Il direttore dell’arsenale di Betasom, presente dalla sua costituzione fino al fatidico 8 settembre e diretto collaboratore dell’Amm Parona nella scelta del sito di Bordeaux, fu il Magg. (GN) Giulio Fenu. Egli ristrutturò la base preesistente in brevissimo tempo rendendola adatta all’ormeggio, alla manutenzione dei nostri sommergibili atlantici e al ricovero degli equipaggi (vd relazione dei Servizi GN della base di Betasom relativa ai mesi di settembre e ottobre 1940, Ufficio storico della MM). Di Lui ci sono tante testimonianze (e decorazioni) che lo definiscono un Ufficiale di alta statura morale e tecnicamente molto professionale. Fu Lui che apportò le modifiche alle torrette dei nostri sommergibili tagliandone buona parte e rendendole più difficilmente individuabili dalle UU.NN di ricerca AS. Lui stesso, prima dell'inizio della guerra, era stato l’ideatore del cosiddetto “valvolone Fenu” ossia la particolare valvola di scarico dei gas combusti che permetteva una discesa più rapida e che gli era valsa la decorazione con medaglia d’argento di 1a classe (F.O. nr 151 del 2-3 luglio 1939). Nell’ultimo periodo prima dell’armistizio aveva modificato il Da Vinci con due grosse tenaglie magnetiche, atte a trattenere e rilasciare il mini-sommergibile C2 ("Caproni 2" – il C1 era andato perduto durante le prove, credo nel lago di Garda) alla foce dell’ Hudson in modo che questo, risalendo il fiume fino a NY, avrebbe effettuato un attacco “a casa loro” dando un poderoso colpo alla loro sicurezza interna. Gli eventi di quel frangente di guerra non permisero però tale audace impresa. Infatti il Da Vinci col suo equipaggio (Cte Gazzana Priaroggia) fu affondato durante una missione operativa mentre, probabilmente, provava anche la stabilità del battello in virtù di quest’ultima modifica che cambiava il profilo idrodinamico del battello. Giulio Fenu era certamente colui che in banchina aspettava trepidante i battelli e i cari camerati che talvolta, purtroppo, non rientravano alla base. Poi venne l’8 settembre…. ma questa è un’altra storia.