malaparte

Mah, di Trizzino ho letto parecchio, se non altro perché mi incuriosiva il fatto che da bambina sentivo dire in casa che Navi e Poltrone era stato sequestrato in libreria dopo l'uscita (non so se sia vero) e che una copia era stata fortunosamente acquistata da mia madre su consiglio del libraio (ce l'ho ancora, è del nov. 53, insieme alla Pocket Longanesi del 66 di mio padre, con la sentenza d'assoluzione della corte d'appello di Milano). Mi piaceva il suo spirito polemico, intuivo che voleva (forse ad ogni costo) far vedere le cose da un altro punto di vista. E poi riuscivo a leggerlo senza annoiarmi. Non me la sento di entrare nello specifico, certo gli anni 50 sono stati molto caldi e tutti quelli che si interessavano di Forze Armate sono stati tirati per il cappotto da una o dall'altra parte. Però devo ammettere che anch'io ho riscontrato a volte delle invenzioni fin troppo letterarie (per es in Sopra di noi l'Oceano il naufragio dell'Arandora Star è riportato con parecchie inesattezze, per dare addosso agli inglesi ad ogni costo).

Grazie dell'accoglienza; cercherò di essere all'altezza di cotanto sito :s10: Valeria

titolo:L'ONDA GRIDAVA FORTE: il caso del Nova Scotia e di altro fuoco amico su civili italiani autore: Valeria ISACCHINI casa editrice:MURSIA anno:2008 pagine: 270 dimensioni: 17x12; Ehm...avevo preparato una "recensione" ma poi non mi sembrava serio...preferisco che magari sia qualcuno di voi a scriverne, se vuole...il fatto è che mi "tolgo la maschera": l'autrice sono io, sono una femminuccia, nata e cresciuta nella Pianura Padana, e nelle mie note introduttive cito il vs. sito e ringrazio tutti quelli che mi hanno dato aiuto e suggerimenti in questo forum. Il fatto è che (mi dicono) so scrivere senza annoiare i lettori, so studiare, so fare ricerca, ma di calibro di proiettili e di traiettorie di siluri ne so proprio pochino... :s12: perciò ho pensato bene di chiedere aiuto a chi ne sa di più. Grazie dunque a tutti, spero che il libro piacerà a chi lo vorrà leggere. Valeria

Grazie ad entrambi. Sì, avevo capito il senso generale, volevo conoscere proprio le esatte parole usate da Gysae. Uso un vocabolario, e ho anche un glossario specifico, ma non è facile capire il senso di certe abbreviazioni. Malaparte

Sono alle prese col diario di guerra di un U-Boot, anche se ignoro quasi totalmente il tedesco.... Qualcuno mi sa dire per favore cosa significa l'espressione "3er-Faecher los"?? Segue la nota "Drei Treffer - tre centri". E la nota "Schluss E380"? Contesto: ovviamente siluramento riuscito di nave inglese, da distanza ravvicinata (380 sta per 380 metri? Non è fin troppo ravvicinata? Alcune fonti parlano di distanza circa 300 mt. ma mi sembra fin eccessivo...) Grazie agli esperti Malaparte

Mah. Riporto quel che mi hanno risposto su un forum di storia militare: "Ritengo che sia l'ora locale del punto nave, anche per dare un'immediata percezione delle condizioni tattiche. Comunque mi pare un problema meno importante di quel che sembra, visto che in navigazione l'ora e' indissolubilmente legata al punto nave, che l' :s14: accompagna sempre, ed in particolare e' legata alla stima della longitudine. Pertanto sul cronometro della nave permane l'orario del luogo di partenza (o, meglio, di Greenwich) e da esso, in base alla longitudine, ogni buon ufficiale di marina tira fuori l'ora locale in maniera immediata, cosi' come in maniera altrattanto immediata, partendo dall'orario del giornale, puo' risalire all'orario che in quel momento indicava il cronometro, avendo sempre abbinata l'indicazione della longitudine. " Però vorrei una risposta sicura... :s14: Malaparte

Altra domanda: può (relata refero...) un cannone antiaereo da 3,7" / 4" ca. fare danni a un U Boot serie IX D2 tali da poterne provocare l'affondamento, o comunque da metterlo fuori combattimento? Scusate il disturbo....sono alle prime "armi" :s01: Malaparte

A vs. parere, esisteva la possibilità, a fine 1942, dal ponte di una nave, di avvistare un siluro in avvicinamento lanciato da un UBoot ? Per quel che ne so ( mi rifaccio al testo di Bagnasco I sommergibili della II guerra mondiale, Albertelli, pp 60-61) a inizio guerra la Germania aveva i siluri termici G7a e iniziava a montare o G7e, a propulsione elettrica, il cui principale vantaggio era "l'assoluta mancanza di scia che annullava la possibilitàdi avvistamento dell'arma da parte dell'avversario". Poi il G7e dimostrò difetti tali che tali siluri vennero ritirati, modificati, e dall'estate '41 TUTTI i sommergibili ted. montarono i G7e. Quindi, da quel che penso nel 1942 era impossibile vedere alcuna scia. Vero che comunque potevano lasciare una scia come quella di qualsiasi oggetto che si muova in un fluido, ma è da tenere presente che tale scia è comunque in funzione della profonditàdi corsa (oltre che delle condizioni del mare): i G7e erano ad acciarino magnetico, e la loro ulteriore caratteristica era quella di esplodere sotto la carena, non sulla fiancata. Quindi devo dedurre che venissero lanciati a profonditàdi corsa tale da poter "scivolare" fin sotto la carena, e quindi anche da questo punto di vista fossero ben difficilmente avvistabili. O no? Grazie Malaparte

Credo che questa sia la sede più competente per aiutarmi a risolvere un problema relativo a una ricerca che sto facendo. Qualcuno è in grado di informarmi su come era indicato l'orario nei diari di bordo degli U-Boote, al novembre 1942? Per esempio, se su un diario di un U Boot in zona Oceano Indiano si legge che un'azione è stata compiua alle 06,30 del mattino, sognifica 6,30 ora locale, ora tedesca, o che altro?. E nel caso si tratti di ora tedesca, è da pensare a ora solare o ora estiva?. Il problema non è da poco: se un U Boot segna di aver affondato una nave alle 6,30, è importante sapere se in zona c'era o meno luce, quante ore di luce avevano da disposizione gli eventuali naufraghi, ecc. Ma le 6,30 tedesche possono essere un orario completamente diverso nella zona di operazione... C'era un protocollo relativo alla faccenda, per cui ogni comandante DOVEVA indicare l'ora locale in base al punto nave, o c'è il rischio che qualche diario riporti l'orario indicato dal cronometro di bordo, puntato all'orario di partenza?Grazie delle indicazioni Malaparte

Per una ricerca storica, sto cercando di rintracciare il diario di guerra del sommergibile U-177 tra agosto e dicembre del 1942. Mi risulta ce ne sia una copia in microfilm presso gli Archivi Nazionali Americani (NARA), ma in quel sito francamente non mi ci oriento. Qualcuno è in grado di aiutarmi? Grazie Malaparte

Si può aggiungere questo: il 28 Novembre '42 si verificò un incidente molto simile a quello del Laconia: il Nova Scotia, carica di prigionieri italiani, venne silurata dal sommergibile U-177 nel canale del Mozambico nei pressi di Laurenco Marques. Il comandante di U-177, Gysae, accorgendosi di avere colpito una nave inglese, ma carica di alleati italiani, e non potendo contravvenire all'ordine Triton Null, risolse il problema in questo modo: allertò in codice Berlino, da Berlino venne diramato l'allarme a Lisbona, che attivò i soccorsi dal Mozambico, sua colonia. A proposito: siccome sto facendo una ricerca sull'argomento, sto cercando il modo di rintracciare il diario di guerra (KTB) dell'U-177 tra agosto e dicembre del '42. Qualcuno è in grado di aiutarmi? Malaparte