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"inchini" Pure A Venezia?


malaparte

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Qualche settimana fa avevo inteso x rai3 regione veneto che ci fosse stato qualche problema con una nave da crociera

di fronte a San Marco, qualcuno ne sa qualcosa?

Ecco due immagini da SHIPPINGONLINE:

venezia.jpg

 

venezia1v.jpg

 

Dovrebbe essere la medesima "M.S.C." fotografata dalla Figlia di MALAPARTE. Dai vostri post mi pare di capire che su questo argomento abbiamo idee diverse...

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Alfabravo, io non credo che sia come dici tu... il fatto che è stata fotografata e ne stiamo parlando, per come la vedo io vuol dire il contrario.... cioè, che sarebbe ora di smetterla con questi assurdi "inchini"

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Sono anni che questi colossi del mare fanno quei passaggi così ravvicinati a piazza San Marco.

Anzi, questo tipo di passaggio è proprio pubblicizzato dalle compagnie di navigazione.

 

Purtroppo in queste vicende intercorrono interessi economici di vaste proporzioni, che a volte frenano quelle che sono le migliori intenzioni di chi ha le responsabilità di un territorio.

 

Voglio dire: se non ci fosse questo passaggio spettacolare in mezzo alla laguna, sarebbe stato veramente interessante per le compagnie di navigazione avere un terminal a Venezia, con tutto quello che di positivo in senso economico comporta?

E' una domanda che mi faccio, non è un affermazione.

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Voglio dire: se non ci fosse questo passaggio spettacolare in mezzo alla laguna, sarebbe stato veramente interessante per le compagnie di navigazione avere un terminal a Venezia, con tutto quello che di positivo in senso economico comporta?

E' una domanda che mi faccio, non è un affermazione.

 

Capisco: ma Venezia sta crollando causa tursmo, non credo che lo spostamento di un terminal creerebbe danni (forse succederebbe il contrario, alla lunga...) Non so l'idea delle compagnie di crociera; magari si potenzierebbero altri siti, TRieste o simili. In ogni caso, Venezia è Vemezia, ed attirerebbe comunque (fin troppo ) turismo, anche se il terminal fosse spostato fuori laguna.

A Firenze, per esempio, le centinaia quotidiane di bus turistici non possono arrivare in Piazza Santa Maria del Fiore, ma non è che i turisti in piazza Santa Maria manchino...

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Si Valeria, il tuo esempio dei pullman a Firenze è calzante. Ma lo è se rapportato al turista numero fisico.

Io credo invece che gli interessi per Venezia siano di diversa natura, tipo affitti dei moli e tutto l'indotto che comporta un terminal turistico di quelle dimensioni.

 

Che il passaggio di navi crei stress alla struttura di Venezia è inconfutabile, ma non credo che il transito di questi scatoloni sia drammatico. Pensate alle centinaia di vaporetti e imbarcazioni a motore che passano ogni giorno, più o meno adagio davanti a questo spettacolo architettonico.

 

Per salvaguardare Venezia andrebbe vietato tutto il traffico navale, come avviene appunto in Piazza Santa Maria del Fiore a Firenze.

Ma poi chi glielo va a spiegare alle migliaia di addetti e commercianti veneziani che vendono ai turisti anche l'aria che respirano

 

Scusate se sono andato un pò in OT, ma è per capire meglio le motivazioni di questi passaggi ravvicinati. Comunque ripeto, queste sono mie supposizioni e non certo verità.!

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Concordo pienamente con il C.te Malaparte.

Le navi non fanno inchini ma transitano semplicemente nel canale della Giudecca mantenuto escavato per l'accesso alla Riva dei sette Martiri (navi passeggeri) e al porto commerciale di Marettima, seguendo le norme prescritte (pilota a bordo, ecc.).

La questione è economico-politica. Mantenere il porto con attracchi per le navi da crociera a Venezia è veramente così necessario per evitare flessioni nel flusso turistico?

D'altra parte chiudendo il porto che ne sarebbe di chi ci lavora?

Ma se non si preserva il delicato equilibrio della laguna che ne sarà di Venezia e, alla lunga, di chi ci vive e ci lavora (nel porto, nel turismo ecc.)?

Solito dilemma atavico: meglio un uovo oggi o una gallina domani?

Discussione aperta......

 

C.

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Da "indigeno" vorrei specificare che i passaggi di navi da crociera in Bacino San Marco avvengono in sicurezza e senza improvvidi inchini; vero è che certe immagini, come quelle qui riportate, possono dare l'idea che quei condomini galleggianti passino a due metri da riva, ma garantisco che così non è.

La questione è essenzialmente commerciale: il passaggio davanti a S. Marco è un momento clou delle crociere, visto che da lassù si gode una vista spettacolare della città, con la medesima prospettiva della Venezia di Jacopo de' Barbari del 1500.

 

p.s.: Oggi nell'identica prospettiva della seconda foto pubblicata da Alfabravo (Via Garibaldi e Ponte della Veneta Marina) al posto di quel coso della MSC spicca il bompresso del Vespucci.

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Ripeto: My dear High Chief, se c'è allarme per il moto ondoso dei vaporetti, a maggior ragione non credo che i ferri da stiro facciano bene.

Se i crocieristi vogliono il passaggio davanti a San Marco...perchè non pretendono anche un passaggio davanti alla tour Eiffel via Senna? basterebbe scavare un po' il fondale....

Ma che, (e Roberta/ammiraglia non me ne voglia),qua si va a sghiribizzo dei turisti/ Crocieristi?

Modificato da malaparte
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Io invito tutti a riflettere seriamente e a non lasciarsi andare a facili indignazioni.

 

Tali passaggi avvengono in assoluta sicurezza, c'è un rimorchiartore obbligatorio a prora con i cavi in bando passati dal panama, il quale ha potenza sufficiente a fare evoluire in scioltezza navi oltre le 100.000 tonnellate di stazza lorda.. Gli equilibri della laguna e l'ambiente sono Valori ed argomenti di prim'ordine ma lo sono anche il prosperare della nostra Marina Mercantile e la professionalità di centinaia e centinaia di valenti Marinai ed Ufficiali che tutti i giorni debbono (parlo per esperienza) subire la facili battute di tante gente...

 

Il mio non vuole essere un intervento polemico ma tutta questa attenzione verso pratiche comunissime ed eseguite quotidianamente da professionisti la trovo immotivata.

 

Signori il Giglio è stato l'errore di un uomo... e come tale va archiviato.

 

ps: quei ferri da stiro sono il pane e il futuro di decine di migliaia di persone...

 

 

Il mio vuole solo essere uno spunto di riflessione... in assoluta serenità!

Modificato da Bearing
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Bearing, hai perfettamente ragione, ma c'è un malinteso...io ( e forse altri) non stavo parlando di sicurezza della nave, ma di sicurezza della laguna, o meglio , delle fondamenta di Venezia. So che su questo ci sono parecchi punti di vista, anche deciusamente contrapposti.

Dal mio punto di vista ( sia chiaro: di non crocierista; non mi nascondo), credo che Venezia attirerebbe tursimo (fin troppo...) anche senza il passaggio di grandi navi in Piazza San Marco. E che i crocieristi visiterebbero Venezia ancje se dovessero ancorare un po' più in là ( dove? Be', questo a voi esperti...; personalmente, non giudico il luogo dove vado dall'aspetto dell'aeroporto, o della stazione, quindi per quel che mi riguarda anche Porto Marghera potrebbe andare benissimo! :smile: ... )

Voglio dire che quando arrivo in aeroporto so che di norma devo fare parecchi km. per arrivare in centro.

Modificato da malaparte
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No malaparte.. purtroppo non è lo stesso.. sono stato in entrambi i posti che citi tu.

Per entrare a Marghera occorre attraversare un canale delimitato da mede pieno davvero di insidie e bassifondi sabbiosi che cambiano spesso. Occorre attraversare questi canali a velocità ridottissima anche rispetto al canale della Giudecca (il timetable è essenziale) per arrivare in un complesso industriale tetro e per nulla accogliente. In quelle banchine industriali nessuno ovviamente può avventurarsi liberamente e quindi occorrerebbero pulman e taxi a mai finire (ci sono giornate con 4 navi e quasi 16.000 persone) con enorme aggravio di costi per tutti.

Allo stato attuale dal terminal crociere a Piazza S. Marco sono giusto pochi piacevoli passi attraverso le viuzze della città.

 

Poi ovviamente so che il tuo punto di vista è dato solo dalla doverosa preoccupazione per una città molto delicata e quindi spero soltanto si possa trovare un compromesso :)

 

Un saluto e buona serata!

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Bearing, hai perfettamente ragione, ma c'è un malinteso...io ( e forse altri) non stavo parlando di sicurezza della nave, ma di sicurezza della laguna, o meglio , delle fondamenta di Venezia. So che su questo ci sono parecchi punti di vista, anche deciusamente contrapposti.

Dal mio punto di vista ( sia chiaro: di non crocierista; non mi nascondo), credo che Venezia attirerebbe tursimo (fin troppo...) anche senza il passaggio di grandi navi in Piazza San Marco. E che i crocieristi visiterebbero Venezia ancje se dovessero ancorare un po' più in là ( dove? Be', questo a voi esperti...; personalmente, non giudico il luogo dove vado dall'aspetto dell'aeroporto, o della stazione, quindi per quel che mi riguarda anche Porto Marghera potrebbe andare benissimo! :smile: ... )

Voglio dire che quando arrivo in aeroporto so che di norma devo fare parecchi km. per arrivare in centro.

No malaparte.. purtroppo non è lo stesso.. sono stato in entrambi i posti che citi tu.

Per entrare a Marghera occorre attraversare un canale delimitato da mede pieno davvero di insidie e bassifondi sabbiosi che cambiano spesso. Occorre attraversare questi canali a velocità ridottissima anche rispetto al canale della Giudecca (il timetable è essenziale) per arrivare in un complesso industriale tetro e per nulla accogliente. In quelle banchine industriali nessuno ovviamente può avventurarsi liberamente e quindi occorrerebbero pulman e taxi a mai finire (ci sono giornate con 4 navi e quasi 16.000 persone) con enorme aggravio di costi per tutti.

 

dsc05224k.jpg

 

:sleep:

C.

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Stai per caso puntualizzando sulla creazione del Canale della Giudecca? Che eliminò finalmente il traffico mercantile sul Canal Grande, e ne fece (per pochi decenni, prima dell' avvento dei vaporetto & C,) il più bella e silenziosa passeggiata acquatica del mondo?

Almeno, così so.

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  • 1 month later...

Ieri a VEnezia circa 3.000 lavoratori che ruotano intorno al mondo crocieristico han manifestato a favore del transito e dello scalo nella Città lagunare delle grandi navi.

Specie in questi tempi a Loro va la mia solidarietà ed appoggio. :Italy:

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Ieri a VEnezia circa 3.000 lavoratori che ruotano intorno al mondo crocieristico han manifestato a favore del transito e dello scalo nella Città lagunare delle grandi navi.

Specie in questi tempi a Loro va la mia solidarietà ed appoggio. :Italy:

Non posso che condividere il sentimento espresso da Alfabravo 59 :Italy: :Italy:

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Visitatore giovannibandenere

Sono sempre solidale con tutti i lavoratori del mondo, anche con quei tremila.

Mi permetto tuttavia dissentire dalle motivazioni della causa loro e non solo loro.

gbn

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Che il passaggio di navi crei stress alla struttura di Venezia è inconfutabile, ma non credo che il transito di questi scatoloni sia drammatico. Pensate alle centinaia di vaporetti e imbarcazioni a motore che passano ogni giorno, più o meno adagio davanti a questo spettacolo architettonico.

 

Per salvaguardare Venezia andrebbe vietato tutto il traffico navale, come avviene appunto in Piazza Santa Maria del Fiore a Firenze.

Ma poi chi glielo va a spiegare alle migliaia di addetti e commercianti veneziani che vendono ai turisti anche l'aria che respirano

 

 

Una cosa al volo, per ora solo una perchè purtroppo questa sera sono di fretta, solo una piccola precisazione, ma tornerò presto in questa discussione.

 

Il primo punto fondamentale è che Venezia non può vivere senza i battelli e il traffico navale (intendo le imbarcazioni "normali", quelle piccole e quelle da lavoro).

Dovete pensare che lì si gira solo a piedi oppure con i battelli, i motoscafi, ecc. Ogni cosa viaggia solo in questo modo, non c'è altra possibilità di arrivare, niente moto, in bici è un problema, insomma ... Venezia senza il traffico navale vivrebbe con molta difficoltà. Ad esempio: il corriere espresso (Bartolini) ha un motoscafo e fa le consegne con quello; il supermercato fa le consegne all'hotel solo con il motoscafo; il carro funebre è una imbarcazione; chi abita nelle isole si sposta solo con "l'autobus" che è un battello oppure con la barchetta privata (che sostituisce quello che per noi è l'automobile); chi fa i traslochi usa una barca; ne ho visti tanti lavoratori come questi che ho elencato ed altri che ora non ricordo, ma per loro sarebbe impossibile vivere diversamente.

 

Che più la nave è grande, più smuove i fondali, più crea moto ondoso, ecc. questo è un altro discorso su cui concordo. Ma per questo ci risentiamo presto, l'argomento è molto interessante!

E' sicuro comunque che non si tratta di inchini, ma di passaggi a velocità ridottissima, trainati dai rimorchiatori (uno davanti e uno dietro), con pilota di porto, ecc. e che non si è a "due metri" da piazza san Marco.

Per il momento vi suggerisco di dare un'occhiata a questa foto che ho fatto (Venezia dal ponte della nave). A presto!

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  • 9 months later...

Anche alla luce di quanto recentemente avvenuto a Genova, trovo molto interessante l' articolo di Stella sul Corriere della Sera di oggi

 

 

 

http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_09/mare-disastri-liguria-venezia-stella_209784ec-b862-11e2-8563-aab5ecf30b92.shtml

 

In effetti, è vero che «L'unica sicurezza a prova di bomba, per un porto, è non fare entrare nessuna nave...».

Ma ....

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......

E' sicuro comunque che non si tratta di inchini, ma di passaggi a velocità ridottissima, trainati dai rimorchiatori (uno davanti e uno dietro), con pilota di porto, ecc. e che non si è a "due metri" da piazza san Marco.

......

 

Evidenzio solo questa parte del tuo discorso proprio per sottolineare che pure a Genova c'erano due rimorchiatori, un pilota di porto e una bassa velocità inoltre il tutto in un ambiente "atto allo scopo" e durante una procedura usuale che credo che i piloti abbiano eseguito almeno migliaia di volte, eppure abbiamo 7 morti, 2 dispersi e una torre di decine di tonnellate di cemento armato sbriciolata.

 

L'articolo del corriere linkato da Malaparte e da me letto questa mattina non racconta di una cosa che non potrà mai succedere, ma di una cosa che potrebbe e che il disastro che porterebbe sarebbe di gran lunga maggiore dei benefici che i colossi da crociera portano alla città di Venezia.

E' vero, quelle navi passeranno a centinaia/ migliaia di metri dalle rive di Venezia ma gli spostamenti di moto che creano nei gia bassi fondali della laguna e i danni nel microambiente che costituisce il sistema laguna non credo siano minimi.

 

Poi ovviamente la società moderna si scontra sempre tra il ciò che è bene per l'ambiente e ciò che è bene per l'uomo e spesso i due bisogni sono uno l'antitesi dell'altro.

 

 

Sul discorso dei vaporetti e dei natanti minori che transitano ogni giorno per le "strade" di Venezia credo non ci sia nulla da discutere, la loro utilità è vitale per una città che non può contare sul trasporto terrestre.

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nel lontano 1978, durante la crociera di fine anno dell'ITN, partimmo e arrivammo propio a Venezia, già allora, per giungere al terminal, passammo davanti a Piazza S.Marco, come fanno oggi. aggiungo che le foto che si vedono in giro, sono ben scattate, al fine di appiattire la profondità. in effetti, il passaggio avviene molto più al largo. onestamente, nel caso di venezia trovo ingiustificato parlare di inchini, perchè si tratta di una manovra per l'entrata/uscita dal porto, dato che il porto è posto sulla terraferma, per arrivarci bisogna perforza avvicinarsi a terra, a meno di non costruire i porti sulle piattaforme di scarico petroli. poi ci preoccupiamo dei danni alla laguna per il passaggio delle navi, peccato che a Venezia le fogne scarichino direttamente in mare.

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Per Sqaudra 54: "nel caso di venezia trovo ingiustificato parlare di inchini,". Infatti nel primo post mettevo in chiaro per prima cosa che il titolo è provocatorio. Sul fatto che a Venezia ( e non solo) le fogne scarichino direttamente in mare, non mi pare ragionevole utilizzare una situazione di degrado come giustificazione per un'altra (se lo è) situazione di degrado. E' un po' come i fumatori che mi e si intossicano dicendo: "Tanto poi l'aria che respiriamo è inquinata comunque". Che poi in effetti il passaggio davanti a San Marco sia o meno un degrado e un rischio, è appunto argomento di discussione

 

 

Sul Corriere Sera di oggi la replica dell' Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, all' articolo di Stella (sul sito non è riportata...spero si legga in foto)

 

P1080824_zps4cb2909d.jpg

 

P1080825_zps0db36399.jpg

Modificato da malaparte
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Per Malaparte, certo oltre alle fogne, c'è il traffico cargo, che anche se non passa davanti a Sam Marco, transita sempre per la laguna, per non parlare dei continui e necessari dragaggi delle bocche di porto e dei canali di transito, soggetti al insabbiamento. La laguna, comprende un area molto vasta, non solo il bacino di San Marco. purtroppo per anni è stata Violentata, addiritura negli anni 60/70, i fanghi del polo chimico di Marghera venivano scaricati da apposite chiatte in laguna,e fino agli anni 80 gli scarichi industriali non erano depurati. non voglio giustificare una situazione di degrado con un altro, ma non voglio neanche prendere in considerazione solo quella che ha maggiore visibilità, tralasciando le altre.

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La soluzione è un sommergibile un beta di novanta gradi con la nave e poi 3 siluri in mezzo! ccavoli vuoi mettere lo spettacolo? non ti sta neanche nell'oculare del periscopio! Chissa cosa avrebbe detto Prien!!! :biggrin::biggrin::biggrin:

 

Naturalmente sto scherzando, per sdrammatizzare un po'

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  • 2 months later...
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Hai ragione, mi spiego meglio.

Proprio iero è uscita la notizia che è stato accettato di allontanare le grandi navi da SanMarco, secondo una serie di progetti alternativi (uno, se be ricordo, dietro l' isola San Giorgio con arrivo all' attuale Stazione Marittima, due con arrivo a Marghera, uno dei quali prevede lo scavo di un diverso canale, l'altro prevede l'uso del canale già esistente dedicato alle petroloere). Li ho visti su TV7 delle 14, ppoi non so....

Comunque, dicevo, ieri si è saputo che il progetto "allontanamento" è stato accettato, e va discusso nei termini.

Ho perfidamente fatto notare che magari il (cosiddetto?) incidente di oggi capita a fagiuolo...

Modificato da malaparte
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  • 1 month later...

Rimetto sul tavolo l'argomento, che si va facendo sempre più caldo , sperando che nessuno (non parlo ovviamente dei partecipanti a questo forum, che non se lo sognerebbero neanche) voglia approfittarne per fare un caso (meglio, un pretesto) come la TAV in Val di Susa.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/09/21/Grandi-Navi-tuffo-dimostranti-acqua_9337420.html

 

Peccato che se stiano occupando anche certi guru mediatici; vorrei un dibattito serio e motivato sui media, ma temo sia un' utopia...

 

PS: il motivo è dato da un sovraffollamento particolare di "mostri" in questo fine settimana http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/09/20/Venezia-invasa-grandi-navi-attesa-soluzione-finale-_9334015.html

Modificato da malaparte
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Temo che a monte di queste iniziative pericolose (buttarsi in acqua...) ci sia ancora un certo senso di colpa decennale della leadership dell' antagonismo veneto verso elementi dell' antagonismo meridionale che a quanto pare, avrebbero competenze di cose di mare alquanto elevate...

 

Non credo che si voglia fare come la valsusa, anche perchè quest'ultima è una cosa che sta scappando dal controllo di ambo le parti.

 

saluti,

dott. Piergiorgio.

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Temo che a monte di queste iniziative pericolose (buttarsi in acqua...) ci sia ancora un certo senso di colpa decennale della leadership dell' antagonismo veneto verso elementi dell' antagonismo meridionale che a quanto pare, avrebbero competenze di cose di mare alquanto elevate...

 

Non credo che si voglia fare come la valsusa, anche perchè quest'ultima è una cosa che sta scappando dal controllo di ambo le parti.

 

saluti,

dott. Piergiorgio.

seguendo i TG di questi giorni, ho notato una cosa, tutti quelli schieratti contro il passaggio delle navi, parlavano senza alcun accento Veneziano, al contrario di quelli favorevoli, sarà stato un caso?

credo che il bagno in laguna degli ambientalisti, oltre che contro le navi da crociera, si sia ritorto anche contro il trasporto pubblico, con loro in acqua non sono passate le navi, ma non sarranno neanche pututi passare i vaporetti dilinea, che in Piazza San marco hanno fermata, ne quelli per le isole,ne tantomeno i taxi.

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  • 6 months later...

Premetto che non appartengo alla vasta schiera dei veneziani “contrari” al transito delle navi passeggeri nel Bacino di San Marco.

Preferirei, però, non entrare nel merito della discussione data la complessità della questione, che non è possibile liquidare con pochi interventi, per giunta scatenando polemiche, ma vorrei comunque sottolineare che le condizioni di sicurezza nei canali di navigazione lagunare sono ampiamente rispettate e non comportano particolari rischi. Le navi, vista la limitata velocità imposta, con assistenza continua di più rimorchiatori, non sono assolutamente causa di moto ondoso e degrado di fondamenta o rive. Le cause sono ben altre.

Il mio disappunto alla loro vista è dovuto più ad una questione estetica, dovuta al condizionamento dovuto a canoni commerciali, 4/5000 ospiti paganti e all'eventuale conseguente gestione di un'emergenza in mare. Concordia docet.

 

Ma non è di questo che volevo parlare.

 

.... La laguna, comprende un area molto vasta, non solo il bacino di San Marco. purtroppo per anni è stata Violentata, addiritura negli anni 60/70, i fanghi del polo chimico di Marghera venivano scaricati da apposite chiatte in laguna,e fino agli anni 80 gli scarichi industriali non erano depurati......

 

..... peccato che a Venezia le fogne scarichino direttamente in mare.

 

 

Tra i vari mali endemici che affliggono la laguna, fognature sopra citate comprese, dal dopoguerra ai giorni nostri fortunatamente non è mai stata autorizzata la discarica di reflui industriali al suo interno; scarichi abusivi a parte.

Negli anni '60/80 quattro navi ad essa adibite, Ada Quovis, Dante Cardelli ed Achille Elle, hanno scaricato quotidianamente 3800 tonnellate !!! di residui di lavorazione industriale di bauxiti, blende, fluoriti e fosforiti (leggi fanghi rossi, fosfogessi radioattivi e altri regalini del genere) ahimè altrettanto sciaguratamente in mare, dapprima a 6, poi a 12, infine a 24 miglia (da 18 fino a 32 m di fondo), fino alla definitiva interdizione.

I sedimenti più leggeri sono stati trasportati dalle correnti fino al Basso Adriatico, alla fossa del Pomo ed oltre, quelli più pesanti, sotto ad una lieve coltre limosa, sono ancora in loco.

(Indagini CNR/OGS Bollettino di Oceanologia)

Modificato da danilo43
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Malaparte, mi stai provocando! :smile:

Questa foto è anteriore alla tua; fortuitamente è stata scattata dallo stesso luogo, con la medesima prospettiva, ma il Marco Polo non portava ancora sui fumaioli lo stemma del Leone di San Marco dell'Adriatica.

Siamo attorno al 1935/36. Il piroscafo era stato varato nel 1911 come Kaiser Franz Josef I dal Cantiere Navale Triestino di Monfalcone per conto dell'Unione Austriaca – Austro Americana.

Cambierà quattro nomi ed altrettanti proprietari, terminando la sua carriera solamente a causa dell'affondamento, dovuto ad evento bellico a La Spezia, il 12 maggio 1944.

Credi che i moderni ferri da stiro saranno altrettanto longevi ?

Dopo 25 anni di onorato servizio conservava tutto sommato linee ancora piacevoli.

 

f040.jpg

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  • 2 years later...

Riprendo l'argomento per presentare due altre alternative possibili:

una, sostenuta dall'Autorità Portuale di VE, propone un canale attraverso la laguna, largo fino a 120 m., per permettere il passaggio delle navi da crociera secondo una via alternativa.

Un'altra soluzione, allo studio del Ministero Ambiente, è un attracco fuori laguna, con trasbordo di passeggeri e bagagli a mezzo di imbarcazioni speciali non inquinanti. Dettagli nell'articolo

 

m9q61x.jpg

jkfszm.jpg

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Grandi navi, il futuro è Marghera: niente canali, bozza di investimento da 60 milioni

http://www.veneziatoday.it/cronaca/grandi-navi-marghera.html

 

Veneto Sviluppo ha scelto il partner di minoranza per lo sviluppo della attività di gestione della croceristica: è Venezia Investimenti, società composta dalle maggiori compagnie crocieristiche. Nuovo progetto su Marghera, si allontana il Tresse Nuovo

Crociere a Venezia, nuovi progetti di sviluppo. La stazione Marittima diventa un centro commerciale, mentre le grandi navi di oltre 96mila tonnellate vengono dirottate al porto commerciale di Marghera. Evitando così di scavare nuovi canali in laguna. Sono le novità che si prospettano con il processo di privatizzazione di VTP (Venezia Terminal Passeggeri) avviato dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo. Servirà, naturalmente, il benestare dei ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente.

Partendo dall'inizio: Veneto Sviluppo Spa (finanziaria della Regione Veneto) ha reso noto lunedì che il consiglio di amministrazione ha esercitato il diritto di prelazione sul 65,98% del capitale sociale di APVS Srl (che a sua volta detiene il 53% di VTP). Nel frattempo Veneto Sviluppo ha deciso di scegliere Venezia Investimenti (cordata che comprende MSC Cruises, Costa Group, Royal Caribbean e il gestore terminalistico Global Ports Holding) come principale partner a cui vendere il 48% delle quote di APVS, per un valore di 17,5 milioni di euro.

"Alla fine di tutta l’operazione, con un esborso minimo di circa 6,5 milioni - ha commentato il presidente di Veneto Sviluppo, Massimo Tussardi - diventiamo soci di maggioranza di una società che può fare molto per l’economia del territorio e che già genera marginalità operative di circa 9 milioni di euro, con potenzialità di crescita anche attraverso attività complementari, oggi non pienamente attivate". La proposta di Venezia Investimenti è stata scelta anche perché, come spiegato dallo stesso Tussardi, comprende la previsione di una ulteriore opzione per una quota fino all'intero pacchetto di controllo mantenuto da Veneto Sviluppo, valida e garantita fino al novembre del 2018, al valore di oggi più un incremento del due per cento annuo. In pratica nei prossimi anni la Venezia Investimenti dovrebbe assumere il controllo di tutte le quote di APVS.

Si arriva quindi ai progetti per il futuro: con il passaggio di APVS ai privati, nella dichiarazione di intenti figura una bozza di piano industriale per la realizzazione di un terminal alternativo alla Marittima, per le navi più grandi, da realizzare a Marghera. Investimento previsto: 60 milioni di euro. Per la Marittima, invece, sarà chiesta la garanzia di uno sviluppo per l'insediamento di attività commerciali. Insomma, Marghera e il canale dei Petroli sembrano essere il futuro per i "giganti del mare", evitando così l'escavo di nuovi canali, compreso il Tresse Nuovo ipotizzato dal sindaco Brugnaro. La parola finale spetta al governo.

Venezia Investimenti commenta: "Apprendiamo con favore che l'offerta per l'acquisto della minoranza di APVS sia stata giudicata la migliore dal consiglio d'amministrazione di Veneto Sviluppo. I soci di Venezia Investimenti, MSC Cruises, Costa Group, Royal Caribbean e Global Ports Holding, sono consapevoli della grande rilevanza della crocieristica per Venezia e sono convinti che anche grazie al loro apporto la città lagunare potrà massimizzare il beneficio derivante dalla previsione di aumento del numero di passeggeri in arrivo e in partenza via nave, assicurando al contempo investimenti e occupazione per Venezia e il territorio. Venezia Investimenti e Veneto Sviluppo predisporranno, al termine dello scadere del periodo di prelazione previsto per i soci di minoranza di VTP (Venezia Terminal Passeggeri) un piano industriale volto a un immediato rilancio della competitività di VTP e all’ulteriore sviluppo della crocieristica veneziana, a beneficio delle persone che direttamente e indirettamente vi lavorano e della città di Venezia e il suo territorio".

 

Non ne avevo dubbi. Vincerebbe così il partito del "non scavare". Premesso che non appartengo alla schiera dei contrari al passaggio in città delle navi passeggeri, in quanto lo stesso è sottoposto ai più rigorosi crismi di sicurezza ed è una fola che le navi, alla velocità imposta per il transito, provochino qualsiasi forma di moto ondoso, mi permetto di esternare queste considerazioni:

in fin dei conti tutto il male non verrebbe per nuocere. L'escavo di nuovi canali di navigazione, all'interno della laguna e non solo a mio parere, è una pura follia, nella fattispecie quello inizialmente progettato passare dietro l'sola della Giudecca (grossomodo quello evidenziato in verde nella piantina del post precedente).

D'altronde il terminal passeggeri previsto alle bocche di porto, da realizzarsi ex novo, presenterebbe una notevole quantità di problematiche, di costi, logistica, assenza di infrastrutture...e non ultima, quella del precario ridosso: il luogo dove sarebbe prevista la costruzione delle nuove banchine, è ampiamente esposto ai venti dominanti di traversia.

Il transfert dei passeggeri in centro storico comporterebbe inoltre un traffico abnorme di taxi e motoscafi gran turismo, i famigerati lancioni che voglia o non voglia sono tra i maggiori responsabili del moto ondoso nei canali di grande navigazione che attraversano la città: di San Nicolò, dei Marani, della Giudecca e Bacino di San Marco, non considerando la legge della giungla vigente nei canali interni dei Marani e dell'aeroporto dove i limiti di velocità sono per molti una chimera.

Vedo comunque problematico far digerire alla corporazione piloti, che ha un peso ed un'influenza notevole nella gestione della portualità, l'aggravio di traffico delle over 96.000 (tsl) nel canale dei petroli, l'attuale via di accesso dal porto di Malamocco a Marghera, già sufficientemente congestionata dal traffico commerciale.

Ammesso che tutto vada a buon fine, mi pongo un'altra riflessione: dal momento che i giganti del mare comunque arriverebbero a Marghera, ora totalmente priva di strutture ricettive e di adeguate banchine per il traffico passeggeri, perchè non valutare l'arrivo delle navi in Marittima attraverso una via meno impattante, ottenuta mediante un non troppo invasivo ricalibramento del canale Vittorio Emanuele, e del suo bacino di evoluzione, storico collegamento in un non troppo lontano passato tra Marghera e la Marittima.

Era comunque una delle varie alternative prese in considerazione.

I costi sarebbero sicuramente inferiori a quelli di costruzione di nuove strutture, sfruttando l'esistente e da poco rinnovata stazione marittima. che dista solamente qualche centinaio di metri dall'uscita del canale Vittorio Emanuele.

 

Per comprendere meglio quanto esposto prendo a prestito la piantina di Malaparte:

Il tracciato che ho aggiunto (malamente) in rosso sul lato sinistro rappresenta la parte terminale del canale dei petroli, da percorrere obbligatoriamente per giungere a Marghera. In giallo l'esistente canale Vittorio Emanuele.

sQv9It.jpg

Modificato da danilo43
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