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Risposte pubblicato da Nichelio
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Oggi, 27/08/2016, sono passati 72 anni dalla morte del C/te Carlo Fecia di Cossato.
Desidero ricordarlo non solo perché è stato un asso dei sommergibilisti (forse il più bravo) e nemmeno perché è stato un pluridecorato dalla Regia Marina e pure da quella tedesca. Voglio ricordarlo per i suoi elevati valori umani e morali che lo hanno reso immortale, tanto che ancora oggi si scrive su di lui.
Era il dopo cena del 27 agosto 1944 a villa Pavoncelli, con una scusa Carlo si accommiata dall'amico Ettore per poter restare solo con i suoi pensieri ed i suoi drammi. Poche ore ancora, poi l'epilogo. Il Conte Carlo Fecia di Cossato prende la fedele Beretta e raggiunge i suoi uomini sul Tazzoli, trovando così finalmente la pace.
Onori ad un uomo dal grande coraggio.
Nichelio
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Formulo a tutti i Marinai i miei migliori auguri per la Festa della Marina.
In un'occasione così importante un poeta non può restare silente, così è nato questo sonetto che già da molti è stato apprezzato.
Un caro saluto a tutti.
Nichelio
È l'alba del dieci giugno sul mare
l'umida notte ora si ritrae lenta
svelando la sagoma da affondare.
È l'ora, e Luigi Rizzo già s'avventa.
Il Mas s'impenna come per volare
sul mare che spuma bianca diventa
il siluro già pronto ad azzannare
la gigantesca preda che spaventa.
Fuma possente e ignara all'orizzonte
la Santo Stefano nave ammiraglia
non conosce ancora chi ha di fronte.
Sono Rizzo ed Aonzo con le armi pronte
a tutta forza mirando alla chiglia
per lasciare nella storia le impronte.
Roma, 10 Giugno 2016 - Festa della Marina
Sonetto di Antonio d'Abbieri
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Dopo un anno di assenza riemergo per rendere gli onori a Emilio Bianchi.
Un giovane che ha saputo compiere azioni rischiose senza tremare, con coraggio e determinazione.
E' stato un esempio e lo sarà ancora per le future generazioni.
Per singolare volontà del destino l'Eroe Emilio Bianchi è venuto a mancare nello stesso giorno di un altro Eroe
italiano: Giorgio Perlasca. E' come se gli uomini Grandi e Giusti scegliessero i giorni di festa per lenire il dolore della loro dipartita.
A Emilio Bianchi dedico la quartina finale di una mia poesia sui sommergibilisti. E' l'omaggio più alto che un piccolo poeta come me possa fare
a un grande uomo che se n'è andato.
Li chiamano uomini ma son ragazzi
che la guerra ha portato per mare
alto il rischio che il nemico li ammazzi
ma sono eroi, non li puoi fermare.
Onore ai ragazzi che hanno combattuto per mare!
Cav. Antonio d'Abbieri
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Avevo deciso di non scrivere più,
ma non posso non salutare calorosamente Chersino e Max 42 per il loro ritorno.
La loro collaborazione (l'uno come testimone oculare, l'altro come biografo) rende a tutti noi un servigio inestimabile e raro: la conoscenza di fatti storici raccontati di prima mano dai protagonisti.
Per questo prezioso regalo sento che non li ringrazierò mai abbastanza.
Bentornati,
Nichelio
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Grazie per la risposta Totiano.
Sono convinto che a bordo dei sommergibili della Regia Marina gli ufficiali ed i sottufficiali avessero in dotazione armi corte (quindi pistole d'ordinanza, ma di che modello?) mentre gli altri avessero in dotazione un certo numero di fucili (quali?). Queste armi dovevano essere previste in caso di sbarco per difesa personale.
Mi piacerebbe sapere anche se dopo l'8 settembre sono state assegnate agli equipaggi cobelligeranti armi inglesi o americane.
Mi auguro che qualcuno tra i numerosi esperti della base possa fornirmi lumi in proposito.
Ciao,
Nichelio
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Mi piacerebbe sapere quali erano le armi leggere in dotazione agli equipaggi dei sommergibili, possibilmente modelli e marche.
Grazie
Nichelio
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Grazie per le risposte,
Quindi sono presenti sia le pale sia l'elica.
Grazie ancora
Nichelio
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Secondo voi le pale del battello sono vere oppure fanno parte della coreografia?
http://img843.imageshack.us/i/09062013381.jpg/
Quando sono stato su quel battello, che fa servizio di linea sul lago di Garda, ho visto che le pale ruotano davvero nell'acqua ma osservando la foto noto un turbinio a poppa. Mi chiedo se c'è un'elica oppure no.
Qualcuno sa darmi una risposta?
Grazie,
Nichelio
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Vorrei ringraziare tutti i partecipanti e in particolare RED per aver riportato alla luce la storia e la Carità di questa nobile donna, poco più che ragazza.
Bellissimo è il distico. Son le parole dei tanti che non hanno più voce ma a lei dicono: "resta con noi sorella". Bravissimo il suo autore, Giannino Antona Traversi, a cui va il merito di essersi tanto adoperato per curare le sepolture e che ammiro per la sua profonda sensibilità poetica.
Sono profondamente commosso da questa donna giovanissima ma determinata che in sprezzo del pericolo ha portato cure e conforto ai tanti ragazzi maciullati dalla guerra.
Mi auguro che possano in molti seguire il suo nobile esempio.
Infine sono onorato di discendere, per via materna, dagli Orlando, cognome della madre dell'eroica crocerossina, infatti anche mia madre si chiamava Maria Orlando.
Ancora grazie per le vostre ricerche,
un caro saluto,
Antonio
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Potrebbe essere vero...
Io ho visto (e preso in mano) una scheggia analoga prelevata dalla nostra marina e da essa regalata ad una persona che poi lo ha ceduto ad una sezione ANMI... Se la Marina avesse avuto un pensiero analogo per altre persone "meritevoli" che poi sono venute a mancare ci si ritrova, ahime, con un pezzo di ferro di cui disfarsi...
L'ipotesi non è da escludere, potrebbe essere un dono a persona meritevole che poi gli eredi hanno abbandonato su un terrazzo e lí si sono rovinati il legno e la targhetta. Infine hanno svuotato la cantina ed ecco spiegata anche la foto sul materasso d'epoca. Ci sono troppe ipotesi ma è plausibile.
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ed hai ragione ma...
Per me è un falso!
Da quello che posso vedere la lastra supera i 7 mm di spessore quindi non è dello scafo esterno. Potrebbe essere di quello resistente (12 - 15 mm) ma tagliato con quella sagoma mi sembra più uno scarto di qualche lavorazione.
La falsità si vede anche dall'invecchiamento del legno e della targhetta che invece dovevano essere nuovi.
Nichelio
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Cosa dire?
Ottimo lavoro presidente!
E grazie per aver colmato questa mia lacuna. Il racconto è più dettagliato dei racconti riferiti dai nostri padri che hanno vissuto la vicenda infatti aggiunge elementi nuovi come le 3 bombe e non una, come pensavo. Il racconto non parla del rientro a Cagliari, allora quel poco che so lo scriverò al mio rientro a Roma.
Ciao,
Nichelio
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Ottimo!Direi che il timone spetta a GMAndrea.
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Scusate se vi ho indotto in errore.Avevo capito fosse una domanda (cipè una ricerca di risposta), non un quiz!!!
Comunque non avrei saputo rispondere.
In effetti sono stato superficiale. Volevo provare un nuovo format intitolato: "forse non tutti sanno che" dov'è un po' si spiega ed un po' si domanda. Un quiz che coglie anche l'occasione per informare.
Se qualcuno lo desidera può cimentarsi con un nuovo quesito.
Ciao,
Nichelio
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Grazie GM,
Al seguente indirizzo Incles racconta la storia così come l'ha sentita da suo padre.
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Non sono riuscito a trovare il racconto ed anche scovarne il titolo è stato laborioso. So che l'amico Incles lo aveva trovato tra le carte del padre ma ora non lo trova più. Prima o poi qualcuno lo scoverà.Mi sn perso... dove posso trovare questo racconto del Nichelio?
Ciao
Nichelio.
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Evidentemente il Corriere della sera deve aver fatto una selezione delle corrispondenze di Buzzati, infatti il Buttafuoco non comprende quella a cui mi riferisco che si intitola: Uno strano rotolio a prora. Mi risulta che sia stata pubblicata ma è un racconto non molto conosciuto che descrive l'attacco aereo subito dal Nichelio il 17 gennaio 1943, la bomba inesplosa a prua e la folle corsa a Cagliari in emersione con tutti i rischi che sapete.Infatti, Il Buttafuoco è una raccolta (parziale) di quelle corrispondenze
Ciao,
Nichelio.
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Tutto giusto ma ancora nessuno ha detto il titolo del racconto e di quale SMG si parla.
Per aiutarvi vi dico che l'anno era il 1943 e che ne ha parlato il nostro C.te Incles.
Ciao,
Nichelio
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Allora ecco fresco fresco da Ginevra un nuovo quesito.
Forse non tutti sanno che Dino Buzzati è stato a lungo corrispondente di guerra sulle navi della Regia Marina.
Ha scritto numerose corrispondenze poi raccolte e pubblicate in un libro.
C'è un racconto che riguarda un nostro sommergibile, qualcuno ricorda il suo titolo?
A voi le tastiere.
Saluti da Ginevra,
Nichelio
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E ti pare poco?Nichelio... Sono solo una pettegola... :laugh:
Navy60, tu che sai tutto, dimmi se devo passarti la mano come negli altri quiz oppure se è consentito fare un altro giro.
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Siete tutti bravissimi!! Complimenti.
In effetti gli esperti sono due ed entrambi di primo livello. Ho avuto la fortuna di conoscerli personalmente e non posso che rinnovare loro i miei complimenti.
Il Direttore è un sommergibilista e per me già questo basterebbe (per tradizione di famiglia diciamo) ma è stato Capo Uff .... e quindi capite di che calibro stiamo parlando.
Poi l'ho sentito parlare d'arte e sono rimasto stupito perché è un esperto "di livello televisivo", uno che l'arte la conosce e sa farla apprezzare.
Il "nuovo" per così dire, è stato per anni a combattere con problemi vari, oltre che con gente come me, poi ho scoperto che sulla storia navale è un vero Mostro, uno che ha letto forse tutto ciò che è stato pubblicato e che ha raccolto con pazienza tutte le foto ed i video sulle nostre navi da far invidia all'archivio di Stato.
Quando ho scoperto la sua passione gli ho immediatamente regalato le foto d'epoca di mio padre e la prima copia, imperfetta, del mio libro sul sommergibile Nichelio e lui ha voluto pure la dedica. Poi mi ha sommerso di libri che, ahimè, solo in piccola parte sono riuscito a leggere preferendo sentirlo parlare anche per ore come un vulcano in eruzione.
Se non ci credete provate a fargli una domanda, vi dirà tutto e risparmierete anche la presa del faldone.
Complimenti ad entrambi ed a Navy60 che sa tutto di tutto!
Ciao,
Nichelio
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Il nuovo C.te giunto all'USMM da pochi giorni non è una persona qualsiasi infatti è un esperto di ....
A voi le tastiere.
Ciao,
Nichelio.
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Grazie F21 per la foto,
Credo che il sommergibile in alto (503) sia il Giada con la falsa torre modificata. Era della stessa classe del Nichelio di mio padre che fu consegnato ai russi, il giada invece riuscimmo a tenerlo in Italia.
Ciao,
Nichelio
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Comincio ad avere qualche perplessità!
L'impiego della MM doveva essere un provvedimento tampone di breve durata per far fronte all'emergenza con una Forza sempre pronta a muovere ma, attenzione, non deputata a svolgere questi compiti.
Nel frattempo si doveva predisporre un'organizzazione idonea a fronteggiare questa situazione, con strutture, uomini e mezzi adeguati.
Questo purtroppo non lo vedo ancora e nel frattempo la MM continua a fronteggiare situazioni non più di emergenza ma di routine.
Fino a quando?
Disperso Un Battello Argentino
in Quadrato Ufficiali
Inviato
Esprimo il mio cordoglio per i 44 sventurati che ho aggiunto nel mio cuore vicino ai tanti, troppi, che hanno subito la stessa sorte.
A loro dedico questo sonetto.
Muto cetaceo nell'oceano immenso
grigio metallo con uomini dentro
nel tormentato mio dormir ti penso
sulle fragili vite mi concentro.
E il dolore si fa sempre più intenso
col passar dei giorni senza riscontro
perder la vita così non ha senso
e con questa dura realtà io mi scontro.
Tra i flutti più profondi sei sparito
nessuno dov'eri aveva capito
ma s'aspettava un grido d'esultanza.
Ora la triste realtà abbiam sentito
il destino contro di voi accanito
ha spento ahimè l'ultima speranza.
Sonetto
Roma, 28 Novembre 2017