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Urso de Segestro

Comune di 1a classe
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Tutti i contenuti di Urso de Segestro

  1. Vedendo cosa sono state capaci di fare certe amministrazioni civili, concordo con voi
  2. Vorrei complimentarmi con te, stai facendo un grande lavoro! Ma ti volevo chiedere quale sarebbe il libro "andato esaurito da tempo"?
  3. Nessuna delle 4 unità che hai citato è stata costruita a Fiume.
  4. La modifica al tagliamare del Vivaldi è antecedente allo speronamento dll'Oswald, il Vivaldi rientrò operativo dopo la modifica nei primi mesi del '39.
  5. Scusa Danilo dove si può prendere visione delle unità partecipanti alla rivista "H" del '38?
  6. La testimonianza fu raccolta a Messina da Libero Accini allora corrispondente di guerra e fu inviata al direttore del Mattino di Napoli, dice l'Accini ..".la corrispondenza non verrà pubblicata perchè non ha il visto della censura ministeriale...forse verrà pubblicata un giorno quando si penserà sia giunto il momento opportuno" Il tramite fu un sottufficiale segnalatore che si recava a Napoli in licenza. Dal libro di Mohr si evince che il tenente si chiamava Dehnel. Scusa ma non ho capito la questione del parafulmine politico/giornalistico
  7. Nel suo libro "La rotta della morte" Libero Accini racconta di una testimonianza resa da un reduce dalla Somalia italiana, tal Stuparich Antonio sloveno dei dintorni di Fiume.Lo Stuparich narra che un giorno di fronte alle secche di Uarsceik venne ad arenarsi una vecchia e rugginosa carretta ( Il Durmitor), ai militari italiani che salirono a bordo, preannunciato da un tanfo pestilenziale, si presentò uno spettacolo allucinante.."Aperta la stiva, su mucchi di sale giacciono 100-150 uomini, confusi con sorci e pidocchi invocazioni ,gemiti, squittire di sorci in fuga,cadaveri in putrefazione...ripugnanza,pietà. Si soffoca e si respira il marcio dei corpi.....portiamo in coperta corpi incapaci di reggersi.....All'improvviso scendono dalla plancia 10-12 uomini, gente di mare, in divisa tedesca comandati da un tenente..l'equipaggio da preda di una nave corsara tedesca.." I nostri dopo aver soccorso i superstiti li trasferirono a Merca dove diversi ancora morirono. La versione di Mohr nel suo libro Atlantis è molto più edulcorata e buonista, L'atlantis si doveva alleggerire di un pò di prigionieri e sfruttando una preda (Durmitor) decise di avviarli verso la Somalia Italiana, non nasconde le difficoltà del viaggio ,durato molto di più del previsto (29 giorni a fronte di 2 settimane preventivate) a causa della penuria di carbone e di conseguenza di viveri e parla di circa 300 prigionieri, ma non fà cenno a decessi di prigionieri. C'è qualcuno che ne sa qualcosa di più? Cosa ne fu dell'equipaggio di cattura tedesco?Fu recuperato forse da U-boote?
  8. Ben venga tutto quello che porta nuovi elementi e contribuisca a sfatare dei miti che di volta in volta vanno per la maggiore (i traditori che si annidavano in vari luoghi, poi venne appunto Ultra a cui infallibile non sfuggiva nave che muovesse da porti italiani,in tutte queste cose c'era una parte di realtà e anche molti alibi che servirono ( e servono) per giustificare i nostri fallimenti.Nel dicembre 1940 si poteva già constatare che il fallimento della guerra italiana ( la guerra parallela) e del regime era totale, nei sei mesi precedenti malgrado i favorevoli rapporti di forze non riuscimmo a neutralizzare Malta ne per mare e ne per aria, la flotta inglese scorazzò senza grandi contrasti, la flotta nostra silurata a Taranto, l'esercito in rotta in Grecia( o meglio in Albania ) e in Africa Sett.(140.000 prigionieri) la guerra italiana era finita. Ci sarebbero state le condizioni per concludere una pace con relativamente pochi danni. Quella che venne dopo era un'altra guerra, pur con alti e bassi, ma caratterizzata da una sempre maggiore dipendenza (o vassallaggio ) all'alleato tedesco,i fili di quella storia si tessevano ormai a Berlino non a Roma.
  9. Urso de Segestro

    Varata Nave Carabiniere F-593

    Ero presente stamani alla cerimonia del varo di nave Carabiniere, bella giornata di sole, molta gente, certo il fascino del varo vecchia maniera era tutta un'altra cosa...ma le tecnologie cambiano...e bisogna adeguarsi, uniche note stonate( beninteso a mio parere) il non aver ricordato nessuno che ieri era l'anniversario (tragico) di Matapan e la fanfara della marina che non mi sembrava all'altezza della situazione..ma non sono un'esperto musicale. bella l'iniziativa di ufficio postale staccato presso il cantiere con annullo speciale (timbro con silouette di nave Carabiniere) su cartolina postale dell'associazione d'arma raffigurante le 4 navi Carabiniere e infine medaglietta ricordo raffigurante la nave e la data del varo
  10. Non capisco perchè parli di URSS e governanti sovietici...quella roba è finita nel '91, oggi esiste la Russia in confini peraltro molto più contenuti che l'ex URSS, la Russia odierna è un paese a economia capitalista come noi ,sarà un capitalismo in salsa russa ma tale è. Riguardo al Tirolo l'Austria (non la Germania) per certi aspetti è come ci fosse già è l'italiano che si sente all'estero andando in Alto Adige ( o meglio Sudtirol) di recente un certo governo italiano barattando una manciata di voti in parlamento a dato competenza alla provincia autonoma anche per la custodia dei sacrari militari in quel territorio e si procederà allo smembramento del parco nazionale dello Stelvio. Al Brennero prima di entrare in Italia vicino al cippo di confine è visibile un cartello multilingue che spiega che si sta entrando in sudtirol territorio NICHT ITALIEN, pensate un po se noi mettessimo un cartello a Rabuiese che dicesse" Voi non state entrando in Slovenia e Croazia ma nell'Istria italiana....
  11. Ma il precedente c'è già, anzi più di uno basti pensare allo sfascio della Jugoslavia fortemente voluto dalla Germania per non parlare del Kossovo dove malgrado gli accordi internazionali dopo la guerra con la Serbia lo vietassero, ha autoproclamato la sua indipendenza con il beneplacito degli USA e della Unione Europea e in ultimo il Montenegro staccatosi dalla Serbia. Dopo di che penso che Putin non abbia fatto altro che seguire la via tracciata da altri e forse nel caso della Crimea con qualche ragione in più
  12. Consentimi ma il paragone tra la Crimea e Corsica, Nizza e Savoia non mi pare troppo calzante, sia per il tempo trascorso e per il fatto che in quelle regioni non c'è più nessuno che si sente italiano (I Corsi poi non se lo sono mai sentiti) La Crimea è da secoli russa e la grande maggioranza della popolazione si sente tale per lingua, cultura e storia, è un ritorno a casa.
  13. Urso de Segestro

    San Vito

    Condivido. Breda 37 da 8mm., però la foto sarà dopo 1937, anno di entrata in servizio della mitragliatrice
  14. Ma scusa chi sarebbero questi "benpensanti" che si sentono stimolati "dall'aurea di mistero"? Forse gli "scalmanati" che fanno casino davanti alle basi? C'è qualcosa che non torna...per benpensanti di solito si intende i tranquilli borghesi , conformisti dediti alle loro occupazioni quotidiane e molto rispettosi delle leggi e del potere costituito e poi non ti sembra di esagerare un pò con quella "ferrea disciplina" siamo in Italia non in Prussia e chi ha portato le stellette dovrebbe saperlo. Rimane il fatto che oltretutto a fatti avvenuti sia un diritto del cittadino sapere cosa è transitato nella propria città se siamo in una democrazia
  15. Forse se si inquadrano nella situazione di La Spezia, vedi discarica di Pitelli e indagini su possibili tombamenti in mare di sostanze non meglio "identificate"gli articoli "sensazionali" sono un po più comprensibili, senza scomodare l'onnipresente e onnipotente Al Qaeda,d'altra parte mi pare che anche tu dai per scontato che si trattasse di materiali pericolosi. L'esperienza insegna che un po di sana diffidenza non fà male, in un paese come il nostro dove siamo ancora in attesa di sapere cosa è successo al dc9 di Ustica (e anche allora chi cercava notizie vere era tacciato di voler screditare la Difesa ecc.)per non parlare delle varie stragi, degli armadi della vergogna e degli archivi che attendono di essere aperti da 70 anni e in ultimo sulla "terra dei fuochi" c'è ne un mucchio di cose per essere sconsolati non certo per qualche articolo di giornale
  16. Urso de Segestro

    La Spezia 1943

    Continui a non capire cosa chiedevo io,non mi interessa come giudicasse l'Italia il comando supremo tedesco, a me interessa se durante la guerra "italiana" appunto 10 giugno 40 all'8 settembre 43 La spezia era dichiarata territorio da considerarsi in zona di guerra o no!
  17. Urso de Segestro

    La Spezia 1943

    Ma il mio quesito era diverso, cioè se La Spezia era da considerarsi zona di guerra dal 10 giugno '40 al 8 settembre '43 oppure in parziali periodi di quei 42 mesi
  18. Urso de Segestro

    Regio Sommergibile Tazzoli

    Navy 60 vorrei anch'io se possibile approfittare della tua disponibilità; avendo notato un grossolano errore nel foglio matricolare di mio padre ti volevo chiedere della sua cartella personale come funziona e che notizie si possono ricavare ,se non ti reca distrurbo ti potrei anche sentire per telefono. Saluti Urso
  19. Urso de Segestro

    Qualche Cartolina

    Incredibile!STV come l'hai avuta? Ne ho una uguale che fa parte dei ricordi di mio padre, all'epoca fuochista sull'Usodimare, anche la dedica è posta con la stilografica sulla foto, è stata fatta in occasione della rivista H e sullo sfondo si vedono il Trento e il Trieste. Ma chi era il Cap. di Vascello che firma la foto?
  20. Grazie Red, ho letto il topic da te suggerito ma le notizie sulla saldatura sono piuttosto lacunose, la discussione finisce per parlare più di chiodatura... a questo proposito vorrei informare che l'ultima nave della MM parzialmente chiodata nello scafo è stata l'idrografica Amm. Magnaghi ( giunta del" ginocchio")
  21. Comandanti, c'è qualcuno che mi sa dire quando cominciò l'impiego della saldatura elettrica a bordo di navi della Regia? Anni or sono parlando con un'operaio dei CNR di Riva T, mi disse che negli anni 30' durante la costruzione di elementi per il rimodernato Cesare furono condotte esperienze di saldatura coperte da un'alone di riservatezza, si sa qualcosa di più?
  22. Certo C.te Nichelio ci furono molti italiani che aiutarono gli Ebrei a salvarsi e ciò viene a nostro onore, furono loro che riscattarono l'infamia delle leggi razziali e delle persecuzioni specie dopo l'8 settembre 43 però mi sembri un po troppo autoassolutorio quando parli di" alcuni criminali"quando furono emanate le leggi razziali non vi fu gran solidarietà verso gli Ebrei eppure da un giono all'altro furono espulsi dalle scuole dai luoghi di lavoro ecc nell'indifferenza generale Poi la guerra fece prendere coscienza che il problema non riguardava solo gli Ebrei,gli elenchi stilati per le leggi razziali servirono ottimamente ai nazisti e ai fascisti di Salò per catturare gli Ebrei e vi erano molte delazioni perchè per ogni ebreo pare venissero pagate 5000 lire. Per molti siamo italiani brava gente,ma in Abissinia o in Slovenia ,Croazia, Montenegro dove abbiamo fucilato incendiato,lanciato gas asfissianti lo siamo un po' meno secondo me gli stereotipi non riescono a rappresentare un popolo.
  23. Gli alpini furono i meno impegnati dall'attacco russo del dicembre che investi' le div. di fanteria schierate più a sud, sfondò il fronte dell'armir e il 19 dic. i sovietici avevano raggiunto Kantemirovka a 40 km dalla linea del Don, fu in quel frangente che alcuni btg. della Julia furono schierati (e si dissanguarono) sulla Kalitva per proteggere il fianco sud rimasto scoperto dopo lo sfondamento sovietico.Varebbe la pena di rendere giustizia alle div. di fanteria dell'Armir poco ricordate dalla storiografia ,che furono investite in pieno dall'operazione "Piccolo Saturno"e travolte dalle forze corazzate, anche per loro la ritirata fu un'odissea infernale e solo pochi riuscirono a uscirne.Sforzesca, Ravenna,Cosseria,Pasubio Torino, Celere, le ultime tre erano le veterane del CSIR il loro equipaggiamento invernale era peggio di quello delle div Alpine. Una parte della tragedia poteva essere evitata se il C.A. alpino si fosse ritirato per tempo, l'ordine fu dato solo il 17 gennaio! Un mese dopo lo sfondamento a sud ,erano a vigilare una linea ormai superata dagli avvenimenti.C.te Naressi io non so che storia ( o epica?) studiavi, quando andavo io (primi anni 60) quando andava bene si arrivava alla prima g.m.ed era una storia abbastanza pallosa, fatta di frasi mitiche pronunciate dai vari personaggi e non insegnava nessun spirito critico e i diversi punti di vista non so cosa si insegni oggi,ma credo che non sarà peggio di allora.Riguardo ai nostri soldati, io ho avuto la fortuna di parlare con molti di loro anche della I^G:M: della seconda imbarazzo della scelta a cominciare dalla mia famiglia, certo erano militari di truppa quelli che i libri non li scrivono mai e non ho mai sentito da loro pronunciare la parola "eroismo" "epico" al massimo ricordavano qualche compagno o comandante che aveva del fegato,ma la massima aspirazione era portare la pelle a casa non trovando una ragione per la quale si trovavano in Russia ,Grecia, Libia , Jugoslavia ad aggredire Paesi che non rappresentavano nessuna minaccia per l'Italia. e ricordavano molto bene anche la corsa che c'era ad imboscarsi nelle retrovie. Certo quando si combatte per sopravvivere si tirano fuori risorse inaspettate ma in ciò non vedo dove sia l'epica. Un reduce (dei pochi) della Cuneense mi raccontò che durante la ritirata,affamati entrati in un'isba trovarono una donna russa circondata da bambini in tenera età che li apostrofò " mio marito è in guerra ,non so dovè,la terra è in rovina e indicando un mucchio di patate" ho poche cose ma se avete fame prendetene" Il reduce mi ripetava la conversazione in russo dopo 60 anni e aveva le lacrime agli occhi e disse "cosa ci facevamo a migliaia di km dalla nostra Italia a portare lutti e rovine a un popolo che non conoscevamo e a disseminare di morti la nostra tragica rotta.
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