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TOTI IN 1:1 !!!


Ocean's One

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Sì, non sto scherzando…

Il titolo è esatto: mi sono ormai lanciato in una riproduzione a grandezza naturale (!) del nostro amato battello Toti.

Inizialmente avevo pensato di riprodurlo tutto :biggrin: ma non ci sarebbe stato nel mio box e quindi ho deciso di limitarmi alla riproduzione della sola timoneria, in scala 1:1 e funzionante.

Insomma, si tratta del simulatore che quasi due anni fa avevamo ipotizzato nella discussione “Matto Ivan”.

E visto che in questo periodo siamo stati moooooolto tempo in casa (!!!), mi sono potuto dedicare anima e corpo alla costruzione di questo “modellino”, realizzando nella maniera più verosimile possibile le sistemazioni interne, gli strumenti e quanto necessario per simulare il governo del battello da parte dei due timonieri.

In pratica, mi sono concentrato sulla zona attorno ai due grossi manometri di profondità, che qui vedete in foto sul battello reale, estendendo la riproduzione fino ad un’altezza di 1,80 m per una larghezza di 1,65 m.

 

Int-Toti08.png

 

 

Da più di un anno sto lavorando a questo simulatore.

Per ora lo sapevano soltanto il Dir e pochi altri intimi, ma ora è giunto il momento di fare “outing” e condividere con tutti voi. Speriamo vi piaccia…

Sebbene un po’ in differita, vorrei raccontarvi tutte le fasi della costruzione, ad iniziare dall’ideazione, che è stata abbastanza complessa.

Non era facile decidere che cosa dovesse rimanere dentro e cosa fuori dalla riproduzione, perché da ciò dipendevano le funzionalità del simulatore e, in ultimo, la soddisfazione nel suo uso.

Consigliato dal Dir, ho deciso di estendere la riproduzione alle due postazioni dei timonieri, mantenendo anche l'albero di Natale e qualche valvola sulla destra, in modo che anche un eventuale tastierista potesse partecipare alla simulazione.

Insomma, prevedo la possibilità di gioco da una a quattro persone, se contiamo anche il Comandante che se ne starà dietro gli altri a dare ordini (per ora, con il distanziamento, temo ci sarà una persona sola, ma speriamo in tempi migliori…)

 

Eccovi un primo schizzo di quanto mi ero proposto di riprodurre:

Post-200220.jpg

 

Alla stregua delle famose consolles di Betasom, la costruzione ha visto l'integrazione di uno schermo TV per poter giocare.

In questo caso, date le ENORMI dimensioni dei manometri e la disposizione molto “sparsa” degli altri strumenti, la preferenza è andata verso un TV da 55 pollici, posto dietro al pannello principale, forato in corrispondenza dei quadranti degli strumenti.

A CAD ho riprodotto i quadranti analogici, che qui vedete in figura con disegnati sopra i particolari che poi verranno realizzati dal vero.

Come vedete, un TV da 55" è largo abbastanza da contenere tutti gli strumenti a grandezza naturale, comprensivi del ripetitore della girobussola sulla sinistra e degli indicatori degli angoli dei timoni nel pannello superiore.

 

Post_200215.png

 

 

Dopodiché, tanto per sognare, il sottoscritto ha fatto una prima prova di fronte al TV, e vi assicuro che è stata una bella sensazione…

Post-200208.jpg

 

Per mostrarvi l’effetto dello schermo visto attraverso le cornici degli strumenti, ecco una prima prova in cui ho appoggiato la scatoletta forata del goniometro dei timoni allo schermo del mio laptop.

demo_post_200204_B.jpg

 

Anche un primo manometro, appoggiato allo schermo, faceva la sua porca figura.

Come potete immaginare, la motivazione era tanta…

Post_200308_B.jpg

 

 

A questo punto, si è trattato di saccheggiare il BricoMan ed iniziare a costruire fisicamente gli accessori da applicare nella vicinanza degli schermi.

Ecco il distributore a tre vie che si trova fra i due manometri:

Post_200304_B.jpg

 

I rubinetti rossi a corredo dei manometri di profondità:

Post-200216-D.jpg

 

Il ripetitore della girobussola, ricavato da un orologio da parete, qui appoggiato allo schermo del computer:

Post_200313.jpg

 

E qui da solo, dopo avergli applicato le scritte regolamentari con il nome del produttore e il numero di serie:

Post_200315.jpg

 

E per finire, ecco l’insieme dei pezzi realizzati nella prima tornata:

Post_200318.jpg

 

 

Per ora mi fermo qui.

Avrei da parlarvi della struttura generale della costruzione, ma lo farò nel prossimo post.

Arrivedeci a presto!

Modificato da Ocean's One
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E gia solo questo lavoro è possibile comprendere come da Ivan siamo passati a "Marco il Matto"! Scambi di foto, mail, test dei programmi per il simulatore... ma qui ci arriveremo!

Questo è una dei lavori che ha tenuta impegnata la base in questi ultimi tempi. Aveva gia una sua idea di impiego all'interno di della mostra itinerante sui sommergibili ma la pandemia ci ha tagliato le gambe. In ogni caso verra tempo in cui potremo ricominciare! Non tolgo altro spazio al GRANDE Ocean's...  

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Comandanti, vi ringrazio per il vostro entusiasmo!

Come ho detto, sono a buon punto per quanto riguarda la costruzione meccanica, ma la strada sarà ancora lunga prima di arrivare a far funzionare il simulatore, almeno in una versione beta.

Apprezzo quindi tutto il vostro supporto, ormai esteso a tutta la Base e non solo al gruppetto di intimi con i quali ho lavorato fin qui, peraltro con ottimi risultati.

Sono certo che Marco Dir e Fabrizio Magico potranno contribuire a spiegarvi l’innumerevole serie di valutazioni, prove e revisioni che hanno portato al progetto finale (con il Dir che diceva per esempio che “in linea di massima il comportamento simulato va bene, ma si sente poco la PORTANZA DELLO SCAFO” :blink: , eccetera, eccetera…)

 

Come promesso, ora vi parlerò della struttura meccanica del simulatore.

Dovendo sostenere il peso dei 17kg del TV più l’abbondante ferraglia e valvolame, era indispensabile utilizzare una solida struttura metallica. Per andare sul sicuro, sono stati impiegati dei profilati in alluminio componibili Bosch, ovvero quelli normalmente usati nelle attrezzature di automazione industriale e in tante altre strutture similari utilizzate nell’industria.

 

Per la struttura principale ho scelto dei profilati di sezione 40x40 mm, sufficientemente rigidi ma ancora relativamente leggeri. Ne risulta un peso totale della struttura principale di circa 40 kg, che poi diventeranno quasi 100 una volta installati il TV e tutta la pesante componentistica.

Stante il peso di progetto, poco gestibile nel suo totale, è stato necessario le suddividere la struttura in due blocchi principali da circa 50 kg l’uno, alti 90 cm e larghi intorno al metro e mezzo (l’inferiore un po’ di più).

 

Eccovi l’assonometria dei due blocchi in configurazione di utilizzo. Si tratta della penultima revisione del disegno e non dell’ultima, ma basta per rendervi l’idea.

La struttura inferiore è disegnata in grigio; è profonda 32 cm per poterci infilare sotto i piedi e raggiungere i pedali dei timoni di direzione, supporta il blocco con le leve dei comandi oleodinamici dei timoni di profondità e verrà condita con una quantità SMODATA di tubi e valvole, in puro stile Totiano :smile:.

 

Post-200216-A.png

 

La struttura superiore, in giallo, serve invece per sostenere il TV da 55” e le cornici degli strumenti postigli davanti.

Come anticipatovi, il TV è parzialmente mascherato da un pannello plastico, forato solo in corrispondenza dei quadranti dei 22 strumenti che ho deciso di riprodurre.

Questo grosso pannello in PVC da 4mm, scomposto in tre parti per un più facile assemblaggio, è sostenuto una struttura leggera in profili in alluminio di sezione 20x20 mm, imbullonata alla struttura principale della parte alta del simulatore.

 

SchermoAssy.jpg

 

 

Con tutto questo avevo abbastanza elementi per riprodurre quanto mi proponevo, tranne una necessità FONDAMENTALE: le cornici in ottone dei grossi manometri di profondità!!!  

In questo caso non c’erano scorciatoie già pronte, né potevo pensare di farmi tornire o formare delle vere cornici in ottone da più di 40 cm in modo ragionevolmente economico. Mi sono dovuto arrangiare e, per una volta, non ho pensato alla stampa 3D che tanto mi piace.

Al contrario, sono andato in un grosso negozio di articoli per giardinaggio e ho preso due belle fioriere tonde da 42 cm, da cui ho tagliato via il bordo superiore stondato:

 

Post-200211-A.jpg

 

Dopo un minimo di finitura, un buon primer per plastica e qualche mano di color ottone, ecco le cornici dei due manometri di profondità del Toti!

Post-200308-A.jpg

 

Avvitate alla struttura esterna davanti al TV, andranno a coincidere esattamente con le scale dei manometri mostrate sullo schermo.

__________

 

Ciò detto, torno alle strutture in alluminio per dirvi che anche le modalità di movimentazione e trasporto hanno dovuto essere studiate con cura.

Si tratta di due blocchi da 50 kg, ciascuno sollevabile da parte di due persone rispettando il limite legale di 25 kg/uomo, oppure da parte di una persona sola sfruttando le ruote posizionate sul lato opposto, per movimentare il carico a mo’ di carriola.

Le ruote sono disposte in modo furbo, in modo da consentire il carico dei due blocchi su una grossa SW o monovolume (io ho una S-Max).

 

Post_forum_200126_2.png

 

Post_forum_200126_3.png

 

Naturalmente, anche questo tema è stato molto dibattuto fra il sottoscritto e il Dir, che mi chiedeva precise misure per verificare le possibilità di imbarco sulla sua U-Volvo.

Ecco qualche numerino, con la struttura in versione quasi definitiva:

Post-200216-C.png

 

Ed eccovi, finalmente, una foto della struttura superiore durante il carico.

La foto mostra anche alcuni degli sviluppi accennati sopra: la struttura ausiliaria a supporto degli strumenti, i pannelli forati in corrispondenza dei quadranti, e le caratteristiche cornici tonde color ottone.

Post-210315.jpg

 

Con questo per ora è tutto.

 

__________

  

Ora, però, lasciatemi ringraziare la persona senza la quale il progetto del simulatore non sarebbe nemmeno partito: si tratta del mio caro amico Emanuele, esperto in automazione industriale ed INDISPENSABILE AIUTO in questo progetto. Lo è stato per l’approvigionamento dei materiali, per le lavorazioni e soprattutto per il suo ricchissimo contributo tecnico, che diventerà ancor più importante ora che stiamo partendo con la parte elettronica. :smiley19:

Lo voglio ringraziare pubblicamente da queste pagine, ma prima o poi vorrei farvelo conoscere, visto che l’ho convinto ad iscriversi alla nostra base (nickname “The Aviator”).

 

Saluti, a presto!

 

 

__________

 

EDIT:

Vedo ora che questo è il mio 2000mo post.

Apro le cantine, Spalletti a tutti!

:smiley27::smiley27::smiley27::smiley27::smiley27:

Modificato da Ocean's One
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Grazie Gepard!

Certo, la riproduzione di quel che dici sarebbe interessante :wink: , ma anche su questo Toti fra poco toccheremo temi per te sicuramente "succulenti"...

 

Conoscendo la tua perizia elettronica, so che certamente ci potrai dare qualche suggerimento quando parleremo di HW/SW e logica di funzionamento.

Ti do un anticipo: prevediamo tre schede I/O, ciascuna con 24 ingressi optoisolati, 16 uscite con relè allo stato solido (<200mA) e 4 ingressi analogici.

Contiamo di gestire una sessantina di I/O, fra comandi e spie di segnalazione.

Per esempio, vorrei riprodurre queste: :blink:

 

IMG_0094.JPG

 

Come vedi, c'è molto da fare e la perizia di gente come te, Regia, Von Faust o Call_Me_V (tanto per fare qualche nome) certamente ci potrà essere di aiuto!

Fra un po' passerò a scrivere anche della logica di funzionamento e del programma di simulazione.

Potrò contare sulla tua partecipazione, vero?

 

 

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6 hours ago, Ocean's One said:

Grazie Gepard!

Certo, la riproduzione di quel che dici sarebbe interessante :wink: , ma anche su questo Toti fra poco toccheremo temi per te sicuramente "succulenti"...

 

Conoscendo la tua perizia elettronica, so che certamente ci potrai dare qualche suggerimento quando parleremo di HW/SW e logica di funzionamento.

Ti do un anticipo: prevediamo tre schede I/O, ciascuna con 24 ingressi optoisolati, 16 uscite con relè allo stato solido (<200mA) e 4 ingressi analogici.

Contiamo di gestire una sessantina di I/O, fra comandi e spie di segnalazione.

Per esempio, vorrei riprodurre queste: :blink:

 

IMG_0094.JPG

 

Come vedi, c'è molto da fare e la perizia di gente come te, Regia, Von Faust o Call_Me_V (tanto per fare qualche nome) certamente ci potrà essere di aiuto!

Fra un po' passerò a scrivere anche della logica di funzionamento e del programma di simulazione.

Potrò contare sulla tua partecipazione, vero?

 

 

 

Per controllare il tutto ci vedo bene una Raspberry Pi la quale può pilotare anche il piccolo display da 55 pollici e interfacciarsi con l'esterno via cavo ethernet o via WiFi.

 

Si sceglie una distribuzione Linux minimale e customizzabile e lo sviluppo del software avverrebbe direttamente on board senza utilizzo di tools specifici e/o proprietari.

 

Poca spesa massima resa.

 

Per quanto riguarda i relè a stato solido, si potrebbero usare dei chip shift registers controllati via I2C e sviluppati per il pilotaggio dei display a matrice di LED, ogni output può gestire ben più di 200 mA, alcuni di questi chip possono pilotare anche tutte e 48 le linee di output richieste.

 

Anche per gli ingressi analogici ci sono dei chip che fanno ciò che occorre (tipo il MCP3008: https://www.adafruit.com/product/856)

 

Per gli ingressi optoisolati c'è da cercare o da autocostruire... è davvero necessario che siano optoisolati ?

Se si opta per gli ingressi non optoisolati si può valutare l'uso di chip come il MCP23017 (https://www.raspberrypi-spy.co.uk/2013/07/how-to-use-a-mcp23017-i2c-port-expander-with-the-raspberry-pi-part-1/), se dovesse friggersi il danno sarebbe di pochi euro, gli optoisolatori in proporzione sono molto più costosi.

 

Comunque, se hai una bozza di schema elettrico degli I/O si può fare una valutazione più approfondita della lista della spesa.

Modificato da gepard
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Avio72,

ti ringrazio per la visita e per il gradito complimento.

 

Gepard,

apprezzo il tuo ricchissimo contributo. Non avevo dubbi che stuzzicarti sui temi elettronici avrebbe dato i suoi frutti.

In effetti ne ha dato fin troppi, visto che non sono in grado di seguire il 100% di ciò che scrivi. Come probabilmente si può evincere da questo thread, il sottoscritto si è occupato principalmente della parte meccanica del simulatore, spingendosi fino alla logica di funzionamento e all’architettura generale di SW/HW, ma lasciando tutti i dettagli della componentistica elettronica al mio “socio” Emanuele, molto più esperto di me su questi temi.

 

E’ quindi preferibile che sia lui a risponderti in modo completo, quando potrà visitare queste pagine.

Da parte mia, ecco solo alcune risposte di massima.

Innanzitutto, ti devo dire che le schede di I/O è meglio che siano tre distinte, in quanto ciascuna andrà installata in un diverso assieme (parte inferiore, parte superiore, QE) che verrà trasportato diviso dagli altri due. Nel riassemblaggio è infatti preferibile connettere una sola spina USB ed un paio di cavi di alimentazione, piuttosto che portare una trentina di cavi di I/O verso una scheda installata in un altro assieme.

Ecco il motivo principale della scelta di avere tre schede di I/O e non una sola.

 

In aggiunta, ti devo dire che Emanuele “The Aviator” ha già progettato una scheda con le caratteristiche che ho menzionato (24I + 16O + 4IAn) e quindi parte del lavoro è già fatto.

Ti spiegherà lui più avanti, insieme alle risposte che ti potrà dar sugli ingressi optoisolati, su quelli analogici, sui relè allo stato solido, etc.

 

Più avanti parleremo anche del PC che dovremo installare, che sarà di tipo industriale.

Fra i requisiti dovremo considerare anche la capacità di gestire due video, visto che oltre al “piccolo display” da 55 pollici sarebbe bello avere anche un secondo monitor per gli spettatori, che mostrerà dall’esterno il battello in navigazione, con i riferimenti di rotta e quota, gli ordini di manovra e il punteggio. A questo punto servirà anche un modello CAD 3d del Toti da importare. (Chissà che ci potrà aiutare, magari Von Faust?)

Infine, sarebbe opportuno che il PC gestisse anche il suono, da emettere tramite le casse del TV.

Mille cose, a cui arriveremo…

__________________

 

Per ora, però, possiamo parlare di architettura generale del sistema.

Tu mi hai chiesto uno schema elettrico; io ti posso rispondere con qualcosa di leggermente diverso, che include un po’ meglio tutta la funzionalità, a maggior beneficio dei Totiani in lettura.

Poi, perdonami se per ora non ho disegnato proprio tutti i fili uno per uno!

 

Ecco qui:

 

Post-210316.png

 

Ci sono quattro assiemi principali, indicati dai tratteggi:

 

La PARTE INFERIORE contiene i comandi principali, che sono tutti on-off: la leva della timoneria verticale (TV), la timoneria orizzontale composta dalle leve dei timoni orizzontali Avanti ed Addietro (TOAV/TOAD), i pedali dei timoni verticali in caso di utilizzo da parte di un solo timoniere, e due blocchetti con interruttore + spie luminose per selezionare la modalità a singolo o doppio timoniere. Tutti questi I/O si connettono ad una delle schede di cui sopra (IO3), posizionata in un quadretto (QE3) facente parte di questa sotto-struttura

 

 

La PARTE SUPERIORE contiene il TV da 55” (TV55) il cui schermo è visibile attraverso 22 finestrelle, corrispondenti alle cornici di altrettanti strumenti.

Abbiamo i due manometri di profondità (1), il ripetitore della girobussola per la rotta (2), un totale di nove indicatori degli angoli dei timoni (3), di cui tre principali, tre ripetitori e tre a cifre digitali.

Abbiamo poi l’inclinometro o “bolla” (4) con due scale diverse, l’indicatore dei giri/elica (5) e due display fittizi (6), utili per la modalità gioco, nei quali verranno mostrati gli ordini di manovra durante la partita.

Infine, per gradire, ci sono tre indicatori della pressione oleodinamica degli attuatori dei timoni (7), che di solito non fanno nulla ma si agitano solo un po’ per fare scena, ma che potrebbero anche indicare un’avaria per rendere il gioco più complesso.

Infine, abbiamo il “liquidometro”, indicatore di livello nella cassa disimpegno (8) e il manometro della pressione dell’aria nella stessa cassa (9).

Tutti questi sono strumenti fittizi, generati dal SW sullo schermo del televisore.

Ci sono però anche alcuni comandi fisici (selettori e spie), nella parte alta della struttura, sopra al televisore e connessi alla scheda IO2 nel piccolo quadretto elettrico QE2.

Per finire, c’è un ingresso analogico ricavato da un vecchio reostato, che probabilmente useremo per aggiustare il volume degli effetti sonori.

 

La PARTE LATERALE DESTRA è prevista come un’evoluzione futura, qualora si voglia prevedere la figura del “tastierista” e simulare l’azione delle casse di immersione (C.D. Cassa Disimpegno e C.E. Cassa Espulsione accorpata ai Doppi Fondi DDFF). Ci saranno tre ingressi analogici per la tastiera dell’aria, due per le prese a mare (PaM) e due per le leve degli sfoghi d’aria, il tutto raccolto in un connettore a 8 pin per trasferire i segnali alla scheda IO3.

 

A sinistra ci sarà invece il QUADRO ELETTRICO PRINCIPALE (QE1) che contiene gli alimentatori, il PC industriale e un’ulteriore scheda I/O. Quest’ultima gestirà le uscite dedicate alle gemme luminose dell’ALBERO DI NATALE (AN), ricevendo inoltre gli ingressi dalla pulsantiera sulla sinistra, che conterrà 8 comandi per funzioni varie e per la modalità gioco.

Infine ci sarà il QUADRO A PULPITO (QP) per il comando del motore elettrico.

Questa è un evidente forzatura, visto che sul Toti il quadro a pulpito sta altrove, ma è l’unico modo per poter simulare il controllo della velocità da parte dei timonieri nella modalità gioco.

Il volantino del quadro a pulpito sarà connesso con uno degli ingressi analogici della scheda IO1, potendo quindi garantire un comando progressivo della velocità.

 

 

Questo è (quasi) tutto.

Spero di non avervi sfinito con tutte queste info.

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Beh, se gli espansori di I/O hanno una interfaccia i2c o rs485 richiedono cavi con solo 4 fili: +V, GND e due fili per il segnale seriale.

 

Per semplificare le connessioni ed utilizzare componenti commerciali affidabili si possono connettere i vari moduli tramite cavi ethernet CAT5 o CAT6 schermati, internamente hanno 8 fili in 4 coppie intrecciate più una schermatura da collegare a massa.

 

I cavi ethernet possono trasportare sia il segnale (ad esempio 4 canali seriali) sia l'alimentazione (ad esempio nello standard POE l'alimentazione può arrivare fino a 48V e 15W di potenza e il POE+ può trasportare fino a 30W di potenza).

 

Il PC del simulatore lo metterei in uno scatolotto (black box) a se stante da piazzare nei pressi del modulo del TV per via del limite di lunghezza del cavo HDMI.

 

Questa black box avrà i seguenti connettori:

- la presa di ingresso alimentazione a 220V (con fusibile, salvavita messa a terra, schermatura anti RNBC-EMP etc. ?)

- la presa di uscita a 220V (bypass dalla presa di ingresso, con fusibile?) per alimentare lo schermo TV

- il connettore HDMI (audio+video) per lo schermo TV

- 3 prese RJ45 (classiche ethernet) per stabilire le connessioni (dati seriali o I/O + alimentazione) verso gli altri moduli.

 

La black box conterrà al suo interno:

- il PC di controllo del TOTI 1:1

- l'alimentatore per il suddetto PC e per gli altri moduli

- una schedina di supporto (hub) per i connettori RJ45 che sarà collegata con 2 pin (linea i2c o rs485) + GND al PC e i +V dall'alimentatore.

- un dongle USB WiFi (se non già previsto dal PC)

 

Il PC per il pubblico può essere connesso al simulatore tramite  Wi-Fi e piazzato dove si vuole.

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@gepard

 

Sì, le schede di espansione degli I/O avranno la loro interfaccia per la comunicazione con il PC. Ora non ti so dire le scelte esatte che farà Emanuele; per intanto recepisco il tuo suggerimento sui cavi ethernet, poi penso che ne potremo parlare a tempo debito.

Solo che, sorry, passeranno ancora diversi mesi… :sad:

 

Il “black box” del PC, definito con i componenti che dici tu, diventerà il Quadro Elettrico n°1 del mio schema, posto sulla sinistra del simulatore, nella parte alta e a meno di 2 metri dalla presa HDMI del televisore. Così il problema della lunghezza del cavo HDMI è risolto.

Un punto ancora da definire è se la scheda I/O n°1, che comanda tutte le luci dell’Albero di Natale, debba essere parte integrante del “black box” oppure sia meglio installarla direttamente dentro il quadretto dell’Albero di Natale stesso.

La prima soluzione, più razionale, va bene solo se l’Albero di Natale e il Quadro Elettrico 1 sono montati permanentemente sullo stesso assieme. In caso contrario saremo costretti ad installare la scheda dentro l’Albero di Natale per non avere troppo fili da connettere ogni volta.

 

C’è poi il discorso del PC esterno per gli spettatori, che tu proponi di collegare con un dongle USB WiFi :thumbsup:

In effetti, la necessità del PC esterno è un po’ dubbia: i comandi di start/stop gioco e le altre funzioni base possono essere dei pulsanti fisici, mentre il menu di configurazione, volendo, potrebbe apparire sul TV 55” attraverso le grosse aperture dei manometri di profondità, senza richiedere uno schermo dedicato.

Inoltre, il secondo schermo con la vista del Toti dall’esterno potrebbe anche essere pilotato dallo stesso PC del simulatore, se questo dispone di due uscite video.

 

Se però vogliamo penare in grande, c’è un punto che effettivamente richiede un PC esterno: la presenza di un sadico “istruttore” che da questo PC imponga ai giocatori alcune avarie simulate, più o meno gravi, che i malcapitati dovranno poi risolvere! :smiley24:

E qui, necessariamente, vorrei sentire le emozioni che la cosa suscita nei Comandanti in lettura.

Vi piacerebbe?

 

Per esempio, so già che Marco Dir la prenderebbe troppo seriamente e starebbe male…

Marco, ricordi quando, sul Toti a Milano, ha fatto un salto vedendo sull’Albero di Natale contemporaneamente aperte la presa a mare e lo sfogo d’aria della cassa disimpegno? :blink:

Erano due luci rosse accese a caso, sul battello musealizzato, ma per l’istinto di un sommergibilista quello significava allagamento sicuro!!! Giusto, Dir?

 

Per i non-Totiani, invece, posso spiegare un po’ meglio qualche esempio di avaria:

- perdita catastrofica pressione oleodinamica comando timoni => selezionare circuito secondario

- perdita progressiva pressione oleodinamica => usare i timoni con parsimonia per ricaricare

- rottura del manometro di bassa oppure di un indicatore angolo timoni => ci sono strumenti di backup

- perdita della propulsione per un tempo limitato => difficoltà di pilotaggio

- falla (moderata), battello negativo in modo non catastrofico => difficoltà di pilotaggio

- malfunzionamento mandata aria esaurimento disimpegno => comando sdoppiato per sicurezza

- presa a mare disimpegno non bloccata, che si riapre => warning da AdN, occorre accorgersi e chiuderla nuovamente

 

Cosa ne dite?

Questa però sarà proprio l’ULTIMA funzionalità da implementare!

__________________

 

Ora, prima di chiudere, vorrei riallinearmi allo spirito di questo work-in-progress e mostrarvi qualche ulteriore piccolo avanzamento lavori.

 

Con sommo gaudio, ho reperito da un conoscente un vecchio reostato della S.E.C.I., anni ’70, che è quasi uguale a quello visibile sul Toti appena sopra il manometro di sinistra.

Verrà usato per il segnale analogico che comanderà il volume degli effetti sonori.

 

Hans-200731.png

 

Nella foto sopra vedete anche dei selettori rotanti on-off con manopole di colore giallo.

Sapete? Li ho cercati più volte sul web, ma sembra che oggi non esistano più!

Forse oggi il colore giallo va usato solo per comandi specifici, come lo sfondo giallo del pulsante di emergenza?

Per risolvere, ho comprato dei selettori grigi e ho dipinto le manopole con un bel giallo carico, previa mano di primer specifico per plastica.

 

Post-210309-B.jpg

 

E si prosegue…

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Prometto che questo sarà il mio ultimo post di carattere sistemistico / informatico.

 

Configurando come access point WiFi il PC di controllo del TOTI 1:1 gli si possono poi collegare in rete wireless tutti i dispositivi remoti che si vogliono, che siano essi dei PC con lo schermo per il pubblico (questa funzione potrà essere svolta anche da una smart TV con wifi e server miracast compatibile, il PC TOTI 1:1 le invierebbe direttamente le immagini...), dei PC o anche degli smartphones / tablet che fungano da console remote di configurazione e gestione degli scenari di simulazione e qualsiasi altra idea / necessità che verrà in mente in seguito.

 

Alla fine sarà solo una questione di implementazione del software.

 

Vorrei comunque ribadire il mio suggerimento di utilizzare come unità di controllo del TOTI 1:1 una Raspberry Pi 4:

  • Broadcom BCM2711, Quad core Cortex-A72 (ARM v8) 64-bit SoC @ 1.5GHz
  • 2GB, 4GB or 8GB LPDDR4-3200 SDRAM (depending on model)
  • 2.4 GHz and 5.0 GHz IEEE 802.11ac wireless WiFi, Bluetooth 5.0, BLE
  • Gigabit Ethernet
  • 2 USB 3.0 ports; 2 USB 2.0 ports.
  • Raspberry Pi standard 40 pin GPIO header
  • 2 × micro-HDMI ports (video 4k)
  • 2-lane MIPI DSI display port
  • 2-lane MIPI CSI camera port (connettore per sensore videocamera)
  • 4-pole stereo audio and composite video port
  • H.265 (4kp60 decode), H264 (1080p60 decode, 1080p30 encode)
  • OpenGL ES 3.0 graphics
  • Micro-SD card slot for loading operating system and data storage
  • 5V DC via USB-C connector (minimum 3A*)
  • 5V DC via GPIO header (minimum 3A*)
  • Power over Ethernet (PoE) enabled (requires separate PoE HAT)
  • Operating temperature: 0 – 50 degrees C ambient

C'è potenza di calcolo da vendere (molta, ma molta, di più di quella che servirà), linee di I/O digitali (GPIO) a iosa e configurabili a piacere, possibilità di connettività che levati e un costo che è una piccola frazione di quello di un PC industriale che non si avvicina nemmeno lontanamente alle dotazioni hardware della Raspberry.

 

Inoltre ci sono tonnellate di documentazione e forum per sfruttarla al meglio e nella maniera più semplice possibile con una delle tante distribuzioni Linux in circolazione a meno che non si voglia tristemente e miserrimamente usare Windows... beh, sarebbe un vero peccato...

Modificato da gepard
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Anche se citato dal buon Ocean'One come partecipante all'impresa devo dire onestamente che ho preso parte al lavoro solo molto marginalmente e sopratutto "criticando" :doh: l'eccessiva "pignoleria" di Marco (Ocean'One) e l'altrettanto "entusiastico" Marco (Totiano):dribble: che non smetteva di cavillare sulla posizione di quel quadro elettrico o di quella manopola, regalando poi al primo l'opportunità di essere ancora più "esasperante" :blink:

 

Ormai mi sono stufato di complimentarmi con Ocean'One (che barba...:biggrin:) ma i suoi lavori rasentano veramente la perfezione (o la pazzia...che certe volte è sinonimo di genialità :wink: ).

 

Tornando serio per un attimo mi permetto di ringraziare Marco (non solo da parte mia ma penso anche da parte degli altri C.ti che lo conoscono bene e non...) per il grande impegno che ha messo in questo lavoro di modellismo in scala 1:1 (come anche per i precedenti...) che quando completato sara per la base di BETASOM un biglietto da visita invidiabile...

 

GRAZIE MARCO

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Ma grazie a voi tutti!

Come ho già scritto, posso continuare in questa impresa soprattutto perché mi spinge il vostro entusiasmo e la vostra partecipazione. Alla fine potremo veramente parlare del simulatore Toti della BASE!

(e non sarebbe male trovare l'occasione per metterci insieme ad usarlo, prima o poi. Speriamo bene...)

 

@vigile

Talvolta i messaggi non verbali sono l'incoraggiamento migliore.

Ti rispondo quindi con altrettanti emoticons:

:thumbsup: :thumbsup: :smiley19::thumbsup: :thumbsup:

 

@gepard

Ancora una ricca dose di info. Grazie.

Sulla Raspberry, però, devo necessariamente aspettare l'opinione del mio socio Emanuele.

Come ti ho detto, penso che ci torneremo fra qualche mesetto. Ora è ancora presto.

Invece, fra un po', dovremo affrontare la costruzione delle leve di comando dei timoni. Potremmo fare tutto da zero con pezzi torniti, cuscinetti, molle di richiamo e un po' di microswitch messi al posto giusto.

Che tu sappia, però, c'è qualcuno che vende dispositivi di controllo un po' customizzati per videogiochi?

O si appiattiscono tutti sui soliti volanti e pedali?

Trovare qualcosa di già fatto per le tre leve della timoneria non sarebbe male.

 

___________

 

Ora, per continuare con la "ferraglia", ecco qualche ulteriore foto della parte inferiore.

Così, per gradire...

 

200730-detail-2.jpg

 

200730-detail-1.jpg

 

200730-detail-4.jpg

 

200730-detail-3.jpg

  

Modificato da Ocean's One
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Da oggi chiederò ai doppiatori di caccia a ottobre rosso di ri doppiare ovunque la parola Ivan il Matto con Oceans il Matto. 

Tu non stai bene. 

 

Detto questo, non vedo l'ora di giocarci! 

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1 hour ago, Ocean's One said:

Invece, fra un po', dovremo affrontare la costruzione delle leve di comando dei timoni. Potremmo fare tutto da zero con pezzi torniti, cuscinetti, molle di richiamo e un po' di microswitch messi al posto giusto.

Che tu sappia, però, c'è qualcuno che vende dispositivi di controllo un po' customizzati per videogiochi?

O si appiattiscono tutti sui soliti volanti e pedali?

Trovare qualcosa di già fatto per le tre leve della timoneria non sarebbe male.

 

Purtroppo in questo non saprei proprio come aiutarti, ad intuito potrei ipotizzare che pedaliere e leve dei simulatori di volo sono quelle che più si avvicinano dal punto di vista delle funzioni, ho fatto una rapida ricerca (pedaliera simulatore volo) e qualcosa salta fuori, però bisogna che prima si definiscano bene le specifiche mecaniche / elettriche / estetiche / ergonomiche e poi si fa una ricerca più mirata e quindi si valuta se in alternativa valga la pena autocostruirle in toto o cannibalizz-adattare qualcosa di commerciale.

 

Una domanda per soddisfare la mia curosità: i manometri sono solo scenografici e statici oppure indicheranno realmente lo stato di parametri definiti dalla simulazione ?

 

Ribadisco i miei complimenti per l'opera !!!

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@Iscandar  @gepard

Vi ringrazio di darmi una mano nella ricerca.

Le leve di controllo sono uno dei particolari più critici e ed oggi non abbiamo ancora trovato il modo migliore per realizzarle. Probabilmente verranno costruite ad hoc, ma qualunque particolare già esistente ed adattabile ci faciliterà il lavoro.

Pertanto, come suggerisce Gepard, fra oggi e domani metterò insieme un post con alcune specifiche di geometria e funzionalità dei comandi manuali, in modo da darvi elementi per la ricerca, se vorrete aiutarmi.

 

@gepard

Ti rispondo ora sui manometri.

Sul Toti reale sono di gran lunga più di 100 (giusto Dir?) ripartiti fra aria, oleodinamica, profondimetri e forse qualcos'altro che non so.

Nella zona che sto riproducendo ce ne sono 19, per la maggior parte finti in quanto non così utili nella simulazione prevista, necessariamente un po' semplificata.

 

I manometri finti sono realizzati con spezzoni di tubi di plastica verniciati in bronzo e con un finto schermo stampato, ma ci sono anche 7 manometri aria reali, recuperati da macchine di produzione smantellate, montati in sede senza collegamento. Segnano zero, ma il loro aspetto è chiaramente realistico.

Fra questi strumenti ci sono:

- 5 manometri nella zona dei comandi della "margherita" (possibilità di esaurire le casse nafta in emergenza; modalità non sfruttata nella nostra simulazione)

- 2 indicatori pressione oloedinamica finti (però ce ne sono tre veri, vd sotto)

- 4 manometri a corredo delle valvole riduttrici di pressione (che tanto non devono cambiare mai il loro valore, salvo guasti qui non previsti)

- 3 indicatori pressione nelle riserve d'aria, in alimentazione della tastiera (anche questi no ncambiano nel breve periodo della simulazione)

- 1 indicatore pressione mandata aria cassa esaurimento (questo sì che mi piacerebbe farlo funzionante, ma cade fuori dall'area del TV. Ne parleremo più avanti...)

 

I quattro manometri veri sono invece semplici cornici degli strumenti con foro centrale per far vedere lo schermo del TV retrostante.

C'è il manometro aria cassa disimpegno, già mostratovi nella sesta figura del primo post, e poi ci sono i tre manometri della pressione oleodinamica degli attuatori dei timoni, che si muovono un po' quando vengono dati i comandi, e che potrebbero anche simulare un'avaria se lo vogliamo.

Questi tre manometri, posti proprio al centro fra i due profondimetri, sono tre aperture circolari che mostrano il TV retrostante, contornate da un anello cromato ricavato da faretti da illuminazione, il tutto integrato nel bel pannellino rosso che mostra orgoglioso il marchio di uno dei principali fornitori di componentistica del Toti:

 

Post-210114.jpg

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Come promesso, eccovi l’approfondimento sui comandi del simulatore.

Lo faccio postandovi la foto della struttura inferiore con l’indicazione delle parti ancora mancanti.

 

200730-main-adds.jpg

 

I primi tre numeri si riferiscono ai comandi manuali che dovrò riprodurre:

  1. La centralina di distribuzione oleodinamica, che vedrete nella foto più sotto e che vi descriverò poi in dettaglio.

  2. La leva dei Timoni Verticali (TV) presso la postazione del secondo timoniere, sulla sinistra.

  3. I pedali dei Timoni Verticali, azionati dal timoniere sulla destra nel caso questi sia l’unico uomo ai comandi.

Come si può notare, i pedali sono meccanicamente connessi con la centralina oleodinamica (1), attraverso lunghi rinvii meccanici. Queste aste di rinvio verranno riprodotte anche sul nostro simulatore ma non saranno mobili, per ragioni di sicurezza.

Di conseguenza, i pedali avranno dei semplici contati elettrici on/off (anzi, ciascuno avrà una coppia di contatti NO ed NC per questioni di ridondanza). Ho verificato che pedali di questo tipo sono reperibili in rete senza troppe difficoltà.

___________

 

In aggiunta, come potete notare, la presente foto presenta altri punti, che a suo tempo avevo usato per la mia discussione con il Dir. Eccoli, per la vostra curiosità:

 

  4. Verrà installata una pedana poggiapiedi in alluminio mandorlato per il timoniere verticale.

  5. In questa posizione c’è uno scatolotto metallico che mi ha fatto scervellare in merito alla sua funzione. Alla fine mi sono deciso a chiederlo al Dir, che mi ha risposto candidamente: “Naturale, è il posacenere!” :doh:

  6. Le valvole riduttrici di pressione sono tre. Oltre alle due qui rappresentate, ce n’è anche una terza più sulla destra.

  7. Uno dei manometri a corredo delle riduttrici; tutti questi componenti hanno soltanto una funzione estetica.

  8. Una scatoletta elettrica posizionata qui per estetica, ma destinata a ricevere due gemme rossa/verde. Durante il gioco, queste spie indicheranno quale delle due timonerie verticali è attiva (pedali a destra oppure leva a sinistra)

 

___________

 

Ciò detto, arriviamo finalmente alle foto dei comandi del battello reale.

Eccovi a sinistra la leva dei TV, corredata dalla mano del buon Von Faust che la impugna :biggrin: , mentre a destra potete osservare il distributore oleodinamico con le leve dei TOAV e TOAD.

 

Post-210320.png

 

Tutte le leve aprono o chiudono il circuito oleodinamico che regola la rotazione dei relativi timoni.

E’ quindi possibile riprodurre queste leve con una semplice funzione ON/OFF/ON per le due direzioni, ma senza comandi proporzionali.

Come mi ha spiegato il Dir, l’angolo di rotazione dei timoni è proporzionale al tempo in cui il comando viene mantenuto attivo.

Benissimo, dico io! Questa modalità di comando non è troppo intuitiva, visto che non è previsto un ritorno automatico alla posizione neutra. Di conseguenza, costituirà la difficoltà principale per i novellini che si cimenteranno sul simulatore. :smiley24:

Gioco difficile = gioco sfidante = gioco duraturo.

 

Ora qualche ulteriore dettaglio sulle leve.

Come potete leggere, la leva dei Timoni Orizzontali Avanti (TOAV) si trova sulla sinistra della centralina oleodinamica e quella dei Timoni Orizzontali Addietro (TOAD) sulla destra. Vi ricordo infatti che sul Toti i timonieri si trovano sul lato di dritta.

Le leve saranno lunghe circa 25-30 cm e ruoteranno di circa 10° per parte. L’angolo non è molto, ma ricordate che il comando non-proporzionale non richiede grosse escursioni.

Al contrario, serviranno componenti solidi e forti molle di richiamo, sia perché magari le mani verranno appoggiate sulle leve in modo piuttosto pesante, sia perché i timonieri alle prime armi, come dice il Dir, “si avvinghiano e si attorcigliano letteralmente alle leve” durante le manovre repentine. :blink:

Quindi, stimando un paio di milioni di cicli per la vita di questi comandi, la solidità è indispensabile: cuscinetti a sfere se possibile, uniti a validi contatti on/off: micro meccanici oppure proximity, o sensori ottici o magnetici (quelli dei cilindri pneumatici). Vedremo...

Ulteriore complicazione, indicata dalle frecce blu, è la presenza di due levette ad eccentrico (simili a quelle per bloccare la sella delle bici), che vanno ad attivare il circuito oleodinamico di emergenza in caso di guasto di quello principale. Non sarebbe male riprodurre anche questa funzionalità.

 

Con questo è tutto.

Esigenze non semplici, lo so! Speriamo di trovare una soluzione valida, magari con qualche vostro suggerimento…

Modificato da Ocean's One
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Sbalorditivo, non si può dire altro. Continuo a rimanere sbalordito dalla capacità tecnica degli iscritti al forum. E dalla loro voglia di rendere materiale un sogno. Realizzare un simulatore a grandezza naturale è una sfida che metterebbe in difficoltà uno studio cinematografico dotato di mezzi e risorse finanziarie ben superiori a quelle di un appassionato. Eppure Ocean si sta facendo il Toti in casa!!!! Un grande!!!! 👩‍🏭

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@fanghino, ti ringrazio delle belle parole, ribadendo però che alla fine il merito sarà condiviso, visto che è proprio grazie al supporto della Base che riesco a procedere rimanendo sul pezzo senza prendermi cantonate, e ricevendo talvolta anche aiuto concreto.

 

Per esempio, in questa fase sento il bisogno di condividere con voi le mie idee sulle modalità di funzionamento, mirando ad un buon compromesso fra giocabilità e realismo.

Quindi, ben vengano i contributi di chi ha giocato con i simulatori di sommergibili!

Fra di loro certamente ci sei anche tu, oltre a nomi noti quali @Regia Marina, @Von Faust ed altri…

A tutti voi vorrei chiedere un parere sulle modalità di funzionamento che sto definendo in questa fase, prendendo spunto dalla domanda di @gepard sui manometri.

 

Veniamo al punto: oltre all’ovvia modalità di governo con i piani di profondità, quanto accuratamente vogliamo simulare il controllo della quota con le casse?

Se chiedessi al Dir una risposta sincera, so che lui vorrebbe “tutto”: casse zavorra 1,2,3,4, casse compenso ed espulsione, cassa disimpegno, casse assetto!

Così il suo amato Toti verrebbe riprodotto con precisione, ma poi ci saprebbero giocare lui, un’altra decina di ex-Totiani e basta, temo… :unsure:

 

Allora ragioniamo su quali funzioni mantenere, avendo sott’occhio la giocabilità per le persone “normali”…

Sul Toti nella sua completezza ci sono:

- 4 casse zavorra (o doppi fondi) da allagare per passare dalla condizione emersa a quella immersa

- 4 casse di compenso per regolare di fino la spinta di galleggiamento quando variano i pesi a bordo (consumo nafta, armi lanciate, …)

- Cassa espulsione, destinata all’esaurimento delle casse di compenso.

- 2 casse assetto (prodiera e poppiera) per regolare l’assetto longitudinale del battello

- Cassa disimpegno per ottenere un temporaneo assetto negativo per immersione rapida.

Mi sembra di non aver dimenticato nulla.

E allora, cosa vogliamo riprodurre?

 

Certamente non le casse di compenso, visto che nel breve periodo della simulazione i pesi non cambieranno e l’utilità delle casse compenso è praticamente nulla ai fini del gioco.

 

Le casse assetto sarebbero belle, ma complicherebbero un po’ troppo il gioco e poi richiederebbero i comandi della pompa assetto, che qui invece non ci sono.

Evitiamo anche le casse assetto, direi...

 

Dovranno invece essere presenti le casse zavorra 1, 2, 3, 4, visto che vogliamo simulare il passaggio dall’emersione all’immersione e viceversa.

Dopo chiarimento con il Dir, ho capito che la cassa espulsione era normalmente piena in condizione di immersione, visto che la sua presa a mare era normalmente aperta.

Per questa ragione, io farei la scelta di accorpare le quattro casse zavorra e la cassa espulsione sotto un unico comando, per giunta non proporzionale. Il giocatore potrà decidere di avere la cassa espulsione e le quattro CC.ZZ. vuote, per navigare in superficie, o piene per immergersi in assetto neutro. Condizioni di parziale riempimento sono invece poco utili.

Per immergersi, occorrerà dare un impulso al comando dello sfogo d’aria della cassa espulsione, e in automatico il software allagherà la cassa espulsione, poi le CC.ZZ. 1 e 4 ed infine la 2 e la 3.

Per emergere ci sarà la sequenza opposta, attivata dal comando di mandata aria alla cassa espulsione.

Forse a parole è complicato, ma la sintesi è che con due soli comandi simil-pulsante si passerà dall’emersione all’immersione e viceversa. Il realismo sarà dato dalla sequenza di luci sull’Albero di Natale, ma non richiederà impegno aggiuntivo al giocatore.

 

C’è poi un’ultima cassa, che DOBBIAMO riprodurre per creare un gioco un po’ difficile e sfidante. :smiley24:

Si tratta della cassa disimpegno, ossia della “negative ballast” che Regia Marina ricorderà bene, quando sul simulatore Wolfpack, quasi esattamente un anno fa, qualcuno del suo equipaggio l’azionò, per poi scendere come un sasso e scoprire di non avere abbastanza aria per esaurirla! Giusto, Regia? :whistle:

 

Bene, una siffatta ed impegnativa funzione va riprodotta, vero?

Tanto poi l’utente alle prime armi non la userà mai, ma quando in missione simuleremo l’arrivo di un nemico che ci costringerà a scendere velocemente, questa cassa sarà utilissima per disimpegnarsi, come in effetti dice il suo nome.

 

Io sarei per rendere molto verosimile la cassa disimpegno: potremo aprire o chiudere la sua presa a mare, il suo sfogo d’aria, ma anche dare più o meno aria in pressione al suo interno, controllando quest’ultima funzione con il relativo manometro.

Come dicevo in precedenza, il manometro aria disimpegno cade nella zona dello schermo TV e quindi sarà funzionante. Ne vedete la cornice (vuota) in basso a destra questa foto, insieme al resto degli strumenti della cassa disimpegno: un manometro finto dell’aria di alimentazione in alto a destra, ed una fessura rettangolare a sinistra, da cui si vedrà l’indicatore di livello acqua nella cassa, ovvero il cosiddetto “liquidometro”.

 

Post-210324-2.jpg

 

Di quest’ultimo vi parlerò nel prossimo post, intanto vi offro un’altra foto dei manometri “decorativi” in fase di costruzione.

 

Post-210324-1.jpg

Modificato da Ocean's One
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Penso si possa mediare via soft. Ovvero, come nei giochi e simulatori. Oltre un certo grado di realismo, l'operatore dovrà comportarsi come un comandante in un vero battello, compensando ed evitare di inabissarsi, o venire in superficie in modo incontrollato. Al di sotto, il soft ignora regolazioni fini e autonomamente accende spie e lampade, più per effetto scenico che per reale funzione. Aggiungerei al simulatore una bella serie di campionamenti: dalle pingate, ad effetti sonori in alta definizione. Riprodotti da un buon set di casse in 5.1. Un generoso sub- woofer (mai denominazione fu più appropriata) a riprodurre l'esplosione di una carica di profondità darebbe un grande aiuto al realismo. Mettiamoci qualche camicia sudata, uno straccio intriso di nafta, una spruzzata di gas esausto ed è subito 1940!

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1 hour ago, fanghino said:

.... ed è subito 1940!

Anche 1980, volendo. L'unica cosa che cambia sono le bombe di profondità che in quel periodo erano progressivamente sostituite dai siluri. Ma in fin dei conti gli RBU esistevano ancora, per cui perchè no?

Tra l'altro l'effetto del suono di una bomba di profondità, specie nella penombra, è molto... suggestivo! L'ho provato a bordo del sommergibile museo Alliance a Gosport (UK) 

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On 3/20/2021 at 9:36 PM, Ocean's One said:

Ciò detto, arriviamo finalmente alle foto dei comandi del battello reale.

Eccovi a sinistra la leva dei TV, corredata dalla mano del buon Von Faust che la impugna :biggrin: , mentre a destra potete osservare il distributore oleodinamico con le leve dei TOAV e TOAD.

 

Post-210320.png

 

Queste leve assomigliano parecchio alle chiavi a cricchetto tipo questa:

 

usag-810-n-chiave-dinamometrica-con-cric

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Wow! Quanti commenti!

Ecco allora qualche risposta per ciascuno di voi.

 

@gepard

Ottimo! Veramente ottimo.

Queste chiavi che hanno proprio la forma giusta dell’impugnatura. Poi occorrerà lavorarne il mozzo per abbinarle all’albero rotante, ma sono certamente un buon punto di partenza.

Ti sono riconoscente per questa dritta.

 

 

@fanghino  @Totiano

Eccoli qui, i nostalgici!

E’ vero: l’atmosfera che si respirerà in questo simulatore sarà forse il suo pregio maggiore. Contribuiranno tutti questi bei comandi analogici, in penombra, con il sottofondo di effetti sonori originali… (raccolgo un po’ di suoni e poi ne parliamo).

Poi, se volete, esageriamo pure. Io avevo già pensato al dispenser di essenze, ovvero gasolio, ma poi dovremmo scrivere un’avvertenza sull’uso di abbigliamento “spendibile”!

Inoltre, se l’ispirazione terrà fino alla fine, qualche ulteriore idea sadica ce l’avrei: in principio dei rumori inquietanti se si supera la quota limite, poi una cannetta d’acqua in pressione che si apre sulle gambe del giocatore se si continua a scendere, poi la luce che lampeggia e qualche rumore di schianto seguito dal buio…

No, no, è troppo! Non sarebbe più solo una partita persa al videogioco, ma diventerebbe la disperazione di chi sa cosa queste cose significano veramente.

 

__________

 

Ciò detto, torno al tema manometri e giocabilità, apprezzando innanzitutto i commenti di @fanghino che mi aiutano ad affinare il livello di dettaglio della simulazione.

Ok innanzitutto sul bilanciamento fra la serie di azioni compiute dal giocatore e quelle, di dettaglio, che il SW fa in automatico.

In questo caso, traduco, l’automatico si può applicare più che altro alla routine di immersione iniziale, mentre l’azionamento della casa disimpegno sarà molto più manuale.

Inoltre vorrei includere una serie di filtri che il SW farà sulle azioni impossibili o prive di senso; per esempio, la cassa disimpegno sarà azionabile solo dopo che tutte le altre casse saranno piene, in quanto dev’essere quella che consente infine di raggiungere un assetto negativo. Non ha senso azionarla in emersione, e quindi il SW dovrà impedirlo.

Automatismi simili varranno anche per le antenne: per esempio, radar, TLC ed ECM rientreranno in automatico dopo che il giocatore avrà azionato il fungo “fischia immersione” (suono immancabile, vero?). Solo il periscopio e l’eventuale snorkel rimarranno alzati, per poi rientrare in automatico quando la quota cresce.

_____________

 

Ora però devo condividere con voi un ulteriore dubbio, legato al “liquidometro” di cui ho parlato prima.

Sul Toti reale di liquidometri ce ne sono otto, ma soltanto due ci interessano in questa simulazione: quello della cassa espulsione, a cui accorpiamo tutte le casse zavorra, e quello della cassa disimpegno.

Ora, mentre il secondo cade dentro lo schermo del TV e può essere riprodotto, quello della cassa espulsione se ne sta proprio altrove. Non riprodurlo creerebbe problemi di gioco, quindi devo fare una forzatura e dare una doppia funzionalità all’unico strumento riprodotto sul nostro simulatore.

Si tratta di un quadrante a barre sovrapposte di circa 4,5x13 cm, che si potrebbe suddividere in due indicatori di livello affiancati, come nella figura di destra (azzurro = espulsione, rosso = disimpegno),

In alternativa, le barre potrebbero essere sovrapposte, magari usando un ulteriore automatismo software: prima si riempie completamente la cassa espulsione per immergersi e, solo dopo che questa è mantenuta al 100% si generano le barre rosse per il riempimento del disimpegno sopra alle precedenti. Visto che non posso ridurre le barre azzurre senza prima aver esaurito tutte le rosse, un solo strumento sarebbe sufficiente (figura di sinistra).

Pensiamoci…

 

Post-210324-3.png

Modificato da Ocean's One
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On ‎19‎/‎03‎/‎2021 at 13:03, Ocean's One said:

 

 

@gepard

Ancora una ricca dose di info. Grazie.

Sulla Raspberry, però, devo necessariamente aspettare l'opinione del mio socio Emanuele.

Come ti ho detto, penso che ci torneremo fra qualche mesetto. Ora è ancora presto.

Invece, fra un po', dovremo affrontare la costruzione delle leve di comando dei timoni. Potremmo fare tutto da zero con pezzi torniti, cuscinetti, molle di richiamo e un po' di microswitch messi al posto giusto.

Che tu sappia, però, c'è qualcuno che vende dispositivi di controllo un po' customizzati per videogiochi?

O si appiattiscono tutti sui soliti volanti e pedali?

Trovare qualcosa di già fatto per le tre leve della timoneria non sarebbe male.

Dunque, qualche giorno fa ho visto su Youtube un tutorial per realizzare una consolle (con pulsanti on/off, selettori, trimmer ed altro) per crearsi un simulatore di guida fatto per bene...........spero di ritrovarlo

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Approvo in pieno la filosofia che stai seguendo, ovvero creare un "simulatore di vita a bordo". Una macchina emozionale, non un videogioco. in tal senso, rumori, odori e situazioni trovano un preciso scopo. Un sibilante getto d'aria compressa che arriva in faccia (ovvio, non a 150 bar....) un gocciolatore irriguo posizionato sulla testa, un impianto stereo 5.1 (si trovano ormai anche a prezzi "abbordabili" 😁) che da punti diversi riproduca voci e comandi, effetti audio. Luci ballerine e lampade rosse d'emergenza. Oserei dire che cista anche l'errore di manovra, per render l'idea della tensione che comunque l'equipaggio doveva tener a bada e non impedire al capitano di seguire corrette procedure. Anche una bella flangia metallica che sbatte con forza, ma vera, non stereo,  seguita da "portello chiuso", è la più classica delle situazioni. Poi va a finire che ti fai prender la mano, e ci metti il periscopio, che dallo scantinato sale attraverso il salotto.... ma a tal punto le cariche di profondità sono certo provverranno dalla tua signora al piano di sopra, che ti pingherà senza tregua! 

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@Von Faust

So che mi potrai dare una gran mano.

Ti ringrazio in anticipo per questo!


 

@fanghino

bene, allora siamo perfettamente allineati sulla “filosofia”.

Bisognerà solo capire quanto è realmente fattibile. Sul portello metallico che sbatte, per esempio, la vedo un po’ dura...


Invece, in merito al periscopio e alla possibilità di espandere la riproduzione, vedremo in futuro.

Nella mia attuale situazione è già tanto completare la timoneria, ma se arrivassero i rinforzi dalla nostra Base potemmo fare molto di più!
Già ci vedo le consolles di Betasom disposte sul lato opposto del locale, mentre il periscopio e il tavolo tattico sarebbero da realizzare ex-novo.

Chissà...

 

Per inciso, non è che il noto archistar di nome @Bob Napp ci darà anche lui qualche suggerimento? :wink:


(EDIT: proprio il giorno del suo compleanno, per il quale gli faccio i miei più sentiti auguri!)

Modificato da Ocean's One
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Raspberry e Arduino permettono di fare molte cose (la prima lato software, la seconda lato più hardware), sui controlli customizzati ne ho visti diversi (ma non ne conosco il funzionamento) soprattutto orientati alle simulazioni di volo e guida dove ormai ti puoi riprodurre il tuo cockpit praticamente in scala reale, sulle navi ancora ho visto poco anche perchè non ci sono simulazioni in commercio con cui andrebbero utilizzate per ora.

Il periscopio non dispiacerebbe averlo a disposizione ma si dovrebbe anche simulare cosa si osserva e quindi navi, aerei, installazioni portuali ecc... sarebbe sicuramente un passo molto più lungo da fare rispetto alla timoneria.

 

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On 3/20/2021 at 9:36 PM, Ocean's One said:

Quindi, stimando un paio di milioni di cicli per la vita di questi comandi, la solidità è indispensabile: cuscinetti a sfere se possibile, uniti a validi contatti on/off: micro meccanici oppure proximity, o sensori ottici o magnetici (quelli dei cilindri pneumatici). Vedremo...

 

Riguardo ai contatti on/off per le leve dei controlli dei timoni, una soluzione affidabile ed economica potrebbe essere quella di utilizzare dei contatti reed (pagina WikiPedia).

 

All'interno del puntale rosso delle leve, da realizzare in materiale amagnetico (ad esempio in plastica o legno), si inserisce un piccolo magnete mentre i contati reed si incollano al disotto del quadrante, anche questo da realizzare in materiale amagnetico o al più in materiale paramegnetico (alluminio), in corrispondenza dei fine corsa su/giù o destra/sinistra delle leve.

 

I contatti reed possono essere a due terminali tipo:

- normalmente aperti (NA) - chiudono il circuito in presenza del campo magnetico

- normalmente chiusi (NC) - aprono il circuito in presenza del campo magnetico

 

O a tre terminali: un terminale comune, un terminale per il contatto NA e un terminale per il contatto NC.

 

Opterei per quest'ultima tipologia, si potrà scegliere poi al momento del cablaggio se utilizzare la connessione NA o quella NC.

 

A differenza dei sensori ottici non richiedono alimentazione esterna.

A differenza degli switche meccanici non richiedono una connessione fisica/meccanica con le leve, oltre ad essere notevolmente più robusti.

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On ‎27‎/‎03‎/‎2021 at 16:45, Ocean's One said:

@Von Faust

So che mi potrai dare una gran mano.

Ti ringrazio in anticipo per questo!


 

@fanghino

bene, allora siamo perfettamente allineati sulla “filosofia”.

Bisognerà solo capire quanto è realmente fattibile. Sul portello metallico che sbatte, per esempio, la vedo un po’ dura...


Invece, in merito al periscopio e alla possibilità di espandere la riproduzione, vedremo in futuro.

Nella mia attuale situazione è già tanto completare la timoneria, ma se arrivassero i rinforzi dalla nostra Base potemmo fare molto di più!
Già ci vedo le consolles di Betasom disposte sul lato opposto del locale, mentre il periscopio e il tavolo tattico sarebbero da realizzare ex-novo.

Chissà...

 

Per inciso, non è che il noto archistar di nome @Bob Napp ci darà anche lui qualche suggerimento? :wink:


(EDIT: proprio il giorno del suo compleanno, per il quale gli faccio i miei più sentiti auguri!)

 

Non sarebbe male creare un'ambientazione tipo questa che avevo registrato con il simulatore "Silent Hunter 3" dal minuto 5:20:

 

 

On ‎27‎/‎03‎/‎2021 at 16:58, Regia Marina said:

Raspberry e Arduino permettono di fare molte cose (la prima lato software, la seconda lato più hardware), sui controlli customizzati ne ho visti diversi (ma non ne conosco il funzionamento) soprattutto orientati alle simulazioni di volo e guida dove ormai ti puoi riprodurre il tuo cockpit praticamente in scala reale, sulle navi ancora ho visto poco anche perchè non ci sono simulazioni in commercio con cui andrebbero utilizzate per ora.

Il periscopio non dispiacerebbe averlo a disposizione ma si dovrebbe anche simulare cosa si osserva e quindi navi, aerei, installazioni portuali ecc... sarebbe sicuramente un passo molto più lungo da fare rispetto alla timoneria.

 

 

Ho dato un'occhiata d u po' di video, non mi sembrano cose fantascientifiche, soprattutto sulle pulsantiere (cercate "button box usb simulator" su Youtube ed esce di tutto).

Per quanto riguarda il comando timoni per esempio questi andranno "associati" ad un trimmer.........ma anche in questo caso con Arduino sembrano cose fattibili, il codice ormai lo si trova ovunque, non dico che è un copia/incolla ma poco ci manca.

 

On ‎27‎/‎03‎/‎2021 at 20:44, Iscandar said:

IL top sarebbe interfacciarlo con un Dangerous water 

 

In questo caso potrebbe servire per far partire gli audio ed a tutta una serie di eventi all'applicazione del comando, purtroppo DW non ha un "ritorno" per interfacce esterne (e non avrei la minima idea di come farlo) come succede con i simulatori di guida che permettono la visualizzazione dei dati (velocità, gomme, temperature) non solo a monitor ma in tutti i pannelli autocostruiti.

 

EDIT: ho trovato questo molto carino:

 

 

Modificato da Von Faust
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@gepard

Sì, hai ragione, i contatti reed/magnetici sono probabilmente i più affidabili.

Non avendo un movimento comandato meccanicamente non soffrirebbero la relativa usura.

Anche il magnetino si dovrebbe nascondere abbastanza bene, magari proprio nei puntali rossi, come dici tu.

Bene, probabilmente andrò in questa direzione. Non proprio subito, perché prima ci sono altri passi da fare, ma la terrò ben presente per le leve di comando.

Invece, per i pedali, mi sono orientato su qualcosa di già fatto e abbastanza solido (pressofuso). Lì sì che si trova molta più roba.

 

@Von Faust

Tanta roba.

Sull'atmosfera che mi fai vedere nel video, certo che concordo!

Ora probabilmente dovremo metterci alla caccia di effetti sonori verosimili e decidere come usarli.

Per le luci rosse, invece, ti informo che ho già acquistato un paio di luci d'ingombro per i camper. Poi le adatterò...

I merito alla riproduzione dei comandi, apprezzo quanto mi dite tu e @Regia Marina , anche se probabilmente la cosa si sempificherà molto con i comandi non proporzionali, che non richiedono trimmer e possono essere dei semplici on-off come quelli suggeriti prima da Gepard.

C'è infine un ultimo punto, tanto bello quanto sfidante: l'integrazione con altri SW, a cominciare da DW come dice il buon @Iscandar , per finire ad un bel periscopio che mostri quanto inerente all'azione del videogioco a cui si è interfacciati.

 

Bene, tutto è possibile ma qui veramente serviranno competenze informatiche non comuni.

La timoneria infatti diventerebbe lei stessa la periferica del videogioco: tutto il nostro simulatore alla fine butterebbe fuori solo una manciata di bytes per comunicare: la quota, la velocità, la rotta, mentre tutti il resto, dal punto nave alla situazione tattica, verrebbe ricreato dal gioco che gira su un altro PC.

Quest'ultimo dovrebbe in effetti anche passare qualche input al simulatore, soprattutto in merito ai danni subiti (velocità ridotta, falla a bordo, timoni danneggiati).

Quindi, se da un lato non sarebbe difficile dire al simulatore di buttare fuori una decina di bytes e probabilmente portare dentro qualche bit di flag avarie, il vero problema sarà che videogioco metterci dall'altra parte e come intervenite su di esso per importare gli output che la timoneria butterà fuori.

 

Difficile (di impossibile non c'è nulla e noi siamo Betasom...)

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Ulteriori miei pensieri in merito al software.

Tendenzialmente potremmo pensare a tre programmi concettualmente divisi:

 

 

1) La routine di funzionamento del nostro simulatore, che leggerà gli input dati dai timonieri ed aggiornerà le variabili istantanee della simulazione: rotta, quota, giri eliche, velocità di salita/discesa, angoli timoni, riempimento casse.

In aggiunta, questa routine gestirà la posizione della lancette degli strumenti (oggetti grafici a video) e comanderà l'accensione fisica delle spie luminose, oltre ad avere la funzione complementare degli effetti sonori.

Tutto questo risiederà nel simulatore e richiederà un software ad hoc.

Per inciso, una versione basica di questo SW esiste già ed ha avuto come super-beta-tester proprio il nostro Dir... :thumbsup: 

 

Post-210331.png

 

 

2) A complemento del funzionamento della timoneria, pensavo ad un secondo schermo TV montato sopra o a fianco del simulatore che mostrasse al pubblico quanto accade. Ci sarebbe  un modello virtuale 3D del Toti che naviga in mare aperto (indichiamo solo le batimetriche), cambiando rotta, angolo di bolla e magari anche i giri dell'elica, in funzione di quanto i giocatori compiono nel gioco.

Aggiungiamoci poi l'indicazione numerica di quota, rotta e bolla e la ripetizione degli ordini di manovra impartiti, così da condividere con il pubblico quanto i giocatori sono chiamati a fare.

Insomma, loro lavorano da dentro, noi li vediamo da fuori...

Solo che non avrei idea di come impostare questo SW. @Von Faust  , hai qualche suggerimento?

 

 

3) Infine, se troviamo il modo, integriamo il tutto con DW, in modo che il simulatore passi al gioco principale i dati cinematici del battello.

Ma, come mi sembra di capire, questo è mooooolto più difficile, giusto?

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Difficile in quanto non potendo accedere a basso livello sul codice del simulatore è impossibile creare input dove non previsti, ad esempio su  DW non abbiamo il controllo dell'angolo dei timoni orizzontali ma agiamo su di essi dando in input la quota desiderata, quindi già così l'assetto non è sotto il nostro controllo

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4 hours ago, Iscandar said:

@Regia Marina sei sicuro, sarà la vecchiaia ma mi pare che si possano fare spostare i timoni dalla postazione F1

 

E' un po' che non ci gioco ma mi pareva di ricordare così, sicuramente @Von Faust saprà dirci di più

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Ma grazie, ragazzi!

 

Allora, @vigile, ti piace il mio battello?

Vuoi farti un giro? Saliamo a bordo?

 

Va bè, detta così sembra una cosa fuori luogo, ma vogliamo davvero provare ad inventarci la cronaca di una possibile missione? Così riuscirò a spiegarvi meglio cos’ho in mente, e magari trasferirvi il senso di questo simulatore, necessariamente molto diverso da Dangerous Waters e probabilmente più simile ad un gioco cooperativo come Wolfpack.

Quindi, permettetevi di portarvi a bordo ed inventarmi la cronaca di una possibile missione a cui vi faccio virtualmente partecipare.

 

Allora, chi portiamo a bordo?

Certamente tu, carissimo @vigile, sempre partecipe con il tuo entusiasmo.

Poi potrei immaginare di imbarcare anche @fanghino, che si è dimostrato così voglioso di rivivere queste nostalgiche atmosfere.

Ed infine, quale valente opinionista tecnico, chi meglio dell’esperto @Regia Marina, che vanta già un’ottima esperienza nelle missioni multi-giocatore a Wolfpack?

Mi permettete di coinvolgervi? Vero, ragazzi?

Ed allora eccoci pronti a partire!

 

p.s. Prode @Iscandar, so che ai timoni del Toti potresti benissimo esserci tu, ma a te lascerei l’originale ligneo battello di 2000 anni fa. Per oggi la missione la fanno questi nostri tre amici…

 

 

 

CRONACA DELLA MISSIONE

 

Il nostromo @vigile inizia il suo turno di guardia, prendendo posto alle leve dei timoni orizzontali, disponendo anche dei due pedali per la direzione, per ora attivi in assenza del timoniere verticale. La relativa spia verde ne indica il funzionamento.

Davanti al nostromo ci sono i due grossi manometri di profondità, la bolla, il pannello alto con i tre goniometri dei timoni, ripetuti da due ulteriori strumenti posti più in basso, in posizione più visibile. Sul pannellino rosso posizionato fra i due profondimetri, i tre manometri dell’oleodinamica si agitano un po’ all’azionamento dei timoni.

(Tutto ciò è quanto si vede nell’ultima foto che ho postato).

 

Il battello sta procedendo emerso per rotta zero-sette-zero, a bassa velocità. Il contagiri elica, visibile sul pannello in alto all’estrema sinistra, indica 100 giri al minuto.

Si sentono il tipico borbottare dei Diesel, il ronzio del MEP ed alcuni rumori di sottofondo (il volume degli effetti sonori è regolabile attraverso il reostato verde visibile sopra al manometro di sinistra)

Funzionando i motori termici, sull’albero di Natale risultano accese le corrispondenti gemme rosse degli scarichi, delle due induzioni e della refrigerazione. Prima dell’immersione occorrerà fermare i Diesel e chiudere le suddette prese.

 

A questo punto, il buon @fanghino si presenta al suo posto di timoniere verticale, sedendo alla sinistra del suo collega ed impugnando la leva di comando dei timoni verticali.

Ora deve commutare il comando dei timoni verticali, per passarlo dai pedali di @vigile alla sua leva; aziona quindi un piccolo interruttore per attivare la modalità a doppio timoniere, che viene confermata dall’accensione della gemma verde presso la sua postazione, mentre quella sui pedali di @vigile passa dal verde al rosso.

Ora @fanghino ha il controllo e deve eseguire gli ordini del comandante, che impone rotta uno-due-zero ed andatura a 150 giri elica (il volantino del controllo dei giri del MEP, che in realtà si trova presso i Quadri Elettrici, per ovvie ragioni è stato spostato in timoneria).

Controllando sul goniometro dei Timoni Verticali, @fanghino impone 15 gradi di barra a dritta, seguendo il cambio di rotta sul ripetitore della girobussola. Poco prima di aver raggiunto rotta uno-due-zero, egli riporta a zero il timone, ma lo fa leggermente in ritardo, senza considerare l’inerzia del battello (che pur non essendo un Tifone ha comunque la sua massa) ed eccede la virata di 5 gradi. Correggendo più volte, @fanghino riprende infine la rotta corretta ed inizia a prendere dimestichezza con i comandi, che richiedono un certo anticipo nell’azionamento.

 

Durante la navigazione in superficie, il nostromo @vigile si trova praticamente disoccupato e scambia qualche parola con @Regia Marina, il tastierista, che nel frattempo ha preso posizione alla sua destra, in piedi davanti alle valvole dell’aria e ai comandi per le prese a mare e per gli sfoghi d’aria.

Più in alto, completano la sua dotazione l’indicatore di livello della cassa disimpegno (il cosiddetto “liquidometro”) ed il corrispondente manometro della pressione aria nella cassa.

Finalmente si passa all’azione, con il Comandante che ordina l’immersione e la quota periscopica.

Con molta soddisfazione, @fanghino preme il fungo “fischia immersione” che fa partire i caratteristici colpi di sirena. Al contempo, cessa il rumore dei motori termici e si chiudono in automatico i loro scarichi, le induzioni e la refrigerazione, come indicato dalle gemme verdi che si accendono sull’albero di Natale.

Verificate le idonee condizioni, @Regia Marina può finalmente aprire la leva dello sfogo aria della cassa espulsione, a cui nella simulazione sono abbinate le quattro casse zavorra. Sull’albero di Natale si accendono le gemme rosse degli sfoghi aria della CE e delle CCZZ 1-4, rimanendo attive per il tempo necessario al completo allagamento.

Nel frattempo, @vigile dà timoni a scendere per portarsi a quota periscopica, dopodiché livella il battello a quota 10 metri manovrando coi i Timoni Orizzontali AVanti ed ADdietro, controllando la quota sul manometro di bassa e l’angolo di bolla sull’inclinometro.

 

In stretta sequenza, il Comandante pronuncia una serie di ordini di manovra ai timonieri, imponendo nuovi valori di quota, rotta e velocità, cosa che i due timonieri prontamente eseguono.

(n.b. giocando in modalità “libera”, si può pensare ad un vero comandante che imponga ordini di manovra più o meno impegnativi, ma è prevista anche una modalità di gioco “guidata” in cui il computer genera in automatico ordini di manovra particolarmente sfidanti, assegnando un tempo limite per la loro esecuzione. In questo caso, gli ordini del computer e il countdown appaiono su due schermi da 10x10 cm, il primo installato fra i due manometri di profondità ed il secondo sul pannellino al di sopra della postazione del timoniere verticale).

 

Ora il Comandante impone 100 giri elica, rotta uno-zero-zero e quota 120 metri, da raggiungere con un assetto di -15 gradi di bolla a scendere. I timonieri eseguono prontamente e, una volta raggiunta quota 120, @vigile scontra i timoni per livellare e mantenere la quota. Si accorge però i TOAD (timoni orizzontali addietro) hanno raggiunto un angolo troppo positivo e il battello rischia di risalire troppo. Il nostro nostromo allora impone timoni a scendere, ma il goniometro dei TOAV continua ad indicare un angolo troppo positivo.

@vigile insiste, ma poco dopo realizza l’amara verità: l’indicatore è guasto!

Di conseguenza, lui ha dato timoni troppo a scendere quando non ce n’era bisogno, ed ora il battello sta sprofondando velocemente, palesemente appruato.

(Collegato in remoto, sghignazza divertito il master dell’esercitazione, ovvero il nostro @gepard, che ha intenzionalmente comandato l’avaria…)

Subito @vigile rivolge lo sguardo al secondo indicatore dei TOAV, che invece funziona regolarmente, ed inizia a correggere con una certa apprensione. Al contempo, @Regia Marina è pronto a mandare aria per esaurire la cassa espulsione, qualora la situazione diventasse veramente critica.

Fortunatamente ciò non avviene e il Toti livella a quota 140, con una decina di metri di margine rispetto alla quota limite.

 

Risolta la difficoltà, il Comandante ordina una dolce risalita fino ai 120 metri, che @vigile ottiene angolando i TOAV tutti a salire, ma controllando il beccheggio con i TOAD, per non eccedere i cinque gradi di bolla a salire.

Dopo ulteriori ordini di manovra, ci si riporta infine a quota periscopica, secondo rotta uno-cinque-zero con 150 giri elica.

Il comandante vorrebbe iniziare la navigazione a snorkel, ma ecco la simulazione di una minaccia imprevista:

  “DISIMPEGNO! DISIMPEGNO!”, esclama il comandante, “Rotta zero-zero-zero, avanti tutta!”

Immediatamente il personale reagisce, con @fanghino che impone tutta barra a sinistra per rotta zero-zero-zero, accelerando il MEP fino a 200 giri elica, mentre @vigile porta i timoni alla massima angolazione a scendere.

 

Il compito più delicato è ora per @Regia Marina, che deve aprire la presa a mare e lo sfogo d’aria della cassa disimpegno: sull’albero di Natale si accendono le due gemme rosse, mentre l’acqua entra copiosa nella cassa, generando un forte assetto negativo che aiuta il battello a scendere rapidamente.

Il tastierista controlla il riempimento della cassa sul liquidometro, chiudendo lo sfogo d’aria un attimo prima del completo riempimento, per impedire che l’acqua tracimi ed allaghi l’interno del battello (nel qual caso avrebbe perso la partita).

Ormai il Toti ha virato per allontanarsi dal pericolo e sta scendendo velocemente, con 20 gradi di bolla negativa ed il MEP al massimo.

Poco dopo, il comandante ordina di livellare a 130 metri, con @vigile che inizia a dare timoni a salire per ridurre la velocità di discesa; a quota 110 viene anche ordinata aria al disimpegno, in modo da esaurire la relativa cassa e riguadagnare finalmente l’agognato assetto neutro.

Il tastierista @Regia Marina controlla sull’albero di Natale che la presa a mare del disimpegno sia effettivamente aperta, dopodiché aziona la valvola di mandata aria.

 

Purtroppo non succede nulla!

  “Aria al disimpegno!!!” ordina nuovamente il Comandante, mentre in separata sede ride sotto i baffi il master @gepard, che da remoto ha fatto guastare proprio quella valvola nel momento più critico.

 

Finalmente @Regia Marina si rende conto del guasto e passa subito la valvola di mandata aria di riserva: ora si sente chiaro il rumore dell’aria compressa, mentre il manometro disimpegno sale fino a 25 bar ed il livello sul liquidometro CD inizia a calare.

Ciononostante, è stato perso un po’ troppo tempo ed il battello si sta avvicinando pericolosamente alla quota limite, nonostante gli sforzi di @vigile che ha ormai dato il massimo angolo di timoni a salire.

Vicini ai 150 metri, qualche preoccupante gemito dello scafo aumenta la tensione dell’equipaggio, ma alla fine il Toti riesce a livellare senza eccedere la quota limite.

Ormai il liquidometro indica che la cassa disimpegno è quasi vuota. Nell’esaurirla,  @Regia Marina deve prestare attenzione a non svuotarla completamente, per non espellere bolle d’aria che rivelerebbero la presenza del battello.

Ciò fatto, il tastierista chiude la presa a mare della Cassa Disimpegno, rilasciandone infine la pressione verso l’interno con la momentanea apertura apertura dello sfogo d’aria.

 

Il battello ora è neutro e sull’Albero di Natale tutte le gemme sono verdi.

Dopo che @vigile è risalito a quota 130 metri con i timoni, tutti tirano un sospiro di sollievo.

 

Modificato da Ocean's One
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Eh eh, devo dire che hai azzeccato in pieno a dare a me il compito di inserire insidie e guasti 😄😄, come softwareista, quale sono, per me l'aggiunta di bachi è normale routine 😄  😄😄

 

On 4/10/2021 at 7:45 PM, Ocean's One said:

gli ordini del computer e il countdown appaiono su due schermi da 10x10 cm

 

Gli ordini del computer non sono vocali ?

Al posto di usare il text to speech si potrebbero campionare registrandoli direttamente dalle voci dei Totiani in carne ed ossa !!!

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Mi son fatto sfuggire il momento di neutralizzare la virata, meno male che siamo in mare aperto. Fossi stato a Taranto.... avrei montagne di patate da pelare! Si si.... fischia la rapida, la cosa più emozionante! Ho un comandante esperto, che non si fa sorprendere dalle avarie, e perdona l'errore veniale. 

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