Leopard1 Inviato 16 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 16 Marzo, 2014 Prima di tutto debbo ringraziare Pellicano he ha chiarito come stavano le cose, almeno agli inizi. In effetti, il Vittorio Veneto doveva essere dotato di missili balistici MRBM. Ciò risulta in modo incontestabile dalle specifiche contenute nel progetto sottoscritto tra l’Ufficio Studi della Marina Militare ed i Cantieri del Tirreno datato 27 febbraio 1963 e custodito presso l’Ufficio Storico della Marina Militare. Nella parte “Specifica dell’armamento guerresco”, all’art. 1 viene indicato che, oltre ad otto impianti singoli da 76/62, a due lanciarazzi trinati illuminanti da 105 mm, a due lanciasiluri trinati mk 32, a due cannoncini per salva di saluto ed a sei elicotteri Sikorsky S-58 o nove Agusta-Bell AB-204, i Cantieri avrebbero dovuto installare “n° 2 gruppi di lancio per armi speciali, ciascuno costituito da due tubi, un gruppo a dritta ed uno a sinistra nave, completi dei relativi apparecchi di espulsione, dei portelloni di chiusure e degli accessori. Per la condotta di queste armi, sarà necessario un locale sistemato per quanto possibile vicino ai tubi di lancio.” Non si prevedeva che vi fosse alcun deposito per missili di scorta, tant’è che non vi sono indicazioni in tal senso nell’art. 8 “Depositi delle munizioni”, in quanto in fase di progetto di prevedeva soltanto che vi fossero quattro missili, alloggiati nei rispettivi tubi di lancio, come confermato al successivo art. 9 “Munizionamento”: “Per le armi speciali: n° 4 armi speciali da conservare nei tubi di lancio”. Infine, all’art. 10 “Imbarco, sbarco e trasferimento del munizionamento” viene precisato che : “Armi speciali: le armi speciali saranno imbarcate con mezzi esterni e sistemate con gli stessi nei tubi di lancio. Resta da capire esattamente non perchè si abbandonò il progetto (veto USA), ma quando e chi lo decise. A proposito del veto USA, riporto una frase illuminante addirittura del 1949, quando i Capi di Stato Maggiore USA affermarono che “in termini di guerra terrestre in Europa Occidentale, l’Italia è strategicamente importante. In termini di guerra marittima, non vi è questione circa la sua potenzialità strategica rispetto al controllo del Mediterraneo”. Cfr. “Memorandum by the Secretary of State 2.3.49”, in Foreign Relations of the United States (FRUS), 1949, vol. IV, Western Europe, US Government Printing Office, Washington, 1975. In buona sostanza, dunque, strategiche sarebbero state le forze armate sul teatro terrestre, mentre soltanto "potenzialmente" lo sarebbero state quelle navali. E così fu. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
madmike Inviato 17 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 17 Marzo, 2014 A questo punto una domanda sorge spontanea. Come sono stati utilizzati quei locali, dal momento che non hanno mai avuto la funzione originaria? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leopard1 Inviato 18 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 18 Marzo, 2014 Non ne ho trovato traccia documentale. Riproverò alla prossima occasione. Pellicano mi ha chiarito che il documento da me visionato (del 1963) non è il contratto finale, con Navalmeccanica, ma risale ad una fase ancora precedente (RPCN, Richiesta Per Costruzione Navale), dove comunque la nave è definita e fa fede per le caratteristiche. Occorrerebbe quindi trovare i documenti successivi, ricordando che quello citato reca ancora il timbro "Segreto"... A proposito dell'utilizzo dei locali, si possono leggere vaghe info su http://it.wikipedia.org/wiki/UGM-27_Polaris, in cui si afferma che "Tali spazi furono parzialmente riutilizzati, per altri fini, nel corso dell'aggiornamento tecnologico subito dalla nave agli inizi degli anni '80". Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Varo5 Inviato 20 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 20 Maggio, 2014 Carissimi amici di Betasom. Ho letto in passato e nel presente la contrarietà di diversi Comandanti di Betasom che l'incrociatore "Vittorio Veneto" venga museato a Trieste, per motivi del tutto personali senza sapere alcunché di Trieste e dei suoi problemi.Nel periodo in cui Trieste era austriaca, questa città era fiorentissima, per i traffici commerciali alle stelle, perché serviva mezza Europa centrale. Dopo la prima "guerra mondiale" Trieste è passata all'Italia ed i traffici commerciali sono in gran parte scomparsi. L'Italia di allora ha risolto in parte quella situazione rinforzando il lato industriale e cantieristico ed altre specialità triestine note in tutto il mondo. Dopo la seconda guerra mondiale Trieste ha perduto tutto, industrie comprese, tutti e quattro i cantieri navali lasciando solo Monfalcone, che non è Trieste, tutte le specialità (perfino la birra Dreher che è andata a Genova).15.000 triestini hanno dovuto emigrare in Australia per mancanza di lavoro, dalla fine della guerra, non per l'attuale situazione italiana iniziata qualche anno fa. Trieste aveva 350.000 abitanti orapoco più di 200.000 con un aumento di presenza straniera dell'EST dal 4% al 15% della popolazione. Questa è l'attuale situazione di Trieste dell'Italia Democratica. Vittorio Veneto è una cittadina veneta sul "sacro" fiume PIAVE, vicino a Pordenone, dalla quale è partita la riscossa italiana, dopo la batosta subita dall'Italia a Caporetto, il cui obiettivo era Trieste. L'Italia vittoriosa alla prima guerra mondiale ha sempre legato Trieste a Vittorio Veneto.Per tale legame, i festeggiamenti alla consegna della bandiera di combattimento all'incrociatore "Vittorio Veneto", donata dalla cittadina di Vittorio Veneto, è stata alzata a riva con la poppa del "Vittorio Veneto" (nave) ormeggiata in piazza "Unità d'Italia" a Trieste (Piazza Grande sotto l'Austria). Se il V.V. va altrove viene offesa l'unica vittoria di cui l'Italia era fiera. Pare che la nostra storia sia ormai dimenticata. Varo5 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaspina* Inviato 20 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 20 Maggio, 2014 Personalmente non ho niente verso questa nuova ubicazione con chiara identità giustamente storica. Le mie titubanze, anche in qualità di ex socio fin dai primi mesi della sua costituzione dell'Associazione Nave Museo Vittorio Veneto Cimelio Storico, ed ora disciolta per ovvi motivi, è che le ingenti spese che comportano una musealizazione in Italia, specie per una grande unità di quel tipo e di quel periodo, faccia nuovamente naufragare l'impresa. Spero vivamente di essere contraddetto. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Varo5 Inviato 20 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 20 Maggio, 2014 (modificato) Personalmente non ho niente verso questa nuova ubicazione con chiara identità giustamente storica. Le mie titubanze, anche in qualità di ex socio fin dai primi mesi della sua costituzione dell'Associazione Nave Museo Vittorio Veneto Cimelio Storico, ed ora disciolta per ovvi motivi, è che le ingenti spese che comportano una musealizazione in Italia, specie per una grande unità di quel tipo e di quel periodo, faccia nuovamente naufragare l'impresa. Spero vivamente di essere contraddetto. Caro Malaspina. Ti ringrazio per il tuo messaggio dato che è difficile leggere parole come quelle che mi hai inviato. Ad una voce sconosciuta (non Betasom), che definiva il "Vittorio Veneto" un blocco di ruggine, ho solo obiettato che negozi di pitture si trovano ovunque. Dopo 10 minuti la mia scritta è stata cancellata, ma l'altra scritta è rimasta. Questa immagine è del sottomarino "TOTI" quando era in attesa dei lavori di manutenzione museale prima di partire per Milano. Questa è l'immagine del "Blocco di Ruggine" quando è stato portato a Milano al Museo della Scienza e della Tecnologia, Leonardo da Vinci. Varo5 Modificato 20 Maggio, 2014 da Varo5 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 21 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 21 Maggio, 2014 C.te Varo 5, tutto si può fare. Basta avere il necessario budget. Nel caso del Vittorio Veneto a occhio e croce di soldi ce ne vogliono parecchi. Se Trieste riuscirà, in qualche maniera, a finanziare l'impresa la cosa non potrà che fare piacere a tutti. C. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 21 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 21 Maggio, 2014 C.te Varo 5, tutto si può fare. Basta avere il necessario budget. Nel caso del Vittorio Veneto a occhio e croce di soldi ce ne vogliono parecchi. Se Trieste riuscirà, in qualche maniera, a finanziare l'impresa la cosa non potrà che fare piacere a tutti. C. purtroppo mi accodo alla considerazione, siamo in un periodo in cui i sentimenti trovano poco spazio a causa delle esigue risorse. comunque, credo, tutti ci auguriamo che le cose vadano per il meglio, non solo per la nave, ormai denominata galleggiante numero uno, ma soprattutto per la città di Trieste,per troppo tempo lasciata al confine e non solo nel senso geografico. io ho trascorso circa 4 anni sul "ferro da stiro", dal 5 settembre 1991 (proveniente dalla portafuochisti IMPAVIDO) al 31 maggio 1995.negli ultimi 3 anni di destinazione, ne sono stato il timoniere di manovra, pertanto posso affermare che la nave è stata anche Mia. la conosco a fondo e purtroppo se ne conoscono soprattutto i difetti... anche se c'è amore, alla fine bisogna fare i conti con la salute. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 21 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 21 Maggio, 2014 Caro Aldo, da figlio e nipote di triestini (mio nonno era impegnato nel tuo settore, nello stesso tuo cantiere già prima della prima guerra), non posso far altro che concordare in toto su quanto hai esposto, sinteticamente ma in modo molto efficace, sul declino della “nostra”città verso la quale l'Italia si è purtroppo dimostrata matrigna. So che questa affermazione susciterà qualche malumore, ma noi sappiamo bene come questa sia una realtà. Considererei anch'io una questione morale e sentimentale musealizzare il VV a Trieste, città dove indubbiamente troverebbe un'opportuna collocazione. Al di là dei contingenti problemi di bilancio avverto però la perplessità di alcuni amici triestini che stanno già facendo la levata di scudi del “no se pol” … sicuramente se el vignirà, el ne magnerà una grande barca de soldi.... e via dicendo. Triste ! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Varo5 Inviato 23 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 23 Maggio, 2014 Io non credo che la museazione del "V.V." sia una questione di budget. Non sono le città (i Comuni) ad affrontare le spese di ripulire la livrea del "V.V." Sono Enti ed Associazioni in varie città che operano per raggiungere il risultato, raccogliendo promesse di finanziamento.Insieme poi decidono il posto della sistemazione, naturalmente con l'assenso della M.M. che avrà l'ultima parola. Ho letto su giornali che probabilmente quel lavoro sarà fatto a Genova e poi lo porteranno a Trieste. Sono sparate giornalistiche senza alcuna logica credibile. Immaginate per avere in città il denaro per fare quei lavori a Genova, far fare al "Vittorio Veneto" il periplodell'italico stivale due volte a rimorchio. La logica vuole che quel budget sia speso a Taranto e se vorranno mandarlo a Trieste, sarà solo per maggior spazio disponibile e l'ultimo benestare spetta giustamente alla Marina Militare. Noi triestini speriamo nei motivi storici.Se Trieste è troppo periferica, non dimenticate le aperture di traffico turistico dall'Est europeo che vengono a scoprire il mare proprio da noi. Varo5 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Varo5 Inviato 23 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 23 Maggio, 2014 Caro Aldo, da figlio e nipote di triestini (mio nonno era impegnato nel tuo settore, nello stesso tuo cantiere già prima della prima guerra), non posso far altro che concordare in toto su quanto hai esposto, sinteticamente ma in modo molto efficace, sul declino della “nostra”città verso la quale l'Italia si è purtroppo dimostrata matrigna. So che questa affermazione susciterà qualche malumore, ma noi sappiamo bene come questa sia una realtà. Considererei anch'io una questione morale e sentimentale musealizzare il VV a Trieste, città dove indubbiamente troverebbe un'opportuna collocazione. Al di là dei contingenti problemi di bilancio avverto però la perplessità di alcuni amici triestini che stanno già facendo la levata di scudi del “no se pol” … sicuramente se el vignirà, el ne magnerà una grande barca de soldi.... e via dicendo. Triste ! Quei triestini del "no se pol" sono dei poveri incapaci di capire che si tratta di posti di lavoro e con il "V.V." abbiamo da museare assieme: Henriquez, abbandonato per incapacità di valorizzare perfino il mini sottomarino esposto anche in piazza Unità alcuni anni fa. La modellistica dell'Aldebaran con centinaia di modelli bellissimi per i competenti, forse pezzi di legno per gli incapaci di apprezzamento. Le cantine piene di due terzi dei pezzi da esposizione che possiede il Museo del mare, che potrebbero trovare spazio nel porto vecchio. Non dimentichiamo che la Marina Militare ci ha messo a disposizione il sottomarino "Fecia di Cossato", gemello del "Sauro", che aspetta di essere portato a Trieste, in attesa fa ruggine a La Spezia. Sul posto abbiamo la altissima gru "Ursus" galleggiante pure una rarità. Avevamo l'Elttra di Marconi bombardata che doveva essere riparata. E' stato fatto lamette ed a Trieste ci è rimasto un'ossatura dello scafo, ed altro ancora. Perché abbiamo museato la centrale idrica delle gru portuali? Capolavoro di 150 anni fa accanto al porto vecchio e stiamo lavorando per museare la centrale elettrica di epoca austriaca. Sempre vicino al porto vecchio ma è stato necessario fare una strada di un kilometro e mezzo per raggiungere questi musei perché il porto vecchio è blindato da inaccessibili reticolati di tipo guerresco e neanche il Sindaco è riuscito ad entrare con un gruppo di persone, perché bloccato da interessi di bottega, che appaiono semplicemente dispetti tra gruppi di natura politica, capaci solo di farsi stipendi e pensioni da nababbi, con le tasse alla povera gente. Questo è il "Fecia di Cossato" secondo nei tempi di costruzione, ma primo ad essere consegnato alla Marina Militare" per problemi agli accumulatori destinati al "Sauro". Varo5 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Varo5 Inviato 25 Maggio, 2014 Segnala Share Inviato 25 Maggio, 2014 (modificato) Carissimo Squadrag 54, vista la storia patria, forse era meglio portare l'Audace a Trieste, bisogna vedere che cosa hanno in mente i dirigenti della MMI. Fassio La tua proposta sarebbe ottima se al posto del "Vittorio Veneto" avessero mandato il C.T. "Audace" per un legame storico più stretto con Trieste. Il Caccia Torpediniere "Audace" costruito a Glasgow nel 1913, di dislocamento 1364 tonn. per i giapponesi (di nome Kawazake), ma non poté essere consegnato e in piena prima guerra mondiale fu trasferito all'Italia col nome di "Intrepido" e poi "Audace". Nella seconda guerra mondiale, catturato dai tedeschi a Venezia, andò col nome TA 2O nelle acque della Dalmazia e quì venne affondato da due cacciatorpediniere inglesi. Ho molti altri detagli storici ma mi fermo quì. Ora il relitto dell'Audace si trova a 8O metri di profondità. La foto storica del "Audace" al molo triestino "San Carlo" (che poi sarà cambiato in molo "Audace"). Caro RN.Pola, la nave Audace non e riparabile per mandarla a Trieste. ciao Varo5 Modificato 25 Maggio, 2014 da Varo5 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 16 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 16 Novembre, 2014 Il Veneto musealizzato a Trieste sembra sempre più vicino... vi lino un articolo della gazzetta del mezzogiorno disponibile al link http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/taranto-sar-trasferita-la-vittorio-veneto-museo-navale-a-trieste-no667308 Taranto, sarà trasferita la Vittorio Veneto Museo navale a TriesteTARANTO - Una notizia buona e una pessima. La prima: la nave Vittorio Veneto, l’incrociatore portaelicotteri della Marina militare uscito di scena nel 2005 dopo 40 anni di servizio ed ormeggiato in Mar Piccolo come biglietto da visita della città, diventerà un museo galleggiante.La seconda: non sarà Taranto ad ospitare la «seconda vita» della prestigiosa nave della Marina. Rimessa a nuovo in Arsenale, l’unità che ha rappresentato l’Italia nei mari del mondo, prenderà il largo attraversando per l’ultima volta il canale navigabile, percorrerà l’Adriatico fino alla fine per ormeggiare per sempre a Trieste diventando il gioiello del «Porto vecchio».La notizia, coperta da grande riserbo, è trapelata dopo che le «trattative» tra la Marina Militare e l’associazione friulana che ha presentato il progetto di trasformazione del Vittorio Veneto in museo navale, con il placet dei Beni culturali, sono ormai in una fase avanzata. Al punto che, la scorsa settimana, tutti i protagonisti dell’iniziativa si sono incontrati a Roma, presso lo Stato Maggiore della Marina Militare per mettere a fuoco le problematiche più delicate dell’operazione. La nave, infatti, con i suoi 180 metri di lunghezza e venti di larghezza, di fatto è ferma dal 2006, dopo la sistemazione all’ormeggio della banchina torpediniere in Mar Piccolo. Rimetterla in condizioni di «tenere» il mare non sarà una passeggiata.Al vertice romano hanno preso parte i responsabili dei vari settori che dovrebbero impostare e seguire il «restyling» dell’incrociatore e che dovrebbero mettere il Vittorio Veneto in sicurezza per fargli affrontare la traversata dell’Adriatico fino alla destinazione finale. Non un’impresa da poco, ma nemmeno un’impresa impossibile. I lavori, stando a quanto è trapelato, dovrebbero essere effettuati a Taranto, la città che ha ospitato la nave per quasi 40 anni accogliendola al ritorno da tutte le sue delicate missioni. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 16 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 16 Novembre, 2014 magari avessi l'onore di rimorchiarlo fino a Trieste... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.Piergiorgio Inviato 16 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 16 Novembre, 2014 Nostromodiroma, guarda, colla massima sincerità, considero quello che dici un Onore sì, ma forse non esattamente bello per il morale... Saluti, dott. Piergiorgio. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LT Melekhin * Inviato 16 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 16 Novembre, 2014 Meglio portare il VV a Trieste che saperlo demolito, non fosse altro perché "incrociatori" non se ne costruiscono più, in nessun paese del mondo. Curiosità: "nostromodiroma", sei al comando di un classe Ciclope? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.Piergiorgio Inviato 16 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 16 Novembre, 2014 D' accordissimo, Melehkin; il problema è che alla fine mi trovo in una situazione davvero singolare come "uomo (di servizio) d' ordine" che avrebbe dei punti di contatto col concetto "rimorchiare una vecchia gloria". Saluti, dott. Piergiorgio. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 17 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 17 Novembre, 2014 Meglio portare il VV a Trieste che saperlo demolito, non fosse altro perché "incrociatori" non se ne costruiscono più, in nessun paese del mondo. Curiosità: "nostromodiroma", sei al comando di un classe Ciclope? "spintaneamente" sto seguendo il nuovo iter per assumere il comando di rimorchiatori costieri e d'altura. ma purtroppo non riuscirò ad avere il tempo per accumulare l'esperienza necessaria a poter assolvere tale compito, ecco perché ho detto magari potessi farlo. per quanto riguarda il morale, non vedo quale sia il problema. come ho già detto, dal settembre del 1991 al maggio 1995 sono stato imbarcato su quella nave... ho vissuto molte situazioni particolari come passare l'equatore per andare in kenia, stare alla fonda nella rada di augusta nel periodo di pasqua, oppure sei mesi in adriatico per la guerra della ex jugoslavia. su quella nave ho conosciuto tante persone, tra cui l'attuale cinc. ho avuto l'onore di essere il timoniere di manovradal 1993 fino allo sbarco... emozionante passare il canale alla stessa altezza del ponte girevole... sensazioni forti, indelebili e difficilmente egualiabili. la nave non diventerà una barriera corallina (per fortuna) oppure delle lamette, ma qualcosa che continuerà a vivere. ecco perché non ravviso un contraccolpo al morale, ma una gioia e una fortuna per essa... anche il fatto che raggiunga Trieste è molto positivo, sempre secondo il mio modestissimo parere. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 18 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 18 Novembre, 2014 "spintaneamente" sto seguendo il nuovo iter per assumere il comando di rimorchiatori costieri e d'altura. ma purtroppo non riuscirò ad avere il tempo per accumulare l'esperienza necessaria a poter assolvere tale compito, ecco perché ho detto magari potessi farlo. per quanto riguarda il morale, non vedo quale sia il problema. come ho già detto, dal settembre del 1991 al maggio 1995 sono stato imbarcato su quella nave... ho vissuto molte situazioni particolari come passare l'equatore per andare in kenia, stare alla fonda nella rada di augusta nel periodo di pasqua, oppure sei mesi in adriatico per la guerra della ex jugoslavia. su quella nave ho conosciuto tante persone, tra cui l'attuale cinc. ho avuto l'onore di essere il timoniere di manovradal 1993 fino allo sbarco... emozionante passare il canale alla stessa altezza del ponte girevole... sensazioni forti, indelebili e difficilmente egualiabili. la nave non diventerà una barriera corallina (per fortuna) oppure delle lamette, ma qualcosa che continuerà a vivere. ecco perché non ravviso un contraccolpo al morale, ma una gioia e una fortuna per essa... anche il fatto che raggiunga Trieste è molto positivo, sempre secondo il mio modestissimo parere. mi associo a Nostromo di Roma, una nave o affonda o diventa museo, il resto non la onora. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 18 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 18 Novembre, 2014 scusate, ma credo che altre navi seguiranno il Veneto, una recente legge dispone che i mezzi costruiti da più di 50 anni una aliquota per tipo dovranno essere conservati dal propietario. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fockewulf Inviato 18 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 18 Novembre, 2014 Decisione ottima! Il Vittorio Veneto non poteva essere conservato un un posto migliore. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 20 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 20 Novembre, 2014 ... ho avuto l'onore di essere il timoniere di manovradal 1993 fino allo sbarco... CURIOSITA': c'è differenza tra il "Timoniere di Manovra" e "Timoniere di Combattimento"? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 21 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2014 CURIOSITA': c'è differenza tra il "Timoniere di Manovra" e "Timoniere di Combattimento"? di timoniere di combattimento non ho mai sentito parlare. solo di timoniere, timoniere di manovra e timoniere in primo grado di approntamento (associabile al ruolo/posto di combattimento). non so se era una coincidenza, ma espletavo entrambi i servizi manovra e 1° grado. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 24 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2014 in affetti, il posto di manovra è un primo grado d'approntamento Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 24 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2014 (modificato) in affetti, il posto di manovra è un primo grado d'approntamento mi spiace dirlo, ma non è corretto il primo grado di approntamento era il posto di combattimento, tutto il personale raggiungeva le postazioni operative di difesa/attacco il posto di manovra, tutto il personale raggiungeva la plancia, a prora, poppa e centri... di sicuro dal 1989 fino all'avvento del' " ORFUN", le cose erano ben distinte posto di manovra - primo grado di approntamento. poi si è passati ai ruoli : r. manovra - r. combattimento - r.emergenza - r.difesa Modificato 24 Novembre, 2014 da nostromodiroma Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 26 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 26 Novembre, 2014 (modificato) CURIOSITA': c'è differenza tra il "Timoniere di Manovra" e "Timoniere di Combattimento"? Grazie per i chiarimenti, NOSTROMODIROMA! Ora mi ricordo che il termine "timoniere di combattimento" l' ho letto sul libro di Alessandro CALDARA "Quelli di sottocastello" (vedi recensione in Biblioteca). Si può ipotizzare che durante il militaresco & bellicoso regime fascista quello che oggi vien definito come "timoniere di 1° grado di appr.to" fosse allora chiamato, appunto, "timoniere di combattimento". Modificato 26 Novembre, 2014 da Alfabravo 59 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 26 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 26 Novembre, 2014 mi spiace dirlo, ma non è corretto il primo grado di approntamento era il posto di combattimento, tutto il personale raggiungeva le postazioni operative di difesa/attacco il posto di manovra, tutto il personale raggiungeva la plancia, a prora, poppa e centri... di sicuro dal 1989 fino all'avvento del' " ORFUN", le cose erano ben distinte posto di manovra - primo grado di approntamento. poi si è passati ai ruoli : r. manovra - r. combattimento - r.emergenza - r.difesa se non ricordo male, l'avviso vocale che accompagnava il segnale di posto di manovra era: posto di manovra generale, assumere primo grado di approntamento-primo stato di sicurezza, assetto ZULU. era lo stesso avviso che accompagnava il posto di dragaggio, che per noi equivaleva al posto di combattimento, unica diversità, il nostromo e la squadra di prua si portavano a poppa, come da ruolo . però sono passati diversi anni, anche se di posti di manovra e dragaggio ne ho fatti parecchi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 26 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 26 Novembre, 2014 se non ricordo male, l'avviso vocale che accompagnava il segnale di posto di manovra era: posto di manovra generale, assumere primo grado di approntamento-primo stato di sicurezza, assetto ZULU. era lo stesso avviso che accompagnava il posto di dragaggio, che per noi equivaleva al posto di combattimento, unica diversità, il nostromo e la squadra di prua si portavano a poppa, come da ruolo . però sono passati diversi anni, anche se di posti di manovra e dragaggio ne ho fatti parecchi. io ricordo una chiamata simile ed era: "cessa posto di manovra generale" subito dopo il fastidiosissimo campanello allarme e la "chiamata "per esercitazione assumere primo grado di approntamento"... questo serviva per armare le stazioni di sicurezza e passare la portelleria in assetto Zulu. la differenza tra i nostri ricordi può starci, in quanto le procedure di "maricodrag/comfordrag" possono essere leggermente differenti da quanto dettato da cincnav (c'è proprio licenza di farlo). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.Piergiorgio Inviato 27 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 27 Novembre, 2014 Le differenze tra un Incrociatore e un dragamine... (scusate, ma per me le divergenze di ricordi si spiegano solo così.....) Saluti, dott. Piergiorgio. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 27 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 27 Novembre, 2014 Le differenze tra un Incrociatore e un dragamine... (scusate, ma per me le divergenze di ricordi si spiegano solo così.....) Saluti, dott. Piergiorgio. la differenza è assai più profonda e complessa di quanto possa apparire, oltre alla semplice visione del'impiego operativo delle UU.NN. in esame. chi sa tace. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.Piergiorgio Inviato 27 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 27 Novembre, 2014 chi sa tace. Amen e so mote.... e poi ci si chiede perchè ci sono problemi di pubblica comunicazione e sospetti/mancanza di fiducia da parte di decisori e Popolo..... per me l' ermetismo eccessivo attorno ai giusti e meno giusti segreti militari è uno delle cause dal lato FFAA. sintesizzando quanto occuperebbe lo stesso numero di pagine di un saggio ponderoso, a volte il conservare e salvaguardare segreti, grandi e piccoli, a prescindere dalla maggiore o minore obsolescenza, viene affrontato non nel modo giusto, che a volte sconfina in un elitismo che aliena simpatie da persone intrinsecamente avverse all' elitismo. Non pretendo certo che tutti nella MMI, o nelle FFAA in generale abbiano lo stile di un Cardinale o della buonanima di Giulio Andreotti nel gestire il fatto di detenere segreti (che è una cosa che rende giustamente professionalmente orgogliosi) ma almeno evitare atteggiamenti interpretabili come "spocchiosi" o del tipo "lei non sa chi sono io" come quello del post precedente, almeno nel periodo in cui si deve far approvare un importante programma di nuove costruzioni, non sarebbe una cattiva idea. Tendo a precisare che non me la sono certo presa personalmente, ma evidenziavo un problema più generale che credo che sia rettificabile,anzi rettificabilissimo, e inoltre preciso che il senso è da contestualizzare nelle Navi di cui si discute, l' una in corso di musealizzazione, e le altre gia' radiate da anni o non più usate come dragamine... Saluti, dott. Piergiorgio. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 27 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 27 Novembre, 2014 il "chi sa tace" non è riferito a chissà quale segreto, ma riferito ad una lunghissima e tediosa spiegazione sull'organizzazione dei singoli gruppi di navi. errore mio aprire una conversazione basata su personali ricordi tra marinai, all'interno di una discussione di gruppo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LT Melekhin * Inviato 27 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 27 Novembre, 2014 Spero che il Vittorio Veneto vada a Trieste e che diventi un museo bello come questo, compresi i fine-settimana a bordo per i bambini: http://buffalonavalpark.org/ Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 28 Novembre, 2014 Segnala Share Inviato 28 Novembre, 2014 sarebbe bello, ma forse non siamo un paese pronto ne per mentalità ne per investimenti Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Varo5 Inviato 8 Dicembre, 2014 Segnala Share Inviato 8 Dicembre, 2014 Spero che il Vittorio Veneto vada a Trieste e che diventi un museo bello come questo, compresi i fine-settimana a bordo per i bambini: http://buffalonavalpark.org/ Caro MELEKHIN. Ti ringrazio per la frase che hai inserito sul topic del "Vittorio Veneto" a Trieste. Trieste è stata spogliata non solo dei cantieri navali, ma anche da altre industrie. Per il triestino pare che resti solo il ricordo dell'Australia. Cioè deve emigrare con le sue possibilità, perché l'Italia non ha mezzi né voglia di provvedere ad aiutarli. A Trieste pare che i musei siano l'ultima spiaggia per sopravvivere, ma non hanno spazio per svilupparsi, nemmeno per esporre quello che hanno nelle cantine. Il vecchio porto ha un enorme spazio all'aperto ed una ventina di grandi magazzini vuoti inservibili. Trieste ha un unico grande molo per lo sbarco dei container, tutto il resto è inutilizzabile. Varo5 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nocchieromax Inviato 22 Febbraio, 2015 Segnala Share Inviato 22 Febbraio, 2015 Salute a tutti, da fonti abbastanza attendibili pare che la Marina Militare voglia seriamente prendere in considerazione la riqualificazione dell'Arsenale di Venezia, in effetti il Comune non ha ne i mezzi ne la filosofia adatta alla corretta e giusta gestione del sito. Si parla della dislocazione in via definitiva di 4 cacciamine e almeno 1 MTC classe " Ponza " , non che del potenziamento della sezione museale già assai cospicua. In effetti Trieste non la vedo come locazione adatta ad una unitò di questo tipo, non disponendo ne di mezzi e ne di bacini di carenaggio per la manutenzione ordinaria, Venezia dispone di entrambi in quanto l'Arsenale è ancora oggi attrezzato. Per cui se proprio la si vuol spostare da Taranto, l'unica sede con un senso logico e carismatico oltre che turistico, è solo Venezia. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 22 Febbraio, 2015 Segnala Share Inviato 22 Febbraio, 2015 Solo per curiosità, quale pensi sarebbe l'ormeggio ottimale per il Veneto, a Venezia? Mentre per le unità da dislocare "in via definitiva", forse le info che ti hanno fornito non sono proprio affidabili, anche se è vero che la flotta della serenissima sta vistosamente aumentanto. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 25 Febbraio, 2015 Segnala Share Inviato 25 Febbraio, 2015 Salute a tutti, da fonti abbastanza attendibili pare che la Marina Militare voglia seriamente prendere in considerazione la riqualificazione dell'Arsenale di Venezia, in effetti il Comune non ha ne i mezzi ne la filosofia adatta alla corretta e giusta gestione del sito. Si parla della dislocazione in via definitiva di 4 cacciamine e almeno 1 MTC classe " Ponza " , non che del potenziamento della sezione museale già assai cospicua. L' utilizzo del glorioso Arzanà almeno come Stazione Navale ritengo che sia "cosa buona e giusta". Non dobbiamo dimenticarci del Confine Marittimo Orientale, noto anche come Mare Adriatico ! Dall' "altra parte" ci son alcune Nazioni di recente costituzione e non del tutto tranquille...Fra queste la Bosnia, a maggioranza Islamica, ove di recente è apparsa qualche bandiera nera... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LT Melekhin * Inviato 24 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 24 Maggio, 2016 Forse ci siamo??? http://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2016/05/24/pinotti-nave-vittorio-veneto-forse-a-trieste-come-museo_90b29aba-0cb8-4e67-bafa-4bb60839f2b5.html Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 24 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 24 Maggio, 2016 (modificato) O.K! Prendo atto della notizia...Però bisognerebbe informare l' A.N.S.A. che la REGIA MARINA non esiste più da un pò di tempo... Modificato 27 Maggio, 2016 da Alfabravo 59 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 24 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 24 Maggio, 2016 Ottima notizia, anche se nel merito sono un seguace di San Tommaso ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 27 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 27 Maggio, 2016 O.K! Prendo atto della notizia...Però bisogerebbe informare l' A.N.S.A. che la REGIA MARINA non esiste più da un pò di tempo... probabilmente crede che sia la corazzata Vittorio Veneto. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 29 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 29 Maggio, 2016 Gia da tempo sappiamo che non tutti i giornalisti sono persone che fanno per bene il proprio lavoro, limitandosi a ricerche superficiali. Però il quesito che vi propongo è differente, suggeritomi da altra discussione. Le linee del Veneto sono bellissime e la nave ha sicuramente un suo perchè di guerra fredda e di incrociatore portaelicotteri, ma perchè Trieste, consoderando che è stato allestito in altra parte d'Italia? A Trieste, con le potenzialità economiche che sta trovando il FVG negli ultimi anni, potrebbero ben pensare di musealizzare il Garibaldi che, entro 10 anni, sarà sicuramente a fine carriera. Minori spese di recupero perchè l'unità potrebbe perfino essere disarmata proprio a Trieste, maggiori potenzialità grazie all'hangar, costruito a pochi km di distanza... che ne dite? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LT Melekhin * Inviato 29 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 29 Maggio, 2016 Ottima idea Oltretutto una portaerei, quale unità museo, è una nave tripla: 1. Museo di per sé 2. Sul ponte di volo una dozzina di aerei diversi, sia MM che AMI, di varie epoche 3. In hangar un museo a varie tematiche Vedasi Intrepid a NY... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 29 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 29 Maggio, 2016 Si Giacomo, avevo proprio in mente qualcosa del genere e anche di più: potrebbe portare a bordo buona parte del museo Henriquez Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
STV(CP) * Inviato 29 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 29 Maggio, 2016 Concordo... il Veneto, avrebbe una sede più ideale a Taranto, dove ha trascorso la sua vita operativa e dove sta passando il periodo di disarmo..... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 29 Maggio, 2016 Segnala Share Inviato 29 Maggio, 2016 Non trascurando il fatto che a Trieste siamo in piena campagna elettorale e personalmente credo poco a questa promessa, batterei il ferro finché è caldo ! Fra una decina d'anni si vedrà il da farsi ...Dubito però che il civico Museo de Henriquez, di cui sono da poco ultimati i lavori di ripristino, sarebbe disponibile a dislocare altrove i pezzi forti della sua collezione... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 19 Gennaio, 2017 Segnala Share Inviato 19 Gennaio, 2017 sembrerebbe ci siano novità http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/01/19/news/vittorio-veneto-verso-trieste-trovati-i-soldi-per-la-bonifica-1.14738522 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 19 Gennaio, 2017 Segnala Share Inviato 19 Gennaio, 2017 speriamo non sia solo campagna elettorale... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 20 Gennaio, 2017 Segnala Share Inviato 20 Gennaio, 2017 ....«Entro Natale l’incrociatore Vittorio Veneto potrebbe essere a Trieste», dichiara sempre a novembre (2013) Claudio Franconi, ex ufficiale e delegato per il Nord dell’Associazione nave museo Vittorio Veneto. Altri tre Natali sono già trascorsi ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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