le eliche intubate esistono da tempo, credo che la prima idea sia nata durante la guerra in terra teutonica con gli ugelli Kort, ripresi poi con un 202. oggi i nucleare moderni hanno un propulsore particolare, una specie di turbina che da un buon rendimento e silenziosità anche a velocità elevate (ma una pessima manovrabilità, dicono) Più che ad un idrogetto pensavo ad un "tubo corto" con scopo di mera protezione dell'elica e per ridurre il rumore da flappeggio tipico delle estremità alari.. ma penso che eliche con profili e curvatura particolari non abbiano problemi di rumore di quel tipo.. Per aumentare la manovrabilità dei battelli non è pensabile inserire delle eliche di manovra come sulle navi da crociera.. utilizzabile sia in manovra che in situazioni particolari... Penso agli incursori.. immagino debbano essere scortati discretamente vicino all'obbiettivo..
le sperimentazioni sulla propulsione magneto idrodinamica procedono da tempo ed esistono anche alcuni prototipi (solo piccole unità di superficie) ma finché la tecnologia dei superconduttori non sarà matura...
Immaginavo che il problema maggiore fosse il conduttore (l'acqua) che attraversato da correnti intense tendesse a surriscaldare e a bollire.. Mi piace immaginare un vascello con delle prese d'acqua molto a prua (ai due lati) e due scarichi a poppa con deflettori di flusso come su aerei con spinta vettoriale..
Orientando anche i flussi a prua, si potrebbe avere una ottima manovrabilità anche da fermi. Ovviamente a discapito del rendimento.
la tracciabilità termica, con apparecchiature in grado di rilevare differenze di decimi di grado nel mare, stanno diventando un problema quasi pari al rumore irradiato, specie se il mare è calmo. e lo è anche in profondità perchè comunque il battello lascia una scia di calore.
A questo punto batterie RTG sarebbero veramente fuori luogo... Sono delle Pile a radioisotopi a lunga vita (plutonio).. quindi autonomia spaventosa.. ma con alcuni inconvenienti.. molto ingombranti, molto pesanti, e molto calore...
http://en.wikipedia.org/wiki/Radioisotope_...ctric_generator
Preso ad esempio l'RTG tipo GPHS-RTG.. (Cassini (3), New Horizons (1), Galileo (2), Ulysses (1)).. avremmo una cella in grado di fornire 300W elettrici ma anche 4.400W termici..
Supponendo un battello tipo Sauro, con una potenza di picco intorno ai 3Mwat.. ipotizzo non avendone cognizione di causa un utilizzo medio intorno a 1Mwat.. ipotizzo una batteria di RTG in grado di erogare 1,5Mwat di potenza avremmo: 5000RTG, 22Gwat in calore.. un peso di 280 tonnellate circa..
Ovvio che l'esempio è molto campato in aria.. poi queste RTG sono progettape per lo spazio, dove il calore non può essere utilizzato e viene dispero per irraggiamento. Sono poi tremendamente robuste, devono infatti sopravvivere all'esplosione catastrofica del vettore..
Certo che se si potesse trasformare anche il calore in energia.. avremmo alcuni vantaggi..
1) Risolto il problema dell'autonomia
2) Risolto il problema delle scorie delle centrali nucleari, in particolare il plutonio che avendo emivita lunghissima è una rogna da smaltire
ma dall'altra parte avremmo delle batterie con autonomia spaventosa.. LA ricarica potrebbe essere decennale e comportare solo la sostituzione
dell'elemento radio attivo che a distanza di anni avrebbe perso un po' di efficienza..
scusate la digressione... ma mi piace giocare con la fantascienza...