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Se Qualcuno Costruisse Un Somm. Italiano


Anteo

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Carissimo Gpez,

 

vista la tua volontà e il supporto di tutti, bisogna riuscire a farlo funzionare come dinamico in modo accettabile.

Poi, sono certo che non lo maltratterai e che al contrario rimarrà un superbo modello da ammirare anche da fermo.

 

Veniamo ora al problema.

Tanto per essere ottimista, ti ricordo che esiste la soluzione che ti ha prospettato 480.

Potresti costruire sotto al modello una pinna asportabile, da montare solo per l'uso dinamico, con un po' di zavorra posta molto, molto in basso. Mezzo chilo di zavorra all'estremità di una pinna di 20-30 cm, magari fatta in plexiglas trasparente, probabilmente è sufficiente a garantirti una stabilità accettabile.

 

A parte questa soluzione di ripiego, veniamo ora alle possibilità di bilanciamento interno.

Tu scrivi delle controcarene, che potrebbero essere ampliate e diventerebbero addirittura più aderenti alla realtà (dici che dai disegni ANB sembrano più panciute).

E' sicuramente una strada da percorrere e ti consiglio di farlo, anche se non sono sicuro che i vantaggi siano sufficienti.

Per capirlo, ecco alcune considerazioni teoriche (spero non troppo noiose)

La stabilità di un battello può essere "di peso", ossia legata alla zavorra e alla bassa posizione del baricentro, oppure "di forma", in funzione della sezione dello scafo e della sua estensione laterale. Questo secondo caso è ciò che possiamo definire come comportamento a "chiatta": se c'è uno sbandamento laterale, lo scafo si immergerà di più da un lato e di meno dall'altro, per cui il centro di spinta si sposterà lateralmente per recuperare lo sbandamento. Per questa funzione le controcarene servono tantissimo, perché sono estensioni laterali che si immergono più o meno a seconda del rollio e forniscono quindi stabilità di forma. E' quello che ti ha scritto anche Iscandar: le controcarene sono effettivamente messe per migliorare la stabilità.

 

Però, attenzione che si tratta della stabilità in emersione.

Infatti, se le controcarene sono completamente immerse, la spinta di quella destra sarà esattamente uguale alla spinta della sinistra in ogni condizione, quindi non ci sarà alcuna differenza capace di correggere uno sbandamento laterale.

Quindi, avresti solo un aiuto parziale quando il modello è completamente emerso.

__________

 

C'è invece un aspetto completamente diverso che va considerato quando il modello è in completa immersione: la spinta idrostatica che nasce su tutte le parti alte (principalmente torretta e ponte) quando quando vengono immerse.

Questa spinta fa salire un po' il centro di spinta idrostatica, che quindi si pone più in alto del baricentro e rigenera stabilità anche su uno scafo critico, indipendentemente dalla presenza o meno di controcarene.

Tu questo l'hai già visto in pratica: se piombi molto il modello per avere la linea di galleggiamento a filo del ponte, il sommergibile galleggia abbastanza dritto.

Quindi, mi aspetto che anche con il modello tutto immerso si possa ottenere stabilità sufficiente.

Fra l'altro, se monti le controcarene il valore totale della spinta idrostatica cresce e ti puoi permettere di avere un po' più di zavorra in chiglia. Quindi, in sintesi, ci sono buone possibilità che in immersione ci sia stabilità sufficiente.

Allora, ecco un possibile scenario: con le controcarene il modello potrebbe galleggiare dritto in emersione, mentre in immersione potrebbe rimanere dritto per il meccanismo che ti ho appena spiegato.

Però, nelle fasi di affioramento intermedio non siamo affatto sicuri su ciò che potrà fare: magari sbanda e poi si ricompone, il che non sarebbe affatto bello da vedere…

__________

 

Ecco quindi alcuni consigli:

 

Innanzitutto, porta avanti il progetto delle controcarene esterne. Guadagna un po' di volume da riempire di polistirolo, che comunque aiuta.

N.b.: Non mettere polistirolo sopra al galleggiamento, come già sai.

 

Fatti questi interventi (e quindi ne parleremo più avanti, appena sarai pronto), occorrerà destreggiarsi fra prove pratiche e calcoli teorici per capire se può essere raggiunta una soluzione soddisfacente.

Per farlo, abbiamo bisogno di un punto di partenza certo, per cui io ti consiglio di fare una prova di galleggiamento per trovare la condizione limite prima dello sbandamento laterale.

In pratica:

 

1) disponi i componenti interni al wtc in modo verosimile, oppure metti la zavorra corrispondente, facendo attenzione che la zavorra non se ne stia sul fondo del wtc ma simuli la reale altezza di ciascun componente (che comunque deve essere la più bassa possibile in ogni caso)

 

2) metti la zavorra in chiglia e piomba il modello moltissimo, in modo che galleggi perfettamente dritto ma basso sull'acqua, come hai già ottenuto nella precedente prova.

 

3) poi ripeti riducendo progressivamente la zavorra in chiglia. Lo scafo si alzerà sull'acqua ma a un certo punto inizierà a sbandare.

L'ultima condizione in cui lo scafo è ancora dritto è la nostra condizione di riferimento., ed è quella in cui il baricentro e il centro di spinta idrostatica sono coincidenti. Dopo questa, nasce lo sbandamento.

 

4) Poi valuteremo quanto grave è la situazione.

Se conosciamo la condizione di riferimento, potremo calcolare in maniera abbastanza precisa il contributo di ciascuna parte che aggiungerai, a favore o sfavore della stabilità.

Esempi:

 

- aggiunta del ponte, che dà spinta idrostatica e stabilità in immersione. Ma quanta? (Volume del ponte x braccio di leva rispetto all'asse del wtc, poi calcoleremo...)

 

- invece, il peso del ponte dà instabilità in emersione, perché è un peso in alto. Però occorre quantificarlo come sopra.

 

- se sostituiamo un po' di zavorra in chiglia con acqua nella cassa di immersione (che è posta più in alto), cosa fa il baricentro? Di quanto sale?

 

- se aggiungi la torretta periscopi (che è bellissima e non bisogna sacrificarla) quanto è l'innalzamento del baricentro? Magari, speriamo, si potrà compensare…

 

- L'ulteriore polistirolo che eventualmente metterai, come sposta il centro di spinta?

 

Eccetera…

E' evidente che serviranno un po' di misure sul modello: la zavorra nella condizione di riferimento, in completa immersione e in completa emersione (anche se sbandato, per ora), la distanza verticale dall'asse del modello della zavorra in chiglia, del ponte, della torretta periscopi e di tutte le altre parti significative, il peso totale nelle diverse condizioni, ecc…

Di questo però parleremo più avanti, ma penso il andare di pari passo con prove e qualche conticino ci dirà se gli obiettivi sono raggiungibili oppure occorrerà fare qualche scelta drastica.

Intanto ti consiglio di procedere con le controcarene e con gli alleggerimenti, che è già un buon inizio.

 

Però, almeno per adesso, non sacrificare le "opere d'arte" più importanti.

Tutti noi auspichiamo che la bellezza del modello venga preservata il più possibile, altrimenti l'UNESCO si lamenterà, vedrai! :smile:

__________

 

p.s. Ho scritto questo lungo post per condividere il più possibile questi temi, visto che penso che la soluzione dei problemi di bilanciamento sia di interesse generale. Però, Gpez, se i dettagli diventano troppi andremo avanti di PM.

Peccato che io sono di Milano e non è immediato raggiungerti…

 

 

 

Saluti

Ocean's

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Top Posters In This Topic

Intanto ti ringrazio moltissimo per il tempo che mi dedichi, non devi assolutamente pensare di essere troppo pesante nello specificarmi le nozioni che reputi importanti in quanto le cose che vanno considerate é meglio averle ben presenti fin da subito al fine di evitare ulteriori ingenuità che fino adesso ho commesso. Non ho sicuramente intenzione di sacrificare il dettaglio del sommergibile ai fini del dinamico anzi continuerò ad aggiungerne per quanto possibile, tenendo però in maggior conto i pesi e la loro dislocazione ( il cannone per esempio verrà costruito prevalentemente in plasticard ma non per questo avrà minori dettagli) le informazioni richieste sarà sicuramente mia cura fornirtele il più dettagliate possibili non appena i dati saranno ricavabili per adesso ancora grazie

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  • 2 months later...

in questi due mesi il tempo dedicato all' avanzamento dei lavori è consistito prevalentemente a ridurre peso e ad aumentare il volume interno al fine di dare maggiore galleggiabilità allo scafo, come anche ad iniziare l' aumento del volume esterno delle controcarene

 

dscf3159h.jpg

 

e a dettagliare l' esterno dello scafo.... di seguito le saldature esterne con la formazione dei listelli in plasticard

 

dscf3242e.jpg

 

il loro successivo incollaggio allo scafo

 

dscf3245v.jpg

 

con il risultato finale dopo carteggiatura

 

dscf3247p.jpg

 

la posa dell' assito del ponte fatto con listelli in plasticard di spessore 3 mm.

 

dscf3248v.jpg

 

con il risultato parziale dopo la prima mano di vernice di fondo

 

dscf3379j.jpg

 

vorrei anche iniziare la costruzione del cannone O.T.O da 100/43 ma dai disegni in mio possesso non riesco a capire bene i particolari del supporto del medesimo in quanto sono ripresi solo dall' alto e dal fianco manca il fronte e il retro sarei grato se qualcuno riescisse a darmi delle dritte al proposito con foto o disegni, di seguito vi posto le due immagini che ho attualmente

 

dscf3382h.jpg

 

dscf3383d.jpg

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Gli aloni dell'affusto (i due "supporti" laterali che hai già costruito) erano pieni, nel senso che la cornice che hai fatto stava attorno ad una lamiera: dovresti quindi riempirli con del plasticard.

Sul lato anteriore verticale dell'affusto ci sarà stata una lamiera rettangolare col compito di dare rigidità all'insieme, si vede anche sul disegno, c'è uno spessore aggiuntivo che dovrebbe essere quella lamiera; la squadretta in basso dovrebbe essere stata sdoppiata, al centro, si vede la sua posizione sulla pianta, sono appena coperte dalla canna. Nota anche l'asse di trasmissione del meccanismo di brandeggio che va dai volantini a sinistra al pignone sulla destra passando attraverso le squadrette, nell'angolo fra gli aloni e il basamento dell'affusto.

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  • 3 weeks later...

sono due sabati e domeniche che mi vedono impegnato con il cannone di prua non è ancora finito però vi posto comunque lo stato attuale dei lavori con alcuni passi dei lavori in corso come la preparazione delle pedane

 

dscf3384j.jpg

 

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e le foto di un primo posizionamento del medesimo sulla sua sede definitiva

 

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mancano ancora molti particolari che verranno completati la prossima settimana seguiranno sicuramente foto più dettagliate

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eccomi qua come promesso il cannone è finito vi giro un pò di foto della costruzione come la preparazione del sistema di puntamento

 

dscf3401n.jpg

 

la preparazione della maniglia della culatta del cannone

 

 

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il suo posizionamento sulla leva

 

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la saldatura sulla culatta

 

 

dscf3407j.jpg

 

 

la preparazione di uno dei volantini

 

dscf3411t.jpg

 

ed infine il cannone montato

 

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dscf3415u.jpg

 

mi sono anche arrivati i prodotti dalla conrad per la fotoincisione sabato prossimo vediamo cosa salta fuori.....

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Alla fiera di Verona ho potuto ammirare l' ultimo modello di Barbieri (la persona che ha costruito la corazzata Roma adesso al museo di Venezia) aveva il cannoncino di prua funzionante come anche tutti i levismi e i volantini di aggiustaggio tiro dei siluri, quello si che era uno spettacolo .... Veramente un maestro difficilmente arrivabile....

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Alla fiera di Verona ho potuto ammirare l' ultimo modello di Barbieri (la persona che ha costruito la corazzata Roma adesso al museo di Venezia) aveva il cannoncino di prua funzionante come anche tutti i levismi e i volantini di aggiustaggio tiro dei siluri, quello si che era uno spettacolo .... Veramente un maestro difficilmente arrivabile....

 

Gpez... con tutto il rispetto per Mastro Barbieri...... :smiley19:

 

Ma quello che stai facendo non appartiene a questa terra... tu non sei umano :rolleyes: .....

 

Senza Parole!...

 

Che dirti.. continua così :wink:

 

ciaoooo

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guarda, non farci troppo affidamento, la mia memoria è moooooolto labile (Andreavcc ed Ottobrino ne sanno qualcosa...ci metto tempo ma poi arrivo al risultato..) ma se posso aiuto più che volentieri, da qualche parte dovrei avere il nome del fornitore da cui mi servivo tempo fa per le fotoincisioni...non so poi se magari è lo stesso che fornisce questa conrad (che non conosco).

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oggi dopo tante prove sono riuscito finalmente a fare il ponte di prua con la fotoincisione devo dire che evidentemente il fotoresist che avevo usato la volta precedente aveva perso la sua efficacia, avevo letto che era molto delicato nei confronti del tempo ma non ci avevo dato peso (aveva un anno dall' acquisto), condivido volentieri con voi tutti i passaggi di questa mia esperienza con la speranza che possano servire di stimolo ad altri. Per prima cosa bisogna non stancarsi assolutamente di pulire la lastrina sulla quale dovrà poi essere spruzzato il fotoresist, carta abrasiva molto fine e successiva pulitura con acetone e alcool denaturato, le due foto successive mostrano la lastrina pulita e la medesima dopo la verniciatura e la successiva asciugatura nel forno di casa a 60 gradi per 20 minuti,

 

dscf3416t.jpg

 

dscf3417l.jpg

 

una volta spruzzato, il fotoresist si distribuisce a chiazze ma se lasciato riposare per un paio di minuti su una superficie piana si distribuisce in maniera abbastanza uniforme, durante la cottura, comunque, tende ad uniformarsi ancora di più.

Il passo successivo è stato il posizionamento del disegno (stampato su acetato) sulla lastra fissandolo con due pezzetti di scotch dopodichè girato a faccia in giù è stato esposto alla luce del bromografo per 6 minuti

 

dscf3419i.jpg

 

nell' immagine successiva i prodotti usati, il fotoresist e lo sviluppatore del medesimo 7 grammi da sciogliere in acqua calda

 

dscf3418oh.jpg

 

questo è il risultato dopo lo sviluppo, bisogna fare attenzione a controllare l' avanzamento dello sviluppo al fine di non eliminare i particolari più fini, io ogni tanto lo toglievo dal bagno e lo sciacquavo con abbondante acqua tiepida

 

dscf3421ow.jpg

 

la foto successiva mostra la lastra dentro al bagno di corrosione composto da 50% di acqua ossigenata a 130 volumi e 50% di acido muriatico, evitate assolutamente di toccarvi anche solo con una goccia

 

dscf3422e.jpg

 

si vedono bene le bollicine che si sviluppano immediatamente nel momento in cui si inserisce la lastra nel liquido, l' operazione va fatta rigorosamente all' esterno e previa protezione personale con grambiule, occhiali di protezione, guanti in plastica...e personalmente ho aggiunto anche una maschera da verniciatura per non respirare i vapori.. in quanto per meglio far lavorare l' acido durante la corrosione muovevo spesso la lastra mediante le due maniglie ricavate da nastro adesivo. ogni tanto si estrae la lastra per vedere lo stato dell' incisione e quando si raggiunge l' effetto desiderato bisogna subito lavarla con abbondante acqua per fermare la reazione chimica. Questo è il risultato della mattinata

 

dscf3423b.jpg

 

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l' immagine mostra anche l' aumento laterale delle controcarene in fase di lavorazione, volevo anche darvi un' altra dritta sperimentata involontariamente durante le varie lavorazioni....

 

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come si può ben vedere sulla lastrina usata per fare delle prove erano rimasti piccoli pezzetti di carta adesiva plasticata che hanno impedito all' acido di mangiare l' ottone sottostante, questo fa pensare che per pezzi semplici si potrebbe anche lavorare senza la vernice fotosensibile applicando dello scotch per poi incidendolo con un cutter nelle forme volute....alla prossima

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  • 2 months later...

finalmente ho potuto riprendere le lavorazioni sul modello, lavorazioni che sono prevalentemente dedicate...spero ... alla modifica dell' assetto in acqua del sottomarino. Ho terminato i gusci in polistirolo delle controcarene

 

dscf3544z.jpg

 

fissati poi con stucco in vetroresina

 

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dscf3546p.jpg

 

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e successivamente rasati sempre con la medesima

 

dscf3548su.jpg

 

dscf3549v.jpg

 

necessiteranno diverse mani con successiva carteggiatura per arrivare ad una finitura accettabile, il tempo non manca. Tra una stuccatura e l' altra sto anche finendo i ponti e gli allestimenti delle altre parti del sottomarino

 

dscf3550y.jpg

 

la parte poppiera incomincia ad essere in dirittura d' arrivo....alla prossima

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  • 2 months later...

effettivamente sono passati tre mesi dall' ultimo post inviato....tra mare vacanze e problemi di lavoro il tempo è volato e il sottomarino è rimasto un pò al palo....un pò di lavori comunque sono stati portati avanti,cose piccole, concentrate più che altro su finiture per coprire la paura di affrontare il nodo cruciale del bilanciamento che prima o poi dovrà comunque essere affrontato. Sto seguendo con molta attenzione il post di ocean e a tal proposito ho già preparato i pannelli per la formazione della vasca per il calcolo dei volumi, nelle prossime settimane penso che la monterò cosi da poter incominciare a sistemare il problema principale. Per adesso di seguito vi invio le foto dei lavoretti effettuati che si concentrano sulla realizzazione del rostro anteriore

 

5wlq.jpg

 

con la realizzazione delle rondelle dei sostegni, fatte con il tornio perchè troppo piccole

 

xlsy.jpg

 

hbhm.jpg

 

e della boa di segnalazione con la prima immagine che mostra la realizzazione della protezione in filo della luce ( il filo di rame serve per tenere uniti i pezzi per la saldatura)

 

k0dq.jpg

 

il pezzo finito con la protezione in vetro della luce fatta con un tondino di plx

 

dliz.jpg

 

ed infine il pezzo montato dove si vedono anche alcune finiture del ponte riferite agli sportelli di accesso ai vani inferiori

 

1qs4.jpg

 

dalla prossima settimana dovrei riuscire a riprendere i lavori settimanali.....il tempo purtroppo è sempre troppo poco da dedicare a questa passione, penso però che questo sia un problema che accomuna molti di noi...purtroppo

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Ancora complimenti, Gpez!

 

Vedo che sei quasi pronto per affrontare il tema del bilanciamento, per il quale ben volentieri voglio darti una mano.

Probabilmente, oltre alla vasca, dovrai anche predisporre la zavorra interna per compensare il peso della meccanica che ancora manca e, in aggiunta, non guasterebbe nemmeno avere un dinamometro per bagagli (o qualcosa di simile, con portata diciamo fino a 5-10 kg) per simulare la forza che serve per emergere.

Queste prove pratiche, che potremo fare insieme, serviranno anche per il corretto dimensionamento della cassa di immersione, che è indispensabile per il corretto funzionamento del modello. Immagino che la cassa di immersione tu le devi ancora definire, vero?

 

Comunque io ci sono: magari mandami un PM per definire le cose nel dettaglio, quando sei quasi pronto.

Fra l'altro, nella mia discussione io mi accingevo a partire con un esempio di bilanciamento a partire da zero, quindi ben venga il tuo modello: il tempismo è ottimo...

 

Saluti

Ocean's

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ringrazio per i complimenti..fanno sempre piacere....questo fine settimana ho preparato i pannelli per la formazione di una vasca adatta alle prove di bilanciamento, dimensioni 2000 x 350 x h 400 mm.

 

zmxo.jpg

 

 

il pannello a dx in basso ha una fessura per la fuoriuscita dell' acqua con un beccuccio necessario per una migliore raccolta della medesima in un contenitore che mi permetterà di calcolare il volume del sottomarino come consigliato da ocean's one

 

ynzb.jpg

 

sono anche andato avanti con il dettaglio dello scafo continuando la simulazione delle saldature

 

vnhr.jpg

 

per ocean's, stai tranquillo, per le sistemazioni dell' elettronica, dei motori, e della cassa di immersione non ho ancora fatto niente....anche perchè in merito confesso un' ignoranza abissale confido molto nei consigli che arriveranno, alla prossima

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Carissimo GPez,

 

sono certo che, grazie all'aiuto di tanti, riuscirai nell'impresa.

Per parte mia continuo ad aiutarti sul bilanciamento, iniziando ad immaginare i futuri passi:

 

Dalle prove in vasca sapremo:

1) Volume dell'opera morta (tutto ciò che è sopra alla linea galleggiamento)

2) Volume dell'opera viva

3) Volume totale in immersione (somma dei precedenti)

 

Dedurremo quindi:

4) Peso totale in immersione, numericamente uguale al volume totale in immersione 3), misurando il primo in grammi e il secondo in millilitri

5) Volume della cassa di immersione , numericamente uguale al volume dell'opera morta 1), da incrementare per sicurezza del 15-20%.

 

Poi potremo verificare la stabilità, ricavando di conseguenza:

6) Quantità della zavorra fissa

7) Posizione della zavorra fissa

8) Posizione longitudinale della cassa immersione

 

 

I passi finali li vedremo più avanti, però intanto ti faccio notare che avremo già importanti informazioni per proseguire la progettazione.

Infatti, la 5) e la 8) ti diranno che cassa di immersione scegliere e dove metterla.

Per i pesi, tu conoscerai quello totale in immersione 4), il peso dell'acqua imbarcata nella cassa di immersione 5), la zavorra da aggiungere 6) e, naturalmente, il peso di costruzione del sommergibile nello stato attuale (ricavato tramite pesata diretta). Per differenza, potrai ottenere il peso da dedicare alla componentistica ancora da installare.

Con queste informazioni, la progettazione dei componenti interni potrà iniziare.

__________

 

Per intanto buon lavoro, facci sapere quando sarai pronto con la vasca.

Anche su quella ho qualche suggerimento, ma li rimando ad un prossimo post.

Intanto ti chiedo: la vasca è profonda a sufficienza per immergere completamente il modello, fino ai periscopi? Non è strettamente necessario, ma aiuterebbe un po'…

 

Saluti!

Ocean's

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questo sabato e domenica sono stati mooolto proficui e di soddisfazione...(per adesso)... Sono andato avanti con le finiture dello scafo, per altro molto lunghe e noiose ma necessarie, riferite sempre alle saldature, posto un po di foto per dare l' idea di quello che è il lavoro. la striscia di plasticard incollata

 

xdj2.jpg

 

la successiva sbavatura per portarla all' altezza desiderata

 

bh4c.jpg

 

e la carteggiatura finale

 

5jnt.jpg

 

dopodichè questo è il risultato

 

89v0.jpg

 

tqak.jpg

 

il lavoro mi porterà via ancora diverse giornate...manca ancora tutta la parte dx dello scafo..ho anche provato a simulare le chiodature, mi piacerebbe però sapere se queste erano riportate su tutto lo scafo o soltanto sulle carenature laterali, se qualche anima buona mi dà una dritta, questa sarà sicuramente ben accettata.

 

 

xs3e.jpg

 

La cosa però che mi ha dato soddisfazione è stata la prova in vasca e di seguito le foto del resoconto.

La prima è quella del fondo dove ho anche applicato due bozzelli per il passaggio delle cime necessarie a immergere il modello

 

i55x.jpg

 

successive fasi di montaggio

 

jtlh.jpg

 

una volta chiusa la cassa ho applicato del silicone lungo tutte le giunzioni tra i pannelli e questo è il risultato

 

pumd.jpg

 

il sommergibile con un piccolo aggiustamento di 45 grammi sul lato dx (fissato per adesso con del nastro adesivo) riesce a stare bilanciato in verticale anche con la torre periscopi montata...GRANDE SODDISFAZIONE...i due ingrossamenti predisposti sulle casse di compenso hanno fatto la loro parte....ho anche provato a dare delle piccole spinta laterali ma le medesime danno il loro contributo alla stabilità laterale cosi come descritto da ocean's nel suo post riferito al bilanciamento. Per adesso la prua è leggermente troppo alzata dovrò sicuramente aumentare un pò il peso a prua operazione che provata spingendo con la mano porta a sollevare la poppa cosa che aggiusta ulteriormente il livello del galleggiamento. Dopo aver effettuato queste prove mi sono messo a calcolare i volumi del modello

 

1vmr.jpg

 

la tavola trasversale verde serve solo per evitare lo spanciamento delle fiancate laterali.

Ho portato il ivello interno dell' acqua a livello dell' apertura e quindi immerso il sommergibile fino alla linea di galleggiamento raccogliendo l' acqua all' interno del secchio, poi una volta misurata ho immerso completamente lo scafo raccogliendo ancora l' acqua in eccesso, di seguito i dati raccolti:

 

peso totale dello scafo attuale (mancano ancora alcuni dettagli secondo me trascurabili in peso....spero) kg. 10,847

comprensivi di una zavorra sul fondo di 2,11 kg. e di un peso interno al wtc principale di 1 kg.

volume opera viva 11,10 litri

volume opera morta compresa torretta periscopi 2,5 litri

volume totale 13,60 litri

 

da tenere presente che il polistirolo interno anche se non in maniera importante deve essere ancora rifilato in quanto supera di poco la linea di galleggiamento - per ocean's - fammi sapere che eventuali altri dati necessitano per la sistemazione della parte elettronica e per la formazione della cassa di immersione nel prossimo fine settimana vedro di completare i dati necessari

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Come hai detto tu, Gpez,

 

GRANDE SODDISFAZIONE!!!

Complimenti, la tua opera di bilanciamento e' andata a buon fine.

Il polistirolo nelle controcarene fa bene il suo lavoro e il fatto di essere riuscito a mettere più di 2 kg di zavorra sul fondo e' sicuramente benefico.

 

Pensa che io temevo che sarebbero serviti calcoli spinti per guadagnare anche solo qualche millimetro di stabilità, ovvero di altezza metacentrica, e invece già così il risultato e' buono. Mi sembra che tu stia andando molto bene...

______________

 

Adesso però veniamo a ciò che si può perfezionare. La prua un po' alta non è affatto preoccupante e potrai benissimo correggere da solo con un po' di zavorra.

Invece, ci sono due punti che meritano più attenzione.

 

1) Il primo è il volume dell'opera morta, che sono ben 2,5 litri. Se le cose stanno così, purtroppo significa che per immergerti ti servira' una cassa di zavorra di pari capacità, che diventa addirittura di 3 litri se consideri un margine di sicurezza del 20%, che purtroppo è necessario.

Per il momento teniamoci questo dato, e iniziamo ad ascoltare eventuali suggerimenti dei Comandanti in ascolto sul tipo della cassa di immersione da adottare.

In questa fase, non guasterebbe che tu ci ricordassi lo spazio che hai a disposizione all'interno del WTC, perché una cassa da 3 litri non e' affatto facile da allocare (magari splittala in due divise, a prua e a poppa).

Però, oltre a queste pensate, c'è da ripetere la prima verifica in vasca dopo aver tolto tutto, ma proprio tutto, il polistirolo che si trova sopra al galleggiamento. Infatti e' inutile e rappresenta un volume in più da immergere, che richiede una cassa di immersione più grande.

Quindi, eliminalo e, se puoi, ricontrolla anche tutti gli altri volumi sopra al galleggiamento, si sa mai che riesci a ridurre il volume emerso di qualche decilitro, per avere una cassa di zavorra più piccola.

 

2) come hai visto, le controcarene sono benefiche. Non vorrei però che dessero stabilità di forma e non di peso, ovvero che lavorino solo quando sono parzialmente immerse, grazie proprio all'immersione differenziata della destra rispetto alla sinistra (vd. la mia discussione sulla stabilità).

Per verificarlo, aumenta di molto la zavorra applicando ai lati dei piombi all'altezza del centro del WTC, all'altezza corrispondente alla posizione della futura cassa di immersione. Applicando più o meno 1 kg aggiuntivo di zavorra, dovresti essere in grado di far immergere il modello fino al ponte.

Se anche in questa condizione, con le controcarene completamente immerse, il modello e' ancora stabile, allora avrai la certezza che la stabilità complessiva e' sufficiente. P.s. Ovviamente fai la verifica 2) dopo aver fatto la correzione1)

 

Per il momento buon lavoro con queste verifiche.

Quello che non ti ho ancora detto e' come andare a trovare l'esatta posizione della cassa di immersione, ma ci arriveremo fra un po'. Prima servono le verifiche che ti ho detto.

 

Saluti e ancora complimenti.

Ocean's

Modificato da Ocean's One
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Torno sull'argomento per segnalare un punto che mi era sfuggito.

Gpez, dalle tue misure risulta un peso di 10,85 kg e un volume dell'opera viva di 11,10 litri.

A rigore, c'è qualcosa che non torna, perché il peso in emersione dovrebbe essere esattamente uguale al volume immerso, per il principio di Archimede.

Se non è così, il modello galleggerà più alto sull'acqua.

 

Qui ballano 250 grammi, che mi aspetto siano quelli che mancano per portare la prua al giusto livello, visto che ora dici che è un po' alta sull'acqua. Quindi, mi aspetto che potrai aggiungere 250 grammi di zavorra, con il benefico effetto di aumentare la zavorra in chiglia (anche se nella parte anteriore, sarà pur sempre in chiglia).

È un altro numerino che ci fa ben sperare...

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Mi stavo chiedendo se sarebbe meglio togliere del polistirolo dalla prua piuttosto che aggiungere del peso, fammi sapere.

Ieri sera dopo aver letto il post di risposta ho provato a riempire con tre litri di acqua il wtcrimane libero uno spazio di 17 cm per un diametro di 9 tieni conto che a prua C' é un altro wtc di 6 cm di diametro per una lunghezza di circa 20 sabato farò tutte le prove del caso

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Tra sabato e domenica ho potuto fare ulteriori correzioni ai pesi e volumi dello scafo per diminuire il volume della cassa di immersione. Ho aumentato il peso del modello facendo si che il galleggiamento avvenisse a 1 cm dal ponte (l' ideale sarebbe 2,5) ricavando così i seguenti dati:

Peso totale del modello. Kg.12,473

Volume opera viva l. 12,360 (linea di galleggiamento a 1 cm.)

Torretta emersa aumento del volume l. 0,93

Immersione totale aumento volume l. 0,44

Se non ho capito male il volume della cassa dovrebbe essere l.1,37 + 20% totale l.1,64 che sarebbero 27 cm. di wtc su una lunghezza totale del medesimo di circa cm. 62 interni con un diametro di 9,2 cm.

La ripartizione dei pesi durante le prove é stata la seguente:

Kg. 2,2 di zavorra sul fondo

Kg 0,371 di wtc anteriore di cui 0,181 il peso del plexiglas

Kg. 3,174 di wtc principale di cui 1,191 il,peso del plexiglas

Non ho idea quali possano essere ancora i dati necessari al fine di posizionare la cassa di immersione nella giusta posizione attendo consigli in merito per potere poi rispondere

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Gpez,

 

come sempre sei molto preciso.

Le tue valutazioni sono già molto complete e dimostrano che, tenendo la linea di galleggiamento più bassa di 1 cm, il volume da far emergere diminuisce di almeno un litro.

Facendo così, potresti usare una cassa di immersione molto più piccola (certo, esteticamente non è rigoroso...).

.

Lasciami qualche giorno per preparare una risposta più completa (purtroppo ora sto viaggiando per lavoro).

Per intanto, ti chiedo solo: hai già potuto alleggerire al massimo l'opera morta e togliere quanto più volume possibile?

Anche questo aiuterebbe a diminuire il volume necessario per la cassa di immersione.

I dati forniti qui si riferiscono alla situazione prima di un eventuale alleggerimento?

 

Ciao, a presto,

 

Ocean's

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Tutto quello che ho potuto togliere é stato tolto, quello su cui ancora si può lavorare sono le disposizioni dei pesi interni, in quanto le componentistiche ...pompe servi motori batterie ecc.... ,per adesso, essendo ipotetiche sono state inserite solo come zavorra sul fondo dei wtc

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Si i wtc sono due il più piccolo é incastrato nello spazio disponibile a prua, ho provato, ad eliminarlo ma senza quel volume dovrei togliere della zavorra dal fondo e questo porterebbe, causa il peso della torretta, al ribaltamento a pancia in su...quindi di necessità virtù.

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  • 3 weeks later...

in questi giorni ho preparato il modello per la prova proposta da ocean's per la ricerca del punto dove posizionare la cassa di immersione, a tal fine ho incominciato ad attrezzare il wtc (per sistemare i pesi nelle posizioni piu vicine alla loro ubicazione finale) con la formazione delle centine in plexiglas bianco da 3 mm.

 

opgr.jpg

 

dei ripiani di contenimento

 

p39b.jpg

 

di seguito il loro successivo assemblaggio

 

8yco.jpg

 

ed infine il wtc completo con alcuni pesi fissati temporaneamente con del nastro adesivo

 

c4tb.jpg

 

la parte centrale per il momento è libera per lasciare lo spazio alla cassa.

provando il bilanciamento con un tondino sotto alla chiglia il baricentro dei pesi corrisponde al centro della torretta.

la foto successiva mostra il listello sotto alla chiglia per la ricerca del baricentro dei volumi con il metodo proposto da ocean's nella discussione sul bilanciamento dei sottomarini

 

6dqk.jpg

 

ho anche trovato la pompa da inserire invio foto per consiglio sulla validità o meno del modello prima di acquistarla

 

umri.jpg

 

gradirei anche un consiglio sul motore da utilizzare in quanto sono indeciso tra un brushless e uno speed 600 da 7,2 volt che potrebbe essere usato anche esterno al wtc con il vantaggio di non dover attraversare il tappo con l' albero del motore in quanto i giri sono sopra ai 10000 a causa del riduttore che è posizionato esterno in acqua. Per quanto riguarda l' alimentazione potrebbero andare bene delle lipo da 7,4 ampere. Altra domanda è per l' alimentazione del tutto se utilizzare un' unica batteria o diverse autonome ?

Il prossimo sabato sarà dedicato alla prova in vasca

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caspita che bel lavoretto nel wtc :smiley19:

sulle pompe ad ingranaggi non sono molto ferrato non avendole mai usate, vediamo se qualche altro comandante ci dirà qualcosa. nel frattempo se puoi, ci puoi dare info sull'alimentazione della pompa e la portata?

per il resto di dico la mia opinione.

per il motore posso sconsigliarti un motore a spazzole da usare in acqua... per farlo durare ti chiederebbe costanti cure e comunque avrebbe vita corta. a mollo è meglio un brushless "inrunner" (quindi non a cassa rotante) :wink: , manutenzione pari a zero ma in cambio gli devi dare un pò di ampere. altrimenti usare un motore interno al wtc a spazzole anche più piccolo del casse 600 (domanda, che rapporto di riduzione hai?). per i giri elevati non ci sono problemi con adeguati organi di tenuta, se non erro la engel monta sui suoi 212 un motore (classe 540) da 11000 giri (a vuoto) a presa diretta con un simmerring per la tenuta sull'assale quindi il problema, secondo me, non sussiste. per l'alimentazione credo dipenda anche dai gusti di ognuno. personalmente io tendo a montare un'unica sorgente che alimenti sia il motore che l'impianto rc tramite un regolatore di velocità munito di ESC (oggi praticamente tutti). se non sai cos'è l'ESC in poche parole si tratta di un circuitino all'interno del regolatore di velocità che nel caso in cui la tensione della batteria cali sotto il limite di guardia lui taglia l'alimentazione al motore garantendo l'alimentazione alla ricevente e quindi ai servi. sarai così avvisato che la batteria è al limite. potrai comunque riportare il battello a riva con le macchine a lento moto (portando lo stick della radio a zero, attenderai qualche secondo e potrai ridare un poco di motore senza chiedere troppa corrente alla batteria oramai scarica). ma se vuoi montare una batteria lipo da 7,4 ampere sarai stufo di navigare prima che questa si scarichi :laugh: . le batterie lipo danno tanta corrente, anche con spunti molto elevati, ma chiedono in cambio delle piccole accortezze perchè possono essere un pelino pericolose. se ti si allaga il wtc la batteria tende a gonfiarsi e ad esplodere (non l'ho mai visto di persona ma mi dicono che il botto che tira è sufficiente ad squartare il wtc ). inoltre per la più lunga durata della stessa non andrebbe mai scaricata sotto il 30% della carica. le batterie ni-mh sono più tranquille a contatto con i liquidi... nella peggiore delle ipotesi si scaricano ma non esplodono. inoltre durante l'uso la tensione cala in maniera più dolce delle lipo che al contrario ti danno sempre i 7,4 ampere fino al crollo completo della batteria.

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Ciao, GPez.

 

Ti ho mandato un PM, ma ti rispondo anche qui riprendendo qualche tema citato da Andreavcc.

 

Innanzitutto, ho trovato in rete i dati della pompa che hai segnalato.

La pompa accetta tensioni di alimentazione fra i 6 e i 12V.

Dovrebbe essere reversibile ("It is self-priming and operate in both rotational directions").

Ha una portata di 1,8 L/min, il che significa che puoi riempire la tua cassa di zavorra in poco più di mezzo minuto, che è un tempo più che ragionevole.

Attenzione però che 1,8 L/min viene indicata come portata massima, quindi presumo che sia quella per alimentazione a 12V e per contropressione abbastanza trascurabile.

In merito alla contropressione, una pompa ad ingranaggi non garantisce sempre la stessa portata: se trova una certa resistenza nello spingere il liquido, la portata può diminuire.

Bisognerebbe quindi capire se ce la fa a svuotare la tua cassa in caso di immersione profonda, diciamo 4-5 metri che danno 0,5 bar di contropressione.

Poi, se ci dici che a quelle profondità tu non ci andrai mai, tutto si semplifica. Comunque, non sarebbe male fare una prova di riempimento di un recipiente con un po' di pressione interna.

Infine, sottolineo lo svantaggio delle pompe ad ingranaggi rispetto alle peristaltiche: le prime da ferme trafilano (però le seconde spesso non hanno abbastanza portata…).

Quindi, dovrai necessariamente montare una valvola in serie alla pompa, in modo da chiudere il tubo di aspirazione quando la pompa non lavora. Se poi vorrai usare un'elettrovalvola di tipo industriale, temo che la troverai solo a 12V, il che ti indica già la tensione da scegliere.

 

 

Riguardo al numero di batterie, ti posso dire che se ne hai una sola la puoi monitorare con facilità ed essere sicuro che sia carica prima di iniziare ad immergerti. Se sono più d'una, devi necessariamente controllarle tutte.

Ovviamente, una sola batteria va bene se possiede un sistema di sicurezza che ne controlli la tensione e faccia scattare un'emergenza in caso di calo eccessivo, prima che venga compromesso il funzionamento della ricevente.

Due strade sono possibili, in alternativa o anche in contemporanea: l'ESC che taglia il motore, come ha detto Andrea, oppure un circuito comando pompa con una sicurezza che mandi automaticamente la pompa in svuotamento in caso di allarme.

Attenzione però che il secondo dispositivo (per esempio il Ballast Tank Regulator di Bruggen) è disponibile solo per le tensioni di 6V o 12V ma non per tensioni intermedie. Quindi valori di 7,2V o 7,4V non sarebbero "leggibili" da questo circuito.

 

 

Ti scrivo proprio "7,4V" perché mi è venuto un dubbio: non è che stai pensando ad una LiPo con 7,4 Volt di tensione anziché 7,4 Ampere (o meglio, Amperora) di capacità?

Lo dico perché un elemento delle LiPo fornisce una tensione di 3,7V ed è piuttosto comune avere una batteria con due elementi in serie (2 x 3,7 = 7,4V).

 

Se è proprio così, significa allora che devi ancora scegliere la capacità.

Come dice Andrea, 7 Amperora sono proprio tanti.

Per il tuo modello probabilmente è indicato qualcosa vicino ai 4-5 Ah, a meno che tu voglia un motore estremamente potente, ma non credo.

Fra l'altro, 4000 mAh è una capacità ottenibile da un singolo elemento taglia "C" (mezzatorcia) di NiMH, che è un po' più facile da gestire delle LiPo, come ha scritto Andrea.

Gli elementi NiMh hanno una tensione nominale di 1,2V, per cui ne dovresti mettere in serie 10 se vuoi lavorare a 12V nominali (magari, visto che completamente carichi spesso arrivano a 1,4V, potrebbero anche bastarti 9 elementi anziché 10)

Oppure usa solo 5 elementi per lavorare a 6V, però a questo punto vedi di non esagerare con i consumi, pena una riduzione dell'autonomia.

 

 

Adesso abbiamo messo altra carne al fuoco, aspettiamo i tuoi commenti

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Gepard, grazie della precisazione.

C'è un preciso motivo per cui non ho menzionato le Pb, motivo che però avevo condiviso solo con GPez via pm.

 

Ricordando che l'aspetto stabilità, piuttosto critico su questo modello, GPez ha fissato una soglia massima di peso per i componenti all'interno del WTC, allo scopo di poter mantenere sufficiente zavorra in chiglia.

E' chiaro che, se l'aspetto peso è critico, il piombo non è la soluzione migliore.

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Oggi ho provato in vasca il sommergibile con la nuova disposizione dei pesi e devo dire che basta spostare di pochissimo un qualunque componente che cambia tutto il bilanciamento (capisco adesso il perché sia così difficile il mondo dei modelli subacquei radiocomandati ). Rispetto alla volta precedente il peso é rimasto quasi invariato kg. 12,228 (prima era 12,207) ma ho dovuto aggiungere ( causa spostamenti dei pesi interni al wtc ) del polistirolo a poppa per poterlo stabilizzare orizzontale rispetto alla superficie dell' acqua, ho anche sostituito il wtc anteriore con un pari volume di polistirolo, perché questo mi permetterà di gestire meglio i rinvii dei timoni anteriori di profondità. Tutte queste modifiche hanno comportato un innalzamento generale del ponte rispetto alla superficie con una misura finale di circa 4 cm. a prua e di 3 cm. a poppa (il galleggiamento attuale direi che è quello giusto in quanto nella realtà la prua era rialzata rispetto alla poppa ). Il modello sbanda leggerissimamente a dx ma tutto sommato riesce a rimanere verticale. Ho provato l' immersione con il sistema proposto da ocean's e il risultato é stato quello di trovare con precisione il punto sotto chiglia dove, tirando con la corda, il modello riesce ad immergersi orizzontale. Tenuto sott'acqua dalla corda e forzandolo alternativamente a prua e a poppa con la mano, il modello risponde prontamente nel rimettersi in bolla. Il baricentro volumetrico in questa maniera si sposta dal baricentro precedentemente trovato posizionando un tondino sotto la chiglia, di circa 7 cm. dal medesimo verso prua. Purtroppo tutte queste modifiche hanno comportato un innalzamento del peso necessario per immergere il modello, ho dovuto inserire, posizionandolo sul baricentro trovato 1,744 kg che trasformato in volume dovrebbe corrispondere circa ad 1,8 litri di acqua da imbarcare..... é tanta !!... Mi preoccupa in particolar modo la sovrappressione che potrebbe generarsi al' interno del wtc, ho trovato una possibile soluzione a questo link "http://marcel.gajac.pagesperso-orange.fr/le_ballast.htm" cosa ne pensate?
Comunque prima di andare avanti penso sia meglio finire il più possibile tutto quello che si può fare, cercando di lasciare uno spazio libero interno al wtc nella posizione trovata per poter caricare questo litro e otto di acqua.

A tal proposito per rispondere ai post precedenti proverò a comprare la pompa proposta visto che carica proprio 1,8 litri al minuto, per quanto riguarda la difficoltà di tenuta della medesima ho trovato a questo link "http://marcel.gajac.pagesperso-orange.fr/u27-2005p1.htm" ....forse.... la soluzione al problema. Per il motore proverei a comprare un brushless da sistemare al' interno del wtc, sicuramente con un regolatore di velocità munito di Esc come anche con il circuito proposto da ocean's (il ballast tank regulator di bruggen). Rimango preoccupato dalla tenuta dell' asse, comunque se "Andrea" mi spieghi meglio il simmering della engel potrei anche provare a montarlo hai un codice per ordinarlo? In alternativa ho provato a fare un sunto di quello che ho letto in rete riguardo al fai da te ...

4jwe.png
Potrebbe andare bene ugualmente?
Per le batterie, sono ancora indeciso comunque sicuramente 12 volt
e una unica.

Attendo vostri commenti.

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non capisco perchè ma la prima parte di quello che avevo scritto non è stata inviata rimedio con questo nuovo post scusate

 

Oggi ho provato in vasca il sommergibile con la nuova disposizione dei pesi e devo dire che basta spostare di pochissimo un qualunque componente che cambia tutto il bilanciamento (capisco adesso il perché sia così difficile il mondo dei modelli subacquei radiocomandati ). Rispetto alla volta precedente il peso é rimasto quasi invariato kg. 12,228 (prima era 12,207) ma ho dovuto aggiungere ( causa spostamenti dei pesi interni al wtc ) del polistirolo a poppa per poterlo stabilizzare orizzontale rispetto alla
superficie dell' acqua, ho anche sostituito il wtc anteriore con un pari volume di polistirolo, perché questo mi permetterà di gestire meglio i rinvii dei timoni anteriori di profondità. Tutte queste modifiche hanno comportato un innalzamento generale del ponte rispetto alla superficie con una misura finale di circa 4 cm. a prua e di 3 cm. a poppa (lo stato attuale risponde sicuramente di più al reale assetto del sommergibile vero), Il modello sbanda leggerissimamente a dx ma tutto sommato riesce a rimanere verticale.
Ho provato l' immersione con il sistema proposto da ocean's e il risultato é stato quello di trovare con precisione il punto sotto chiglia dove, tirando con la corda, il modello riesce ad immergersi orizzontale. Tenuto sott'acqua dalla corda e forzandolo alternativamente a prua e a poppa con la mano, il modello risponde prontamente nel rimettersi in bolla. Il baricentro volumetrico in questa maniera si sposta dal baricentro precedentemente trovato posizionando un tondino sotto la chiglia, di circa 7 cm. dal medesimo verso prua. Purtroppo tutte queste modifiche hanno comportato un innalzamento del peso necessario per immergere il modello, ho dovuto inserire, posizionandolo sul baricentro trovato 1,744 kg che trasformato in volume dovrebbe corrispondere circa ad 1,8 litri di acqua da imbarcare..... é tanta !!... Mi preoccupa in particolar modo la sovrappressione che potrebbe generarsi al' interno del wtc, ho trovato una possibile soluzione a questo link
"http://marcel.gajac.pagesperso-orange.fr/le_ballast.htm" cosa ne pensate?



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non sono riuscito a spedire la prima parte del messaggio rimedio adesso chiedendo scusa:

 

oggi ho provato in vasca il sommergibile con la nuova disposizione dei pesi e devo dire che basta spostare di pochissimo un qualunque componente che cambia tutto il bilancimento (capisco adesso il perchè sia cosi difficile il mondo dei modelli subacquei radiocomandati). Rispetto alla volta precedente il peso è rimasto quasi invariato kg. 12,228 (prima era 12,207) ma ho dovuto aggiungere (causa spostamenti dei pesi interni al wtc) del polistirolo a poppa per poterlo stabilizzare orizzontale rispetto alla superficie dell' acqua, ho anche sostituito il wtc anteriore con un pari volume di polistirolo, perchè questo mi permetterà di gestire meglio i rinvii dei timoni anteriori di profondità. Questo ha comportato un innalzamento generale del ponte rispetto alla superficie con una misura finale di circa 4 cm. a prua e di 3 cm. a poppa, (questa misura finale è sicuramente più reale rispetto al vero sommergibile). Il modello sbanda leggerissimamente a dx ma tutto sommato riesce a rimanere verticale.

Ho provato l' immersione con il sistema proposto da ocean's e il risultato è stato quello di trovare con precisione il punto sotto chiglia dove, tirando con la corda, il modello riesce ad immergersi orizzontale. Tenuto sott' acqua dalla corda e forzandolo alternativamente a prua e a poppa con la mano, il modello risponde prontamente nel rimettersi in bolla. Il baricentro volumetrico in questa maniera si sposta dal baricentro precedentemente trovato posizionando un tondino sotto la chiglia, di circa 7 cm. dal medesimo verso prua.

Purtroppo tutte queste modifiche hanno comportato un innalzamente del peso necessario per immergere il modello, ho dovuto inserire, posizionandolo sul baricentro trovato 1,744 kg. che trasformato in volume corrisponde circa a 1,8 litri di acqua da imbarcare...è tanta.!! mi preoccupa in particolar modo la sovrapressione che potrebbe generarsi all' interno del wtc, ho trovato una possibile soluzione a questo link "http://marcel.gajac.pageperso-orange.fr/le-ballast.htm" cosa ne pensate ?

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