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ammiraglia88

Guardiamarina - S*
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Tutti i contenuti di ammiraglia88

  1. ammiraglia88

    Infodoc

    Ho visto questi interessanti eventi pubblici: La Marina italiana al Polo Nord dal Duca degli Abruzzi alle spedizioni High North Fino a martedì 30 aprile 2019 – Genova Presso la Sala della Compere di Palazzo San Giorgio a Genova, l'Istituto Idrografico della Marina presenta la mostra istituzionale "La Marina italiana al Polo Nord, dal Duca degli Abruzzi alle spedizioni High North". Attraverso un'emozionante percorso espositivo, sarà possibile ripercorrere l'ultracentenaria presenza italiana in Artico, caratterizzata da grandi esplorazioni iniziate nel 1899 (***) per arrivare ai giorni nostri con il Programma pluriennale in Artico di ricerca di geofisica marina “High North" della Marina Militare avviato nel 2017. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00; sabato dalle 10:00 alle 13:00; rimane chiuso la domenica e il 22 aprile. Ingresso gratuito, non è necessaria prenotazione. Visite a Palazzo Marina Roma - In occasione dell'Open House Roma sarà possibile visitare Palazzo Marina ingresso Lungotevere delle Navi, 19 nei seguenti orari: 11 e 12 maggio dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 Dettagli e/o locandine li trovate in questa pagina del sito della nostra Marina Militare: http://www.marina.difesa.it/media-cultura/eventi/Pagine/default.aspx
  2. Mi è arrivata la consueta newsletter di "Barche d'epoca e classiche". Questa volta si parla di: Poker di vele d’epoca della Marina Militare al Cantiere Valdettaro Penso che possa interessarvi; questa è il link della pagina dove potete trovare quella notizia: https://www.barchedepocaeclassiche.it/cantieri-e-restauri/634-poker-di-vele-d’epoca-della-marina-militare-al-cantiere-valdettaro.html
  3. ammiraglia88

    Infodoc

    Perfetto ... proprio così! 😉 Grazie! Come hai fatto per farle apparire "subito"? Scusa la domanda, ma mi sono appena iscritta a quel "programma" e è già tanto se ho trovato come caricarle e dove trovare il link 🙄 Nei prossimi giorni "ci studio sopra", ma intanto mi incuriosisce ...
  4. ammiraglia88

    Infodoc

    un'amica mi segnala alcune interessanti conferenze o incontri. Vediamo se riesco a mostrarvi le locandine (non so più che programma usare, mi si è cancellato l'account nel precedente ... provo con pinterest) Buona giornata. https://pin.it/b2p5hfz3ta42tr https://pin.it/qes6dvo65gkley https://pin.it/46qeu2o2mhin75
  5. ammiraglia88

    Infodoc

    Un'amica mi segnala che ... "La Marina Militare ha recentemente completato una collaborazione per la realizzazione del film “Il destino degli uomini” dedicato a Luigi Rizzo. Il film, che contiene anche rari filmati originali restaurati e colorati, narra le vicende dell'eroe dell'azione di Premuda. Alla Spezia la visione del film è stata programmata nella giornata di giovedì 17 gennaio 2019 presso il cinema "Il Nuovo" (via Cristoforo Colombo, 99) con inizio degli spettacoli alle ore 18:00 e alle ore 20:00." L'intera notizia la trovate qui: https://www.gazzettadellaspezia.it/politica/item/93136
  6. ammiraglia88

    a bordo dello Scirè

    L'inizio è bellissimo; fantastico salire a bordo! Poi però, arrivata in fondo, avevo un senso di angoscia! Ma voi sommegibilisti siete ... unici! Per non dire un'altra parola! Si vede proprio che non sono portata per i battelli e sono troppo affezionata al Vespucci. Comunque è stato un bel filmato, molto interessante!
  7. Ho appena iniziato a guardare questo filmato ... mi sembra interessante. Vi do il link (segnalatomi in una newletter della nostra MM):
  8. Arrivato tutto! Grazie! Per informazione anche la mia busta era un po' scollata (sulla chiusura) e un po' rotta (strappata, per capirci) ... le Poste l'hanno imbustata in un sacchetto di nylon trasparente ben sigillato e così è arrivato tutto il contenuto. Bel calendiario e bel libro. Prossimamente mi dedicherò alla lettura!
  9. Chiedo di salire a bordo anche per il 2019 Attendo ok per compilare modulo e fare il versamento. Ci sono ancora disponibili copie del libro? Eventualmente me ne serve una (per me)
  10. Buon giorno a tutti, tra una cosa e l’altra (lavoro, lavori di casa, impegni vari) sto leggendo qualche pagina “di mare”. Ho trovato questa informazione interessante e curiosa. Geniale l’idea, anche se fa un po’ sorridere pensando alla scena! (…) andar sotto in fretta per sottrarsi all’offesa nemica: ed è bene affiorare lentamente, quando si deve emergere a quota periscopica, cioè far sporgere dall’acqua soltanto il periscopio. Durante la prima guerra mondiale, molti comandanti di sommergibili impararono che il periscopio li rendeva visibili al nemico, per cui lo mascheravano con vecchie cassette di frutta, damigiane, barattoli vari: un rottame che galleggia dà meno nell’occhio. Nella prima guerra mondiale un cannoniere dell’incrociatore inglese “Birmingham” riuscì a distruggere col primo colpo, il periscopio dell’ U-50 tedesco. Un successo senza precedenti, anche se dovuto al caso. Comunque, se il periscopio è colpito, il sommergibile non va a fondo, perché vi sono valvole automatiche per bloccare l’entrata dell’acqua. Il periscopio esteso al massimo, fino alla prima guerra mondiale, era lungo cinque metri: quindi venire a quota periscopio voleva dire portare il battello a quattro metri sotto la superficie, con un metro di periscopio fuori. L’immersione, a quell’epoca, avveniva in due - tre minuti circa e costitutiva un problema, perché i caccia potevano arrivare addosso al sottomarino a 30 nodi e più, corrispondenti a 55/56 km all’ora su strada. I Mas, i velocissimi motoscafi armati di siluri e bombe di profondità, erano il principale nemico dei sommergibili: piombavano su di essi a 40 nodi, a quasi 80 all’ora, e per questo li avevano soprannominati “le streghe del mare”. (Fonte: Navi e Marinai vol. II)
  11. ammiraglia88

    "prigioniero" Nel Sauro

    Non era un vero appassionato, era proprio un NORMALISSIMO turista! Se io restassi chiusa "nel" Vespucci non mi agiterei così tanto
  12. ammiraglia88

    Crociera Estiva Vespucci

    Si vedono, si vedono grazie! E' per quello che me ne sono letteralmente innamorata e la inseguo da tanti anni. Ogni volta che riesco a salire a bordo (in visita) è sempre una emozione e, incredibilemente, è una emozione diversa. E' maestosa, è bellissima, ed è affascinante! Se conosci un po' la sua lunga ed onorata carriera, le tradizioni, la sua vita, la sua "casa" (La Spezia - il magnifico e storico Arsenale) ... non puoi restare indifferente.
  13. Stimo moltissimo "i due" Angela e i loro fantastici programmi ... con parole semplici e con esempi o paragoni ti fanno capire TUTTO ed in più, con questo metodo, riescono a farti ricordare tante cose. Ho visto quella puntata: INTERESSANTISSIMA e BELLISSIMA ed è stato emozionante "entrare" nel sommergibile. Complimenti! Durante la visione della trasmissione vi stavo pensando
  14. Cari Comandanti, è doveroso, prima di tutto, che vi saluti dopo tutto questo tempo in cui sono stata assente Tutto bene, sono solo stata impegnata su vari fronti, ma per cose belle, quindi comunque sia, tutto bene! Spero anche tutti voi! Ogni tanto vi pensavo, ma mi mancava materialmente il tempo per tornare a trovarvi ... comunque, ora sono qui! Direi che prima di iniziare ... un giro di Spalletti è doveroso! Ma ora, basta chiacchiere ... vi propongo una notizia e un appello ad essa collegato. Velisti dispersi, nave Alpino: nessuna evidenza del naufragio(…) Alla fine nave Alpino deve tornare alla sua missione, che la porterà negli Stati Uniti. La fregata della nostra Marina, impiegata dal governo alla ricerca dei due velisti dispersi, Aldo Revello e Antonio Voinea, scomparsi il 2 maggio scorso col il 14 metri “Bright” al largo delle Azzorre, ha perlustrato in 48 ore 5.500 miglia quadrate di Oceano. Il rapporto finale è amaro: nessuna evidenza del naufragio. Nella zona, però, resta un’unità militare portoghese. (…) Anche Francesca Fogar, figlia del navigatore, ha lanciato un appello perché non vengano sospese le ricerche . «Nel 1978 non avevo ancora tre anni, quando mio padre, Ambrogio, tornò a casa dopo 74 giorni alla deriva, vissuta insieme al giornalista e amico Mauro Mancini. 74 giorni su una zattera, dopo che la sua barca, il Surprise, era stata affondata da un branco di orche, al largo della costa Argentina», scrive Francesca Fogar ricordando che «la barca colò a picco in sei minuti e in quel tempo sbriciolato Ambrogio e Mauro riuscirono ad afferrare pochi viveri e a calare in mare la zattera, che diventò la loro casa per due mesi e mezzo». (…) «Il 2 aprile il miracolo insperato: un mercantile greco, casualmente fuori dalla sua rotta, li vede e li salva al largo delle Isole Falkland, nell’Atlantico del sud. Lontani quasi ottocento miglia dal punto del naufragio. (…) La mia voce è con la sua nel chiedere di non sospendere le ricerche. (…) Le zattere virtuali del Cnr. Due gruppi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, coinvolto da progetto Mediterranea, continuano a «gettare» zattere virtuali per cercare di restringere il campo delle ricerche, nella speranza di ritrovare i due velisti dispersi. «Utilizzando dei modelli matematici e statistici in pratica buttiamo virtualmente migliaia di zattere e vediamo dove vanno a finire a seconda delle condizioni iniziali», ha spiegato all’Ansa Sandro Carniel dell’Istituto di Scienze Marine di Venezia (Ismar), che insieme a Carlo Brandini del Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale di Firenze (Lamma) cerca di individuare la rotta più probabile della zattera gonfiabile di salvataggio, su cui si spera si sia messo in salvo l’equipaggio del Bright. «Anche piccolissime modifiche nelle condizioni iniziali generano risultati completamente diversi», aggiunge Carniel. (…) I modelli matematici utilizzati cercano di tenere conto di tutte le variabili rilevanti, come il vento, le correnti, le onde, le caratteristiche dell’imbarcazione, e «risultano tanto più complessi quanto più si avvicinano alla realtà», dice Carniel. Purtroppo i modelli per l’Oceano Atlantico non hanno la stessa accuratezza di altri, ad esempio mancano i dati che riguardano le maree e il moto ondoso, «e questo fa aumentare l’incertezza», conclude il ricercatore del Cnr. (fonte: http://www.lastampa.it/2018/05/09/societa/velisti-dispersi-nave-alpino-nessuna-evidenza-del-naufragio-Z7XsaIJydcEwSyl3uQ3RHK/pagina.html) Questa era la notizia riportata da un quotidiano (La Stampa) nei giorni seguenti il naufragio. In un altro articolo avevo letto che, poiché tale segnale di soccorso deve essere attivato a mano, c’è la certezza che i due velisti (o almeno uno) non siano affondati con la loro imbarcazione. Interessante sapere che esistono le zattere virtuali! Ma voi, esperti Comandanti di Betasom, di certo lo sapevate già! Ora, un amico mi ha comunicato una cosa importante. Ve la riporto di seguito: “ (...) Per tua informazione sono nati a Lanzo i due skipper che tre settimane fa hanno fatto naufragio con la loro barca a vela in prossimità delle Azzorre. Hanno trovato il tempo di mettere in mare il gommone di salvataggio con tutte le attrezzature di emergenza e le provviste . (…) le ricerche sono state sospese nonostante l'ininterrotto funzionamento del radiolocalizzatore del gommone. Domani sera tutta la popolazione di Lanzo si mobiliterà con una fiaccolata per sollecitare la ripresa delle ricerca . (...)” Segue una richiesta di fare un appello da indirizzare al Presidente Mattarella, come segue: questo è il link https://servizi.quirinale.it/webmail/ per inviare un messaggio. Nell'oggetto della missiva, scrivete Velisti dispersi. Una volta scritto e inviato è necessario andare nella propria casella di posta elettronica; deve essere arrivata una mail dal Quirinale con una risposta automatica, aprire la mail e autenticare il messaggio ricevuto cliccando sul link di conferma del messaggio. L’oggetto appunto è: velisti dispersi. Nel testo si suggerisce di fare la richiesta perché le ricerche vengano riprese il prima possibile, riferendosi ad Aldo Revello e Antonio Voinea, i due cittadini italiani dei quali non si hanno più notizie dal 2 maggio scorso, che sono dispersi nell'Oceano Atlantico.
  15. Un altro elenco di links interessanti e più recenti. Marina Militare - Speciale Accademia Navale Marina Militare - Speciale sul varo della FREMM Antonio Marceglia Marina Militare - A poche ore dal varo di nave Marceglia Marina Militare - Verso il Giuramento solenne Marina Militare - Un giorno in un sottomarino Marina Militare - Palazzo Marina Marina Militare - A bordo di nave Rizzo presentato il calendario storico 2018 Marina Militare - Intervista al Capo di Stato Maggiore della Marina (e nave Fasan) Marina Militare - Inaugurazione Anno Accademico 2017/2018, intervento dell'Ammiraglio Girardelli Presso l’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia – demolizione della nave ex Carabiniere
  16. Aggiornamento un altro gruppo. Buona visione! Marina Militare - Il Vespucci intorno al mondo Marina Militare - Su La7 Coffee Break, l'Amerigo Vespucci Marina Militare - Su La7 nella trasmissione Coffee Break si parla di Brand Italia e Brand Marina Marina Militare - Nave Vespucci riparte da Castellammare per il periplo dell'Italia Marina Militare - Nave Vespucci a Venezia dopo una breve sosta a Chioggia Marina Militare - Amerigo Vespucci, speciale fine campagna Marina Militare - Nave Vespucci in sosta a Taranto Marina Militare - Nave Vespucci salpa da La Maddalena, ultima tappa della post campagna
  17. Sono sempre un po' assente, ma ci sono! ... e vedo solo ora! Mi dispiace per i vari problemi che hai avuto e per l'alluvione che ti ha fatto danni ingenti. Bentornato e buona ripresa!
  18. ammiraglia88

    Rientro

    Sono sempre un po' assente (anche io), ma ci sono! ... e vedo solo ora! Bentornato!
  19. Sono sempre un po' assente, ma ci sono! ... e vedo solo ora! Ben arrivato!
  20. ammiraglia88

    Ultimo Saluto A Steffsapp

    Leggo solo ora ... Condoglianze alla famiglia.
  21. Calendario e bollino arrivati! Grazie!
  22. ammiraglia88

    Disperso Un Battello Argentino

    Grazie Totiano per la spiegazione. Non sono d'accordo sulle "inutili" congetture Dipende chi fa le congetture! Se appaiono su giornali (sono al 99,99% inventate, quindi inutili ed è inutile perdere tempo a leggerle), se fatte da chi "nel" battello ci ha vissuto sono molto utili. Chiaramente sono congetture, perchè solo chi era a bordo sa esattamente come sono andate le cose, ma per chi, come me, sa poco e vuole imparare/conoscere, le vostre ipotesi sono molto istruttive. Ci si fa un'idea di cosa può succedere in determinate condizioni, con certe situazioni che si presentano e ci descrivete le conseguenze nelle varie casistiche. Dalle vostre spiegazioni si apprendono meglio tutte le difficoltà che possono presentarsi e come siete addestrati ad affrontarle, sperando di risolvere sempre tutti i problemi. Lo scenario che ci descrivete ci fa conoscere meglio la vita dei sommeribilisti. Grazie!
  23. ammiraglia88

    Disperso Un Battello Argentino

    Ho sempre ammirato il modo di scrivere dell'amm. Guastadisegni. I suoi racconti sono sempre molto interessanti e molto "belli". Finora, per fortuna, ho sempre letto di avventure a lieto fine. Anche questa volta non si smentisce ... purtroppo quello che scrive non è una cosa "bella", però riesce, anche in questo caso, a farti partecipare all'evento e, comunque sia andata (indipendentemente dalle supposizioni, basate su fondamenti/ragionamenti "reali"), mi sono venuti i brividi a pensare, anche solo un attimo, a questo probabile scenario. La preghiera del marinaio è il minimo che possiamo dedicare a quello sfortunato equipaggio.
  24. Modulo inviato ... attendo l'ok per fare il bonifico.
  25. Cari Comandanti, è da un po' che non mi faccio sentire, ma il tempo e gli impegni sono ... poco (il primo) e tanti (i secondi). Prima di tutto, quindi, mi metto sull'attenti e vi saluto! Recentemente ho visto una notizia nel Notiziario online della nostra Marina. La notizia mi ha colpito (positivamente) perchè non pensavo di trovarla pubblicata. Sono passati tanti anni dall'opera dell'ing. Caproni che, per quanto riguarda la collaborazione con la Marina, era rimasta un po' nascosta ... l'avevo scoperta grazie a voi di Betasom e a Neva che era direttrice del museo Caproni di Trento. Anche per questo mi ha fatto molto piacere leggere "qualche riga" riguardante questo grande ingegnere. Vi copio la notizia: La Marina ricorda l'ingegner Caproni Il contributo dato da Giovanni Battista Caproni alla Marina Militare è stato significativo sia per l’utilizzo dei bombardieri autosiluranti Caproni che per i mini-sommergibili di classe "CA" e "CB". 8 novembre 2017 Patrizia Gentili Spinola È deceduta, all’età di 84 anni, la contessa Maria Fede Caproni di Taliedo, figlia dell’illustre Giovanni Battista Caproni, ingegnere aeronautico, imprenditore e vero pioniere dell’aviazione italiana. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, ha espresso tutto il suo cordoglio. Alle esequie, tenutesi stamani alle 11:00 nella Basilica di S. Lorenzo Fuori le Mura di Roma, ha partecipato l’ammiraglio di squadra Paolo Treu in rappresentanza della Marina Militare. Il contributo dato dall’Ingegner Caproni alla Marina Militare è stato significativo, non solo per l’utilizzo dei bombardieri Caproni autosiluranti, promosso e sperimentato per primo dal poeta Gabriele D’Annunzio, ma anche per l’impiego di due differenti tipologie di sommergibili: i mini-sommergibili di classe CA (tipo Caproni), ed i mini-sommergibili di tipo CB (tipo Caproni-Taliedo). L’impiego degli aeromobili Caproni in Marina risale al 1917, anno in cui venne costituita, a Ghedi, la 201^ squadriglia, dotata di trimotori Ca.3 RM, studiati e progettati per consentire la possibilità di ampliare il carico di caduta con bombe di profondità antinave. La 201^ squadriglia, dapprima utilizzata per la sorveglianza costiera sul litorale dell’Alto Adriatico per monitorare i movimenti di navi nemiche sulla costa, nello stesso anno venne impiegata nella sperimentazione dei primi lanci di siluri da aeromobili. A tal fine venne dotata di due esemplari Ca.3 da 450 cv espressamente modificati per supportare tale carico. Dai primi lanci di prova, effettuati a Venezia nel 1917, emerse che il siluro, del peso di non meno di 600 kg, era troppo pesante ed i vettori troppo lenti per poter operare in basi molto difese. Tuttavia, nonostante la sperimentazione fosse ancora agli inizi, la Regia Marina intuì che la strada che si stava percorrendo era quella giusta, e mise a disposizione di D’Annunzio ulteriori mezzi. Vennero quindi realizzati dalla Caproni dei plurimotori da 600 cv, che cominciarono a entrare in servizio nel febbraio 1918, con i quali D’Annunzio costituì la Squadriglia siluranti aeree, o Squadriglia navale siluranti aeree, basata su Ca 600. In seguito il Vate coniò il loro famoso motto, "Sufficit animus". Negli anni seguenti la ditta Caproni diede un rilevante contributo anche per quanto concerne la costruzione dei sommergibili impiegati dalla Regia Marina. Nel 1937 progettò i sommergibili di tipo CA, di piccolissimo dislocamento, caratterizzati da uno scafo resistente con sezioni a "otto" e calotte semisferiche estreme, doppi fondi non resistenti esterni e lanciasiluri a gabbia esterni, applicati sotto le borse dei doppi fondi. Dopo alcune prove effettuate l’anno seguente a Venezia e La Spezia, emersero alcune deficienze per quanto concerneva la tenuta del mare. Come conseguenza, nel 1939, le due unità vennero messe in secco. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, tuttavia, l’Alto Comando della Marina realizzò che poteva utilizzare i due mezzi per un impiego diverso e strategicamente più efficace, ovvero quali mezzi speciali offensivi, vettori di "uomini rana". Per raggiungere tale scopo i mezzi vennero opportunamente modificati, sostituendo il motore termico con uno elettrico di notevole potenza, sistemando un portello in chiglia per la fuoriuscita dell’uomo rana ed installando un abitacolo con cupola a vetri al posto del periscopio. Per motivi di segretezza i battelli della classe "CA" non furono mai iscritti nei Quadri del Naviglio dello Stato, anche perché sperimentali. In seguito, Caproni progettò i mini sommergibili di tipo CB, ideati ad hoc per la difesa a distanza ravvicinata, rivelatisi particolarmente efficaci per la caccia ai sommergibili avversari in agguato presso i maggiori porti metropolitani. Principale caratteristica di questi mezzi fu la sistemazione dei lanciasiluri esternamente allo scafo, mentre un elemento di continuità con il passato fu rappresentato dal design dello scafo, che riprendeva le linee caratteristiche del tipo “Cavallini”. Poiché le prime esperienze nell’utilizzo dei sommergibili di tipo CB superarono le aspettative, la Regia Marina ordinò alla ditta Caproni la costruzione di 72 unità. Ciò nonostante, a causa degli eventi bellici del settembre 1943, tale programma non fu portato a termine, ma vennero costruiti solo 22 battelli del tipo “CB”, di cui solo 12 entrarono regolarmente in servizio nella Regia marina prima dell’armistizio. da: http://www.marina.difesa.it/Notiziario-online/Pagine/20171108_caproni.aspx
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