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Se Qualcuno Costruisse Un Somm. Italiano


Anteo

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la foto inviate precedentemente, se non disturbano, possono anche rimanere come sono, durante questa settimana avendo un pò di tempo sono andato avanti con i lavori della torretta,ho portato le fiancate laterali all' altezza definitiva

 

dscf0766d.jpg

 

e ho completato la chiusura superiore della parte frontale

 

dscf0769w.jpg

 

mancano ancora le 4 prese d' aria superiori che saranno fatte successivamente.

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Top Posters In This Topic

da base artica, marco

 

............................ :s12:

 

 

belllllllisssssimo :s20: :s20: , continua :s01: continua anche con foto :s20: :s20: , x quanto puoi.

 

salutoni e complimenti marco

Modificato da bussolino
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Complimenti per il lavoro.

 

Molto bella la vela in lamierino d'ottone.

Potresti fornire dei dettagli tecnici sulla sua costruzione ? (spessore del lamierino, metodo per la messa in forma, uso della fotoincisione per i fori, accorgimenti particolari, etc.)

 

Grazie,

Francesco

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il lamierino di ottone è un millimetro di spessore, la formatura è stata effettuata su una sagoma di legno di seguito allegata

 

dscf0792a.jpg

 

formata da diversi pezzi

 

 

dscf0793c.jpg

 

 

con questo sistema:

preparazione di una dima in cartoncino sulla sagoma, ritaglio della medesima su lamierino, fresatura laterale per la sovrapposizione delle lastrine, sagomatura successiva mediante utilizzo di pinze, ed infine saldatura.

purtroppo non ho fatto foto del procedimento descritto ma posso tranquillamente documentarlo, se interessa, per le prossime lavorazioni.

per quanto riguarda la copertura della torretta dopo diverse prove ho optato per la formazione della medesima da una lastrina in spessore scavata con l' utilizzo di una fresa

 

dscf0796d.jpg

 

dscf0795z.jpg

 

dscf0799k.jpg

 

dscf0801.jpg

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da bas artica, marco

................................. :s12: ................ :s20:

 

complimenti davvero. salutoni marco

continua con foto, ee meglio che un bel film.

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oggi a ravenna piove e quindi c' è tutto il tempo per documentare la lavorazione delle prese d' aria della torretta.

si parte dalla messa in spessore del tondino da cui si ricaverà poi la sagoma diametro 4 mm.

 

dscf0833p.jpg

 

si passa alla foratura del pezzo

 

dscf0834t.jpg

 

e quindi alla definizione della lunghezza 4 mm.

 

dscf0837o.jpg

 

il passo successivo è la sagomatura del fianco

 

dscf0838uz.jpg

 

e quindi l' appiattimento di un lato per l' appoggio sulla copertura della torretta

 

dscf0841vs.jpg

 

dscf0842l.jpg

 

mediante fresatura si sagoma ulteriormente la parte interna

 

dscf0844i.jpg

 

dopodichè si può finalmente procedere alla saldatura del pezzo

 

dscf0845c.jpg

 

e questo è tutto

 

dscf0846u.jpg

 

dscf0847c.jpg

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da base artica,marco

grrrrrrrr... :s05: piove aanche qui :s06: e fa un freddo boia :s14: , ma...mia moglie vuole andare a spasso con me.... :s14: :s14:

cantiere chiuso x forza maggiore :s68:

salutoni e complimenti :s20: marco

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  • 2 weeks later...
  • 2 months later...

dopo un lungo periodo di inattività ho potuto riprendere la costruzione dello zoea con l' aggiunta di particolari alla torretta:

di seguito le lavorazioni di finitura del parapetto caratterizzato da un profilo arrotondato sulla parte superiore, ho utilizzato un tontino da 0,8 mm sagomandolo e successivamente saldandolo alla fiancata

 

dscf0860z.jpg

 

dscf0862eh.jpg

 

non bisogna preoccuparsi troppo dello stagno in eccesso in quanto si può tranquillamente eliminare successivamente con l' uso di frese e limette

 

dscf0863h.jpg

 

dscf0852n.jpg

 

sono poi passato ai rinforzi interni delle murate

 

dscf0850.jpg

 

e alla costruzione dei gradini di accesso al ponte intermedio della torretta

 

dscf0869ov.jpg

 

dscf0870.jpg

 

dscf0871.jpg

 

se il tempo tiene il prossimo sabato incomincerò le stampate in vetroresina dello scafo speriamo bene alla prossima

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stampare con la vetroresina ha comportato molto più tempo di quanto immaginato.

sicuramente la parte più complicata è l' applicazione del tessuto di vetro in quanto su superfici così articolate è molto facile la formazione di bolle d' aria tra il telo stesso e il sottostante supporto. La foto sotto mostra lo stampo e il telo incriminato.

 

dscf1430r.jpg

 

in internet si trovano tantissimi siti dove si spiegano i trucchi migliori per ottenere buoni risultati però tra il dire e il fare c' è sempre .......... comunque ecco quà il risultato di una giornata di lavoro, manca ancora la parte più complicata dello scafo che sarà affrontata la prossima settimana

 

dscf1432.jpg

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finalmente i tre pezzi dello scafo sono "finiti" in realtà sono solo la base di partenza comunque è già un bel passo avanti

 

dscf1457p.jpg

 

dscf1458l.jpg

 

i prossimi lavori saranno la realizzazione del ponte e tutte le centinature interne per l' assemblaggio dei pezzi

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  • 4 months later...

finalmente dopo alcuni mesi sono riuscito a trovare il tempo di andare avanti con la costruzione dello scafo ed in particolare con la realizzazione del ponte in vetroresina operazione lunga e, per la mia esperienza, neanche tanto semplice.

il primo passo ha comportato la delimitazione del ponte lungo la linea di giunzione con lo scafo sottostante e la successiva compartimentazione per il contenimento dello stampo.

 

dscf1534v.jpg

 

successivamente ho ricoperto il master del ponte con una gomma plasmabile per ottenere un calco "a pelle" con il vantaggio di un minor consumo di materiale e una buona penetrazione nei dettagli profondi

 

dscf1536yj.jpg

 

lo svantaggio-vantaggio della gomma sopra descritta è che una volta catalizzata rimane elastica necessita, quindi, di un ulteriore stampo rigido questa volta fatto in gesso diviso in più parti per un più facile smontaggio

 

dscf1566q.jpg

 

dscf1569n.jpg

 

il risultato dopo la rimozione dello stampo in gesso

 

dscf1570s.jpg

 

dscf1571i.jpg

 

dscf1573m.jpg

 

a questo punto prima di incominciare la stampata vera e propria con la vetroresina bisogna riposizionare la guaina fatta in gomma sullo stampo in gesso facendo attenzione che il tutto combaci perfettamente pena la non corrispondenza della forma definitiva

 

dscf1575.jpg

 

ed infine si può finalmente affrontare l' ultimo passaggio

 

dscf1576a.jpg

 

con la finale soddisfazione di ottenere la copia perfetta del master iniziale

 

dscf1577.jpg

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la gomma che hai usato da quanti shore è? credo sia sui 24 shore a giudicare da come la pieghi nelle foto, ti consiglio di usare gomme sopra i 30 shore, anzi per il tuo scopo il top sarebbe una 60 shore.

piccolo consiglio, tieni sempre viva la gomma pulendola ed "ingrassandola" con olii al silicone, o con cere (esempio la cera per carrozzerie metallizzate che è a base siliconica) questo perchè le ammine contenute negli indurenti sono aggressive, c'è anche da dire che le resine epossidiche (per carità, non tutte!) quando non ancora polimerizzate, sono moderatamente corrosive, e gli stampi in silicone ne risentono a lungo andare.

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non so cosa specifica il termine shore anche se penso di interpretare che sia il grado di morbidezza della gomma una volta che abbia catalizzato, quindi non riesco a darti l' informazione richiesta mentre posso darti il nome della ditta dove ho acquistato tutto il materiale che si chiama " Prochima" (in internet la puoi trovare con tutta facilità). Tieni conto che per me è stata la prima esperienza di utilizzo di questi materiali e fra l' altro ti dirò che trovo un pò di sconforto se penso alle quantità di ore dedicate per la creazione di stampi che per quanto mi riguardano hanno avuto e avranno la funzione di permettere una sola stampata (non saprei cosa farmene di diversi scafi dello zoea), sono stato comunque obbligato dovendo il modello immergersi in acqua.

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si esatto, è l'unità di misura che identifica la durezza degli elastomeri, la prossima volta proviamo a sentirci prima che realizzi un pezzo, ti do qualche indirizzo a cui rivolgerti, per i materiali e se vuoi ti posso dare qualche consiglio su quest'ultimi.

Si conosco quella azienda...anche se di tecnico ha ben poco (senza offesa per nessuno) per essere la prima volta stai comunque lavorando bene.

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dopo aver ringraziato il tempo per avermi fatto terminare le lavorazioni inerenti alle stampate in vetroresina, (vanno effettuate rigorosamente all' esterno pena il trasformare la casa in una camera a gas) posso finalmente dedicarmi all' assemblaggio delle varie parti.

A questo punto è necessario creare delle centine (ho usato alluminio da 3 mm.) da incollare all' interno dello scafo per il sostegno delle varie parti meccaniche e sopratutto per l' assemblaggio dei 4 moduli formanti lo scafo, poppa - parte centrale prua - laterale parte centrale - ponte. Le prime centine sono state quelle inerenti ai due moduli poppa e parte centrale prua

 

dscf1629f.jpg

 

le due parti montate

 

dscf1628p.jpg

 

dopodichè il passo successivo sono quelle che sosterranno il timone e i tubi di lancio posteriori e i tubi per la posa

 

dscf1626i.jpg

 

per poter centrare le forature dei vari passaggi nello scafo mi sono costruito una piccola dima che mi ha permesso di centrare gli assi prima della successiva foratura

 

dscf1625f.jpg

 

dscf1627t.jpg

 

alla prossima

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:s44: qui viene il bello..... dare vita al modello.

dacci qualche anticipo.... dimensioni wtc... sistema d'immersione... eventuali funzioni accessorie...

:s02: ti seguo con "vivo" interesse :s20:

Modificato da andreavcc
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  • 2 weeks later...

ho visto andrea che hai già fatto un sottomarino e quindi penso proprio che ricorrerò al tuo aiuto per quanto riguarda parecchi problemi ai quali non ho ancora ancora trovato soluzione. Per adesso posso dirti che in linea di massima, considerando che ho una vecchia futaba 6-12 canali da 72,320 MHz (che spero sia adatta) le funzioni previste sono: timone direzione, timoni di profondità, motore, motore per gestione immersione e emersione, periscopi retraibili, gestione dell' abbattimento verticale - orizzontale dei timoni di profondità di prua, non ti nascondo che c' era anche la voglia di gestire la fuoriuscita e il rientro delle 3 mitragliatrici della torretta nei relativi contenitori ma il loro funzionamento sarà rimandato a fine modello. Di seguito la sezione del compartimento di poppa, dove si possono vedere i comandi dei timoni, la scatola del riduttore, il posizionamento del motore all' interno del contenitore in plx di diametro 10 cm. per una lunghezza max di 70 cm.

 

dscf1638a.jpg

 

di seguito le foto dei tubi montati a poppa posamine e siluri

 

dscf1634sm.jpg

 

dscf1636n.jpg

 

prima di montare le altre centine per il sostegno degli alberi delle eliche il passo successivo è quello di preparare la scatola degli ingranaggi che servirà per portare i giri motore da 10000 ipotizzati (ero orientato ad utilizzare un motore brushless) a circa 2200

che, utilizzando due eliche da 40 mm. di diametro con un passo di 41mm. dovrebbero permettere al modello in scala 1/50 una velocità di circa 2,8 nodi pari ad una velocità reale di 15 nodi. (spero di aver fatto bene i conti le formule le ho trovate su un sito francese). Per quanto riguarda gli ingranaggi li ho recuperati da una vecchia fotocopiatrice

 

dscf1623sa.jpg

 

la scatola in corso d' opera

 

dscf1632xk.jpg

 

e queste sono le eliche

 

dscf1586w.jpg

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Fantastico modello, lo sto seguendo con molto interesse.

 

dovrebbero permettere al modello in scala 1/50 una velocità di circa 2,8 nodi pari ad una velocità reale di 15 nodi. (spero di aver fatto bene i conti le formule le ho trovate su un sito francese)

 

Ciao,

potresti pubblicare le formule o il link al sito in cui le hai trovate ?

 

Grazie,

Francesco

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sarò lieto di darti una mano per quel poco che posso... e quoto la richiesta di gepard per il sito francese

per la radio non credo che ci saranno problemi ma ti consiglio di cambiare i quarzi e usare una frequenza il più bassa possibile per avere un segnale che penetri in profondità nell'acqua (non che il guadagno sia molto, però... :s02: ).

vedo dalle foto che sull'alberino dell'elica monterai due cuscinetti... posso suggerire due bronzine? con l'acqua danno meno problemi di ossido.

altra cosuccia, il tubo del wtc delle dimensioni che hai riportato dovrebbe darti una spinta idrostatica di cinque chili e mezzo. con i pesi del modello ed accessori vari come sei?

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il link dove puoi trovare e scaricare le formule è il seguente "p.loussouarn.free.fr/technic/moteur/moteur.pdf" per quanto riguarda i cuscinetti pensavo di utilizzarli in acciaio inox se comunque pensi che possano ossidarsi non è un problema sostituirli con due bronzine di eguali dimensioni. per quanto riguarda la spinta idrostatica ti ringrazio per l' informazione che mi hai dato ne terrò conto, ma devo dirti che il modello allo stato attuale non è ancora stato pesato e comunque i conti del peso a modello finito, ammetto ingenuità, non li ho ancora, neanche, presi in considerazione. Non è possibile in funzione del peso finale intervenire a posteriori eventualmente aggiungendo il peso necessario o inserendo materiali galleggianti per rendere il tutto equilibrato?

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vi rimando a questo link : http://www.baronerosso.it/modellismo_artic...diocomando.html

citare la fonte è quanto mai d'obbligo, il link rimanda al forum di aeromodellismo Baronerosso.

 

nel link che vi ho inserito trovate tutte le frequenze ammesse attualmente in Italia.

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Non è possibile in funzione del peso finale intervenire a posteriori eventualmente aggiungendo il peso necessario o inserendo materiali galleggianti per rendere il tutto equilibrato?

 

certo che si, a patto di avere a disposizione lo spazio, problema che non credo tu abbia :s01: ma una pesata io la darei.... tanto per farsi un'idea.

sembra banale ma voglio dirlo comunque.... nella progettazione del wtc cerca di tenere i pesi quanto più bassi possibile per avere una buona altezza metacentrica.

 

e poi ancora, non è che puoi aprire un post apposito nella sezione RC? o magari littorio potrebbe spostarci la parte di questo post con le foto di tuoi lavori.... :s10:

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pensavo di concentrarmi a finire il modello con la sola esclusione delle parti tecniche (rc-motori-batterie-ingranaggi-sistema di immersione) dopodichè avrei pesato il tutto anche per dimensionare il volume per la gestione dell' immersione-emersione (dovrai darmi una mano di sicuro) comunque sabato proverò a vedere il peso allo stato attuale poi ti faccio sapere.per quanto riguarda lo spostamento del post io non ho niente in contrario l' importante è che possa poi rintracciarlo per continuare questa discussione. A domenica con le nuove foto.

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per quanto riguarda gli ingranaggi sono stati recuperati da vecchie stampanti di computer, per intenderci quelle che ancora utilizzavano la carta a fogli continui, fra l' altro dalle medesime si riescono a recuperare anche dei profili tondi in acciaio rettificato ottimi per essere lavorati a tornio (ottimi anche nel loro costo "gratis"), per quanto riguarda i fogli di alluminio, 3 mm. di spessore, sono stati recuperati da artigiani che lavorano le lamiere, le viti da 2 - 3 mm. in acciaio inox acquistate in ferramenta, anche se non è facile trovare ferramente attrezzate, comunque con un pò di pazienza si riesce a superare anche questo ostacolo. E' ovvio che i materiali recuperati debbono essere "aggiustati" con attrezzi adeguati, tornio e fresa, alle forme e dimensioni occorrenti di volta in volta necessarie. Tutto il sistema è stato autocostruito con la sola esclusione delle viti e delle parti esterne degli ingranaggi, come puoi vedere dalle foto del post precedente spero domenica di poter montare il tutto sulla parte poppiera dello scafo

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  • 4 weeks later...

dopo la preparazione della scatola degli ingranaggi mi è stato possibile impostare con la giusta inclinazione i passascafi degli alberi delle eliche composti da un tubolare di alluminio centrale e due boccole terminali in bronzo

 

dscf1767w.jpg

 

dscf1766y.jpg

 

per un corretto allineamento è necessario che le altezze dei due alberi siano il più possibile uguali

 

dscf1768j.jpg

 

incollato il tutto con epossidica il passo successivo è stato la formazione dei sostegni degli alberi, l' immagine che segue li mostra ancora grezzi

 

dscf1771e.jpg

 

mentre nelle successive sono impostati con una prima rifinitura

 

dscf1773z.jpg

 

dscf1772n.jpg

 

l' immagine che segue mostra le fresate per l' impostazioni dei rinforzi verticali e delle alette laterali porta timoni di profondità

 

dscf1775q.jpg

 

capisco che dalla foto non si comprende bene come queste verranno montate, ma dalla prossima settimana con le immagini dei passi successivi che seguiranno penso che sarà sicuramente tutto più chiaro

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come promesso di seguito le foto dei supporti dei timoni di profondità

 

dscf1792c.jpg

 

il passo successivo è la saldatura dei rinforzi verticali per ottenere quello che è rappresentato nella foto

 

dscf1803q.jpg

 

per una più facile saldatura dei pezzi conviene rivestire di stagno entrambe le superfici di contatto

 

dscf1795b.jpg

 

e successivamente una volta posizionate

 

dscf1796m.jpg

 

sarà sufficiente scaldarle per ottenere l' unione delle medesime. Una volta che i pezzi sono posizionati io adopero una passata successiva di stagno utilizzata come ingrossatura per la sagomatura successiva fatta a lima

 

dscf1797fr.jpg

 

dscf1802h.jpg

 

dscf1799cs.jpg

 

al tondino di acciaio andranno successivamente saldati i due timoni di profondità e la leva di comando dei medesimni

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da base artica, marco

 

......................... :s12: ............ :s20:

 

stupendo° inutile dire altro, stupendo!!

 

complimenti, salutoni marco.

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