Marpola

Grazie Marco!

Grazie Totiano per aver postato questa fotografia. Ho ritrovato questa medaglia commemorativa della riattivazione del sommergibile "Vortice" rimettendo ordine tra le cose di mio nonno Romolo. Ricordo che la teneva sulla sua scrivania a Venezia come fermacarte. L’ho lucidata ed è ritornata al suo antico splendore. La medaglia in bronzo è molto grande (82 x 5 mm peso 198 gr) e riporta il motto "Post occasum ortus" (sorto dopo il tramonto), l’anno 1948 e un’immagine simbolica: un angelo che lancia in mare un serto di fiori su un sommergibile che sta riemergendo. La medaglia – come tu hai già detto – ricorda un evento molto importante per la nostra Marina Militare: la riattivazione del sommergibile "Vortice". In seguito alla resa dell’Italia, dopo la IIa Guerra Mondiale alla nostra Marina fu imposto lo smantellamento della flotta e il 1º febbraio 1948 il "Vortice" fu radiato unitamente al resto della flotta subacquea italiana. Ma nel 1950 furono riattivati due sommergibili: il "Giada" e il "Vortice". Le due unità furono chiamate "PV 1" e "PV 2" ("Pontone veloce" di carica batterie) e formalmente impiegati per produrre energia elettrica con le loro dinamo. In realtà il nuovo uso era solo un espediente per evitare la demolizione. Infatti, i due battelli uscivano segretamente in mare di notte dalla base di Taranto, camuffati con sovrastrutture posticce, ed effettuavano immersioni, emersioni e brevi crociere per l’addestramento dei primi nuclei di sommergibilisti della Marina Militare e per le esercitazioni delle unità antisommergibile. Venute meno nel 1952, in conseguenza dell'ingresso dell'Italia nella NATO, le clausole del trattato di pace che vietavano all'Italia il possesso di sommergibili, nell’ambito di un programma di potenziamento navale avviato nel 1950 venne anche avviata la ricostituzione della componente subacquea, con il recupero e la messa in servizio di questi due sommergibili risalenti al periodo bellico che poterono riprendere i loro nomi, nonché di una terza unità, il "Bario", recuperata dopo l’affondamento in guerra e ribattezzata "Pietro Calvi". Questi tre sommergibili, insieme a quelli della "Classe Gato" ceduti dagli USA, costituirono il primo nucleo della forza subacquea della Marina Militare. Furono proprio i sommergibilisti che si erano formati clandestinamente sul "Giada" e sul "Vortice" a prendere in consegna i sommergibili "Tazzoli" e"Leonardo Da Vinci", primi due battelli di una serie ceduta dalla US Navy alla Marina Militare nell'ambito del programma di assistenza militare all’Italia e che, per qualche decennio, ne costituirono la forza subacquea. In pratica è come se questa medaglia commemorativa fosse il simbolo della rinascita della componente subacquea della Marina.

Seguo con apprensione e speranza la sorte di questi poveri marinai. Pensare a come si debbano serntire intrappolati la sotto mi da i brividi....

Bonifico effettuato oggi (appena rientrato dal Mar Rosso...) Chiedo scusa per il ritardo

Un bel "colpo" del mio amico Massimiliano Canossa..... http://www.veronasera.it/cronaca/massimiliano-canossa-spedizione-relitti-navi-guerra-mondiale-affondamento-regina-margherita-andromeda-31-dicembre-2016-.html

La cosa è davvero molto preoccupante...

Wow!! Davvero emozionante!!

Bellissimo racconto Marco..... mi era sfuggito..... GRAZIE !!

Da appassionato di immersioni sui relitti non posso che gioire per l'incredibile scoperta e complimentarmi con Naumachos Il sogno di ogni "relittaro" è proprio quello di scoprire ed esplorare un relitto sino ad allora sconosciuto, perciò immagino la gioia dello scopritore.... Qui potete trovare qualche altra informazione e un filmato http://www.edicolamarescoop.com/

Sai che non faccio foto subacquee Marco..... Vedrò cosa faranno i miei amici. Tra l'altro - mare permettendo - andremo ad esplorare il Cesare Rossarol.....

Fantastico!!! Io sarò proprio a Medulin a fare immersioni sui relitti tra l'1 e il 5 giugno prossimi..... ...in attesa di poter esplorare anche la "Vis" di Tito.... Certo che se anche qui in Italia si facesse lo scuttling....!!! http://www.marpola.it/logbook/13.I%20relitti.htm

Mi è arrivato oggi il libro che avevo ordinato, e per adesso gli ho dato solo una rapida occhiata.... 104 pagine, formato 24x17, copertina in brossura, moltissime fotografie in bianco e nero (tutte già note). Il volume è diviso in due parti: nella prima c'è un pò la storia della Base, mentre nella seconda c'è la descrizione e il racconto delle vicende legate a 31 sommergibili. Conclude il libro una testimonianza del Com.te Rossetto. Non è sicuramente un'opera di pregio, ma credo non possa mancare nella biblioteca di un appassionato. ;) Di seguito la copertina interna e l'indice. Buona lettura!

Al minuto 17:25 del TG regionale del Friuli Venezia Giulia di ieri il servizio sul documentario "Molch - Base segreta" del mio amico istruttore subacqueo e regista Lorenzo Lucia. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-619fe0ac-a326-4eca-ad79-66dc2cc454d2.html

Non ti sfugge nulla Andrea!! PS me n'ero accorto anche io......

L'ho ordinato stamane questo libro. Appena mi arriva provvedo....

Un nuovo libro appena uscito : “Gli Eroi di Betasom” Prezzo 12 euro Delta Editrice di Corrado Barbieri - Borgo Regale, 21 - 43100 Parma tel. 0521.287883 - fax 0521.237546 - deltaed@iol.it

grazie Danilo!! Non avevo mai letto il tuo postdel 2009 sul Molch di Sistiana.... Sei una vera miniera di informazioni!!

Non te lo so dire Marco. Dovrei chiedere al mio amico Lorenzo Lucia che ho incontrato a Trieste proprio il giorno prima di venire a Treviso..... La Kleine Berlin è in terraferma ed è visitabile su appuntamento al venerdì sera.... ;) http://www.trieste.com/vacanze/luoghi/kleineberlin.html Non posso Danilo.... ho una conferenza sugli OTS ad Ancona alla quale voglio partecipare. Per fortuna sono amico Di Lorenzo che è il regista e operatore subacqueo ;)

Informazione turistica….. Il complesso di gallerie sotterranee denominato "Kleine Berlin" ("Piccola Berlino") è visitabile su appuntamento, accedendo da uno degli ingressi un tempo riservati ai soldati tedeschi (IV ingresso) che si affaccia su via Fabio Severo, ai piedi del colle di Scorcola. Oggi rimane uno dei pochi complessi sotterranei della Seconda Guerra Mondiale ancora esistenti e fruibili. I cunicoli vennero creati in parte dai militari tedeschi subito dopo l’istituzione della "Zona d’Operazione Litorale Adriatico" nell’ottobre del 1943 ed in parte dagli italiani (precisamente dal Comune di Trieste che lo adibì a rifugio antiaereo per la popolazione). Le due parti sono ancora oggi facilmente distinguibili, in quanto la parte italiana è costituita da gallerie parallele e collegate da altre perpendicolari (i primi tre ingressi), mentre la parte tedesca è costituita da una galleria principale e tante stanze collegate ad essa. Si può arrivare alla Kleine Berlin a piedi dalla stazione FF.SS. attraversando Piazza Libertà e percorrendo via Ghega fino a Piazza Dalmazia. Prendere via Fabio Severo. La galleria si trova dopo 150 metri sulla sinistra. Per chi arriva in auto c’è un parcheggio a pagamento al Foro Ulpiano, in Piazza Oberdan. Orario di apertura: 20.00 – 22.30 ogni ultimo venerdì del mese.Prezzo: intero 3,00 € - ridotto 2,00 € Contatti e riferimenti: email: info@kleineberlin.it Tel.: 040 3498239 (CAT - Club Alpinistico Triestino) Facebook: Kleine Berlin - Trieste

Basi segrete di sottomarini, passaggi misteriosi nei sotterranei di Trieste, immensi rifugi antiaerei e fortificazioni costiere: la presenza militare tedesca nella Venezia Giulia dopo l’8 settembre 1943 ha lasciato un’eredità di misteri e di strutture difensive che ancora oggi destano molti interrogativi. Diventata capitale della cosiddetta “Zona di Operazioni Litorale Adriatico”, Trieste era stata concepita dalle autorità germaniche come il possibile bersaglio di un’operazione anfibia angloamericana,cosicché il sottosuolo cittadino è stato attraversato da un dedalo di cunicoli e di passaggi blindati, ancora oggi noti come “Kleine Berlin”, la Piccola Berlino. E a Sistiana, a pochi chilometri di distanza dal capoluogo giuliano, la pittoresca baia venne isolata dal resto del territorio carsico e si sparsero le voci più disparate su cosa vi stesse allestendo la Kriegsmarine tedesca: una base di lancio per le nuovi armi segrete V2? Una postazione di artiglieria da cui dominare l’accesso al golfo? Una base di sottomarini scavata nella scogliera? Una spiegazione a questi e altri misteri giunge dalle riprese subacquee e dalle ricerche effettuate a cura dell’Associazione Culturale Novecento ( novecentots@libero.it ) con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.Ne è scaturito il DVD “Molch, base segreta”, che sarà proiettato in collaborazione con il Club Alpinistico Triestino lunedì 18 gennaio alle ore 18:30 presso la Kleine Berlin in via Fabio Severo 4/A (davanti alla sede RAI) a Trieste, con ingresso gratuito sino a esaurimento dei posti. Caratterizzano l’appassionante documentario la regia di Lorenzo Lucia (che ha effettuato le esclusive riprese subacquee, in collaborazione con il comando della Guardia di Finanzia di Trieste) e di Arnon Debernardi (realizzatore inoltre degli effetti speciali e della colonna sonora), l’interpretazione di Myriam Cosotti, la voce narrante di Federico Pieri, nonché i testi di Lorenzo Salimbeni, il quale ha interpellato appassionati di storia locale come Maurizio Radacich e Claudio Pristavec. Info: novecentots@libero.it https://www.facebook.com/events/206568819688016/206724053005826/

Non so che cosa dire del "ritrovamento", nè tantomeno della tipologia di sommergibile..... Dico soltanto, da subacqueo appassionato di relitti, che è un pò il sogno mio e di molti altri come me quello di fare una "scoperta" di questo genere. Per molti i relitti sono solo "pezzi di ferro arrugginiti".... per me sono uno degli aspetti più affascinanti della subacquea. I relitti hanno un'anima e una storia (spesso drammatica) alle spalle e "parlano" a chi li sappia ascoltare con rispetto... Detto ciò, preferisco i relitti lasciati in fondo al mare, piuttosto che riportati in superficie. Laggiù solo pochi fortunati potranno ammirarli nel loro ambiente naturale, rispettandoli e non danneggiandoli.

Confermo con Angela. A domenica!!

Vi informo che domenica 3 gennaio in tutto il centro storico di Treviso sarà vietatala circolazione delle auto, causa smog. Usate il treno! La stazione è vicinissima alla sede della mostra. Saluti a tutta la Base:-)

Conosco la pizzeria/ristorantino “Da Roberto”. Ci ho mangiato qualche volta. Si trova in centro in Viale Cadorna e ha un comodo parcheggio, ma da Piazza dei Signori sono pochi minuti a piedi. A me non pare male…. ha un buon rapporto qualità-prezzo. Il menù proposto è piuttosto vario: ci sono tantissime pizze, insalatone, primi piatti, piatti di pesce e di carne. Conosciuto per le ottime pizze, questo locale si difende bene anche con i piatti di pesce.