Corto Maltese

Cari Comandanti io la soluzione la propongo...se siete d'accordo si potrebbe anche democraticamente porre in votazione: facendo mio (e modificando leggermente) uno slogan altrui direi "un sommergibile per tutti!"...oppure alterniamo sulla stesso mezzo un equipaggio totalmente femminile ad uno totalmente maschile... :s03:

Una buona ragione dal mio (retrogrado :s68: ) punto di vista potrebbe essere la stessa conformazione della donna che le impone di rispettare per una settimana al mese il proprio ciclo naturale che peraltro, con una certa frequenza statisca, influisce sulla donna anche la settimana antecedente...questioni ormonali a volte serie che possono avere conseguenze imprevedibili al punto da mettere il soggetto in seria difficoltà...una seconda valida ragione sono gli spazi piuttosto stretti e la pressoché totale impossibilità di privacy all'interno di un sommergibile...salvo opportune modifiche che non credo la M.M. attualmente intenda apportare.

Perdonatemi in anticipo...non intendo assolutamente svalutare l'apporto del gentil sesso all'interno delle F.A. ma devo confessarvi che l'idea della donna in divisa assegnata ad un ruolo operativo non mi è mai piaciuta...questo continuo tentativo di equiparazione all'uomo mi sembra molto spesso forzato...

Il Comandante Pier Paolo Bergamini mi ha dato notizia che darà alle stampe una relazione avente ad oggetto l'interessantissima conferenza tenutasi il 30 gennaio scorso a San Felice del Circeo dal titolo «L’8 settembre 1943. La corazzata Roma e l’ammiraglio Carlo Bergamini. La coscienza del dovere compiuto fino in fondo» . Mi sembra giusto dare visibilità all'evento considerata anche l'autorevolezza dei relatori partecipanti a quell'incontro. Qui sotto allego un estratto della missiva ricevuta: "Il giorno 30 gennaio c.a.si è tenuta a San Felice Circeo (Latina) una interessante conferenza su mio padre. Sto finendo di predisporre una Relazione, corredata da fotografie [da quì il ritardo nell'inoltrare la relazione], che consegnerò alla Rivista Marittima [organo della Marina Militare] e Marinai d'Italia [organo dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia]".

Questa mattina ho ricevuto dal Comandante Pier Paolo Bergamini la seguente missiva che ha fugato ogni mio dubbio. Non potete immaginare l'emozione che ho provato nell'aprire la posta... Gentilissimo [omissis] La ringrazio sentitamente per le belle espressioni che Lei ha avuto nei riguardi di mio padre. Concordo con la sua iniziativa e Le fornisco le notizie richiestemi; 1 - il colore del berretto era blù scuro; 2 - i gradi, che appaiono sul berretto, sono quelli attualmente in uso dagli Ammiragli di Divisione, e sono della grandezza identica a quella che - questi Ammiragli - portano sulla giacca di panno; 3 - non vi erano fregi e/o insegne sulla parte posteriore e frontale dello stesso; 4 - dal berretto di navigazione non si poteva riconoscere se, l'Ammiraglio era di Squadra [come mio padre lo era al momento in cui fù ripreso in navigazione - n.d.a.] o di Divisione, in quanto la distinzione appariva soltanto nei gradi riportati sulle maniche della giacca di panno blu. L'Ammiraglio di Squadra portava, sopra la greca e le due strisce, una corona reale. [omissis] Nel rinnovarLe i mie ringraziamenti, Le invio i più cordiali saluti Pier Paolo Bergamini

Caro Drakkar prima di passare fai un fischio così si organizza una libera uscita! Il Maltese

Direi una bugia se dichiarassi di essere a conoscenza del contenuto e/o dell'argomento trattato dagli atti ancora classificati...La voce mi è stata riferita. Al momento sto cercando di contattare direttamente la fonte per avere maggiori chiarimenti. Le osservazioni del Sig. Piergiorgio comunque sono certamente condivisibili anche perché il presunto ammutinamento in plancia che forse potrebbe giustificare certe "resistenze" alla divulgazione di atti riservati è stata in più occasioni smentita...peraltro trovo comprensibile l'atteggiamento assunto dall'Amm. La Rosa che non sembra gradire la nuova campagna di cerca del relitto...L'idea che si sviluppi (qualora consentito dalla profondità) un becero turismo di massa sulla tomba di tanti marinai italiani non può certo fare piacere...

Non per disilludervi ma pare (notizia che devo verficare) che il Ministero della difesa non intenda togliere il segreto di stato sui documenti ancora riservati...aspettano che tutti i sopravvissuti siano morti?...non amo i "si dice" ma i fatti fino ad oggi non sembrano smentire questa posizione...

Chiedo scusa anticipatamente se il link fosse già stato segnalato...in tal caso bannatemi immediatamente con infamia...Visita il mio sito...il curatore del sito internet è un mio illustre conterraneo che ha molto da raccontare sull'affondamento della corazzata Roma visto il notevole lavoro di ricerca che ha svolto sull'argomentpo negli ultimi anni compresa una collaborazione, nel 2006, con l'Istituto Luce per la realizzazione del noto filmato "Regia Nave Roma le ultime ore". Il Maltese

Caro Drakkar a disgelo completato dovreste organizzare una calata in queste terre...in fondo mi sembra di capire che vi manchi ancora la visita alla torre di Solferino (questa sì in terra mantovana) con annesso museo, ossario e ottimo ristorante...certo non ha l'imponenza della torre di San Martino ma sa comunque offrire emozioni. Il Maltese

Cari comandanti da buon Bresciano trovo il titolo del post provocatorio essendo San Martino frazione del Comune di Desenzano del Garda (Bs) e quindi terra appartenente a pieno titolo alla Leonessa d'Italia...Ciò detto vi esprimo tutto il mio dispiacere per non aver potuto partecipare (ancora non ero a concoscenza dell'esistenza della base) alla franchigia cui sommessamente avrei potuto apportare un piccolo contributo conoscendo molto bene i luoghi e gli avvenimenti che si sono consumati nel 1859...se deciderete di tornare da queste parti sarò a Vs. disposizione. Il Maltese

Grazie Alagi mi è scappata una "a" di troppo...In effetti i dati coincidono. Peralro come si legge sul sito internet della società sembrerebbe tuttora la fornitrice ufficiale delle forze armate tedesche...Il berretto comunque reca sull'etichetta l'anno di produzione 1987...Dovrebbe quindi appartenere alla Bundesmarine prima che questa assorbisse la Volksmarine dopo la riunificazione della Germania...Mi piacerebbe scoprire il grado dell'ex proprietario ma non riesco a trovare pubblicazioni in merito...qualche suggerimento?

All'interno sull'etichetta c'è un nome "Albert Kampf", l'indicazione di una città "Teunz" e un codice alfanumerico...non so se questi dati si riferiscano alla manifattura o al prorietario anche se propenderei per la prima ipotesi...

Chiedo conferma...questo cappello link http://yfrog.com/0wsnc00072lj apparteneva alla MM della Germania Ovest?

Ti ringrazio Andrea per il prezioso contributo. Le mie incertezze derivano anche dal fatto che sono in possesso di due fotografie di Bergamini che lo ritraggono con il berretto da navigazione sui due lati (dx e sx) ma nessuna frontale...volevo quindi accertarmi che non ci fosse niente in questa posizione...

Certo Andrea hai ragione...in realtà in modo approssimativo cercavo di evidenziare che in assenza del soggolo il gallone di fatto non viene richiamato sul berretto...la cosa mi sembra strana...forse potete aiutarmi a chiarire questo aspetto...

Grazie Totiano. Il beretto è acquistabile si trova anche su internet a questo indirizzo (sito) il modello sembra coincidere per il colore chiaramente devo verificare con altre fonti posto che la fotografia e in B/N...per quanto riguarda i gradi non ti sembra che gli spaghetti siano più stretti rispetto a quelli attuali? Peraltro sul modello indossato da Bergamini non c'è (probabilmente per ragioni di spazio) la corona a chiusura...

Egregi comandanti vorrei un consiglio sulla fattibilità dell'opera...vorrei creare una riproduzione del berretto indossato in questa foto dall'ammiraglio Bergamini. Premesso che il modello è ancora in produzione i problemi da risolvere restano due: 1) Dove posso acquistare copie dei gradi della R.M.M.?; 2) Qualora li trovassi potrebbero oppormi eccezioni all'acquisto per ragioni legate ai regolamenti militari posto che potrebbero essere confusi da personale non esperto con quelli tuttora utilizzati dalla M.M.? Grazie per l'aiuto.Foto del berretto

Vuoi forse evidenziare che sulle mura mancano gli alloggiamenti laterali delle pale? Perché in effetti questo dubbio mi ha attraversato la mente...

Il battello era certamente a pale. Di questo sono sicuro.

In effetti la forma sembra coincidere...anche con quella dei battelli storici ancora utilizzati sul Garda come ad es.: l'Italia (che tuttavia è di epoca successiva risalendo al 1909 la sua costruzione)...una curiosità: forse in pochi sanno che proprio l'Italia è stato mitragliato e bombardato tra il 12 ed il 18 gennaio del 1945 da aerei anglo-americani e ciò nonstante recasse ben visibili i segnali che ne indicavano l'utilizzo quale nave ospedale (Fonte: Francesco OGLIARI, La navigazione sui Laghi Italiani, Milano, Cavallotti. 1986-88)....

Con un po' di anticipo...ecco l'immagine del sonar utilizzato http://i45.tinypic.com/33jjon5.jpg

Grazie Asteria domani posterò l'immagine del sonar che hanno usato...purtroppo è l'unico ulteriore dato che posso fornire...al segunte link invece puoi trovare una stampa raffigurante l'episodio storico a cui mi rifesco http://it.wikipedia.org/wiki/File:Salo_19VI59_LMI.jpg

Egregi Comandanti l'impresa è ardua ma conosco le vostre capacità...sto cercando di trovare le coordinate di questo relitto e soprattutto scoprire che genere di imbarcazione fosse... in particolare vorrei sapere se è il battello austriaco affondato sul Benaco il 19.06.1859 dalle batterie piemontesi. Le informazioni in mio possesso sono le seguenti: L'immagine è stata ottenuta sul Lago di Garda con un sonar a scansione laterale nell'autunno del 1994 dal CISIG (Consorzio per l'inovazione dei sistemi informativi geografici dei grandi bacini fluviali) in collaborazione con l'U.S. Geological Survey Department of Interior...Buona caccia.

Grazie i suoi spunti sono molto utili e preziosi. Peraltro la tesi che formula mi sembra plausibile. Vorrei in parte ricompensarla raccontandole la ragione che mi spinge alla ricerca. Presso la sede della LNI che frequento si trova un modello in scala del Barbarigo che si racconta essere stato costruito dal figlio di un membro dell'equipaggio che risultava imbarcato nel giugno del 1943. Ogni volta che rivedo quel sommergibile la mente mi riporta alla tragedia di quel ragazzo cui è stata negata anche la possibilità di piangere e ricordare il padre nel luogo in cui giace sepolto. Per tale ragione sarei quindi felice di scoprire, grazie all'ausilio di persone più competenti, almeno il punto approssimativo dell'affondamento...