Salve a tutti!
Sono un ammiratore di questo forum da diverso tempo, e ora è forse finalmente giunto il momento per poter contribuire anch'io a queste belle discussioni 'marinare'...
In occasione della Festa delle Forze Armate sono tornato a far visita al 'mio' Arsenale dopo tanti anni di assenza.
Quando mi sono ritrovato davanti al cannone (che non avevo mai notato prima! Non entravo in Arsenale da più di almeno 10 anni) non ho fatto a meno di pensare che incontrare un 381 superstite di questi tempi non capita di certo tutti i giorni!
Visto che mi accompagnava un amica ho subito cominciato a 'pontificare' sui cannoni delle nostre belle corazzate 'Vittorio Veneto', ben sapendo che la mia città è stata la loro ultima triste dimora.
Ma si sa come sono le donne.... Curiose!
Infatti sotto polvere e ruggine lei nel frattempo aveva già individuato una iscrizione fatta a mano e parecchio vecchia che recitava un nome: 'Claire'. In francese!
Mi avvicino alla cullatta e su di un pezzo di ottone appare anche una data, anzi due: 1935 e 1937.
Altre scritte minute sembrano inequivocabili: francese!
http://membres.lycos.fr/generationcuirrass...helieuscrap.jpg
Mmmm... La corazzata francese 'Richelieu' è stata proprio demolita qui a Spezia (Cantieri Navali Santa Maria mi pare) nel 1968, ma qualcosa non torna: la gioia di bocca. E' proprio per questo dettaglio che avevo pensato subito ad un 381 classe 'Veneto', che infatti ne era dotato. Ma quei 381 ('V.Veneto' ed 'Italia') non erano stati tagliati tutti per le clausole di fine guerra? E la giuntura che sembra 'unire' le due parti della canna?
Chiedere la soluzione del 'giallo' al personale del Museo Navale toglierebbe subito la suspence, quindi decido prima di indagare per conto mio.
Inutile dire che penso subito a 'Betasom', et voilà! Trovo pagina e foto dedicata al cannone! Ne ero quasi certo, e di più non potevo chiedere! Ma il mistero non è ancora risolto! L'eccitazione è a 1000...
Decido di continuare sulla stessa strada 'telematica'....
Potenza di internet e in un pomeriggio il giallo è bello e....per metà risolto e per metà risorto!
1) Non ci sono dubbi, il cannone è proprio un 380 della 'Richelieu' scampato alla demolizione spezzina, le prove sembrano essere schiaccianti! Già, perchè questo cannone ha almeno due 'fratelli' ancora 'viventi', a Brest, di cui uno ben documentato:
http://en.wikipedia.org/wiki/380mm/45_Mod%C3%A8le_1935_gun
http://fr.topic-topos.com/canon-brest
Se guardate bene le immagini molti dettagli tornano alla perfezione!
Su questo sito polacco è anche possibile vedere un momento del recupero di uno dei due cannoni (molto) prima della sua sistemazione sul lungofiume di Brest (anni '70):
http://acn.waw.pl/bs/ekspozycje/armaty/rich/richelieu.htm
Per ammirare una serie di immagini ancora più completa, del cannone prelevato e della nave tutta 'intera', il massimo è questa pagina dedicata alla 'Richelieu' da parte dei suoi....compatrioti:
http://www.alabordache.fr/marine/espacemar...iseur/photo.php
Oltre alle immagini della sistemazione del cannone è però possibile riscontrare anche in modo netto che nessuna delle canne della 'Richelieu' aveva 'gioie di bocca'!
E Quindi? Se il cannone, come sembra ormai inevitabile, è davvero della 'Richelieu' (i cannoni della 'Jean Bart' erano identici, e non mi risulta che anche 'lei' sia stata demolita qui a Spezia), che ci fà quella gioia di bocca sull'estremità?
La 'Richelieu' ebbe due cannoni fuori uso a Dakar nel '40 e fu riparata a New York nel '43, ma anche dalle foto fatte dopo il '43 e nel dopoguerra (vedi ultimo link) tutte le canne appaiono 'lisce'....
Che sia allora quella giuntura l'indizio di una 'convivenza forzata' tra due canne diverse? Che in quell'estremità ci sia qualcosa di 'italiano'? Certo sembra parecchio strano. Cos'altro può essere?
Abito a pochi passi dal Museo Navale e per chiarire definitivamente il mistero manca poco (almeno spero)...
La questione però mi intriga assai....
Qualcuno è in grado di aggiungere qualche parere prima della stretta finale?
Fatemi sapere! :s08: