Tornati a Roma intorno alle 19:30 e lasciato il nostro amico Giuseppe alla stazione sono letteralmente crollato dalla stanchezza.
Stanco ma felice però, perchè io e mio padre (ormai ospite fisso al prossimo raduno lo farò venire da Socio iscritto), grazie a Betasom e soprattutto grazie alla super organizzazione del nostro instancabile Totiano, abbiamo passato 3 giorni (Giovedi sera compreso) bellissimi in compagnia di amici nuovi e vecchi di cui siamo sempre felici di ritrovare ai vari raduni Betasom.
Grazie anche alla Marina Militare che come sempre ci apre le sue porte e le sue braccia e sfama sia la nostra mente che i nostri corpi (questa volta in tutti i sensi dato che abbiamo avuto l'onore e il piacere di mangiare in mezzo a loro).
Ma veniamo al debriefing vero e proprio evitando di postare foto di soggetti gia ripresi da altri prima di me e sicuramente fotografati meglio.
Venerdi Mattina dalle ore 10:00 circa fino a pranzo siamo ospiti della Stazione Aeromobili della Marina Militare presso l'aeroporto di Grottaglie.
Appena entrati dopo un breve e veloce briefing del quale ha gia mostrato foto il nostro Dir ci dirigiamo verso la sezione Grupaer ovvero Gruppo Aerei Imbarcati dove veniamo accolti dal primo protagonista della giornata ovvero l'AV8 II Plus della Marina Militare insieme ad un ufficiale pilota (del quale ho dimenticato il nome non avendone preso nota quel giorno) il quale è diventato preso la prima vittima sacrificale di questo raduno venendo subito bombardato da un fuoco incrociato di domande tutte più o meno sul medesimo argomento ovvero l'arrivo degli F35 e su quale base verranno sistemati al quale ha sempre dato (quando poteva) risposte precise e esauriente.
Una panoramica delle sistemazioni degli AV8.
E' stato per me una sorpresa apprendere che la base è sprovvista di hangar di ricovero per gli aerei i quali dispongolo solo di quelle tende che vedete per il ricovero quando non sono in manutenzione.
Una visione ravvicinata
Eccolo il primo protagonista della giornata, l'Harrier AV8 II Plus.
Le domande di cui è stato subissato il nostro Cicerone vertevano spesso sul suo successore ovvero i nuovi F-35B di cui alcuni piloti della Marina Militare stanno gia effettuando le abilitazioni necessarie al volo.
Veduta del Cockpit, notare un misto tra digitale (ma comunque a detta del pilota non tecnologicamente recente) e analogico a testimoniare che l'Harrier è ormai un aereo che si avvicina all'obsolescenza tecnologica.
L'hangar di manutenzione degli Harrier con al suo interno alcuni esemplari in fase di smontaggio (o rimontaggio)
Dettaglio dell'interno dell'hangar di manutenzione
Mentre eravamo intenti ad osservare gli Harrier all'interno dell'hangar abbiamo potuto assistere al trasporto mediante carrello dell'unico esemplare di Harrier biposto in dotazione alla Marina Militare utilizzati per compiti addestrativi.
Dopo la sfilata dell'Harrier biposto siamo passati al 4° Gruppo Elicotteri della Marina Militare dove ad attenderci vi erano il secondo e il terzo protagonista della giornata ovvero l'MH90 (ovvero un SH90/NH90 con configurazione da trasporto e supporto truppe) e l'NFH90 (ovvero un SH90/NH90 da attacco antisom tipicamente imbarcato sulle Fregate).
Panoramica dell'Hangar e dei vari esemplari tutti di SH90 nelle 2 versioni in dotazioni alla Marina Militare (quelli con la fotocamera attaccata sotto al muso e con il radome del radar attaccato sotto sono la versione ASW ovvero l'NFH90 mentre quelli senza sono le versioni da trasporto ovvero l'MH90).
Qui possiamo vedere l'MH90 da trasporto, non ho fotografato i sedili per il trasporto perchè li avevo gia fotografati ad Ancona dove abbiamo potuto ammirarlo sul ponte del Garibaldi.
Di maggiore interesse invece saranno queste altre foto che mostrano invece la sua controparte ASW
Oltre alle differenze esterne costituite da una fotocamera rotante montata sotto al muso e ad un radome circolare posto ventralmente le vere differenze sono all'interno dove possiamo ammirare le postazioni degli operatori Sonar, il sistema di dispiegamento dell'idrofono (che può essere calato in acqua per ascoltare mentre l'elicottero si mantiene ad una quota molto bassa) e il lanciatore di boe acustiche (il cilindro con i perni rossi) o almeno è così che ho azzardato la sua identificazione.
Usciti da lì siamo andati alla mensa dove abbiamo mangiato (anche bene direi) terminando il pranzo con un buon caffè al bar della base.
Terminato il pranzo ci siamo diretti a velocità massima verso la Stazione Navale Mar Grande dove eravamo attesi dalla quarta e ultima protagonista della giornata, la FREMM Martinengo