Tanto per cominciare, bel topic Sergente! :s20:
O-Nami significa "Grande Onda" in giapponese. Siccome pratico arti marziali da un bel po' di anni, ho vissuto sempre con libri di Cultura orientale sul comodino. Uno di questi è il famosissimo "101 Storie Zen".
Mi è sempre piaciuta la storia seguente, che vi riporto per intero (non è lunghissima...). Il mio nick viene di lì:
"All'inizio dell'era Meiji viveva un famoso lottatore che si chiamava O-nami, Grande Onda.
O-nami era fortissimo e conosceva l'arte della lotta .
Quando gareggiava in privato, vinceva persino il suo maestro, ma in pubblico era così timido che riuscivano a batterlo anche i suoi allievi.
O-nami capì che doveva farsi aiutare da un maestro di Zen.
In un piccolo tempio poco lontano soggiornava temporaneamente Hakuju, un insegnante girovago.
O-nami andò a trovarlo e gli spiegò il suo guaio.
"Tutti ti chiamano Grande Onda" gli disse l'insegnante "perciò stanotte rimani in questo tempio. Immaginati di essere quei marosi.
Non sei più un lottatore che ha paura. Tu sei quelle onde enormi che spazzano via tutto davanti a loro, distruggendo qualunque cosa incontrino.
Fa così, e sarai il più grande lottatore del paese."
L'insegnante lo lasciò solo. O-nami rimase in meditazione, cercando di immaginare se stesso come onde.
Pensava alle cose più disparate. Poi, gradualmente si soffermava sempre più spesso sulla sensazione delle onde.
Man mano che la notte avanzava le onde si facevano più grosse. Spazzarono i fiori con i loro vasi. Sommersero perfino il Buddha nella sua cappella.
Prima dell'alba il tempio non era più che il continuo fluire e rifluire di un mare immenso.
Al mattino l'insegnante trovò O-nami assorto in meditazione, con un lieve sorriso sul volto.
Gli batté sulla spalla.
"Ora niente potràpiù turbarti" gli disse. "Tu sei quelle onde, travolgerai tutto ciò che ti trovi davanti".
Quello stesso giorno O-nami partecipò alle gare di lotta e vinse. E da allora, nessuno in Giappone riuscì più a batterlo." :s02: