UCCIO

Grazie ! Si credo anche io. CIAO

Speriamo che ci facciano continuare .... :s06: (... il piatto piange !!!! :s14:)

Ottimo lavoro U-boot ! Posso chiderti notizie in merito alle fonti della tua ricerca ? Grazie.

Infatti non è così .... quello è un vecchio disegno ... Permettetemi poi di confutare la definizione del 214 come fratello maggiore del 212A. Si tratta di un battello molto evoluto ma dalle caratteristiche "stealth" molto meno importanti del 212A. - Ha autonomie AIP minime e non paragonabili. - Non è realizzato in acciaio amagnetico. E' un progetto pensato dai tedeschi solo per l'esportazione. ... e secondo voi i tedeschi si tenevano il fratello minore e vendevano il fratello maggiore ? :s16: Nha ! CIAO

SRV-300 ... molto più piccolo e meno performante ... ma il suo lavoro lo fa bene. Ve lo assiicuro ! DETTAGLI

Carissimi, magagne non ce ne sono ... bisogna conoscere bene la storia di questo programma, altrimenti si può fare un po di confusione. Il progetto iniziale di questi battelli era esclusivamente tedesco ed era denominato U212. Era un progetto basato su un requisito operativo tipicamente tedesco e che si basava su un impiego strategico da guerra fredda (Mar Baltico, bassi fondali, campi minati, acque ristrette, etc.). A seguito della firma storica di un accordo (MoU - Memorandum of Understanding) tra i due Governi, la Marina Militare e l'Industria Italiana subentrarono nel programma che, proprio per questo motivo fu ridenominato U212A. Da quel momento è nata una cooperazione per la realizzazione di battelli identici (vero vantaggio delle cooperazione, specie per il supporto in vita). Ovviamente il progetto fu modificato opportunamente: fu rivista la quota massima, furono inseriti alcuni componenti italiani di nota affidabilità(Snorkel e Sollevamenti Calzoni, Timoneira e controllo timoni AVIO, etc.). Altre proposte non furono purtroppo accettate (es. raddoppiare il numero dei motori DIesel). Quindi il Progetto U212A, comune per entrambi i paesi, ha dato il via alla costruzione di 6 battelli identici* (4 tedescbi e 2 italiani). *Durante le prime fasi della costruzione la Marina Italiana, con il consenso dei partner, decise (per ovvie ragioni) di apportare alcune giustificate modifiche : I tedeschi hanno una diversa "filosofia" della sicurezza ..e quindi noi italiani abbiamo dovuto implementare alcune tecnologie a noi familiari, che i tedeschi ritengono inutili. Mi riferisco al sistema di fuoriuscita individuale di emergenza che troviamo sui nostri e non sui tedeschi (loro usano solo un sistema collettivo, diverso) ed ad altri sistemi di sicurezza minori (Sistema di ventilazione forzata dall'esterno). Un'altra differenza è legata all'uso dei siluri di fabbricazione nazionale "WASS - Whitehead Alenia Sistemi Subacquei. I nostri battelli possono lanciare siluri italiani e tedeschi; mentre i batelli tedeschi lanciano solo i loro. Queste sono le uniche differenze progettuali dei battelli. Ovviamente i due cantieri hanno costruito i battelli seguendo il progetto comune .... ma basandosi sulle proprie esperienze e tecnologie. Un segreto: Da un punto di vista strutturale ... i nostri sono venuti molto meglio (cosa ammessa anche dai tedeschi) ottenendo coefficienti di sicurezza molto più rassicuranti. Il tutto è dovuto ad una più adeguata procedura di saldatura delle lamiere .... sembra strano pensando alla celebre precisione tedesca. Ma è così. CIAO

Ben Fatto ! Complimenti a Luciano ! :s28:

Le parti grigie sono i pannelli di protezione dei sensori sonar; di solito sono realizzati in materiale speciale sonar-trasparente. CIAO

Me lo sono rivisto ... proprio in quest'occasione. Comunque ... confermo tutto ! Era proprio il Sommergibile classe "Oberon" Canadese SSK 72 "Ojibwa" . Questo ed altro su questo LINK. CIAO

Gardando bene le immagini .... sono certo che si tratta di un vecchio battello Canadese della classe "OBERON". Le forme prodiere sono proprio loro (specie la base del sonar ma anche i timoni orizzontali ripiegabili). Link alla classe "OBERON" Lo avranno ripulito un po per il film .... ma è lui. CIAO

Carissimi, l'ultimo ex USA della nostra Marina è stato il Romeo ROMEI, giàUSS Harder (classe TANG). Andò in disarmo il 31 maggio del 1988 e venne demolito nell'estate del 92 in un cantiere napoletano. Credo di essere stato l'ultimo a metterci piede, la sera prima che un rimorchiatore lo venisse a prendere per portarlo alla demolizione (feci un raid ... per "rubare" qualche ricordino). Il Piomarta fece la medesima fine ... ma un paio di anni prima (nel 1990) credo. Il Film K19 è stato girato interamente in Canada (Halifax) dove un mio collega canadese fece da comparsa. Il battello che presta soccorso (foto sotto ... catturata dal Divx del film) non è sicuramente italiano, ma forse neanche americano (ha delle forme orribili ... che fanno pensare a qualcosa costruito appositamente per il set ...). Credo che i ringraziamenti alla MMI siano venuti fuori nella versione italiana del film, e credo si riferiscano al doppiaggio. Il direttore del doppiaggio, e da sempre la voce italiana di Liam Neeson (il secondo) , è Alessandro Rossi e lavora per la SEFIT di Roma. So che chiese aiuto allo Stato Maggiore Marina per la corretta traduzione di alcuni termini tecnici. Lo so , perchè fece lo stesso per doppiare il film "BELOW" diversi anni dopo ... e lo SM mandò il sottoscritto a fare da consulente (passai 3 giorni in sala di doppiaggio). :s12: Apprezzo molto questa correttezza della SEFIT ... in molti film si sentono spesso delle boiate pazzesche .... CIAO

Confermo. Dovrebbe essere un "ULA" Norvegese. L'impianto è un sistema di comando e controllo tipo B.C.W.C.S. MSI90U della norvegese Kongsberg Defence AS; (fonte pubblica) http://www.marina.difesa.it/programmi/programmi04.htm E' molto simile a quello dei 212 .... ma molto meno avanzato. CIAO

Bhe ... proprio la prima non direi ... http://www.hdw.de/schiffsdatenbank/images/.../big_318_10.jpg Bismark ... questo link lo avevi proposto proprio tu ... un po di tempo fa. ... e poi ... non sono sicuro che quella foto sia stata fatta su un 212. Quelle sono 3 consolles Kongsberg ... ma sui 212 quelle consolles sono posizionate in modo diverso (2 a dritta e 2 a sinistra ... e mai 3 in fila). Poi quei periscopi ... sono vecchiotti ... (guardate i periscopi nella foto del link sopra). Anche il pavimento non torna ... Potrebbe essere un battello norvegese classe "ULA" o un "209" Turco ... bho . Scusate per la precisazione CIAO Giampy

Grazie 1000 !!!!

MI sorge solo un dubbio .... Perchè la FAGIOLI si è ricordata solo ora di confutare le affermazioni del Comune di Milano, relative ai notevoli costi ???? Forse perchè nessuno la aveva interpellata ??? Bho ?

Non ho parole ! :s12: State certi che domani mi assicurerò che questo articolo finisca sulle scrivanie che "contano" !!! (se non c'e' già) L'articolo rimanda a Pagina 49 ... qualcuno può scattare una foto digitale dell'articolo interno e mandarmela ... sarebbe ulteriromente utile .... Vi ringrazio !!!

:s04: Hey .... manco un paio di giorni ... e guarda che mi combinate !!! :s03: Grazie !!! Si ero in Germania (Kiel) a tirare le orecchie ai nostri amici di HDW per un paio di questioni delicate. Leggo solo ora questo post. Sono lusingato ! Grazie ragazzi .... ovviamente le bevute le offro io !!! Giampiero PS: per togliere qualche dubbio residuo : ho completato un Corso di Specializzazione superiore (della durata di 2 anni) in Costruzioni Navali - indirizzo Sommergibili svolto presso lo Stato Maggiore MM. Totiano ha letto sul FOM (Foglio d'ordini Ministeriale) la concessione del relativo brevetto in seguito al completamento del Corso ed esame finale. Un'esperienza interessante che mi ha permesso di girare il Mondo in cerca di tutto ciò che riguarda la progettazione di Sommergibili.

finito ....

continua ... (Molo San Vincenzo - Napoli)

Belle ! Visto che si parlava di Napoli .... :s02:

Dice bene Luciano .... Si usavano e si usano pompe per spostare liquidi da un punto ad un altro. Se la cosa avviene a pressione costante si parla di travaso e si utilizzano pompe centrifughe (alte portate e minima prevalenza). Si usano per spostare acqua, gasolio, etc. per i vari servizi di bordo. Se invece non si tratta di travaso ... ma è necessario spingere liquidi a pressioni superiori (come ad esempio per spingere acqua fuori bordo a varie quote) si utilizzano pompe volumentriche (di solito alternative) che assicurano alte prevalenze ma basse portate. In questo campo la tecnologia non ha fatto grandi passi avanti ... le pompe sono essenziamente le stesse. Magari si sono un po evolute le macchine che le trascinano (di solito motori elettrici asincroni a corrente continua). SPero di essere stato chiaro- CIAO

Parole sante, Luciano ! :s02:

Luciano si riferiva all'eco sonar .... Credo che anche mettendoci le pinne .... sbuffando alla grande e cantando dolcemente ... un sommergibile non avràmai la stessa segnatura acustica di una balena ... :s03: CIAO

Questo è vero ... ma ti assicuro che l'acciaio amagnetico non ha nulla a che fare con i sonar ... sia attivi che passivi. I sonar passivi sentono i rumori ... i sonar attivi vedono ostacoli .... tutto qui. CIAO

Mi auguro che Luciano non se la prenda ... se mi permetto di correggerlo .... ??? OK ? Quello che ha correttamente descritto Luciano rientra nel campo del cosidetto "Target Strenght" e non in quello della S.A.. La segnatura acustica (come ha detto giustamente il C.te Simone) è invece la propensione di un battello ad emettere ed irradiare rumore in acqua. Questo rumore viene recepito da sensori passivi (idrofoni) e non da quelli attivi. Ridurre la segnatura acustica di un battello significa quindi ridurre il rumore che irradia in acqua. Si tratta di una vera scienza che comporta studi molto complessi nel campo delle vibrazioni; studi che al giorni nostri sono la vera "gatta da pelare" di tutti i progettisti di sommergibili. Contenere la segnatura acustica non è solo importante per non essere intercettati dai sensori passivi nemici. E' anche fondamentale per non disturbare i propri sensori passivi; il rumore proprio comporta infatti una sensibile riduzione delle portate dei sensori passivi. L'avvento di sensori passivi sempre più sensibili e precisi ... ha imposto ai nuovi progetti una radicale revisione delle normali tecniche di posizionamento e scelta degli apparati. Il duello è sempre aperto ... ma vince chi fa meno rumore !! Sempre !!! Per quanto riguarda la difesa dai sensori attivi (ormai quasi esclusivamente aero-navali ... dato che i Smg. non li usano praticamente mai) non ci sono grandi vie di sviluppo. Del resto però non hanno mai costituito una vera minaccia per via della ridotta portata e della scarsa precisione. La buona regola di "mettere la poppa" sul rilvamento del sonar attivo (per offrire la minima figura eco e fornire il minimo target streght) e il tenersi alla larga (dato che il "ping" si sente a decine e decine di miglia e molto prima che la nave possa cogliere un eco attendibile) costituiscono ancora la migliore difesa contro questo tipo di minaccia . Scusa Luciano se mi sono permesso, ma volevo chiarire il concetto. Grazie ! CIAO a tutti !