Carissimo Comandante Totiano,
grazie di cuore dell'indicazione invero preziosa, e del garbatissimo dissenso che non soltanto accolgo con piacere, ma "quoto" -come si dice in gergo internettiano- pienamente.
Absit iniuria verbis.... non intendevo affatto dire che ci siano stati -e ci siano- "pochi" veri Italiani. Abbiamo avuto nella nostra Storia, sia quella con le Stellette che la più oscura ed anonima, Grandissimi Uomini, dei quali sono ben conscio. Soprattutto grandi Eroi della "normalità", che hanno saputo compiere grandi gesta e ritornare nell'anonimato più oscuro "perché non spinti da bramosia o vanità". Semplicemente perché consci del loro Dovere di Italiani.
E non volevo certametne dimenticarli né mancar loro di rispetto.
Gli é che PCD rappresenta, come già scrissi, uno dei capisaldi della mia formazione culturale, civile, politica e sociale, insieme a pochi altri "Grandi" entrati nel mio Pantheon personale: D'Annunzio, gli eroi dello Sciré, il Comandante Borghese, il Generale Ferrante Gonzaga e, sia pure per meriti diversi, Giovannino Guareschi, non solo indimenticato inventore di "Don Camillo" ma umorista, illustratore, commediografo, autore radiofonico, politico, pubblicista e battagliero nemico di ogni opportunismo liberticida.
Tornando a PCD, prevedo di rientrare in Italia da una missione europea piuttosto complicata non prima di marzo. Con l'arrivo della primavera mi concederò certamente una breve franchigia per recarmi a Nerviano sull'Olona, sia a rendere omaggio al Comandante Caccia Dominioni che per visitare -anche solo il perimetro esterno- della grande casa di famiglia che tutti abbiamo visto magistralmente illustrata nei suoi disegni.
E certamente non mancherò di preparare un ricco reportage fotografico per tutti i Comandanti di Betasom.
A tale proposito, mi riprometto anche di inserire i documenti in mio possesso (pochi, purtroppo) relativi ad uno zio di mia moglie, il Comandante Pietro de Cristofaro, ben noti negli ambienti della marineria.
Purtroppo non ho molto perché la diaspora della famiglia conseguente al secondo conflitto mondiale (da Napoli a Roma, Fidenza e Torino) ed i bombardamenti di Torino (che notevoli danni arrecarono alla casa di famiglia ed a tutti i ricordi in essa contenuti) hanno causato una grave dispersione.
Restano due o tre fotografie, un pacco di articoli di giornale ed il brevetto della Medaglia d'Oro, giustamente consegnato dalla cugina Paola qualche anno fa al presidente dell'ANMI di Fidenza Cav. Vanni.
Ma quello che ho, pur trattandosi di un C.te di naviglio di superficie, lo condividerò MOLTO volentieri con gli amici di Betasom. Anzi, se qualcuno avesse informazioni, documenti, foto o altro... sarei felice di poterlo sapere.
Grazie ancora per il graditissimo messaggio, un caro saluto dalle nevi della Polonia, a presto!
"pala a prora!"