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(AGI) - Londra, 12 feb. - Dai droni che ci hanno abituato ad eliminare silenziosamente dall'alto i terroristi, ora il Pentagono ha compiuto un passo ulteriore, stavolta in mare e nella caccia ai sommergibili. Il 7 aprile sara' varata la prima nave da guerra robot, ossia completamente automatizzata che non avra' a bordo neanche un marinaio. Lunga 40 metri e con uno scafo centrale snello sostenuto da due piu' sottili e corti galleggianti laterali, la nave sara' in grado di seguire per mesi i sommergibili a propulsione convenzionale, diesel-elettrica, molto meno costosi dei giganti a propulsione nucleare (200/300 milioni contro oltre 2 miliardi di dollari) ma anche piu' silenziosi e quindi piu' pericolosi degli altri. Pericolosi anche perche' il loro prezzo ridotto li rende alla portata di molti Paesi. L'Algeria, scrive il Daily Mail, ne ha ordinati 2, il Venezuela 5, l'Indonesia 6 entro il 2020 e l'Iran si ritiene ne abbia ben 17 nella sua flotta. Finora per dare la caccia a questi sommergibili e ad i sottomarini nucleari giganti, quelli armati di missili balistici intercontinentali (Slbm), l'arma piu' letale al mondo riservata ad un club ristretto di cui fanno parte solo 6 Paesi (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e India), venivano impiegati altri sottomarini a propulsione nucleare ma d'attacco con equipaggio. Sottomarini solo un po' meno costosi dei giganti lancia missili SLbm, armati con siluri e missili che andavano a caccia per tutti i mari dei fratelli maggiori. Una nave capace di navigare per mesi alla ricerca dei suoi obiettivi senza perdere mai un colpo rappresenta un enorme passo avanti sia in termini di efficacia che di costi. (AGI)