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Akula_Class

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Risposte pubblicato da Akula_Class

  1. sono d'accordo anch'io con Secondo Marchetti, al di là della virata prima o dopo, semplicemente li la nave non ci doveva stare. Il problema però non è di facile soluzione penalistica. L'azione del timoniere infatti potrebbe essere un'azione che interrompe il nesso causale tra l'azione dello Sket e l'evento, ovvero il danno ivi compreso l'omicidio colposo.

     

    In ogni caso ciò non avrebbe alcuna rilevanza sui reati di abbandono di nave, abbandono di persone incapaci e mancata cooperazione con autorità marittime.

     

    Insomma, non vi sto ad annoiare su particolari tecnici ma non sarà un processo facile.

     

    Mi sembra strano che non si tenga conto della relazione dei periti...quelle relazioni, se non erro, sono state fatte in incidente probatorio quindi confluiranno nel fascicolo del dibattimento come prove già assunte. Semplicemente si faranno altre perizie sul relitto per poi confrontare i risultati con quelle precedenti.

  2. Grazie Squadrag54 per l'esaustiva spiegazione su alcuni dei punti da me sollevati. Confesso che la tua risposta mi ha fugato non pochi dubbi.

    Con il medesimo spirito porto alla Tua cortese attenzione ed all'attenzione di chi vorrà rispondermi alcuni altri quesiti.

     

    Pare che nessuno sappia il motivo per il quale la nave si sia inclinata. Mi spiego meglio: Pare che neppure i periti del Tribunale siano riusciti a capire il motivo per il quale la nave non sia affondata verticalmente anziché inclinarsi. Voi avete quale che idea in proposito?

     

    Sket, dice ora che la colpa è del timoniere che ha eseguito il suo ordine di virata con un ritardo di quindici secondi, Vi sembra rilevante questo dato nella dinamica dell'incidente?

     

    Pare sia confermato che i timoni siano rimasti bloccati durante tutta la manovra quindi Sket non ha avuto alcun merito nel portare in "rada" la nave ma sia stato solo una fortunata combinazione di eventi...il che mi fa impallidire ancor più...

     

    Mi viene il dubio che stiamo andando OT perchè questa è la sezione "recupero" costa concordia e non "naufragio" .... chiedo si da ora scusa per l'eventuale disagio arrecato ai moderatori...

    Ciao ciao

  3. ; dal punto di vista privato (compagnia Costa), a parte l'idiozia del comando della nave di cui la compagnia non può essere ritenuta responsabile,

     

    Ehm...non so come funzioni, ma di solito credo che il datore di lavoro, o insomma chi assume, si prende la sua responsabilità su CHI assume...soprattutto se assume uno che deve avere notevoli responsabillità...o no? Se per esempio assume un incapace, credo che i vertici (quali?) siano corresponsabili...

     

    Ho capito bene?

    Esatto, il datore di lavoro è responsabile per l'operato dei suoi sottoposti o ausiliari e questo sia civilmente che penalmente, in alcuni casi. Peraltro la nuova legge 231/01 ha istituito un particolare tipo di responsabilità per le persona giuridiche ed è per quello che la Costa è stata indagata ma sarebbe troppo complicato e noioso parlarne qui.

     

     

    Nota tecnica: se l'imputato patteggia e il patteggiamento viene accolto il Giudice non può pronunciarsi sulle domande di parte civile e, pertanto, queste non vengono risarcite art. 444 n. 2 c.p.p.

     

    Non è esatto: questo significa che IN QUEL PROCEDIMENTO non si puà pronunciare: ma nulla vieta alla controparte di agire con una causa in sede civile.

    Mi sono espresso male e, per questo è sfuggita l'ottica processuale. In quel procedimento il Giudice non si pronuncia sulle domande delle parti civile e, ovviamente, queste ultime possono far valere le loro ragioni in un procedimento civile.

     

    Tuttavia in un'ottica di correttezza processuale, l'avvocato difensore non dovrebbe avanzare proposte di patteggiamento se prima le parti civili non sono state soddisfatte. Nei processi per omicidio colposo degli incidenti stradali il pm non da il consenso al patteggiamento della pena se prima non ha la prova che la compagnia assicurativa ha risarcito in modo soddisfacente le vittime. (in genere paga l'assicurazione)

     

    La cosa piuttosto ignobile è stato la richiesta di un patteggiamento ad una pena irrisoria per reati gravissimi. E' per questo che dico che il Comandante più che difendersi cerca solo di scamparla.

    Se il mio assistito mi avesse chiesto di portare una proposta simile al pm mi sarei certamente rifiutato. Ma questa è solo una mia opinione professionale.

     

    Sicuramente sono io che mi esprimo male, cercherò di essere più chiaro inoltrendovi alcune domande:

     

    Per Schettino:

     

    1) è normale che i passeggeri abbandonino in modo autonomo la nave senza un ordine del comandante?

    2) è normale che il comandante alla notizia che i passeggeri stanno abbandonando la nave non se ne preoccupi e non cerchi di prendere provvedimenti?

    3) qual'è la velocità e la distanza massima di una nave nel porre in essere la c.d. navigazione turistica? E' normale che questa sia posta in essere autonomamente dal comandante a sua discrezione su rotta e velocità (mi sembra che Sket volesse omaggiare il suo amico maitre che era abitante del Giglio)

    4) il comandante è autorizzato ad abbandonare la nave con passeggeri ancora a bordo e senza aver dato alcun comando di abbandono nave?

     

    Per la Compagnia:

     

    1) è normale che in caso di allarme generale della nave il personale dell'equipaggio non sappia come radunare e controllare i passeggeri?

    2) se il personale è riuscito perfettamente nel controllare l'evacuazione della nave perché sono state ritrovate persone morte per affogamento nei punti di ritrovo di emergenza?

    3) come mai camerieri ed altro personale di bordo non conosceva la lingua italiana e la lingua inglese a mezzo della quale comunicare chiaramente con i passeggeri italiani e stranieri della nave?

    4) perché il responsabile dell'unità di crisi della Costa, alla telefonata del Comandante con la quale l'avvisava di aver "combinato un guaio" non ha immediatamente avvisato la guardia costiera. Se il danno fosse stato irrisorio, poco male, falso allarme, altrimenti c'era da sbrigarsi.

    5) perché a nave inclinata, l'allarme è stato lanciato da un passeggero al Comando dei Carabinieri di Grosseto?

    6) Come funziona la catena di comando in caso di crisi? dove devono recarsi gli ufficiali? dove i sott'ufficiali? come viene garantito la stabilità della catena gerarchia di comando in caso di emergenza? In caso di interruzione della catena gerarchica come l'equipaggio deve agire?

     

    Per la Capitaneria di porto e le autorità navali:

     

    1) se c'è un sistema di monitoraggio del traffico navale perché un controllore non ha avvisato la costa concordia di procedere a velocità troppo elevata in considerazione dell'approssimarsi della costa?

    2) perché alle numerose richieste di spiegazioni su che cosa stava succedendo a bordo, la Guardia Costiera non ha agito d'autorità cercando di parlare direttamente con il comandante e, magari, coordinarsi con lui sulle manovre d'emergenza d'attuarsi?

    3) Perché il primo contatto con il comando della nave, la Guardia Costiera lo ha avuto quando il comandante era già su una scialuppa diretta verso casa?

     

    Problemi che modestamente rilevo:

     

    1) in caso di incidente (a prescindere dall'entità) l'ultima cosa che viene fatta è avvisare le Autorità, mentre questa dovrebbe essere la prima cosa da fare.

    2) il controllo sulla navigazione dovrebbe essere meno "libero" ovvero le entrate ed uscite dai porti dovrebbero essere fatte ad una velocità bassa e se la nave supera tale limite i controllori dovrebbero avvisare la Guardia Costiera la quale dovrebbe intervenire.

    3) il personale di bordo delle navi da crociera dovrebbe essere personale qualificato e, come tale, conoscere le lingue, conoscere alla perfezione le procedure d'emergenza, conoscere le dinamiche della nave in casi di emergenza.

    4) In plancia ci dovrebbe stare solo il personale di servizio autorizzato e non, come nel nostro caso, nell'ordine: un maitre, una ballerina-animatrice, un ufficiale fuori servizio che era imbarcato sulla nave per una crociera, un direttore d'albergo ed altre persone non identificate.

    5) Il timoniere doveva capire bene l'italiano o l'inglese per non sbagliare gli ordini e penso che sia essenziale eleggere una lingua ufficiale con la quale il comando si esprime. E questa potrebbe essere l'italiano o l'inglese ma non tutte e due contemporaneamente.

    6) Dovrebbe essere vietato per i membri in servizio dell'equipaggio, ufficiali e non, bere alcolici quando sono in servizio.

    7) in plancia ci dovrebbe stare solo il personale di servizio.

     

    Questo a parer mio, se per voi tutto è andato per il meglio, allora sono sicuramente io che sono paranoico ma ad immaginare che il naufragio fosse disgraziatamente avvenuto in mare aperto mi viene la pelle d'oca....

     

    In ogni caso, anche l'antico grido "si salvi chi può" funzionava bene, molti si salvavano...anche se non tutti...però vabbeh, si sa, navigare è pericoloso...l'uomo non ha le branchie quindi se è in mare e per di più magari paralitico su sedia a rotelle...beh allora diciamo che se l'è andata a cercare!

  4. Forse dare un'occhiata al quadro processuale è utile:

    I principali capi di imputazione del comandante ed altri ufficiali in plancia sono:

     

    - omicidio colposo plurimo

    - lesioni colpose plurime

    - naufragio

    - abbandono di nave

    - abbandono di persone incapaci

    - mancata cooperazione con autorità marittime

     

    dico i principali perché vi sono molti reati connessi (vi dico solo che il pm ci ha messo 35 minuti a leggere tutto il capo di imputazione)

    Difesa di Schettino: richiesta di patteggiamento a 3 anni e 5 mesi...la procura giustamente gli ha riso in faccia.

     

    Per la Società Costa ai sensi e per gli effetti della legge 231/01 (responsabilità penale delle persone giuridiche).

     

    - illecito amministrativo in relazione al reato di omicidio colposo plurimo

    - illecito amministrativo in relazione al reato di lesione colpose plurime

    i reati sono entrambi aggravati dalla violazione di norme antinfortunistiche.

    - aperto fascicolo presso la procura di Firenze per disastro ambientale.

     

    Richiesto patteggiamento per un milione e duecentomila euro per i primi due reati. Pare non si siano ancora concluse le indagini preliminari per il reato di disastro ambientale in quanto è in atto il recupero della nave.

     

    Ripeto, io non sono un tecnico quindi se Voi dite che tutto è filato come doveva andare a bordo della nave ci credo...Io penso che i "soli" trentadue morti siano stati solo grazie ad un incredibile colpo di fortuna. La nave si è incagliata vicinissima alla costa e quindi i soccorsi per arrivare sul luogo ci hanno messo pochissimo tempo (molte erano imbarcazioni degli isolani accorsi per aiutare se non erro) mare calmo, unitamente alla presenza di spirito di alcuni passeggeri nonché di parte dell'equipaggio della costa...gli annegati nei punti di ritrovo sono un fatto storico acclarato...ma non esiste un piano di evacuazione per una nave che si inclina?

     

    Nota tecnica: se l'imputato patteggia e il patteggiamento viene accolto il Giudice non può pronunciarsi sulle domande di parte civile e, pertanto, queste non vengono risarcite art. 444 n. 2 c.p.p.

  5. Io non ho mai visto questo disastro, né quello di Genova, come un'onta per l'intera marineria italiana; si tratta di incidenti isolati che non mi sembra rivelino carenze sistemiche o errori reiterati; ... dunque la figuraccia effettivamente è cocente, ma teniamo presente l'effetto incidente aereo: ogni milione di voli l'unico a far notizia è quello che si è schiantato all'atterraggio, non i novecentonovantanovemilanovecentonovantanove che sono felicemente arrivati a destinazione.

    Quanto a Schettino, la mia idea è che fosse davvero un buon ufficiale e che sapendo di esserlo si sia montato la testa credendo di potersi rilassare in situazioni che richiedono la massima attenzione o di poter prendere margini di rischio credendo di essere in grado di gestire ogni situazione; esattamente come quel comandante della KLM che all'aeroporto di Tenerife ha portato il suo Jumbo a schiantarsi contro un altro aereo della Pan-Am perché non aveva atteso il proprio turno per il decollo: era considerato il miglior pilota della compagnia, gestiva i corsi sulla sicurezza ed appariva nelle locandine pubblicitarie...

    Questo dimostra che quanto è successo è ascrivibile alla situazione in sé, non è una tara delle nostre regolamentazioni, della selezione del personale o di chissà che altra magagna di cui tutti potremmo sentirci responsabili.

    Quanto al fatto che cerchi ancora di difendersi, pur essendo oltraggioso, fa anch'esso parte della natura umana. E' dal 1890 circa, quando l'HMS Camperdown mandò a fondo l'HMS Victoria, che un comandante non ammette più le proprie responsabilità in un incidente: in quell'occasione si sentì l'ammiraglio che aveva ordinato la manovra errata (scusate, oggi non ricordo i nomi) sussurrare poco prima dell'impatto "E' tutta colpa mia..."

     

    Scusami, con tutto il rispetto, ma secondo il tuo discorso non ci sono responsabilità...tranne forse che il comandante ha, per così dire, "forzato un pochino la mano"...sono semplicemente cose che succedono...Ringraziamo il cielo che la maggior parte degli aerei e delle navi arrivino in porto...per quelle che si schiantano, beh, pazienza può capitare...cmq la percentuale è dalla nostra e allora alla via cosi che andiamo bene!

     

    E' normale che si parla solo di aerei che si schiantano perché li la gente muore quindi occorre sforzarsi per cercare di risolvere il problema....si schiantano meno aerei ora o negli anni cinquanta? e se ne schiantano meno ora è perché i disastri vengono analizzati e vengono analizzati perché la gente si arrabbia parecchio quando muoiono i loro parenti.

     

    Non credo che il comandante della Klm avesse in cabina una ex hostess con la quale pavoneggiarsi nelle manovre...e non credo neppure che il comandante della HMS Camperdown stesse facendo lo slalom per impressionare qualche avvenente donzella...gli errori umani ci sono, capitano, ma l'idiozia è un'altra cosa...

     

    Ma la tragedia non è solo legata al comandante è legata a tutto l'equipaggio di quella nave che non aveva alcuna preparazione ad affrontare situazioni di emergenza.

     

    Penso che un buon ufficiale deve saper assumere il controllo della propria nave e deve conoscere quanto meno quali sono le procedure di sbarco dei passeggeri. Cito solo una frase, tratta direttamente dalla registrazione in plancia dopo l'urto: "[voce maschile] Comandante i passeggeri stanno abbandonando la nave [comandante] e vabbuò va..." Insomma mi sembra che qui ci sia di più che semplicemente un sopravvalutare le proprie capacità...

     

     

    è in questo filmato, minuto 2.47

     

    Le carenze "sistemiche" ci sono state eccome: la capitaneria di porto, a mio parere, doveva intervenire prima e d'autorità...una nave arriva in velocità sotto costa e nessuno se ne accorge...ha telefonato un passeggero ai Carabinieri di Grosseto pensate un po'....molti passeggeri sono stati letteralmente abbandonati ai punti di ritrovo e sono morti affogati...il personale di bordo della Costa non aveva la più pallida idea di come gestire l'abbandono della nave...La compagnia ha cercato di coprire l'incidente alle autorità e questo è un fatto gravissimo sia da un punto di vista penale che civile.

     

    Però in tutto questo bailamme l'unica cosa che analizziamo fino allo sfinimento minuto per minuto è come siamo stati bravi a rimettere in piedi il relitto...tutto merito del genio italico...genio che sa fare cose molto complicate ma non sa esprimersi nelle cose più semplici...Certo dobbiamo ringraziare e stringere la mano a tutti i tecnici che hanno salvato il Giglio loro sono stati grandi, ma c'è molto di più da fare.

     

    Continuiamo nel nostro fatalismo rinunciatario, non pensiamo mai che forse possiamo fare qualche cosa per migliorarci, tanto le tragedie capitano e capiteranno sempre...e se succede qualche cosa, allarghiamo le braccia e diciamo pazienza....queste cose purtroppo capitano....meno male che su cento è capitata ad una soltanto...nessuno parla di nuove misure di sicurezza, di nuove modalità di approccio ai porti, di nuovi compiti della capitaneria per impedire collisioni nelle aree di manovra delle grandi navi...nulla....

     

    Comunque le mie sono solo chiacchiere da bar...non sono un comandante, non sono un tecnico, non appartengo al genio navale, ma voi addetti ai lavori, mollate per una volta la solidarietà scaramantica che vi lega a chi fa il vostro stesso lavoro e cercate di vedere le cose in modo obbiettivo...lasciamo perdere l'orgoglio della marina e pensiamo solo a come ideare soluzioni per aumentare la sicurezza...

     

    Comunque l'amarezza rimane...sono morte trentadue persone su quella nave...donne e bambini, gente in vacanza...e sono morte nel modo più stupido: per una "bravata" del comandante...è vero le altre tremilacinquecentosessantotto sono vive e il relitto ora sta a galla proprio bene...che bello vedere sempre il bicchiere mezzo pieno...

  6. Ok chiamiamola navigazione costiera o turistica o inchini ma scusate, queste manovre vengono effettuate a diciassette nodi di velocità? E' come dire: viaggi in auto sull'autostrada a 140 km/h, voglio uscire dall'autostrada per vedere un paesino, la velocità, ragionevolmente e lo farebbe chiunque, la riduco da 140 Km/h a 60 Km/h invece, nel nostro caso si passa a 140 Km/h in pieno centro abitato con un'"autovettura" con 3.600 persone a bordo...insomma mi sa che qui si sta tentando di chiamare in tutti i modi una cosa ovvia, l'idiozia umana! E' una cosa che va oltre l'incoscienza qui è pura idiozia...e la cosa che mi stupisce di più è che su di una nave così grande nessuno al comando sapeva esattamente cosa fare...hanno pure tentato di farsi rimorchiare da un battellino grosso come un guscio di noce...insomma dai...

     

    E poi, un ultimo sfogo vi prego....non aveva la carta per la navigazione costiera? Scusate ma se non so dove sto andando non ci vado....non ci vuole una carta per sapere che vicino ad un'isola ci sono gli scogli! Tieniti più distante dalla costa tanto il Giglio lo vedi lo stesso...e soprattutto non entrare a tutta velocità! A mio parere l'unica grande colpa della Compagnia, e questa è veramente enorme, è stata quella di mettere la vita di 3.600 persone in mano ad un branco di incompetenti.

     

    Da ultimo, vi ripeto, contentissimo che il recupero sia andato bene ma non me la sento proprio di festeggiare e di inneggiare al "genio" italiano per aver rimediato ad una vergogna della nostra navigazione marittima...e la cosa che mi fa ancora più imbestialire è che il comandante cerca ancora disperatamente di difendersi...ha cercato di patteggiare la pena ad un livello infimo che, giustamente, il pm gli ha tirato in faccia...per non parlare poi dell'impugnazione del licenziamento della Costa....lasciamo perdere va...

     

    Grazie ragazzi, so che sono pesante...scusatemi...un abbraccio

  7. Scusate, ma io non ritengo che abbiamo fatto una pessima figura. A parte la figura del comando della nave, ricordiamoci che la macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente. certo ci sono stati 32 morti, ma se per un attimo mettiamo da parte il lato umanitario e guardiamo solo quello matematico, non sono neppure il 10% delle persone presenti a bordo. Certo dal lato etico, per colpa di uno splendido comandante, scusate ma così era considerato dalla Costa e sopratutto dai passeggeri prima deel'avvenimento, conosco qualcuno che prima mostrava come un trofeo la foto assime lui( ora non sò dove l'abbia messa), il tutto è stato appanato e considerati tutti incompetenti, cosa amplificata da tuttologhi ch enelle varie trasmissioni disquisivano di navigazione e arte navale, a parte poi indicare dritta e sinistra rispetto alla posizione rispetto alla nave.

     

    E' vero ciò che tu dici Squadrag54, tuttavia io non so se nelle altre marine mercantili è usanza fare quelle idiozie di "inchini" alle isole o alla costa...penso sia un'usanza tutta italiana. Magari mi sbaglio, magari simili manovre le fanno anche nel resto del mondo ma in ogni caso noi siamo stati i primi a cilindrare uno scoglio a 15 nodi con una nave con 3.600 persone a bordo...e sulla plancia di comando di tale imbarcazione troviamo un comandante con una non meglio definita "accompagnatrice" (noi siamo sempre latin lovers) un timoniere che si confonde e anzichè andare a dritta va a sinistra....gli ufficiali che un po' parlano in napoletano e un po' in inglese e che visibilmente non hanno la più pallida idea di cosa fare...

     

    Insomma siamo molto bravi a soccorrere la gente, almeno lo fossimo altrettanto ad evitare i disastri...

     

    Ritengo che da italiani, dobbiamo cospargerci il capo di cenere e, almeno nel rispetto delle vittime, darci meno pacche sulle spalle e meno brindisi e porci più interrogativi su come evitare disastri simili...invece proprio da italiani, siamo sempre pronti ad autocelebrarci e autoredimerci...

     

    più che stappare lo champagne per il raddrizzamento della costa dovremmo dire, cavoli, grazie a Dio siamo riusciti a limitare i danni...una magra consolazione per le famiglie dei trenta deceduti...

     

    Speriamo solo di imparare dai nostri errori, altra qualità che ci è del tutto estranea...

  8. Quanto a serietà e veridicità, stiamo a posto:

    Questa la decrizione di Sloane, secondo la giornalista-romanziera:

    La periodista estadounidense Barbie Latza Nadeau, que escribe para CNN, lo describió -quizá de forma algo soñadora- como una mezcla entre Russell Crowe y el príncipe Harry.

    La giornalista statunitense Barbie Latza, che scrive per la CNN, lo ha descritto - forse :blink: in modo un po' fantasioso - come un incrocio tra Russel Crowe e il principe Harry

     

    Mah...a guardare la foto... :wacko:

    http://www.bbc.co.uk/mundo/noticias/2013/09/130917_italia_perfil_salvador_costa_concordia_jrg.shtml

     

    Comunque, mi sa che abbiano ragione Sertore ed Akula, e che ci sia poco da vantarsi di fronte al mondo, o, meglio, che all' estero proprio non prendano in considerazione le capacità italiane, checchè se ne dica. Da un giro in Web, nessuno dei giornali stranieri dimostra apprezzamento per i tecnici italiani, parlano solo di Sloane.

    Siamo solo noi a cantarcela e suonarcela.

    Io sono sinceramente colpito dalle capacità che hanno dimostrato i nostri tecnici, davvero, ma purtroppo essere bravi a riparare il danno non è come essere bravi a prevenire ed evitare il danno...appare un po' una vittoria di Pirro...

  9. http://www.iljournal.it/2013/il-sacrificio-di-eleonora-cantamessa-puo-aiutare-i-maro-secondo-de-mistura/507121

     

    Sì', hai ragione, ho scritto in fretta. Intendevo alludere al fatto che (forse) può ancora essere messa in dubbio la validità di un tribunale territoriale (indiano) anziché di un tribunale internazionale, e quindi anche l' autorità a cui chiedere grazia (va chiesta in India? Perché ricordio che mesi fa, quando se ne parlò, veniva messo in chiaro che l' India "ce li avrebbe dati fisicamente" ma sarebbe stata lei e solo lei a decidere tutto quel che riguardava la pena ). Ricordo casi di condannati che hanno rifiutato di chiedere la grazia (v. quelli col "carro armato" a Venezia) perché ( a quanto pare) non riconoscevano l'autorità a cui avrebbero dovuto chiedere grazia. Comunque, non sapendone, attendo.

    Piuttosto, a quanto pare (ma non ho trovato smentite, almeno in rete) questa sarebbe l' ultima di De Mistura:

    http://www.iljournal.it/2013/il-sacrificio-di-eleonora-cantamessa-puo-aiutare-i-maro-secondo-de-mistura/507121

    Evitare i commenti, si commenta da sè. E speriamo solo che non sia vero. Però è credibile (dato il personaggio)

    Sicuramente può essere messa ancora in dubbio l'autorità di un Tribunale indiano o, più precisamente, la giurisdizione indiana sulla faccenda. Fatto questo innegabile.

    La questione da un punto di vista diplomatico è senz'altro complessa. Da un punto di vista giuridico è molto più semplice solo che, anche in questo caso, la legge conta poco in quanto, esattamente come succede in Italia (e mi fermo qui) la legge si fa solo finta che esista e che sia in vigore. quando diventa scomoda da applicare si finge che non vi sia.

     

    L'art. 11 del trattato citato da Chimera mi pare che consenta a ciascuno stato (Italia e India quindi) di concedere il provvedimento di grazia.

     

    A mio parere è l'ennesimo pasticcio montato da una politica estera impacciata e brancolante. L'India, sempre a mio parere, ha montato il caso per ottenere un po di riflettori e c'è riuscita.

    Ci sarà un provvedimento di condanna e poi un provvedimento di grazia e torneranno tutti felici e contenti.

    Certo che i marò potrebbero non accettare o, meglio, non richiedere nemmeno la grazia esattamente come fece uno del gruppuscolo che prese il campanile di san marco (solo uno infatti rifiutò il provvedimento di clemenza mentre gli altri furono scarcerati).

     

    Per quanto riguarda l'"idea" di De Mistura non mi esprimo, raccogliendo l'invito di Malaparte. Unica osservazione concerne il fatto che credo che sia questo non sia il modo corretto di operare diplomaticamente. Forse il nostro diplomatico confonde gli indiani d'America dell'ottocento con quelli dell'India. I primi infatti si potevano facilmente ingannare con palline colorate o con specchietti ma i secondi, sono molto meno abbindolabili.

     

    Comunque questa vicenda è stata una tragedia, sia per i nostri soldati e per le loro famiglie, che per le famiglie dei pescatori indiani, gestita in modo grottesco con quel fare pressapochista tipico della vera incompetenza.

    Saluti.

  10. Non me intendo, ma questo (chiedere grazia ecc.) non significa accettare la COLPEVOLEZZA?

    E intanto, stiamo in impasse poerchè giustamente non vogliamo mandare ALTRI quattro in India. Li avevamo già in Italia, quando penso che li abbiamo rimandati....

    Perchè li abbiamo rimandati, sarà un problema da lasciare agli storici di domani...

    E non ci faremo una "bella figura" anche se all' estero gli italiani sono famosi perché ci tengono tanto alla "bella figura"....,.(estetica)

     

     

    La grazie è un provvedimento individuale che condona gli anni di pena quindi tecnicamente ne beneficia chi è già stato condannato quindi, chi è già stato giudicato come colpevole. La colpevolezza non si accetta a mio parere, ci si può professare l'innocente ma la sentenza statuisce...

  11. Verifico se si riesce a trovare il trattato su internet.

    Intanto una domanda per i giuristi: la grazia annullerebbe comunque gli effetti della sentenza anche se non comminata in Italia?

    Intanto posto questa dichiarazione di De Mistura:

    http://www.asca.it/news-Maro___ratifica_Senato_trattato_Italia_India_per_scontare_pena_in_Patria-1211199.html

     

    Trovato:

     

    Articolo 9:

    Continuazione dell'effetto della condanna

     

    1) Salvo quanto stabilito dall'art. 11 del presente Accordo, le

    autorita' dello Stato Ricevente [cioè l'Italia, n.d.r.] devono continuare l'esecuzione della

    condanna rispettando la natura e la durata della pena inflitta dalla

    sentenza dello Stato Trasferente.

     

    2) L'esecuzione della sentenza sara' disciplinata dalla legge dello

    Stato Ricevente e soltanto tale Stato sara' competente per l'adozione

    di tutte le relative decisioni.

     

    3) Se la condanna e' per sua natura, durata o entrambe le cose,

    incompatibile con le leggi dello Stato Ricevente, quest'ultimo puo',

    con il consenso dello Stato Trasferente, adeguare la pena ad una

    prevista dal proprio ordinamento per un reato similare. Riguardo la

    natura e la durata, la pena cosi' modificata dovra' corrispondere il

    piu' possibile a quella inflitta dalla condanna nello Stato

    Trasferente. Non dovra', tuttavia, aggravare ne per natura ne per

    durata, la condanna inflitta dallo Stato Trasferente.

     

    Articolo 11

    Grazia, amnistia, indulto

     

    1) Ciascuno Stato puo' accordare la grazia, l'amnistia o l'indulto

    conformemente alle proprie leggi, dandone immediata comunicazione

    all'altro Stato.

     

    2) Lo Stato Ricevente, avuta notizia di uno dei suindicati

    provvedimenti di clemenza, deve darvi immediata esecuzione in

    conformita' alle proprie leggi.

     

    Quest'ultimo articolo non è - per me - chiarissimo. Significa che la grazia la può concedere solo l'India nel caso?

    In teoria la grazia la potrebbe dare anche l'Italia e nel qual caso avrebbe effetto anche in India, lo dice l'art. 11 numero 1....la parola "ciascuno" indica che la grazia la può dare chiunque...almeno cosi mi pare di capire...

  12. Video molto interessante...ma che cos'è quella roba che da su tutto lo scafo? Quella nella scatola bianca quadrata...sembra ruggine prefabbricata...fa un effetto incredibile! Cmq insisto con il dire che è proprio un bel modello...peccato che io non sarei mai in grado di ottenere effetti di invecchiamento simili! Per non parlare della texturizzazione del calamaro!! Roba da fantascienza...io a mala pena so dare il nero nelgli interstizi e già non mi viene un gra chè figurati cimentarmi in una roba simile!

     

    Mi permetto di rilevare che il piedistallo dovrebbe essere un calamaro e non una piovra. Nel libro trattasi infatti di calamaro gigante "architeutis rex" se non sbaglio quindi di colore arancione-rosso! Essendo una creatura degli abissi inoltre non dovrebbe avere la forma di mimetismo dei suoi cugini da scogliera! Questo per una sorta di precisione ittico-modellistica!

    Un abbraccio a tutti

  13. Secondo me è proprio bello! Secondo me per realizzarlo al meglio necessita di un tanto paziente quanto sapiente lavoro di invecchiamento...io non so se sarei all'altezza di un lavoro simile ma mi sta venendo voglia di tentare di farlo...inoltre il calamaro-piedistallo è veramente un tocco di classe e di orginalità...occerrebbe il consiglio di qualche figurinista su come dipingerlo al meglio...

  14. Grazie per le informazioni! non avevo visto il link! vado subito a curiosare!!!

     

    Perché non ti ci sei mai trovato davvero :laugh: Cambieresti idea rapidamente :laugh:

    Si tratta del magazzino dove mio padre restaura barche a vela; la scenografia è suggestiva, è in una casa del XV secolo con una bella volta a crociera, ma per il resto... segatura a montagne, poco spazio, e vicini che abbaiano ogni volta che uso il flessibile o accendo il compressore :rolleyes:

    In più è nella città vecchia, per arrivarci sono 300 metri lineari e 30 di dislivello.

     

    Grazie per l'apprezzamento. Combinazione, ho appena rovinato il lavoro fatto finora perché avevo stupidamente usato un pennarello indelebile a base d'alcool per segnare sulla coperta i punti dove incollare le attrezzature; quando ho passato il giallo, il blu del pennarello è filtrato con una nitidezza sorprendente. Allora ho asportato la vernice, eliminato le tracce del pennarello e ripassato a pennello il giallo. Ora sembra pitturato con la scopa.

     

    Ho rimediato a guai ben peggiori di questo, ma è frustrante buttare via ore di lavoro a causa di uno stramaledetto pennarello :sad:

    Caspita che fascino!! Una casa del XV secolo!! Sarà anche scomoda ma guarda che sei proprio fortunato! Cmq il tuo mas sta venendo un capolavoro come sempre! Rimango sempre affascinato dai tuoi modelli...hanno le linee così pulite e sembrano così veri...sei un artista!

    Un abbraccio!

  15. BELLISSIMO RACCONTO!!! Grazie tantissimo per la preziosa testimonianza storica! Che vita ragazzi...ora vive di allevamento e ha l'energia elettrica grazie ad un fotovoltaico...altezza 1.800 s.l.m. ... mamma mia che invidia!!!!! A volte vorrei mollare tutto e farlo anch'io!!!!

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