Urso de Segestro
-
Numero contenuti
140 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Calendario
Risposte pubblicato da Urso de Segestro
-
-
Leggendo il libro di Francesco Mattesini " Il primo bombardamento navale di genova" ho appreso che la Francia a inizio guerra era dotata di apparati radar di individuare aerei italiani anche alla distanza di 125 km, nel libro si parla seppure in modo sintetico di radar ubicati sia sulle coste della Provenza che in Tunisia. Non avevo avuto occasione prima di conoscere questa realtà e vorrei chiedere hai Comandanti se qualcuno ha notizie più esaurienti a questo riguardo, formulando alcuni quesiti: I radar in questione erano di progettazione e costruzione francese? Quando la prima entrata in funzione? Erano in dotazione a navi della Marine Nationale o solo su impianti a terra? Visti i ritardi dell'Italia sul radar all'atto dell'armistizio con la Francia e anche dopo non venne fatto nessun tentativo per venire in possesso di questa tecnologia?Grz dell'attenzione che mi vorrete dedicare:
-
Grz al Comandante LColombo come sempre preciso e documentato, non ero riuscito ade avere info in proposito. vorrei fare una riflessione su questo, certo hai brittanici non poteva sfuggire la gravità di un provvedimento del genere..di qui la riflessione, essendo marzo '40 da parte britannica si dava ormai per scontato la fine della non belligeranza italiana e forse ormai si avevano info su questo? E di conseguenza non c'erano più prudenze legate a possibili mediazioni per tenere l'Italia fuori dal conflitto?
-
Complimenti ,bello questo post sui motovelieri, mi hanno sempre incuriosito queste piccole navi che svolsero un ruolo poco conosciuto ma prezioso con spirito di abnegazione veramente grande, facili prede del nemico lo testimoniano le numerose perdite subite. A questo proposito a qualcuno risulta di motovelieri che abbiamo respinto con successo attacchi smg nemici?
-
In vari Testi ho letto (ma mai in modo esauriente) di navi carboniere italiane fermate e sequestrate dalla RN durante periodo della non belligeranza, sopratutto marzo '40,si parla di 13 navi sequestrate e dirottate in porti inglesi un evento non certamente leggero vista la situazione di allora. Qualche Comandante è in grado di fornire notizie su questi avvenimenti? Come si risolse la questione? Le navi furono poi rilasciate?
-
Fu demolito perchè logorato dall'uso o per altri motivi?
-
L'Amministrazione americana comunica che gli USA ha raggiunto i risultati che si erano prefissi in Afghanistan.....pensiamo cosa sarebbe successo se non li avessero raggiunti..se non fosse tragica la situazione( pensiamo hai nostri 53 morti e hai svariati miliardi spesi) ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate.
-
In ricordo e in onore di quelle centinaia di marinai caduti 80 anni orsono. La più grande tragedia dell'Italia sul mare
-
Not war make love😍
-
Qualcuno mi sa spiegare questo tipo inconsueto di prua? E l'abbandono del bulbo prodiero?
-
Qualche comandante sa se ha richiesta è possibile far riprodurre e da chi nastro per berretto marinaio con nome unità navale?
-
Grazie comunque, concordo, meriterebbe senz'altro che gli fosse dedicata un'Unità
-
Qualche Comandante mi consiglia un libro sull'amm. Giovanni Galati? grazie.
-
10 hours ago, max42 said:
L' amor patrio non deve mai venir meno, anche se abbiamo conosciuto tempi migliori. Grandi uomini hanno creato l'Italia unificata! Grandi uomini, i padri fondatori, hanno creato la Repubblica sulle macerie di una guerra sbagliata e persa. Per questo, oggi Festa della Repubblica, e sempre comunque, dobbiamo essere fieri della nostra Patria, di essere Italiani!!!
W L' ITALIA ! ! !
Mi associo completamente
-
-
Un Pensiero ai Caduti dello Zara,Fiume, Pola, Alfieri, Carducci
-
-
Questi ritrovamenti suscitano sempre una grande emozione.....Ho conosciuto un marinaio addetto gruppi elettrogeni del Bande Nere,scampò all'affondamento solo perchè in licenza da alcuni giorni, mi diceva di aver saputo che diversi naufraghi cercando di appigliarsi a funi calate dal ct Aviere finirono nelle eliche dello stesso.
-
Che fascino.....la vecchia Signora....😘
-
Anche a Sestri Levante danni materiali notevoli, una mareggiata che non si ricorda a memoria dei viventi , la baia di levante (Portobello) pesantemente colpita , diverse imbarcazioni colate a picco o spiaggiate , le abitazioni e alberghi, bar al piano terra della baia invase dal mare e da detriti cosi come diversi carruggi del centro storico, unica cosa positiva che non si lamentano perdite umane.
-
Ringrazio Danilo ,Colombo e Alfabravo per la consueta solerzia con cui hanno cercato di rispondere al mio quesito...vorrei aggiungere che il reduce in questione ormai peraltro deceduto mi disse che "radio castello di prua" parlava addirittura di un paio di morti....fantasie? Lui diceva: " quando succedevano cose sgradevoli dovute a negligenze ho scarsa preparazione si cercava di tenerle nascoste"
-
Dal racconto di un reduce: La torpediniera La Farina fungeva da nave traina bersaglio, durante esercitazioni di tiro anno 1938 o 39, fu colpita per errore da un Ct Usodimare o Vivaldi? Qualche Comandante ne sa qualcosa? Esiste qualche corrispondenza fattuale a questo racconto?
-
buongiorno signori,
Caporetto è stata definita dagli storici una tragedia tutta italiana, e in effetti altri momenti come quello sono nella nostra storia.
ho da rivolgere una domanda: ho letto, non ricordo più dove, che due brigate (o battaglioni) erano acquartierate allo sbocco della Val di Plezzo col compito di intervenire in caso di attacco tedesco (per alza verità, anche se non ci avevano creduto, i piani dell'attacco erano noti al comando italiano da tempo).
quelle due brigate non intervennero mai, il che diede modo a Cadorna di scaricare le sue responsabilità accusando i fanti italiani di viltà.
le brigate furono accusate di codardia davanti al nemico, disonorate e fu loro ritirata la bandiera di combattimento. soltanto una commissione di guerra nel 1938 (mi pare) appurò che tutti gli uomini erano morti al loro posto a seguito di un attacco con i gas che precedette la avanzata tedesca (tra i quali era anche il tenente Rommel).
ho letto l'episodio, ma non ricordo più dove né il nome delle due brigate. qualcuno può aiutarmi?
grazie. erberto
se qualcuno fosse interessato, su www. liberospazio.com ho scritto qualcosa sull'argomento
Forse una potrebbe essere la brigata Friuli di cui i fanti dell'87° rgt nella conca di Plezzo furono sterminati sulle loro posizioni da 2000 bombole di gas acido cianidrico ad alta concentrazione a cui le nostre maschere antigas erano inefficaci, di 1800 uomini i superstiti furono circa 200
Da tenere in conto che nei giorni successivi alla rotta circolarono diverse versioni sui comportamenti di diversi reparti ad esempio pervenne a diversi giornali un bollettino apocrifo non si seppe mai da chi redatto che recitava cosi:Per la forte pressione dell'avversario ma più ancora per l'ignobile tradimento di alcuni reparti della II armata e più precisamente delle brigate Roma, Pesaro, Foggia, Elba, il nemico ha potuto invadere il sacro suolo della Patria. Che Dio e la Patria li maledicano e il fango e la vergogna li coprano in eterno: Non si seppe mai l'autore del bollettino in questione , una copia fu rinvenuta tra le carte del Fondo Folli del Museo del Risorgimento di Bologna scritta a mano e non firmata.
Può suonare strano ma furono più generosi nei confronti dei nostri soldati i nostri nemici Austro-Germanici che parlarono di aspri combattimenti corpo a corpo e di reparti che si difesero strenuamente.
-
100 anni fa in queste ore si stava profilando una delle peggiori disfatte delle nostre Forze armate. lo sfondamento degli Austro-Tedeschi della fronte Giulia sull'alto Isonzo determinò una tragica ritirata , migliaia i Caduti decine di migliaia i prigionieri , ingentissime le perdite di materiale sopratutto di artiglierie per non parlare del morale di un'esercito in rotta. Il nostro Paese sembrava in ginocchio a un passo dal collasso e invece riusci ha trovare di li a poco sul Piave ,sul Grappa e non solo le energie necessarie per resistere e infine riprendere l'iniziativa.
In ricordo dei Nostri Avi protagonisti e vittime di quegli eventi.
-
Sincere Condoglianze
Radar francese 1940
in Tecnica
Inviato
Grz della segnalazione del libro, dovrò far ricorso a tutte le mie reminiscenze del francese ...ma mi sorge spontanea una domanda..come mai da parte italiana (considerando i nostri ritardi sul radar) non fu fatto nessun tentativo per impossesarsene? oppure eventuali tentativi fallirono?