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serservel

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  1. serservel

    F-35 - Il Punto Sulla Situazione

    Questa settimana ha visto la Danimarca al centro della questione "F-35": martedì 17 il sito istituzionale del Ministero della Difesa danese pubblicava quanto segue La valutazione ha visto quindi un testa a testa tra Lockheed Martin e Boeing, dove quest'ultima ha perso il confronto perché “[...]La ridotta firma radar del velivolo, così come i sistemi ed i sensori avanzati, migliorano la panoramica tattica del pilota, garantendo la sopravvivenza del velivolo e notevoli prestazioni[...]“, e ancora "[...]la cellula dell’F-35 è stata progettata per essere in grado di volare 8.000 ore, mentre l'Eurofighter ed il Super Hornet non possono volare per più di seimila ore[...]”. Quindi sembra tutto a posto, giochi conclusi e avanti tutta...ma anche no! Poco fa la stessa testata rende noto che Boeing ha ribattuto colpo su colpo a quelli che sembrano essere i punti salienti che hanno portato alla perdita della commessa: Non avendo i dati alla mano possiamo solo fidarci del fatto che quanto riportato nella nota sia esatto, portando alla conclusione che o vi sia stata disattenzione da parte degli esperti, oppure ad una netta malafede per portare avanti il progetto F-35 anche in Danimarca. Da una parte un aereo dai costi dubbi e che ha promesso molto, forse troppo, senza trovare adeguati riscontri nella realtà, dall'altra piattaforme più tradizionali, non meno performanti, ma che ha alle spalle un background e comprovata affidabilità, oltre a costi chiari e precisi. Vedremo come andrà avanti la storia, infatti il parlamento danese deve ancora prendere una decisione chiara e definitiva. Da parte mia, ed è un'opinione, trovo che sia quantomeno sospetto questa volontà di portare avanti un progetto su cui senza dubbio molti Paesi hanno investito, ma il cui risultato è incerto, motivo per cui i vari ministeri della Difesa dovrebbero quantomeno valutare alternative per non rimanere "a piedi". Ricordo che in questo caso si parla di F-35 "convenzionali", per il quale ci sono valide e moderne alternative, come l'Eurofighter Typhoon, e non le versioni STOVL. Fonte: Difesa On Line, "F-35, UFFICIALE: ECCO LE MOTIVAZIONI DEL GOVERNO DANESE PER L'ACQUISIZIONE DI 27 JSF" Difesa On Line, "F-35, DANIMARCA: SCOPPIA LA POLEMICA DEI COSTI GONFIATI, BOEING "VICENDA SCONCERTANTE""
  2. E' una cosa che è già stata fatta, basta che leggi i post precedenti per trovare i nomi con cui gli utenti di Betasom si sono iscritti al gioco e aggiungerli alla tua lista di "amici".
  3. serservel

    Rn Roma - Affondò Con Il Gran Pavese?

    Se riesci ad indirizzarci dove hai letto del gran pavese, possiamo fare una ricerca, diversamente siamo inchiodati sul quel che già si sa.
  4. serservel

    Rn Roma - Affondò Con Il Gran Pavese?

    Continuo ad essere perplesso, magari Oliva parla di Gran Pavese intendendo i Pennelli, anche se per un uomo di mare è difficile da credere. Tuttavia potresti condividere i link alle letture a cui ti riferisci, se sono su Internet, oppure indicarci su che hai libri hai letto della cosa.
  5. serservel

    Recensione Serie Tv "last Resort"

    Cancella tutto, ho sbagliato a leggere: tu parli di "Last Resort", ma io intendo "The Last Ship". Pardon, come non detto!
  6. serservel

    Rn Roma - Affondò Con Il Gran Pavese?

    Ma allora si parla di pennello nero o gran pavese? Perché sono due cose diverse e dubito che Bergamini, fino all'ultimo in bilico su cosa fare con le navi al suo comando, avrebbe issato le seconde, normalmente usate per le grandi occasioni.
  7. Sì, considera che i sommergibili nella prima immagine sono effettivamente due, affiancati e con la prua dell'uno verso la poppa dell'altro. Quello che notavo io è che l'immagine del sommergibili più in alto mostra come, al momento della foto, fosse inclinato sul proprio lato sinistro, come se avesse imbarcato acqua, cosa non rara per un'unità da anni inattiva e soggetta al veloce deterioramento. Siamo qui per informare, non sono necessarie le scuse
  8. Di quale parli? Nella prima immagine sono effettivamente 2, Guglielmo Marconi S521 e il Carlo Fecia Di Cossato S519, nella seconda solo uno. Non è esatto, anzi! Abbiamo L'Enrico Toti a Milano, L'Enrico Dandolo nell'Arsenale di Venezia e il Nazario Sauro in acqua a Genova. Ancora sono incerte le sorti del Vittorio Veneto, che potrebbe diventare la prima nave museo, così come uno dei Sauro radiati.
  9. Non riesco a vedere il video a causa delle policy aziendali, ma mi viene il sospetto che tu stia parlando di questo (LINK ALLA DISCUSSIONE)
  10. La qualità della grafica trae in inganno, ma entrambe le foto dicono il vero. Nella seconda immagine si vede un sommergibile classe Sauro, non saprei dire quale, ma l'assenza di una passerella mi fa pensare ad un'unità in RTD come il Leonardo Da Vinci S520. Nella prima immagine vediamo il Guglielmo Marconi S521 e il Carlo Fecia Di Cossato S519, da anni in attesa di un futuro come museo (Di Cossato) o del definitivo smantellamento. La cosa curiosa della prima immagine è che si vede il fianco di una delle due unità, come se questa si fosse inclinata sul lato sinistro per un certo tempo.
  11. serservel

    Ddg Classe Zumwalt

    Il giornalista dell'articolo è stato un po' troppo precipitoso: potrebbe entrare in servizio il prossimo ottobre, al termine delle valutazioni della USN che dovrà affrontare. Fonte: Difesa On Line, "USS ZUMWALT: AD OTTOBRE I PRIMI PATTUGLIAMENTI OMBRA DELLA NAVE DA GUERRA PIÙ POTENTE DEL MONDO"
  12. serservel

    F-35 - Il Punto Sulla Situazione

    Quello che invece ha colpito me è la totale assenza di backup al progetto F-35: gli americani possono contare sui fondi per rimettere in produzione l'F-22 (che noi non abbiamo) oppure aggiornare l'A-10 a oltranza, ma noi cosa abbiamo? L'Aeronautica può comunque contare sugli Eurofighter Typoon, ma la componente aerea della Marina per le portaerei è affidata agli AV-8B Harrier II Plus!
  13. serservel

    F-35 - Il Punto Sulla Situazione

    Come sempre accade, ci sono tante opinioni diverse quanti gli attori in gioco: gli USA hanno puntato ad un aereo che sostituisse la flotta così diversificata, ma è un sogno che va tramontando dall'interno, con l'ammissione del capo progetto del JSF riguardo l'effettiva condivisione delle parti del velivolo nelle tre versioni, e poi dall'esterno, con i test che comparano gli attuali aerei costruiti allo scopo con l'F-35, che invece è pensato per essere "di tutto un po'"
  14. serservel

    F-35 - Il Punto Sulla Situazione

    Effettivamente sono stato sintetico, ma conto sul fatto che i più esperti sapranno darci dettagli succulenti e, soprattutto, le varie opinioni!
  15. Il progetto del F-35 Lightning II è cominciato alla fine degli anni '90 con l'obiettivo di sostituire diverse tipologie di piattaforme aeree nel ruolo di supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea. La piattaforma è resa disponibile in 3 varianti: F-35A - Decollo ed atterraggio convenzionale (CTOL) F-35B - Decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) F-35C - Versione per portaerei (CATOBAR) Secondo il progetto originale, le 3 varianti condivideranno circa l'80% della struttura. Il nostro Paese ha aderito al progetto nel 1998 con la firma del Memorandum of Agreement; successivamente è stato definito un numero di velivoli da acquistare pari a 131 (69 F-35A e 62 F-35B), poi ridotti a 90 (60 F-35A e 30 F-35B). I passi avanti sono stati molti, ma non sono mancati i problemi e le critiche al progetto. Proprio oggi è arrivata l'ennesima tegola sulla testa, anche se non c'è stata alcuna sorpresa: le tre varianti non condivideranno più del 25% della struttura, tanto che il Senato degli Stati Uniti li vuole considerare tre velivoli diversi con un'identificazione a parte, ovvero F-35A --> F-35 F-35B --> F-36 F-35C --> F-37 Non è solo una questione di numeri, ma di necessità: le tre versione devono rispondere ad esigenze così diverse tra loro che il sogno di una piattaforma quasi unica è tramontata. Persino i costi, stando ai dati del 2014, sono totalmente diversi: F-35A --> 150 milioni di dollari ad esemplare F-35B --> 250 milioni di dollari ad esemplare F-35C --> 330 milioni di dollari ad esemplare Le versioni, o modelli a questo punto, a cui le nostre FFAA sono interessati sono le prime due, ovvero F-35A(F-35) e F-35B(F-36); quest'ultima versione ha richiesto anche che Nave Cavour C-550 venisse sottoposta nel 2014 a lavori di aggiornamento che hanno portato all'allungamento del ponte di volo, per consentire il decollo degli dei nuovi aerei, ed il suo rivestimento, così che possa resistere al calore emesso dall'apparato propulsivo in fase di atterraggio. Anche se l'F-35 promette di essere davvero un buon aereo, non sarà il "non plus ultra" originalmente immaginato né il re incontrastato dei cieli. Negli ultimi mesi la Difesa USA ha richiesto uno studio per la riattivazione della linea del F-22 Raptor, a distanza di 5 anni dallo stop della sua produzione. L'F-22 era stato chiuso con la produzione di 187 esemplari in quanto si riteneva che nessun'altra potenza mondiale sarebbe stata in grado di ideare e costruire un aereo di nuova generazione fino all'entrata in servizio degli F-35, una scelta che si è rivelata sbagliata. Non solo: l'F-22 potrebbe essere l'unico in grado di stabilire il dominio aereo, cosa che nemmeno l'F-35 sembra poter fare. La faccenda è tanto seria da prevedere un aggiornamento della piattaforma e la produzione di almeno 382 Raptor. Ma nemmeno nel ruolo CAS (Close Air Support, supporto aereo ravvicinato) l'F-35 potrebbe essere incontrastato, infatti anche qui gli USA stanno rivalutando il pensionamento dello storico Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II, costruito proprio per queste operazioni ed entrato in servizio nel 1977. Esiste infatti una solida diatriba tra Congresso e Pentagono (con sostenitori e detrattori da ambo le parti) sulla capacità effettiva dell'F-35, tecnologicamente avanzato e in grado di attaccare un avversario ben oltre il raggio visivo, di svolgere missioni CAS per cui l'A-10 è stato specificatamente progettato e costruito, forte dalla sua corazza e della sua capacità di subire pesanti danni e mantenersi in volo. A questo va aggiunto il fatto che la tecnologia stealth dell'F-35 sarebbe inutile in operazioni di attacco al suolo o, comunque, vicine al nemico. Per questi motivi è stato stabilito che i due velivoli dovranno affrontare dei test per porre fine all'annosa lotta accademica ma, se l'A-10 dovesse risultarne vincitore, la sua operatività potrebbe prolungarsi fino al 2040, rendendolo il primo aereo a volare (con i fari aggiornamenti) per 50 anni e più. A prescindere da tutto questo, il progetto procede per la sua strada, e non potrebbe essere diversamente per molteplici ragioni: una piattaforma così complessa necessità di anni di messe a punto e modifiche, ma onestamente c'è da dire che non ci sono alternative possibili, a meno di non mandare a monte le alleanze e rivolgersi ai mercati asiatici, e la nostra flotta di AV-8B Harrier II Plus, in servizio dalla fine della anni '80, necessità di essere sostituita, insieme alla flotta di Tornado Panavia e AMX. Nel dicembre 2015 l'impianto FACO di Cameri (Final Assembly and Check Out) ha consegnato il primo F-35, utile per i test e l'addestramento. L'impianto è stato appositamente concepito per le attività di produzione, di manutenzione, riparazione, revisione e aggiornamento (MRO&U-Maintenance Repair Overhaul & Upgrade) del velivolo. Un mese prima la Gran Bretagna confermava l'intenzione di portare l'ordine di F-35B a 138 esemplari entro il 2030, così da poter dotare le due nuove portaerei classe Queen Elizabeth della loro componente aerea. Ma quali le principali problematiche del JSF F-35? Il più importante è il software, totalmente diverso da quanto visto fin'ora. Il fulcro di tutto è ALIS, il punto focale che consente quotidianamente la pianificare delle missioni e la manutenzione del velivolo. ALIS è costituito da un server unico (ALOU, Autonomic Logistics Operating Unit), si suppone fisicamente installato negli USA, ogni nazione disporrà poi di un proprio server centrale chiamato CPE (Central Point of Entry); gli squadroni utilizzeranno dei server chiamati SOU (Standard Operating Unit). Tutti questi server saranno tra loro collegati grazie alle reti militari terrestri o via satellite. Ogni aereo è pensato per rimanere collegato alla rete di ALIS in modo continuo, così da aggiornare e sincronizzare i dati raccolti. Teoricamente, ogni velivolo non dovrebbe rimanere in volo se la connessione dovesse essere assente per più di 30 giorni, cosa che nel 22° secolo non dovrebbe accadere. ALIS non è dotato di backup, ma in caso di condizioni estreme i velivoli non sarebbero inabili al volo, semplicemente le squadre a terra dovrebbero gestire briefing, debriefing e manutenzioni alla vecchia maniera. Non è quindi ALIS il problema vero problema, ma il software che gira a bordo dei velivoli: nonostante i vari upgrade, esiste ancora un alto tasso di falsi positivi riguardo l'identificazione dei target, inoltre sono presenti bugs che, in casi estremi, costringono al riavvio dei sistemi radar. Oltre a tutto questo, c'è il reale rischio che in futuro vedremo F-35 qualitativamente diversi in quanto ad aggiornamenti software ed hardware che non tutti i Paesi potrebbero permettersi. Strutturalmente, invece, l'F-35 ha richiesto la riprogettazione del serbatoio del carburante, ancora non complete che porteranno a nuove revisioni strutturali e del software. Anche i fulmini e manovre di volo estreme sono un punto di domanda, in quanto hanno evidenziato come possano portare a danni ai controlli di volo. Il casco è poi un capitolo a parte: progettato per consentire al pilota di gestire il caccia, è risultato essere troppo pesante per i piloti, che potrebbero riportare danni fisici. Le manovre di estreme hanno anche mostrato anomalie strutturali e software che vanno ancora corrette. Infine, sempre genericamente parlando, sono stati espressi dubbi sull'enorme quantità di parti di cui è composto l'aereo che necessitano, ovviamente di manutenzione, pena il rischio di vedere un velivolo tanto costoso degradarsi velocemente ed essere inefficiente in volo. Per concludere, la tecnologia stealth del JSF è ancora acerba, tanto che Cina e Russia hanno dimostrato di essere riusciti a rilevare l'aereo su bande radio in cui l'F-35 ancora non riesce ad operare disturbi. I test sul nuovo velivolo di 5a generazione procedono, così come la ricerca di soluzione ai vari problemi e gli aggiornamenti del caso. I nostri piloti stanno affrontando i necessari addestramenti e presto potremmo vedere i primi test operativi in Italia. *** AGGIORNAMENTO DEL 28/07/2016 *** Secondo un articolo di Difesa On Line, entro poche ore il primo squadrone di F-35A negli USA (specifico per Aeronautica Militare) riceverà la certificazione di "capacità operativa iniziale" la certificazione IOC (Initial Operational Capability). Il primo squadrone sarà formato da dodici caccia F-35A e da 21 i piloti del 34 ° Fighter Squadron abilitati per la versione A operativa con sede nella Hill Air Force Base. Parte fondamentale per l'ottenimento della certificazione è il superamento di quasi 90 test sul campo (sortite) senza riscontrare alcun bug della nuova versione del software, la 3ib6.21. Nonostante tutto, si parla ancora di una versione non completa e, da quello che è dato sapere, sprovvisto del sistema ALIS (vedere sopra): questo non limita le operazioni di volo, ma rende ciechi le squadre a terra sul reale stato del velivolo. Quando ALIS è offline, le squadre a terra sono costrette a procedere fisicamente nella gestione dell’intera catena di rifornimento del caccia, così come la configurazione, la diagnostica degli errori, la pianificazione di missione ed il debriefing (che ALIS invece dovrebbe gestire autonomamente). --- Ho voluto raccogliere tutto questo materiale per cercare di mantenere viva e aggiornata la situazione su quella che sarà la componente aerea di spicco delle nostre FFAA, ma non sono un esperto né particolarmente aggiornato: sarebbe bello e interessante che, chi può, desse il suo contributo. Di contro mi impegno a mantenere aggiornato il post iniziale, così che un visitatore possa trovare le informazioni corrette e aggiornate qui, senza dove sfogliare tutta la discussione.
  16. Mare Sicuro (OMS) è l'operazione con cui la Marina Militare pattuglia il fronte libico in risposta alle accresciute minacce alla sicurezza nazionale ed europea. Da tempo sappiamo che quel fronte è costantemente monitorato anche dai nostri sommergibili i quali, come sempre, svolgono il loro servizio di "sentinelle silenziose", forti della loro natura occulta e dell'alto livello di tecnologia che possono schierare. Secondo le fonti ufficiali della Marina Militare sono coinvolti "[...] 2 Sommergibili in supporto associato [...]", Salvatore Todaro S526 e Sciré S527. Non è da escludere che anche i sommergibili della classe Sauro siano coinvolti, ma l'articolo che riporto di seguito fa capire come solo gli esemplari della classe U212A-Todaro sia la sola in grado di dispiegare le più recenti tecnologie Electronic Support Measures (ESM), ovvero la capacità di intercettare, localizzare, registrare e analizzare i segnali elettronici. Si parla, insomma, di guerra elettronica. Come avrete notato, la citazione del Pietro Venuti S528 e Romeo Romei S529 lascia intendere che, appena possibile, aumenteranno i mezzi sul campo e, si spera, la loro rotazione operativa (non dimentichiamo che uomini e mezzi devono poter usufruire di adeguate pause di riposo per mantenersi in efficienza). Importante poi, secondo il mio punto di vista, è l'esclusione della classe Sauro dai giochi. I sistemi dei quattro esemplari operativi (Pelosi S522 , Prini S523, Longobardo S524 e Gazzana Priaroggia S525) sono stati aggiornati tra il 1999 e il 2002, ma non saranno certo al passo con quelli di nuova generazione della classe U212A-Todaro. Se si considera che non si parla di contratti per la costruzione di altri sommergibili, mi chiedo se da qualche parte non si stia pensando di selezionare magari due dei Sauro più performanti per sottoporli ad ulteriore retrofitting, così da renderli più attuali e prolungarne la vita operativa. Sono tutte illazioni, e non potrebbe essere altrimenti, ma l'opinione dei più esperti e informati sarebbe utile. Fonte: The Medi Telegraph, "I sommergibili che difendono l'Italia"
  17. serservel

    Corsi Transizione Conclusi Per Il P-72

    Sarebbe interessante sentire cosa ha da dire il buon Subbuster_ITA
  18. Ieri sono stato a Trieste con amici per visitare la Signora dei Venti: 3 ore di coda, pur essendo arrivato alle 13.45 (le visite cominciavano alle 14.30), ma ne è valsa la pena! Siamo stati così tanto in coda da aver formato un sodalizio con una decina le persone davanti e dietro di noi: come un sol uomo, abbiamo composto una formazione compatta e impenetrabile che ha respinto i furbetti che cercavano di intrufolarsi, arrivando alla agognata meta senza perdere una posizione ! A seguire le foto della visita. Purtroppo questa non comprendeva alcun locale interno, nemmeno la timoneria o le alette, però caspita...che bello l'Amerigo Vespucci!
  19. serservel

    Recensione Serie Tv "last Resort"

    Hai guardato la seconda stagione (i primi episodi sono disponibili da qualche giorno) o hai cominciato a vedere la prima, dell'anno scorso? Magari guardando la storia dall'inizio riuscirai a giustificare certe scelte e a seguirlo meglio. Beh, è la tua opinione. Io personalmente la trovo carina e, epurata dal modo di fare eroico tipico americano, nemmeno così incredibile. Se ci si aspettava qualcosa di accurato e preciso, bisognava cercare un documentario (e nemmeno quelli lo sono poi molto, per certi argomenti), sacrificando la godibilità per il pubblico meno appassionato (io lo vedo insieme alla mia fidanzata, e piace tanto a me quanto a lei).
  20. serservel

    Betasom Non Si Ferma, Mai!

    E' bello vedere come Betasom riesce a portare iniziative tanto complesse e belle. Chi non ha provato non sa quanto sia difficile anche solo decidere come e dove mettere i pannelli, montarli etc. ... Non parliamo poi di modellini, simulatore, cimeli etc. ... Treviso, Santa Margherita Ligure e Ancora: il 2016 è un anno intenso per l'Associazione! Complimenti a totiano per la perseveranza e l'impegno!
  21. Riporto un interessante quando commovente articolo dal sito della Marina Militare: a Cagliare un nocchiere dell'Cristoforo Colombo, unità sorella dell'Amerigo Vespucci, ha visitato la nave. Fonte: Marina Militare, "Un marinaio del Cristoforo Colombo a bordo del Vespucci"
  22. Il Marocco sembra interessato ad alcune di queste unità. Secondo The Medi Telegraph, durante la manifestazione Seafuture e Maritime Technologies a La Spezia, il 24 e 25 maggio si terranno degli incontri tra i rappresentanti delle rispettive Marine militari con l'intendo di raggiungere un accordo. Fonte: The Medi Telegraph, "Marina militare, il Marocco vuole acquistare le navi italiane"
  23. Ho letto anche io l'articolo e, dopo essere rimasto NON sorpreso dal fatto che nella galleria intitolata "Ecco le navi dismesse che la Marina Militare ha messo in vendita" compaiono foto di FREMM appena varate , mi si è accesa la solita speranza che le navi dismesse tornino a navigare, anche se per altri Paesi (si spera alleati, amici). Riguardo i sottomarini classe Sauro, voci di sentina mi hanno riferito che, se non verranno finanziati altri due unità classe U212A-Todaro, probabilmente saranno gli esemplari della serie IV a essere dismessi (Longobardo S524 e Gazzana Priaroggia S525) e non, come si poterbbe supporre, quelli della IIIa serie (Pelosi S522 e Prini S523). Da quel che ho capito, ma potrei essere smentito, il servizio a cui COMFLOTSOM deve far fronte sta usurando molto i mezzi (senza parlare degli equipaggi). Ben vengano i commenti a riguardo.
  24. Volevo farvi sapere che il progetto è entrato di diritto nel sito web del prode Arch. Roberto "BobNapp" Bajano CONSOLLE DI PLANCIA PER SIMULATORE SOMMERGIBILI
  25. Dir, che immagine volevi inserire nel tuo post? Non la si vede. L'esperienza è stata importante e, non lo nascondo, anche faticosa. Rimanere un'intero weekend a disposizione dei visitatori comporta tanta pazienza ed energie, senza contare il tempo sottratto alla famiglia, ma ne è valsa sicuramente la pena e lo rifarei senza ombra di dubbio. Dal punto di vista di Dangerous Waters è da notare che noi "istruttori" facciamo molta più fatica a fare le cose facili per i bambini, che quelle difficili, ergo il far provare DW ai visitatori ha richiesto un certo grado di personalizzazione per ogni persona. La consolle progettata da BobNapp ha aiutato senza ombra di dubbio, ho la speranza che sia possibile in futuro usarla ancora, migliorata con le idee che il gruppo DW sta mettendo in cantiere. A tutti quelli che hanno supportato le nostre attività, GRAZIE INFINITE!
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