andreavcc Inviato 2 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 2 Agosto, 2018 (modificato) ancora grazie Ocean's, il tuo "appoggio" matematico è importante! non c'è molta fretta, i cantieri riapriranno domani pomeriggio. - WTC in depressione e sacca pienissima. Capisco. Io però farei un'altra cosa: inserisco i componenti dentro il WTC senza sigillare i tappi, o lasciando comunque uno sfogo d'aria. Poi gonfio la sacca e, a sacca piena, chiudo l'ultimo tappo.Così il WTC andrebbe in sovrapressione ma non in depressione e gonfiare la sacca in immersione sarebbe più facile.Se poi vuoi essere ancora più neutro, gonfia la sacca solo a metà prima di chiudere il tappo: avrai un delta di pressione sia positivo che negativo a seconda dei casi, ma comunque più limitato. soluzione interessante, ma forse mi sfugge qualcosa… il delta di pressione con l'Rcabc deve andare da zero a negativo, altrimenti dovrei montare un altro compressore dedicato allo svuotamento della sacca. Il fatto di tenere la sacca leggermente gonfia in chiusura, seppur in asse con wtc ci porta dei benefici poiché questa spinta idrostatica comporta del peso aggiuntivo in chiglia a favore della GM. Non è difficile pensare come fare. Si chiude il wtc, e con il modello a mollo ( che scenderà sul fondo ) si attacca il compressore a gonfiare la sacca quel tanto che porti al galleggiamento neutro il modello. Dopo di che si recupera il modello e si sfiata con una valvolina delle camere d'aria il wtc ripristinando la pressione interna a zero ed il gioco è fatto. Il resto della sacca porterà al galleggiamento il battello… ne terrò conto . Nel frattempo ho preso una decisione dato che il tempo corre… opto per una batteria da 135 grammi (che tra l'altro ho già in laboratorio e che sistemerò bassa nel wtc) ed una cassa d'immersione da 7 centimetri in un wtc da 41 cm totali come già detto sopra. Il modello così fatto avrà un'altezza metacentrica leggermente positiva o leggermente negativa, lo vedremo qui di seguito. In entrambe i casi credo sia comunque opportuno mettere degli inserti in vile polistirolo all'interno dello scafo a libera circolazione e di conseguenza del piombo in chiglia per tenere quanto più dritto possibile il modello nella sua condizione più critica… l'emersione. Non riporto qui i conti per non appesantire troppo la discussione con numeri che qualcuno potrebbe trovare noiosi quindi riporto solo i dati principali e i risultati. Ocean's, se e quando avrai la possibilità di confermarli te ne sarò grato WTC da 41 cm totali con cassa d'immersione da 7cm ( 34cm lineari di compartimenti stagni) = 960cm3 con un peso di 640gr + 135gr di batteria = 775 gr spinta idrostatica dello scafo 330 cm3 peso dello scafo completo 334 grammi ( dovrò sottrarre 14 grammi dalla zavorra per compensare la differenza peso/spinta idrostatica dello scafo) zavorra in chiglia 185 gr - 14 gr = 171 gr ai quali aggiungere 1/11 per annullare la spinta idrostatica dato dal volume del piombo = 186 e briciole posta a 3,2 cm sotto l'asse del wtc. GM zav = + 0,46 GM op. morta = - 0,32 GM tot = + 0,14 se avrò sbagliato i conti e la GM sarà negativa manderò il mio curriculum ai cantieri navali spagnoli Modificato 2 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 2 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 2 Agosto, 2018 Egregio Andreavcc, I cantieri navali spagnoli rifiutano il suo curriculum. La sua preparazione è troppo elevata rispetto ai nostri bassi standard. Ci dispiace, la invitiamo a rivolgersi altrove. Cordiali saluti C.N.S. _______ Andrea, direi tutto giusto: l'altezza metacentrica è positiva e non ti devi preoccupare. Conti di pesi e volumi corretti. Da questi ci troviamo anche il volume totale = 960+330 = 1290 cm3, pari a 1290 g di peso totale Poi, per trovare il pelo nell'uovo nei tuoi calcoli, ti posso dire quanto segue. Per la GM della zavorra hai usato 185 g di piombo, già comprensivi di 1/11 di compensazione per la spinta idrostatica. Così facendo, però, dovresti anche contare il contributo (negativo) di questo volume sotto l'asse di simmetria. Molto meglio calcolare la GM con 171g al netto dell'aggiunta di 1/11, compensando in automatico la spinta del volume della zavorra. Risulta quindi: GM(zav) = 32 x 171/1290 = 0,42 cm Ricalcolo anche la GM(op-morta) con il volume totale esatto e risulta: GM(op-morta) = -47 x 90/1290 = -0,33 cm Da cui: GM(tot) = 0,42-0,33 = 0,09 cm. Ossia praticamente 1 mm. Il modello galleggerà dritto, ma la GM è piuttosto bassa e penso che non ti dia sicurezza contro l'avvitamento se darai tutto motore. Però attenzione: questo vale solo se sei in superficie, dove a rigore dovresti simulare solo le manovre a bassa velocità. In immersione, visto che sparisce la GM(op-morta), ti resta solo la GM(zav), che vale 0,42 cm ed è già molto meglio. Conclusione: non è ancora la soluzione ottimale, ma direi che è un accettabile punto di partenza. Poi fra polistirolo e sacca maggiormente gonfia sono sicuro che troverai un bilanciamento soddisfacente. _______ Solo un ultimo appunto: la reattività del modello sul piano verticale. Mi viene in mente che hai tenuto fissi i piani di profondità poppieri, quindi il controllo in beccheggio sarà un po' più critico se il modello non sarà stabile come una roccia (ovvero con alta GM) Per ora non posso dirti molto: aspettiamo di sapere l'altezza metacentrica definitiva e poi trarremo le conclusioni. Alla peggio, non sarà un modello facile e ti toccherà "lavorare" un po' di più. Ma il manico c'è! ...o sbaglio? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 2 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 2 Agosto, 2018 Una domanda che esula dai calcoli matematici che state affrontando in questo progetto. L'elica utilizzerai quella in dotazione al modello in plastica oppure sarà dotato di un'elica in diverso materiale e maggiormente studiata per questo genere di applicazioni? E in genere nei modelli RC le eliche "di serie" (pensate per modelli statici) vengono rimpiazzate da eliche specifiche per i sub rc oppure lasciate quelle in dotazione e rese solamente "lavoranti" mediante collegamento con un albero motore? Comunque complimenti per la qualità del lavoro e della complessità dei calcoli che eseguite. Soprattutto un grandissimo complimento ad Andrea nel possedere la reattività di cambiare in corsa e di adattarsi ai nuovi dati che mano mano durante la progressione del progetto vengono fuori delineandosi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 3 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 3 Agosto, 2018 (modificato) Anche se in qualche momento mi perdo con i calcoli, è un piacere seguirvi. Modificato 3 Agosto, 2018 da Iscandar Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 3 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 3 Agosto, 2018 Iscandar, lo so che non sono calcoli semplicissimi, specie in assenza di disegni (che avrei potuto fare, ma sono stato pigro. Mea culpa...) In realtà, é sufficiente apprezzare il senso di tutto ciò, che è abbastanza semplice: il modello è come un pendolo, appeso al metacentro M e tirato verso il basso dal baricentro G. Pendolo lungo = modello stabile. Quindi: volumi meglio se in alto e pesi moooolto meglio se in basso, con tanta zavorra. E' quanto sta facendo Andrea, muovendosi elegantemente fra i vincoli geometrici del suo modello. Per parte mia, gli sto dando una mano con un po' di numeretti, ma non voglio affatto rubargli la scena. Il protagonista è lui con il suo modello, che per inciso sta venendo molto bene... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 3 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 3 Agosto, 2018 Ma il manico c'è! ...o sbaglio? col vostro supporto potrei fare anche l'astronave di gundam sommergibile rc….. ops... Una domanda che esula dai calcoli matematici che state affrontando in questo progetto. L'elica utilizzerai quella in dotazione al modello in plastica oppure sarà dotato di un'elica in diverso materiale e maggiormente studiata per questo genere di applicazioni? E in genere nei modelli RC le eliche "di serie" (pensate per modelli statici) vengono rimpiazzate da eliche specifiche per i sub rc oppure lasciate quelle in dotazione e rese solamente "lavoranti" mediante collegamento con un albero motore? Comunque complimenti per la qualità del lavoro e della complessità dei calcoli che eseguite. Soprattutto un grandissimo complimento ad Andrea nel possedere la reattività di cambiare in corsa e di adattarsi ai nuovi dati che mano mano durante la progressione del progetto vengono fuori delineandosi. Ciao Regia, se il mercato offre eliche dedicate in metallo (tipo VII revell, Kilo trumpeter etc etc) ben venga, poiché di solito le eliche dei kit non è che siano proprio il massimo. Con altri modelli così come in questo, non essendoci nulla after market si deve usare quella del kit collegandole ad un assale. Nello specifico di questo kit l'elica sarà ritoccata anche nei bordi d'entrata e d'uscita delle pale perché così come sono fanno pena. Grazie del complimento, purtroppo non essendo questo il mio mestiere ma solo un hobby che sfiora la malattia tante cose non vengono considerate, ad altre semplicemente non ci si pensa finchè non ci si sbatte il naso… sicchè bisogna porvi rimedio in una maniera o nell'altra mentre come dici tu si è in corsa. Un minimo di esperienza ti aiuta molto in questo ...E' quanto sta facendo Andrea, muovendosi elegantemente fra i vincoli geometrici del suo modello. Per parte mia, gli sto dando una mano con un po' di numeretti, ma non voglio affatto rubargli la scena. Il protagonista è lui con il suo modello, che per inciso sta venendo molto bene… chiamali numeretti… questi "conticini" sono come un faro nella notte, rompe l'oscurità e ti permette di vedere ciò che ti aspetta. Se ci son problemi è decisamente meglio saperlo prima che dopo… ed il fatto che tu, con la tua perizia nel settore, ci sia nel fare questi conti mi da una certa tranquillità. Sapete signori, io non conosco di persona Ocean's e a volte cerco di immaginarlo…. e vedo questo signore che fissa il suo sguardo ad un modello di imbarcazione. Ebbene secondo me quel signore nella sua mente non ha un'immagine dell'imbarcazione "normale" come tutti noi, ma secondo me vede, come nel film matrix, il codice! L'immagine è composta da millemila caratteri e numeri che variano di continuo a seconda del rollio e del beccheggio del modello… quei numeri sono indicatori di forze vettoriali applicate allo scafo, moto ondoso, spinte idrostatiche che cambiano e spostano baricentri e metacentro in base alla densità dell'acqua, alla forma di carena e di altre mille variabili, cose che solo l'eletto può vedere… ecco, questo è come mi piace immaginare il "dottor Ocean's" Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 3 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 3 Agosto, 2018 Andrea, ti ringrazio di cuore dell'apprezzamento (anche se adesso è meglio smettere: cosa diceva Iscandar sul "montarsi la testa"?) In realtà, hai centrato il punto. Un noto proverbio dice: "le persone vivono, gli ingegneri funzionano". È per questo che io, appartenente a questa strana categoria, posso trovare giovamento interfacciandomi con altre "cose" che funzionano, come i natanti sottoposti alle loro millemila forze fisiche, come dici tu. (Per inciso, i numeri in continuo aggiornamento sono proprio una bella immagine...) Ora è meglio chiudere, visto che questo topic riguarda il tuo splendido modello. Dai, dai, tienici aggiornati. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 3 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 3 Agosto, 2018 (modificato) Ricevuto Questo pomeriggio ho riaperto il cantiere con l'obiettivo di completare o quasi, la "ricostruzione" della parte poppiera del wtc togliendo le tre barre filettate presenti sulle quali erano state semplicemente infilate le ordinate in stampa 3D. Il difficile (o meglio laborioso...) è stato avvitare le nuove barre filettate attraverso le due paratie della cassa d'immersione interspaziandole di sette centimetri, attraverso le ordinate della tech rack con i relativi dadi fino ad arrivare al tappo di poppa del wtc tenendolo parallelo ed alla distanza di 16 cm dalla paratia di poppa della cassa d'immersione. I sedici centimetri non sono casuali, prima di iniziare ho cercato la posizione più giusta del wtc tenendo conto che a prua mi servirà un po' di spazio per il linkaggio dei timoni di profondita, inoltre il centro della cassa d'immersione dovrà essere sul segno fatto durante le prove per marcare il centro di spinta della cassa d'immersione. Quindi dopo aver controllato le cose per un paio di volte mi son rimboccato le maniche andando a fissare all'interno dello scafo a poppa, un pezzo fatto stampare in 3D che funzionerà da appoggio posteriore per il tappo del wtc. Mentre la colla si indurisce inizio a lavorare sulle barre filettate, un paio d'ore di pura passione, e con un poco di attenzione tutte le parti sono di nuovo al loro posto, gli spinotti dei servi collegati, tubo dell'aria collegato alla paratia della cassa d'immersione il cui centro si trova sul centro di spinta idrostatica trovato durante le prove in vasca… vediamo un paio di foto fatte dopo il "delirio" la paratia della cassa d'immersione di poppa. In alto il tubo dell'aria e in basso il foro dove passeranno i cavi dell'alimentazione e del servo di prua. Sulla barra filettata superiore si vede del bianco…. ne parleremo tra poco… vista d'insieme dal lato di babordo… altra vista d'insieme da dritta. Lo spinotto rosso sarà fatto brillare con delle cariche da demolizione… Parliamo ora del modo che ho utilizzato per rendere a tenuta stagna il tratto filettato. Prima di procedere ad avvitare l'ultimo centimetro ho steso sulla barra del teflon in nastro, quello usato dagli idraulici per intenderci, e probabilmente potrebbe già bastare questo a non far entrare acqua. Ma non volendo correre rischi quando tutto il tratto del wtc sarà completato metterò un poco di silicone sia sulla barra filettata sia sul tubo in ottone, dal lato interno della cassa d'immersione dato che il wtc funziona in depressione. dettaglio del teflon, sarà qui che metterò il silicone… altro dettaglio del teflon, prima di rimuovere l'eccesso. vista dall'alto della tech rack nello scafo ancora un paio di foto dell'assieme… caricare immagini sul web qui vediamo la posizione della cassa d'immersione rispetto al segno della spinta idrostatica…. Per il momento è tutto, la prossima volta toglierò l'eccesso delle barre filettate e il grosso spinotto rosso del tratto poppiero, poi si passerà alla parte prodiera del wtc con batteria e servo. A presto Modificato 3 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 5 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 5 Agosto, 2018 Che dire... Perfettamente perfetto. Resto in attesa di vedere completata la parte anteriore del WTC. Ma la batteria si potrà estrarre dal davanti? Sarebbe bello fare una pesata del WTC completo ma senza batteria (poi Andrea ti spiego perché) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 6 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 6 Agosto, 2018 Che dire... Perfettamente perfetto. Resto in attesa di vedere completata la parte anteriore del WTC. Ma la batteria si potrà estrarre dal davanti? Sarebbe bello fare una pesata del WTC completo ma senza batteria (poi Andrea ti spiego perché) vorresti forse pensare ad una alimentazione via cavo e non a batteria? Sarebbe possibile? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 6 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 6 Agosto, 2018 In realtà no, Regia. L'alimentazione via cavo ce l'hanno alcuni modelli di ROV, ma non ne ho mai viste sui modelli convenzionali. Il mio pensiero era un'altro, sempre legato al bilanciamento. Una volta completato il WTC, Andrea potrebbe farlo rotolare sul tavolo e vedere dove trova l'equilibrio. Con la batteria installata, mi aspetto che il WTC si disponga nella posizione prevista, con la parte superiore che effettivamente si dispone in alto e la batteria che vuole starsene più in basso possibile. Se è così, va già bene, perché significa che il baricentro del WTC completo è un po' sotto l'asse di simmetria. Ma senza batteria cosa succede? Se il WTC rotola in maniera abbastanza indifferente, significa che ora il baricentro è sull'asse. Quindi, sapendo peso e posizione della batteria si può calcolare il contributo che quest'ultima gioca a favore della stabilità. Cosi, potrebbe venire fuori qualche altra buona notizia per Andrea... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 7 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 7 Agosto, 2018 In realtà no, Regia. L'alimentazione via cavo ce l'hanno alcuni modelli di ROV, ma non ne ho mai viste sui modelli convenzionali. Il mio pensiero era un'altro, sempre legato al bilanciamento. Una volta completato il WTC, Andrea potrebbe farlo rotolare sul tavolo e vedere dove trova l'equilibrio. Con la batteria installata, mi aspetto che il WTC si disponga nella posizione prevista, con la parte superiore che effettivamente si dispone in alto e la batteria che vuole starsene più in basso possibile. Se è così, va già bene, perché significa che il baricentro del WTC completo è un po' sotto l'asse di simmetria. Ma senza batteria cosa succede? Se il WTC rotola in maniera abbastanza indifferente, significa che ora il baricentro è sull'asse. Quindi, sapendo peso e posizione della batteria si può calcolare il contributo che quest'ultima gioca a favore della stabilità. Cosi, potrebbe venire fuori qualche altra buona notizia per Andrea... ah ecco, compreso perfettamente il concetto, quindi provando il WTC senza batteria è con i dovuti calcoli si può avere una maggiore consapevolezza sul dove alloggiare in maniera ottimale la batteria Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 7 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 7 Agosto, 2018 (modificato) Eccomi, il WTC completo ma senza batteria é costantemente sbandato di 15 gradi a dritta. La batteria pesa 134 grammi, le dimensioni sono : Lunghezza 105mm Larghezza 35mm Altezza 17mm Quando montata il suo asse é 5mm sotto l'asse del WTC. Rifatta la prova di rotolamento il WTC è costantemente dritto. L'unica accortezza che ho avuto é il montare la batteria con i suoi cavi (non proprio sottili) sul lato di tribordo per correggere lo sbandamento di 15 gradi. Ottimo direi!! A presto news sull'avanzamento dei lavori. P.S. la prova è stata fatta facendo rotolare il WTC su due tondini invece di un piano per ridurre le superfici in contatto. Modificato 7 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 7 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 7 Agosto, 2018 (modificato) Dunque vediamo l'avanzamento dei lavori fatti nei pochi ritagli di tempo che ho ultimamente... Inizio la sezione di prua del wtc che ospiterà un servo per muovere i timoni di profondità e la batteria. Questa sezione è quella che sarà aperta e richiusa molto spesso per la ricarica della batteria, al contrario della sezione di poppa che verrà aperta solo in occasioni di manutenzioni importanti. Prendo il tappo di prua e l'ordinata per il sostegno della batteria e inizio a marcare i tre fori ciechi nei quali andrò a mettere le barre filettate. una volta segnati inizio a forare fino ad un diametro di 2,5mm e poi inizio a filettare con un maschio M3. Solo dopo passo a praticare l'unico foro passante del tappo, quello dove passerà il bowden. ed ecco il tappo col foro da 6mm, accanto il tondino di ottone al quale fisserò poi il soffietto per la tenuta stagna… ma non ancora. Metto le tre barre filettate avvitandole fino in fondo e poi inizio ad infilare le due ordinate e relativi dadi che supportano il servo, seguite poi dall'ordinata che termina la tech-rack anteriore la quale tiene in posizione la batteria. il polistirolo serve a fare in modo che l'ultima ordinata prema sulla batteria in maniera decisa ma anche "morbida" dopo la prova di rotolamento suggerita da Ocean's ho girato su se stessa la batteria per avere i cavi di alimentazione dal lato opposto Ma ora passiamo a completare la sezione poppiera… Taglio le parti eccedenti delle barre filettate e poi sistemo i cablaggi servo/alimentazione lasciandoli lunghi per poter estrarre la sezione anteriore comodamente. Un piccolo controllino che tutto funzioni alimentando il tutto con una batteria non guasta affatto, anche il fail safe va controllato… . Dopodiché accosto la tech-rack al tubo e delimito con del nastro isolante l'ingombro della cassa d'immersione per il prossimo step, quello di fare i fori che permetteranno all'acqua di entrare e uscire dalla cassa. Segno i punti e poi inizio con la tazza a forare delicatamente il wtc… Dopo aver praticato i fori (due in alto e due in basso) è necessario dare una sana sbavata ai fori per evitare che gli o-ring si danneggino scorrendo laddove ci sono le aperture. Prima di chiudere la parte poppiera del wtc bisogna fare il tirante per i timoni di direzione quindi prendo il bowden e gli do una sagomata ad una estremità, lo faccio passare attraverso il tondino in ottone e poi lo aggancio alla squadretta del servo. Un'accortezza, dato che l'acciaio del tirante scivolando sull'ottone ha il vizio di creare disturbi alla ricevente incollo al tondino d'ottone un piccolo tubetto in teflon del bowden . il tirante sagomato… particolare del tondino in teflon… il wtc chiuso... una vista del wtc appoggiato nello scafo... ed eccoci con la sezione poppiera chiusa. Ora che scrivo questo report mi viene in mente che dovrò riaprirla per fare un "ricamino" al tubo del wtc che mi permetta di mettere e levare a mio piacimento il tubo in gomma della sacca al tondino in rame che passa la paratia della cassa d'immersione. Questo perché una "ciucciatina" alla sacca per svuotarla da eventuale aria al suo interno, prima di mettere a mollo il battello, evita di avere sorprese e mancate immersioni… E' infine giunto il momento di mettere in carica la batteria… ma prima di chiudere il cantiere per la cena riflettevo sul modo per trasmettere il moto dal tirante del tappo anteriore ai timoni di profondità… delle varie soluzioni che mi passavano in testa non ce n'era una che mi piacesse tranne quella di un rinvio sulla prua, sarà complesso determinare la lunghezza esatta del tirante rinvio/timoni ma qualcosa mi verrà in mente. Così prendo una squadretta tonda di un servo, allargo il foro centrale a 4millimetri e ci faccio passare un tondino in rame dove dovrà girare folle. il tondino viene prima fissato sommariamente con della colla cianoacrilica al semi scafo inferiore. Poi vado a mettere un "blob" di resina epossidica per tenere saldamente il tondino in posizione la soluzione non è molto elegante lo so…. per il momento è tutto, mancano ormai pochi lavori prima di poter mettere a mollo il modello per i primi test, la fretta di concludere perché il tempo sfugge non mi fa ragionare bene… dopo ci sarà anche la colorazione che porterà via un poco di tempo. ciao a tutti e a presto!! Modificato 7 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 9 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 9 Agosto, 2018 (modificato) signori, ve lo devo dire... la notte scorsa non ho dormito! come chiudevo gli occhi mi appariva un'immagine triste.... questa! per carità.... funzionale lo è decisamente data la tenuta della colla sulla plastica però ha la bellezza intrinseca di un rospo morto di morte colposa… ieri sera allora, dato che ho avuto la possibilità di strappare un paio d'ore alla famiglia mi sono fiondato in laboratorio e ho tolto l'obrobrio… mi ci è voluto il dremel per toglierlo ma dovevo fare qualcosa di più decente alla vista oltre alla funzionalità. Così dopo aver tolto i due blob ho preso due squadrette in alluminio tagliate e ripulite sommariamente con la lima con l'idea di farmi un supporto all'alberino dove metterò la squadretta tonda di un servo… marcato il punto dove forare con una punta da tre millimetri ho messo i pezzi sotto la colonna e giù di punta. Fatti i due fori ho dato un'altra limata ai pezzi per farli combaciare quanto più possibile alla forma dello scafo e poi ho preparato l'alberino che non è più in rame ma ho utilizzato un bowden completo quindi guaina rossa, tubetto in teflon e all'interno l'anima in acciaio. poi sono passato alla squadretta che così com'è non va molto bene perché la superficie di contatto con l'alberino è molto piccola quindi ho inserito al suo interno una piccola boccoletta fatta con un tubetto in rame da quattro millimetri esterni… ecco una vista dell'insieme assemblato… ora sistemo il tutto nello scafo tenendolo in posizione con del patafix. L'idea è quella di far colare all'interno la colla bicomponente per il fissaggio, con il patafix nella parte inferiore che fa da tappo evito colature di colla in giro…. colla preparata inizio a spalmarla all'interno… et voilà nel frattempo che la colla solidifichi, visto che ci sono fisso all'interno dello scafo inferiore le costole stampate in 3D che sosterranno il wtc. La prima a prora e l'ultima a poppa hanno uno spessore maggiore e servono per impedire al wtc di scorrere liberamente all'interno dello scafo trattenendolo nella sua posizione…. e visto che mi avanzavano due strisce in velcro di derivazione elicotteristica ho incollatu pure quelle allo scafo e serviranno per abbracciare il tubo…. potrebbe essere superfluo dato che lo scafo superiore, con le due costoline che ho montato al suo interno per la chiusura del modello dovrebbero bastare per tenere i tubo in posizione ma hai visto mai….. il prossimo lavoro da fare sarà praticare un'apertura sul tubo in corrispondenza della cassa d'immersione che mi permetterà, come già detto, di togliere e mettere a piacimento il tubo della sacca dal tubo in rame che passa attraverso la paratia. Di seguito un'immagine della parte da asportare... per il momento è tutto, ai prossimi aggiornamenti! Modificato 9 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fanghino Inviato 9 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 9 Agosto, 2018 Le soluzioni più eleganti sono anche le più funzionali. In effetti con i blob di resina mantenere l'alberino perfettamente in asse non era garantito. C'è da restare estasiati dal tuo lavorare di fino Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 9 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 9 Agosto, 2018 Pulizia, rigore, perfezione. Andreavcc ci delizia con queste sue opere di fino! Per inciso, Andrea, non mi sono dimenticato dei tuoi dati della batteria per il calcolo della stabilità. Oggi non ho avuto tempo, ma domani vedrò di scrivere questi ultimi "numeretti". (In realtà, come hai già scritto tu, la situazione del WTC è già piuttosto rosea. Ne parliamo meglio domani) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 10 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 10 Agosto, 2018 ... In effetti con i blob di resina mantenere l'alberino perfettamente in asse non era garantito. C'è da restare estasiati dal tuo lavorare di fino Grazie Fanghino, in realtà erano proprio brutti! c'è comunque chi mi batte in finezza dei lavori, dopo tutto io sono un po' pasticcione di natura ... non mi sono dimenticato dei tuoi dati della batteria per il calcolo della stabilità… sereno Ocean's... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 10 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 10 Agosto, 2018 Sereno, ma ormai ce l'ho fatta. Andrea, sapendo gli ultimi numeri, possiamo fare una valutazione abbastanza completa dell'altezza metacentrica GM del tuo modello. Sullo sbandamento iniziale del WTC non aggiungo nulla, perché l'hai già perfettamente compensato con la posizione laterale della batteria. Guardando il comportamento del WTC senza batteria, però, possiamo dire che il WTC ha già una sua capacità autoraddrizzante, che non era affatto scontata e che è una gradita sorpresa. Sapendo i dati della batteria, possiamo calcolare il suo contributo all'altezza metacentrica GM: GM (batt) = 5mm x 134/1290 = 0,5 mm (Penso che sia meglio ragionare in mm e non in cm per questo piccolo modello) C'è poi l'altra bella notizia del WTC stesso che vuole starsene quasi verticale, e ha quindi un suo proprio contributo positivo alla GM (probabilmente perché il compressorino è posto molto in basso.) Non sappiamo i numeri esatti, ma a occhio potrei stimare un contributo simile a quello della batteria: GM (WTC) = 0,5 mm Infine, come opzione, potrei stimare il contributo di un paio di strisce di polistirolo di 5x20x200 mm poste sui fianchi, compensate con una zavorra aggiuntiva di 2x0,5x2x20=40 grammi GM (polist) = 32mm x 40/1290 = 1,0 mm TOTALONE: GM (zav) = 4,2 mm GM (op.morta) = -3,3 mm GM (batt) = 0,5 mm GM (WTC) = 0,5 mm GM (polist) = 1,0 mm Quindi: GM TOT emersa = 2,9 mm GM TOT immersa = 6,2 mm Da qui, su entrambe le GM perderesti 1 mm se rinunciassi al vile polistirolo, ma guadagneresti 0,5 mm di GM ogni 5 mm di ulteriore abbassamento della batteria. Comunque, anche rimanendo in queste ipotesi, avresti una GM in immersione pari a 6,2 mm, ovvero pari a 100 x 6,2mm/410mm = 1,5% della lunghezza del WTC. Non male. Commentiamo un po' questo dato con qualche comparazione ad altri modelli, come segue: ___________ COMMENTI SULLA GM I riferimenti li trovo nella mia discussione sul bilanciamento dei sub RC, al punto 2.2 (Delta, con WTC lungo 28 cm, GM = 2,85cm = 10%) e al punto 2.15 (per il Neptune, WTC lungo 42 cm, GM = 1,6cm = 3,8% oppure 0,8cm = 1,9 % dopo mie modifiche) Comportamenti: GM = 10% di L(WTC) = ROCCIA! Il modello non sa cosa sia il beccheggio. È stabile, come nel caso del Delta, e funziona anche se completamente privo dei piani di profondità poppieri GM = 4% di L(WTC) = MOLTO STABILE Anche timonando molto è impossibile raggiungere assetti superiori ai 10 gradi di beccheggio GM = 2% di L(WTC) = STABILE Raggiunge 15-20 gradi di beccheggio. Diventa reattivo solo con apparati motori molto potenti GM = 1,5% di L(WTC) = REATTIVO Sente molto i timoni di profondità e può raggiungere angoli di beccheggio superiori. GM = 1% di L(WTC) = MOLTO REATTIVO Tendenzialmente, sarebbe obbligatorio collegare i timoni di profondità di poppa ad un pitch controller, per limitare le sue forti oscillazioni in beccheggio Eccoci! Tu sei a GM = 1,5%, ovvero hai un modello reattivo ma non troppo. Andrebbe tutto bene (con un pilota che sa il fatto suo), se il sub avesse tutti i timoni mobili. In realtà, avendo quelli posteriori fissi, la cosa non è del tutto garantita: posso immaginare che dovrai azionare i timoni a scendere a piccoli passi, per evitare di accumulare un appruamento troppo marcato, che il modello non recupererebbe immediatamente. N.b. Ovviamente, queste sono solo valutazioni teoriche. Per intanto possiamo dire che il punto di partenza è abbastanza buono; poi le prime prove in acqua ci indicheranno qual è l'effettivo "carattere" del tuo modello. Ciao! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 10 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 10 Agosto, 2018 Sereno, ma ormai ce l'ho fatta. Andrea, sapendo gli ultimi numeri, possiamo fare una valutazione abbastanza completa dell'altezza metacentrica GM del tuo modello. Sullo sbandamento iniziale del WTC non aggiungo nulla, perché l'hai già perfettamente compensato con la posizione laterale della batteria. Guardando il comportamento del WTC senza batteria, però, possiamo dire che il WTC ha già una sua capacità autoraddrizzante, che non era affatto scontata e che è una gradita sorpresa. Sapendo i dati della batteria, possiamo calcolare il suo contributo all'altezza metacentrica GM: GM (batt) = 5mm x 134/1290 = 0,5 mm (Penso che sia meglio ragionare in mm e non in cm per questo piccolo modello) C'è poi l'altra bella notizia del WTC stesso che vuole starsene quasi verticale, e ha quindi un suo proprio contributo positivo alla GM (probabilmente perché il compressorino è posto molto in basso.) Non sappiamo i numeri esatti, ma a occhio potrei stimare un contributo simile a quello della batteria: GM (WTC) = 0,5 mm Infine, come opzione, potrei stimare il contributo di un paio di strisce di polistirolo di 5x20x200 mm poste sui fianchi, compensate con una zavorra aggiuntiva di 2x0,5x2x20=40 grammi GM (polist) = 32mm x 40/1290 = 1,0 mm TOTALONE: GM (zav) = 4,2 mm GM (op.morta) = -3,3 mm GM (batt) = 0,5 mm GM (WTC) = 0,5 mm GM (polist) = 1,0 mm Quindi: GM TOT emersa = 2,9 mm GM TOT immersa = 6,2 mm Da qui, su entrambe le GM perderesti 1 mm se rinunciassi al vile polistirolo, ma guadagneresti 0,5 mm di GM ogni 5 mm di ulteriore abbassamento della batteria. Comunque, anche rimanendo in queste ipotesi, avresti una GM in immersione pari a 6,2 mm, ovvero pari a 100 x 6,2mm/410mm = 1,5% della lunghezza del WTC. Non male. Commentiamo un po' questo dato con qualche comparazione ad altri modelli, come segue: ___________ COMMENTI SULLA GM I riferimenti li trovo nella mia discussione sul bilanciamento dei sub RC, al punto 2.2 (Delta, con WTC lungo 28 cm, GM = 2,85cm = 10%) e al punto 2.15 (per il Neptune, WTC lungo 42 cm, GM = 1,6cm = 3,8% oppure 0,8cm = 1,9 % dopo mie modifiche) Comportamenti: GM = 10% di L(WTC) = ROCCIA! Il modello non sa cosa sia il beccheggio. È stabile, come nel caso del Delta, e funziona anche se completamente privo dei piani di profondità poppieri GM = 4% di L(WTC) = MOLTO STABILE Anche timonando molto è impossibile raggiungere assetti superiori ai 10 gradi di beccheggio GM = 2% di L(WTC) = STABILE Raggiunge 15-20 gradi di beccheggio. Diventa reattivo solo con apparati motori molto potenti GM = 1,5% di L(WTC) = REATTIVO Sente molto i timoni di profondità e può raggiungere angoli di beccheggio superiori. GM = 1% di L(WTC) = MOLTO REATTIVO Tendenzialmente, sarebbe obbligatorio collegare i timoni di profondità di poppa ad un pitch controller, per limitare le sue forti oscillazioni in beccheggio Eccoci! Tu sei a GM = 1,5%, ovvero hai un modello reattivo ma non troppo. Andrebbe tutto bene (con un pilota che sa il fatto suo), se il sub avesse tutti i timoni mobili. In realtà, avendo quelli posteriori fissi, la cosa non è del tutto garantita: posso immaginare che dovrai azionare i timoni a scendere a piccoli passi, per evitare di accumulare un appruamento troppo marcato, che il modello non recupererebbe immediatamente. N.b. Ovviamente, queste sono solo valutazioni teoriche. Per intanto possiamo dire che il punto di partenza è abbastanza buono; poi le prime prove in acqua ci indicheranno qual è l'effettivo "carattere" del tuo modello. Ciao! se non ce l'hai gia ti proporrei per una laurea honoris causa in ingegneria navale applicata Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 10 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 10 Agosto, 2018 Ti ringrazio, Regia. Sono contento di aiutare Andrea con questi miei calcoli, ma i veri professionisti sono quelli che progettano le navi vere. Ricordo con ammirazione quando il grande Varo5 scriveva su queste pagine... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 11 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 11 Agosto, 2018 ...Ricordo con ammirazione quando il grande Varo5 scriveva su queste pagine… Ebbi l'onore di conoscerlo al 1° raduno sommergibilisti a Gorizia, e parlando iniziò a spiegarmi lo studio che c'è dietro alla progettazione del profilo delle eliche… ero talmente ammirato da cotanto sapere che gli chiesi di adottarmi come "nipote aggiuntivo" e lui rise….. tornando al modello, ora mi è chiaro il tipo di difficoltà legato all'assenza di timoni mobili a poppa che accennavi qualche post addietro. C'è sempre la possibilità di montare un pitch controller ai timoni di profondità prodieri in pochissimi minuti che tra l'altro forse dovrei avere in laboratorio, comunque male che va sarà un modello di sub rc capace di compiere un Immelman . Comunque fino a domani i cantieri rimarranno chiusi dato che il lavoro mi tiene con le mani legate, ma appena possibile completerò il wtc con tiranterie varie e poi passeremo alle prove statiche in vasca da bagn….. ehm, in bacino. L'avrò dura infilare del polistirolo nella parte centrale poiché lo spazio tra scafo e wtc è risicato, ma per fortuna ho un po' di spazio a poppa e prua estrema. Grazie ancora Ocean's e ciao a tutti Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fanghino Inviato 11 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 11 Agosto, 2018 ...ecco, ne ho imparata un'altra. A metà però, perchè non comprendo la trasposizione di una manovra aeronautica in ambito somm. ci sono sottomarini che possono eseguire la manovra? Non oso immaginare la cascata di oggetti che si avrebbe...in quanto all'equipaggio . Tecnicamente, una unità moderna potrebbe compiere simili manovre? Navigare ruotata di 180°? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 11 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 11 Agosto, 2018 no fanghino, era una battuta sulla scarsa altezza metacentrica del modello… così com'è se uso troppo i timoni di profondità potrei essere capace di mettere sottosopra il modello compiendo una manovra prettamente aeronautica. In ambito reale non è assolutamente possibile Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fanghino Inviato 11 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 11 Agosto, 2018 Quindi tornando al tuo modello, i calcoli di Ocean gli assegnano una notevole reattività, dato il risicato margine di stabilità. Questo lo rende agile e pronto ai comandi ma oltre un certo angolo di timone passibile di inversione di fase: rovesciamento. Per questo il polistirolo citato diviene una soluzione poco elegante ma salvifica. Tirerebbe verso l'alto il baricentro. Ho capito giusto? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 11 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 11 Agosto, 2018 (modificato) Quasi giusto, Fanghino... C'è ancora qualche inesattezza di termini: per una maggiore stabilità il baricentro deve scendere e non salire, mentre è benefico che salga il centro di spinta (metacentro) che "tira" il modello verso l'alto. In questo caso, il polistirolo è benefico perché aumenta la spinta di galleggiamento e consente ad Andrea di mettere maggiore zavorra in basso, in modo da abbassare il baricentro per una maggiore stabilità. __________ Ne approfitto anche per puntualizzare il vero rischio dell'instabilità: come ha scritto Andrea, non si arriva mai al ribaltamento ma l'eccessivo beccheggio (anche 35-40 gradi) può comunque essere problematico. Immagina un'immersione molto secca, in cui il modello scende molto appruato; ad un certo punto il pilota vorrebbe stabilizzare il sottomarino e procedere a quota costante, però il modello di Andrea non ha i timoni posteriori mobili, e quindi è più difficile riportarlo in assetto orizzontale. In teoria si vorrebbe fare affidamento sulla sua intrinseca stabilità, ma se questa non è eccelsa è possibile che il modello sia ancora appruato dopo qualche secondo. Se il pilota non se ne accorge (e sott'acqua è certamente possibile), quando dà tutto motore per la crociera sommersa, cosa succede? Una "capocciata" sul fondo della piscina, tanto per fare un esempio... Andrea, cosa dici? Vuoi aggiungere tu qualche commento? Il pilotaggio di un modello sommerso non è semplice, ed una delle difficoltà è capire se sta salendo, scendendo o procedendo in orizzontale... Modificato 11 Agosto, 2018 da Ocean's One Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 12 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 12 Agosto, 2018 (modificato) ... Una "capocciata" sul fondo della piscina, tanto per fare un esempio... … se poi non hai una piscina olimpionica da usare ma ti devi accontentare di uno specchio d'acqua profondo un metro o meno un modello così diventa veramente complicato da pilotare. Un pitch controller diventa l'unica alternativa credo per rendere un modello del genere fruibile soprattutto se questo è dotato di una buona velocità Modificato 15 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 15 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 15 Agosto, 2018 (modificato) ciao a tutti, rieccomi a postare l'avanzamento dei lavori… Per prima cosa ho smontato la parte posteriore del wtc per poter fare una finestra nella cassa d'immersione così da aver la possibilità di togliere il tubo della sacca per togliere completamente l'aria dal suo interno prima di mettere a mollo il modello. Se così non facessi, eventuale aria al suo interno potrebbe darmi problemi di "mancata immersione" e non sarebbe affatto bello…. il tutto scomposto con tubo pronto per l'operazione da effettuare col dremel… il wtc rimontato con la nuova apertura…. fatto questo sono passato alla realizzazione della tiranteria del timone di direzione con il montaggio del soffietto per la tenuta, un bowden e magneti per un assemblaggio rapido del wtc nello scafo…. il soffietto sigillato con del silicone trasparente, così da poterlo cambiare quando necessario una volta asciugato il silicone infilo un tubetto in teflon che farà da spessore tra bowden e soffietto, il tutto sigillato con della colla cianoacrilica si passa poi al tirante lato timone… ecco i pezzi… il tirante sagomato, il tubicino in teflon ed un pezzetto di guaina in plastica. Il tutto è da incollare ancora con una goccia di ciano. si accosta il magnete e si fissa il tutto con un tubicino in rame ed una sana goccia di ciano…. ed ecco come si presenta la tiranteria a lavori ultimati… com'è facile immaginare con questo sistema unire il tirante è facilissimo e non c'è da diventare matti con collarini e grani da serrare a patto che i magneti siano stati incollati nel verso giusto altrimenti… Monto quindi il tirante alla squadretta del timone, accendo radio e wtc che metto al suo posto nello scafo. Dopo aver regolato bene i fine corsa del servo per evitare che sforzi troppo misuro l'angolo che ottengo dal timone… con 45 gradi posso essere più che soddisfatto Passo quindi alla tiranteria dei timoni di profondità, e qui inizia un calvario che mi ha impegnato tutto un pomeriggio. Già la cosa era resa complicata dal fatto che i vari tiranti erano dimensionati "ad oculum et crucis" inoltre essendo il tutto chiuso nello scafo mi impediva di vedere come funzionasse… o meglio cosa non funzionasse, eh già perché i timoni si muovevano in un senso e non tornavano esattamente a zero… nell'altro senso si muovevano appena e si sganciava un magnete… insomma per non farla troppo lunga, dopo mille tentativi di tutti i colori e dopo aver fatto passare una notte (è vero che la notte porta consiglio), ho deciso di smontare tutto asse dei timoni compreso e rincominciare da capo con un metodo più casareccio… Ho montato un nuovo alberino per i timoni con un tondino in ottone da 3mm esterni senza boccole in rame, gira a contatto direttamente sulla plastica, a questo ho incollato una nuova squadretta di recupero… invece di usare il rinvio montato sulla prua ho optato per un tirante da 2mm bello solido, sagomato a dovere con un magnete all'estremità con questo sistema "da due lire" ho ottenuto i risultati che cercavo, altro che rinvii tiranti e tirantini… finalmente i timoni si muovono benissimo e tornano a zero perfettamente regalandomi anche una bellissima inclinazione… vorrete scusare se il semi timone è stato attaccato posticcio con del patafix ma è solo per mostrare l'inclinazione ottenuta dai timoni… Finalmente i timoni di profondità funzionano egregiamente, passo quindi a sigillare il soffietto con silicone e cianoacrilica e mentre il silicone asciuga passo a lavorare sull'elica, e qui torniamo ad approfondire la domanda di Regia Marina circa le eliche. ecco l'elica fornita col kit. Ora preparatevi che ve la mostro di lato…… Eccola…. per un kit statico può andare bene, ma per un dinamico siamo vicini al pianto… le pale non sono altro che paletti posti radialmente sull'ogiva… Inizio quindi con santa pazienza a passare le pale con carta abrasiva nell'intento di dargli qualcosa che assomigli lontanamente ad un bordo d'entrata e un bordo d'uscita con questi risultati… ho colorato di nero la cresta della pala per far vedere la forma ottenuta e qui mi viene da fare una riflessione…. semmai "qualcuno" con esperienze nella realizzazione di parti in resina a fini commerciali, volesse mai realizzare un kit dedicato alla conversione rc di questo modello fornendo oltre ad un'elica decente, anche i timoni di profondità prodieri in un solo pezzo (nel kit quelli prodieri sono in due pezzi) e perché no quelli poppieri per poterli avere mobili beh… non diventerebbe certo ricco, ma credo che la cosa potrebbe suscitare un certo interesse senza contare la mia più profonda stima e la riconoscenza di coloro i quali, in futuro, vorranno rczzare questo modello . Per il momento è tutto, appena termino l'elica passerò a farcire di polistirolo e piombo lo scafo e poi passeremo alle prove in vasca . Un saluto a tutti Andrea P.S. ho trovato in laboratorio un pitch controller di fabbricazione cinese e l'ho provato col modello ricordando così "perfettamente" il motivo per il quale giaceva in fondo ad un cassetto. Attendo di vedere come si comporta il modello in acqua e se sarà ancora così reattivo come ci aspettiamo tutti allora dovrò fare un'investimento comprandone uno in germania… Buon ferragosto a tutti!! Modificato 15 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 15 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 15 Agosto, 2018 (modificato) Buon Ferragosto anche a te, caro Andrea, e a tutti i Comandanti in lettura. Vedo la perizia con cui procedi, ed anche il tuo rigore nel cercare sempre le soluzioni ottimali, senza accettare compromessi... In merito ai timoni, che begli angoloni di rotazione! Melius abundare quam deficere! (che fa il paio con il tuo "ad oculum et crucis" ) Modificato 15 Agosto, 2018 da Ocean's One Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 16 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 16 Agosto, 2018 Grande lavoro Andrea! certo che quell'elica effettivamente era bruttina, però dopo il tuo passaggio devo dire che è migliorata Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fanghino Inviato 16 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 16 Agosto, 2018 Saper ripartire da zero con un progetto, richiede il coraggio di buttar via tanto lavoro già svolto, ammettere di esser su una pista chiusa. Sembra banale, ma è più frequente incaponirsi in rovelli senza esito che fare un punto zero e ricominciare. Quindi onore alla flessibilità che dimostri e i risultati sono a dimostrarlo. Pure a me, che sono un asino in tale ambito, l'elica pare la classica plastica stampata al risparmio più drastico. Pur migliorata dal tuo levigare, la matrice non offre gran margin. Forse spaziando nel mondo del modellismo puoi trovar qualcosa di più bello e funzionale. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 16 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 16 Agosto, 2018 Vi ringrazio del supporto morale fornito :) I compromessi in un modello rc ci sono indubbiamente, ma quando questi escono dal lato estetico e vanno a inficiare sulla funzionalità del modello stesso secondo me sono da evitare assolutamente. L'elica del modello è scarsa e sto facendo il possibile per renderla funzionante, con i giri dati dal motore sicuramente spingerà il modello seppur cavitando ad alti giri, e con le pale che ha se a bassi giri mi da un movimento decente sarò più che contento. L'unica alternativa che ho è un elica a sette pale fatta per un modello di Typhoon in 1/350. È un poco più grande di quella fornita e per quello che è dato sapere non viene usata sugli Astute. Inoltre io sto lottando contro il tempo... questo modello tra una ventina di giorni dovrà essere operativo a Bratislava quindi per il momento procedo con quello che ho... al limite in futuro, e dopo aver provato il comportamento del modello in acqua, potrò pensare a eventuali modifiche. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 16 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 16 Agosto, 2018 Qualunque elica monterai sarà un falso, Andrea, gli Astute hanno il pumpjet, che è una specie di turbina. Se riesci a intubarla (e quindi a nasconderla), qualsiasi propulsore andrà bene Non sarà cosi ma meglio che niente Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 18 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 18 Agosto, 2018 Dir, il kit dovrebbe già prevedere un anello attorno all'elica (anzi, dovrei chiamarla girante?) Se guardi il primo post, si vede che Andrea ha predisposto un tubetto per guidare l'asse elica, che passa attraverso una parte che contiene dieci palette fisse radiali: quelle dovrebbero essere le palette direttrici d'ingresso per il pumpjet. Inoltre, le palette dovrebbero supportare l'anello esterno, che quindi penso che esista (attendiamo conferma da Andrea). In questo caso, l' "elica" verrebbe nascosta lateralmente dall'anello esterno, anteriormente dalle palette direttrici d'ingresso, e se ne vedrebbe soltanto la parte posteriore, comunque parzialmente occultata dal grosso mozzo. Direi che esteticamente le cose vanno abbastanza bene. Per assoluto rigore potremmo chiederci se esistano anche delle palette fisse dal lato dell'uscita, ma peso che dal punto di vista estetico cambierebbe poco... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 19 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 19 Agosto, 2018 Si, parlamo di una vera e propria pompa, talvolta con piu rotori e statori, per questo parlavo di "falso". In effetti, però, durante la settimana ho accesso a betasom da un pc che blocca le immagini per cui non avevo visto... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 20 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 20 Agosto, 2018 Chiedo venia se non mi faccio vivo ma tra mancanza di tempo e di giga per il collegamento sono un po messo male. Vi aggiornerò presto sul proseguo, solo una piccola anticipazione.... modello in acqua, un mezzo disastro.... Ciao Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 20 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 20 Agosto, 2018 Adesso però mi fai preoccupare. Infiltrazioni? Assetto problematico? Non tenerci troppo sulle spine... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 20 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 20 Agosto, 2018 Adesso però mi fai preoccupare. Infiltrazioni? Assetto problematico? Non tenerci troppo sulle spine... Chiedo venia se non mi faccio vivo ma tra mancanza di tempo e di giga per il collegamento sono un po messo male. Vi aggiornerò presto sul proseguo, solo una piccola anticipazione.... modello in acqua, un mezzo disastro.... Ciao Eppure i calcoli che avevate scrupolosamente fatto avevano dato ottime speranze e facevano pensare con ottimismo alle prove in acqua. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 20 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 20 Agosto, 2018 Infatti... Io aspetto con trepidazione un post chiarificatore di Andrea. Per ora potrei solo pensare ad un problema di rollio sotto la forte coppia motrice (che non avevamo calcolato per mancanza di dati) oppure il negativo effetto dei timoni posteriori fissi. Più di così non saprei dire; spero vivamente che Andrea posti ancora entro oggi, altrimenti stanotte non ci dormo... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 21 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 21 Agosto, 2018 Per carità signori, sogni tranquilli a tutti, dopo tutto è solo un passatempo.... più o meno. Ho avuto problemi di infiltrazioni, risolti... e problemi di assetto.... quasi risolti. Appena posso faccio un report completo. Ciao a tutti Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 21 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 21 Agosto, 2018 Per carità signori, sogni tranquilli a tutti, dopo tutto è solo un passatempo.... più o meno. Ho avuto problemi di infiltrazioni, risolti... e problemi di assetto.... quasi risolti. Appena posso faccio un report completo. Ciao a tutti Avevi parlato di mezzo disastro ci eravamo giustamente preoccupati, in fondo devi capire che l'abbiamo visto nascere questa unità sin da quando era appena un foglio di carta e una serie di numeri senza senso (almeno per me). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 21 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 21 Agosto, 2018 (modificato) eccomi, ciedo scusa per avervi lasciato sulle spine ma ero rimasto a secco con i giga quindi.... zu fuss!! vediamo con calma il tutto premettendo che non c'ho capito molto su ciò che non è filato liscio... ho una mezza idea ma partiamo da dove eravamo rimasti ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Qualunque elica monterai sarà un falso, Andrea, gli Astute hanno il pumpjet, che è una specie di turbina. Se riesci a intubarla (e quindi a nasconderla), qualsiasi propulsore andrà bene… Mai parole furono più vere, io potrei ostinarmi a voler montare l'elica del kit e non un'altra ma in effetti chi sa com'è in realtà il propulsore di un Astute alzi la mano… Comunque mi son messo con pazienza a sagomare le pale dell'elica del kit, non vi dico che due "pale". Quindi si passa ad incollarla all'assale e vediamo come…. All'inizio pensavo di usare la colonna della fresa per creare un'allineamento tra elica e assale ma la cosa non stava in piedi. Quindi ho deciso di incollare l'passale all'elica usando l'allineamento dato dalla bronzina sull'assale, e dalla forma dell'elica con lo scafo quindi….. proteggiamo la poppa del modello con della pellicola da cucina infiliamo l'assale sulla cui estremità è stato fatto uno scasso. Sarà difficile che l'assale giri libero nella sede dell'elica con quello scafino. mettiamo la colla nell'ogiva dell'elica e.... in posizione! Dopo aver atteso qualche minuto per il tiraggio del collante estraggo il tutto dallo scafo e inserisco una rondellina sottile 0,3mm recuperata in qualche vecchio lettore cd cannibalizzato chissà quando che incollo all'elica. Il compito della rondellina sarà evitare attriti da elica e scafo affinché giri liberamente appoggiandosi alla bronzina. Ecco il propulsore montato. il cilindro che racchiude l'elica è solo appoggiato. Decido quindi di fare un minimo di rodaggio alla propulsione a bassi giri e con del buon lubrificante… ed eccovi l'unione cardanica tra motore e assale, un tubicino in gomma siliconica sa come dimostrarsi eccezionale. Una aderenza perfetta sugli alberi, e con la sua flessibilità ti perdona qualche disassamento…. Iniziamo quindi a disporre della zavorra nello scafo. A conti fatti servono 170 grammi in chiglia, ed io ne metto 140 in pallini di piombo tenendomi 30 grammi da mettere poi in giro dove serve per bilanciare il modello, ma prima bisogna completare i timoni di profondità, un'operazione che mi mette sempre un po di ansia, non chiedetemi il perché… Mettiamo ora i pallini. Metto un tondino in patafix per tenerli in posizione, poi li stendo avendo cura che non ci siano pallini che si sovrappongono affinché il tubo del wtc sia libero di appoggiarsi sulle selle (tra wtc e scafo ci sono due millimetri) e poi giù di ciano! E qui arriva il bello… Faccio un controllo di tenuta mettendo il wtc in sovrapressione e infilandolo in acqua, e vedo che mi perde aria dagli spinotti dei motori infilati nel tappo posteriore, tre sane goccie di attack dall'interno e quattro ore ad asciugare basta a sigillare la perdita. Preparo poi la piccola piscina comprata per i pastori tedeschi , accendo la radio e il modello e inserisco con un certo timore reverenziale il modello nell'acqua… Dopo i primi momenti necessari al falso scafo di riempirsi di acqua vedo il modello sistemarsi alla perfezione sul galleggiamento, e per un'attimo sorrido orgoglioso e soddisfatto. Ma solo per un attimo però! il tempo che il cervello mi ricordi che il wtc è in assetto d'immersione con sacca sgonfia, e mancano anche altri 30 grammi di piombo nello scafo!! Per Diana!! Vuoi vedere che "merlo" come sono ho posto il tubo troppo in alto ed è in parte fuori dall'acqua… la cosa giustificherebbe il tutto. Ho controllato tre volte e la parte superiore del tubo è a pelo d'acqua. Solo la parte poppiera del tubo rimane un millimetro sopra il galleggiamento ma appoppando appena il modello si rimedia, oltre a non far scavare buchi nell'acqua all'elica col modello emerso. Torno col modello in acqua e inizio a togliere alcuni piombini nello scafo e aggiungo piombi e polistirolo nello scafo nell'intento di portarlo al galleggiamento corretto. E quando ci riesco il modello non si immerge correttamente ma rimane col muso attaccato alla superficie… vediamo un paio di foto (n.b. il nastro rosso serve ad indicare con la parte inferiore il galleggiamento corretto) la poppa… la prua…. il modello in immersione. Notare l'inclinazione dello scafo, i timoni sono a pelo d'acqua… Se metto piombo a prua per raddrizzare il modello avrò eccessivo peso quando andrò in emersione. Se metto polistirolo a poppa mi ci vorrà anche del piombo a centro nave per tirare giù tutto, e quando andrò in emersione avrò un modello basso sul galleggiamento. Insomma alla fine ho una cassa di zavorra piccola (e non saprei perché...) ed il modello col culone pesante (o il muso leggero) quando immerso. Dopo cena mi son chiuso in laboratorio fino all'una e mezza di notte, ho smontato e rimontato tutto il wtc, allungando la cassa d'immersione a dieci centimetri netti e accorciando la sezione di prua di ben tre centimetri. In questo modo ho portato all'esasperazione il sistema RCABS con un compressore che non ha abbastanza aria da muovere e non gonfia benissimo la sacca con i suoi 120 ml di volume. Il giorno dopo torno col modello a mollo, accanto l'immancabile massa di piombi e polistirolo. Risultato?!? eccolo…. modello emerso… modello immerso… o quasi và…. Ho detto che questo modello veniva con me a Bratislava e così sarà ma non è il modello che volevo. Se corretto il galleggiamento non scende in immersione completa. Se scende completamente non risale e rimane bassissimo sull'acqua con i timoni di profondità prodieri attaccati alla superficie, quindi o piazzo il sub a "presto di costo" ad un mio amico se interessato, oppure lo smonterò completamente recuperando i pezzi e verso la fine di settembre inizierò un Astute due punto zero con qualche cambiamento. Modificato 21 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 21 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 21 Agosto, 2018 Andrea, Ma davvero ti stai preoccupando perché la zavorra è troppo poca??? In realtà questa è una buona notizia, anche se ti costringerà ad un po' di lavoro aggiuntivo. Mettere più zavorra in chiglia aumenterà l'altezza metacentrica e la stabilità, e tutto sommato c'è anche una giustificazione teorica, come segue. Ti servivano 87 grammi per far emergere l'opera morta, ovvero 87 cc a sacca gonfia. Di questi: - 30 sono quelli che ancora non hai montato - 15 sono quelli relativi alla compensazione di 1/11mo della zavorra per la spinta idrostatica (infatti tu inizialmente contavi 185g. Io ti ho detto 170g ma solo per il calcolo della GM, ma ne devi comunque montare 15 in più) - una decina per gli alleggerimenti del WTC fatti in un secondo tempo - una decina per il volume dei componenti all'interno della cassa di immersione (tubetti vari e sacca) - qualcosina per la spinta idrostatica dei rinvii della timonieria e dell'asse elica - qualcos'altro per tutte le approssimazioni che hai fatto stando dalla parte della ragione - e infine magari anche qualcosa per la densità della plastica non proprio come stimata ... e vuoi che con tutto ciò non arriviamo ad ulteriori 85-90 grammi? Lo so, ti trovi ancora un po' di lavoro da fare, ma sei dalla parte della ragione e puoi permetterti di aggiungere zavorra. Pensa se fosse stato l'opposto...! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 21 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 21 Agosto, 2018 Aspetta Ocean's, stavo ancora aggiungendo info al post tra un boccone e l'altro . Avere un modello leggero non è un problema purchè diritto... qui c'è qualcosa che non và anche con la posizione della cassa d'immersione. Io non vorrei che la misurazione della spinta idrostatica (la posizione relativa allo scafo) andava fatta con il wtc completo al 90%, con i timoni funzionanti e linkati, ed con l'elica montata completa di assale... non vorrei che i pesi all'interno del wtc spostino il centro di spinta facendomi ritrovare col sub puntato verso la luna…. può essere? Altrimenti come spiegare l'appoppamento in immersione? E' questo che più mi dà da pensare… non lo capisco proprio... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 21 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 21 Agosto, 2018 Andrea, mi dispiace per la mia risposta anticipata. Domani ci rifletto meglio, ma intanto ti chiedo la cosa più banale: sicuro che non intrappola aria a prua quando si immerge? Se nella prima prova hai visto che servivano 90 grammi per immergersi, e se ora vedi che ne servono di più, l'unica spiegazione è che siano aumentati i volumi SOPRA al galleggiamento. Non mi sembra che lo siano, quindi mi viene il dubbio che rimanga dell'aria intrappolata sotto al falso scafo a prua. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 22 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 22 Agosto, 2018 salve a tutti, quest'oggi ho fatto una chiacchierata al telefono con Ocean's, persona squisitamente gentile. Insieme abbiamo provato a capire le cause di questo "mezzo disastro" che poi tanto disastro in realtà non è... dopo tutto il modello ora come ora sta bene in emersione ed in immersione risulta solo più positivo del normale. Tra le altre cose ho provato "fisicamente" che quella scarsa altezza metacentrica che ha è comunque sufficiente a tenere diritto il modello, anche se sente abbastanza la coppia del motore. Ma se non erro i sottomarini sono predatori lenti quanto letali giusto? Inoltre, se è vero che non tutti i mali vengono per nuocere, ho un modello decisamente sicuro. Se al lago dovessi perdere il contatto visivo non devo fare altro che fermare tutto per vedere affiorare la torre in superficie. E' solo mia premura cercare di capire dov'è l'inghippo per poterlo evitare nelle prossime realizzazioni e certo, condividerlo con voi per "divulgare il verbo". Con Ocean's appunto credevamo di aver trovato il motivo, ovvero quando feci le prove per trovare la posizione del centro di spinta, nello scafo c'erano ancora quelle parti in plastica dedicate alla chiusura mediante bulloni? In tal caso capirete bene che senza quei volumi le cose possono cambiare. Ma controllando il post del 13 giugno da foto si può ben vedere che quei pezzi li avevo già tolti, senza escludere il fatto che durante la prova i timoni prodieri non c'erano… e sono anch'essi un volume… Comunque dottor Ocean's, sarà mia premura compiere quelle prove suggeritemi anche qui con pm ovvero, misurare la quantità d'aria immessa dal compressore nella sacca, e fare la riprova della grammatura della spinta negativa col modello neutro, e postare qui i risultati. Circa lo spostare la sacca all'interno della cassa sto pensando… ora come ora il modello è orizzontale in entrambe le condizioni, forse non ne vale la pena... A bocce ferme comunque questo modello mi ha insegnato un paio di cose: - Mai prendere alla leggera un modello… un errore che ho fatto da subito perché ero convinto che fosse un modello facile e di rapida realizzazione (e come ho già scritto a seawolf77 esiste veramente un modello facile???). Invece si è dimostrato complesso anche solo per la geometria che ha, con la quale lascia poco spazio tra parte inferiore del wtc e scafo, una tra tante... - Con il sistema rcabs le barre filettate che corrono all'interno della cassa d'immersione possono risultare fastidiose obbligando la sacca a posizioni non proprio corrette. - L'idea di mettere gli spinotti annegati nel tappo del wtc è carina, ma è meglio sigillarli subito per non perdere tempo dopo. - Quando si progetta un wtc si deve porre la massima cura nella valutazione sulla disposizione dei pesi. Due millimetri in più o in meno sull'asse fanno una concreta differenza. Oggi pomeriggio troverò un paio d'ore da dedicare al modello che poi, dopo la prova al lago che spero di compiere la prossima settimana, vernicerò di nero con un primer spray della AK e ci ritroveremo qui a parlarne… ma sempre a cuor leggero scusandomi con voi per il terrorismo psicologico creato col termine "mezzo disastro" a presto! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 22 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 22 Agosto, 2018 (modificato) Aggiornamento in real time, sacca gonfia al massimo con 121ml di volume. Procedo con la prova pesi... Modificato 23 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 22 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 22 Agosto, 2018 Dai Andrea, siamo tutti con te... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andreavcc Inviato 22 Agosto, 2018 Autore Segnala Share Inviato 22 Agosto, 2018 (modificato) Grazie Iscandar! Con sub emerso servono 135gr per un assetto appena appena positivo. Il centro di spinta dell'opera morta é 3 cm a prora del punto segnato all'inizio, e aggiungo corrispondere alla mezzeria dell'attuale cassa d'immersione.P.S. procedo con l'asportazione di inutile plastica dall'opera morta... La cosa sembra dare risultati.... Modificato 23 Agosto, 2018 da andreavcc Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 22 Agosto, 2018 Segnala Share Inviato 22 Agosto, 2018 (modificato) Ciao Andrea! Innanzitutto lasciami dire che è stato un gran piacere parlare con te! Prima o poi ci conosceremo anche di persona... Mi dispiace dei problemi occorsi, anche se devo dire che il modello ha sufficienti risorse per consentirti di rimediare, mantenendo una stabilità sufficiente. Ecco, con le tue ultime prove hai messo in evidenza i fattori che sono andati un po' in deriva: i 135 grammi di spinta necessari (contro i 90 del primo rilievo), e la posizione della cassa di zavorra, migrata in avanti di 3 cm rispetto alla stima iniziale. Queste due cose certamente spiegano il comportamento non ottimale. Invece, non ho risposte precise sui motivi di tutto ciò; i numeri dicono che ora ci sono circa 45 cc di volume emerso in più rispetto al primo rilievo. Da dove arrivano? Qualcosa certamente dai timoni e dai rinvii, il resto non so. Forse dalle costolature interne? Comunque mi fa piacere se ora riesci a ridurre un po' i volumi sopra al galleggiamento, lavorando di Dremel dall'interno!!! Stoico Andrea, non è certo un lavoro facile...! Concludendo, abbiamo capito abbastanza del problema e delle possibili azioni correttive, oltre al fatto che già così il modello funziona benino e raggiunge il minimo sindacale per Bratislava. Poi, i miglioramenti sicuramente arriveranno, conosciamo bene il tuo perfezionismo... _________ Adesso concedimi di essere un po' spiritoso e di tirare in ballo nuovamente la legge di Murphy. Inizialmente tu avevi previsto la possibilità di registrare avanti e indietro la posizione della cassa di immersione, mentre poi non l'hai più fatto. La cosa in sé non sarebbe così rilevante, ma il problema è che l'HAI SCRITTO!!! Di conseguenza il difetto (che è intelligentissimo e legge i tuoi post) ha capito che c'era un punto in cui poteva insinuarsi e creare i maggiori danni, e l'ha fatto! Per la legge di Murphy, ovviamente. Se il "difetto" non avesse letto che rinunciavi al registro della cassa di zavorra, non gli sarebbe venuto in mente di crearti questo tipo di problema. Logico, no? :smile: Modificato 22 Agosto, 2018 da Ocean's One Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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