Titolo: GLI ARDITI DEL MARE
Autore: Edmundo TURCI
Casa editrice: ardita Roma
Anno di edizione: 1933
Pagine: 200 circa
Gli arditi del mare, narra le eroiche vicende che i masisti hanno compiuto nella prima guerra a bordo di loro imbarcazioni, operando dall'alto al basso adriatico contro l'impero austriaco.
I gloriosi MAS, imbarcazioni leggere e molto veloci, caratteristiche adatte per incursioni notturne nei porti nemici per affondare naviglio militare o mercantile attraverso 2 siluri montati esternamente.
E' inutile credo narrare splendide missioni eroiche svolte nelle zone di Pola e Durazzo o l'ardita impresa denominata la beffa di Buccari, dirette da uomini come Ciano, Rizzo, d'Annunzio.
Le condizioni di vita dei masisti, sono delle piu difficili da sopportare, per ore ore in uno spazio molto ristretto, tra esalazione delle benzine, il fatto di non avere una copertura o corazza che protegga, missioni da 20 ore al giorno, tra mille problemi/rotture tecniche o fattori climatici avversi, sono fra le piu comuni problematiche.
Nell'ultimo capitolo l'autore descrive una nuova imbarcazione, (barchino), che era stata concepita per contrastare nuovi tipi di sbarramenti dei porti. Infatti, dopo le imprese vittoriose dei MAS che portarono ad affondare navi come (Galizia, Serajevo, Lokrun, Bregenz, e la più importante la corazzata Santo Stefano) , tesero nuovi sbarramenti fatti con filari di cavi di acciaio. Questi barchini ne furono fatti 4 (cavalletta, pulce, locusta e grillo), ma ebbero uno scarso successo, perche esse facilmente potevano violare uno sbarramento e compire il bersaglio, ma non avevano possibilita di salvezza quando dovevano scappare; barche troppo lente che con il solo motore elettrico non andavano certo molto lontano, dunque o venivano uccisi o catturati.
Roberto.