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Xabaras

Guardiamarina
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Risposte pubblicato da Xabaras

  1. mitico Xab! e non ci avevi detto nulla.....

     

    Me ne scuso Dir ma sai com'è......le "vecchie abitudini" non muoiono mai!! :s02:

     

    Comandanti mi sento sinceramente orgoglioso del vostro apprezzamento, se leggete la piccola introduzione riportata a dx sul carteggio che fà da copertina al pdf che ho scritto quale fonte storica, vedrete come l'intero lavoro sin dall'inizio voleva essere un tributo a tutti coloro che hanno combattuto per la nostra Patria e che non vanno dimenticati, e data la diffusione ormai internazionale di SH3 e della sua comunità di appassionati l'occasione era troppo grande per farmela sfuggire!!

     

    ref6eg.th.jpg

     

    Come vi ho detto molto lavoro è ancora in corso.

    Attualmente stiamo ricreando nei minimi detagli possibili le principali unità della nostra flotta ,che per esigenze di tempo sono attualmente già presenti anche se a livello di cloni modificati da altre unità, in seguito stiamo già ampliando tutta la campagna del mediterraneo con la riproposizione delle principali battaglie storiche. Qualsiasi aiuto è pienamente accetto, (penso ai bellissimi velivoli italiani 3d realizzati da Manomano.... :s10: ) non dovete far altro che proporre!

    Dal prossimo pacchetto di aggiornamento farò in modo che anche BETASOM venga citata nei crediti dei vari lavori svolti e con il permesso del Comando Flottiglia abbinerò il banner della base al mio nick su Subsim :s01:

     

    Un piccolo aneddoto: quando iniziai a frequentare Subsim i ragazzi stranieri non perdevano occasione di sentirsi in dovere di denigrare la Marina Italiana ed i suoi uomini ogni qualvolta se ne presentasse l'occasione con riferimenti espliciti all'insufficenza dei suoi mezzi ed alla codardia (!!!) dei suoi marinai. La cosa ,per mè insopportabile, mi spinse al progetto che sapete. Di fatto verso natale nè uscì una prima parte ,ricompresa nell HT mod 1.47, il pdf che scrissi per l'occasione fece loro conoscere la realtà della storia. Appresero della Decima MAS e delle sue gesta nonchè delle grandi missioni ai quattro angoli del mediterraneo che pur non sfruttate adeguatamente, misero in crisi lo strapotere inglese nell'area.

    In breve tempo ricevetti moltissimi messaggi privati, molti si scusarono, tantissimi chiesero altre notizie e adirittura gran parte di loro (compresi tedeschi, Inglesi, ed Americani) riconobbero il valore dei nostri uomini che sino ad allora era per loro misconosciuto.

    Ora tutto questo mi ha ripagato ampiamente delle ore sottratte alla mia famiglia, e se un semplice gioco è riuscito a spingere delle persone ai quattro angoli del mondo ad onorare la memoria dei nostri Marinai ed ad interessarsi alle loro gesta allora per mè il valore di quel gioco và ben oltre la sua natura divenendo uno strumento per far conoscere la storia.

    Per inciso il Grey Wolf mod è dedicato a tutti coloro che hanno combattuto in mare sino all'estremo sacrificio.

    Dal readme del mod:

     

    "In reverent silence the Grey Wolves team gives our solemn salute...

    To all who are and were veterans of that horrible war... both military AND civilian... who paid its price.

     

    All gave some...

    Some gave all...

     

    You are not forgotten."

     

    Grazie ancora a tutti voi!!

  2. (....)

     

    Coraggioso si ma eroe non credo.

     

    Caro Lupoz pur essendo dall'"altra parte" (politicamente parlando s'intende...!!!) condivido pienamente il tuo pensiero. Alla fine si è reso pienamente degno della sua Italianità onorandola con un giesto di coraggio ma gli eroi sono un altra cosa.

    Ovviamente nutro comunque il massimo rispetto per la sua memoria e per l'esempio che ci ha dato.

    e credo che il Presidente abbia fatto la cosa più giusta.

  3. Mi complimento con Xabaras, non sapevo e me ne scuso che tu fosti implicato a riguardo dell'Italia, infatti la cosa che mi ha impressionato nelle info storiche all'interno del pacchetto è stato proprio tutto quello spazio dedicato alla Xma e alla RSI... mi fa veramente piacere che anche in questo nuovo e diciamo grande mod, ci sia un italiano e uno dei nostri... la tua partecipazione ci onora...

     

    forse tutti gli altri sapevano, ma io per motivi di saluti mi sono trovato un poco fuori da questa sezione.

     

    Per il download scegliete orari in cui gli americani dormono, le vostre 5 o 6 della mattina ad esempio... è un MOD super atteso qui in Nord America.. e la richiesta di download è massima, ho letto che metteranno altri siti a disposizione per facilitare questo soggetto.

     

    Sto provando e riprovando LiliMarlene e sembra che nemmeno necessiti di piccole modifiche..

    ma sarà controllato nei minimi dettagli...

     

    Una cosa Xabaras, nella presentazione dice che ora si può usare la navigazione con sola torretta in superfice... non ci riesco, nel senso che perso la schermata dalla torretta... e in vista esterna non ho equipaggio... che devo fare?

    fly37

     

    carissimo Fly37,

    non hai bisogno di scusarti non ve nè motivo, anzi sono io che ti ringrazio per le tue parole e lasciami dire che sono il primo ad essere onorato di aver portato un pizzico di Betasom in questo progetto.

    da diverso tempo sono presente su Subsim con il nick "Scirè" e alcuni mesi fà ,informato da un amico tedesco del progetto Grey Wolf, espressi il desiderio di correggere la falsità storica legata all'immediata capitolazione dell'Italia all'8 settembre ,presente nel gioco originale. Voi mi capite era un punto d'orgoglio insegnare agli "stranieri" la nostra storia e cambiare le loro convinzioni sul valore dei nostri marinai!!

    Accettato il mio invito mi diedi da fare ricostruendo le date storiche, la disponibilità di approdi,ricreando le basi della Decima di Pola e Brioni ed ovviamente la presenza italiana a Bordeaux nell'ambito di Betasom!!

    Con l'aiuto di due grandissimi amici Rubini (Brasiliano) e Marhkimov (americano) abbiamo riscritto tutta la campagna del mediterraneo e del mar nero, aggiunto i MAS, corretto i DD Soldati ed aggiunto (per ora a livello cloni) corazzate ed incrociatori della regia.

    Alla fine del lavoro constatato la totale ignoranza dei nostri colleghi stranieri sulle vicende post armistiziali, ho ritenuto opportuno scrivere un documento pdf con tutta la documentazione storica inerente l'RSI e la marina da guerra repubblicana (ma abbiamo aggiunto anche l'aviazione......!) ed è quello che potete leggere nella documentazione allegata al Grey Wolves mod.

    Ovviamente il lavoro non è finito ed anzi invito tutti i Comandanti abili nell'elaborazione 3d a sviluppare la flotta italiana (compresi i mini sub CB!) e magari a ricostruire le battaglie storiche (Anzio, Punta Stilo etc. ) a livello di single mission che poi verranno amalgamate nel mod principale.

    L'invito è aperto a tutti....affinchè BETASOM venga riconosciuta anche nella più grande comunità internazionale attualmente sul web quale Subsim è attualmente.

    Perchè sono convinto che Betasom non è seconda a nessuno!!

     

    Grazie a tutti voi.

     

     

    p.s. per la navigazione con il ponte sommerso ho il tuo stesso problema.......ora vedrò di chiedere informazioni!!

  4. ricoro con terrore questi momenti! posti di lavaggio fino a totte fonda x rendere lustro il battello, i vari gadget da approntare e leccornie da preparare per l'ospite....

     

    spero che non sia campana elettorale ma porti risultati positiv alla Marina e alla componente sub...

     

    non me ne parlare Dir......!!

    Da noi queste occasioni significavano preparare un bel "vasetto" ,come in gergo veniva chiamata una piccola esercitazione,il più possibile coreografica con discese dall'eli assalto antiterrorismo :s13: e tutto l'armamentario in bella vista per impressionare l'ospite........ :s23:

    che puntualmente indossava il berretto a tesa con il simbolo del Reparto si prodigava in pranzo luculliano e teneva un bellissimo discorso pieno di buone intenzioni verso la Marina.......

    Speriamo che stavolta non vengano disattese!! :s01:

  5. Scaricato ed installato.

    Ho un celeron 2.4 Ghz, 1Gb di Ram e una scheda video Nvidia GeForce FX5600 da 256 Mb, il gioco fila come un orologio senza problemi.

    Il mod và esaminato attentamente.

    Innanzitutto si noterà la correzione di quasi tutti i bug riferiti agli strumenti (ad esempio quello dell'aria compressa), sono state ricreate le riflessioni mancanti alle torrette ed ai periscopi, i sommergibili amici hanno una nuova AI, le siluranti possono attacarvi con cannoni e siluri......(occhio alle patrol boat!)

    Sul fronte della mappatura sono stati relizzati il canale di Kiel, quelli di Suez e Panama nonchè il passggio ad est alla base di scapa flow con tanto di ostruzioni e scafi affioranti.

    Per quanto riguarda la campagna ho collaborato personalmente alla ricostruzione del "paese" RSI (Repubblica Sociale Italiana) ed alle relative basi della Decima di Pola e Brioni, ora l'Italia non srà più interamente alleata all'8 settembre ma vedrà l'evolversi della Marina da guerra Repubblicana. Stessa cosa per le basi Decima in Mar Nero aggregate ai tedeschi.

    Allo scopo abbiamo ricreato il MAS e alcune unità navali Italiane (per ora come cloni ma stiamo lavorando per dar loro fattezza sempre più accurate. I DD classe Soldati sono stati corretti nell'armamento e nei sensori, nonchè dotati di tutte le livree mimetiche storiche.

    Nell'Atlantico potrete rifornirvi dalle mucche da latte (vi verranno comunicati i messaggi sulla loro posizione) e da navi tedesche storicamente presenti nei porti spagnoli.

    Questo a grandi linee ma non esitate a chiedere su argomenti più specifici, ormai soni diversi mesi che collaboro con alcuni del team Grey Wolf e se posso esservi d'aiuto ....a disposizione.

    In ultimo Lilì Marlene lavora senza problemi, anche se personalmente l'ho limitato alla trascrizione dei dialoghi in quanto amo giocare con voci e scritte in tedesco per un maggior coinvolgimento storico!!

    Un saluto a tutti i Comandanti.

  6. Dagli amici di Subsim apprendiamo che da Domenica sarà disponibile il mitico "Grey wolves Supermod".

    riserbo assoluto sulla sua natura e sui contenuti ma tra i beta tester si dice che rappresenta un autentica rivoluzione portando il gioco completamente ad una nuova dimensione dal realismo assoluto e maniacale!

    E' veramente il caso di dire che SH3 sarà completamente un altro gioco.

    Il pacchetto avrà dimensioni enormi si parla di 690 Mb compressi in 7z e sarà disponibile su vari mirror nonchè su uboot.realsimulation.com che al momento raccoglie anche la totalità dei mod apparsi per SH3.

    Scaldate le vostre linee Comandanti, una nuova alba stà arrivando!!

  7. E' il nome del Corso con il quale ho conseguito il brevetto di Incursore di marina.

    In pratica il nome che con i miei compagni di corso abbiamo scelto (come da tradizione ad ogni corso viene attribuito un nome) per identificare il "nostro" Corso ordinario Incursori. La scelta avvenne su proposta di uno di noi che stava leggendo un fumetto di Dilan Dog incentrato sulla storia appunto di Xabaras che nello stesso è un personaggio misterioso e demoniaco che si presume sia padre dell'eroe.

    In realtà Xabaras è anagramma usato al posto del nome vero Abraxas, un dèmone delle acque estremamente potente e "duca" dell'inferno.

    Il mio avatar è appunto il crest del corso Xabaras che riporto quì sotto più ingrandito.

     

    corso405bj.jpg

  8. Assolutamente unici!!

    Ormai l'attività di Betasom si può riassumere con tre parole... "Niente è impossibile"!! :s04:

    E da buon Romagnolo (ancorchè trapiantato in terra veneta) sono immensamente felice che il "nostro" vino sia Sangiovese!!!

     

    Ho già fato spazio in cantina...............

  9. Io ebbi modo di "visitare" spesso l' USS James K. Polk (SSN 645), un sommergibile nucleare convertito a piattaforma per Operazioni Speciali che tra il 1992 e il 2000 operava a tali scopi nel Mediterraneo dalla base di Rota in Spagna.

    Ma anche lì la zona propulsione era rigorosamente off limits anche per noi!

  10. San Marco / Lagunari............ ragazzi forse si parte per davvero!!

     

     

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    Esercito e Marina al lavoro per creare una nuova Forza anfibia nazionale col Reggimento Lagunari Serenissima (Esercito) e il Reggimento San Marco

     

    • La dote della Marina Militare per la nuova Forza di proiezione dal mare

    • La dote dell’Esercito italiano per la nuova Forza di proiezione dal mare

     

    BARI – Immaginate che, in un’isola meta di vacanzieri, ribelli abbiano preso in ostaggio tutti gli italiani. Oppure ricordate i difficili soccorsi post- tsunami. Ecco, è in situazioni come queste che può diventare vitale una Forza nazionale da sbarco che sia “expeditionary”, cioè capace di raggiungere Paesi molto lontani per agire lì indipendentemente da rinforzi e rifornimenti esterni. Nel castello di Brindisi, Esercito e Marina Militare stanno proprio lavorando alla creazione di una nuova Forza anfibia che sommerà le peculiarità del Reggimento Lagunari Serenissima dell’Esercito, con quelle del Reggimento San Marco.

    Il comando stabile dei primi marines interforze avrà sede a Brindisi e, a regime, conterà su circa 2.500 persone. Oneri e onori ricadranno su due ufficiali del Barese che la «Gazzetta» ha intervistato in esclusiva. Futuro comandante della nuova Forza da sbarco nazionale sarà il contrammiraglio Michele Saponaro, originario di Triggiano e attuale comandante della Forza da Sbarco della Marina Militare. Futuro vicecomandante sarà il colonnello dell’Esercito Emilio Motolese (di Conversano). A lui - che vanta già un curriculum interforze, essendo cresciuto professionalmente tra divise verdi e blu - è toccato il compito di dirigere il Centro di integrazione anfibia che dovrà rendere omogenee le specialità di Lagunari e Marò.

    «Poche nazioni hanno una capacità anfibia, una forza di proiezione dal mare, credibile - dice Michele Saponaro - capace di operare con risultati tangibili, in tempi brevi, autosostenendosi in teatri lontani e con una forza di impatto capace di scoraggiare. Per questo la Difesa ha puntato sui due elementi di manovra di cui dispone: il San Marco e i Lagunari. Inoltre, questa nuova Forza non assorbe altri quattrini e risponde ad una necessità di ottimizzazione delle risorse delle Forze armate, in chiave interforze». «I compiti della nuova Brigata - spiega l’ammiraglio - andranno dall’assistenza umanitaria, all’ingresso in aree ad alta intensità conflittuale. Noi risponderemo così anche alle esigenze della Nato e a quelle dell’Unione europea, cui l’Italia (assieme alla Spagna) assicura l’unica forza anfibia».

    «Per raggiungere questo risultato - dice Emilio Motolese -stiamo creando percorsi formativi, d’addestramento e procedure, tali da poter avere un risultato omogeneo ma nel rispetto delle singole specificità. Perché il valore aggiunto di questa nuova Forza di proiezione dal mare è quella di avere il meglio di entrambe le Forze armate». «Per esempio -interviene l’ammiraglio Saponaro - i nostri colleghi dei Lagunari non sbarcano dalle navi anfibie e ora lo impareranno». «Oppure - aggiunge Motolese - ci sono elicotteri della Marina e dell’Esercito, le procedure sono diverse perché l’addestramento è mirato a scopi diversi, ora bisogna integrarli».

    Circa l’integrazione c’è da dire che tanto i Lagunari, quanto i Marò, hanno potuto confrontarsi sul campo sia in esercitazione (come il West African Training Cruise 2005, in Nuova Guinea, , sia in operazione (in Iraq).

    Poi, per centrare l’ambizioso obiettivo di avere una Forza che, in tempi brevi, sia pronta a raggiungere una qualsiasi area costiera, riuscendo ad autosostenersi in quel territorio, anche logisticamente, per tempi abbastanza lunghi, il colonnello Motolese e i suoi collaboratori stanno anche censendo le professionalità, incluse quelle di Aeronautica Militare e Carabinieri. «Ci sono forse metereologi più bravi dei colleghi dell’Aeronautica? E che dire di come svolgono la funzioni di Polizia militare i Carabinieri che sono un esempio anche per le Forze armate estere», cita a titolo esemplificativo l’ammiraglio Saponaro.

    Insomma, nel castello di Brindisi si sta facendo un lavoro enorme che, tra l’altro, è anche un primo sforzo concreto per dare sostanza alla nuova visione strategica dello Stato Maggiore della Difesa, con Forze Armate da impiegare in modo integrato, nell’ambito di un vasto impegno di razionalizzazione degli investimenti (da dosare col contagocce dopo i tagli dell’ultima manovra Finanziaria).

    I tempi? «Tra giugno e luglio - conclude il colonnello - una prima compagnia Lagunari sarà pronta a cooperare in seno alla nuova componente anfibia».

    Marisa Ingrosso

     

    (fonte Gazzetta del Mezzogiorno )

  11. Quello è il Caimano CMI utilizzato perlopiù dagli operatori del GOS per lo sminamento, caratterizzato da una struttura di tipo dorsale, impiega normalmente una maschera gran facciale munita di comunicazione subacquea è stato concepito essenzialmente per essere impiegato su mezzi subacquei e ,appunto, per operazioni di sminamento in virtù della ridotta segnatura magnetica, della mancanza di ingombri nella parte ventrale e della possibilità di agire in piena libertà manuale poiché è dotato anche di erogazione automatica silenziata dell'ossigeno.

    Quello utilizzato invece abitualmente dal GOI è il Caimano MKII che si distingue per essere di tipo ventrale in quanto progettato tenendo conto dei requisiti tattici necessari (necessità di tenere il dorso libero per altri carichi, grande autonomia, silenziosità di funzionamento, bassa segnatura magnetica) propri delle operazioni cui questo tipo di apparecchi sono destinati ed è a regolazione manuale ,in quanto Il by-pass manuale permette all'operatore di controllare, con una sola leva, l'erogazione di ossigeno in alta e bassa pressione in relazione alle esigenze operative. ovviamente il tutto richiede una grande perizia d'uso, molto allenamento e la perfetta conoscenza della propria fisiologia.

    Ora però mi fermo quì......!!

  12. Ringrazio il Comandante Duval per l'eccellente lavoro svolto ed il continuo impegno nell'ampliare la sezione BetaCine.

    Il video in oggetto vuole essere la testimonianza dei reduci a coloro che a prezzo della loro vita hanno preferito il sacrificio all'eventualità che le terre Italiane di Gorizia cadessero come già l'Istria nelle mani Titine. Segnalo la presenza nel video della MOVM Comandante Luigi Ferraro (all'epoca Presidente della Ass.Combattenti Decima Flottiglia MAS) il quale pur già sofferente per la malattia che lo avrebbe riportato trai i suoi uomini ,evidenzia nello sguardo ed in ogni suo atteggiamento una fierezza ed una forza d'animo incrollabile (e vi assicuro che quel giorno pioggia e gelo contribuirono non poco a ricreare l'atmosfera che i Marò vissero in battaglia....) .Un grandissimo ESEMPIO di cui dovremmo cercare sempre di essere degni.

  13. Non dimentichiamo l'accordo Rubin / Fincantieri per il progetto S1000.

    Io lo vedrei molto bene come sostituto della classe Toti.....cosa ne dici Dir?

    Le cose andranno avanti?

    Anche perchè non lo vedrei bene immesso sul mercato internazionale (e quando le commesse non arrivano le aziende si fanno pochi scrupoli!)......propulsione AIP, capacità di infiltrazione e dati progettuali ne farebbero un brutto cliente nelle mani sbagliate......

  14. Caro Comandante XtGold,

     

    confesso che la vicenda mi giunge nuova, di certo è che il decreto che istituì il San Marco porta la data del 17 marzo 1919, cioè a guerra già da tempo finita. Ma, in effetti, sin dai primi giorni del conflitto i marinai avevano pagato il loro contributo non solo operando sulle navi, gli aerei ed i dirigibili, ma anche con il sangue ed il sacrificio dei fucilieri. Nati come esigenza strategica, spontaneamente, già dai primi giorni del conflitto reparti di marinai avevano combattuto a terra, come artiglieri e fanti, vivendo una tremenda esperienza di trincea. Una compagnia di marinai presidiava Grado già dall’11 giugno 1915. Un gruppo di Artiglieria, formato dall’equipaggio dell’incrociatore Amalfi, affondato nel 1915, era stato affiancato all’11° Corpo d’Armata e combatteva valorosamente sul Carso.

    Con circa 100 pezzi d’artiglieria di tutti i calibri nell’ottobre del 1915 fu costituito

    il raggruppamento Artiglieria Marina, inquadrato nel 7° Corpo d’Armata e dislocato all’estrema

    ala destra della 3^ Armata. Tutti combatterono con valore, ma quelli che si distinsero furono

    i reparti di Marinai Fucilieri che combatterono a terra nelle trincee a fianco dei fanti e dei bersaglieri.

    Verso la fine del 1916 quattro reparti di 250 marinai ciascuno furono dislocati a Grado e nelle

    zone costiere limitrofe in sostituzione dei reparti dell’Esercito e della Guardia di Finanza ritirati

    per esigenze organiche. Ma fu il 5 novembre 1917, subito dopo Caporetto, che una compagnia,

    costituita ad hoc, fu attestata nella zona di Cortellazzo a difesa della laguna veneta e di Venezia.

    I Fucilieri di Marina vivono così la tragica epopea delle trincee distinguendosi, in particolare, nella difesa della città di Venezia che viene attaccata a più riprese dagli Austriaci dal mare e da terra (da cui il motto della Forza da Sbarco: “Per Mare, Per Terram”).

    Considerato il momento particolare, furono fatti confluire in questo reparto i marinai di tutti i distaccamenti della zona di Venezia in numero tale da costituire in breve un’unità a livello di brigata, che prese appunto il nome di Brigata Marina. Il reparto risultò formato da un Reggimento Fucilieri su tre battaglioni, che furono denominati Monfalcone, Grado e Caorle, ed un Reggimento di Artiglieria di otto gruppi.

    Il Monfalcone trovò subito impiego operativo contro gli Austriaci, che furono fermati e ricacciati indietro. Poco più tardi, con il personale proveniente dalla Difesa Marina di La Spezia e Messina, si costituì un quarto Battaglione cui fu dato il nome di Golametto. La disponibilità di un reparto ben preparato, da impiegare così tempestivamente e in un momento così tragico per il fronte italiano, si rese possibile solo perché, molto prima dell’inizio della guerra, i vari comandi marittimi addestravano alla difesa costiera reparti del Corpo Equipaggi e così quando gli austriaci puntarono su Venezia la Marina poté farle da scudo sia sul mare sia in terra.

    Il 9 aprile 1918 il Battaglione Monfalcone fu intitolato al T.V. Andrea Bafile, prima medaglia d’oro del nuovo San Marco. Per controbattere l’offensiva austriaca sul Piave fu possibile schierare un quinto Battaglione denominato Battaglione Navi. Il tributo di sangue pagato dalla brigata nelle azioni del Basso Piave è più eloquente di qualsiasi commento, i fucilieri di marina ebbero 384 morti, 19 mutilati, 753 feriti, per un totale di 1156 uomini, pari ad un terzo della forza. Una percentuale indubbiamente alta, ma vi è di più, pur trattandosi di un reparto cosi` complesso ed operante in settori di fronte cosi vasti e delicati, esso non ebbe, caso più unico che raro, ne` prigionieri ne` dispersi mentre catturò` all’avversario 1268 uomini. Da questi dati scaturisce una messe altrettanto significativa di decorazioni meritando 584 ricompense al valore militare individuali, e alla croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia ed una medaglia d’argento al valore militare alla Bandiera, oltre a 19 citazioni in Bollettini del Comando Supremo.

    Non ultimo vi furono 42 promozioni per meriti di guerra. Venezia che dai marinai era stata strenuamente difesa, volle offrire al reparto, oltre al nome del suo patrono, San Marco, anche la Bandiera. Il sindaco Grimani aveva avanzato istanza al Ministero della Marina "Affinché" al nome di San Marco si intitolasse il Reggimento Marina, consacrando cosi` il sentimento di amore e di riconoscenza, verso quegli eroi che avevano protetto con il loro sangue, la sua bellezza immortale.” Il 25 Marzo 1919, in piazza San Marco, una rappresentanza del reggimento agli ordini del C.V. G.Siriani ricevette l’investitura. Subito dopo l’assegnazione del nome, venne l’insegna sull’uniforme, regolamentata nell’aprile 1919.

    Sui due lati del colletto della giubba grigioverde per ufficiali e sottufficiali destinati al San Marco e al disopra dei risvolti di entrambe le maniche del camisaccio grigioverde per sottocapi e comuni, dovevano essere applicati, rispettivamente, mostrine e manopole rettangolari rosse, con al centro, in oro, di profilo, il leone alato.

    (informazioni tratte da "Storia del Btg.San Marco" di A.Di Felice)

     

     

    Colgo l'occasione per ricordare su questo thread le ricompense al valore ottenute dalla Bandiera del Battaglione ,rigorosamente sull'attenti ed idealmente inquadrato con il mio Frà Marcuzzo salutando alla voce:

    SAN MARCO!

     

     

     

    DECORAZIONI ALLA BANDIERA DI REPARTI

    DELLA FANTERIA DI MARINA

     

     

     

     

    FORZE DA SBARCO DELLA REGIA MARINA

     

    MEDAGLIA D'ORO AL VALORE MILITARE

     

    "Per l'ardire e l'eroismo dimostrato nelle varie azioni compiute nel mese di ottobre 1911

    per l'occupazione della Tripolitania e della Cirenaica"

    (R.D. 26 novembre 1911)

     

     

    REGGIMENTO MARINA

     

    MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALORE MILITARE

     

    "Arresto` a Cortellazzo l'avanzata nemica, e si affermo` su una testa di ponte che tenne saldamente

    per otto mesi, ampliandola con ardite azioni dirette a logorare la resistenza dell'avversario; concorse

    con fulgido valore e generosi sacrifici di sangue alle ulteriori operazioni per la liberazione del suolo della Patria "

    (Delta del piave, dicembre 1917- luglio 1918)

    (R.D. 5 giugno 1920)

     

     

    CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE DI SAVOIA

     

    "Per la valorosa condotta tenuta durante la guerra 1915-1918 "

     

    (R.D. 20 novembre 1920)

     

     

    REGGIMENTO SAN MARCO

     

    CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA

     

    " Per l'alto valore e l'abnegazione insuperati che distinsero il contegno dei suoi reparti, nei molteplici fatti

    d'arme, ai quali parteciparono durante la campagna dell'A.S., dal 1941 al 1943, chiarissimo esempio di cio`

    che possono tradizioni elette e spirito militare fervidamente assimilati."

    (Africa Settentrionale, 1941-1943)

    (F.O.M. n.115 del 4 dicembre 1951; Decreto del Presidente della Repubblica, 6 marzo 1951)

     

     

     

    MEDAGLIA DI BRONZO AL VALORE MILITARE

     

    " In lungo periodo difensivo, con azioni di pattuglia, continue, ardite e spregiudicate, imponeva

    la propria iniziativa all'avversario. Con decisi contrassalti a bombe a mano ed all'arma bianca respingeva

    numerose puntate offensive, infliggendo all'avversario ingenti perdite in uomini e materiali.

    Nell'offensiva della Vittoria, in quindici giorni di duri combattimenti contro le migliori truppe tedesche,

    sistemate su successive posizioni dominanti e fortemente organizzate, con inesausto slancio e senza risparmio

    di sangue costringeva il nemico a continue ritirate, catturando prigionieri e materiali.

    Degno erede delle passate tradizioni del Reggimento, rinnovava cosi` contro lo stesso nemico,

    le epiche gesta del Basso Piave."

    (Val Senio -Vena dei Gessi - C.Campiuno - C. Cavalpidrio - Monte dei Mercati -

    C. Ortica - Monte Castello, 12-24 aprile 1945).

    (Bollettino Ufficiale dell'Esercito 1947, dispensa 27a )

     

     

     

    BATTAGLIONE SAN MARCO

     

    ATTESTATO DI BENEMERENZA AL VALORE CIVILE

     

    "Con uomini e mezzi, si prodigava instancabilmente nelle difficili operazioni di soccorso

    a centri colpiti da una violenta alluvione".

    (Provincie di Venezia e di Rovigo, 10 novembre - 1 dicembre 1966).

     

    MEDAGLIA DI BRONZO AL VALORE DELL'ESERCITO

     

    "Battaglione della Marina Militare dislocato al oltre 300 chilometri dalle località danneggiate dal sisma del

    23.11.80 all'indomani della tragedia interveniva nei paesi di Rapone, Ruvo del Monte, San Felice ed Atella,

    considerata tra i più disastrati della provincia di Potenza, contribuendo in modo determinante assicurare

    la sopravvivenza della gente ed il recupero del bestiame e dei beni.

    Con ammirevole slancio i quadri ed i giovani di leva uniti dallo stesso senso di abnegazione e spirito di sacrificio senza misurare sforzi fatiche e rischi in situazioni ambientali rese proibitive dalle abbondanti nevicate e dal susseguirsi delle scosse telluriche, spinti dalla comune frenetica ansia di far arrivare i soccorsi laddove la disastrosa calamità aveva disseminato lutti e rovine per 72 giorni consecutivi si prodigavano in una defaticante attività provvedendo al rifornimento di viveri, vestiario e di foraggi, all'impianto di tendopoli, all'installazione e funzionamento di cucine, al trasporto e collocazione di roulotte, alla rimozione di macerie, alla realizzazione di ricoveri per il bestiame, al soccorso di interi nuclei rimasti isolati in località di alta quota".

     

     

     

    CROCE DI CAVAGLIERE DELL'ORDINE MILITARE D' ITALIA

    (Alla Bandiera del Raggruppamento Italiano per la forza di pace in Libano)

     

     

    "Inviato in terra libanese nell'ambito di una Forza multinazionale di Pace, dava prova di efficienza militare e di salda disciplina, prodigandosi per diciasette mesi in complesse operazioni per la protezione dei campi palestinesi minacciati di sterminio ed in multiformi, incessanti attività umanitarie, assistenziali e di pacificazione in un'area di cruenti scontri fra oppste fazioni. Pronto ad ogni sacrificio, scriveva fra disagi, insidie e pericoli, una fulgida pagina di generoso altruismo, di ardimento ed abnegazione imponendosi al rispetto dei contingenti e suscitando l'ammirazione dei Paesi alleati impegnati a Beirut e del mondo intero":

    (Beirut, 26 settembre 1982 - 26 febbraio 1984)

     

    BATTAGLIONE GRADO

     

    MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALORE MILITARE

     

    "Ognora distintosi per l'elevatissimo spirito combattivo, valore ed abnegazione. Primeggiò fra i fanti, con i quali, in Tunisia, per circa sei mesi di aspra campagna, fù costantemente impegnato".

    (Tunisia, 17 novembre 1942 - 9 maggio 1943)

    (F.O.M. no. 115 del 4 dicembre 1951)

     

     

     

    BATTAGLIONE BAFILE

     

    CROCE DI GUERRA AL VALORE MILITARE

     

    "Per l'elevato spirito combattivo dimostrato nella capagna di Tunisia".

    (Tunisia, 19 novembre 1942 - 9 maggio 1943)

    (F.O.M. no 1165 del 4 dicembre 1951)

  15. Beh! Visto che si parla dei dannati yankees!

    Qualcosina possiamo anche dirla…… e il Dir mi perdonerà nel caso la terminologia non fosse propriamente "tecnica" :s02:

    Gli SDV dei SEAL sono governati da una unica barra che controlla timone e piani di profondità. L’assetto è gestito combinando una cassa di zavorra e un trim (la “rotellona” in mezzo al sedile.) La piccola valvola sulla sx regola il sistema d’ossigeno centrale che integra quelli individuali nelle lunghe navigazioni, il rubinetto incassato vicino alla barra dovrebbe essere la valvola per regolare lo sfogo d’aria della cassa di zavorra.Ovviamente in navigazione si deve sempre tenere conto della spinta idrostatica generata dai sacchi polmone degli ARO utilizzati dagli operatori compensandola adeguatamente proprio utilizzando il trim. Peraltro quando vi era necessità di emergere per fissare il punto il pilota riusciva ,utilizzando anche solo il sacco polmone a dare un assetto positivo in modo tale da affiorare unicamente con la testa tenendo il resto dell’equipaggio..a mollo!Come su tutti i mezzi similari la propulsione è assicurata da un gruppo batterie allo zinco- argento ad alta efficienza anche se ultimamente dati gli altissimi costi di ricarica e l'impossibilità di ottenere un indicazione attendibile sullo stato di carica si tende a sostituirle con modelli a ioni di litio. Nella consolle centrale si può notare un sistema di navigazione computerizzato ed un sistema intercom centrale per le comunicazioni subacquee. Generalmente in navigazione le pinne vengono tolte (sono del tipo che si fissa alle scarpette) ma dipende anche dal tipo di mezzo impiegato.

    Ovviamente tutte le considerazioni tecniche sono solo deduzioni......

  16. Certo che concordo con Scirè, si potrà mai visitare qualcosina del Varignano...?

     

    La sala "storica" è situata all'interno del piazzale del "2° fabbricato" dove esiste un edificio in cui, in una porzione dello stesso, è stata allestita, a cura degli operatori incursori, una sala sull'evoluzione dei mezzi d'assalto, dalle loro origini, agli incursori dei giorni nostri. E' arricchita con pannelli,foto e tavole riepilogative dell'attività dei Mezzi d'Assalto e del Gruppo Incursori. Sono esposti alcuni mezzi e materiali da incursione fra i quali spicca un autentico SSB (Siluro San Bartolomeo) mezzi e vari trasportatori subacquei di epoca compresa fra gli anni 50 e 60, la bussola da polso e lo stringinaso usati da Luigi Ferraro nel corso delle sue 4 missioni ad Alessandretta e Mersina, oltre ad altri oggetti di grande valore affettivo per gli Incursori tutti donati dai famigliari o dagli stessi Operatori dei Mezzi d'Assalto agli incursori.

    In effetti la sala è visitabile previa autorizzazione e non nascondo che la cosa è già nei "nostri" piani futuri per Betasom.......ma tempo al tempo! Abbiate fede! :s02:

  17. Ma chi è la COSMOS di Livorno che fece questi per il Pakistan....???

     

    Non ho trovato nulla, ma devono essere dei fenomeni nei mezzi per incursori...

     

    sapete nulla???

     

    ............ :s10:

     

    Ragazzi l'argomento è sicuramente stimolante e comprendo che possa generare molte domande ma per quanto mi riguarda tutto ciò che è in relazione con i mezzi...... "riservati alla vista" (come si dice da noi) è assolutamente off limits!

    Scusatemi ma sono sicuro che capirete!

     

    per farmi perdonare :s21: vi posto due foto (personali) della sala storica del Varignano:

    nella prima potete ossservare in primo piano i "BIR" (evoluzione diretta dell'SSB) utilizzati sino agli anni 70'.... (se non vi bastano vorrà dire che pagherò un giro di Spaletti per farvi dimenticare le vostre insane curiosità....!!)

     

    dscn18733vd.jpg

     

    dscn18745mg.jpg

  18. Caro Frà la tua domanda è legittima anche perchè dobbiamo tener conto della diversa dottrina di impiego dei due Reparti, prettamente offensiva quella del San Marco e tipicamente difensiva quella dei Lagunari il cui compito era storicamente affiancare la "fanteria d'arresto" destinata a bloccare o perlomeno rallentare l'eventuale avanzata delle forze del Patto di Varsavia nell'eventualità di uno sbarco delle stesse nell'area lagunare o dopo il forzamento della soglia di Gorizia.

  19. L'unica notizia certa riguardo il tentativo di potenziamento della componente anfibia italiana è questa:

     

     

    Dal sito ANSA, diritti riservati.

     

    DIFESA: COL. MOTOLESE AL COMANDO CENTRO INTEGRAZIONE ANFIBIA

    PER COSTITUZIONE FORZA DA SBARCO CONGIUNTA LAGUNARI-SAN MARCO

    (ANSA) - VENEZIA, 1 FEB - Il col. Emilio Motolese ha assunto

    la responsabilita' del Centro di integrazione anfibia, chiamato

    ad omogeneizzare l'addestramento, le procedure, i materiali

    degli uomini del Reggimento Lagunari ''Serenissima''

    dell'Esercito e del ''San Marco'' della Marina Militare,

    nell'ambito della costituzione di una Forza da sbarco nazionale,

    di cui lo stesso ufficiale e' stato designato a ricoprire

    l'incarico di vicecomandante.

    L'obiettivo e' quello di ottimizzare le risorse gia'

    esistenti per realizzare una nuova forza da sbarco interforze,

    con sede a Brindisi, in grado di intervenire in caso di

    necessita', integrandosi facilmente anche in operazioni

    multinazionali. Alla realizzazione della Forza da sbarco la

    Marina Militare partecipa con le navi San Marco, San Giusto e

    San Giorgio e con le forze della propria Commander Amphibious

    Task Force. L'Esercito contribuisce con due compagnie genio, due

    batterie contraerei, elicotteri Mangusta e blindo Centauro.

    Complessivamente sono circa 2.000 (1.000 soldati del Reggimento

    Lagunari e altrettanti uomini di supporto) i militari che

    l'Esercito mette a disposizione della nuova Forza da sbarco.

    Gia' comandante del Reggimento Lagunari durante la missione

    in Iraq della Brigata Pozzuolo del Friuli, tra maggio e

    settembre 2004, Motolese ha rivestito in precedenza nel

    Reggimento San Marco il ruolo di vice comandante del Gruppo

    operativo. (...)

    ''Gia' da capitano, quando prestavo servizio nel San

    Marco - ricorda Motolese - tutti noi giovani ufficiali

    auspicavamo la creazione di un reparto che accorpasse il

    Reggimento Lagunari Serenissima e il San Marco, che gia' hanno

    mentalita', addestramento, mezzi e materiali similari''.

    Prove tecniche di integrazione tra i due reparti sono gia'

    state effettuate in occasione di varie esercitazioni

    internazionali congiunte: la Bright Star in Egitto, la Eolo in

    Francia e recentemente la Watc (West African Training Cruise) in

    Africa. (ANSA).

     

    Devo ossrvare come a più riprese il fantasma della mai nata "BAI" (Brigata anfibia interforze) si fà rivedere... ma da 40 anni a questa parte sono stati solo progetti.....

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