Il Dir ha ragione, la tua mente vulcanica è sempre in eruzione 😀
La prima idea, quella della squadra navale è simpatica. Ad un meeting in Austria ho avuto modo di vedere dal vivo (non mi sono permesso di toccarlo per una sorta di timore reverenziale) uno di quattro battelli sottomarini pensati e costruiti "anche" per poter eseguire queste manovre di gruppo. Dico "anche" perché l'elettronica di bordo può consentire la navigazione seguendo la bussola, ovvero puoi dire al modello "naviga in direzione SSE con profondità X centimetri" ad esempio, oppure si può pilotare il modello normalmente per poi dargli il comando home e lui ritorna seguendo lo stesso sentiero. Ovviamente con immersione statica e controllo elettronico di assetto e profondità. La cosa stupefacente e che parliamo di dispositivi elettronici degli anni fine ottanta/inizio novanta... si avete letto bene. Se vorrete potrei cercare le foto che feci e dare info in più tempo permettendo...
La seconda idea è molto particolare, ma a mio gusto il cannone ad acqua non è molto esaltante. Preferirei l'infrarosso ma temo che condizioni di luce neanche troppo particolari possano disturbare in qualche modo i ricevitori. Sicuramente avrete visto sul web che ci sono o quantomeno c'erano gruppi di appassionati ( anche se il termine per definirli potrebbe essere un altro...) soprattutto negli States che costruivano dei modelli di corazzate armate di cannoni ad aria compressa capaci di sparare sfere in acciaio con lo scopo di affondare letteralmente la nave avversaria. Ovviamente i modelli hanno un livello di dettaglio prossimo allo zero assoluto, e si affidavano ai dati storici per replicare gli spessori delle corazzature con della balsa. Beh ecco io sarei più portato ad apprezzare questi modelli che montano sistemi d'arma a caricamento semiautomatico capaci di lanciare nello spazio delle palle di acciaio da torri brandeggiabili. Volendo lanciarmi in un'idea del genere però, dato lo scarso livello di dettaglio opterei per imbarcazioni simil fantasy che si accostino a quelli che furono i monitori, prime e vere progenitrici delle corazzate.
Il mio progetto futuro che realizzerò chissà quando è questo: il modello della Bismarck, 1/350 o ancora meglio 1/200 dotato di un sistema di puntamento dal funzionamento molto prossimo a quello vero, provate a immaginare....
Il cielo grigio plumbeo si riflette sulle acque del lago donando loro lo stesso colore. La superficie è increspata dalla leggera brezza e dalla pioggia. La bismarck naviga lentamente con degli sbuffi densi di fumo dal fumaiolo che rimangono bassi per l'aria umida. Dal radiocomando con uno stick fai ruotare il telemetro della centrale di tiro verso il bersaglio, ed una volta inquadrato, tramite uno switch dai il comando alle torri di allinearsi. Eccole tutte e quattro iniziare il lento movimento di brandeggio fino ad allinearsi nella medesima direzione, quando arrivano a 10 gradi dell'allineamento la velocità di rotazione si riduce. Con un altro switch si ordina alla "centrale di tiro" di attivare una sorta di trasduttore di movimento per mantenere stabili nella direzione le torri e il telemetro stesso mentre la corazzata inizia a manovrare per evitare l'immaginario fuoco nemico in arrivo. Inevitabilmente le manovre portano il bersaglio fuori dal settore di tiro delle torri poppiere e queste dopo pochi secondi iniziano a brandeggiare per tornare a zero... beh eccovi il mio sogno nel cassetto 😉.