danilo43

Ottima immagine, molto meno sgranata delle precedenti. Si può ricominciare a ragionarci sopra.

Fatto: inviatata al tuo indirizzo e-mail pubblico ursamaior.....

Preferirei anch'io il legno naturale, da quanto vedo non mi pare che il rivestimento di tessuto di vetro tridirezionale abbia compromesso l'estetica ma, se la decisione è definitiva, condivido la scelta cromatica di Marcello; verde scuro o tuttalpiù blu, quest'ultimo però richiama troppo la VTR. Complimenti ancora !!!

TIME OUT Si reclama a gran voce la soluzione !!!

Grazie Giampyg per la segnalazione del video. Sono rimasto a bocca aperta per la nitidezza delle immagini; l'operatore del rov è un vero maestro. Per ora ne ho visto solamente una metà per i frequenti fermo immagine sui dettagli più interessanti. Che meraviglia ! Se ti fa piacere ti posso inviare (e a chiunque interessi) il pdf della versione italiana del testo completo di Yakira Yoshimura sulla corazzata Musashi, completato di note, ulteriori foto e appendici tecniche.Per motivi di copyright non ho potuto inserirlo in Biblioteca ...

Dai nostri sublimi governanti avremmo potuto attenderci questo ed altro...

Non immaginavo che dietro all'auto costruzione modellistica potesse esserci una simile ricerca storica per la ricerca minuziosa dei particolari. Complimenti e congratulazioni, Marcel

Pirano si. San Marco no. Ti dirò di più: il "nostro", un paio di mesi prima dell'ultimo affondamento di Venezia, era stato protagonista di un particolare sgombero di civili nella città martire di Zara...

Fosse stato anche esteticamente pregevole, lo avrei comunque trovato dissacrante. E fortunatamente si sono limitati a questo. In fatto di arte contemporanea poteva saltar fuori il Christo di turno Provocazione per chi aveva fatto outing

In Slovenia a una dozzina di miglia via mare.

Troppo buono Antonio Mentre per Il Gradisca ho la certezza, l'Illiria rimane una (abbastanza fondata9 ipotesi. Hai ragione per il fumaiolo: hai notato come la foto aerea abbia falsato la prospettiva (chiesa delle Zitelle) ? Alle prossime, Danilo.

Bravo Antonio con l'impegno che ci avevo messo a ritoccare i pennant, per non rovinare la bella foto Mi scuso con Maurizio/Alagi per averla saccheggiata da un suo pregevole articolo in Storia Militare del marzo 2001. A te la mano !

Non è il Battisti, siamo nel 1944 ; il piroscafo è più di modesto tonnellaggio; la banchina era quella della SAVA. Da questo potresti capire cosa trasportava (ma, in rete, non ti sarebbe d'aiuto). Ti do un altro indizio: l'8 settembre 1943 si era autoaffondato in un porticciolo non lontano dalla tua città e recuperato il giorno dopo dai tedeschi.

Benvenuto a bordo anche da parte mia !

Benvenuto a bordo Nicola !

Quello che mi lascia un'ombra di dubbio è che nella cartolina il castello di prora pare più avanzato. Sembra addirittura di vedere il fumaiolo dummy a centro nave, con l'estremità scura. In un primo tempo lo avevo scambiato con il portale dell'edificio antistante, la chiesa delle Zitelle, ma non è così. La sommità è più alta della base dei finestroni laterali e non è un effetto prospettico.Casualmente le due strutture sono sovrapposte. Ma come ho già detto si tratta di congetture. Per completezza di informazione la Sidarma nell'immediato dopoguerra aveva comperato Una T2, rinominata Serenissima, il cui scafo, salvo bighi e alberature era molto simile al precedente, ma lo escluderei Una T2 Interessante conoscere altre diverse opinioni.

Datazione, forma dello scafo e apparente colorazione del fumaiolo che mi hai confermato, mi fanno pensare, ma siamo nel campo delle congetture, che possa trattarsi di una motocisterna della Sidarma e precisamente dell'Illiria. A dir il vero la colorazione blu mi pare insolita, ma è possibile che nel '45 sia stato impiegato quanto disponibile... Ti ho riassunto le vicende e le principali caratteristiche della motonave (Navi e Armatori e altri). La sua presenza a Venezia post 1946 era pienamente giustificata. Nave cisterna ILLIRIA, costr. CRDA Cant. San Marco Trieste, n.c. 1252, 8.201 tsl, varo giugno 1942 per la SIDARMA di Fiume, consegn. 21.8.1943, autoaff. a Trieste 8 sett. 1943, recuperata dai tedeschi nel genn. 1944 e rimessa in servizio per esser usata come cisterna per acqua della Kriegsmarine a Venezia ma non utilizzata. Nel maggio 1945 torna in mani italiane, requisita dalla Regia Marina per conto degli Alleati 1.6.1945-12.9.1946, poi restituita alla SIDARMA di Venezia. Nel 1955 venne convertita in bulk carrier e ribattezzata SEBASTIANO VENIER, nel 1966 diviene GEMESIF per la Naviera Gemesif Lda di Panama, …. demolita a Shangai nel febbraio 1972 (da altra fonte nel1973) La cisterna Illiria, mimetizzata e camuffata da mercantile (notare il fumaiolo posticcio ed albero a centro-nave), in convoglio verso l'Africa. La M/C “Illiria”della Società SIDARMA entra in Bacino di San Marco (1952) Il Sebastiano Venier (ex Illiria) della Sidarma trasformato in bulk carrier

A dir il vero pensavo al tipo di motore, ma non disdegno nemmeno il tipo di trazione... acquea

Moderatori a parte, purchè non ci lasci a bocca asciutta 😀 Nel frattempo è chiedere troppo sapere qual'è la sua motorizzazione ?

Americanissime

La stessa foto la trovo nel fascicolo " Le navi ospedale italiane 1935-1945". La datazione è: tarda primavera 1945. In effetti, anche in quella data la nave si trovava a Venezia e i tedeschi avevano iniziato a smantellarla... Questo spiegherebbe l'assenza delle scialuppe cfr. http://www.webalice.it/cherini/Tragedie/Gradisca.pdf

Grazie Red. Mi voglio rovinare due al prezzo di uno: il nome delle due unità e (non indispensabile) dove si trovavano.

Avrei una mezza idea anche per la seconda, ma prima di espormi attenderei che Alfabravo potesse descrivermi meglio di quanto intravvedo, colori del fumaiolo.

In questa foto il Gradisca è stato traslato davanti alla chiesa del Redentore (sulla dritta della cartolina non ingrandita). Periodo certamente successivo, constatata la sparizione delle scialuppe

Allora.... a mio giudizio salvo E&O: il piroscafo sulla dritta è una delle quattro unità superstiti del Lloyd Triestino: la nave ospedale Gradisca, qui fotografata alla Giudecca, tra l'odierna stazione navale G.d. F. e la chiesa del Redentore. Il Gradisca era stato rimorchiato a Venezia dopo esser stato recuperato a Gaudo e qui rimasto in disarmo in attesa della demolizione avvenuta tra il 1949 e il 1950. La foto è databile tra il 1947 e il 1949, ma direi appena agli inizi del disarmo, in quanto sono ancora al loro posto le imbarcazioni di salvataggio. A Venezia non vi furono veri e propri cantieri di demolizione: solo in periodi di crisi di commesse il CNB (Cantiere Navale Breda di Venezia Portomarghera) operò in questo settore; qui venne smantellata anche la già ricordata Impero, rimorchiata in cantiere il 5 settembre 1950, a termine della demolizione precedente. Negli anni '70 grandi navi disarmate a Venezia vennero rimorchiate dal Vortice per essere demolite a Spezia (cantieri Lotti e altri). Per ora è tutto. Non sarà facile venire a capo dell'identità dello scafo di sinistra. Dall'originale riesci a vedere i colori del fumaiolo ?