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RMS-TITANIC-ROMA

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About RMS-TITANIC-ROMA

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  1. Il libro è intrigante, è la storia è micidiale, Ho comprato il libro, perchè già conoscevo la storia del brigantino del mary celeste, dal un libro di cussler. Cussler con la n.u.m.a., trovò i resti del brigantino, e ne raccontò sia la storia che il ritrovamento del relitto.
  2. titolo: IL MITO DEL MARY CELESTE Autore: Vero Roberti anno: 1972 edizioni: mursia pag: 150 Particolare libro che narra la misteriosa avventura del brigantino americano mary celeste, capitanato dal cap. briggs. Non si è mai capito bene cosa sia successo nel dicembre del 1872, quando il brigantino mary celeste fu trovato che navigava a largo delle azzorre, completamente senza equipaggio; di seguito fu abordato e recuperato da un altro brigantino americano (dei gratia) e consegnato alle autorità di gilbilterra. Da questo episodio, negli anni, si sono fatti mille pregiudizi e congiutture, per lo più inventate, (ammutinamento, extraterrestri, pirati, mostri marini, ecc ecc), creando un mito e un mistero intorno a questa storia, che a tutt'oggi, non si sa con certezza cosa sia realmente successo. Non so se andare avanti o meno, perchè se qualcuno lo vuole leggere, gli rovino la storia; ditemi se volete che completo la recensione.... Buona serata Roberto Brandizzi
  3. Caro Totanio, non trovi delle analogia fra questo libro e navi e poltrone? Io si, ovvero l'incapacita del comando a gestire gli eventi e le situazioni: - convogli (italia africa) poco protetti (solo 1/3 arrivo a destino) - la non cooperazione fra marina e aviazione - malta mai espugnata, da dove partivano tutti le offensive inglesi - mandare marinai e navi allo sbaraglio, senza organizzazione e strategia che tristezza.....
  4. Valuta anche questo testo, che a me è piaciuto particolarmente: comandante teucle Meneghini "cento sommergibili non sono tornati" pag. oltre 700 con foto e illustrazioni. Narra dei sommergibili italiani nella seconda guerra. Buon Anno. p.s. se vuoi ti mando anche delle foto.
  5. Ne ho 2 copie, se vuoi una posso prestartela. Non ci sono illustrazioni. Saluti
  6. Titolo: FUMI ALL'ORIZZONTE Autore: Italo SULLIOTI Casa editrice: Bemporad Anno di edizione: 1931 Pagine: 191 Prezzo originale: 10 lire Libro che narra in 17 situazioni, alcuni eroismi italiani e non, accaduti nella grande guerra. Fra i più belli che il raccondo del sommergibile NEREIDE, oppure i racconto delle impresa di Fasana con i mas guidati dal grandioso CIANO, o le imprese dell'ardito G. Sorianni in quel di Pechino ecc ecc. Lo consiglio, immancabile in una biblioteca marinara. P.S. sapevate che le lettere P.N. (patterson, napoli) scritte sulle murate delle nostre vecchie torpediniere stanno ad identificare il cantiere che ha costruito la torpediniera. Buon anno. Roberto Brandizzi
  7. Purtroppo il libro non contiene ne foto ne altro, almeno nella copia in mio possesso. L'autore descrive gli eventi con serenita e tranquillita, come se non fosse in guerra. Lo consiglio a chi vuole iniziare a capire la vita e o le varie situazioni che avvengono a bordo di un sottomarino. Buona serata. Roberto Brandizzi p.s. Totiano per il mex di oggi, grazie lo stesso!
  8. Autore: Comandante Spiegel von Peckelshein Titolo: Sottomarini all'agguato, la crociera dell'U202 Edizioni: mediolanum Anno: 1935 Pagine:130 prezzo: 10 Lire Ho letto questo libro, in poche ore (in aereo per lavoro), perche è una lettura veloce e piacevole. Narra le vicende successe in una crociera del sommergibile u202 capitanato Spiegel von Peckelsheim, nel mare del nord, in piena prima guerra mondiale. Il libro in pratica racconta delle disavventure, a lieto fine, successe all'equipaggio, e i vari affondamento procurate a navi inglesi. Sicuramente non è "best seller", pero, a chi capita di comprarlo ad un prezzo basso lo posso consigliare. Buona Serata. Roberto Brandizzi
  9. Titolo: l'INCROCIATORE EMDEN Autore: F.G. principe di HOHENZOLLERN Casa editrice: marangoni Anno di edizione: 1932 Pagine: 255 Salve a tutti, sono solito a recensire i libri dell'editore omero marangoni, per me molto belli (ce l'ho tutti e 54), perchè sono libri riferiti alla prima guerra mondiale (per me più interessante), e spesso l'autore ha vissuto in prima persona la storia del libro stesso, facendo vivere momenti e situazioni al limite, che nessun narratore esterno riuscirebbe a trasmettere al lettore....almeno credo! Nel caso specifico ho letto l'incrociatore Emden, nave corsara che operava nell'oceano indiano, adibita alla distruzione di tutte le navi mercantili alleate che rifornivano tutte le basi e colonie orientali, o che portavano materie prime in Inghilterra. La nave Emden, riusci a svincolarsi dal dalla squadra dell'ammiraglio Spee, (libro già da me recensito " l'ultima crociera dell'ammiraglio spee"), ed ebbe la possibilità di piena autonomia nell'oceano indiano, cercando di creare più danni agli alleati. Il capitano Von Muller, riusci in pieno, affondando circa 16 piroscafi per un danno economico enorme, pari a circa 50.000.000 di marchi dell'epoca. Il capitolo più bello è quando l'incrociatore entra e viola un porto nemico (pulo penang), ed riesce nel massimo eroismo a silurare un incrociatore russo, ed ad affondare un caccia francese "mousquet" che lo inseguiva. Tragica fine, l'incrociatore Sydney lo distrugge mentre era in rada nelle isole cocco, scontro impari, l'emden aveva un armamento precario e antiquato, in più parte dell'equipaggio era sbarcato nell'isola. L'emden provò a combattere, ma fu distrutto. Il capitano von Muller ebbe molti elogi sulla stampa inglese, sia per il suo arditismo, ma soprattutto, per il trattamento benevolo che riservava a marinai dei piroscafi catturati. A chi interessa ho 2 copie del libro, mi piacerebbe scambiarlo con altri testi di stesso valore storico! Saluti Roberto Brandizzi
  10. Grazie Totiano, hai fatto bene! X andrea io l'ho comprato ad una bancarella al centro di Roma a 15€, il libro era intonso (pagine ancora da aprire) l'unico difetto che ha la sovracoperta scolorita.
  11. Titolo: GLI ARDITI DEL MARE Autore: Edmundo TURCI Casa editrice: ardita Roma Anno di edizione: 1933 Pagine: 200 circa Gli arditi del mare, narra le eroiche vicende che i masisti hanno compiuto nella prima guerra a bordo di loro imbarcazioni, operando dall'alto al basso adriatico contro l'impero austriaco. I gloriosi MAS, imbarcazioni leggere e molto veloci, caratteristiche adatte per incursioni notturne nei porti nemici per affondare naviglio militare o mercantile attraverso 2 siluri montati esternamente. E' inutile credo narrare splendide missioni eroiche svolte nelle zone di Pola e Durazzo o l'ardita impresa denominata la beffa di Buccari, dirette da uomini come Ciano, Rizzo, d'Annunzio. Le condizioni di vita dei masisti, sono delle piu difficili da sopportare, per ore ore in uno spazio molto ristretto, tra esalazione delle benzine, il fatto di non avere una copertura o corazza che protegga, missioni da 20 ore al giorno, tra mille problemi/rotture tecniche o fattori climatici avversi, sono fra le piu comuni problematiche. Nell'ultimo capitolo l'autore descrive una nuova imbarcazione, (barchino), che era stata concepita per contrastare nuovi tipi di sbarramenti dei porti. Infatti, dopo le imprese vittoriose dei MAS che portarono ad affondare navi come (Galizia, Serajevo, Lokrun, Bregenz, e la più importante la corazzata Santo Stefano) , tesero nuovi sbarramenti fatti con filari di cavi di acciaio. Questi barchini ne furono fatti 4 (cavalletta, pulce, locusta e grillo), ma ebbero uno scarso successo, perche esse facilmente potevano violare uno sbarramento e compire il bersaglio, ma non avevano possibilita di salvezza quando dovevano scappare; barche troppo lente che con il solo motore elettrico non andavano certo molto lontano, dunque o venivano uccisi o catturati. Roberto.
  12. Titolo: PQ17 CONVOGLIO PER L'INFERNO Autore: Casa editrice: Mursia Anno: 1969 Micidiale libro che narra le gesta del convoglio alleato pq17 partito nel luglio ’42, dalle coste islandesi per rifornire di materiale bellico la russia, che hai tempi era sotto scatto dei tedeschi. Il convoglio è partito ben protetto e scortato dai caccia inglesi, ma, l’ammiragliato inglese, per paura che la Tirpitz potesse uscire dai fiordi norvegesi, e sterminare il convoglio, diede 2 ordini: 1 diradamento del convoglio (ogni nave prende la propria strada). 2 i caccia dovevano rientrare alla base, lasciando il convoglio scoperto. Per i comandanti del convoglio, fu una vera pugnalata alle spalle, e non si spiegarono come mai, l’ammiragliato inglese, preferiva perdere i mercantili piuttosto che le navi militari!!!!! Da quel momento in poi iniziò una vera ecatombe, soprattutto i bombardieri tedeschi, iniziarono una mattanza senza scrupoli, supportati da u-boot, che in breve tempo infestarono la zona. Nonostante la resistenza ardita di ogni singolo mercantile armati di cannoni, furono affondate circa 20 mercantili su 30 perdendo così non meno di 100.000 ton di materiale bellico (carri armati, aerei munizioni ecc). L’arrivo in Russia delle poche navi, fu un triste bollettino, i naufraghi raccolti in mare, per la una parte di loro, fu necessario l’amputazione dei piedi, perché prossimi alla cancrena, dovuta al congelamento. Ho sempre letto storie sui sommergibili, e con questo libro volevo capire il punto di vista dei marinai attaccati. Un saluto a tutti. Roberto p.s. non riesco ad allegare la foto del libro.
  13. Titolo: LA TRAGEDIA DEI SOMMERGIBILI Autore: HASHAGEN ERNESTO Casa editrice: TREVES Anno di edizione: 1935 Pagine: 233 BELLISSIMO LIBRO, LO CONSIGLIO VIVAMENTE.....COMANDANTE DELL'U62, IL CAPITANO HASHAGEN ERNESTO RACCONTA IN PRIMA PERSONA RACCONTI E SITUAZIONI TRASCORSE CON PROPRIO U-BOAT. GRANDE CACCIATORE DI NAVIGLIO MERCANTILE INGLESE, NARRA VICENDE QUASI INCREDIBILI, UNA SU TUTTE QUELLA DELLO SCONTRO CON UNA "NAVE-TRAPPOLA", OVVERO NAVI ARMATE, MA MASCHERATI DA MERCANTILI, QUESTE MERCANTILI ESCA DALL'ASPETTO INNOCUO, FACEVANO AVVICINARE IL PIù POSSIBILE IL SOMMERGIBILE NEMICO, CALAVANO IL PROPRIO TRAVESTIMENTO CON GROSSI CALIBRI CHE IL PIù DELLE VOLTE DISTRUGGEVANO IL SOMMERBIBILE (FU UN ARMA MOLTO EFFICACE INCLESE). DESCRIVE IN MANIERA DETTAGLIA TUTTI GLI SBARRAMENTI CHE GLI INGLESI EFFETTUAVANO SOPRATTUTTO SULLO STRETTO DELLA MANICA, E COME LUI RIUSCI A PASSARE STRISCIANTO SUL FONDO E SULLE RETI PIENE DI MINE. ALTRO CAPITOLO MOLTO BELLO, NARRA I VARI MIMETISMI CHE ALLORA USAVANO PER CAMUFFARE UN MERCANTILI IN NAVE DA GUERRA, IN MODO CHE DA LONTANO, QUALSIASI SOMMERGIBILE DECLINAVA OGNI ATTACCO, OPPURE COME RIUSCì, UN U-BOAT TEDESCO IN AVARIA, A TORNARE IN PATRIA, GRAZIE AD UNA VELA IMPROVVISATA, PASSANDO INOSSERVATO AGLI INGLESI, PERCHè DA LONTANO SEMBRAVA UN VELIERO. RIPETO IL LIBRO E BEN SCRITTO RICCO DI INFORMAZIONI TECNICHE DI FACILE APPRENDIMENTO, SI EVINCE ANCHE LA CURA E IL SENTIMENTO PATRIOTTICO CHE IL CAPITANO IMPRIME. CIAO ROBERTO p.s. credo di aver sbagliato la destinazione del messaggio......
  14. Caro Totiano figurati che è uno dei primissimi libri che ho letto sui sommergibili......da allora mi sono appassionato cosi tanto che ho iniziato a comprare libri su libri. Il bello di questo libro è che sono racconti scritti da un giornalista ma narrati da chi veramente ha vissuto quelle situazioni. P.S.Ora ne sto leggendo una "da paura" (come si dice a Roma) non so se l'avete gia postato il titolo è LA TRAGEDIA DEI SOMMERGIBILI capitano ERNESTO HASHAGEN. Appena lo finisco di leggere lo posto. Buonaserata a tutti
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