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Torre Binata Ansaldo 152/53


malaspina

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Comandanti,

vi posto con piacere un oggetto che ho acquistato la settimana scorsa ad un mercatino dell'antiquariato.

Appena l'ho scorto sul banchino del venditore, mi sono subito reso conto che si trattava di un modello in acciaio di una torre binata in uso nella nostra RM.

 

 

dsc4512y.jpg

 

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dsc4513oa.jpg

 

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Il metallo era abbastanza ossidato, ma come si può vedere in cantina ho usato Sidol (in mancanza di manteca) e olio di gomiti, riportandolo quasi al suo stato originale.

 

Ritornando al momento dell'acquisto, guardando bene da vicino l'oggetto ho trovato sulla paratia destra dell'arma questa particolare dedica stampigliata con molta perizia e precisione con lettere a colpo.

 

 

 

dsc4515p.jpg

 

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Visto quindi l'anno della dedica, il campo di ricerca si limitava ai nostri incrociatori leggeri ancora in servizio nella MM.

 

Ma guardando poi sulla barbetta, non ho avuto più dubbi:

 

 

dsc4516.jpg

 

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Si trattava dell'incrociatore Raimondo Montecuccoli. In questa parte di metallo vi era riportata a mezzo pantografo il motto non ufficiale della nave: "Centum Oculi", che era apposto in quadrato ufficiali dell'unità. Pare che durate la Battaglia di Pantelleria del 1942, subì a causa di una scheggia l'amputazione della lettera "O".

Per scaramanzia il motto è rimasto con questa mancanza, assumendo anche un altro significato a volte gradito in determinate situazioni!

 

Sinceramente non essendo esperto di collezionismo non posso asserire se questo manufatto è opera artigianale, appunto degli "armaroli" del Montecuccoli, oppure un modello di cantiere donato alla nave o all'Ente.

Di sicuro non è fatto a macchina, come ho potuto apprezzare dalle piegature e saldature delle lamiere vi hanno lavorato indubbiamente mani esperte.

 

Avete notizia di altri oggetti simili?

 

In ogni caso ora è diventato uno degli oggetti più belli dell'arredamento di casa mia.

Modificato da malaspina
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Stupendo!!!! :smiley19:

Vista la dedica direi che si tratta di un pezzo originale realizzato appositamente per essere donato in occasione della festa di S. Barbara: se poi sia stato realizzato dagli armaioli piuttosto che commissionato a qualche artigiano, questo credo sia impossibile stabilirlo se non si rintraccia qualche diretto interessato dell'epoca. Molto bello, complimenti per l'acquisto! :smile:

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In questo come altri casi, in cui si trovano addirittura attestati e medaglie personali, mi chiedo come possano arrivare su queste bancarelle.

Può capitare che di una famiglia non rimanga nessun erede.

Ma qualora ci sono, anche se non proprio diretti, come si fa a disfarsi di questi oggetti personali!!

Mah?!

 

Comunque grazie per glia apprezzamenti...e speriamo che qualcuno facente parte l'equipaggio del Raimondo Montecuccoli di quegli anni possa vedere queste immagini e magari darci notizie in merito.

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In questo come altri casi, in cui si trovano addirittura attestati e medaglie personali, mi chiedo come possano arrivare su queste bancarelle.

Può capitare che di una famiglia non rimanga nessun erede.

Ma qualora ci sono, anche se non proprio diretti, come si fa a disfarsi di questi oggetti personali!!

Mah?!

 

Comunque grazie per glia apprezzamenti...e speriamo che qualcuno facente parte l'equipaggio del Raimondo Montecuccoli di quegli anni possa vedere queste immagini e magari darci notizie in merito.

 

Sono domande che mi pongo anch'io... particolarmente quando mi trovo davanti alla vendita di medaglie al valore o altre decorazioni.

C'è da dire che qualche volta capita che questi cimeli vengano spostati in qualche scatolone tenuto in un armadio... poi lo scatolone finisce in cantina per poi essere sommerso da altre scatole: finisce così che una volta mancato il diretto interessato si perda memoria del contenuto delle scatole per la gioia di chi vuota a pagamento le cantine.

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Caro Malaspina ....nel tuo personalissimo caso propongo di modificare il motto...."Centum et uno _culi" :biggrin: :biggrin: :biggrin: Rosico un pochino per l'invidia, si nota? :smile: :smile:
Sono domande che mi pongo anch'io... particolarmente quando mi trovo davanti alla vendita di medaglie al valore o altre decorazioni. C'è da dire che qualche volta capita che questi cimeli vengano spostati in qualche scatolone tenuto in un armadio... poi lo scatolone finisce in cantina per poi essere sommerso da altre scatole: finisce così che una volta mancato il diretto interessato si perda memoria del contenuto delle scatole per la gioia di chi vuota a pagamento le cantine.

 

Concordo pienamente con quanto asserite...

Purtroppo, molte volte, ci si trova difronte a gente che non nutre nessun interesse su come un suo discendente ha trascorso la propria vita...

Meno male che noi la pensiamo diversamente!! :sleep::smile:

Modificato da Visitatore
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Caro Malaspina ....nel tuo personalissimo caso propongo di modificare il motto...."Centum et uno _culi" :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Rosico un pochino per l'invidia, si nota? :smile: :smile:

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:laugh: Concordo col nostro VIGILE! :laugh:

Con un pò di pazienza si potrebbe risalire al 2° D.T. del MONTECUCCOLI a bordo nel Dicembre 1952!

Modificato da Alfabravo 59
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Un pezzo fantastico, complimenti! :smiley19:

Sei stato un folle a lucidarlo..

 

Non l'ho lucidato...ho solo tolto la patina che lo ricopriva da anni trascorsi chissà dove. :blush:

 

Alfabravo, anch'io spero di poter trovare qualcuno che ne sappia di più di quest'oggetto.

In fondo qualcuno di quell'armaroli che lo hanno regalato al 2° DT, all'epoca aveva vent'anni. Quindi oggi hanno intorno agli ottant'anni...

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Hai tolto 'la storia'.. di norma, le patine, quando non sono troppo ossidate o rugginose (dipende dal metallo), sono considerate un valore aggiunto (anche economico) nei manufatti storici.. comunque un pezzo davvero interessante, l'hai pagato molto?

 

Si è vero la patina a volte fa storia, ma in questo caso dava solo il senso dello sporco.Il metallo è lucido di suo, sembra quasi cromato da quanto è puro.

 

Per il prezzo non so dire se troppo o poco, di solito nei mercatini io cerco libri di marina.

Comunque il venditore chiedeva 100 euri e siamo arrivati alla fine a 70.

 

Però mi piaceva troppo... non ce l'ho fatta a contrattare oltre. Comunque lui non cedeva più, perchè mi ha riferito che era la prima volta che la metteva in vendita.

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Vero l'episodio della perdita della O del motto durante la battaglia di Pantelleria... Ne riferisce nelle sue memorie niente meno che l'ammiraglio Alberto da Zara, comandante della squadra italiana impegnata nello scontro con gli inglesi al largo dell'isola siciliana...

 

non solo prima ancora, un ufficiale copriva con una cartina la "O", la scheggia ha solo sancito una situazione che andava vanti già da tempo,

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non solo prima ancora, un ufficiale copriva con una cartina la "O", la scheggia ha solo sancito una situazione che andava vanti già da tempo,

 

Si potrebbe definire...humor britannico :biggrin: :biggrin: :biggrin:

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a quanto mi risulta, nel periodo postbellico si usava una leggerissima foglia di fico (non esiste un glifo UTF, sarebbe una O crociata, quanto più si avvicina nel charset UTF e' la Ø nordica) assente nel cimelio recuperato da Malaspina... quindi propenderei per una commessa "esterna" ad un artigiano, che magari non ha compreso il particolare sicuramente richiesto dai committenti.

 

Sul punto del come sia finito in una bancarella se ne è già discusso nel thread sul mio "centum øculi" librario, e ritengo che la vicenda possa essere più o meno la stessa.... anche se mi sembra più difficile nel caso di un "soprammobile del nonno".

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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a quanto mi risulta, nel periodo postbellico si usava una leggerissima foglia di fico (non esiste un glifo UTF, sarebbe una O crociata, quanto più si avvicina nel charset UTF e' la Ø nordica) assente nel cimelio recuperato da Malaspina... quindi propenderei per una commessa "esterna" ad un artigiano, che magari non ha compreso il particolare sicuramente richiesto dai committenti.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

 

 

 

 

 

Interessante questa tua disquisizione letteraria sulla scritta del motto. Ma io credo che più non aver compreso, non abbiano avuto quel tipo di lettera nel pantografo, e quindi in quel momento è andato benissimo anche la normale "O", che sia stato un artigiano o il personale di bordo a realizzarlo.

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oh, Mala.... ho appena cancellato cinque o sei volte diverse disquisizioni sull' arte della sovrascrittura... io con una macchina da scrivere il "Centum Øculi" lo potevo costruire battendo O, tornando indietro e battendo x o / (ci sono vantaggi considerevoli nell' uso degli strumenti manuali...) e a bordo del Montecuccoli sarebbe stata una questione di principio la O crociata....

 

[cancellata anche una disquisizione sul come si sia arrivati al brutto simbolo € per motivi analoghi]

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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nel '52 il montecuccoli ha fatto la crociera estiva degli allievi...

 

 

Si...a Londra.

Chissà se quel regalo ha qualche origine da questa crociera?

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potrebbe anche anche essere gli allievi riconoscenti...

 

Non credo. Come vedi nella foto n 2, la dedica al 2° DT è da parte degli armaroli.

 

chissà, forse c'è anche un altra torre dedicata al DT del tiro...

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  • 5 weeks later...

Gli annunci che avevo lanciato ai Gruppi Anmi dotati di indirizzo di posta elettronica hanno sortito il loro effetto.

Sono stato contattato da diversi ex appartenenti all'equipaggio dell'incrociatore Montecuccoli. Ma sin ora, nessuno di quelli che mi hanno portato le loro testimonianze, erano imbarcati all'epoca della festa di Santa Barbara 1952.

Ieri sera finalmente, una voce brillante, nonostante le diverse primavere sulle spalle, mi ha confermato che era anche lui un autore del modello di torre in argomento.

Grande commozione da entrambi i capi della linea telefonica.

Pietro da Torino mi ha raccontato e confermato anche la presenza di un analogo modello, dedicato al 1° direttore del tiro.

Cosa molto interessante mi ha segnalato anche i dati dell'ufficiale a cui fu donato l'oggetto in quell'occasione.

All'epoca giovane TV Guglielmo Santarnecchi, che poi durante la carriera ha raggiunto il grado di ammiraglio, ma che è mancato circa tre anni or sono.

Probabilmente non avendo eredi diretti, il suo patrimonio di oggetti sarà stato ceduto a qualche antiquario, che poi lo ha immesso sul mercato.

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  • 3 years later...

Questa discussione, che ho scoperto solo oggi per caso, mi ha provocato una forte emozione.

 

Comandanti,
vi posto con piacere un oggetto che ho acquistato la settimana scorsa ad un mercatino dell'antiquariato.
Appena l'ho scorto sul banchino del venditore, mi sono subito reso conto che si trattava di un modello in acciaio di una torre binata in uso nella nostra RM.


Si trattava dell'incrociatore Raimondo Montecuccoli. In questa parte di metallo vi era riportata a mezzo pantografo il motto non ufficiale della nave: "Centum Oculi", che era apposto in quadrato ufficiali dell'unità. Pare che durate la Battaglia di Pantelleria del 1942, subì a causa di una scheggia l'amputazione della lettera "O".
Per scaramanzia il motto è rimasto con questa mancanza, assumendo anche un altro significato a volte gradito in determinate situazioni!

Sinceramente non essendo esperto di collezionismo non posso asserire se questo manufatto è opera artigianale, appunto degli "armaroli" del Montecuccoli, oppure un modello di cantiere donato alla nave o all'Ente.
Di sicuro non è fatto a macchina, come ho potuto apprezzare dalle piegature e saldature delle lamiere vi hanno lavorato indubbiamente mani esperte.

Avete notizia di altri oggetti simili?

In ogni caso ora è diventato uno degli oggetti più belli dell'arredamento di casa mia.

 

 

Alla domanda "Avete notizia di altri oggetti simili" mi si sono rizzate le antenne.

 

Mi sono detto: "Vuoi vedere che l'oggetto che ho io è proprio quello di cui si sta parlando?"

 

Gli annunci che avevo lanciato ai Gruppi Anmi dotati di indirizzo di posta elettronica hanno sortito il loro effetto.
Sono stato contattato da diversi ex appartenenti all'equipaggio dell'incrociatore Montecuccoli. Ma sin ora, nessuno di quelli che mi hanno portato le loro testimonianze, erano imbarcati all'epoca della festa di Santa Barbara 1952.
Ieri sera finalmente, una voce brillante, nonostante le diverse primavere sulle spalle, mi ha confermato che era anche lui un autore del modello di torre in argomento.
Grande commozione da entrambi i capi della linea telefonica.
Pietro da Torino mi ha raccontato e confermato anche la presenza di un analogo modello, dedicato al 1° direttore del tiro.
Cosa molto interessante mi ha segnalato anche i dati dell'ufficiale a cui fu donato l'oggetto in quell'occasione.
All'epoca giovane TV Guglielmo Santarnecchi, che poi durante la carriera ha raggiunto il grado di ammiraglio, ma che è mancato circa tre anni or sono.
Probabilmente non avendo eredi diretti, il suo patrimonio di oggetti sarà stato ceduto a qualche antiquario, che poi lo ha immesso sul mercato.

 

Continuo nella lettura dei post e l'ipotesi diventa più consistente.

 

Studio attentamente il mio oggetto ed arriva la certezza che il sig. Pietro da Torino accenna proprio al modello che fu

donato a mio padre, all'epoca 1° D.T. del Montecuccoli: la riproduzione di un cannone da vascello dei primi

dell'ottocento, sul suo affusto a quattro ruote e con sul lato destro la dedica:

 

GLI ARMAROLI DEL

- MONTECUCCOLI -

AL PRIMO

ARTIGLIERE

DI BORDO

SANTA BARBARA

1952

Fattura e materiale sono analoghi a quelli della torre binata donata al 2° DT, pur mancando il riferimento al motto "centum #culi"

 

Per fortuna il mio non è finito sui banchetti di un mercatino.

 

L'ho ritrovato nel baule che ha accompagnato mio padre nei suoi numerosi imbarchi e che da anni ormai è definitivamente approdato nel ripostiglio di casa.

 

L'ho riaperto di recente e mi ha svelato un piccolo tesoro custodito al suo interno: vecchie divise tra cui un elegantissimo dinner jack, il giacchino da allievo dell'Accademia con lo spadino, una spallina con i gradi da STV risalente agli anni '40, foto, carte varie e una bandiera della Regia Marina con relativo jack appartenuta a qualche unità che sto cercando di individuare.

 

Il cannone l'ho opportunamente ripulito con il sidol :wink: ed ora fa bella mostra di sé nella libreria di casa a Taranto.

 

Per questa volta gli svuotacantine a pagamento sono rimasti a bocca asciutta!

 

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CHE BELLE CIRCOSTANZA!!

 

Ritrovare anche l'altra torre!!

Anche questo è Betasom.

 

Pubblico volentieri nuovamente le foto della "mia" torre, datemi solo qualche ora.

 

Rostro ti spiace comunicarmi in pm il nome di tuo padre se vuoi. Proprio in questi giorni devo parlare telefonicamente con Pietro Renò, uno degli armaroli che hanno realizzato i modelli. Ne sarà sicuramente contento.

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Lo farò sicuramente appena posso.

Claudio, tu invece sei invitato a casa per vedere di persona :biggrin:

Carissimo Maurizio ti ringrazio dell'invito che non mi farò certo sfuggire!

Ci vediamo presto dunque!

Grazie ancora,

C.

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Come promesso ripubblico le foto della mia "torre". Scusate la scarsa qualità delle immagini.

 

Ho anche telefonato all'ex sgt. armarolo che ha partecipato alla realizzazione delle due torri. E' rimasto molto commosso nel ricordo del padre di Rostro ed è felice che anche quell'oggetto sia in mani sicure.

 

20160616_074820_zpsj3qhhmbv.jpg

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Grazie a entrambi; oggetti davvero significativi soprattutto per la dedica e di ottima realizzazione. Come mai, Moreno, parli di "torre binata" ?

Dalla tua foto non arrivo a comprendere se si tratti di una sezione, ma vedo un'unica bocca da fuoco.

Resta che la circostanza ha dell'incredibile !

Modificato da danilo43
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Danilo, effetto della prospettiva, la canna di dritta copre quella di sinistra.

 

Qui si vede meglio...

 

20160616_082322_zpsfaajpp8w.jpg

Modificato da malaspina
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  • 2 weeks later...

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Visitatore
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