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Risposte pubblicato da Dedalo1958
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E questa è una mia realizzazione dell'attacco giapponese a Pearl Harbor sugli aeroporti statunitensi dove vennero sorpresi anche i mitici Curtiss P40 Warhawk
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Mi congratulo con il Comandante Vespucci. Il 200 Saetta lo sto montando ora... nel frattempo se interessa posto alcune foto di questo mio diorama sul Macchi MC72 consegnato ed esposto al Museo Vigna di Valle per l'80nnale dell'evento di Desenzano (Record di 709,202 kmh - 23 ottobre 1934... ancora imbattuto)
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Così ... Comunque grazie per i vs giudizi che mi aiutano a crescere.
Poi detto da Te Dasboot al quale mi inchino oltre che per i modelli dinamici, straordinari, in particolare per quel fantastico modello "Vosper Fast Patrol" senza nulla togliere a tutti gli altri.
Io di diorama in ambiente marinaro ho fatto molto poco, avendo iniziato con aerei e poi con mezzi corazzati e figurini , ma mi ci dedicherò maggiormente perchè mi affascina molto la Marina in genere.
ecco un LCM durante lo sbarco USA a Gela nel 1943
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Gli ho detto di non parlare ad alta voce... è una missione segreta! Scherzi a parte... grazie per l'attenzione e mi impegnerò presto in qualcosa di più probante. Comunque la Marina ha un fascino tutto particolare, a partire dall'inno che trovo tra i più belli del mondo. Felice 2013 a tutti Voi
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Diorama finito...
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No, purtroppo non sono iscritto ad un club anche se mi piacerebbe molto. Il lavoro mi porta via moltissimo tempo e quando ho un pò di "libertà", mi dedico alla mia passione per il modellismo. Pensando a quello che hai scritto sui danni provocati da questi mezzi ai Britannici, mi viene da riflettere sul fatto che nessun altro soldato o marinaio o aviatore tranne quello italiano, possedesse un innato spirito di adattamento, che nella consapevolezza di una inferiorità evidente, proseguisse imperterrito nel suo intento fino al sacrificio supremo. E ciò che contraddistingue un vero eroe dal dovere di un militare! Un esempio è proprio Teseo Tesei...
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Quasi arrivati al termine...
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Felicissimo Natale anche a Te e Famiglia e che un luminoso e stimolante 2013 vi sia propizio e prodigo di belle novità, salute ed armonia.
Sempre vigile e all'erta...
Poggio Rusco 1979
3 Btg 187mo
Paracadutisti Folgore
Di Fulgida Gloria, vigile scolta.
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Caro Malaspina,
è sempre un piacere interloquire e scambiare opinioni epistolari con persone come Te. Prima di tutto ti posso dire che non sono un ex marinaio, ma un ex ufficiale dell'E.I., pertanto la mia "competenza" per ciò che riguarda la storia della Marina Militare Italiana risulta sostanzialmente nozionistica. Ma questo non mi esonera dal documentarmi soprattutto se devo esercitare la mia passione nell'arte del diorama modellistico. Ma veniamo al dunque: quando faccio riferimento alla Marina Militare Americana in particolare all'uso della "Pizza" ovvero del copricapo caratteristico dei marinai, esprimo una constatazione di memoria storica... mi spiego meglio. La pizza risale agli inizi del '900 e va a sostituire il cappello in paglia, chiamato anche cerata o catramata, simile a quello posto in testa ai gondolieri veneziani. Questo copricapo in realtà era già in uso ad altre marine come quella americana e tedesca e mantiene rispetto al berretto precedente, la fascia che invece di essere sopra la visiera ora è posta sotto la tesa generalmente indicante il nome della nave ove il marinaio è imbarcato. In tal senso è evidente il diverso tempismo storico nella adozione di questo elemento dell'uniforme marinara certamente a favore dei nostri "alleati" attuali e del passato. Dire pertanto che i marinai US Navy indossino la medesima "caciotta" estiva che i nostri hanno utilizzato fino agli anni '80, mi sembra sinceramente inesatto.
Per quanto riguarda la "pizza della Regia Marina" mi rifaccio a quanto già è stato scritto da persona attendibile:
Dal Foglio d’Ordini del 1873: le uniformi in dotazione al corpo della Regia Marineria.
Tre sono i copricapo indicati come dotazione dei sottocapi e comuni:
- il berretto in panno blu, da impiegarsi con la divisa ordinaria invernale, nella sua, oramai tradizionale, forma;
- il berretto di palma, una sorta di paglia intrecciata e svasata verso l’alto, per l’uniforme estiva o per i climi caldi;
- il berretto da pioggia, in robusta tela cerata, più noto come Sud-Ovest. E’ dotato di due paraorecchie ai quali è fissata una fettuccia nera che funge da soggolo.
Per quanto riguarda il berretto in panno blu, nel citato foglio d’ordini del 1873, si apprende che esso ha un rinforzo interno in grossa tela olona, la quale ha lo scopo di mantenerlo rigidamente in forma, sopra tale rinforzo, nella parte a contatto con i capelli, è presente una fodera nera in cotone. Con il regolamento del 1883 viene apportata qualche modifica al berretto in panno: le dimensioni sono ridotte, la differenza tra il diametro della base e della parte alta è di circa 9 cm e non più 14. Appare inoltre il nastro con la scritta “Regia Marina”. Infine, il berretto è munito di una fettuccia in cotone nero, cucita ai lati della base, che funge da soggolo. Dal 1906 viene definitivamente abolito il berretto di palma; con le divise ordinarie estive si userà il solo berretto in panno blu coperto dal telino bianco. Durante il periodo della prima guerra mondiale, con foglio d’ordini del 1915 viene istituita una nuova uniforme in panno grigioverde, destinata a tutto il personale della Regia Marina che è impiegato nelle zone di guerra in cui è impiegato lo stesso esercito. Il corredo del personale in zona d’operazioni si arricchisce, quindi, di un berretto in panno grigioverde; tranne il colore del tessuto, è identico in tutto a quello in panno blu. Un foglio d’ordini del 1925 inserisce nel corredo dei marinai, un nuovo copricapo bianco, da indossare con la divisa estiva (quindi non più telino bianco sul berretto in panno blu). Stranamente, sul foglio d’ordini è pure scritto che il berretto bianco non deve essere lavato ma solo pulito con bianchetto! Durerà solo 2 anni, infatti nel 1927 si ritornerà al berretto con panno blu e copertura bianca per la divisa estiva ed il nuovo copricapo bianco verrà abolito.
In compenso nel 1926 viene introdotta una novità: il berretto basco di feltro, si tratta del raro basco che spesso vediamo nella immagini d’epoca, indossato dai nostri sommergibilisti (col camisaccio di panno grigioverde).
Dal 1927, il berretto Sud-Ovest, che veniva dato in dotazione fin dal 1873 a tutti i marinai, sarà distribuito rigorosamente al solo personale imbarcato. Successivamente, nel 1936, vengono eliminati i paraorecchie ed il soggolo è cucito direttamente alla base della testiera. Ma il destino di questo storico copricapo è segnato, due anni dopo, nel 1938 sarà definitivamente abolito. Una riedizione “moderna” del Sud-Ovest sarà reintrodotta per breve tempo nel dopoguerra. Fino agli anni ’70 saranno anche impiegati il berretto bianco in tela ed il basco, lasceranno anche loro, malinconicamente, il posto al berrettino con visiera ed alle tenute jeans in stile yankee! Lo stile del berretto da marinaio, pur mantenendo i propri caratteri essenziali, muterà nel corso degli anni, subendo anche l’influenza delle esigenze belliche e delle differenti modalità costruttive. Si trovano berretti irrigiditi internamente dal cerchio in acciaio, o da strutture di cartone o di garza telata. Stilisticamente si passa dalla grande “pizza” ai modelli più compatti e “flosci” della grande guerra, alla pizza piatta degli anni 30. Il berretto in panno blu resisterà però fino al 1971, i vecchi sistemi costruttivi però sono stati con gli anni perduti e la plastica prenderà sempre più il sopravvento nelle componenti interne del berretto. Nel 1972 esso sarà definitivamente abolito e rimpiazzato dal modello in polivinile bianco (ancora impiegato).
Pizza Regia Marina
Un saluto sull'attenti e Auguri di Buone Feste.
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Capo Malaspina, prima di tutto grazie per la sua attenzione. Se mi è concesso:
a) I figurini sono quelli di Model Victoria... ahimè, io non sono in grado di realizzarli, anche se spesso ne modifico la posizione degli arti se sono in plastica (quelli di model victoria sono in resina dura).
b) Il Marinaio che scende le scale dell'approdo, non ha il colletto a V, ma è l'ombra proiettata dal suo mento sulla maglietta. Lo scollo è uguale a quello dell'altro marinaio che aiuta Tesei ad indossare la muta.
Nella fattispecie il berretto in uso alla Royal navy è questo:
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a differenza di questo che era quello indossato dai nostri marinai nel 1940. (in effetti la corona della cupola assomiglia un pò a quella dei marinai US Navy mentre quella degli italiani era a forma di sufflè come si vede in foto)
Devo comunque ultimare il diorama e provvederò oltre all'acqua del mare sotto il pontile, ad aggiungere la scritta "Regia Marina" sull'esterno del corpo cilindrico opposto all'alluda del berretto.
Comandi, sempre sull'attenti...
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Manca solo l'acqua sotto al pontile...
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Impegno al massimo fino al termine dei "lavori"... ma la passione non finisce lì!
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Sempre sull'attenti per Lei Guardiamarina Berillo. Obbedisco!
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Comandi Capo Malaspina...
non è per nulla infantile la sua domanda. In realtà trattasi non di modello autocostruito, bensì elaborato sulla base di un noto kit Model Victoria (scala 1/35) che trovo forse più difficoltoso (è in resina infatti) da lavorare di quello messo in commercio dalla Italeri, casa che stimo moltissimo peraltro, ma nel caso specifico dotato di particolari fotoincisi molto dettagliati e che in definitiva risulta maggiormente scolpibile e trattabile modellisticamente parlando.
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Sto realizzando un diorama con location "Porto di La Spezia" e più precisamente l'ultimo colloqio tra Junio Valerio Borghese e Teseo Tesei prima della eroica missione nelle Acque di Malta del 26 luglio 1941. Nel diorama oltre ad unl molo di attracco sarà inserita anche una Fiat 500 A della Regia Marina ed altri tre figurini rappresentanti il secondo uomo del "maiale", il Comandante Borghese ed un marinaio di supporto... e i lavori in corso continuano:
ecco alcune mie foto che forniscono una idea ovviamente da sviluppare e completare!
Di fulgida gloria... vigile scolta!
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Una sola parola... CHAPEAU! Costui è un VERO MODELLISTA.
Macchi Mc 200
in Terra e Cielo
Inviato
E per rimanere con i piedi per terra ecco la Harley Davidson in dotazione alla Military Police Statunitense nel 2° conflitto mondiale (1/35)