82 anni e quella vittoria continua fulgida a brillare nel firmamento della Marina Italiana, dei Sommergibili e della Decima.
Nelle ore in cui pubblico, il sommergibile Scirè si stava avvicinando alla munitissima base britannica e riceveva il famoso telegramma:
– DA SUPERMARINA: accertata presenza in porto due navi da battaglia. probabile portaerei: ATTACCATE –
lo Scirè, caricate al massimo aria ed energia elettrica, è guidato dal suo comandante J.V. Borghese nella sua incredibile corsa sottomarina attraverso gli sbarramenti minati, sempre al di sotto dei 60 m di profondità e su fondali rapidamente decrescenti, per emergere, infine, in posizione perfetta a 1.3 miglia nautiche per 356° dal fanale di Alessandria.
Assegnati i bersagli, i sei uomini del gruppo d'assalto, ripartiti in tre coppie, procedono verso la base nemica: il tenente di vascello Luigi Durand De la Penne con il Capo Palombaro Emilio Bianchi, ilcapitano del Genio Navale Antonio Marceglia con il Sottocapo Palombaro Spartaco Schergat, il capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta con il Capo Palombaro Mario Marino si avviano a compiere un' impresa leggendaria nella storia della nostra Marina e in quella navale di tutti i tempi.
Affondando con testate esplosive le due navi da battaglia britanniche HMS Queen Elizabeth (33.550 tonnellate) e HMS Valiant da (27.500 tonnellate) e danneggiando la petroliera Sagona (7750 tonnellate) e il cacciatorpediniere Jervis (1690 t) gli operatori mettono a segno un'impresa epica e una straordinaria vittoria nei confronti di quella che era, all'epoca, la maggiore Marina del mondo, cosa che induce lo stesso primo ministro inglese Winston Churchill a scrivere: "nel corso di alcune settimane l'intera flotta da battaglia nel Mediterraneo orientale è stata eliminata come forza combattente".
Lo stesso, primo ministro britannico, attenderà fino a Marzo dell'anno successivo per dichiarare che 6 uomini, dotati di mezzi irrisori, avevano messo in ginocchio la Mediterranean Fleet.
Il restauro della sua mitraglera credo sia il modo migliore per ricordare quegli uomini e il loro battello