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Centrali Nucleari Italiane..... Che Ne Pensa Betasom?


drakkar

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Purtroppo il discorso non è così semplice. Nulla è a costo e impatto zero, nulla è sicuro al mille per cento. La rottura di una valvola in una fabbrica di prodotti chimici, fece forse centomila morti a Bhopal, ma poteva succedere a Milano. Se dovesse esplodere una nave di GPL all'interno di un porto, l'esplosione non dico di Halifax, ma quella di Little Boy, sembrerà uno scherzo. Il fatto che non sia mai successo, non significa che mai accadrà, la buona sorte ogni tanto si prende una pausa.

Dobbiamo accettare questi rischi oppure tornare nelle caverne. Bisogna che qualcuno lo dica una volta per tutte.

Vedi, c'è però una differenza fra un incidente nucleare e qualunque altro: le conseguenze della contaminazione radioattiva.

Bhopal fu un disastro, certo, come l'espolosione dei trasporti carichi di aggressivi chimici in porto durante la II GM, ma data una ripulita e sepolti i morti (lo dico con tutto il rispetto possibile) si è tornato a vivere in quei luoghi; se ora succede qualcosa in Giappone (che non voglio nemmeno pensare) ne piangeremo le conseguenze per molti, molti anni.

 

P.S.: cerchiamo di non badare a quello che dichiarano in Tv sul programma nucleare italiano: siamo in campagna elettorale perpetua.

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Vedi, c'è però una differenza fra un incidente nucleare e qualunque altro: le conseguenze della contaminazione radioattiva.

Bhopal fu un disastro, certo, come l'espolosione dei trasporti carichi di aggressivi chimici in porto durante la II GM, ma data una ripulita e sepolti i morti (lo dico con tutto il rispetto possibile) si è tornato a vivere in quei luoghi; se ora succede qualcosa in Giappone (che non voglio nemmeno pensare) ne piangeremo le conseguenze per molti, molti anni.

 

 

 

 

A Bhopal il terreno sarebbe contaminato e nascerebbero bambini deformi a quasi trentanni dal disastro, quindi non me la sento di catalogarlo su una scala inferiore a quella di Chernobyl. Il condizionale è dovuto alla quasi totale mancanza di informazioni da parte del governo indiano, che avrebbe tutto l'interesse a tacere la reale portata della catastrofe (uan voce mai confermata, ma nemmeno smentita, sostiene che l'impianto della Union Carbide producesse non solo parathon, ma anche sarin, il principio attivo è lo stesso, cambia solo il dosaggio). Le sostanze chimiche non sono meno pericolose di quelle radioattive, solo se ne parla di meno.

 

Analogamente non so cosa sia stato fatto dopo l'affondamento nel porto di Bari della John Henry, credo non ci sia pubblicistica italiana in merito, tutto anglosassone.

Modificato da Boomer 1
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Nel giardino di qualcuno dovrà pure andare se vogliamo continuare a vivere come facciamo ora. Più brutalmente: fino a quando possiamo continuare a colonizzare il terzo mondo con le nostre porcate solo perché siano nel loro giardino anziché nel nostro, e poi scandalizzarci se quelli sono inca##ati come belve contro di noi?

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Nel giardino di qualcuno dovrà pure andare se vogliamo continuare a vivere come facciamo ora. Più brutalmente: fino a quando possiamo continuare a colonizzare il terzo mondo con le nostre porcate solo perché siano nel loro giardino anziché nel nostro, e poi scandalizzarci se quelli sono inca##ati come belve contro di noi?

Non vorrei deluderti, ma io non sono per niente scandalizzato di quello che pensano.

 

 

Però tra "Itaca" e Milazzo ci sono i Peloritani Gebirge, o sbaglio?

Esatto, ma i miei abitano sul versante tirrenico e mio fratello lavora proprio nella centrale elettrica.

Modificato da Odisseo
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Mi trovo molto d'accordo con un palermitano. Forse è grave viste le mie radici messinesi, ma ...

 

I siculi, sono in antagonismo solo quando sono in patria, una volta fuori dalla loro Trinacria, fanno fronte unito contro i barbari...

:s03: :s03: :s03: :s20: :s68:

:s03: Smettetela ! Già ho sentito di una lobby messinese nel forum; una lobby sicula avrebbe un "certo" aspetto ... :s02:

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Purtroppo, c'è speculazione dall'una e dall'altra parte. Chi decanta le energie alternative, spesso ha importanti interessi economici nel settore e tutto l'interesse a tacere gli aspetti negativi del loro utilizzo, che ci sono e non sono pochi. Dall'altro lato, chi si affanna a ricordarci come il nucleare sia sicuro, come il disastro, non mi sento di chiamarlo banalmente incidente, di Chernobyl sia stato dovuto alla tipica faciloneria criminale unita magari alla tuftà dell'era sovietica (purtroppo vero), che il disastro che ora si prospetta in Giappone avvenga in reattori di vecchia generazione e costruzione ha medesimi, miliardari e spesso poco chiari interessi.

 

Purtroppo il discorso non è così semplice. Nulla è a costo e impatto zero, nulla è sicuro al mille per cento. La rottura di una valvola in una fabbrica di prodotti chimici, fece forse centomila morti a Bhopal, ma poteva succedere a Milano. Se dovesse esplodere una nave di GPL all'interno di un porto, l'esplosione non dico di Halifax, ma quella di Little Boy, sembrerà uno scherzo. Il fatto che non sia mai successo, non significa che mai accadrà, la buona sorte ogni tanto si prende una pausa.

 

Dobbiamo accettare questi rischi oppure tornare nelle caverne. Bisogna che qualcuno lo dica una volta per tutte.

 

Laddove non ci sono alternative, il tuo ragionamento non fa una piega.

Ma se per qualche cosa di alternative ce ne fossero? Molti governi stanno rivedendo oggi i loro programmi nucleari. O quantomeno stanno prendendosi una pausa di riflessione. Siccome voglio pensare che nei posti di responsabilità ci sia gente con un po' di sale in zucca (almeno all'estero, da noi mi viene un po' più difficile), ne deduco che una terza via esiste, è conosciuta e inizia anche a prendere quota. E sai qual'è una delle motivazioni di questa improvvisa cautela che i commentatori acutamente riportano? Se fosse solo un problema tecnico-scientifico, i governi si muoverebbero con maggiore lentezza. E invece il problema non è solo quello, perchè c'è qualcosa in giro di molto più emotivo e instabile, che costringe gli amministratori ad agire d'impulso: gli investimenti. Il terrore è che gli investitori si ritirino, che i titoli delle società crollino in borsa, che il motore economico del nucleare si inceppi. E allora ripetiamo la domanda: a chi conviene veramente tutto questo? Forse è vero che dove c'è il nucleare gli utenti pagano meno in bolletta. Se è per questo costa meno anche in Austria dove il nucleare è illegale. Però, quando l'Alcoa ha dovuto decidere dove realizzare il più grosso stabilimento per la produzione di alluminio in Europa(estremamente energivoro) , non l'ha fatto in Francia accanto a qualche bella centrale nucleare, l'ha fatto in un angolo sperduto dell'Islanda sopra a un bel gyser.

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.. da diverso tempo è il momento di riflettere e fare delle scelte , si può percorrere la vecchia strada (se le centrali sono di IV generazione sempre vecchia strada rimane) che l'umanità ha percorso fino ad ora o scegliere la strada nuova che implica sacrificio e rinuncia!! se non si vuole rinunciare alla propria vita comoda fatta di mille sprechi (esempio lampante ne è il giappone) la scelta obbligatoria è riempire il paese di centrali nucleari e riempire così il futuro di ipotetici pericoli.

la strada nuova è fatta di sacrificio , risparmio energetico , probabile rinuncia alla nostra vita comoda , credo che investire quei soldi che dovrebbero essere utilizzati per la costruzione di centrali nucleari nello sviluppo di energia alternativa è una scelta più produttiva , eravamo tra i primi nel nucleare diventiamolo nelle energie alternative.

 

viva l'Italia :s01:

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Quello che si cerca continuamente di rimandare con certe discussioni (parlo di sedi governative, non certo dei forum come questo), è la constatazione che il nostro modello di sviluppo va rivisto, e drasticamente.

 

Le energie alternative sono importanti e vanno sfruttate, ma, da sole, non possono risolvere il problema di un'umanità che divora energia senza discernimento. E le energie alternative, ripeto, non hanno impatto zero: quanto inquina produrre pale eoliche o pannelli fotovoltaici? Soprattutto, quanta energia viene divorata per farlo?

 

La domanda non è banale, ed è la ragione per la quale l'idrogeno, al di là degli sproloqui, non so quanto economicamente disinteressati dei vari Naomi Klein e Jeremy Rifkin, non decolla: produrlo per catalizzazione elettrolitica dall'acqua costa più energia di quanta poi ne restituisca, e ottenerlo, come si fa ora, da catalizzazione chimica da idrocarburo, solitamente butano o propano, ha un impatto ecologico tutt'altro che lieve. Alla fine inquina più che mandare il motore a benza.

 

La strada da percorrere tutti la conoscono, pure nessuno la cita: ridurre non solo gli sprechi, ma i consumi in assoluto, e ridurli sul serio, non con le pagliacciate delle lampadine a basso cosumo energetico che poi, nei fatti, nessuno sa quanta energia si consumi per produrle. Ma ridurre i consumi, significa ridurre il nostro modello di vita, e quello nessuno lo accetta e nessun politico lo propone perché sa che verrebbe cassato alle prime elezioni, se non linciato seduta stante.

 

Stiamo solo rinviando il redde rationem e non lo vogliamo capire.

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La strada da percorrere tutti la conoscono, pure nessuno la cita: ridurre non solo gli sprechi, ma i consumi in assoluto, e ridurli sul serio, non con le pagliacciate delle lampadine a basso cosumo energetico che poi, nei fatti, nessuno sa quanta energia si consumi per produrle. Ma ridurre i consumi, significa ridurre il nostro modello di vita, e quello nessuno lo accetta e nessun politico lo propone perché sa che verrebbe cassato alle prime elezioni, se non linciato seduta stante.

 

Stiamo solo rinviando il redde rationem e non lo vogliamo capire.

 

esatto ..citando Severino:

 

"..l'occidente è una nave che affonda , dove tutti ignorano la falla e lavorano assiduamente per rendere sempre più confortevole la navigazione.."

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esatto ..citando Severino:

 

"..l'occidente è una nave che affonda , dove tutti ignorano la falla e lavorano assiduamente per rendere sempre più confortevole la navigazione.."

 

Quoto in parte....

Proviamo a fare un discorso di ecologia alla Cina,.. o problemi eco-compatibili all'India.. :s02:

 

Senza contare i loro vicini di casa... :s68:

almeno l'occidente comincia a parlarne....

 

Per il resto d'accordissimo...

 

ciaooo

Modificato da drakkar
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Un tasto dolente non da poco,la questione del Nucleare in Italia. :s68:

 

Io abito a 5 km dalla centrale Nucleare Enrico Fermi di Trino Vercellese e l'idea di abitare così vicino ad un luogo potenzialmente pericoloso non mi alletta,ma mi sono abituato e vivo la mia vita in maniera normale,senza pensarci troppo.

 

Potrei dire di essere contro al Nucleare,invece io sono per il Nucleare ed ecco i miei punti di vista sulla questione.

 

1) Se l'Italia creerà centrali di ultimissima generazione eliminando quelle vecchie,potrà trarne solo dei benefici,perchè eviterebbe di comprare energia dall'estero con la conseguente diminuzione delle tasse ai singoli cittadini.(però sono dell'idea che questo è solo un sogno effimero in quanto al governo non interessa abbassare le tasse,Anzi........)

 

2) Il pericolo delle radiazioni sarà minimissimo o pari a zero appunto per l'utilizzo di nuove ed avveniristiche tecnologie che controllano la centrale.

 

3) Il Nucleare è l'energia del futuro per quanto riguarda l'esplorazione Spaziale,appunto perchè fino ad ora non si sono trovate fonti energetiche che garantiscano una lunga autonomia come quella Nucleare.

 

 

 

Questi sono alcuni dei miei punti di vista sulla questione.

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1) Se l'Italia creerà centrali di ultimissima generazione eliminando quelle vecchie,potrà trarne solo dei benefici,perchè eviterebbe di comprare energia dall'estero con la conseguente diminuzione delle tasse ai singoli cittadini.(però sono dell'idea che questo è solo un sogno effimero in quanto al governo non interessa abbassare le tasse,Anzi........)

 

Concordo sul non abbassamento delle tasse, anche perchè non saremo mai indipendenti dall'estero, nemmeno la Francia lo è, che pure produce il 75% della sua energia col nucleare. E noi, costruendo 5 centrali, copriremmo solo il 20 % del fabbisogno...

 

2) Il pericolo delle radiazioni sarà minimissimo o pari a zero appunto per l'utilizzo di nuove ed avveniristiche tecnologie che controllano la centrale.

 

Cosa intendi per tecnologie avvenieristiche?

Attualmente sono installati i generatori di III generazione, oramai vecchiotti, che hanno avuto bisogno di decisi miglioramenti sulle misure di sicurezza cosa che ha fatto lievitare i costi. Per dire, il costo di costruzione del reattore EPR - Franco-Tedesco (di progettazione classica), in costruzione a Olkiluoto in Finlandia, è di oltre 5 miliardi e duecento milioni di euro. Sono allo studio i fantascientifici generatori di IV generazione, forse pronti, se va bene, nel 2020 (cioè quando noi dovremo ancora terminare di costruire quelli di III) di cui nessuno sa i costi, e i più realistici generatori di classe III+, in fase di realizzazione mi pare in Corea e da qualche altra parte. Ma anche lì va a sapere i costi...

 

3) Il Nucleare è l'energia del futuro per quanto riguarda l'esplorazione Spaziale,appunto perchè fino ad ora non si sono trovate fonti energetiche che garantiscano una lunga autonomia come quella Nucleare.

 

Occhio: l'uranio è una fonte esauribile. Le stime sui suoi tempi di esaurimento vanno da quelle più pessimistiche di 50-60 anni a quelle più ottimistiche di 200 anni, ovviamente a parità di sfruttamento. Se poi si moltiplicano le centrali in giro per il mondo queste stime sono destinate a restringersi, senza contare l'aumento dei prezzi che si verificherà quando la domanda inizierà a essere eccessiva rispetto all'offerta. Non so che dire sull'esplorazione spaziale, onestamente penso che sia un problema marginale, non sarà certo quella che esaurirà le scorte di uranio, se pensi che ogni anno le centrali nucleari del pianeta si mangiano 66500 tonnellate di uranio metallico ( i giacimenti noti ne contengono circa 10 milioni) (fonte IAEA)

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Sono favorevole al nucleare senza perdere di vista che si tratta di una risorsa esauribile e neppure tanto vasta. Se si riuscisse a realizzare reattori a torio sarebbe u altro discorso, ma non è questo il contendere. E l'esplorazione spaziale, umana o robotica, non mi pare faccia la differenza su questo pianeta.

 

Divento però molto tiepido quando si parla di nucleare italiano, non per l'ipocrisia del "not in my backyard", ma per la semplice constatazione di come vengono eseguiti i lavori pubblici in Italia. L'ho già scritto e lo ripeto: se la prefettura dell'Aquila, dichiarata antisismica, è venuta giù al primo refolo di vento, cosa succederà a una centrale nucleare italiana non dico di fronte a un evento catastrofico come quello giapponese, quasi 9 Richter, ma a un semplice tremolio di terra?

 

Cinesi, indiani e brasiliani, si stanno interrogando anche loro sul modello di sviluppo e sulla loro sostenibilità, e, per quanto possa sembrare incredibile, più la dittatura comunista cinese che la democrazia indiana. Non isoliamoci nella torre d'avorio del solo noi.

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Io sono sempre stata contrariiiiiiiissima alle centrali nucleari.

 

Prima di tutto perchè si sa bene che in Italia i materiali usati verrebbero "alleggeriti" durante la costruzione, tanto se ne "fregano" tutti (o in tanti!) della popolazione, tanto non succederà mai niente (dicono) e se succede, chi li becca più quelli lì.

Poi per creare una centrale ci vorrebbero magari circa 15 anni .... stimati! Che diventano 4 volte di più visto che siamo in Italia: prima si deve fare la gara per i lavori, poi i lavori si fermano (o non iniziano proprio) perchè c'è un ricorso sulla gara, poi finalmente a verdetto pronunciato si potrebbe iniziare, ma la ditta vincitrice fallisce. Si rifà la solita trafila e ... dopo 60 anni forse si possono iniziare i lavori. :s06:

I progetti già di loro, ammesso che tutto quanto sopra comunque andasse bene, abbisognano di una trentina di varianti; se si verifica la situazione detta (ricorsi, fallimenti, ecc. cioè passano quei 60 anni), ovviamente il tutto è certamente da rifare.

Poi ci sono le scorie che nessuno sa dove buttare ... ma tanto ci penseremo dopo (dicono!). Alla faccia del pensare al futuro!

Non parliamo poi della burocrazia, spesso assurda, e di quello che certamente c'è "nascosto" (come al solito!), e che non aiuta nell'agire con sollecitudine, perfezione, sicurezza. E poi non pensiamo agli interessi economici in ballo.

 

Da quello che so, ogni singola casa sarebbe autosufficiente con dei semplici pannelli solari (e simili), ma questi ovviamente non sono reclamizzati perchè nessuno ci guadagna. O meglio, ci guadagna solo la ditta che ti fa l'impianto e poi basta. Inoltre diventando molto, o completamente, autonomo non consumi più l'energia degli altri e non paghi più l'Enel (e altre ditte simili sparse sul territorio, noi abbiamo la Trenta). :s01:

 

Se non fosse sufficiente tutto questo, aggiungo un'altra cosa.

Sono certa che di tante cose si potrebbe fare a meno (spremiagrumi elettrico, grattugia elettrica, per dire qualche cavolata che tanti hanno, tipo la tapparella elettrica, cancello di casa elettrico, tante cose non indispensabili, che io ovviamente non ho e vivo benissimo ugualmente). Quello che mi stupisce è che poi quei soggetti così meccan - robot - elettrodipendenti, poi magari si iscrivono in palestra per fare movimento, e pagano per sudare in luoghi chiusi con alcuni loro simili. :s03:

 

Non aggiungo altro, penso proprio che sia chiaro quanto odio queste centrali che l'uomo pensa di poter gestire. L'imprevisto è sempre in agguato e con una bomba atomica non si scherza, una volta "partita", nessuno la ferma. Non è come con altre cose che, se c'è un errore umano o un imprevisto, subisci qualche danno, ma poi prima o dopo, bene o male, riesci a risolvere il problema.

E non dico questo perchè adesso in Giappone sono messi male, lo dico perchè ho sempre odiato queste mega centrali.

 

Un'ultima cosa.

Si parlava anche del rumore provocato dalle pale (nel caso di energia eolica) e che si ode nelle vicinanze. Non credo che sarebbe un grosso problema. Conosco gente che vive vicino ai binari del treno, entro pochissimo tempo si è adattata subito al rumore provocato dal passaggio di ogni convoglio.

Io ho l'ufficio molto vicino ai binari e, il tremore della scrivania causato dai treni merci non lo noto più. I primi giorni mi spaventavo temendo fosse il terremoto (i merci passano veramente veloci e trema tutto), ma ora non ci faccio più caso.

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Capisco ben poco di centrali nucleari ma credo, senza presunzione, di poter affermare che allo stato l'atomo sia un lusso che l'umanità non si può permettere. Finché il mondo non sarà in grado di controllarne la potenza distruttiva anche in caso di calamità naturale e/o sabotaggio industriale credo che faremmo bene ad evitarne l'utilizzo. Peraltro chi parla di nucleare nel nostro Paese continua ad omettere di considerare due insuperabili problemi: 1) L'elevato rischio sisimico che caratterizza larga parte del territorio italiano; 2) Lo smaltimento delle scorie che nessuna Regione vuole gestire e che, anche alla luce del recente caso Napoli, si presta a facili illazioni. Osservo peraltro che anche creando centrali nucleari nelle zone storicamente non interessate da fenomeni sismici (ad es.: la parte occidentale della Pianura Padana) bisognerebbe forzatamente considerare che in caso di incidente i fumi radioattivi, in ragione della particolare conformazione orografica della regione, coronata da catene montuose a nord, ad ovest e a sud, e contrassegnata dall'assenza di rilevanti correnti d'aria (vedasi alla voce nebbia), stagnerebbero per diversi giorni sul territorio italiano con conseguente, inevitabile, fallout nucleare primario e secondario concentrato sullo stesso...Lasciamo stare per il momento i pannelli solari, l'idrogeno, le pale eoliche ed investiamo i nostri risparmi in una bella miniera di carbone.

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In Italia non ci sono miniere di carbone economicamente sfruttabili, e per la quantità, e per la qualità dell'estratto. Oltre tutto, il carbone, come tutto, ha un costo che mi chiedo se siamo disposti a pagare. Costo in vite umane (in Cina, maggior produttore mondiale di carbone, 2,5 miliardi di tonnellate all'anno se non vado errato, ogni tre per due muoiono qualche cento minatori), costo ambientale (soprattutto le miniere a cielo aperto, meno rischiose per i minatori, ma pensiamo anche ai fumi della combustione, soprattutto alle sostanze che essi liberano), costo in ultima analisi economico.

 

Il rumore delle pale eoliche può essere ridotto, chi vive vicino una linea ferroviaria non dorme bene, checché se ne pensi, uno studio americano ha notato come nelle case in vicinanza alle linee ferroviarie il tasso di droga/alcolismo/suicidi/problemi familiari, sia più alto che nelle case che ne sono lontane, facile immaginare lo stress da rumore abbia il suo peso, anche se crediamo di esserci abituati. È un po' come la pubblicità sublimale, gli occhi non la vedono, il cervello la registra. Ma la tecnologia può migliorare, se non risolvere questo problema. È lecito chiederlo e aspettarselo.

 

Le cucine moderne... più che sugli elettrodomestici mi indirizzerei sul loro non uso. Mi spiego meglio: ho conoscenti che hanno cucine che paiono astronavi e non sanno nemmeno friggere decentemente due uova. Il novanta per cento di tutti quegli attrezzi, dall'ormai onnipresente robot che serve solo a spremere le arance, alla grattuggia elettrica a tutto il resto, giacciono inutilizzati. Ma sono stati acquistati. E quindi prodotti, con danno per l'ambiente. E quando passerà la moda o non serviranno più, andranno smaltiti con pari se non maggior danno per l'ambiente vista la propensione italiana nel trasformare qualsiasi curva di strada di campagna in isola ecologica non autorizzata. Per il cancello, oddio, guardando l'acqua che viene giù in questo momento, mentre scrivo, non mi sento proprio in colpa per usare il remote sia per esso che per la porta del garage. Est modus in rebus.

Modificato da Boomer 1
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Però è strano: siamo qui che festeggiamo su com'è bello essere italiani, ecc... (v. topic che va di pari passo con questo) .. e poi, com'è nel nostro costume, stiamo a batterci il petto su come siamo insipienti, incapaci, malavitosi, corrotti, poco affidabili....

 

Un cincino di orgoglio vero, no???

 

Chiedo solo....

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Giusto Malaparte... almeno per questo periodo... ma è anche vero che i "dibattiti" che se ne scaturiscono tra di noi sono senz'altro più interessanti di certi programmi tv....

Senza contare che facciamo comunque parte di una splendida realtà quale Betasom....

 

Dove la libertà di opinione penso sia rispettata da tutti... certo ogni tanto ci si pesta i piedi.. questo è vero, ma è segno che il discorso e le tematiche trattate vengono veramente vissute dai comandanti della base!

 

Del resto, ogni tanto,.. quando guardo i commenti su YouTube.. INORRIDISCO davanti a cotanto disprezzo e turpiloquio di certi post... da parte di persone (chiamiamole persone), che dicono (anzi impongono) i loro diktat senza possibilità di replicare... e questo mi è anche capitato guardando i commenti relativi ai video della marina e dei nostri soldati in Afganistan.. andate.. andate a farvi quattro risate...

 

 

Logico che il tema del nucleare è molto sentito e sinceramente fa paura... (almeno a me) certo è affascinante,... certo fa pensare... ma avere il potere di Dio tra le mani.....................

 

ciaoooo

marco

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Visitatore giovannibandenere

"Prima di tutto perchè si sa bene che in Italia....ecc ecc", primo capoverso

Anche per questi motivi so già che noi non faremo un bel niente.

Aggiungerei al pingue elenco: comitati del NO, manifestanti con al volto le mascherine della morte sdraiati nelle piazze ed un altro tutto vestito di nero in stile necro, che li sovrasta imbracciando una falce quella col manico lungo al suono di una sirena di allarme nucleare.

Prevedo: stazioni occupate, autostrade interrotte, cassonetti rovesciati, cariche della Polizia con tanto di Dirigente inchiestato perchè troppo cattivo.

Mettiamoci anche: sospetti di infiltrazioni e/o tangenti con sigilli ai cantieri.

I franco-inglesi hanno fatto una galleria sotto la Manica e non è poco, non riesco ad immaginarvi gli italiani; o meglio, tecnicamente sono capacissimi e forse meglio, ma poi si paralizzano da soli. Mi piacerebbe un Paese ideale in cui le decisioni, belle o brutte, le si assumono serenamente nel si come nel no e altrettanto serenamente le si portano avanti.

Non dovevamo fermare irreversibilmente i lavori e gli studi quella volta; adesso è troppo tardi, abbiamo perso il treno per sempre, non ne passa un'altro.

L'Albania si offerse volontaria per accogliere una centrale: sono sicuro che riusciremo ad impedire anche quella eventuale.

Giovanni.

 

(Una Seveso l'abbiamo avuta anche noi quando meno ce l'aspettavamo; e resto orgogliosamente italiano)

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Del resto, ogni tanto,.. quando guardo i commenti su YouTube.. INORRIDISCO davanti a cotanto disprezzo e turpiloquio di certi post...

 

I commenti su Youtube sono dannosi, sono un potentissimo concentrato di idiozia: consiglio di dar loro un'occhiatina solo se, dopo aver letto tutto Leopardi senza averne ricevuto il salvifico effetto prospettato dal De Sanctis, uno non abbia ancora le idee sufficientemente pessimiste riguardo alle "magnifiche sorti e progressive" del genere umano :s03: E' pericoloso leggerli senza ricetta medica!

 

Quanto al nucleare italiano, confido che venga prontamente silurato dalla plebe atterrita dal disastro di Fukushima tramite referendum abrogativo. Possibilmente, questa volta, prima che vengano stanziati i fondi necessari (coi quali si potrebbe asfaltare l'Italia di pannelli solari, le ditte produttrici dei quali rischiano di fare fallimento ora che son venuti meno gli incentivi statali :s10: ).

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"Prima di tutto perchè si sa bene che in Italia....ecc ecc", primo capoverso

Anche per questi motivi so già che noi non faremo un bel niente.

Aggiungerei al pingue elenco: comitati del NO, manifestanti con al volto le mascherine della morte sdraiati nelle piazze ed un altro tutto vestito di nero in stile necro, che li sovrasta imbracciando una falce quella col manico lungo al suono di una sirena di allarme nucleare.

Prevedo: stazioni occupate, autostrade interrotte, cassonetti rovesciati, cariche della Polizia con tanto di Dirigente inchiestato perchè troppo cattivo.

Mettiamoci anche: sospetti di infiltrazioni e/o tangenti con sigilli ai cantieri.

I franco-inglesi hanno fatto una galleria sotto la Manica e non è poco, non riesco ad immaginarvi gli italiani; o meglio, tecnicamente sono capacissimi e forse meglio, ma poi si paralizzano da soli. Mi piacerebbe un Paese ideale in cui le decisioni, belle o brutte, le si assumono serenamente nel si come nel no e altrettanto serenamente le si portano avanti.

Non dovevamo fermare irreversibilmente i lavori e gli studi quella volta; adesso è troppo tardi, abbiamo perso il treno per sempre, non ne passa un'altro.

L'Albania si offerse volontaria per accogliere una centrale: sono sicuro che riusciremo ad impedire anche quella eventuale.

Giovanni.

 

(Una Seveso l'abbiamo avuta anche noi quando meno ce l'aspettavamo; e resto orgogliosamente italiano)

 

Manifestazioni del genere... a volte fanno più danno che una fuga radioattiva!!

Non me ne vogliano gli ormai tanti con-cittadini albanesi ma li mi fido meno ancora...

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...

Non dovevamo fermare irreversibilmente i lavori e gli studi quella volta; adesso è troppo tardi, abbiamo perso il treno per sempre, non ne passa un'altro.

...

 

Condivido pienamente questo pensiero, ma se un treno e stato perso evitiamo di perdere anche gli altri.

 

Tempo fà.. mi sembra di aver sentito parlare di fusione fredda... e che molti scenziati italiani ne erano coinvolti...

 

è vera la cosa? ho avrò bevuto troppo?.... esiste?

 

ciaooo

marco

 

La cosa è vera, ma non sono a conoscenza di un progetto su larga scala, invece uno dei proggetti più ambiziosi dei prossimi anni presumo sarà dei francesi con ITER ovvero laboratorio a fusione "Calda", e se la cosa promette bene sono gia pronti per la costruzione del DEMO come prima centrale di qeusta specie.

 

Invece perche non potremmo portare avanti uno studio in parallelo con la costruzione del Rubbiatron?

Il progetto anche se in una fase di studio e molto interessante.

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Io continuo ad avere molti dubbi ed una sola certezza: "non nel giardino di casa mia".

 

non per l'ipocrisia del "not in my backyard"

Stai calmo.

Ho detto più volte e chiaramente (in volgare italiano) come la penso sull'argomento: se vedi ipocrisia nelle mie affermazioni ... vedi di disinnescare l'incipente flame (faccio l'anglo anch'io)

 

... non stiamo decidendo delle sorti dell'Umanità, sono chiacchiere fra amici in salotto o al bar, o devo togliere la parola amici ?

 

Saluti.

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Invece perche non potremmo portare avanti uno studio in parallelo con la costruzione del Rubbiatron?

Il progetto anche se in una fase di studio e molto interessante.

 

Per sapere se il progetto è fattibile bisogna domandarsi: la Impregilo ci può mangiare? Se sì, quanto? Lo stanziamento è sufficiente a sfamare l'imprenditore ed il politico richiedente la tangente? :s03:

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Per sapere se il progetto è fattibile bisogna domandarsi: la Impregilo ci può mangiare? Se sì, quanto? Lo stanziamento è sufficiente a sfamare l'imprenditore ed il politico richiedente la tangente? :s03:

 

Come fa, mio giovane amico, a coniugare la sua giovanissima età con una così lucida percezione del reale ?

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Mi piacerebbe un Paese ideale in cui le decisioni, belle o brutte, le si assumono serenamente nel si come nel no e altrettanto serenamente le si portano avanti .

Non dovevamo fermare irreversibilmente i lavori e gli studi quella volta; adesso è troppo tardi, abbiamo perso il treno per sempre, non ne passa un'altro.

 

Giovanni scusa ma devo evidenziare una contraddizione insita nel tuo ragionamento: se è vero che le decisioni vanno rispettate ricordo che un referendum bocciò a maggioranza l'opzione nucleare. I lavori vennero quindi legittimamente arrestati dovendosi ottemperare alla volontà popolare.

Modificato da Corto Maltese
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Come fa, mio giovane amico, a coniugare la sua giovanissima età con una così lucida percezione del reale ?

 

E' grazie alla lettura del Leopardi, ma anche di Machiavelli, Guicciardini e Giovannino Guareschi, sulle cui qualità di storico non ho dubbi, difatti lo piazzo senza vergogna sulla stessa riga degli illustri toscani :s03:

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Stai calmo.

Ho detto più volte e chiaramente (in volgare italiano) come la penso sull'argomento: se vedi ipocrisia nelle mie affermazioni ... vedi di disinnescare l'incipente flame (faccio l'anglo anch'io)

 

... non stiamo decidendo delle sorti dell'Umanità, sono chiacchiere fra amici in salotto o al bar, o devo togliere la parola amici ?

 

Saluti.

 

 

Se devo dire la verità, nemmeno mi ricordavo che tu avessi scritto quella frase, il mio discorso era riferito in generale a tanta gente che fa finta di non sapere che le centrali nucleari ce le abbiamo attorno come una bella collana avvolta al collo, ma come si parla di installarle in Italia comincia a innervosirsi; discorso che riguarda anche le pale eoliche perché fanno rumore (vero) e deturpano il paesaggio (come se certi ruderi, antichi o recenti, lo valorizzassero), il solare perché i tetti delle case son brutti con quella roba sopra, le maree perché gli sbarramenti impediscono i movimenti dei pesci, e chi più ne ha più ne metta.

 

Se ti sei sentito offeso per quello che avevi detto prima pensando fosse rivolta a te... be', non so cosa farci.

Modificato da Boomer 1
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Giovannino Guareschi, sulle cui qualità di storico non ho dubbi,

 

Oibò: fa piacere trovare altri adepti, pardon, interessati: io per esempio ne ammiro anche le capacità linguistiche (in tempi pre-computer avevo provato su un quaderno a farne quello che ora si chiamerebbe data-base....lasciamo perdere i risultati...)

 

Ma tornando (o meglio esulando) dal tema:

 

 

so che sembra stia andando OT, e magari è vero; però tempo fa mi sono fotocopiato un articolo comparso sul Nouvel Observateur (giornale i cui lettori di norma non appartengono, diciamo, al settore Le Pen e quindi magari dovrebbero essere già eruditi nel campo), del 7-13 ottobre 2010. In esso si mettono in evidenza, come da titolo "Le bugie della storia della Francia", dato che un cronista del NO, F. Reynaert aveva appena pubblicato un libro sull'argomento "Mes ancetres les Gaulois et autres fadaises".

Bene, tra le bugie che si mettevano in evidenza all'opinione pubblica, acciocchè essa opinione pubblica venisse invitata a cambiare opinione, c'erano ad esempio che re Clodoveo può essere sì definito franco ma non francese (come l'opinione pubblica francese, a quanto pare, crede), o che quando Giovanna d'Arco è stata condannata a morte buona parte della Francia era inglese, e che "Paris applaudit" (cosa che l'opinione pubblica francese evidentemente ignora), e via dicendo, fino, udite udite, ad affermare che "la colonizzazione ha avuto dei lati negativi " :s12: . Ebbene sì, si rivela all'opinione pubblica, quella, si badi, del N,O. che l'égalité in colonia era un'utopia. Non si fa cenno, peraltro, alla strage di Setif in Algeria, dato che Reynaert è Raynaert, non è Del Boca.

Ecco, i francesi si fidano della loro francesità, magari arricciando il delizioso nasetto francese; fino al punto di nascondere il naso dietro un filo d’erba; e per questo (neanche sotto-sotto) non li ammiro affatto, anzi! Però fanno scelte.

Magari sbagliate, ma scelte. E che quindi si seguono.

Quanto alla scelta del referendum , ha ragione, sulla base dello stesso ragionamento, Corto. Il referendum ha deciso . Punto.

Anche se io, che pure avevo una bimba di poche settimane, e mi ricordo il titolone “E’SOPRA DI NOI” (la nube radioattiva, of course) a suo tempo votai pro centrali.

Forse lo rifarei, ma voglio sperare che non si chieda di nuovo a una prof , seppure con regolare concorso in Italiano, Storia, Educazione Civica, Geografia, Storia dell’Arte, Latino, di decidere su una scelta del genere: incapace tecnicamente e scientificamente, frastornata da scienziati di varie tendenze ed opinioni, a per di più, come è successo in quel caso, (non è un caso che ora ci sia chi chiede di nuovo un referendum) condizionata da una caramellina come Chernobyl (nel mio caso ha funzionato il caratteriale, e non sempre giusto, “va’ all’opposizione”) .

Scusate lo sproloquio.

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Se devo dire la verità, nemmeno mi ricordavo che tu avessi scritto quella frase, il mio discorso era riferito in generale a tanta gente che fa finta di non sapere che le centrali nucleari ce le abbiamo attorno come una bella collana avvolta al collo, ma come si parla di installarle in Italia comincia a innervosirsi;

 

Forse l'innervosimento è motivato; conoscendo gli elevatissimi standard qualitativi con cui lavorano le nostre grandi imprese, che notoriamente privilegiano la qualità del prodotto finito rispetto al margine di profitto, si valgono solo di manodopera altamente qualificata e di materiali di costruzione di prima scelta, ne fa fede l'inceneritore di Acerra che ha fatto come Three Mile Island, metà fuori servizio dopo pochi mesi dall'inaugurazione :s03:

 

Io sarei favorevole a una centrale nella mia provincia ad una condizione: che sia realizzata in caverna, con dei fornelli di mine predisposti nei tunnel di accesso per sigillare definitivamente l'installazione il giorno del meltdown :s03:

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Ho una brutta notizia da darti: il meltdown, cioè la fusione del core del reattore, pur non provocando la mitica sindrome cinese, contaminerebbe il terreno, falde acquifere comprese, per centinaia di chilometri intorno, fornelli da mina o da campeggio...

 

Ragione in più per non fare niente, dunque :s03:

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Visitatore giovannibandenere

Ti rispondo con piacere, Corto Maltese

Effettivamente in un post, necessariamente telegrafico, non è facile esprimere un pensiero; a meno che non si allunghi troppo il discorso; a volte si ricorre a slogan e si incorre facilmente nel rischio fraintendimento.

Sarò più precisoo e un pò più lungo.

 

Il primo referendum è stato rispettato dalla allora minoranza nella quale minoranza anche io mi sono collocato e che ho accettato da bravo cittadino. Il no vinse a maggioranza schiacciante, era la risposta più ovvia in quel momento, difficilmente contestabile.

Sono passati molti anni e molte esperienze le abbiamo fatte. Ma non è sulle esperienze perdute che io baso il mio pensiero. Bensì sull'aspetto puramente tipico umano.

Con ogni probabilità anche questo referendum boccerà il si; e nell'ipotesi che il si vinca, sarà per pochissimi voti.

 

Credo a torto o ragione di conoscere i miei concittadini, ho conosciuto bravi ragazzi e birbantelli matricolati.

Ci sono quelli che accettano le regole obtorto collo, stanno zitti, non brontolano e non occupano le stazioni; e quelli che invece militano per passione di parte anche esasperata, non tutti certamente ma gran parte si.

 

Io prevedo, a torto o ragione: centri sociali, no-global, punk-bestia, sedicenti ambientalisti umanitari, sedicenti pacifisti non violenti, bastian-contraristi di mestiere, anti-governativi senza entrare in politica, organizzati e non organizzati, anti-ruby e anti-tutto.

Tutti al grido NoPasaran a spaccare, bancomat, incendiare cassonetti, fare a bòtte con la Polizia salvo poi piangere perchè si sono fatti male. E lasciamelo dire, il tutto con la ferma benevola condanna di qualche sparuta parte politica ma non so quale.

 

Del resto, Corto Maltese, la storia mi da ragione.

Non siamo capaci di costruire un ponte; dico subito che non m'importa niente del ponte e per me possono non farlo: resta il fatto che non siamo capaci.

Non siamo capaci di fare una galleria nel nordovest sappiamo quale, perchè non si può.

Non siamo capaci di fare un rigasificatore (credo si chiami così) perchè poi gli uccellini non si riproducono più.

Non siamo capaci di allargare una caserma Nato nel Veneto perchè no, non si può e basta.

Eccetera, eccetera, eccetera.

 

E' una questione di chi accetta le regole senza arrabbiarsi e di chi milita per professione.

 

Lascaimiti fare una domanda, domanda retorica se vuoi:

Sei veramente sicuro che, nel caso che vinca il SI e in questo caso sarà per pochi voti, tutto correrà liscissimo come nel primo referendum?

Oppure che ci sarà da sbattersi non poco fino a mettere il tutto nel dimenticatoio?

Ti saluto con stima, Giovanni.

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... e pensare che nelle nostre carceri (strapiene all'inverosimile) risiede una mano d'opera a costo zero per far muovere dinamo e produrre così elettricità...

Otterremmo così due cose fondamentali... Energia via via crescendo a basso costo.. la comunità tutta ne trarrebbe dei vantaggi anche in termini ecologici...

e il detenuto facendo un lavoro (pedalare) socialmente utile verrebbe re-integrato nella società.. e nel contempo ne trarrebbe vantaggi fisici che tra l'altro fuori dovrebbe pure pagare (palestre e centri fitness)..

 

In fondo se lo facevano i romani con le loro trireme... perchè no? :s02:

 

subbdolo ma efficace.... ah! dimenticavo impatto ambientale ZERO!!!! :s20:

 

ciaooo

marco

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La cosa triste è non solo in Italia, ma in tutto il mondo ci sono morti diversi... La notizia è che in Giappone si sta parlando di oltre 10.000 morti, 20.000 dispersi.

 

Ci si è appena accorti della notizia che è venuta giu una diga.. ma nessuno parla di quei morti.. Tutti con il terrore dell'atomo..

 

Veniamo alle alternative...

 

Fotovoltaico... Bello ma costoso, molto costoso. Ho letto qualche post fà che è gratutito perchè pagato dal conto energia. Ma il conto energia, che paga la corrente il doppio del prezzo di mercato non è una tipografia.. quei soldi arrivano da qualhce parte. In più si è creata una economia che sta in piedi grazie a queste sovenzioni ed ora è drogata ed in crisi di astineza. La sua castrazione sarà l'auto elettrica, che verrà ricaricata prevalentemente di notte.. e L'inflazione.. La corrente te la pagano il doppio adesso.. tra cinque anni? non è che è lo stesso prezzo di oggi?

 

Biomassa... abbiamo finanziato le centrali a biomassa... ora non c'è abbastanza biomassa ed i mobilieri si stanno iczznd... perchè sta crescendo il costo delle materie prime.. conviene bruciare piuttosto che fare trucciolato.

 

Eolico bello... io abito in una delle zone più industrializzate d'Italia ... la pianura padana... niente vento... sfortunatamente i posti ventosi che mi vengono in mente sono .. bei posti... irragiungibili....

 

Rifiuti... come da altro post.. sono più una soluzione per eliminarli, con un po' di energia di risulta... anche se a Brescia hanno fatto un gran bel lavoro.

 

Geotermico... mi piace molto... non potremmo pero farlo ad Abano Terme... causa collasso economia della zona... ci saranno comunque altre zone dove a poca profondità ci sono caldere... Ho letto di un test per perforare in zona Napoli, nei campi Flegrei... ma qualcuno si è opposto per il terrore di chissaquale apocalisse.... Comunque è una delle soluzioni per avere tanta energia ad un costo sostenibile e pulito.

 

Fusione Nucleare ... il sogno... però mi hanno detto che ci sono alcune controindicazioni.. 1) MAcchina enorme ma con basso rendimento... quindi poca potenza utile. 2) Macchiaestremamente costosa. 3) Macchina estremamente sollecitata, quindi con probabile vita breve. 4) LA fusione non produce scorie di per se ma neutroni e questo radioattiva il reatore... che quindi sara una problema da smaltire..

 

Idroelettrico... in italia siamo arrivati a sfruttare i ruscelli... nel mio paese ce ne saranno tre da qualche kilowatora.. sullo stesso canale... Non ci dimentichiamo poi del Vayont... come Cernobyl anche quei morti sono da "contare" tra i morti per produzione di energia.

 

Il nucleare... i nostri politici... che non amano guardare troppo lontano non hanno fatto altro che cercare il modello al momento più interessante. Chi al mondo ha più esperienza, anche sperimentale dei francesi?.. (Superfenix)ecc... L'Epr al momento è all'ultimo grido in europa.. ma a me piace poco.. soprattutto perchè lo conosco poco... Leggendo poi del ciclo del Torio..sono arrivato al Cirene e alle centrali "CANDU"

http://it.wikipedia.org/wiki/CANDU

Centrali in grado di lavorare con uranio naturale, MOX o Torio sono molto interessanti proprio per smaltire o gestire meglio le scorie. Ho letto che qualcuno di voi è perito nucleare o ha amici che lavorano nel settore... Cosa sapete dirmi di questo tipo di reattore?.

Ahh.. scusate ho trovato sta notizia... bruttina per Roma... http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/laz...1554505397.html

Ultima cosa... l'idea del reatore nucleare.. o meglio del reatore piccolo non è malvagia... sicuramente potrà costare un po' di più a parità di potenza prodotta ma ha dei vantaggi non da poco:

1) Molto più veloce da costruire

2) Molto più facile da smaltire.

3) Inerzia termica molto più bassa, più facie assecondare la richiesta di potenza... più facili da spegnere.

4) Più bastardamente facile trovare il posto dove metterli... essendo tanti ognuno si becca il suo. :s04: :s04: :s04: un ratore da 500 tonnellate lo possiamo portare anche in centro a Milano e poi parcheggiarlo al museo di Scenza e tecnica.

 

Buona Notte

Modificato da Guglielmo Boghero
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Altro spunto interessante...

 

http://www.ticinolive.ch/esteri/giappone-i...olto-13382.html

 

Corto ed efficace... Ilsucco... Dopo i fatti Giapponesi, la politica miope si è preoccupata del nucleare... ossia sono sicure le nostre centrali?

In Ticino ci si chiede... sono sicure le nostre dighe?...

 

Io penso anche... sono sicure i nostri grandi impianti Chimici? cosa succede se un'aereo diretto a Venezia finisce sul petrolchimico, dove ci sono le lavorazioni del Cloro e chissà quali altre squisitezze....

 

Ultima chicca statistica... solo per giocare con i numeri.. a Chernobyl.. Unico incidente del 7° grado della Scala Ines, dove le operazioni di Spegnimento sono state portate avanti da persone ben equipaggiate ed informate, dove il governo ha subito messo in sicurezza la popolazione avvertendo tutto il mondo della gravita dell'incidente si sono stimate...

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Černobyl'

 

In sintesi...

 

Morti accertati:

bilancio ufficiale: 65

presunti: stima ufficiale ONU:4.000

stima massima presentata da Greenpeace: 6.000.000

stima Verdi Europei: 30.000 ~ 60.000

 

 

Ora andiamo ad un'altro tipo di incidente... noto per provocare la morte soprattutto causando il cancro...

http://www.salute.gov.it/tumori/paginaInte...p;menu=primaria

 

In sintesi...In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno

 

Propongo ora un referendum per proibire qualsiasi tipo di fumo in Italia. La cosa mi pare molto coerente...

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Altro spunto interessante...

 

http://www.ticinolive.ch/esteri/giappone-i...olto-13382.html

 

Corto ed efficace... Ilsucco... Dopo i fatti Giapponesi, la politica miope si è preoccupata del nucleare... ossia sono sicure le nostre centrali?

In Ticino ci si chiede... sono sicure le nostre dighe?...

 

Io penso anche... sono sicure i nostri grandi impianti Chimici? cosa succede se un'aereo diretto a Venezia finisce sul petrolchimico, dove ci sono le lavorazioni del Cloro e chissà quali altre squisitezze....

 

Ultima chicca statistica... solo per giocare con i numeri.. a Chernobyl.. Unico incidente del 7° grado della Scala Ines, dove le operazioni di Spegnimento sono state portate avanti da persone ben equipaggiate ed informate, dove il governo ha subito messo in sicurezza la popolazione avvertendo tutto il mondo della gravita dell'incidente si sono stimate...

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Černobyl'

 

In sintesi...

 

Morti accertati:

bilancio ufficiale: 65

presunti: stima ufficiale ONU:4.000

stima massima presentata da Greenpeace: 6.000.000

stima Verdi Europei: 30.000 ~ 60.000

 

 

Ora andiamo ad un'altro tipo di incidente... noto per provocare la morte soprattutto causando il cancro...

http://www.salute.gov.it/tumori/paginaInte...p;menu=primaria

 

In sintesi...In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno

 

Propongo ora un referendum per proibire qualsiasi tipo di fumo in Italia. La cosa mi pare molto coerente...

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questa non è una discussione che amo, in genere è il tipo di discussione che genera flame per interessi o semplice informazione incompleta dei partecipanti. Ho però trovato un articolo davvero interessante e a questo aggiungo che il nucleare è previsto anche "nel mio girdino" per cui mi sento direttamente interessato.

 

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questo il link, articolo un po lungo ma ne vale la pena

http://www.tecnosophia.org/wp/index.php/20...ling-romanello/

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Un articolo certamente molto interessante, che in alcune parti mi sento anche di condividere. Tuttavia deve evienziarsi che l'Ing Romanello qualche interesse nel settore ce l'ha posto che risulta essere "membro dell’Associazione Italiana Nucleare, del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare e impegnato in numerosi progetti di ricerca nel settore". Quanto da lui affermato in ordine all'incidente di Three Mile Island e segnatamente in merito al fatto che quel sinistro non avrebbe avuto conseguenze sulla popolazione e sull'ambiente circostante solleva peraltro qualche dubbio considerato che non sono stati fatti studi epidemiologici a medio e lungo termine nella zona. Infatti mentre il fisico Roberto Renzetti ricorda che "a TMI non c'è stata alcuna vittima perché non vi è stata alcuna indagine epidemiologica. Le morti per cancro furono numerose nella regione, ma è impossibile capire quante furono quelle provocate dalle radiazioni della centrale. Nessuno inoltre ha mai calcolato il numero dei morti per cancro nell'area dopo il 1988 (alcuni tumori si manifestano solo dopo 30 anni); nessuno dei lavoratori che hanno decontaminato il sito, lavorandoci anche per 10 anni, è stato seguito dai sanitari in modo continuo. E la Metropolitan Edison si è sempre rifiutata, nonostante le ripetute richieste ufficiali, di tenere un registro sulle condizioni di salute dei lavoratori della centrale" (V. http://www.fisicamente.net/DIDATTICA/index-514.htm ) il suo collega Pagani rilancia i risultati di uno studio effettuato nel 1997 dall'Environmental Health Perspectives che sembrerebbe documentare un significativo aumento dei carcinomi nell'area: http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2009/03/t...anti-morti.html. Peraltro le sue riflessioni sul referendum sono fuorvianti e degne del miglior Azzeccagarbugli: tecnicamemte i quesiti erano quelli da lui riportati ma nella sostanza sappiamo tutti benissimo che chi andò a votare si presentò per esprimere, con il proprio voto, un giudizio sull'opportunità o meno di adottare in Italia l'atomo quale fonte di energia.

Modificato da Corto Maltese
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Molto interessante... Totiano... la cosa più corretta ed intelligente da fare è usare i numeri. In queste ore si vedono solo sondaggi.. che ovviemente misurano il mal di pancia. Talk show più o meno corretti. Molto raramente si hanno momenti di informazione corretti e fondati su fatti tecnico scentifici.

 

In realtà il nucleare è molto presente in Italia, moltissima gente è non solo stata irradiata, ma anche contaminata. Parlo di tutte quelle persone che per motivi medici hanno usufruito radio terapia, strumenti di diagnosi con iniezione di isotopi... Curie terapia.. (piccoli nuclei di radionuclidi sistemati in prossimità di masse tumorali.. per esempio cura del tumore della prostata)

 

 

Un tempo, in una associazione che cososco, si è dovuta prendere una decisione importante.

 

Il presidente di quella associazione ha deciso di fare una cosa poco italiana. Ha organizzato un convegno dove però c'erano solo due relatori, uno per illustrare le motivazioni del SI, laltro quelle del NO.

 

Alla fine l'assemblea ha votato in modo sereno e si è presa la decisione.

 

Mi piacerebbe vedere anche in Italia il referendum propositivo, senza quorum... si fa una serata con due grandi tecnici.. 3 giorni di pace mediatica e poi si vota...

 

A prescindere, una volta votato si va tutti verso quella direzione senza le solite proteste.. che in quel caso non sono più democratiche.

Il voto è democratico, la piazza no.

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