vorrei segnalarvi la presa di posizione del Capo di Stato Maggiore della Marina con il quale mi congratulo e ringrazio.
Ultima notizia, dal quotidiano "L'Unione Sarda" del 17-09-09
Il caso. Una missione scientifica è alla fase finale della ricerca. Ma l'ammiraglio La Rosa avverte: «È un sacrario e non si tocca»
Forse ritrovata la corazzata Roma
La corazzata Roma, gioiello della Regia Marina, affondata il 9 settembre 1943 dalle bombe tedesche con il suo equipaggio di 1.393 uomini, forse sta per essere ritrovata. Una missione scientifica spera di averla localizzata e a breve darà il via alla fase finale delle ricerche. Ma per la Marina militare italiana non è fondamentale scoprire il punto esatto dove si trova: «per noi quella nave è un sacrario e resta dov'è, non si tocca assolutamente», sottolinea il capo di Stato maggiore delle Forze armate, l'ammiraglio Paolo La Rosa.
Quello del Roma è probabilmente il relitto più “gettonato” del mare Mediterraneo. L'area dove la nave è colata a picco - in soli dodici minuti, colpita dai bombardieri tedeschi nelle ore di caos che hanno seguito la firma dell'armistizio - è abbondantemente conosciuta da tempo: è il tratto di mare compreso tra l'estremità settentrionale dell'isola dell'Asinara e le Bocche di Bonifacio, al largo di Castelsardo. Un tratto di mare davanti alla Sardegna comunque piuttosto ampio, caratterizzato da fondali profondi e da canyon che rendono alquanto difficili le ricerche e particolarmente incerta l'interpretazione dei “segnali” captati dai sonar.
Proprio per questo motivo le numerose campagne che sono state condotte negli ultimi anni - anche con navi dotate di strumentazioni molto sofisticate, minisottomarini e veicoli subacquei filoguidati - purtroppo hanno dato sempre esito negativo.
Qualche novità, potrebbe però arrivare dall'ultima attività di approfondita ricerca, di cui è capofila il documentarista Francesco Scavelli. Il team di esperti, esaminando alcuni rari documenti ed incrociando una serie di dati, ritiene di aver ricostruito la rotta precisa percorsa quel giorno dalla formazione delle Forze navali da battaglia della Regia Marina. In questo modo è stato già identificato il relitto del cacciatorpediniere Da Noli, che accompagnava la corazzata Roma nella sua ultima tragica traversata.
Ulteriori ricerche hanno poi evidenziato nello stesso tratto di mare una forte anomalia magnetica, denominata “punto bizzarro”, che potrebbe essere proprio una parte della nave ammiraglia affondata. Tra qualche giorno, forse il 20 settembre, il gruppo di ricercatori salperà con un particolare battello proprio per verificare se quel “segnale” proviene realmente dal Roma. Le speranze, insomma, sono concrete.
La Marina militare, come ha confermato ieri mattina il capo di Stato maggiore, «segue con estrema attenzione» questa attività di ricerca, anche con propri ufficiali sul posto, «con la consapevolezza però - precisa l'ammiraglio La Rosa - che ogni nave affondata è un sacrario e che il mare è il luogo migliore dove i nostri eroi possono riposare. Una nave affondata - ribadisce ancora La Rosa - è lo scrigno della gloria: là devono restare i nostri caduti e non devono essere disturbati». Secondo La Rosa, «c'è un interesse generale a conoscere il luogo esatto dell'affondamento e noi seguiamo la ricerca, siamo vicini a chi la sta svolgendo; tutt'altro fatto - conclude - è il rispetto di questi sacrari, che non è assolutamente in discussione».
L'affondamento della corazzata Roma è una delle pagine più tristi della seconda guerra mondiale. Il 9 settembre, il giorno successivo alla firma dell'armistizio, la flotta della Regia Marina, al comando dell'ammiraglio Carlo Bergamini, fece rotta da La Spezia verso le basi alleate del Mediterraneo orientale.
Giunta in prossimità dell'isola dell'Asinara, fu attaccata da quindici bombardieri tedeschi, in volo con un nuovo tipo di bombe-razzo radiocomandate (FX-1400) e sganciate da grande altezza. La corazzata ammiraglia della Regia Marina e i due cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi colarono a picco.
VINCENZO SINAPI[/b]
Mi pare una buona notizia, finalmente!