Questa serata resterà negli annali, c'è mancato giusto un ultimo dettaglio per renderla epica ma ci rifaremo alla prossima.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo:
Zona operazioni: Mare di Norvegia
Periodo: Luglio 1940
Meteo: Nebbia che sembrava di stare sulla pianura padana. (il che ci ha favorito da un certo punto di vista)
Risultato finale: Vittoria parziale (tonnellaggio minimo raggiunto ma non siamo riusciti ad abbandonare la zona operazioni salvi)
Tonnellaggio minimo richiesto: 15000t
Tonnellaggio raggiunto: 21000t circa (3 mercantili affondati, 2 con i siluri e 1 a cannonate)
Motto della serata: La matematica è ancora un'opinione per noi e al momento è un'opinione sbagliata, meglio l'istinto.
La matematica conduce al lato oscuro del battello e fa fallire i lanci, l'istinto fa affondare navi.
Ma vediamo al racconto:
La missione inizia con una nebbia che copre tutta l'area, siamo di giorno ma in pratica è come essere in un film in bianco e nero.
Da prassi ci immergiamo a 30 metri e iniziamo ad ascoltare gli idrofoni e localizziamo dei rumori provenienti da una direzione e decidiamo di portare il battello in agguato in superficie sfruttando l'effetto sorpresa della nebbia.
Diversi minuti passano senza vedere niente all'orizzonte e per niente intendo proprio niente data la tanta nebbia.
Dopo minuti infruttuosi passati a scrutare il bianco della foschia decidiamo di dare un'altra ascoltata al sonar e ci immergiamo nuovamente.
Scopriamo che il convoglio ci ha girato intorno ed è molto vicino.
Nuovamente in superficie ci mettiamo a frustare i motori per raggiungerli e finalmente li scorgiamo dentro la nebbia.
Memori dell'ultima partita nel quale abbiamo ritardato troppo l'immersione decidiamo di andare subito sotto e di seguirli dal periscopio anche perchè notiamo subito che sono ben scortate dalle omnipresenti corvette classe Flower.
A quota 12 metri e con i motori avanti tutta (circa quasi 8 nodi avanti tutta a batterie) iniziamo a guadagnare terreno e allo stesso tempo a mangiare kilo ampere dalle batterie come se non ci fosse un domani (il compito di fare gli annunci sullo stato delle batterie me lo sono assunto io).
Grazie alla nebbia e alla rapida immersione, non appena scorto il convoglio, restiamo del tutto nascosti alla corvetta di scorta che non accennerà mai a tentare un ingaggio con noi durante le fasi di attacco.
Ci portiamo in una posizione vantaggiosa per il lancio siluri e iniziamo la nostra battaglia personale con la matematica condotta magistralmente dal professor Von Faust che (dal video lo sentirete) inizia a decantare numeri su numeri a me arabi per calcolare il lancio dei siluri.
I primi siluri non arrivano a bersaglio (non sappiamo perchè) così dopo un momento di scoramento decidiamo di gettare agli abissi i calcoli e di affidarci all'istinto, giroscopi a zero, prua a bersaglio e lancio dritto e distanza minima (abbiamo dovuto abbassare il periscopio perchè altrimenti rischiavamo che ce lo investivano da quanto eravamo vicini).
Risultato prima vittima della serata, una Large Freighter da 8000 tonnellate circa.
Decidiamo che l'istinto per ora è più affidabile della calcolatrice e scegliamo il secondo bersaglio.
Anche qui dopo un po' di lanci a vuoto (l'istinto non è migliore della matematica ma ha spesso più fortuna) arriviamo a centrare anche il secondo bersaglio, un mercantile da circa 2000 tonnellate.
Ci restano ancora circa 5/6000 tonnellate di naviglio da affondare per raggiungere la quota minimo ma lo stato delle batterie non ci permette di continuare l'agguato in immersione e complice ancora la nebbia e la bassa velocità nostra ci sganciamo dal convoglio per poter tornare in superficie ricaricare il tutto e tornargli addosso.
Ci ritroviamo a poppa del convoglio e una delle navi è rimasta indietro in solitaria, la affrontiamo con il cannone e il buon tiratore Von Faust, guidato da me e Drakken ai periscopi per verificare i lanci, dopo averla riempita di buchi la fa colare a picco.
Il bersaglio ci ha fruttato quasi 10000 tonnellate e ci ha fatto raggiungere l'obbiettivo di missione.
Mentre sparavamo al mercantile gli altri ci hanno raggiunto e hanno riempito noi di buchi facendoci colare a picco subito dopo aver fatto colare a picco la loro.
La prossima volta dobbiamo riuscire a disimpegnarci meglio.