Beh , per quanto riguarda il radar francese si tratta solo di poche paginette...
Come è noto in Italia gli studi sul radar venneno colpevolmente tenuti in scarsa considerazione. Si pensò "seriamente" al suo sviluppo solamente dopo la batosta di Matapan ....
C'è un altro saggio di Mattesini, più esaustivo di quello da te citato e precisamente
https://www.academia.edu/40162224/LA_DIFFICILE_REALIZZAZIONE_DEL_RADAR_IN_ITALIA_PRIMA_E_DURANTE_LA_GUERRA_1940_1945
dal quale, a proposito del radar francese, a pag.21 si rileva che:
….Nel 1934, sotto direzione del ricercatore Henri Gutton, ricerche furono iniziate in Francia nei laboratori dalla “Compagnie générale de la télégraphie sans fil” (SFR)
che il 19 novembre installò per le prove sul piroscafo Oregon un “apparato di
rivelazione ad ostacoli”. Funzionante con magnetron su onde di 16 centimetri, che
utilizzando parabole satellitari indipendenti per la trasmissione e la ricezione,
l’apparato era in grado di rilevare dalla costa con precisione navi fino alla distanza di
10 o 12 miglia. Nel 1935, per continuare le prove l’apparato fu montato sul piroscafo
Normandie.. 6 Negli anni successivi, mentre in Italia si brancolava per arrivare a
qualche risultato, in Francia furono fatti progressi molto avanzati, anche dal punto di
vista delle commesse all’industria per conto della Marine Nationale, fino ad arrivare
ad installare lungo le coste una catena difensiva di scoperta aerea.7
6 Ugo Tiberio, Cenni sull’opera della Marina Italiana nel campo radiotecnico durante la
guerra 1940-45. Archivio Ufficio Storico Marina Militare (da ora in poi AUSMM).
7 Il primo successo di avvistamento in guerra di un radar francese si verificò il 12 giugno
1940, quando l’apparato dislocato a Capo Blanc, in Tunisia, scoprì alla distanza di 80 chilometri
una formazione di 21 bombardieri S.79 italiani del 32° Stormo, decollati dalla Sardegna per
bombardare il porto e i due aeroporti di Biserta. La contraerea era in allarme tempestivo, e la sua
violenta reazione colpì più o meno gravemente sette velivoli italiani, mentre da parte francese fu
affondata la nave Finisterre (poi recuperata), e furono colpiti sette apparecchi a Karouba e Sidi
Ahmed, quattro dei quali, tre Loire 70 e un Caudron, distrutti. Ancora più efficace furono gli
apparato di rivelazione sulla costa della Provenza, che nei giorni 12 e 13 giugno 1940 scoprirono
aerei italiani che andavano a bombardare il porto di Tolone alla distanza di 115 e 125 chilometri,
mentre il giorno 21 la stazione di Sìcie scopri gli aerei italiani diretti su Marsiglia alla distanza di 60
chilometri. Cfr., Pre-History du Radar, La Revue Maritime, Aprile 1955, p. 467-468.
I precursori francesi degli studi del Magnetron, Maurice Ponte e Henri Gutton, con il loro “apparato di rivelazione” di ostacoli navali (un radar centimetrico molto precoce che fu sperimentato prima sul piroscafo Oregon e poi (nell’immagine) sul grande piroscafo passeggeri Normandie alla metà del 1935 nel porto di New York......