:s20: Dopo diversi mesi sono tornato e finalmente sono riuscito a recuperare dai documenti conservati e dai racconti di mia nonna diverse informazioni.
Allora mio nonno nacque nel 1917 e all'eta' di 19 anni nel 1937 ha iniziato a svolgere il servizio di leva che ai tempi durava 18 mesi...assegnato in marina come sommergibilista,ebbe la chiamata alle armi nel dicembre del '38. Con la classifica di allievo fuochista saldatore autogenista,venne imbarcato sul somm. Smeraldo su cui rimase dal '38 al '40 partecipo' a numerose missioni con stazionamento al "Comando Marina di Tobruk" dopodiche' fu trasferito e imbarcato sul somm. Anfitrite.Da quersto momento inizia l'avventura infatti nel gennaio del '41 nessuno sapeva che quel somm. non sarebbe mai arrivato alla primavera!Pensate l'ultima missione assegnata all'equipaggio dell'Anfitrite era un servizio di pattugliamento a est dell'isola di Creta dopo segnalazione di possibile presenza e passaggio di un convoglio misto di grandi dimensioni formato da numerose navi mercantili inglesi scortate da diversi destroyer.Raggiumta la zona prestabilita l'obbiettivo fu individuato e e con una lenta manovra di avvicinamento portatisi a quota periscopio notarono la lunga fila di navi di navi battenti bandiera inglese,I mercantili erano tutti in fila lateralmete vi erano sei destroyer! Da quel momento inizia la lunga attesa per cogliere l'attimo giusto.Calate le tenebre con un silenzio irreale il sommergibile sputo' fuori da una delle 6 bocche infernali il suo primo siluro e inizio' l'inferno di in un attimo 3 dei 6 destroyer diventarono,avvolti dalle fiamme,palle di fuoco!! ma l'entusiamo duro poco quelli rimasti non si asciarono sorprendere e iniziarono la lunga caccia al nemico.L'anfitrite si porto' con immersione rapida ad una notevole profondita'ma questo non basto' a salvarlo,inizio' infatti una lunga serie di attacchi con bombe di profondita' inizialmente lontane ma via via sempre piu' vicine fino a che alcune di queste colpirono in pieno il battello.Nell'impatto morirono diversi marinai.Il somm.aveva subito danni irreversibili e i militari sopravissuti tra cui mio nonno furono costretti ad abbandonare il battello,mediane la "CAMPANA" una alla volta tentarono di portarsi in superficie ma ad attenderli furono i colpi di mitra sparati dai militari inglesi.Anche mio nonno fu colpito ad una gamba fortunatamente in maniera non grave,nonostante cio' rimase in acqua fino all'alba del giorno dopo per poi essere recuperato con altri 6 sopravissuti.Fatto prigioniero dal 6-3-41 al 1-4-46
(NB dichiarati i morti furono 7 ma in realta' quello fu solo il numero dei sopravissuti e come ha raccontato mio nonno La maggior parte peri' non durante l'affondamento ma a causa delle pallottole dei mitra )
Il racconto che vi ho scritto e' tratto sia dai raconti di mia nonna sia dal diario personale che mio nonno scrisse in relazione alla vicenda durante il periodo di prigionia in africa.Spero che vi possa dare un'idea piu' chiara di cosa accadde in quella sfortunata notte e soprattutto che cio' che ho riportato possa servire a ricordare le gesta dell'Anfitrite con cui 45 uomini,alcuni poco piu' che ragazzi,partirono e la maggior parte non fece piu' ritorno.
Ahh un altra cosa mio nonno parti per fare il servizio di leva non tornando piu' a casa fu dato per disperso in combattimento.A finale ligure,dove abitava,fu fatto il suo funerale con una bara vuota che fu sepolta..sulla croce
Tardi Edmondo 1917-1941
disperso
Ma dopo 5 anni come un fantasma si e' ripresentato vivo e vegeto agli occhi di sua madre!!! :s67: