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Sottomarino Classe U212 Ad Immersione Statica


serservel

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ti fa rimuovere un cavo dal regolatore giri elica alla ricevente??ho capito bene?

Esatto. le istruzioni riporta il seguente passaggio:

8.7 As the R/C system aboard is powered by a receiver battery the BEC (Battery Eliminating Circuit) system provided by the ESC remains unused. The BEC itself must therefore be eliminated. To interrupt this circuit, pull the red wire lead out of the plug connecting to the receiver. Insulate bare connector with tape as shown.

L'immagine mostra che dal cavetto in uscita dal regolatore (composta tra tre cavetti nero, rosso e bianco) viene disconnesso quello rosso. Sembra essere del tutto normale in quanto la ricevente è già alimentata dal pacco batterie da 6V e questo cavetto rimane inutilizzato.

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Di seguito lo schema creato da bilanciozero: con l'occasione di una correzione indicatami (derivazione dell'alimentazione a 12V verso il regolatore del motore dell'elica) l'ho rivisitato;sabato mi dedicherò al completamento di questa travagliata parte elettrica e posterò i risultati

schemaelettricobilancio.th.jpg

 

Una curiosità: avevo chiesto alla Engel lo schema che bilanciozero mi ha fatto ieri sera, la risposta che ho ricevuto pochi minuti fa è la seguente

Hello,

I believe that it is rather difficult following the text when making the electrical connections. We have really done our best to make these building steps as clear as possible.

We can make a drawing for you. However, we will not be able to get this done before Christmas. We are in the midst of Christmas sales and will be closing for over New Year from Dec. 27 until Jan. 6. So there will be not enough time to do this for you beforehand. At least I do not think so; we will do our best, but I cannot promise.

 

Merry Christmas and Happy New Year!

 

engel-modellbau

 

Gregor A. Engel

 

Please note: Our business is closed Dec. 27, 2011, through Jan. 6, 2012.

Credo che alla Engel ci tengano al rapporto con il cliente e apprezzo i loro sforzi, però rimango dell'idea che le loro istruzioni non siano così chiare. Io certamente sono inesperto, un novizio, ma uno schema generale (per dare l'idea del risultato finale) non costava molto.

Modificato da serservel
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Il filo che viene rimosso dal cavetto è quello che porta la tensione di alimentazione generata dal BEC del regolatore di velocità.

 

Poichè la ricevente viene alimentata dalla propria batteria, sui connettori della ricevente, in corrispondenza del terminale relativo alla tensione di alimentazione è già presente una tensione quindi dal cavetto che manda il segnale al regolatore di velocità (forse lo stesso discorso vale anche per quello che va al modulo CTS) NON, ripeto, NON bisogna collegare il filo della tensione ma solo quello del segnale e quello della massa.

 

Francesco

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Il filo che viene rimosso dal cavetto è quello che porta la tensione di alimentazione generata dal BEC del regolatore di velocità.

 

Poichè la ricevente viene alimentata dalla propria batteria, sui connettori della ricevente, in corrispondenza del terminale relativo alla tensione di alimentazione è già presente una tensione quindi dal cavetto che manda il segnale al regolatore di velocità (forse lo stesso discorso vale anche per quello che va al modulo CTS) NON, ripeto, NON bisogna collegare il filo della tensione ma solo quello del segnale e quello della massa.

 

Francesco

Questo è quello che ho capito anche io: il cavetto composto da tre fili (rosso, bianco e nero) del regolatre di velcotià va scollegato e isolato quello centrale (rosso).
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L'immagine (stranamente :s03: ) è per altro chiarissima a riguardo..
Infatti!

L'unica cosa di cui mi rimane il dubbio è il sistema di ricarica delle batterie e il modo in cui si integra al kit. Ieri ne ho parlato via skype con bilanciozero e, nonostante le perplessità riguardo il ricaricare le batterie dentro il modello, in ogni caso vanno ricaricate, no?

 

La proposta della Engel è la creazione di una derivazione dai 4 cavi delle batterie principale e i due della batteria ricevente a un power socket

caricaj.jpg

 

dall'altra parte c'è la creazione di un cavetto formato da 4 fili, 2 fini (pacco batteria ricevente) e due grossi (pacco batterie principali). I capi di questi fili sono saldati al central plug, le loro controparti a 4 plug (più grossi di quelli visti precedentemente) che andranno a essere inseriti nel caricabatterie)

carica2.jpg

 

Ora, io sarei intenzionato a seguire quanto scritto nel manuale (ora più chiaro), i miei dubbi riguardano il come fare queste derivazioni, quale sia il sistema migliore.

Intanto, quello che ho scritto qui è secondo voi corretto? Ho ben interpretato?

Modificato da serservel
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ho preparato lo schema. eccolo:

schema%20U212.jpg

 

bilancio, sei un mito :s20:

 

 

ti fa rimuovere un cavo dal regolatore giri elica alla ricevente??ho capito bene?

 

si si, a suo tempo (parliamo di 10 mesi fà) dopo aver letto le istruzioni del 212 ne ho tratto uno spunto per i miei seawolf... visto che dovevo alimentare la rx con la corrente in arrivo dal pacco batterie e non dallo spinotto in arrivo dal regolatore provai la cosa con successo, tant'è che è il sistema che uso (sui seawolf...)

 

ser, hai ben interpretato la cosa... probabilmente la engel non vuole che le batterie vengano "smontate" dal modello ogni volta che devono essere ricaricate... (smonta e rimonta.... ed il bilanciamento se ne và...). mi sfugge quali dubbi hai riguardo al "come fare le derivazioni" :s01:

salutoni

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ser, hai ben interpretato la cosa... probabilmente la engel non vuole che le batterie vengano "smontate" dal modello ogni volta che devono essere ricaricate... (smonta e rimonta.... ed il bilanciamento se ne và...). mi sfugge quali dubbi hai riguardo al "come fare le derivazioni" :s01:

salutoni

E' prettamente pratico il mio dubbio: è sufficiente che spelli i cavetti, per esempio, a metà, e ci saldi la derivazione verso il power socket di ricarica delle batterie? In questo modo quando ricarico le batterie dovrei solo scollegare i pacchi batterie dal resto del circuito e collegare il cavetto, pecedentemente costituito, e collegarlo al caricabatterie.
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Riguardo il sistema della ricarica delle batterie, ho un bel dubbio a proposito di quelle principali.

 

All'inizio della costruzione le due batterie da 6V sono state collegate tra loro in modo da avere 12V: un cavo "+" della prima batteria ad un cavo "-" della seconda, i restanti due cavi saldati rispettivamente a un plug(+) e un socket(-) per favorire il facile aggancio alla prolunga che arriva fino alla CTS.

 

Ora dovrei saldare al power socket una coppie di "+" e coppia di "-" (vedi post 68): vuol dire che devo derivare dai quattro cavi delle batterie 4 cavi da saldare al power plug o posso utilizzare quelli saldati a plug e socket?

 

[EDIT] Di seguito il risultato dell'applicazione dello schema di bilanciozero:

 

p1040285r.th.jpg

Vista d'insieme: tutte le componenti elettriche sono collegate, a parte i collegamenti tra i DLx e la ricevente. Questo solo per poter in seguito vederli separatamente e decidere a quali canali della RX assegnarli.

 

p1040286a.th.jpg

Particolare del motore di propulsione: regolatore e motore sono collegati insieme, una derivazione da questi cavi (mi riferisco alle giunte isolate nere) portano al DLx, come da schema di quest'ultimo.

 

Ho provato ad alimentare tutto: la spia di funzionamento del regolatore si accende normalmente. La CTS si accende quando la RX è alimentata (il pistone è andato in svuotamento). Direi che è un bel passo avanti! Qualcuno ha osservazioni?

 

Purtroppo la batteria da 6V mi ha abbondonato, si è scaricata. Ho visto i led della CTS rimanere illuminati, poi indebolirsi e spegnersi. La questio nella ricarica delle batterie diventa quantomai pressante :s07: (mi riferisco alle prime righe di questo post)

Modificato da serservel
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Il caricabatterie è l'ULTRA TRIO PLUS 14 della Graupner. Permette la ricarica di tre batterie.

 

Il mio dubbio riguarda la cavettieria per il gruppo batterie da 12V: se mi fanno mettere in serie le batterie (da 6V ciascuna, non parlo di quella per la ricevente) per ottenere i 12V, lasciandomi i cavi rimanenti per alimentare la CTS, perchè nella pedinatura del power socket del sistema di ricarica interno ho 4 contatti, 2 per + e - della batteria della ricevente e 4 per il pacco batterie principali (2 per il + e 2 per il -)? Se dovessi usare tutti i contatti dovrei sdoppiare in qualche modo i cavi, non ci trovo il senso :s14:

 

In ogni caso ho ricaricato le batterie (per ora) utilizzando le pinze in dotazione: il modello ha preso vita, permettendomi di vedere in funzione motore (marica avanti e indietro), servo (dx e sx) e pistone (riempimento e svuotamento) :s51:

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In ogni caso ho ricaricato le batterie (per ora) utilizzando le pinze in dotazione: il modello ha preso vita, permettendomi di vedere in funzione motore (marica avanti e indietro), servo (dx e sx) e pistone (riempimento e svuotamento) :s51:

 

Un bel passo avanti, se penso che una settimana fa volevi gettare tutto alle ortiche!! :s20:

Gli amici del forum possono questo e ben altro..

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spettacolo ser :s20:

hai provato anche a vedere i servi dei timoni che cambiano l'angolazione inclinano il modello ed invertento l'inclinazione del modello? :s44:

ho dato un'occhiata (moolto rapida) al caricabatterie e mi sembra d'aver letto che ricarica batterie fino a 14 celle nimh (la tua batteria principale è una da 12 volt Nimh 10 celle, o con opportuno collegamento due da 6 volt 5 celle ) o 6 celle NiCd, LiPo / LiIo / LiMn / LiFe sull'output 1; sull'output 2 e 3 come sopra ma fino a 8 celle. quindi come dice anche bilancio potresti utilizzare l'output 1 per ricaricare la batteria per la propulsione senza troppe complicazioni e, sull'output 2 o 3 ricaricare la batteria da 4,8 della rx :s02:

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Un bel passo avanti, se penso che una settimana fa volevi gettare tutto alle ortiche!! :s20:

Gli amici del forum possono questo e ben altro..

Ci puoi contare, questa esperienza ne è una prova lampante! Non fosse per bilanciozero e andreavcc non avrei altro che un costoso casino sul tavolo! :s02:

 

 

anche secondo me non serve che le sdoppi. sulla presa mpx (power socket) bastano i due poli della batteria della ricevente e i due della batteria principale.
spettacolo ser :s20:

hai provato anche a vedere i servi dei timoni che cambiano l'angolazione inclinano il modello ed invertento l'inclinazione del modello? :s44:

ho dato un'occhiata (moolto rapida) al caricabatterie e mi sembra d'aver letto che ricarica batterie fino a 14 celle nimh (la tua batteria principale è una da 12 volt Nimh 10 celle, o con opportuno collegamento due da 6 volt 5 celle ) o 6 celle NiCd, LiPo / LiIo / LiMn / LiFe sull'output 1; sull'output 2 e 3 come sopra ma fino a 8 celle. quindi come dice anche bilancio potresti utilizzare l'output 1 per ricaricare la batteria per la propulsione senza troppe complicazioni e, sull'output 2 o 3 ricaricare la batteria da 4,8 della rx :s02:

se non sbaglio è da 6.. il che significa che van bene lo stesso le output 2-3
4,8v 3000 mah, ma vanno lo stesso bene le uscite 2 e 3 :s01:
Purtroppo al momento sono in toscana per lavoro, il mio U212 riposa in bacino di costruzione :s01:

Quindi l'MPX rimarrà con due contatti/pin non utilizzati, e questo mi va più che bene. Dal cavetto di ricarica (da fare) verranno fuori due coppie di cavetti (ricevente e principale) che andrò a collegare, all'occorrenza, al caricabatterie. Il caricabatterie riconosce automaticamente il tipo di batterie collegate, l'unica informazione che necessita avere è l'amperaggio.

Diciamo che per ora mi bastava avere conferma dell'MPX, appena possibile leggerò il manuale del caricabatterie (stranamente in italiano!!!) e vedrò come fare.

 

Grazie ancora a tutti voi! :s20: :s20: :s20:

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Signori, è successa una cosa che mi ha fatto leggermente...innervosire :s05:

Oggi sono tornato a casa e volevo cominciare il montaggio dei timoni; nell'inserire un tubicino tra lo scafo e le alette alle quali andranno fissati i timoni si è levata una di queste alette! Ho cercato di rifissarla con una delle colle (tipo attak) fornite:

 

p1040314y.th.jpg p1040315n.th.jpg p1040313h.th.jpg

 

Come vedete il fissaggio non è venuto proprio benissimo: sebbene il buco tra l'aletta e lo scafo sia in linea manca una fessura di resina tra le due parti. Immagino che a qualcuno sia giù successo qualcosa del genere, no? Come posso risolvere? :s06:

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verifica che il cianoacrilato abbia fatto presa e tenga in modo vigoroso, poi mettici un filo di stucco, meglio se ne hai di bicomponente.

La colla sembra aver fatto presa, tra l'altro il tubo in ottone che infilato in mezzo (come da istruzioni) che conterrà il supporto vero e proprio del timone aiuta. Oggi ho acquistato la bicomponente (5 min) e appena possibile la userò per riempire la fessura dell'aletta del timone.

 

La Engel mi ha risposto inviandomi lo schema elettrico che avevo richiesto un paio di eoni fa, lo posto solo per completezza:

u212electricaldiagramby.th.jpg

 

Come si può vedere è del tutto identico (nella sostanza) a quello fatto da bilanciozero. Informazioni aggiuntive, per me, riguardano le connessioni tra DLx\ESC e Motore: i cavetti di DLx e ESC andavano collegati a due connettori in oro da 3mm (faciliterebbero di molto le future lavorazioni con il motore); deciderò poi se implementarle o no. Una cosa simile per il sistema di ricarica/alimentazioni: le batterie arrivano direttamente al Power Socket e il Central plug fornisce i collegamenti a tutto il resto. Un Central plug aggiuntivo, da collegare alternativamente a quello schematizzato sopra, fornirà la potenza dal caricabatterie. Esattamente come descritto nel manuale, no? :s05:

Avete notato che i cavetti delle batterie da 6V in serie sono sdoppiati al Power Socket, esattamente come avevamo escluso? Mi chiedo come potrei sdoppiarli...

 

Un'ultima cosa: quella sotto riportata è l'immagine (dal manuale) dei collegamenti dei timoni a poppa:

collegamentitimoni.th.jpg

 

Mentre le 3 parti L3 - L1 - L3(opposto) si muovo senza alcun problema, L5 - L2 - L5(opposto) sono un po' più dure a muoversi perchè i buchi sono leggermente disassati (quindi L2 è leggermente forzato). Secondo voi è un problema? Forse potrei sformare un po' L2 in una forma che meglio si adatti alle due componenti L5, ma vorrei un parere prima.

 

Grazie a tutti!

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uso un pezzettino di filo fra i due poli del power socket. fai un cavallotto direttamente lì sull'mpx
Ok, mi pare una buona idea. Io credo li sdoppino perchè, nel loro progetto originale, vogliono avere due canali di alimentazione per CTS e ESC.

 

per quanto riguarda i timoni: più si muovono liberamente , meglio è. i servi non faticano, non rischi si sgranarli, tornano in posizione centrale con maggior precisione.
Allora userò una pinza per storcere un po' il meccanismo, in modo da correggere l'allineamento delle alette dei timoni.
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Allora userò una pinza per storcere un po' il meccanismo, in modo da correggere l'allineamento delle alette dei timoni.

 

Mi pare rischioso; teoricamente, la soluzione ideale sarebbe quella di rivedere l'allineamento del tubetto entro cui passa il perno del timone. Non è che quello che è disassato è anche lo stesso che s'era staccato? In tal caso, converrebbe far saltare l'incollaggio e rifarlo coi perni in posizione per avere l'allineamento.

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sottoscrivo in toto!
In realtà non è proprio così. Tolta l'aletta che si era staccata, il foro che la Engel ha praticato nello scafo in resina è comunque leggermente disassato rispetto al suo opposto. Ho provato il montaggio a secco e mi pare che, sebbene leggermente puù duro rispetto all'altra coppia di timoni, mi pare che anche questi girino bene.
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Eccomi qua con l'aggiornamento. Per la verità è ben magro, ma nasconde un problemuccio...

 

Siamo all'incollaggio. In questa fase ho inserito la base che isola lo scafo che sarà sempre allagato (zona poppiera) dal resto dell'interno. A questa base sono praticati i fori per il circolo dell'acqua (per la verità sono tre, di uno non ho ben chiaro a che serva ma si vedrà), quelli per le asticelle che collegano i servo ai timoni e la base del motore:

 

p1040322r.th.jpg p1040321r.th.jpg p1040324f.th.jpg

Quando la colla ha cominciato a indurirsi ne ho aggiunta per chiudere le fessure rimaste.

 

L'ultimo parte che era possibile fare (per lasciare alla bicomponente il tempo di indurirsi) era il fissaggio della prima parte dell'O-Ring:

p1040328a.th.jpg

 

A distanza di 12 ore la bicomponente ha fatto presa, cominciando a polimerizzarsi per bene e a fare corpo unico con le parti incollate; per buona misura non toccherò nulla fino a domani.

 

Ora a noi per il problemuccio: poco fa ho controllato lo stato delle parti incollate e mi sono accorto che una goccia di epossidica è colata all'interno di uno dei buchetti che permette il movimento delle asticelle dei timoni:

 

p1040325z.th.jpg

Se guardate bene la foto noterete che l'interno del buchetto luccica: è la malefica colla che lentamente è colata, senza che me ne accorgessi.

 

Ora è necessario che la rimuova. Di solventi non se ne parla, vorrei un consiglio. Pensavo di rimuovere temporaneamente il motore per lavorare meglio e utilizzare un piccolo scalpellino per intaccare piano piano la resina. Eventualmente scaldare la punta dello scalpellino con un accendino aiuterebbe? Ci sono altri sistemi? So che per rimediare all'errore ci vorrà tempo e pazienza, però vorrei impiegarli in un buon sistema.

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l'ho trovato sotto l'albero di Natale... (mia moglie mi ha visto che guardavo il sito di engel e mi ha fatto la sorpresa).

 

212engel%20(2).jpg

 

grazie ai post del comandante Serservel si è praticamente montato da solo in due giorni.

Non sono sicurissimo della colorazione, ma i sommergibili della classe Todaro in dotazione alla marina italiana, mi dicono, dovrebbero essere così.

 

212engel%20(5).jpg

 

bella l'elica della raboesch in dotazione

212engel%20(6).jpg

 

212engel%20(5).jpg

 

i periscopi fanno parte degli optionals per cui li ho autocostruiti con un sistema simile a quello che li fa alzare durante l'immersione. (il mio è un pò diverso, sfrutta un galleggiante posto sotto ai periscopi per farli alzare in immersione, mentre quando il modello è emerso, il peso degli stessi li fa rientrare)

 

212engel%20(1).jpg

 

l'ho varato in cantina e devo dire che dopo un buon lavoro di bilanciamento (ho usato delle batterie lipo da 12 amperes che avevo anzichè quelle previste, anch'esse optional non presenti nella scatola "basic") si immerge bene.

Bellissimo! Decisamente mi hai battuto sul tempo. In tutte queste settimane solo ora comincio a vedere le parti montarsi nel loro insieme e tu in due giorni l'hai bel che finito!

Bè, ora so chi chiamare in caso di problemi :s02:

 

Una curiosità in merito a questa parte qui:

incollaggior12.th.jpg

 

Quando è tutto montato (viti incluse) rimangono tre buchi: due sono per i tubi che fanno cirolare l'acqua ma il terzo?

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sgrassate e pulite le zone di incollaggio (con resine epossidiche o comunque bi-componenti) e se potete rendetele meno lucide possibile, una passata di carta 180 aiuta a migliorare l'incollaggio. Il milliput è uno stucco riempitivo, non un adesivo, anche se sembra fare presa tra le parti, non ha spiccate proprietà adesive.

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vabbeh ma mica era na gara.. no? e poi grazie ai tuoi post ho capito subito le istruzioni.
No no, certo! Anzi, sono contento perchè se ho altri dubbi so che parliamo entramib la stessa lingua :s02:

 

dunque per i fori.. sono tre di cui due, uno più grande, l'altro più piccolo, hanno un pezzeto di tubo all'interno del modello, l'altro invece, sempre piccolo ha il tubo all'esterno del modello.

il primo dei due, quello grande serve per il carico/scairco dell'acqua e va collegato con il tubo in pvc al tubo in ottone che passa sotto alla cassa di immersione e che a sua volta è collegato a quest'ultima con un secondo tratto di tubo sempre in pvc.

il secondo, serve per il tubo che va al pressure switch, sempre con il medesimo sistema di collegamento tubo-ottone-tubo.

il terzo invece che ha la parte di tubo sporgente all'esterno del modello è quello che va collegato al sistema di elevazione dei periscopi. (nel mio caso non avendo tale optional lo ho chiuso con un tappino un gomma assicurato con una fascetta).

Perfetto, ora ho capito! Io i periscopi li ho e quindi farò passare il tubetto attraverso lo scafo superiore.

 

vado a procedere alla colorazione (ombreggiature e lieve invecchiamento non possono mancare). devo anche trovare il modo di fare la stella della marina italiana. suggerimenti?
Ci dovrò pensare anche io. Un'idea è quella di usare quelle stelline adesive che si trovano in tabaccheria; vuol dire fare un lavoro mediocre, però è un'idea. Un'altra è cercare tra le decorazioni di natale una stella e se è eccessivamente frande ritagliarne il punto dove si diramano le punte, in modo da crearne una nuova ma parterno da linee be definite.
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dunque per i fori.. sono tre di cui due, uno più grande, l'altro più piccolo, hanno un pezzeto di tubo all'interno del modello, l'altro invece, sempre piccolo ha il tubo all'esterno del modello.

il primo dei due, quello grande serve per il carico/scairco dell'acqua e va collegato con il tubo in pvc al tubo in ottone che passa sotto alla cassa di immersione e che a sua volta è collegato a quest'ultima con un secondo tratto di tubo sempre in pvc.

il secondo, serve per il tubo che va al pressure switch, sempre con il medesimo sistema di collegamento tubo-ottone-tubo.

il terzo invece che ha la parte di tubo sporgente all'esterno del modello è quello che va collegato al sistema di elevazione dei periscopi. (nel mio caso non avendo tale optional lo ho chiuso con un tappino un gomma assicurato con una fascetta).

Un'altra domanda: il sistema degli alberi ha un ugello al quale andrebbe attaccato un tubo; secondo il manuale questo tubo andrebbe collegato alla parte pressurizzata dello scafo, quindi in linea con quel che hai scritto. Il problema è che a conti fatti la lunghezza del tubo è considerevole, infatti deve partire dalla vela, scorrere lungo la sezione di scafo avvitata sopra lo scafo pressurizzato per terminare a poppa, collegato al tubo sporgente all'esterno del modello. A me non pare di vedere un tubo di questa lunghezza...o ho sbagliato a capire le istruzioni?
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Se hai sbagliato a capire le istruzioni... siamo in due. considerando che il sistema dei periscopi è un optional.. penso proprio che il tubo te lo devi procurare da solo. puoi usare uno di quelli di silicone che si usa per la miscela dei motori a scoppio da modellismo.

 

oggi con il comandante Profondità siamo andati a fare il varo inaugurale nel laghetto del parco.

ecco le foto. direi che naviga proprio bene. Anche il sistema dei periscopi self made funge.

Bellissimo, che invidia! Non vedo l'ora di terminare il mio! Siamo alle battute finali comunque: devo rifinire la chiusura dell'O-Ring e terminare di fissare le parti dello scafo. Questo per la prima prova in acqua.

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l'ho trovato sotto l'albero di Natale... (mia moglie mi ha visto che guardavo il sito di engel e mi ha fatto la sorpresa).

 

ragazzi...... così mi uccidete............ :s20: :s03: :s68:

vedo con gioia che i lavori procedono, anzi.... si duplicano! mordo un pò il freno.... sbavo dall'invidia ma sono contento :s01:

 

a marzo (fiera di verona) dovrei essere a piede libero... intendo trovarvi entrambi in acqua :s02:

buon proseguimento di lavori

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Se posso permettermi un consiglio, non metterei le viti a vista sul ponte per fissare la parte superiore allo scafo pressurizzato, sono decisamente antiestetiche. io ho usato un sistema autocostruito ad incastro ma qualunque altra soluzione che non deturpi il pezzo, è valida.
Ad esempio? Io non ho ancora fatto nulla. Ho solo incollato i pezzi di supporto (per la cronaca T13, T14 e T15) sullo scafo resistente in corrispondenza dei due buchini che la Engel ha prefatto sulla riproduzione di ponte e vela.
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ad esempio ho usato due coppie spina per i collegamenti dei motori (come quelle che hai sui fili del motore.. uno sotto al ponte l'altro sullo scafo resistente in corrispondenza di quello sotto al ponte.
Ho capito, però rimangono i due fori, no? Li hai riempiti con della resina?
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Ci dovrò pensare anche io. Un'idea è quella di usare quelle stelline adesive che si trovano in tabaccheria; vuol dire fare un lavoro mediocre, però è un'idea. Un'altra è cercare tra le decorazioni di natale una stella e se è eccessivamente frande ritagliarne il punto dove si diramano le punte, in modo da crearne una nuova ma parterno da linee be definite.

 

Nella pratica la stella è molto semplice da fare, si tratta di cinque "spicchi" di forma romboidale che si possono ritagliare col cutter da un pezzo di plastica piana o di legno qualsiasi. Se non sai da che parte cominciare, fatti prima il disegno.

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li ho lasciati, servono per fare uscire l'aria da sotto al ponte, durante l'immersione. ma non ho messo le orrende viti a testa svasata che indicavano le istruzioni.
Che ne dici delle viti senza testa, simili a quelle usate per bloccare l'albero dell'elica al complesso del motore? Facili da svitare, resistenti e a scomparsa. Pensavo a queste perchè le spine mi servono ancora e, visto che dovrei andarle a comprare, tanto vale che prima di spendere considere altre ipotesi.

 

Nella pratica la stella è molto semplice da fare, si tratta di cinque "spicchi" di forma romboidale che si possono ritagliare col cutter da un pezzo di plastica piana o di legno qualsiasi. Se non sai da che parte cominciare, fatti prima il disegno.
Obiettivamente spero ancora di trovare qualche luminaria sacrificabile dal quale ritagliare la stella. Attrezzi per tagliare legno o, anche se con più difficoltà, la plastica ne ho, ma è un lavoro su una componente di dimensioni ridotto e ho paura di perdere tanto tempo e di avere risultati mediocri, specie data la mia acerba manualità.
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per l'unione ponte-scafo avete preso in considerazione i magneti?

piccoli e caparbi fanno bene il loro dovere :s01:

Mmm...No, non li avevo presi in considerazione. Il kit fornice due calamite per asssicurare una botola di ispezione a poppa, sotto lo scafo, e sinferamente non mi paice molto; forse perchè il paritetico della botola, dove è incollato uno dei magneti e che va inserito all'interno dello scafo, è un po' grande e senza una rifinitura a suon di carta vetrata non ci passa nello scafo :s05:

 

In ogni caso una vite senza testa mi da più sicurezza e scompare, facile da aprire con una brugoletta. Poi credo che sia anche più economica e faciel da trovare, in qualsiasi ferramenta, no?

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Più procedo con il mio 212 e più mi accorgo delle mie personali carenze, questa volta nel campo delle batterie e dell'elettricità.

 

Presupposto: come sapete la Engel per l'U212 fornisce due pacchi batterie NiMHper l'alimentazione principale (motore e cilindro per l'immersione statica). Queste batterie vanno messe in serie per poter essere utilizzate.

 

5556_g.jpg

le batterie di cui parlo sono quelle rosse, quella gialla è per la ricevente

 

Ogni pacco batterie ha le seguenti caratteristiche tecniche: voltaggio nominale 6 Volt - Capacità nominale 3500mAh.

 

Ad un passo dal chiudere lo scafo a tenuta con all'interno tutte le componenti elettroniche mi sono accorto che pistone e motore lavoravano a rilento per poi fermarsi, come se le batterie sopra citate fossero terribilmente scariche. Mi è sembrato strano perchè il voltmetro misurava sulle batterie (in serie) 10 Volt. Le ho comunque messe sotto carica utilizzando il caricabatterie in automatico, con riconoscimento delle caratteristiche delle batterie ma quando ho visto che supervano i 12V ho staccato per paura che si danneggiassero.

 

Ora le mie perplessità sono le seguenti: come posso ricaricare queste batterie per riportarle in efficienza? A 10V è normale che tutto funzioni come se le batterie fossero a terra, scarichissime? Non mi sono molto chiari gli effetti del mettere in serie due batterie del genere, al di la del raddoppio del voltaggio in uscita da 6V a 12V.

 

E poi una curiosità: ogni pacco batterie contiene al suo interno 5 cilindri, sono le sue celle? E' un dato importante sapere il numero di celle di un pacco batterie?

 

Grazie e portate pazienza per questo pozzo di ignoranza, quale sono :s68:

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se hai altri dubbi... spara!

Per niente, sei stato chiarissimo!

 

Ora provvedo a fare un bel ciclo di carica. Riguardo a questo l'etichetta riporta:

Ricarica standard >>> 700mA per 5 ore

Ricarica veloce >>> 3000mA per 1.3 ore

Ricarica trickle >>> 90-150mA; quest'ultimo tipo di ricarica non lo capisco: letteralmente "trickle" vuol dire "gocciolare", in più non mi scrivono il tempo :s12:

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"Ricarica trickle"

 

Termine o frase Inglese: top-off e trickle

La frase è:

Top-off function trickle charges to maintain a full charge.

Trickle vuol dire sgocciolare!

Valerio Valentini Daniele

 

Traduzione in Italiano:carica di mantenimento

Spiegazione:

il concetto è lo stesso di carica di compensazione, ma nel parlato degli utenti si usa carica di mantenimento. Quando il caricabatterie rileva che la batteria è carica, passa da una corrente di carica es. di 2A ad una di 40mA giusto per COMPENSARE la normale autoscarica dell'accumulatore e MANTENERE lo stato di massima carica.

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Questa sera il mio U212 ha lasciato il bacino (leggasi tavolo da lavoro) per fare i primi test in acqua. Due, per essere precisi.

 

Chiuso lo scafo resistente mediante avvitamento dell'O-Ring ho immerso il tutto nella vasca. Le zavorre, che sarebbero da incollare ma che provvisoriamente le ho assicurate con volgare scotch da elettricista, aiutano la stabilizzazione dello scafo. Il pistone è in posizione empty. Dal telecomando aziono lo stick e sento il pistone muoversi e aspirare acqua, contemporaneamente vedo la lenta immersione dello scafo. Purtroppo le batterie del telecomando, che da mezz'ora mi avvertivano del limite basso, mi fanno desistere.

In ogni caso riesco a verificare che non entra acqua e che tutto sembra andare per il verso giusto.

 

Ricaricata la batterie della trasmittente ritento, ma il test fallisce per tutta una serie di motivi, per i quali chiedo aiuto e consiglio:

  • adagiato lo scafo in acqua tutto ok; avviata l'immersione dalla zona dell'O-Ring si vedono un sacco di bolle uscire e lo scafo si apprua, probabilmente per lo spostamento delle zavorre a prua. Faccio emergere lo scafo e questo risponde andando in posizione empty. Al successivo tentativo di immersione sento il congegno del pistone azionarsi, ma solo per un secondo. Ogni tentativo va nella stessa maniera: la vite del pistone si muove per un attimo ma rimane sempre in empty.
    Quando ho tirato fuori lo scafo dall'acqua ho ritentato la stessa prova a secco, ma con gli stessi risultati. Eppure vedo quel poco di acqua rimasta nel tubo trasparente muoversi. Avete idea di cosa potrebbe essere? :s06:
     
  • Per gioco ho provato ad azionare la propulsione. Si sente il motore azionarsi ma non gli corrisponde istantaneamente un movimento da parte dell'elica. Comunque, fatte due o tre prove di marcia avanti/indietro, arrivo al punto che sento il motore sforzare ma nulla muoversi. Ho stretto qualcosa troppo? Bilanciozero, il tuo U212 ha la stessa poca reattività dal lato della propulsione?

 

Un'altra cosa che mi preoccupa è l'O-Ring: a parte le bolle di cui parlavo prima non mi pare di vedere infiltrazioni d'acqua, una volta riaperto lo scafo. In generale, però è davvero molto duro. Tra la guarnizione in mezzo e la struttura stessa della chiusura ci vuole molta forza per aprirlo e chiuderlo. E' normale secondo voi? Se provo a togliere la guarnizione la chiusura e l'apertura è senza problemi.

 

[EDIT]: mi sono accorto che tra le componenti ancora da montare spicca un anelli di ferrite, ma non riesco a trovarlo citato nel manuale. A cosa può servire?

Modificato da serservel
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:s06: uhmm, il buon bilancio con il battello appena acquisito saprà esserti di aiuto ma credo che le bollicine che escono dall'anello non sia una cosa molto positiva, tuttaltro. per il fatto che ne il pistone ne il motore girino ho una domanda..... non è che l'elettronica abbia rilevato le batterie scariche quindi ti abbia impedito ogni manovra? prova a girare a mano l'assale dell'elica e assicurati che sia abbastanza libera. la tenuta ermetica sull'assale viene garantita dal simmering che "strozza" l'assale in uscita dalla flangia in allunimio. una piccola resistenza è normalissima purchè non sia eccessiva. ricordati ad ogni modo di lubrificare un pochino il simmerring dall'interno. niente di eccessivo ma un pelino di grasso bianco (io uso quello nautico) non guasta. lubrifica anche l'oring di tenuta dello scafo.

ad ogni modo, aspettando una risposta da bilancio che con i pistoni ha più esperienza di me, prova a consultare le istruzioni inerenti il pistone poichè (sto andando a memoria) credo che ogni tanto ci voglia un goccino d'olio all'interno del pistone per tenere la gomma dello stesso morbida e impedire che s'incolli dentro il pistone.

gli anelli in ferrite vengono usati per schermare elettromagneticamente dei fili elettrici. come sappiamo ogni filo percorso da una corrente genera un campo magnetico e gli anelli in ferrite vengono usati appunto per sopprimere tale effetto.

salutoni :s55:

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Le bollicine certo non sono un buon segno, però io ho lasciato fare e quando ho riaperto lo scafo non l'ho trovato invaso dall'acqua. Certo, ammetto che ho trovato qualche gocciolina ma, considerato che l'O-Ring è chiuso e nella ghiera c'è la guarnizione...che fare di più?

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l'ho trovato sotto l'albero di Natale... (mia moglie mi ha visto che guardavo il sito di engel e mi ha fatto la sorpresa).

 

212engel%20(2).jpg

 

grazie ai post del comandante Serservel si è praticamente montato da solo in due giorni.

Non sono sicurissimo della colorazione, ma i sommergibili della classe Todaro in dotazione alla marina italiana, mi dicono, dovrebbero essere così.

 

212engel%20(5).jpg

 

bella l'elica della raboesch in dotazione

212engel%20(6).jpg

 

212engel%20(5).jpg

 

i periscopi fanno parte degli optionals per cui li ho autocostruiti con un sistema simile a quello che li fa alzare durante l'immersione. (il mio è un pò diverso, sfrutta un galleggiante posto sotto ai periscopi per farli alzare in immersione, mentre quando il modello è emerso, il peso degli stessi li fa rientrare)

 

212engel%20(1).jpg

 

l'ho varato in cantina e devo dire che dopo un buon lavoro di bilanciamento (ho usato delle batterie lipo da 12 amperes che avevo anzichè quelle previste, anch'esse optional non presenti nella scatola "basic") si immerge bene.

 

 

Scusate l'intromissione, ma, visto l'ottimo livello dei lavori che stanno emergendo da queste belle pagine, non ho saputo resistere alla tentazione di suggerire un consiglio. Vedendo il lavoro di Bilanciozero leggo che desidera riprodurre uno dei 212 italiani. Bene; la colorazione allora avrebbe bisogno di qualche correzione. Cerco di spiegarmi.

Tutta la parte inferiore, che tu hai fatto con un grigio scuro, dovrebbe invece essere colorata di nero opaco. Si tratta dell'antivegetativo che viene steso sullo scafo nella parte che è sempre immersa (l'opera viva, per intenderci). Attenzione, però, perchè a poppavia il nero deve seguire perfettamente la linea di giunzione con lo scafo leggero, includendo pertanto i timoni anzichè passandoci sotto come hai fatto tu.

Tutto il resto è nella realtà colorato con il classico "blu-nero mimetico" della MMI, che per noi civili si traduce in un verdone RAL 7026 (oppure chiedi un flacone alla Life Color, che credo siano gli unici che ne riproducono fedelmente la tonalità).

E infine, volendo davvero distinguere un 212 italiano da uno tedesco, occorrerebbe modificare la plancia come da foto seguente.

modplanciacopia.jpg

Scusate ancora la mia intromissione. Ciao e buon lavoro!

Modificato da Bob Napp
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La ghiera con su l'oring DEVE tenere la pressione che si crea all'interno dello scafo quando il cilindro si riempie.

Se vedi bolle uscire significa che c'è qualcosa di sbagliato nella chiusura. verifica che l'oring sia inserito correttamente nella sua sede e che sporga di un mezzo millimetro dal bordo della ghiera.

mettici un filo di grasso alla vaselina se la rotazione durante la fase di chiusura risulta dura (sia sull'oring che sulla sede esterna della ghiera).

Chiaro, l'anello di chiusura deve mantenere la pressione e credo si possa dire che lo faccia: ho collegato il tubo per il sistema di sollvamento dei periscopi e l'ho attaccato ai periscopi, quando faccio immergere il modello e scollego i periscopi dal loro tubicino si sente il sibilo dell'aria.

Stamane ho fatto un'altra prova in acqua andando a immergere e ed emergere il modello: tralasciando per un momento come ha funzionato il pistone, solo alcune bollicine sono venute fuori, e questo. Non dico che vada bene così, perchè quando ho riaperto lo scafo ho trovato un filo di acqua all'interno, però l'infiltrazione sembra si limi a questo.

 

L'O-Ring non sporge dalla sua sede, o perlomeno lo fa solo una parte di esso, di seguito le foto:

p1040375g.th.jpg p1040377u.th.jpg

 

Se così come l'ho montato non va bene, purtroppo devo tenermelo così perchè non veco come potrei correggere l'errore, sbaglio?

 

quesllo che per ora mi preoccupa davvero è il pistone. Il suo comportamento è anomalo p per spiegarlo ho deciso di uploadare un video su YouTube, lo trovate QUI:

Come si vede dal video il pistone scatta quando gli comando di riempirsi, ma non lo fa sempre. Ho fatto altri due video dopo del precedente e il pistone, a parte un primo scatto iniziale, ha funzionato bene. Nella prova in acqua di stamane si è riempito e svuotato completamente una volta, poi basta, più nulla :s06: Ho dovuto riportarlo sul tavolo e maneggiare con i contatti del pistone, quelli che si incastrano sulla CTS, per rivederlo in funzione:

p1040264y.th.jpg

 

un dubbio: (perdona la domanda magari stupida) hai chiuso/montato il tubo che porta l'aria al sistema di sollevametno dei periscopi?
Per niente stupida, visto la mia serie di distastri. Come ho scritto qualche riga sopra il tubo era collegato. Non capisco bene come funzioni, però era attaccato e se rimosso dai periscopi si sente un sibilo di aria.

 

se il pistone non si muove al comando, 9 su 10 hai le batterie scariche. verifica che la regolazione del fail safe batterie scariche non sia troppo sensibile. eviterei di lubrificare il pistone, va fatto dopo centinaia di ore di lavoro e arrivano da Engel prelubrificati, va smontato e rimontato tutto. sinceramente ne ho 4 di modelli con su il pistone engel e non ho mai dovuto lubrificarli. ad uno una volta mi si è spanato l'albero e l'ho dovuto smontare tutto per sostituirlo: è una roba bella complicata!

 

l'elica del motore gira libera? se si, idem come sopra, se no potrebbe essere che hai serrato troppo l'elica sull'albero, con conseguente battuta della stessa sulla bronzina di poppa del modello.

fai questa prova, svita l'elica e fai girare a vuoto l'alberino. come dai motore deve girare subito.

Le batterie sono cariche, il voltaggio è poco superiore a quella dichiarata dal costruttore, così come lìamperaggio. Ora l'elica gira meglio: l'avevo stretta troppo, nel timore che si svitasse.

 

Ora, riguardo il pistone mi viene in mente che forse gli attuali contatti tra lui e la CTS sono troppo...ballerini. Non so nemmeno io ora come muovermi, quale sia la soluzione migliore sia per il pistone che per l'O-Ring :s14:

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Nuove informazioni a seguito di ulteriori prove: di acqua ne entra, eccome! Impossibile e imprudente fare ulteriori test senza aver risolto il problema della tenuta.

 

Quali soluzioni si prospettanto? Ho dato un'occhiata al sito della Engel, eventualmente potrei comprare un nuovo O-Ring. Certo, dovrei tagliare quello che ho attualmente incollato allo scafo. Altre idee?

 

Bilanciozero, comè fatto l'Oring del tuo U212? Hai delle foto?

Modificato da serservel
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Buonasera, Serservel.

Mi spiace leggere dei problemi che hai riscontrato. Seguo la tua costruzione e con Bilanciozero abbiamo varato il nuovo modello con zero probemi, nonostante una temperatura al laghetto decisamente bassa.

Un consiglio che ti posso dare riguardo la tenuta della ghiera è di provare in una ferramenta che tratta materiale industriale e cercare un O-ring con un diametro corda maggiore, acquista anche del teflon per raccodi aria. Viene venduto su rocchetti in plastica, sembra un nastro ma non attacca, lo applichi nella sede dell'o-ring in modo da avere uno spessore maggiore così da aumentare il diametro dello stesso o-ring, anche della vaselina e stendila sopra l'O-ring, faciliterà l'apertura dello scafo e la tenuta.

 

Tienici informati se migliora. :s02:

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Buonasera, Serservel.

Mi spiace leggere dei problemi che hai riscontrato. Seguo la tua costruzione e con Bilanciozero abbiamo varato il nuovo modello con zero probemi, nonostante una temperatura al laghetto decisamente bassa.

Un consiglio che ti posso dare riguardo la tenuta della ghiera è di provare in una ferramenta che tratta materiale industriale e cercare un O-ring con un diametro corda maggiore, acquista anche del teflon per raccodi aria. Viene venduto su rocchetti in plastica, sembra un nastro ma non attacca, lo applichi nella sede dell'o-ring in modo da avere uno spessore maggiore così da aumentare il diametro dello stesso o-ring, anche della vaselina e stendila sopra l'O-ring, faciliterà l'apertura dello scafo e la tenuta.

 

Tienici informati se migliora. :s02:

Grazie dei consigli, profondità.

Lunedì andrò ad acquistare il teflon e farò un'altra prova, forse anche una serie per capire quant strati di teflon stendere. Lo conosco come materiale ma non mi era venuto in mente per risolvere il problema.

 

Nel frattempo la Engel risponde alla mia richiesta di aiuto in questo modo:

Hello,

 

Check the glue joint first. If you had that much water in the boat the leakage must be rather large.

NOTE: As long as air bubbles emerge NO water will penetrate the model. If the model really such a leakage would activate the pressure switch. So you must check your system.

 

A small leakage might emerge at the o-ring and the bayonet lock. This is not unusual. Tolerances are quite small here so even a small indifference will cause a (small) leakage. Take a look at the pictures attached. Just apply a single layer of tape (e.g. 3M or similar) and see if the leakage persists; if yes, apply another layer.

212bajotesa.th.jpg

 

Quanto all'O-Ring, come soluzione estrema pensavo di rimuoverlo quello che ho già incollato e montarne uno nuovo. Lo stesso sito della Engel ne propone, QUESTO dovrebbe fare al caso mio.

E' una soluzione estrema, perchè vorrebbe dire rimuovere quello esistente tagliandolo in qualche modo...non voglio certo arrivare a quel punto!

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Simo non incollare mai gli o-ring, non è previsto. La guarnizione con la colla si secca screpolandosi nel tempo (infiltrazioni) e non ha la libertà meccanica di cui deve godere durante la compressione. L'unica cosa da fare è ingrassarlo per bene (sopra e sotto, metti una goccia di grasso fra indice e pollice, pinza con quelle dita la guarnizione, con l'altra mano fai scorrere l'anello di gomma facendogli fare più giri) e tenere il giunto pulito, per aumentare la tenuta spessora come ti hanno suggerito.

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Cioa Serservel , mi sembra di aver capito chè hai incollato l'o-ring. Personalmente non li incollo, dandigli la possibilità di adeguarsi in modo migliore al diametro opposto. Se andrai ad acquistare il teflon chiedi se anno O-ring per sostituire il tuo. :s02: ciao.

 

 

Simo non incollare mai gli o-ring, non è previsto. La guarnizione con la colla si secca screpolandosi nel tempo (infiltrazioni) e non ha la libertà meccanica di cui deve godere durante la compressione. L'unica cosa da fare è ingrassarlo per bene (sopra e sotto, metti una goccia di grasso fra indice e pollice, pinza con quelle dita la guarnizione, con l'altra mano fai scorrere l'anello di gomma facendogli fare più giri) e tenere il giunto pulito, per aumentare la tenuta spessora come ti hanno suggerito.

Scusate, credo ci sia stato un malinteso: io ho incollato le due parti dell'O-Ring alle due parti dello scafo con la colla epossidica. Quando chiudo lo scafo avvito una parte all'altra. La guarnizione è libera sul filetto di una delle due parti dell'O-Ring, per la precisione in quella incollata a prua, ma è libera.

 

Appena possibile acquisterò il teflon per spessorare la chisura e impermeabilizzarla, tutto sommato è un materiale fatto per tenere ben altre pressioni, anche se si macinerà ad ogni apertura e chisura (credo).

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