Cari amici di Betasom,
tutto è iniziato per caso, una sera d'inverno, girovagando su internet alla ricerca di qualche notizia sul Millo. All'improvviso, la notizia; il relitto del sommergibile era stato da poco ritrovato nella zona di Punta Stilo. E' stata per noi una grande emozione; mio nonno era scomparso quel lontano 14/3/42 insieme a tanti suoi compagni, quando il sommergibile era stato silurato dal sommergibile inglese P34 Ultimatum. Volevamo far sapere la notizia del ritrovamento a eventuali superstiti ancora in vita e ai familiari dei marinai del Millo. Finalmente mio padre aveva trovato quella tomba che mia nonna aveva cercato invano per tanti anni! Poi, mano a mano che riuscivamo a contattare i familiari, ricevevamo da questi un cospicuo materiale documentario fatto di lettere, fotografie, ricordi. Allora, l'idea di mettere insieme tutti quei frammenti di memorie in un libro è stata una logica conseguenza della nostra opera di ricerca. Il ritrovamento del Regio Sommergibile Millo è, da un lato, il racconto della scoperta del relitto e la ricostruzione dei fatti che portarono al tragico affondamento del battello e alla morte di tanti giovani marinai; dall'altra il ritrovamento e la riscoperta dei ricordi e delle memorie di quegli stessi marinai, rievocati dal racconto di chi li aveva conosciuti.
Ci piace riportare una frase del libro, per noi molto significativa:
Il Regio Sommergibile Ammiraglio Millo giaceva in fondo alle acque di Punta Stilo, con i suoi 56 uomini, accomunati in un’unica, tragica sorte come migliaia di altri marinai, ovunque, sul fondo dei mari di tutto il mondo.
Su di loro, per più di sessant’anni, era calata la cortina dell’oblio, mentre se ne andavano le madri, le vedove, gli amici che li avevano conosciuti.
Poi, un giorno, il sommergibile è “riemerso”, e si è “riportato in superficie” tutti i ricordi di un tempo. È tornato sù, a risvegliare emozioni che sembravano essersi addormentate per sempre.
(...) duplici le considerazioni maturate nell’animo nostro: quella di approfondire, nei suoi particolari, le modalità di un così tragico evento che ha provocato tanti inutili lutti, con tutte le sue tristissime conseguenze; e il contrapposto sentimento, pure comprensibile, di tenere conto del considerevole tempo trascorso che, si dice, sia capace di lenire ogni dolore!
Cosa non facile, assolutamente.
Lo Zingarelli alla voce “oblio”, così recita: ... sepolto nell’oblio ... non più ricordato e ... onorato ... !
I convincimenti etico-religiosi e l’educazione ricevuta lasciano spazio, a ciascuno di noi, a libere interpretazioni (...)
Valdemaro Cav. Stefanini
Noi abbiamo sentito il dovere di conservare le memorie di coloro che hanno conosciuto la vicenda del Millo e di tutti gli uomini dell’equipaggio, cercando, raccogliendo ed unendo i loro racconti, per trovare le storie che appartengono a tutti noi, onorando così il sacrificio di coloro che hanno perso la vita per riaffermare quei valori che si oppongono alla logica della guerra.
Questo racconto è dedicato alla memoria di quei giovani uomini, vittime della guerra e delle sue follie, affinché il loro sacrificio non sia stato vano e venga ricordato sempre.