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Fotografie Navali E Altro Sul Mare.


gichiano

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Tre immagini di battelli della classe Medusa.

 

Ialea con, verso poppa, quella che sembrerebbe una campana di recupero subacqueo.

33ys1gg.jpg

 

Nel ringraziare Gichiano per le stupende foto postate, mi sono accorto che per la classe " Medusa " si è un po' abusato della foto in questione con ridistribuzione del nome, dei battelli e la "grattata" all'unità a vela in sottofondo...ed al nome del battello in stampa...

 

rsmgjantinalaspeziart8.jpg

 

scansione0017copyey1.jpg

 

33ys1gg.jpg

 

per voi chi ha ragione?? :s12: Dovrei anche sistemarle per battello ma cos'ì il lavoro si "moltiplica" :s01: :s01: :s01:

 

magico_8°/88

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Nel ringraziare Gichiano per le stupende foto postate, mi sono accorto che per la classe " Medusa " si è un po' abusato della foto in questione con ridistribuzione del nome, dei battelli e la "grattata" all'unità a vela in sottofondo...ed al nome del battello in stampa...

 

rsmgjantinalaspeziart8.jpg

 

per voi chi ha ragione?? :s12: Dovrei anche sistemarle per battello ma cos'ì il lavoro si "moltiplica" :s01: :s01: :s01:

 

magico_8°/88

 

La cartolina originale dovrebbe essere questa con il veliero sullo sfondo, se non altro perchè la mia presenta evidenti i segni della copertura con matita grassa (non raschiamento perchè altrimenti la lastra negativa sarebbe diventata trasparente e quindi nera in positivo) fra l'altro eseguita solo parzialmente dato che si vede ancora lo scafo.

Circa l'identificazione mi affiderei ad Argo75, espertissimo in sommergibili.

Edited by gichiano
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Aci Trezza dei Malavoglia di Verga e di La terra trema di Visconti.

 

flvg9w.jpg

 

1zxxx55.jpg

 

 

"La Provvidenza partì il sabato verso sera, e doveva esser suonata l'avemaria, sebbene la campana non si fosse udita, perché mastro Cirino il sagrestano era andato a portare un paio di stivaletti nuovi a don Silvestro il segretario; in quell'ora le ragazze facevano come uno stormo di passere intorno alla fontana, e la stella della sera era già bella e lucente, che pareva una lanterna appesa all'antenna della Provvidenza. Maruzza colla bambina in collo se ne stava sulla riva, senza dir nulla, intanto che suo marito sbrogliava la vela, e la Provvidenza si dondolava sulle onde rotte dai fariglioni come un'anitroccola. - «Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare senza paura,» diceva padron 'Ntoni dalla riva, guardando verso la montagna tutta nera di nubi."

Edited by gichiano
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Nel ringraziare Gichiano per le stupende foto postate, mi sono accorto che per la classe " Medusa " si è un po' abusato della foto in questione con ridistribuzione del nome, dei battelli e la "grattata" all'unità a vela in sottofondo...ed al nome del battello in stampa...

 

per voi chi ha ragione?? :s12: Dovrei anche sistemarle per battello ma cos'ì il lavoro si "moltiplica" :s01: :s01: :s01:

 

magico_8°/88

 

 

La cartolina originale dovrebbe essere questa con il veliero sullo sfondo, se non altro perchè la mia presenta evidenti i segni della copertura con matita grassa (non raschiamento perchè altrimenti la lastra negativa sarebbe diventata trasparente e quindi nera in positivo) fra l'altro eseguita solo parzialmente dato che si vede ancora lo scafo.

Circa l'identificazione mi affiderei ad Argo75, espertissimo in sommergibili.

 

La foto originale è sicuramente quella dello Jantina con il veliero sullo sfondo.

Quella dello Jalea (o presunto tale), come dimostrano il numero d'ordine e la tipologia dei caratteri, è di chiara provenienza dallo Studio "Pucci" della Spezia che non era nuovo a questo genere di "aggiustamenti": penso che allo scopo possa risultare interessante quanto scrissi a dicembre 2008 ne "I fotografi navali":

 

Alla Spezia, una “firma” risalta tra i numerosi fotografi navali che – in quel periodo – esercitarono la propria attività nella città ligure: è quella dello studio Pucci le cui stampe, spesso nel classico formato “cartolina” (e come tali spesso utilizzate) ebbero vastissima diffusione tra la fine dell’800 e i primi anni Trenta. L’ “archivio Pucci”, oggi purtroppo andato disperso, comprendeva in origine migliaia di immagini riferite, praticamente, a tutte le unità della Regia Marina dell’epoca; le fotografie erano assai spesso identificate, sul negativo e sulle corrispondenti stampe, da un numero progressivo che ne indicava la “posizione” all’interno della collezione. Le immagini, realizzate in uno “stile” inconfondibile in grado di emozionare ancora oggi appassionati e collezionisti, appaiono scattate dalle due rive del golfo della Spezia oppure – molto più frequentemente – da barche o battelli su cui imbarcavano i fotografi dello studio per realizzare inquadrature di sicuro impatto scenografico e, al tempo stesso, dal notevole valore tecnico e documentale. Un’unica “caduta di stile” nelle immagini dello studio Pucci è riscontrabile in un certo numero di fotografie (fortunatamente non molte), ove sono state ritoccate o sostituite le lettere di identificazione di un certo numero di siluranti, al fine di riempire alcuni “vuoti” della collezione riferiti ad unità che – evidentemente – non era stato possibile fotografare nelle acque antistanti La Spezia.

 

Qui il ritocco riguarda il veliero sullo sfondo, ma la "magagna" è analoga... :s02:

Edited by Alagi
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Corvette classe Gabbiano...

a Taranto nell'immediato dopoguerra quando furono impegnate nel dragaggio delle mine deposte durante il conflitto.

2qcfgue.jpg

 

Cormorano.

2nh1dvb.jpg

 

e ad Augusta con a poppa gli scaricabombe del tipo Gatteschi.

8vrec5.jpg

 

Chimera, Bombarda e Sfinge.

2whicdt.jpg

Edited by gichiano
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Corvette classe Gabbiano...

a Taranto nell'immediato dopoguerra quando furono impegnate nel dragaggio delle mine deposte durante il conflitto.

2qcfgue.jpg

 

Cormorano.

2nh1dvb.jpg

 

e ad Augusta con a poppa gli scaricabombe del tipo Gatteschi.

8vrec5.jpg

 

Chimera, Bombarda e Sfinge.

2whicdt.jpg

:s10: :s15: :s10: :s15: :s10: :s15:

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La Maddalena 1940, due dragamine ormeggiati a Cala Gavetta, mentre nella banchina opposta si intravvede un vecchio ex MAS usato per i collegamenti con Palau.

 

 

21d3k0p.jpg

 

Potrebbe trattarsi degli stessi mezzi (parlo dei 2 dragamine)

 

rimorchiatorirm.jpg

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Immagini di ex Fairmile inglesi utilizzate dalla GdF italiana fino agli anni 70.

Si tratta di forti ingrandimenti di cartoline fotografiche di vari porti italiani.

 

9qgsuu.jpg

 

Dovrebbe essere la Mazzei.

vx13ck.jpg

 

2l7uk0.jpg

 

6sugq1.jpg

 

awds8o.jpg

 

e6zrb4.jpg

Edited by gichiano
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Tre viste del Fecia di Cossato in sosta operativa a Cagliari negli anni 90.

Sulla vela è dipinta la sagoma di un Impavido "affondato" nell'esercitazione in corso.

 

103x09d.jpg

 

347jqdy.jpg

 

2cz5zy9.jpg

 

 

EH!EH!...sicuramente e' l'Intrepido...

 

BERILLO :s01:

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La foto originale è sicuramente quella dello Jantina con il veliero sullo sfondo.

Quella dello Jalea (o presunto tale), come dimostrano il numero d'ordine e la tipologia dei caratteri, è di chiara provenienza dallo Studio "Pucci" della Spezia che non era nuovo a questo genere di "aggiustamenti": penso che allo scopo possa risultare interessante quanto scrissi a dicembre 2008 ne "I fotografi navali":

 

.... Un’unica “caduta di stile” nelle immagini dello studio Pucci è riscontrabile in un certo numero di fotografie (fortunatamente non molte), ove sono state ritoccate o sostituite le lettere di identificazione di un certo numero di siluranti, al fine di riempire alcuni “vuoti” della collezione riferiti ad unità che – evidentemente – non era stato possibile fotografare nelle acque antistanti La Spezia.[/i]

 

Qui il ritocco riguarda il veliero sullo sfondo, ma la "magagna" è analoga... :s02:

 

Dopo quest'ultima "importante" :s10: conferma, vado ad eliminare dai post della classe " Medusa" le foto non originali, lasciando solo quella dello Jantina

 

magico_8°/88

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Porto di Cagliari alla fine degli anni Settanta, la vedetta della GdF Magg. Buonocore in disarmo affiancata ad un'altra del tipo GL.

dxoeoj.jpg

 

Messina, anni Trenta. Il Bolzano e un altro incrociatore pesante tipo Trieste.

kdo95i.jpg

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Immagini di ex Fairmile inglesi utilizzate dalla GdF italiana fino agli anni 70.

Si tratta di forti ingrandimenti di cartoline fotografiche di vari porti italiani.

 

9qgsuu.jpg

 

vx13ck.jpg

 

2l7uk0.jpg

 

6sugq1.jpg

 

awds8o.jpg

 

e6zrb4.jpg

 

 

Qualcuno ne sa qualcosa di più? A mi risulta che 16 o 17 ML tipo Fairmile B siano state consegnate dalla Royal Navy all'Italia nel 1946, ma non ho fonti sulla GdF che mi dicano nomi, date ...Poi se Marcello mi chiede notizie in merito mi trova impreparato, non ho fatto i compiti a casa.

Edited by de domenico
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Dal sito della Guardia di Finanza.

 

CARATTERISTICHE :

 

DISLOCAMENTO : t. 90 LUNGHEZZA : m. 34,50 LARGHEZZA : m. 5,60 IMMERSIONE : m. 1,45

SCAFO : teak ARMAMENTO : 1 mtr. Breda cal. 13,2 MOTORI : 2 Hall-Scott 12 cilindri VELOCITA' : 12 nodi UNITA': "Fais" - "Macchi" - "Mazzei" - "Meattini" - "Satta" - "Smalto" - "Genna" - "Gori" - "Agolletti" - "Steri" - "Fortuna" - "Bertoldi" -

 

Le motovedette antisommergibili "Fairmile" furono costruite in centinaia di esemplari, su progetto americano, da vari cantieri nel corso del secondo conflitto mondiale.

 

La Guardia di Finanza ne acquistò un primo lotto di 6 unità, di produzione canadese a Suez, sostituendo i motori originali diesel Packard con gli Hall-Scott a benzina, allo scopo di incrementare la velocità.

 

Immesse in servizio alla fine del 1947 dopo un periodo di allestimento a Messina, le "canadesi" rappresentarono il primo sforzo per la ripresa del naviglio dopo la crisi postbellica, e costituirono l'elemento fondamentale del dispositivo di contrasto al contrabbando fino a tutto il decennio Cinquanta.

 

Un secondo gruppo di ulteriori 6 unità fu acquisito nel 1951, mentre una tredicesima, battezzata "Ciorlieri", venne recuperata a Livorno dalla Stazione Navale di Civitavecchia e rimessa in linea grazie al lavoro dei Finanzieri dell'Officina Navale.

 

Di una quattordicesima unità del tipo, la "D'Antoni", è noto solo che fu operativa negli anni '50.

 

E' su una motovedetta di questa classe, la "Fais", che nel 1953 veniva installato il primo radar in uso alla Guardia di Finanza.

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Dal sito della Guardia di Finanza.

 

CARATTERISTICHE :

 

DISLOCAMENTO : t. 90 LUNGHEZZA : m. 34,50 LARGHEZZA : m. 5,60 IMMERSIONE : m. 1,45

SCAFO : teak ARMAMENTO : 1 mtr. Breda cal. 13,2 MOTORI : 2 Hall-Scott 12 cilindri VELOCITA' : 12 nodi UNITA': "Fais" - "Macchi" - "Mazzei" - "Meattini" - "Satta" - "Smalto" - "Genna" - "Gori" - "Agolletti" - "Steri" - "Fortuna" - "Bertoldi" -

 

Le motovedette antisommergibili "Fairmile" furono costruite in centinaia di esemplari, su progetto americano, da vari cantieri nel corso del secondo conflitto mondiale.

 

La Guardia di Finanza ne acquistò un primo lotto di 6 unità, di produzione canadese a Suez, sostituendo i motori originali diesel Packard con gli Hall-Scott a benzina, allo scopo di incrementare la velocità.

 

Immesse in servizio alla fine del 1947 dopo un periodo di allestimento a Messina, le "canadesi" rappresentarono il primo sforzo per la ripresa del naviglio dopo la crisi postbellica, e costituirono l'elemento fondamentale del dispositivo di contrasto al contrabbando fino a tutto il decennio Cinquanta.

 

Un secondo gruppo di ulteriori 6 unità fu acquisito nel 1951, mentre una tredicesima, battezzata "Ciorlieri", venne recuperata a Livorno dalla Stazione Navale di Civitavecchia e rimessa in linea grazie al lavoro dei Finanzieri dell'Officina Navale.

 

Di una quattordicesima unità del tipo, la "D'Antoni", è noto solo che fu operativa negli anni '50.

 

E' su una motovedetta di questa classe, la "Fais", che nel 1953 veniva installato il primo radar in uso alla Guardia di Finanza.

 

 

Grazie davvero, Stefano. E' un argomento su cui purtroppo non ho fatto studi regolari. Come si trova sul sito GdF? E poi: rispetto alle tue foto, direi cha manca la MAGG. BUONOCORE.

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Grazie davvero, Stefano. E' un argomento su cui purtroppo non ho fatto studi regolari. Come si trova sul sito GdF? E poi: rispetto alle tue foto, direi cha manca la MAGG. BUONOCORE.

 

http://www.gdf.it/Organizzazione/Specializ...fo78572963.html

 

Sulla destra nel menù puoi trovare altri argomenti interessanti :s03: ...

Edited by Corto Maltese
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Cassiopea con due torpediniere e due caccia esce dal Mar Piccolo a Taranto.

2u79m6v.jpg

Il nome è dipinto in bianco direttamente sullo scafo senza le lettere in rilievo e non si vede traccia di lettere distintive. Non ricordo di aver visto altre scritte simili.

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Il nome è dipinto in bianco direttamente sullo scafo senza le lettere in rilievo e non si vede traccia di lettere distintive. Non ricordo di aver visto altre scritte simili.

Ho anch'io questa fotografia: è un originale dello Studio "Fotocelere" di Torino, commercializzato come cartolina dallo Studio "De Pace" di Taranto negli anni Cinquanta.

schermata20110313a08305.png

---------------------

In effetti, nella mia stampa le caratteristiche ottiche alfabetiche "CS" si vedono:

schermata20110313a08302.png

 

schermata20110313a08304.png

La cosa dipende dal fatto che le lettere sono rosse su sfondo grigio scuro, e in una foto in b/n - se stampata un poco più scura - i due colori tendono a fondersi. :s02:

C'è qualche altro esempio, nell'immediato dopoguerra, di navi italiane col nome pitturato in bianco direttamente sullo scafo: non sono molti ma - in qualche caso - tra il 1946 e il 1950 la situazione si è in effetti verificata: sinceramente non ne conosco con precisione il motivo.

Talune torpediniere classe "Spica" - come risulta soprattutto da foto di fonte Ansaldo - avevano il nome pitturato sullo scafo al momento delle prove in mare nella seconda metà degli anni Trenta, ma la situazione è complessa perchè, successivamente, il nome appare realizzato con lettere metalliche applicate sullo scafo. Perdipiù - in alcune foto proprio del Cassiopea del periodo bellico - il nome appare realizzato con lettere "in rilievo".

C'è da supporre che - nel caso della foto postata da Stefano, come nelle poche altre esistenti con questa caratteristica - le lettere fossero state temporaneamente rimosse per manutenzione.

Edited by Alagi
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schermata20110313a08305.png[/url]

 

C'è qualche altro esempio, nell'immediato dopoguerra, di navi italiane col nome pitturato in bianco direttamente sullo scafo: non sono molti ma - in qualche caso - tra il 1946 e il 1950 la situazione si è in effetti verificata: sinceramente non ne conosco con precisione il motivo.

 

C'è da supporre che - nel caso della foto postata da Stefano, come nelle poche altre esistenti con questa caratteristica - le lettere fossero state temporaneamente rimosse per manutenzione.

 

I caratteri del nome CASSIOPEA mi sembrano un pò "tarocchi": forse le lettere metalliche son state schermate da tale manipolazione. Mi pare strano ed improbabile che delle semplici lettere metalliche fossero sbarcate dalla nave per manutenzione: con un pò di :s03: "olio di gomito" :s03: il problema è risolto.

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I caratteri del nome CASSIOPEA mi sembrano un pò "tarocchi": forse le lettere metalliche son state schermate da tale manipolazione. Mi pare strano ed improbabile che delle semplici lettere metalliche fossero sbarcate dalla nave per manutenzione: con un pò di :s03: "olio di gomito" :s03: il problema è risolto.

Dopotutto "a quei tempi" era normale ritoccare le cartoline.

:s01:

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I caratteri del nome CASSIOPEA mi sembrano un pò "tarocchi":

Sai che non hai torto? Non vorrei che i caratteri fossero effettivamente metallici in rilievo, ma lo Studio "De Pace" potrebbe in qualche modo averli evidenziati in sede di ritocco fotografico, al fine di far risaltare maggiormente il nome dell'unità.

D'altro canto, proprio in questo topic ( http://www.betasom.it/forum/index.php?s=&a...st&p=346643 ) avevo già evidenziato una situazione analoga...

Maledetti fotografi navali! :s25: :s42: :s03:

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Ma se la scritta è stata applicata dal fotografo, immagino con inchiostro nero, visto che si lavorava direttamente sulla lastra negativa, come mai non appare il nome che necessariamente la nave doveva portare nello stesso punto?

Io credo che sia vera anche tenendo conto che mantiene prospettiva e angolatura.

A proposito nella nuova scannerizzazione appaiono anche le lettere distintive.

ncihkn.jpg

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Montecuccoli e Garibaldi ormeggiati alla testata della stazione Marittima di Napoli nel 1946.

w1phu9.jpg

 

E i nomi delle due unità con vernice bianca. Quello del Montecuccoli sembrerebbe con le lettere in rilievo mentre quello del Garibaldi no.

2i7mogl.jpg

 

1z6utc5.jpg

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Ma se la scritta è stata applicata dal fotografo, immagino con inchiostro nero, visto che si lavorava direttamente sulla lastra negativa, come mai non appare il nome che necessariamente la nave doveva portare nello stesso punto?

Io credo che sia vera anche tenendo conto che mantiene prospettiva e angolatura.

A proposito nella nuova scannerizzazione appaiono anche le lettere distintive.

ncihkn.jpg

La questione si fa interessante: dall'ingrandimento postato da Stefano, in effetti, mi sento meno propenso a sostenere la tesi del ritocco fotografico... :s12:

Montecuccoli e Garibaldi ormeggiati alla testata della stazione Marittima di Napoli nel 1946.

... E i nomi delle due unità con vernice bianca. Quello del Montecuccoli sembrerebbe con le lettere in rilievo mentre quello del Garibaldi no.

 

Vedrò, se possibile, di approfondire. :s02:

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Forse durante gli anni della colorazione tipo Royal Navy, dal 1944 al 1949 circa (due tonalità di grigio, con lo scafo in grigio scuro) si sono usate anche quelle pitturazioni del nome a poppa in chiaro, visto che altrimenti non sarebbe stato molto visibile.

Edited by de domenico
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La fregata Andromeda rientra a Cagliari dopo un pattugliamento nel Canale di Sicilia negli anni Sessanta.

25spf15.jpg

 

La fregata Altair in banchina.

35bysuq.jpg

 

Uno dei due scaricabombe antisom poppieri dell'Andromeda.

dr2ut3.jpg

 

Due viste di dettaglio dell'Aldebaran.

2m3hchs.jpg

 

jfxlvt.jpg

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L'ex torpediniera di scorta della Regia Marina Animoso ripresa in un porto del Mar Nero come Nave Bersaglio 60. L'unità era stata consegnata all'Unione Sovietica il 16 marzo del 1949 in conto riparazioni di guerra e, rinominata Ladnyi, rimase in servizio fino al 1958.

23m7nzr.jpg

Edited by gichiano
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Forse c'era meno movimento di migranti, ma quanto a pescherecci...

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E per finire col porto di Ancona.

6foxty.jpg

 

Le piccole vele sono un romantico fotomontaggio.

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Un vaporetto della N.G.I.

29dk4yx.jpg

Edited by gichiano
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L'ex torpediniera di scorta della Regia Marina Animoso ripresa in un porto del Mar Nero come Nave Bersaglio 60. L'unità era stata consegnata all'Unione Sovietica il 16 marzo del 1949 in conto riparazioni di guerra e, rinominata Ladnyi, rimase in servizio fino al 1958.

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ANIMOSO, in servizio nella VMF il 30.03.1949 come LADNYI, venne ridenominata "nave per prove" con la caratteristica TsL-61 il 30.12.1954 (quella che si vede nella foto) e radiata il 31.01.1958. In pari data LETNYI ex FORTUNALE divenne TsL-59 (radiata il 20.10.1958) e LYUTYI ex ARDIMENTOSO divenne TsL-60, poi (il 29.04.1958) PKZ-150 (radiata il 04.12.1959).

Edited by de domenico
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Vespucci.

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Varese e Tuckery attorno al 1868. Il porto sembrerebbe quello militare di Napoli.

tag7r8.jpg

 

@ Francesco. Riguardo alla foto dell'Animoso-Ardimentoso, mi sono rifatto a quanto Boris Lematcko scrisse a suo tempo sul retro della foto che mi inviò.

1zyv4bb.jpg

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Nave Elettra a La Maddalena

elettra.jpg

 

Non direi...

 

elettra002.jpg

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