A poco più di un anno dall’apertura di questo post vi aggiorno sul lavoro svolto.
In realtà il modello in questione non è un modello vero e proprio ma una costruzione Lego, all’inizio non lo avevo specificato perchè temevo di essere criticato, ma mi sono reso conto che ci sono altri appassionati Lego che frequentano questo forum e quindi ho deciso di condividere quello che ho fin qui realizzato.
Per prima cosa voglio ringraziare infinitamente Totiano e Bob Napp per la documentazione che mi hanno fornito, senza la quale molte parti del battello resterebbero per me ancora avvolte dal mistero.
Ho deciso di realizzare il G.Prini e non il capoclasse N.Sauro perchè il Prini è stato il primo sottomarino della classe Sauro su cui sono salito nel lontano Aprile del 1990 (e fu amore a prima vista).
Al progetto manca ancora l’allestimento interno della sala macchine, il progetto è stato realizzato in gran parte con il software Lego Digital Designer e poi è stato importato nel nuovo Studio, molto più evoluto ed aggiornato e con la possibilità di ottenere delle ottime immagini di rendering fotorealistico, infatti tutto quello che vedete è ancora virtuale.
La lunghezza totale è di circa 140 cm ed i pezzi sono più di 10600 (stimo che a lavoro finito saranno circa 15000).
Ho voluto concentrarmi soprattutto sui dettagli interni e di questo sicuramente la forma esterna ne ha risentito, l’elica purtroppo, benchè a sette pale, è leggermente sottodimensionata ma è l’unica attualmente disponibile.
I periscopi, il radar, le antenne e lo snorkel sono alzabili, l’ancora può essere issata, le garitte ed i tubi di lancio sono apribili ed i siluri possono essere caricati nei tubi.
Ho dovuto leggermente sottodimensionare i due locali batterie per far posto alla mensa con cucina e cambusa e quindi gli elementi in totale sono 200.
Tutta la strumentazione è ottenuta con pezzi decorati originali Lego, le uniche decorazioni che ho aggiunto sono i vari crest, i numeri identificativi dell’unità (ma i fonts non sono ancora quelli giusti), la bandiera, due calendari, una foto, le targhette sulle porte (non so se nella realtà ogni porta ha una targhetta).
L’illuminazione interna è ottenuta facilmente con il software (basta dirgli che un determinato mattoncino è luminoso e lui in fase di rendering fa il resto) ma nel modello reale le cose saranno più complicate dato lo spazio minimo a disposizione.
Ultima considerazione, dallo studio per progettare questo modello mi sono veramente reso conto della complessità di un sottomarino classe Sauro, è incredibile il numero di apparecchiature, sistemi e sottosistemi che riescono a trovare posto in uno spazio cosi ristretto.
Le immagini in totale sono 40, ho cercato di evidenziare tutte le principali caratteristiche del modello, perdonate le innumerevoli inesattezze e le inevitabili creazioni di fantasia rispetto al mezzo reale.
Grazie per l’attenzione
U112