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Risposte pubblicato da Albatross
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Ciao,
cercando info, su questo sito ho trovato altre belle foto :s15:
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Ciao,
una volta ha fatto lo stesso scherzo anche a me, senza aver modificato nulla (sh3+1.4b)...
Da allora salvo sempre con 2 nomi diversi, NON sovrascrivendo l'ultimo salvataggio ma quello precedente. (es. A ---> B ---> A ----> B)
Purtroppo sono costretto a salvare spesso, vista la facilita' con cui mi va in crash. :s14:
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GRANDISSIMO!
:s20: :s20: :s20:
e ora alle cantine!
:s28: :s29:
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Bello è bello... però è un po asettico, con tutti quei computer...
Anch'io avrei preferito manometri e indicatori vari a lancette... :s14:
Forse pero' sarebbero stati un po' troppi! :s03:
Comunque stupendo! :s15:
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Non credo di poterci essere, anche se mi piacerebbe tantissimo..
:s06: :s06: :s06:
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:s06:
Non ci sono..
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Grande Lupoz :s20:
Ringraziamo il Camerata Lupoz, per aver testimoniato, con audaci foto il suo viaggio nella memoria:s04: :s03: :s11:
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Credo sia stata la Luftwaffe.. :s10:
Una volta in mare aperto ho visto un Fw200 attaccare (e incendiare) un C2 con bombe e mitragliatrici. :s15:
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Buon vento! :s33:
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Congratulazioni, Comandante!
:s28: :s28: :s28: :s28: :s28: :s28: :s28: :s28:
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Che sito! :s15:
Grazie.
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a volte da un soggetto banale.. la mente corre veloce ai ricordi... ricordo che in altri villaggi, altri ragazzi persero un braccio, alcuni la vita... i nostri padri erano in guerra... e noi ... bé... lasciamo perdere.
Trovo stupendi i tuoi ricordi... Belli di quella bellezza che puo' appartenere solo a cose terribili... piccole, eppure grandissime.
Grazie.
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Beh! Non tutti i bilanci se la passano così male, non fanno volare gli aerei ma in compenso sfilano le Lamborghini....!! :s07:
Solo un dubbio.... ma la benzina chi la paga? :s05:
Per la benzina non lo so :s32:
comunque le due Gallardo sono state donate alla Polizia dalla Lamborghini. :s34:
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Presente! :s15:
Questo week end faro' il migrante.. :s32: ma da lunedi, imprevisti a parte, va benissimo qualsiasi giorno. :s29:
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Chapeau.
:s28: :s28:
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"Sun", servizio shock sulla più grande unitàdella marina
A bordo il giornalista si è fatto fotografare e ha effettuato riprese
Gb, reporter su nave da guerra si finge pulitore e gira indisturbato
"Se fossimo stati terroristi, avremmo potuto fare un massacro"
Le forze armate hanno annunciato l'apertura di un'inchiesta
LONDRA - Forze armate di Sua maestàbritannica sotto shock: un giornalista è riuscito a infiltrarsi sulla più grande unitàdella Royal Navy, la portaelicotteri 'Ocean', fingendosi un addetto alle pulizie. Il servizio è apparso sul tabloid britannico Sun.
Il giornalista ha spiegato di aver utilizzato la tessera di identificazione persa da un dipendente per salire a bordo della nave, ferma in cantiere per riparazioni. Il reporter è stato fotografato dai colleghi sulla passerella di accesso e mentre faceva ampi segni dal ponte della 'Ocean'. Lui stesso ha effettuato riprese video nella sala macchine, negli alloggi dei marinai, nel vano dell'ancora e sul ponte elicotteri.
Il giornalista ha raccontato che indossava una tuta da lavoro e che solo una volta gli è stato domandato che cosa facesse. Aveva risposto che era incaricato delle pulizie, mostrando la tessera, con la foto coperta da un dito. "Gli hanno fatto segno di passare e gli hanno anche detto 'buongiorno'. Se fossimo stati terroristi, avremmo potuto fare un massacro", ha scritto il quotidiano.
Le Forze armate britanniche hanno annunciato un'inchiesta: "Prendiamo molto sul serio ogni violazione della sicurezza e manteniamo sotto sorveglianza costante tutte le procedure di sicurezza", ha detto una portavoce del ministero della Difesa, annunciando che "un'inchiesta completa è stata avviata sulla nave e nella base navale".
(31 maggio 2006)
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LO VOGLIOOOOO!!!! :s24:
Grazie per la segnalazione.
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29/5/2006
L'Italia ha il primo marine donna
Promossa a pieni voti tra 120 colleghi
Il caporalmaggiore Silvia di Siervi, 23 anni e mamma di una bimba di un anno, è riuscita a diventare la prima marine italiana. La giovane lagunare è stata promossa a pieni voti dopo un mese di dure esercitazioni. Mercoledì riceveràl'attestato per far parte della nuova Forza anfibia italiana. "Non vedo l'ora di avere una squadra tutta mia - ha detto di Siervi - magari mista, fatta di maschi e femmine".
La nuova Forza anfibia italiana, di cui Silvia faràparte, avràcompiti di protezione civile: alluvioni, terremoti o eventi catastrofici come uno tsunami o il sisma di Giava, tutte situazioni in cui è richiesto un intervento rapido. La speciale unità, composta da Esercito e Marina, forniràtutti i servizi sanitari, ospedalieri e di mensa indispensabili in caso di pronto intervento.
In queste settimane, Silvia, soprannominata "Zanzara", ha dovuto superare prove che forse avrebbero messo in difficoltàanche i rambo americani. Il nostro soldato Jane, la grintosa e muscolosa marine interpretata da Demi Moore del film di Ridley Scott, si è cimentata nelle tecniche di discesa a "corda doppia" e "barbettone" dagli elicotteri da 25 metri d'altezza. Nessuna donna soldato aveva mai affrontato prove così impegnative, almeno al San Marco di Brindisi, dove le donne non sono ancora ammesse.
La neomarine è originaria di Galatina (Lecce) ma vive a Campagna Lupia, in provincia di Venezia. È stata l'unica soldatessa in un gruppo di 120 colleghi maschi del Reggimento "Serenissima". La durezza del soldato lascia il posto alla tenerezza materna quando parla della sua bimba: "Mi mancano gli occhi e le manine della mia Sara; quando mi capitava di camminare per Brindisi in mezzo alla gente e di vedere un bimbo mi prendeva un magone indescrivibile, un desiderio irrefrenabile di tenerla tra le braccia".
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Grande!
:s26:
:s29: :s29:
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Venerdì sera su rete 4 alle 00.15 (che poi sarebbe sabato mattina :s17: ) c'è un documentario sugli affondamenti.
Grazie.
Chissàse parleranno anche del Wilhelm Gustloff...Ammetto che mi era ignoto... :s12:
cercando notizie ho trovato questo SITO
Torneranno Le Navi A Vela?
in Tecnica
Inviato
Aquiloni di mille metri.
Così le grandi navi correranno con il vento
Progetto di un ingegnere tedesco. Riduce le spese fino al 35%
LONDRA  Un aquilone, un gigantesco aquilone piazzato a prua di una nave mercantile per catturare il vento e risparmiare combustibile.
Un'idea bislacca da ritorno al passato sentenziarono gli esperti: «"Non può funzionare, lei è matto", mi dissero; ma nessuno fu in grado di spiegarmi perché no». Aveva poco più di vent'anni l'ingegnere tedesco Stefan Wrage quando cominciò a cercare un finanziatore per la sua idea: oggi ne ha 33 e mentre racconta gli inizi, il suo sistema SkySails è in fase di avanzata sperimentazione nel Mare del Nord. E ha giàtrovato una societàdi navigazione, la Beluga Shipping, che l'ha comprato e l'anno prossimo lo installeràsu una sua grande nave.
Non è un sogno romantico, ma un preciso e freddo conto economico: la voce combustibile rappresenta la metàcirca del costo di esercizio di un cargo e si è calcolato che sfruttando l'energia eolica una nave che proceda a una velocitàmassima di 15 nodi può abbattere la spesa di circa il 10-35% nell'arco di un anno, a seconda delle condizioni meteo. Su un mercantile da 90 metri si trasformerebbe in un risparmio annuale di 280 mila euro.
Da quando nel XIX secolo comparvero i primi bastimenti a vapore, le vele sono state consegnate alla storia. Ci fu solo un tentativo di riutilizzarle a fini commerciali, negli anni Settanta, subito dopo lo «choc petrolifero»: ma gli ingegneri giapponesi e danesi alzarono bandiera bianca di fronte all'antieconomicitàdi piazzare a bordo alberi tanto grossi da reggere la velatura necessaria a spingere le moderne navi da migliaia di tonnellate.Lo SkySails ha bisogno solo di cavi che lo proiettano fuori bordo, tra i 100 e i 300 metri sopra il livello del mare, dove i venti spirano con una potenza del 50% superiore; l'imbragatura è assicurata a prua della nave con un cavo di traino.
Qui finisce la parte «facile»: il problema del giovane inventore tedesco era come governare l'aquilone e permettere alla nave di manovrare. I primi esperimenti nel Baltico con piccole imbarcazioni furono disastrosi, tanto che nel 2002 Stefan Wrage quasi affondò sotto i debiti: 100 mila euro. Ma poi il prezzo del greggio ricominciò a correre e con il barile a 60 dollari qualcuno pensò che investire nel progetto poteva valere la pena. L'Oltmann Gruppe ci mise 10 milioni e Herr
Wrage tirò fuori un sistema di pilota automatico computerizzato che ha dato ottimi risultati.
Le ultime prove sono in corso sulla Beaufort, una vecchia nave da 55 metri per 800 tonnellate, armata con un aquilone da 160 metri quadrati. L'anno prossimo il debutto commerciale con la Beluga, con l'obiettivo di mettere in mare fino a 1.500 mercantili a vento in dieci anni. Wrage è convinto di poter equipaggiare anche una superpetroliera con il suo aquilone: «Ce ne vuole uno da mille metri quadrati». «Sono scettico, l'industria è per natura conservatrice», ha detto al Guardian Edwin Lampert, della Marine Engineers Review. Può andare bene ma solo con una nave piccola, dice John Carlton del
Lloyd's Register. Giàuna volta gli hanno dato del matto, meglio non sbilanciarsi.
Guido Santevecchi
19 settembre 2006