danilo43

No. Nemmeno questi.

La Cariddi, prima della ristrutturazione successiva all'affondamento (il primo) era lunga 109,10 m. Pochini per il nostro relitto. Negativo!

Non è il Trieste. Stretto.

Comandante Iscandar, per ringraziarti di aver postato correttamente la foto, ti (e vi) darò un aiutino. Le dimensioni della nave sono leggermente inferiori a quelle della Leonardo, ma non molto. La località non è lontanissima dalla tua location.

Negativo. Sarebbe stato troppo facile.

Dai, che con il doppio clic il francobollo è più decente, ma mi pare di aver seguito correttamente la procedura. Difficile la ricerca in Internet: l'originale è nel mio archivio.

Ho riprovato, ma non riesco a modificare il formato francobollo. Come posso fare? Altrimenti sono costretto a passare la mano.

Ciao Moreno, mi prendi in contropiede ma eccovi serviti. Chiedo il nome del relitto, modalità di affondamento e circostanza in cui venne scattata la foto. Vedo che uno di voi sarà molto facilitato a trovare la risposta, non Moreno che la conosce già.

Mi spiace dover contestare: si tratta effettivamente di una bettolina, o meglio, così è chiamato localmente il cargo (armato) tedesco di una sessantina di metri, affondato nell'autunno '43, per attacco aereo, davanti a Capo Cervo, Andora-Savona su 47 m di fondo. Il Transylvania, si trova a 630 m ed è un grande piroscafo passeggeri, leggermente diverso......., come aspetto, dal precedente. Perdonate l'ironia, ma non cosidero una scusante aver preso Google per oro colato. Fonte corretta, tra le tante, vedi: http://calabria-irc.forumfree.it/?t=60443698 che riporta anche un video. Ennesima bestialità giornalistica, foto allegata all'articolo: http://www.italiah24.it/italia/notizie/66183/liguria-ritrovato-relitto-transatlantico-inglese-affondato-con-400-persone-a-bordo.html Non portatemi rancore.

Chiedo cortesemente ai super esperti del Forum un aiuto per identificare queste due unità, fotografate a Vladivostok nel 1920. Ringrazio anticipatamente e confido in voi.

Non avevo specificato nel mio post precedente, aprile 2013, che le foto allegate si riferivano all'inizio del rimorchio verso il cantiere di demolizione. Ignoravo si trattasse di Bari. La società che eseguì i lavori ai fini del rigalleggiamento e lo stesso rimorchio, fu la R.R.Panfido di Venezia, nel 1952

Ciao Buffoluto, leggo solo ora questo tuo vecchio post che ho trovato cercando notizie sulla floating crane di Massawa. Se hai completato la tua ricerca, saresti in grado di indicarmi dove si trovava nel1934 il GO 12 ? Era partito a rimorchio, credo da Trieste, ma non ne conosco la destinazione. Se ti interessa ho buona documentazione fotografica del bacino sotto traino.

Vi risulta che di paola abbia paragonato il suo comportamento in questa amara vicenda a quello dellAmmiraglio Bergamini ? Mi è stato riferito, ma ne sono incredulo. In caso affermativo vorrei ricevere il link.

Problemi di formato ed incollaggio al mio post. Riinvio con le scuse

Baia di Suda 1952. Onore alla X^! Ma queste immagini mi hanno rattristato. Mi piace pensare alle navi come cose vive, anche se nemiche.

La localizzazione dovrebbe essere la stessa delle precedenti, presumibilmente Pola, riconoscibile sullo sfondo. Le foto fanno parte della stessa cartella, senza alcuna indicazione di luogo e data, per cui anche la contemporaneità dei fatti è una mia deduzione. Vedo ora che il Fieramosca operò a Pola fino al marzo '41, radiato nel 1946 e successivamente demolito. Il profilo della prua è simile, e le cubie sono identiche. Credo proprio che tu abbia centrato l'obiettivo, ma in tale caso i periodi delle due riprese devono essere diversi. Il presunto Fieramosca non si sarebbe potuto trovare a Pola dopo il '44, sarebbe stato confiscato come preda bellica dalla Yugoslavia, pertanto la sua foto dovrebbe essere antecedente a quella del' Y 9.

Aggiungo anche questa foto del relitto del sommergibile, dove sono ben visibili molti più dettagli, rispetto alla precedente.

Un caloroso grazie ad Argo 75 ! Ora posso cominciare ad approfondire data e circostanze, confidando anche in altri aiuti.

Buona sera a tutti. Richiedo cortesemente l'aiuto del forum per cercare di identificare i due sommergibili delle immagini allegate. Le foto, non datate, fanno parte di una serie scattata dal personale dei rimorchiatori che trainavano i due battelli ad una destinazione a me ignota, probabilmente al termine del 2° conflitto. Allego le più significative. La località è ubicata in prossimità della costa istriano-dalmata, verosimilmente è Pola quella sullo sfondo. Nella foto n°1 il battello è a rimorchio, sprovvisto di equipaggio. A poppavia, alla lunga, è visibile un cilindro, anch'esso rimorchiato, che si vede nei dettagli nelle foto successive (n° 4). Nella seconda, ha abbandonato il cavo di rimorchio e procede autonomamente, con l'equipaggio schierato in falsa torre. E' ben visibile la sigla Y 9, che mi ha ricordato le sigle provvisoria delle unità consegnate tra il 1948 ed il '49 alla Yugoslavia, ma fra di esse non c'erano sommergibili. Stranamente Y 9 corrisponde alla sigla della torpediniera Aliseo, consegnata alla Yugoslavia nel maggio '49, assieme alla gemella Indomito. Il battello della terza foto, ridotto ad un relitto, è rimorchiato da un'unità di inferiore tonnellaggio, rispetto alla prima e potrebbe trattarsi di un mezzo locale. Nella quarta l'equipaggio del rimorchiatore, dal bordo del primo battello, sta smanigliando il cavo di collegamento al galleggiante che, azzardo, potrebbe essere uno dei cilindri di spinta, impiegati per il sollevamento del secondo, che, malgrado la devastazione in coperta, pare ancora galleggiare autonomamente. La falsa torre del Y9 è molto caratteristica, e mi ricorda vagamente quella dei 600 classe Argonauta, ma se così fosse bisognerebbe retrodatare di qualche anno la foto, e non si giustificherebbe la sigla. Sto sfogliando i testi di Turrini, ma non mi pare di vedere niente di analogo e prima di interpellarlo mi affido alla vostra competenza, ringraziando sin d'ora chi vorrà aiutarmi. Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us

Vi ringrazio per l'interessamento, ma avrei bisogno di un pò di aiuto tecnico per postare correttamente secondo le votre indicazioni. Esseno nota la mail pubblica di Alagi, invio il file per ulteriori delucidazioni.

Buon giorno a tutti. Anni orsono sul sito amico Sommergibili Mediterranei, apparvero alcuni post riguardanti la presunta identificazione di un troncone di sommergibile, fuori Pola, che a detta dell'autore sarebbe la sezione di poppa del Medusa, riaffondato durante le operazioni di rimorchio da Capo Promontore (luogo dell'affondamento) al porto di Pola. Il sito confermò l'identificazione, ed anche Wikipedia dide spicco alla notizia. Avendo scritto una serie di saggi negli anni '90 per il Bollettino d'Archivio dell'USMM, riguardanti anche i sommergibili MEDUSA, conosco bene la vicenda e la documentazione inerente. Ad agosto dell'anno scorso ho preparato un saggio, per mia pigrizia tutt'ora inedito, riguardante la corretta identificazione del mezzo, corredato di numerose foto storiche e di reperti individuati in immersione, nel corso dello stesso anno. Credo possa essere di interesse per il nostro Forum, al quale vorrei darlo in omaggio. Potrebbe,però, essere un problema lo spazio occupato: 17.127 mb. Qualora l'Amministatore ritenga il file troppo pesante, sono disponibile ad inviarlo privatamente via mail ai Comandanti che me ne faranno richiesta.

Gentile dott.Mattesini, non sono certo, visto il tempo trascorso, che Lei possa leggere questo mio post. In caso negativo tenterò di contattarLa in altro modo. Da molto tempo avrei voluto sentirLa per approfondire l'oggetto della nota 72 al suo saggio "L'armistizio dell'8 settembre 1943-parte 2^ pubblicato nel Bollettino d'Archivio dell'USMM,del settembre 1993, precedentemente richiamato da giampyg nella dicussione dell'ottobre 2007, ma che solo ora ho occasione di notare. L'oggetto del mio interesse, già dalla dalla data di pubblicazione del saggio riguarda le modalità ed i tempi in cui la MM diede e, apprendo ora, successivamente smentì la notizia del ritrovamento; dati che sicuramente saranno evidenziati nella pratica alla quale Lei fa riferimento. Non mi quadra un altro particolare: la batimetrica alla quale il Mirto dichiarò di aver rilevato l'ostacolo, 4950 metri, non reperibili in quel settore del Mediterraneo. Potrei pensare ad un refuso tipografico nella documentazione fornita dalla MM, ben conoscendo l'accuratezza del Revisore Critico CV Gian Paolo Pagano. Dato che ormai dichiaratamente quella posizione non assume più alcuna rilevanza, sarebbe interessante conoscerne l'ubicazione. La ringrazio anticipatamente e Le allego le mie coordinate personali. Un caro saluto Danilo Pellegrini E-Mail: danilopellegrini43@libero.it