Per risolvere l'impasse sul nostro relitto mi sono rivolto ad un esperto triestino, Nereo Castelli (autorevole socio AIDMEN e naviearmatori.net). Bene, la risposta è del tutto diversa dalle nostre ipotesi.
Cito testualmente: si tratta dell'incrociatore VESUVIO, ex siamese NARESUAN, che nel gennaio 1944 fu rimorchiato dal cantiere San Marco al vallone di Zaule e lì abbandonato assieme al gemello ETNA. Nel 1948 fu riportato a galla dalla Tripcovich per conto del GMA e portato nella posizione che si vede nella foto, dove fu usato come base d'appoggio (cucina, cambusa, serbatoi d'acqua e carburante ecc.) per il personale (circa 150 persone) e i mezzi impiegati nei recuperi dei numerosi relitti giacenti nel Vallone. Di qui la passerella che collega il relitto alla terraferma.
Alla fine del 1950 fu dismesso, rimorchiato al cantiere della SIDEMAR e demolito. L'ETNA, invece, pure recuperato nel 1948, fu subito mandato alla demolizione.
La nostra "fustigatrice dei maniaci" può tirare un sospiro di sollievo, ora: abbiamo fatto del nostro peggio, as usual...