Anch'io rispetto pienamente le tue opinioni ma non le condivido affatto; ti spiego il perché:
Ok. E se io, utente che ha pagato per possedere legalmente il gioco, me lo volessi giocare mentre mi sto rilassando, nel week-end (unico momento della settimana in cui ho il tempo di farlo), in un luogo dove non ho/non c'è una connessione internet (o magari c'è ma tende a cadere spesso)...? Non posso giocare! Eppure io ho pagato per quel prodotto e dovrei poterci giocare...
L'assurdità sta proprio in questo. Anch'io compro solo giochi originali ma, proprio per questo, mi dà molto fastidio il fatto di dover scontare una pena che non merito, ovvero protezioni su protezioni che colpiscono appunto solo gli utenti legali. I giochi piratati, infatti, vengono sprotetti e non danno problemi di attivazione via internet, lettori ottici fo**uti causa Starforce et similia o addirittura l'obbligo di una connessione a tempo pieno a internet. Ma stiamo scherzando...? Guardiamo, per fare un esempio, alla Paradox. Questa compagnia svedese ha come filosofia quella di non usare alcun tipo di protezione. È fallita? Si è ristretta? Tutt'altro. È partita come una piccola azienda quasi familiare che produceva i giochi al 100% per conto proprio e ora è arrivata al punto di acquisire altre società che producono giochi di strategia (come, recentemente, la AGEOD) o di pubblicare con la propria etichetta giochi sviluppati da team terzi; il tutto senza far imbufalire i propri clienti legali, che le sono grati (e fedeli) per questo.
Questo sarà vero per alcuni ma non certo per tutti. Io ad esempio, che ho 30 anni e lavoro, tendo a giocare principalmente in single player, dunque disconnesso da internet. Le occasioni per giocare con gli amici sono più rare quando hai finito la scuola e hai meno tempo libero in generale. E quando voglio giocare in multi, allora sì che accetto il fatto di essere connesso: ma perché è necessario, non perché me lo impongono forzatamente solo per "contrastare la pirateria" che tanto non praticherei comunque.
Sì, sono d'accordo - basta che non si superi un certo limite, però, e cioè quello dell'utente legale di godere di un bene che ha regolarmente acquistato.
Del tutto lecito. Anche se forse mi sono un po' scaldato, anch'io volevo solo esprimere il mio personale punto di vista. È bene però che i fruitori di software PC legale comincino a svegliarsi e a protestare seriamente contro questo tipo di ingiustificate nonché vessatorie forme di protezione dei giochi che stanno per venire introdotte. Se non si dà un segnale, se non ci si fa sentire, allora non ci sarà limite a quello che potranno obbligarci a fare le software house se vorremo giocare.
Un piccolo spunto di riflessione: tra qualche mese, magari, Ubisoft renderà necessario pagare anche un canone di abbonamento mensile per usufruire dei propri server su cui sono salvati i file della carriera di ogni giocatore di SHV (anche solo per il single player...!). Sareste disposti a tollerarlo? Eppure siamo solo ad un passo, ormai, da tale eventualità...
Meditate, gente, meditate.