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max42

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  1. max42

    In Norvegia Fregata E Petroliera Si Urtano

    E' un video semplicemente impressionante. Fa rivivere in diretta la collisione e i minuti che l'hanno preceduta e seguita. A bordo della fregata norvegese sembrano veramente imbambolati. Nelle coordinate fornite dalla fregata non sono riuscito a capire come esprimono la longitudine. Risposte approssimative e non sempre coerenti al VTS. La Marina norvegese non ci fa davvero una bella figura!
  2. max42

    In Norvegia Fregata E Petroliera Si Urtano

    Mi sembra di vedere molte analogie con lo speronamento dell'Andrea Doria da parte dello Stockholm. Qualcuno di voi si ricorda come avvenne l'incidente nel lontano 1956? Se ben ricordo, di fronte all'inspiegabile condotta del 3° ufficiale della nave svedese che era l'unico ufficiale in plancia in una zona di mare molto trafficata come le secche di Nantucket e in presenza di nebbia (anche se lui negò sempre che vi fosse scarsa visibilità), il comandante dell'Andrea Doria Piero Calamai in un estremo tentativo di evitare la collisione ordinò una decisa accostata a sinistra: sarebbe passato "dando il verde al verde". Ma il giovane ed inesperto ufficiale svedese non intuì il senso di quella manovra e accostò a dritta quando era vicinissimo all'Andrea Doria speronando con la robusta prua rompighiaccio dello Stockholm l'ammiraglia della nostra marina mercantile sulla fiancata di dritta. La vicenda si concluse con un accordo extragiudiziale tra le due compagnie armatrici, essenzialmente perché la manovra del comandante Calamai fu ritenuta azzardata e la Società Italia di navigazione aveva una gran fretta di chiudere il contenzioso per la pubblicità negativa che ne derivava. Da questo succinto racconto dei fatti che ho cercato di ripescare nella mia memoria, deriva che scostarsi dalle norme per prevenire gli abbordi in mare (nella fattispecie "dare il rosso al rosso") è sempre pericoloso e fonte di incomprensioni e di responsabilità. Va sottolineato che oggi la tecnologia è ben superiore a quella del 1956 (radar a movimento vero, AIS, trasmissioni vocali in radiofrequenza, ecc.), ma il destino è sempre nelle mani dell'uomo, che può essere più o meno preparato ed affidabile. La manovra in deroga alle norme per prevenire gli abbordi in mare, secondo il mio parere, avrebbe dovuto comunque essere comunicata all'altra nave col VHF. Sarà avvenuto?
  3. I limiti di utilizzo dei thrusters sono ben noti. Tuttavia resto del parere che un transito "eccezionale" nel Canale Navigabile come quello del Cavour sia agevolato dall'utilizzo di queste eliche. Si tratta di percorrere poco più di 370 metri, e farlo alla velocità di 3 nodi anziché 4 cambia ben poco. Ovviamente ci sono anche altre avvertenze da osservare, come, ad esempio, l'effettuazione del transito in stanca di marea per evitare o attenuare le correnti con componente trasversale all'ingresso del Canale e in assenza di vento (scarroccio dovuto a "effetto vela"). Se l'ingresso avviene con un rimorchiatore a prua e uno a poppa con cavi ben tesati e in perfetto allineamento con l'asse del canale, la necessità di azionare i thrusters credo sia abbastanza sporadica. Infine, l'azionamento discontinuo delle eliche al minimo di giri consentito (non so quale sia quello del Cavour, ma sulle grosse navi mercantili si aggira sui 10-15 giri/min.) non provoca le turbolenze paventate, sempre che vi sia una ragionevole lunghezza di cavo tra la nave e il rimorchiatore.
  4. max42

    Quando Betasom Diventa Catalizzatore

    Ho conosciuto Massimo Betto nel novembre 2016 in occasione della visita a Nave Italia ormeggiata a La Spezia. Massimo era a capo di un gruppo di studenti del Nautico di Venezia, tra i quali suo figlio Leonardo che allora frequentava la quinta. Dopo la visita pranzammo tutti assieme in un ristorante nei pressi dell'Arsenale e, vista la composizione del gruppo ed il mio passato in marina mercantile, era naturale che la conversazione vertesse sui compiti dell'allievo ufficiale nella vita di bordo che avrebbe coinvolto la maggior parte di quei ragazzi di lì a pochi mesi. Massimo rimase favorevolmente impressionato da quella chiacchierata, tanto di chiedermi insistentemente di fare più o meno gli stessi discorsi, ampliando e approfondendo gli argomenti, agli studenti delle quinte classi del Nautico di Venezia. A nulla valsero le mie riserve, trattandosi di un'esperienza che non mi era mai capitata in passato. E qui torno alla capacità di catalizzazione di Betasom, unita alla determinazione di Massimo che portò il suo progetto alla direzione dell'Istituto, ottenendone la condivisione. Il successivo mese di febbraio tenni due giorni di conferenza supportata da audiovisivi che fu molto apprezzata sia dai ragazzi che dai docenti. Questo dimostra che esistono gli strumenti - nel caso nostro Betasom - ma è la dedizione e l'entusiasmo delle persone come il nostro dir. Totiano e Massimo Betto che consentono la realizzazione di eventi che sembrerebbero impensabili.
  5. La manovra, indubbiamente complessa, è forse meno complicata di quanto possa apparire. Il Cavour è infatti dotato di un thruster a prua ed uno a poppa (per chi non conosce questi dettagli tecnici, i thrusters sono eliche disposte trasversalmente sopra la chiglia, azionate da un motore elettrico, che consentono spostamenti laterali di una nave. I thrusters sono generalmente utilizzati per agevolare le manovre d'attracco). Il compito dei rimorchiatori (davvero irrinunciabili in questo caso), è anche quello di controllare dal basso il corretto allineamento del Cavour con l'asse del canale navigabile - cosa praticamente impossibile dalla plancia - e segnalare le eventuali correzioni dell'allineamento che l'utilizzo dei thrusters rendono pressoché immediate.
  6. W l'Italia e onore ai nostri Caduti!
  7. max42

    Toti Di Fiammiferi

    E' semplicemente incredibile cosa si riesca a realizzare con pazienza e fantasia. Bellissimo modellino! Complimenti al costruttore Rocco Marino ... mentre il Comandante Totiano si asciuga una lacrima di nostalgia.
  8. Gran bello spot. Questo è davvero uno strano Paese dove tutti comandano e sconfessano anche chi dovrebbe avere la piena responsabilità e autonomia delle proprie decisioni di carattere ordinario. Stiamo parlando di militari e non di chierichetti, quindi trovo molto giusto che si esalti la loro professione, anche se in maniera alquanto estrema; ma questa è la regola della pubblicità: deve colpire. Concordo con Marco che un po' più di Marina ci sarebbe stato bene. Pare che sia in arrivo un altro spot con qualche scena cambiata ... vedremo.
  9. max42

    Rapporti Dalla Licenza Classis Ravenna

    Dopo le lodi a Totiano che sono già state espresse, è difficile aggiungere ancora qualcosa. Credo che un semplice GRAZIE possa esprimere la riconoscenza verso Marco che si è speso al massimo perché questa Licenza si svolgesse nel migliore dei modi, superando egregiamente l' "imprevisto nebbia". Organizzazione perfetta anche nei dettagli (vedi pranzo al Cubana). Il marinaretto Mattia, sempre più ammirato del suo nume tutelare Totiano, mi ha chiesto oggi, al ritorno dalla scuola (dove ovviamente ha fatto un ampio resoconto della navigazione sul Candiano) quando ci sarà "un'altra Ravenna"
  10. max42

    Yasen Vs Virginia

    Definizione perfetta. Per i non "addetti ai lavori" aggiungo che l'unità di misura del dislocamento è la tonnellata metrica (1.000 Kg.), mentre quella della stazza è la tonnellata di stazza (100 piedi cubi equivalenti a 2,832 metri cubi). Riferendomi al commento di Danilo 43, spero che qualche giornalista che si diletta a scrivere articoli tecnici sulle navi legga queste annotazioni e, possibilmente, passi parola ai colleghi.
  11. max42

    Yasen Vs Virginia

    Ancora confusione tra stazza e dislocamento!!!!
  12. max42

    Collisione Nel Santuario Dei Cetacei

    Al giorno d'oggi si naviga sempre con il radar in funzione, anche in pieno oceano quando non vi sono altre navi nel raggio di centinaia di miglia. Figuriamoci in un tratto di mare affollatissimo come quello in cui è avvenuta la collisione. Ma ancora più importante è l'utilizzo dell'AIS che la normativa IMO nella convenzione per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) rende obbligatorio per le navi di oltre 300 o più TSL e per tutte le navi passeggeri. In sostanza l'AIS è una carta nautica elettronica sulla quale sono riportate tutte le imbarcazioni che si trovano in prossimità di una nave, fornendo una serie di dati, tra i quali rotta e velocità. L'AIS emette un segnale acustico in plancia qualora la nave si trovi in rotta di collisione. L'affidabilità di questa strumentazione è tale che le carte nautiche "cartacee" sono oggi facoltative. Con questa premessa, il comportamento del ro-ro tunisino appare inspiegabile. Ben poco poteva fare la portacontainer che, essendo presumibilmente alla deriva, (oppure - ma improbabile - all'ancora) non aveva alcuna possibilità di manovrare.
  13. max42

    Dal R.smg F2 - Lettera Di Gianni Bertuzzi

    Un racconto, che nel suo proseguire, diventa sempre più affascinante nella descrizione della vita di bordo. Una bella prosa, considerato che siamo nel 1917 e l'alfabetizzazione degli Italiani non era di grande livello. Appare chiaramente che questo ragazzo non ancora ventenne aveva studiato. Chissà con che grado era imbarcato. Data la sua giovanissima età non credo che fosse un ufficiale effettivo, ma forse un Aspirante o Guardiamarina di complemento. Ma in effetti il grado conta poco: è uno dei tanti giovani che si sono immolati per un ideale simbolo dei valori che ai giorni nostri paiono molto sopiti.
  14. max42

    Collisione Nel Santuario Dei Cetacei

    E' incredibile come possa succedere una collisione del genere alle prime luci del giorno e con mare piatto. Cosa faceva il personale di guardia in plancia? Sarebbe interessante seguire l'inchiesta sullo svolgimento dei fatti. Secondo me la portacontainer non era all'ancora, ma alla deriva in attesa di ordini per andare in bacino o ai lavori. La coperta completamente vuota e anche le stive (a giudicare dal bulbo in buona parte emerso, avvalorerebbero questa mia tesi. Non vorrei essere tacciato di razzismo, ma sulla professionalità dei naviganti turchi avrei qualche dubbio e non vorrei nemmeno generalizzare ... Schettino docet ...
  15. max42

    Dal R.smg F2 - Lettera Di Gianni Bertuzzi

    Bellissimo documento storico. Peccato per la sua brevità
  16. "Un sommergibile non è tornato alla base" è un classico della letteratura di guerra. Ne posseggo un'edizione del 1957 che acquistai nel 1959 quando ero ancora un giovane studente del Nautico di Genova. In tutti questi anni mi è capitato di rileggerlo piu' volte, ma la recensione di Buzzati me lo ha fatto vedere sotto una luce nuova che mi ha provocato un'intensa emozione. Grazie Andrea!
  17. max42

    Xxxii Licenza Ufficiale Classis Ravenna

    Grazie! Avrei dovuto arrivarci da solo!
  18. max42

    Xxxii Licenza Ufficiale Classis Ravenna

    Scusa l'ignoranza, Marco. Cos'è la MS 572?
  19. Bellissime riflessioni di fronte ad atteggiamenti vergognosi. Tanto di cappello a tutto l'equipaggio del DICIOTTI.
  20. max42

    Vicini A Genova

    Un evento che ha dell'incredibile, degno di un classico film horror. Intanto piangiamo 43 morti che il destino ha fatto transitare su quella maledetta campata proprio in quel momento. Mi unisco al più vivo sentimento di cordoglio per quelle vittime innocenti, per quei bimbi che sono stati falciati all'alba della loro vita, che sentiamo figli o nipoti di tutti noi. In questo momento così buio è doveroso rivolgere un grande ringraziamento a coloro che si sono prodigati fin dal primo momento nei soccorsi, primi fra tutti i i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, volontari che si sono messi a disposizione, medici, infermieri e tanti altri ancora. Genova è la mia città di adozione, dove sono cresciuto, dove ho studiato e mi sono formato. L'ho lasciata nel lontano 1966, ma l'ho sempre portata nel mio cuore e non ho mai perso l'occasione di tornarvi ogniqualvolta mi se ne è presentata l'occasione. Lo farò ancora, ma in punta di piedi come ci si avvicina al capezzale di un parente o di un amico che ha subito un trauma terribile. A tutti gli amici genovesi di Betasom esprimo la mia vicinanza in un momento così tragico e doloroso.
  21. Molto interessante! Peccato che il segreto militare copra le caratteristiche dell'arma sia in configurazione addestramento che operativa.
  22. max42

    Ufficiale Di Macchina Donna

    "(e presto Direttore( sui sommergibili" Scusa Marco, ma leggendo l'articolo non ho capito questo tuo inciso.
  23. max42

    Auguri A Danilo43

    Tanti Auguri Danilo!!!
  24. max42

    Congratulazioni Ai Neodecorati

    Complimenti a tutti i Comandanti decorati. Ad maiora!
  25. RAPPORTO SULLA CERIMONIA DELLA CONSEGNA DELLA BANDIERA DI COMBATTIMENTO AI SOMMERGIBILI PIETRO VENUTI E ROMEO ROMEI Finalmente il momento più significativo del nostro raduno di Ancona è arrivato. La giornata è splendida, anche se si preannuncia molto calda. Il “dress code” previsto per gli ospiti civili è abito scuro, ma credo che un po’ di sacrificio nell’indossare giacca e cravatta in questa giornata estiva sia il prezzo minimo da pagare per una giornata così densa di significati. Il programma inviatomi dal Cerimoniale unitamente al biglietto di invito prevede l’accesso alla tribuna dalle 10:00 alle 10:30, ma arriviamo con largo anticipo in quanto il nostro albergo si trova a Numana e, non conoscendo le condizioni del traffico e la viabilità di Ancona non voglio correre rischi. Al varco portuale c’è un posto di controllo della Marina e, mostrato il biglietto, mi invitano a proseguire lungo le banchine del porto seguendo le indicazioni che ci verranno fornite via via dal personale della Marina. Il percorso è disseminato di ufficiali, sottufficiali e marinai che, in maniera molto efficiente e cortese, ci indirizzano all’area di parcheggio Delta, riportata sul nostro biglietto, da dove proseguiremo a piedi verso la tribuna che si trova sul Molo Rizzo dove sono ormeggiati da un lato il Garibaldi e dall’altro i due sommergibili. Dato il mio abbigliamento e quello di mia moglie, il percorso di quasi 1 Km. che ci separa dal luogo della cerimonia mi impensierisce un po’. Però accetto volentieri il piccolo disagio. Ma ecco la prima sorpresa: si avvicina un sottufficiale che, dopo un impeccabile saluto, mi informa di avere ricevuto disposizioni di far proseguire le auto che hanno a bordo delle signore fino al parcheggio Bravo che si trova a 50 metri dalla tribuna. Un gesto di galanteria della Marina verso il genti sesso, del quale usufruisco anch’io. Per evidenti problemi di sorveglianza, l’accesso alle tribune non può avvenire prima delle 10:00 e così attendiamo una mezz’oretta in un bar che si trova alla radice del molo. Giunto il momento, uno steward civile ci accompagna al nostro posto, in ottima posizione proprio davanti alla vela del sommergibile Venuti. Sulla fila di sedie davanti a noi hanno già preso posto Danilo43 e la sua gentile Signora. Siamo l’unica rappresentanza di Betasom seduta tra il pubblico della tribuna. Purtroppo non sono in grado di aggiungere a questo report alcune delle numerose foto che ho scattato durante la cerimonia e che ho già inviato al nostro Dir. E’ un vero peccato e vorrei approfittare per chiedere ai Soci “tecnici” di questo Forum di escogitare un metodo semplice (tipo copia e incolla) per postare foto e filmati, magari legandolo alla password per evitare abusi. Sulla banchina davanti a noi, dando le spalle ai sommergibili, sono già schierati la Banda della Marina in uniforme storica, una Compagnia d’onore costituita da sessanta fucilieri del 3° Reggimento San Marco, e una rappresentanza degli Equipaggi delle navi presenti in porto. Vorrei dare atto del grande spirito di sacrificio di questi ragazzi, alcuni non più giovanissimi, che sono rimasti immobili per ore sotto un sole cocente, tanto che qualcuno, nella tarda mattinata, non ha retto alla fatica ed è svenuto. Sono intervenuti rapidamente i soccorsi ed uno è stato addirittura portato via in barella. Avrebbero meritato un applauso, questi ragazzi! Il comando dei reparti militari schierati è stato assunto dal capitano di vascello Alberto Tarabotto del Reparto sommergibili dello Stato Maggiore Difesa. Attorno alle 10:40 hanno fatto il loro ingresso, scortati da un ufficiale, il Medagliere della Marina Militare, la Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali, la Bandiera di Guerra del Raggruppamento Subacqueo Incursori “Teseo Tesei”, la bandiera di guerra del 1° Reggimento San Marco e la Bandiera di Guerra delle Forze Aeree della Marina Militare. Al loro passaggio la Compagnia d’onore ha intonato l’inno del San Marco, creando un momento di grande emozione. Seguivano i labari del Comune di Ancona e della Regione Marche, che hanno percorso tutto il Molo Luigi Rizzo andandosi a disporre subito dopo lo schieramento degli Equipaggi. Nel frattempo è giunta con un elicottero il Ministro della Difesa On. Elisabetta Trenta che ha preso posto su una pilotina per passare in rassegna le navi ormeggiate nel porto antico. Mentre il Ministro Trenta passava in rassegna le navi, abbiamo assistito all’ammaraggio a fianco dei sommergibili di quattro paracadutisti: uno lasciava dietro di sè una scia tricolore e gli altri avevano spiegate al vento la bandiera della Marina Militare, la bandiera del Comune di Ancona e della Regione. Uno spettacolo altamente suggestivo che ha strappato un lungo applauso da parte del pubblico. Al termine della rassegna alla squadra navale, il Ministro, accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Claudio Graziano e dal Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Valter Girardelli ha passato in rassegna la Compagnia d’onore e ha preso posto in tribuna. Sono seguiti i discorsi pronunciati dall’ammiraglio Girardelli, dal generale Graziano e dal ministro Trenta, la quale, tra l’altro, ha annunciato che si batterà con ogni mezzo per avanzare la candidatura della Marina Militare e di tutte le componenti che hanno partecipato ai salvataggi in mare, al Premio Nobel per la Pace. E’ indubbiamente un bell’impegno e c’è da augurarsi che possa ottenere quanto promesso. Sono state quindi consegnate le medaglie al Valore di Marina al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di grande coraggio volte al salvataggio di migranti che rischiavano di annegare. A seguire, l’evento clou della giornata. La consegna della bandiera di combattimento, da parte del Presidente della Regione Marche e del Sindaco di Ancona, ai Comandanti dei sommergibili Pietro Venuti (CC Antonio Salvatore D’Amico ) e Romeo Romei (CC Fabio Casamassima). I drappi sono stati benedetti dall’Ordinario Militare Generale Monsignor Santo Marcianò; dopo la lettura della Preghiera del Marinaio sono stati affidati agli Alfieri (i più giovani ufficiali di ciascun sommergibile) per essere recati a bordo. I Comandanti hanno pronunciato la formula di giuramento e immediatamente dopo le bandiere sono state alzate sulle torrette dei due sommergibili, mentre da Nave Garibaldi venivano sparate 21 salve di cannone e un rimorchiatore del porto di Ancona lanciava due potenti getti d’acqua nello specchio di mare del porto antico. La cerimonia sta per terminare. Le Bandiere di Guerra della Marina Militare, assieme alle altre, lascia con gli onori il posto occupato nello schieramento. E’ poi la volta del Ministro della Difesa, dei Capi di Stato Maggiore e dei gonfaloni del Comune e della Regione. Noi ci trasferiamo su Nave Garibaldi, dove, nell’hangar è stato approntato il “vin d’honneur”, un sontuoso e ricco pranzo a buffet dove ammiragli, ufficiali e invitati si ritrovano in una sorprendente atmosfera conviviale. Questo è stato lo svolgimento di una giornata indimenticabile per la quale, certo di interpretare anche i sentimenti di Danilo43 e della gentile Signora, rivolgo un grande ringraziamento al nostro Dir. Totiano che a prezzo di un lavoro improbo, e talvolta frustrante, è riuscito ad organizzare questo raduno e ad ottenere gli inviti per la cerimonia della consegna della Bandiera di Combattimento ai sommergibili Pietro Venuti e Romeo Romei.
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