atto (mt 50 sono "un nulla"); le armi a tracolla servono per arrampicarsi con grappini, giapponeso o altro sulle murate; quel giornalista s'informi sulla postura (se proprio non ci arriva da solo), invece di scrivere e diffondere pretestuosi risvolti interrogativi.

 

I presunti pirati forse non sapevano e quindi non si aspettavano che la nave fosse presidiata militarmente e si preparavano ad arrembare credendo di avere a che fare con un equipaggio solo mercantile e disarmato; forse erano dotati di armamento leggero (Sicuramente non "schioppi", i pirati potrebbero anche offendersi...); e se avevano armamento pesante sarebbe stato un errore nostrarlo, come tu stesso hai detto, per intimidire; le armi si mostrano soltanto per usarle, mai per "intimidire".

 

Inoltre come già detto, praticamente se non formalmente quella e in quella circostanza è da ritenersi zona di guerra o assimilabie a zona di guerra (e non mi addentro su certe ipocrisie nostrane, chè è un altro discorso ancora...), quindi zona ad allarme reale elevatissimo.

Sempre ammesso e non concesso che non vi fossero state altre navi in zona.

 

Quando tu eri di guardia (Vam?) -in base a tua descrizione- la tua postazione evidentemente non era in stato di allarme e tutto è proceduto molto bene come tu stesso hai descritto.

Se si fosse trovata in allarme reale, le cose sarebbero andate molto ma molto diversamente.

 

Per tutti i motivi del mondo sono fra i primi a sostenere e reclamere una inchiesta seria sull'accaduto.

 

Un'altra cosa ancora e poi ho finito:

leggo che il peschereccio presunto pirata aveva un equipaggio di 11 persone (armate). Una squadra.

Domanda: da quante persone è formato l'equipaggio di un peschereccio indiano?

 

Ciao e a presto, GBN.

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@giovannibandenere

 

ciò che scrivi ha un senso innegabile...io non sono un "tecnico" e quindi non me ne intendo di manovre d'abbordaggio o altro, senz'altro tu hai più voce in capitolo e se mi dici che è possibile ci credo senz'altro. Hai anche ragione nel dire che siamo un popolo di colpevolisti e che spesso l'ignoranza la fa da padrone e partono fiumi di improperi e diffamazioni varie...

 

Io non ho dubbi sulla preparazione dei nostri soldati e sulla loro lealtà e coraggio. A riprova c'è solo da menzionare le numerosissime missioni all'estero...mi ricordo i tempi del generale Loi e di Mogadiscio...c'era anche il mio reggimento in Somalia e in Mozambico...

 

Ho dei dubbi circa a come sono andate realmente le cose. Non penso che siano La Torre o Girone a mentire, penso solo che loro tentano di proteggere l'operato degli altri due marò loro sottoposti il che è lodevole anche se non propriamente "giusto". Non me la sento tuttavia di biasimarli, penso che io, al loro posto, farei lo stesso. Però ci sarebbe niente di infamante nel dire che a qualcuno gli sono ceduti i nervi...

 

Cmq nessuno di noi è detentore della verità quindi ogni ipotesi è lecita e merita rispetto. E loro rimangono innocenti sino a prova contraria e qualora fossero giudicati colpevoli devono esserlo al di là di ogni ragionevole dubbio.

 

La cosa che mi preoccupa di più è che nella vicenda sono state violate tutte le norme poste alla base di garanzia di un giusto processo. Come raccontavo nel mio precedente post, le prove che sarebbero state assunte sono viziate e non valide a mio parere. Anche la giurisdizione è sbagliata, i marò devono essere processati in Italia.

 

Volete sapere la mia? I Marò devono tornare in Italia per subire un giusto processo. Deve essere concesso alle famiglie dei pescatori e il governo indiano di costituirsi parte civile nel processo penale. Il Governo indiano deve concedere alle autorià italiane di essere presenti all'assunzione delle prove in incidente probatorio. Purtroppo molte delle prove sono irripetibili e come tali irrimediabilmente perse...

 

Mi sono lasciato andare a considerazioni in merito ai fatti magari anche errando nelle mie valutazioni ma penso di non sbagliarmi nel dire che questa situazione è frutto di un "incasinamento internazionale".

 

Non ero un Vam facevo parte del 4° rgt. AVES Altair o per dire la sua denominazione assunta dopo l'anno 2000, 4° rgt. Cavalleria dell'aria Altair, ero alpino, fuciliere assaltatore.

 

Saluti a tutti

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Visitatore giovannibandenere

Ciao Akula,

vedo che la fase delle indagini preliminari procede spedita; e liscia come l'olio.

Ho pensato anche alla possibilità da te avanzata di configurare un cedimento nervoso da parte dei due Bsm autori. E per la verità da solo non ci sarei arrivato ad ipotizzarlo.

Ma adesso che mi ci hai fatto pensare, penso di poterlo escludere con certezza.

Quella del "cedimento nervoso" è un costrutto che non appartiene a quella gente.

E' proprio agli antipodi; ma certamente occorre conoscerli, per averne consapevolezza.

 

Ho provato anche ad immaginare, come tu avanzi, che i due imprigionati cercano di coprire altri due, quelli cui sarebbero "ceduti i nervi"; noto che li apprezzi per questo, addirittura ipotizzi che tu stesso avresti fatto altrettanto, mi fa piacere saperlo, mi fa piacere saperti così.

In questa eventualità i due chiamiamoli "reali autori" non avrebbero avuto e a maggior ragione non avrebbero tuttora, il minimo dubbio a dichiararsi subito, urbi et orbi, coram populi, gli autori, i soli autori responsabili di quanto accaduto. Anzichè nascondersi dietro altri due, dietro due "innocenti".

Ma ancora una volta, occorre conoscerli per sapere come sono fatti, loro.

 

Cmq ammettiamo per accademia che gli Indii abbiano prelevato (detto "prelevato" per tenermi sul morbido) due persone sbagliate;

benissimo (si fa per dire): adesso ne dimostrino la "colpevolezza" (se di "colpevolezza" vogliamo parlare).

In tutti gli altri casi li restituiscano alle loro case. Non riusciranno mai a trovare una prova.

In dubio pro reo, o sbaglio?

 

Andando forte con l'immaginazione, credo che gli Indii non sappiano più cosa fare; la loro opinione pubblica li vuole colpevoli (ai Bsm) e con elefante già pronto; ma prove non ne hanno e sanno benissimo di non averne.

Vuoi vedere che chiederanno l'estradizione di tutti gli altri Bsm presenti a bordo?

Se mai sarà, ci sarà da ridere parecchio; amaramente parlando.

 

Noi, con tutte le condanne che ci infligge la EU, abbiamo il coraggio più volte dimostrato di annullare tutte le sentenze dubbie e ricominciare tutto daccapo, indifferentemente da quanto reclama la pubblica opinione.

Ci vuole una bella forza e non tutti ce l' hanno. Noi si.

Saluti, GBN

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Ciao Giovannibandenere,

 

si, io avrei fatto lo stesso. Loro erano in comando, loro era la responsabilità, loro la colpa se qualcuno dei loro sottoposti sbagliava, loro ne avrebbero affrontato le conseguenze. Penso sia la summa della parola "assumersi la propria responsabilità". Non solo credo che sia un principio militare ma è anche un principio professionale ma soprattutto un principio di vita. Purtroppo non si dorme bene la notte per questo...

 

Tornando ai nostri due soldati, è vero che gli altri due avrebbero certamente "confessato", ci ho pensato anch'io....ma se gli avessero ordinato di tacere? pensaci bene...forse non sono aggiornato o non ho letto bene le notizie ma mi sembra che non siano mai state diffuse le loro deposizioni....neanche un rigo...eppure gli indiani dicono che i fucili che hanno sparato erano di quegli altri due....

 

Non sbagli quando affermi che in dubio pro reo...ed è giusto che o tu provi la colpevolezza o rispedisci a casa...

 

L'eventualità dell'estradizione l'ho pensata anch'io...non è detto che non avanzino questa richiesta...in tal caso il governo si troverebbe nella m.....e ne vedremo delle belle...

 

Insomma questa faccenda, da qualunque parte la si guardi è un gran casino...io, con tutto il rispetto per le tue valutazioni che senz'altro sono più precise e competenti delle mie, continuo ad essere della mia idea: cedimento nervoso oppure qualche cosa vista scambiata per altro con il ministero che tiene imbavagliati gli altri due dicendogli "se parlate siamo tutti fottuti" anche perché se parlano, ci dovrà essere uno scambio... Tuttavia non capisco perché il governo non faccia leva sul fatto che l'India non ha giurisdizione sul caso....attenzione bene che lo dico senza uno straccio di prova quindi una teoria come un'altra...parole al vento....

 

cmq mai come in questo caso spero che tu abbia ragione!

Ciao un saluto!!

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Scusate se mi intrometto...
state trattando,e soprattutto accettando, a mio modesto parere,quel che non doveva essere accettato: una giurisdizione straniera.
Poi, tutte le ipotesi sono valide.
Anche che siamo lieti della non applicabilità della pena di morte. Come no! Ne siamo lieti.


Come no: coriandoli e stelle filanti (secondo il potere legislativo..-.Mr. Singh,-...ma di quello giudiziario non si sa nulla, e giustamente avrà da obiettare )
Ma erano rappresentanti dello stato a tutti gli effetti; e non capisco neanche perché un atto gravissimo come il sequestro di un ambasciatore sia passato "in cavalleria";

Sto pensando, sembra incongruo, ai minatori cileni bloccati in fondo a una miniera: non solo si è attivato il mondo, ma il Cile ha recuperato (pardon, RAFFORZATO) l'identità nazionale. Avevo una studentessa cilena, all' epoca: praticamente aveva il mento all' altezza della fronte.

Passo e chiudo.

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Visitatore giovannibandenere

Si Akula, potrebbe proprio profilarsi un bellissimo can-can.

(è chiaro che quello che scrivo fa parte solo della mia immaginazione)

 

E' possibile che i due "autori reali", forzando la loro ben consolidata personalità, non abbiano dichiarato la loro (eventuale) responsabilità perchè questo fa parte di una precisa strategia adottata dalla nostra parte; e in questo concordiamo, anche se tu l'hai definito un ordine ed io una strategia, ma la sostanza non cambia.

(E se di strategia trattasi, istintivamente potrebbe anche piacermi)

La relazione dell'Ammiraglio esiste da diversi mesi ma solo ora è venuta misteriosamente fuori (è bene o è male? propendo per "male").

Gli Indii sanno da tempo, come anche tu avverti, che le armi impiegate per il fuoco contro i pescatori-presunti-pirati non sono quelle dei due internati.

Ma hanno continuato col loro estenuante tran-tran come se niente fosse.

 

Adesso, forti o più esattamente "in virtù" della relazione di cui sopra avranno motivi sedicenti validi per chiedere l'estradizione dei due presunti veri autori (se non di tutti i Bsm allora presenti a bordo).

Se non altro, per loro adesso diventa un "atto obbligatoriamente dovuto".

Ed anche sull'ipotesi della estradizione concordiamo.

 

In questo caso il governo (?) avrà un motivo in più per trovarsi nei pasticci; uno più, uno meno ....

Mi dispiace solo per i 2+2 Bsm e per questa sfortunata italietta.

Il governo (?) non potrà concedere l'estradizione (!) e gli Indii lo comprendono perfettamente; ma non finirà semplicemente con un arrivederci e grazie.

La loro opinione pubblica vuole due colpevoli ed infatti c'è da temere che gli Indii non ci restituiscano i due internati.

Facciamo le corna, ma ne sono capacissimi, lo sappiamo.

 

Rivedendo tutta la faccenda alla moviola, riconfermo la mia opinione del primo giorno, cioè che abbiamo kannato tutto.

Ciao Akula e a presto fare conoscenza, GBN

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Sarebbe un onore per me fare la tua conoscenza!

 

aggiungo solo un ulteriore flash:

 

la costituzione vieta categoricamente l'estradizione verso un paese che prevede la pena di morte.....

 

e con questo ne abbiamo da ragionare sugli scenari!!

Un abbraccio a presto!!

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Visitatore giovannibandenere

Malaparte,

qualsiasi intervento è sempre gradito, niente di cui scusarsi. Anzi, facci sapere sempre la tua opinione.

Solo un piccolo contraddittorio da parte mia.

 

Nè io nè Akula (ma non voglio sostiturmi a lui) abbiamo accettato la giurisdizione straniera.

La stiamo semplicemente subendo o più esattamente la stanno subendo i fucilieri Bsm; noi possiamo soltanto tirare qualche moccolo ogni tanto per ricordarcelo, fermo restando che possiamo soltanto prenderne atto e nient'altro.

Quell'osservazione, peraltro validissima, va rivolta in alto, molto più in alto e non a due commentatori.

 

In tutti i miei post io continuo a dire e ripetere che i due internati soni innocenti, hanno compiuto solo e soltanto il loro dovere. E lo hanno compiuto nel migliore dei modi.

 

Condivido al 100% tutto ma proprio tutto quello che hai detto: cosa vogliamo fare? Cosa dobbiamo fare? Diccelo tu e noi lo facciamo.

 

Temo che, ancora una volta, possiamo solo tirare qualche moccolo per ricordarcelo fra di noi

(Detto in confidenza fra noi due e basta, io sarei capace anche di fare la guerra, se solo sapessi di avere qualche possibilità di farcela; il buonismo non mi si addice, puoi credermi)

 

Continua a farti sentire, per favore; la tua e le altrui opinioni contano sempre.

GBN

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Malaparte,

qualsiasi intervento è sempre gradito, niente di cui scusarsi. Anzi, facci sapere sempre la tua opinione.

Solo un piccolo contraddittorio da parte mia.

 

Nè io nè Akula (ma non voglio sostiturmi a lui) abbiamo accettato la giurisdizione straniera.

La stiamo semplicemente subendo o più esattamente la stanno subendo i fucilieri Bsm; noi possiamo soltanto tirare qualche moccolo ogni tanto per ricordarcelo, fermo restando che possiamo soltanto prenderne atto e nient'altro.

Quell'osservazione, peraltro validissima, va rivolta in alto, molto più in alto e non a due commentatori.

concordo con te su tutto tranne sull'ipotesi bellica....anche se Clausewitz diceva che la guerra era la continuazione della politica con altri mezzi io ripudio la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

 

Niente più fastidi...

 

Saluti, vado a giocare nella sezione modellismo!

 

:biggrin:

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Mi pare che questo video "carino" non sia stato ancora segnalato.

Il titolo è "Professione Marò" e già così ... comunque qualche intervento interessante c'è!

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=lRXkBMsa_eU&feature=em-uploademail

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  • 2 weeks later...

Scopro ora questa frase detta il 29 aprile nel discorso del Presidente del Consiglio di Ministri (discorso che non ho letto interamente e che si trova, per chi volesse perdere un po' di tempo, in questa pagina: http://www.governo.it/Presidente/Interventi/dettaglio.asp?d=70916 ):

 

 

"Questo significa un rinnovato impegno per una politica estera e di difesa comuni, tese a rinnovare l’impegno per il consolidamento dell’ordine internazionale, un impegno che vede le nostre Forze Armate in prima linea, con una professionalità e un’abnegazione seconda a nessuno. Lavoreremo per trovare una soluzione equa e rapida alla dolorosa vicenda dei due Fucilieri di Marina trattenuti in India, che ne consenta il legittimo rientro in Italia nel più breve tempo possibile.

 

L’Italia è saldamente collocata nel campo occidentale, ma la sua posizione geopolitica proiettata verso altre civiltà, la sua cultura abituata al dialogo e la sua economia vocata all’esportazione possono consegnarle un ruolo di ponte tra l’Occidente e le nuove potenze emergenti."

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  • 1 month later...

da base artica, marco

 

continuo astensione di presenza a qualunque attivita in ns paese per solidarieta ai ns maro. (salvo per casi umani).

 

A breve sara la festa della marina, spero in forte adesione e presenza morale per dare scrollata al

dormiveglia di alcuni responsabili di stato, che oltre a loro problemi personali ci sono anche quelli dei ns marinai (e non solo loro).da risolvere

 

possa il 10 giugno essere fatto notare pubblicamente che 2 marinai mancano ANCORA all appello !!

 

W il san marco,

W il leon,

W l'Italia

 

cordialmente marco

Modificato da bussolino
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  • 2 weeks later...

attenzione: se è così, cambia tutto il film:

 

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-18/caso-maro-india-misteri-063723.shtml?uuid=Abdmqw5H

 

A differenza da quanto sostenuto dalla polizia del Kerala, che ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario, secondo gli esperti italiani ci sono motivi tecnici per confutare la volontarietà dell'atto. Le traiettorie dei colpi, oltre che le testimonianze, indicano infatti che la distanza tra i due mezzi era di almeno 200 metri. E poiché i fucili Beretta non erano dotati di canocchiali, vuol dire che i fucilieri non erano in grado di prendere la mira. "Hanno sparato a mare verso la barca con mire metalliche", conclude una delle nostre fonti. "E per un caso maledetto due proiettili hanno colpito i due indiani".

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Secondo me si continua a confondere due problemi. La questione ha due problematiche ben distinte:

 

a) l'arresto delle autorità indiane è avvenuta secondo le regole del diritto internazionale?

 

b) chi e con quale grado di coscienza ha ucciso i due pescatori?

 

Alla domanda sub a) mi sembra chiaro che si è tutti d'accordo nel ritenere che l'arresto non sia avvenuto secondo le regole del diritto internazionale. Tuttavia questo non sposta i termini della questione. I due Marò anche se non fossero stati arrestati sarebbero tornati in Italia e l'India li avrebbe giudicati in contumacia, probabilmente condannati e, da qui, ne avrebbe chiesto l'estradizione alle autorità italiane.

 

Alla domanda sub b) si può rispondere con un ragionevole grado di certezza che i due indiani sono stati uccisi con fucili nato, probabilmente appartenenti non a Girone e La Torre ma bensì agli altri due soldati. I soldati infatti non negano di aver sparato in acqua ed è ragionevole pensare che alcuni proiettili abbiano colpito i pescatori. Ad ulteriormente avvalorare questa tesi vi è il fatto che i fucili sarebbero stati sprovvisti di mirini di precisione e, da qui, la possibilità che il tiro approssimativo abbia colpito i pescatori.

 

Il punto focale è un altro però: i pescatori erano armati e pronti all'arrembaggio o no? I problema sta tutto qui e sembra che l'indagine non sia riuscito ad appurarlo.

Non sono al corrente del fatto se i pescatori indiani siano o meno dediti alla pirateria tuttavia, qualora fosse appurata la circostanza che i pescatori erano effettivamente armati allora ci sarebbe un sostanziale risvolto sul piano penale. Si potrebbe infatti parlare, al limite, di eccesso di legittima difesa quale estremo reato astrattamente integrato dalla condotta dei soldati italiani ma potrebbe essere anche lecito parlare di assoluzione per legittima difesa.

 

La mia analisi, per quanto approssimativa, è strettamente giuridica e preferisco non tenere conto del fatto che sotto processo ci siano due connazionali. La nazionalità dell'imputato infatti non è rilevante.

 

Saluti

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Comunque la si veda e comunque la si rigiri resta una grottesca farsa a memore testimanianza dell'incapacità

e forse anche riluttanza - quando si parla dei cittadini con le stellette in questa ns. " povera Patria " - nella

gestione di questo " sconcio ". E intanto loro due restano segregati in India, ci si indigna e bla bla bla...............

chi più chi meno o niente affatto.

saluti,

Francesco :angry:

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Ma infatti a questo punto le domande sono altre. Posto che fin da subito la cosa puzzava (e lo si disse anche qui) perchè la tesi difensiva non verteva sulla INNOCENZA, ma sulla GIURISDIZIONE, se le cose stanno come scritto li, c'è un bel cavolo di differenza.

 

Comunque basterà aspettare, certo che non si è stati, di sicuro, trasparenti come si DOVEVA, per rispetto verso i soldati, indipendentemente dal fatto che abbiano ucciso o no: erano in missione, se hanno sbagliato pagheranno, ma tutto sto circo non se lo meritano.

 

Mio punto di vista, ovviamente.

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  • 2 weeks later...

Ci sono novità interessanti, un po' da vecchio e buon giornalismo d'inchiesta dà sempre buoni risultati.

 

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/ecco-video-che-scagiona-i-mar-931969.html

 

Speriamo che qualcuno faccia buon uso di tutte le pecche dell'inchiesta indiana.

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In effetti è una tesi interessante che merita di essere approfondita, soprattutto non capisco come mai non abbiano indagato circa alle segnalazioni della Olympic Flair...cmq l'esame balistico è l'esame fondamentale per vedere quali armi hanno aperto il fuoco ed è oltretutto un esame abbastanza semplice, solo che doveva essere effettuato in incidente probatorio...

Modificato da Akula_Class
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Con tutto il rispetto per Toni Capuozzo, che si sta dando da fare, non capisco dove sia lo scoop. Chi seguiva le cose, già dalle prime settimane faceva notare la discordanza oraria nelle dichiarazioni dei comandante del peschereccio, l' ora di arrivo a Kollam in piena notte, la presenza in loco della petroliera greca ecc. ecc. Cose che apparivano da tempo in molti siti.

Se però Capuozzo le ha riprese dando risonanza , ben venga.

Ma temo che le interviste a caldo, anche se veritiere, non valgano granché, di fronte alle dichiarazioni date ufficialmente. Se il comandante del St Antony ha cambiato bruscamente idea, e di parecchie ore, sull' orario eccetera, quel che vale in sede giudiziaria è quel che ha detto davanti alle Autorità istituzionali, non davanti ai giornalisti.

Almeno così temo. E spero di essere contraddetta.

 

PS. uno tra i tantissimi esempi: http://www.qelsi.it/2013/perizie-taroccate-e-sparizione-del-st-antony-cosi-in-india-intendono-incastrare-i-maro/

Modificato da malaparte
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