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Marpola

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Tutti i contenuti di Marpola

  1. Come si dice..... finger crossed Lugher....
  2. D’accordo… non c’entra niente con BETASOM, ma voglio condividere lo stesso con tutti voi Comandanti un “evento” che mi appresto a vivere con emozione a maggio prossimo. Lo faccio perché voglio dare una testimonianza di che cosa significhi “appartenere” a quella che io amo chiamare la “grande famiglia della Marina”. Come alcuni di voi sapranno io sono il figlio e il nipote di due ammiragli (mio nonno è “abbastanza” conosciuto…) e naturalmente ho vissuto la prima parte della mia vita tra Basi Militari, Circoli di Marina, Foresterie e Bagni Ufficiali. Poi la mia vita, come quella di molti miei amici figli di ufficiali, mi ha portato a fare scelte diverse e ad intraprendere un mestiere completamente diverso da quello dei miei familiari. Nel cuore però è sempre rimasto l’amore per il mare (la barca vela e la subacquea sono state e sono tutt’ora le mie grandi passioni) ed è rimasto un forte legame con la M.M. Ed ecco che assieme ad alcuni amici ho deciso di organizzare un evento che, molto pomposamente abbiamo voluto chiamare “Primo Raduno Nazionale dei Figli di Ufficiali di Marina”… un progetto nato in sordina tra un gruppetto di amici che frequentano Facebook, e che poi ha assunto davvero dimensioni “nazionali” tanto da riunire a La Spezia il prossimo 23 maggio oltre 90 partecipanti provenienti da tutta Italia e anche dall’’estero. Molto spesso i social network vengono criticati per i rapporti virtuali e superficiali che si instaurano attraverso di essi; ma è stato solo grazie a Facebook che ad alcuni di noi – distanti fisicamente, ma accomunati dal fatto di essere figli di ufficiali – è venuta l’idea di organizzare questo Raduno: semplicemente un’occasione per ritrovarsi tra persone che hanno percorso un tratto di vita assieme tanti anni fa e che magari non si sono più incontrate da decenni. La voglia di riabbracciare tanti “ragazzi” persi di vista dalla metà degli anni ’70 è tantissima e sono felice di poter avere a nostra disposizione per un giorno intero il Circolo Ufficiali di La Spezia e il suo chalet del tennis. Il Raduno ha ottenuto anche la "benedizione" della M. M. e il crisma dell’ufficialità, tanto che presenzierà anche l’ammiraglio Camerini, comandante in capo di Marina Nord, anche lui figlio di un ufficiale e amico di altri ufficiali miei amici… Adesso mi tremano i polsi a dover organizzare e coordinare questo maxi-raduno e penso alla precisione e alla meticolosità con la quale l’amico Direttore Totiano riesce ad organizzare i bellissimi Raduni di Betasom… Spero di essere all’altezza! Come ho già detto, tutti noi figli di ufficiali apparteniamo alla “grande famiglia della M.M.”, una famiglia che negli anni ’60 e ’70 era sicuramente molto più legata di quella di oggi; una famiglia molto particolare, con i suoi membri sparsi tra le varie Basi della Marina: La Spezia, Taranto, Roma, Napoli, Livorno, Venezia, Ancona, Cagliari, Brindisi, Augusta… Allora noi, giovani figli di questa grande famiglia, abbiamo vissuto spostandoci continuamente da una Base all’altra, seguendo le destinazioni dei nostri padri, senza aver mai la possibilità di piantare le radici in una città, e con l’unica costante della presenza del mare. Il mare è stato quasi la nostra casa… una casa che non ha fondamenta ma è forte e solida. Il mare ci ha tenuti sempre uniti e, nonostante il tempo trascorso, ci tiene ancora saldamente legati e ci ha fatto desiderare di ritrovarci dopo tanti anni, di rivedere gli amici e gli affetti lontani nel tempo ma mai dimenticati e di tornare in quei luoghi, come il Circolo Ufficiali di La Spezia, ai quali siamo tutti molto affezionati. Quando eravamo giovani tutti noi abbiamo dovuto spesso abbandonare gli amici, le scuole e i luoghi a noi familiari, per ricominciare a vivere da un’altra parte, con le uniche costanti costituite dal mare, dai Circoli Ufficiali, dai Bagni della Marina e dalle Foresterie che abbiamo frequentato assieme ai nostri genitori. Ed ecco che il Raduno di maggio in quel Circolo Ufficiali di La Spezia che molti di noi hanno frequentato da ragazzi, testimonia che il legame invisibile che ci unisce è più forte della distanza e del tempo che ci hanno tenuto a lungo separati. Sono passati molti anni da quando ci siamo persi di vista e ciascuno di noi porta dentro di sé un grande bagaglio di ricordi e di belle esperienze, ma anche di vissuti difficili, di distacchi a volte dolorosi e di rimpianti. Non è facile crescere senza radici… però, nonostante tutto, la voglia di riabbracciarci è grande e il nostro Raduno riuscirà certamente a ravvivare il legame invisibile che ci ha tenuti unirti anche quando eravamo separati. Sono convinto che il Raduno di La Spezia sarà veramente il primo, e che dopo aver rinsaldato attraverso di esso il legame che unisce tutti i figli di ufficiali, ne seguiranno degli altri nelle città dove è presente la Marina Militare e nelle quali noi siamo cresciuti.
  3. ahahahah...... grazie infinite Red!! La mia macchina oggi è in officina per il tagliando, ho rimontato le gomme estive al posto delle termiche e sono pronto per il lungo viaggio. Non vedo l'ora di "vivere" questa due giorni nella città natale dell'ammiraglio mio padre, e di tornare in quel Circolo Ufficiali che frequentavo da bambino! Seguiranno foto che documenteranno adeguatamente la nostra due giorni tarantina, ma dovrete aspettare almeno che io ritorni da un viaggio all'estero che farò appena tornato da Taranto.....
  4. Bello il filmato! Ricordo con emozione il racconto che allora la mia amica Cristina Freghieri (nella foto qui con me all'Eudi Show di marzo 2015) mi fece del ritrovamento del Thunderbolt.... Il suo libro e "Uomini sul fondo" naturalmente sono nella mia libreria...!!
  5. ahahah..... anch'io l'ho messa giù in maniera molto semplice.... era tanto per spiegare in due parole il principio di funzionamento della "macchina infernale" Riguardo alle mie bolle vedi bene...... avendo una moglie ingegnere elettronico diffido fortemente dall'elettronica!!
  6. Da sub praticante, posso confermare che il rebreather non è alla portata di tutti. Si tratta di una macchina molto sofisticata, a circuito chiuso o semichiuso, che permette di far ricircolare la miscela respiratoria espirata, ripristinando la parte di ossigeno consumata durante la respirazione, fornendo sempre la "best mix" alle varie profondità. Come sapete il nostro organismo ha bisogno di ossigeno per le funzioni metaboliche, ma il consumo di ossigeno è indipendente dalla profondità (anche se il volume respirato aumenta con la pressione) e la variazione di consumo dell’ossigeno dipende solo dal lavoro svolto sott’acqua. Respirando, ad ogni inspirazione noi immettiamo nei nostri polmoni una certa quantità di ossigeno, che è molto superiore al nostro fabbisogno metabolico, ed espirando disperdiamo nell’ambiente l’ossigeno non consumato dal nostro organismo. Il rebreather non fa altro che recuperare una parte o tutto il gas espirato che altrimenti verrebbe liberato nell'acqua. Perciò questa macchina permette un’autonomia molto maggiore a parità di gas trasportato dal subacqueo e fornendo sempre la miscela respiratoria ottimale riduce anche i tempi di decompressione. Per poter recuperare e riutilizzare il gas espirato, ovviamente, è necessario filtrarlo dal biossido di carbonio prodotto dal nostro metabolismo. Questo generalmente lo si fa attraverso un composto chimico chiamato "calce sodata" (composto da idrossido di calcio e idrossido di sodio) che ha la proprietà chimica di fissare l'anidride carbonica che lo attraversa. Ovviamente il gas espirato, che contiene ancora una certa percentuale di ossigeno, per poter essere riutilizzato dal subacqueo deve essere miscelato con nuovo ossigeno o nuova miscela respiratoria. Il principio di funzionamento della macchina è relativamente semplice, ma siccome la macchina è gestita dall'elettronica (che deve misurare costantemente la percentuale di CO2 presente nella miscela espirata e immettere la percentuale di O2 necessaria alla respirazione) presenta dei rischi intrinseci piuttosto elevati.
  7. Marpola

    Capo Horn, Gozzo Da 18 Palmi

    Questo timone è bellissimo!! Complimenti davvero per la cura e la perizia con cui lavori! Bianco e verde sarà sicuramente un bell'effetto.... Aspettiamo il risultato....
  8. Marpola

    Capo Horn, Gozzo Da 18 Palmi

    Altro che decrescita felice.... questi sono dei capoLAVORI che ormai quasi nessuno sa più fare nell'epoca dell'"usa e getta"! Sono semplicemente ammirato da quello che ti vedo fare... il legno sotto le tue abili mani ritorna a nuova vita.... e che vita! Mi vengono in mente i lavori fatti nei cantieri Costaguta di Voltri, o Sangermani di Lavagna che ho avuto la fortuna di visitare tanti anni fa… Ma penso soprattutto ai maestri d’ascia Dino Para e Gigi Morri (ex dipendenti dei cantieri Carlini di Rimini, che all’inizio degli anni ‘50 fondarono il cantiere Morri & Para a Viserba), che hanno realizzato delle derive che sono vere opere d’arte (FD, Snipe e FJ), oltre a prestigiosi yacht a vela in legno concepiti dai più famosi progettisti del mondo. Gli yacht da regata realizzati in legno da Morri & Para hanno tuttora un fascino particolare e sono stati in grado di conservare per lungo tempo performance superiori a alle barche in vetroresina o in lega leggera. Ti ringrazio per le bellissime fotografie e per le precise descrizioni che ci permettono di condividere il tuo pregevole lavoro. Per quanto riguarda l’estetica io avrei preferito che l’opera morta mantenesse il colore caldo del legno naturale e che la carena fosse bianca. Ma dato che hai deciso di dipingere lo scafo di bianco, penso che l’opera viva potrebbe essere di un bel verde scuro. Complimenti vivissimi e… aspetto le altre fotografie che documenteranno l’avanzamento dei lavori!
  9. Altro che "dimenticare"..... ! Alla luce degli eventi contemporanei sembra proprio che l'Italia si sia dimenticata di se stessa.....
  10. Probabilmente in Italia non si sa più come sprecare il denaro.... Questa è stata senza dubbio una buona opportunità!
  11. Bah!! E che c'azzeca con il Toti questa forma di "arte" ??! A me fa venire in mente quello che diceva Fantozzi....... lasciamo perdere va!
  12. 3 ambasciatori, 3 governi, 3 anni...... e ZERO risultati!! Non ci sono più parole per questa vergogna nazionale!!
  13. Mi fa piacere per l'albergo Danilo. Peccato per il pranzo al Circolo M.M. ma comprendo bene i tuoi problemi logistici....Venezia è lontana
  14. Marpola

    Decesso Comandante Maresia

    Condoglianze alla Famiglia.
  15. Presto...... perchè adesso è rimasta solamente 1 camera....... A proposito........ tanti AUGURI per il tuo compleanno. Pensa che oggi è il compleanno di mia figlia!
  16. Ok! Ho trovato questo alberghetto economico in posizione "strategica". E' a 4 km dal centro di Taranto e a 4 km da San Vito... praticamente di fronte alla Base Navale. HOTEL SILVANA *** Via Unità d'Italia 147 Taranto Tel. 099 776 1070 E-mail: info@hotelsilvana.it Web: http://www.hotelsilvana.it/ Io ho appena prenotato con Booking.com ( la cancellazione è gratuita!) e c'è ancora qualche posto.
  17. 1° Giorno venerdì 17 aprile Marpola/1/si pranzo/si cena/no albergo/Mazda MX5(EL670ZP) 2° Giorno sabato 18 aprile Marpola/1/si pranzo/ Mazda MX5 (EL670ZP)
  18. Marpola + 1 ospite (moglie) Partenza da Ancona in auto giovedì 16 e rientro domenica 19 aprile, ma non abbiamo posti disponibili (la nostra auto ne ha solamente 2...) Pernottamento 3 notti, da definire ancora dove. Chiedo SCUSA....... non avevo capito che questo post era solo per chi poteva offrire un passaggio in auto....... SORRY!
  19. Marpola

    Vita D'accademia

    Grazie infinite Max42 per la tua bellissima testimonianza ! Con il mio post ho dato la stura ad una montagna di ricordi indelebili che testimoniano quanto la pur dura vita d'Accademia sia rimasta nei cuori di chi l'ha frequentata. Mi piacerebbe leggere altre belle testimonianze di chi è stato a Livorno, anche in periodi più recenti, iper rendermi bene conto - al di là dei racconti di mio padre - di che cosa mi sono perso.....
  20. Sono passati due mesi da dicembre 2014.... Che notizie ci sono della "imminente firma del decreto" ? Grazie.
  21. Marpola

    Com.te Carlo Fecia Di Cossato

    arriprego!!
  22. Marpola

    Vita D'accademia

    Riporto qui di seguito il link a una lunga intervista fatta al comandante Salvatore Romano, che fu compagno di Accademia di mio padre Vittorio nel periodo 1941- 1943 (corso “Le Raffiche”). Trovo interessante questa intervista perché riporta uno spaccato delle giornate vissute nell’Accademia Navale, giornate che dopo settant’anni sono sostanzialmente le stesse. http://salrom777.blogspot.it/2012/01/intervista-comandante-salvatore-romano.html?view=flipcard
  23. Marpola

    Restauro Di Un Gozzo Da Regata

    Complimenti per il magnifico lavoro documentato in ogni sua fase.... viene quasi voglia di provarci!
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