Trovato! Riporto dal volume n°8 della Storia d'Italia del grande Montanelli, pagina 518:
In tanta indulgenza per chi non aveva fatto il suo dovere di ufficiale e di soldato, il Comando supremo ebbe un soprassalto di rigore spietato solo verso un oscuro capomanipolo: Giuseppe Catanzaro, comandante di una batteria nella zona di Catania. La città fu investita, il 14 luglio, da violenti bombardamenti aerei e navali, compiuti dagli alleati industurbatamente. Ne seguì un veloce squagliamento delle autorità e dei reparti. Al generale Passalacqua, che comandava la difesa del porto, fu segnalato, nel caos, che gli addetti alla batteria comandata da Catanzaro avevano abbandonato il posto. Ne informò Roma che replicò con un telegramma di SUPERESERCITO nel quale era scritto che "se le cose stanno come sopra, Duce ordina che il comandante la batteria sia fucilato". L'esecuzione avvenne il giorno successivo, nonostante le disperate proteste del Catanzaro, e la sua affermazione che un ordine telefonico del comando difesa di Catania gli aveva ingiunto di rendere inutilizzabile la batteria e abbandonarla. La vedova del capomanipolo non si dette pace e volle ne fosse riabilitata la memoria: lo ottenne nel 1955. Il Ministero della Difesa stabilì che lo sventurato ufficiale aveva eseguito "un ordine da lui ritenuto legittimo, ma che tale comando "di Catania"non aveva né veste né autorità di emanare".
Per quanto riguarda ciò che ha riportato il grande Montanelli devo dirti che sicuramente vi è poca verità su quanto scritto.
Leggendo questo servizio mi sono ricordato di quanto si raccontavano mio padre ed altri parenti ed amici ( tutti ex ufficiali partiti volontari nella Milizia) negli anni 60 quando si rivedevano.
In particolare per lo sbarco di Augusta mio padre ( comandante di una batteria) ha sempre asserito:
“ Si ricevette l’ordine di ripiegare verso Messina, abbandonare la batteria e far saltare i pezzi – Mi sono sentito con gli altri Comandanti di Batteria perché non capivo cosa stesse accadendo in quanto non si evidenziava nessuna attività militare a mare e nessuno aveva avvisato di sbarchi alleati – In assenza di chiarimenti ho dato ordine di abbandono della batteria e di ripiegamento; ma sperando di ritornare non ho fatto saltare i pezzi ho semplicemente fatto smontare gli otturatori e li ho fatti nascondere interrati – Nel frattempo il comandante della batteria di destra con pezzi automatici di grosso calibro, gestita dall’esercito, faceva saltare in aria tutto e ripiegava – Durante il ripiegamento abbiamo avuto il contrordine per rientrare in batteria in quanto o era in corso o stava avvenendo lo sbarco alleato – Mentre mi avvicinavo alla batteria con i militi fui raggiunto da un milite mandato in avanscoperta che mi disse “ Comandante non possiamo rientrare in quanto quelli dell’esercito hanno arrestato i camerati della batteria accanto e passato per le armi per diserzione il comandante” – Non riuscendo a capire quello che stava accadendo ho dato ordine di ripiegare su Messina e durante il tragitto Vidi affluire l’armata corazzata tedesca che cercava di ostacolare l’avanzata alleata – Fummo presi prigionieri vicino Taormina – Durante la prigionia fummo contattati ( solo noi ufficiali della Milizia e non quelli dell’esercito che rimasero in prigionia) da un ufficiale Superiore Inglese che ci disse che aveva avuto l’ordine dal suo comando di contattare gli ufficiali della Milizia Italiana prigionieri e di informarli che in seguito ad accordi superiori potevano, senza abiurare al loro giuramento e conservando la divisa, collaborare con l’esercito Inglese in qualità di agenti di polizia territoriale.- “
Sicuramente lo stesso ordine sarà stato dato a tutte le batterie interessate nella zona prevista per lo sbarco e questo spiega il perché il gruppo da sbarco alleato poté sbarcare in pieno giorno in assenza di difesa pesante, ed avendo di fronte pochi uomini con armi leggere ( uomini che mi risulta si sono comportati da Leoni a dispetto di quanto si vuol far credere sul soldato italiano disfattista e mal equipaggiato)
Mio Padre:
- tra i vari incarichi ebbe dagli Inglesi anche quello di proteggere i membri del consolato ed ambasciata Tedeschi trattenuti in alcuni alberghi di Taormina
- dopo la guerra in qualità di Ufficiale della Milizia fu processato dall’esercito Italiano e degradato a caporal Maggiore , mentre la Marina Italiana gli riconobbe la croce di guerra , gli diede un riconoscimento al merito e lo promosse di grado
( Di quanto sopra ho letto tutta la documentazione processuale e gli stati di servizio conservati gelosamente da mio Padre in una valigetta insieme alla croce di guerra e la medaglia al merito)
Io credo che sulla seconda guerra mondiale ( teatro italiano),per interessi politici,poco si voglia far sapere ed in particolare dagli anni 70 non si fa altro che parlare male dell’esercito Italiano.
Nessuno si è mai domandato :
.- come mai il Re ed il suo seguito non incontrarono pattuglie Tedesche quando per fuggire attraversarono mezza Italia?
.- come mai tutto l’Esercito,Marina, Aviazione, Carabinieri, Polizia, Magistrati, Impiegati Statali del Nord erano fascisti mentre quelli del Sud erano antifascisti?
.- i Carabinieri, la Polizia,la Magistratura, gli impiegati dello stato nel nord e nel sud da chi venivano pagati?
.- perché nel settembre del 43 i reparti dell’esercito Italiano di stanza nel Nord ebbero l’ordine di mettersi al servizio della RSI ?( un mio zio Generale ebbe l’accortezza di conservare il telegramma dello stato maggiore con l’ordine di mettersi al servizio della RSI con tutti i suoi reparti. Telegramma che gli permise, nel dopoguerra, di essere scagionato dall’accusa di collaborazionismo e reintegrato nel grado
Mi auguro di non averti tediato e di aver contribuito ad evidenziare che il “traditore” deve essere cercato in altro loco e non nei comandanti di batteria.
Saluti Baruana