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Bacini Di Carenaggio:in Muratura O Galleggianti?


Alfabravo 59

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Questo Topic mi è stato ispirato da STV (CP) col suo "IL SOLE 24 ORE - MARINA" ove ho postato un traghetto civile a secco in uno dei bacini di MARINARSEN SP.

 

La mia domanda è molto semplice: al di là del fatto che un bacino in muratura necessita di onerose pratiche edilizie per la costruzione ed è pur sempre fisso, a parità di capienza quale è più economicamente conveniente?

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Ciao

Ricordo che il nostro accompagnatore al muggiano ci disse che con un Bacino galleggiante il varo di una nuova unità aveva costi inferiori ma non entrò nei dettagli della cosa.

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Il problema non e’ solo economico, ma strategico, funzionale e di opportunita’

Un Bacino Galleggiante e’ “una nave”, generalmente non autopropulsa (anche se nella 2^ GM la US Navy ne incorporo’ vari con propulsione per il loro rapido dispiegamento nel Pacifico); si tratta di una “nave” di lunga vita, se con buona manutenzione (generalmente sono a sezioni per facilitare l’ autocarenaggio), ma pur sempre una soluzione con certe limitazioni di vita utile, tipicamente orientata alle manutenzioni ed al carenaggio e meno al raddobbo od ai grandi lavori.

I bacini galleggianti permettono una rapida rotazione nei lavori e, in alcuni casi specifici, soprattutto in zona di operazioni, per la loro caratteristica di immersione elivellamento, hanno permesso carenaggi e lavori di unita’ senza dover procedere ai lunghi ed onerosi lavori di preparazione delle unita’ da immettere in bacino (svuotamento depositi munizioni e carichi, sbarco combustibili ecc ecc.

Al contrario – ovvio – dei bacini in muratura si possono ridislocare nelle sedi piu’ opportune.

Anche in campo mercantile i grandi bacini di carenaggio galleggianti sono stati in alcuni casi costruito e ridislocati per seguire le necessita' di nuove rotte (la crisi di suez ecc ecc)

Un bacino in muratura e’ tipico per costruzioni e per lavori di refitting e grandi manutenzioni, ed e’ piu’ facile da poterare con grandi mezzi di sollevamento.

Ritengo perio’ un poco sbagliato e forse un po’ superficiale confrontare le due soluzioni, che sono assolutamente complementari

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  • 4 weeks later...

I bacini in muratura e galleggianti sono complementari e la scelta è caratterizzata da opportunità.

Trieste ha un grande bacino in muratura in parte (minima) interrato ed il resto sono due dighe parallele con la barca-porta in testa. I costi non li conosco ma i bacini in mutatura hanno bisogno di poca manutenzione mentre il bacino galleggiante è una nave e dura quanto le navi. Unico vantaggio si può spostare.

Per il bacino in muratura si cambia la barca-porta e le pompe di svuotamento ed il bacino è nuovo. Il bacino galleggiante si deve rifare.

 

Io non la metterei in questi termini. Gilbyit ha accennato al varo. Bisognerebbe spiegare a lungo i lavori di un varo ed i calcoli che bisogna fare per determinare la curva che deve essere realizzata sotto la nave.

E'un'opera difficile, pericolosa e costosa. Nella mia vita professionale ho calcolato tre e so come stanno le cose.

Ma quì passiamo in un'altro campo dove contano investimenti e risultati.

Costruire una nave in bacino offre il vantaggio di eliminare i costi del varo. A cose fatte si sono accorti che i vantaggi erano tanti di più sia nei costi che nei tempi, trasformabili in vantaggi economici.

 

Varo5

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Costruire una nave in bacino offre il vantaggio di eliminare i costi del varo. A cose fatte si sono accorti che i vantaggi erano tanti di più sia nei costi che nei tempi, trasformabili in vantaggi economici.

Varo5

:s01: Grazie anche per questo parere! Tra l'altro la cosa mi fa ben sperare sul destino dei sei bacini in muratura di MARINARSEN SP la cui utilità sarà ancora attuale.

 

Per quanto riguarda la ormai scomparsa del varo per scivolamento dallo scalo, ne comprendo bene i motivi pur non essendo un tecnico. Ho letto in proposito che per il vecchio varo tradizionale certe strutture della nave dovevan essere appositamente rinforzate solo per resistere per quei pochi secondi in cui l'unità si trovava con la poppa galleggiante in mare e la prua ancora sullo scalo. E tutto questo ferro in più era destinato a rimanere a bordo per l'intera vita operativa! Per non parlare poi delle maggiori difficoltà di costruire una nave su di un piano inclinato ecc. ecc.

 

Però quanta "poesia" in meno coi nuovi sistemi! :s06: Ricordo d'aver assistito al varo per scivolamento del CAVOUR a Riva Trigoso. Fu un evento nazionale con la partecipazione delle più Alte Autorità dello Stato e la presenza del Ct. ARDITO e di un cl. "Comandanti" impavesati a festa. Nell'imminenza del varo si è avvicinata anche la nuovissima COSTA MAGICA intenta ad eseguire i collaudi pre-consegna. I negozi della cittadina esponevano un simile cartello "CHIUDIAMO ALLE ORE 10.00 PER IL VARO. CI VEDIAMO DOPO!"

 

Alle ore 10.35, immediatamente dopo la rottura della bottiglia sullo scafo, una sirena avvertì che la nave, liberata dai gioghi dei puntelli, biette, scontri e quant'altro stava iniziando la corsa verso il proprio elemento naturale. :s10: :s15: Una corsa conclusasi felicemente dopo pochi secondi (ma che secondi! :s10: :s15: ) in un tripudio di sventolio di bandiere e musica marziale, sirene, grida di gioia ed applausi del numeroso pubblico! :s10: :s15:

 

:s06: La "globalizzazione" ci ha tolto anche questa "nicchia di felicità" :s06:

Modificato da Alfabravo 59
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  • 10 months later...

Quanto tempo occorre, mediamente, per svuotare un bacino di carenaggio? Inoltre, quando si sistemano i blocchi per far poggiare lo scafo della nave, occorre del personale specializzato sott'acqua che lo fa al monento mentre il bacino si sta svuotando, oppure i blocchi vengono predisposti prima, in base alla nave che dovrà entrare in bacino?

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in genere in una giornata lavorativa si immette una nave in bacino e a secco. ci sono molti fattori a influire e, tra questi, i palombari che rifiniscono gli appoggi sulle taccate, ovvero quelli che chiami blocchi.

la sistemazione è fatta con bacino vuoto nei giorni precedenti, durante l'immissione si mettono alcune zeppe per colmare i vuoti di appoggio

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La domanda sull'orientamento della nave mi pare arguta.

Potrebbe essere che, nei bacini in muratura dove non vi è il doppio ingresso e oltre a un certo dislocamento la manovra in retromarcia è sempre assistita dai rimorchiatori? come escono le navi dai bacini, da sole?

 

[edit]

 

Ho trovato conferme, quindi, le navi entrano di prua in quanto la retromarcia deve essere assistita da un rimorchiatore e va da se che non sarebbe possibile bloccare un rimorchiatore dietro la nave per la durata della manutenzione, per questo entrano autonomamente di prua ed escono assistite di poppa.

Interessante questi pdf: http://www.uscg.mil/sflc/mlclant/vdiv/docs/SFLCStdSpec8634.pdf http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a257322.pdf

Modificato da Lefa
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Tutto chiaro, grazie... Mi dareste anche qualche spiegazione sulla chiusura ed apertura della grossa porta di ingresso del bacino? E' vero che si usa la stessa acqua di mare per aprirla e chiuderla e per garantirne la tenuta stagna? Ogni quanto tempo una nave deve andare in bacino?

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Ho trovato conferme, quindi, le navi entrano di prua in quanto la retromarcia deve essere assistita da un rimorchiatore e va da se che non sarebbe possibile bloccare un rimorchiatore dietro la nave per la durata della manutenzione, per questo entrano autonomamente di prua ed escono assistite di poppa.

Interessante questi pdf: http://www.uscg.mil/sflc/mlclant/vdiv/docs/SFLCStdSpec8634.pdf http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a257322.pdf

Ciao Lefa,

a Taranto i rimorchiatori (militari) entrano dentro il bacino (Gen. Ferrati) che peró é sufficientemente largo da consentire loro di sfilarsi.

La procedura é questa (se mi ricordo bene): i rimorchiatori, uno a prora e l'altro a poppa, portano la nave fin dentro il bacino. Quando il rimorchiatore non ha piú acqua di prora la nave, che non é ancora in posizione, passa i cavi sulle bitte di uno dei lati del bacino e si assucca. Il Rimorchiatore di prora molla il cavo e, quando anche quello di poppa si é disimpegnato ed allontanato, si sfila tra la fiancata della nave e il bordo del bacino. A questo punto con le gru vengono posizionati quattro grossi paranchi ripettivamente a prora dritta, prora sinistra, poppa dritta e poppa sinistra. I responsabili del bacino, tramite i paranchi, posizionano quindi precisamente la nave sulla verticale delle taccate. Giunti a questa fase viene posizionata e allagata la barca porta ed inizia lo svotamento del Bacino. Quando ci sono poche decine di centrimetri tra lo scafo e le taccate, tramite le gru vengono messe in bacino le barche con l'attrezzatura per i palombari. I palombari si richiamano dal bordo del bacino con delle cime le barche, ci salgono, si vestono e scendono sul fondo dello stesso. A questo punto si riprende lo svuotamento fino a quando la nave non poggia sulle taccate. Altro stop dello svotamento per consentire ai palombari di posizionare, come giustamente detto dal buon Dir, le zeppe e, quando tutto é pronto, i palombari tornano a terra, le barche sono tolte dal bacino con le gru e lo svuotamento é completato. Se tutto é andato bene la nave rimane "appollaiata" sulle taccate come un oca seduta.

Spero di essere stato utile.

Ciao,

C.

Modificato da chimera
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Sei stato super esaustivo!!!! Peccato che non ci siano video, neppure di navi civili, che facciano vedere le manovre, sono alquanto interessanti. Da bambino, vedevo anche le navi nell'enorme bacino dei Cantieri Tosi, ma non sono riuscito mai a coglierle mentre entravano o uscivano, poi purtroppo anche quei cantieri hanno chiuso...

Modificato da Antonio Palmira
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Ciao Lefa,

a Taranto i rimorchiatori (militari) entrano dentro il bacino (Gen. Ferrati) che peró é sufficientemente largo da consentire loro di sfilarsi.

La procedura é questa (se mi ricordo bene): i rimorchiatori, uno a prora e l'altro a poppa, portano la nave fin dentro il bacino. Quando il rimorchiatore non ha piú acqua di prora la nave, che non é ancora in posizione, passa i cavi sulle bitte di uno dei lati del bacino e si assucca. Il Rimorchiatore di prora molla il cavo e, quando anche quello di poppa si é disimpegnato ed allontanato, si sfila tra la fiancata della nave e il bordo del bacino. A questo punto con le gru vengono posizionati quattro grossi paranchi ripettivamente a prora dritta, prora sinistra, poppa dritta e poppa sinistra. I responsabili del bacino, tramite i paranchi, posizionano quindi precisamente la nave sulla verticale delle taccate. Giunti a questa fase viene posizionata e allagata la barca porta ed inizia lo svotamento del Bacino. Quando ci sono poche decine di centrimetri tra lo scafo e le taccate, tramite le gru vengono messe in bacino le barche con l'attrezzatura per i palombari. I palombari si richiamano dal bordo del bacino con delle cime le barche, ci salgono, si vestono e scendono sul fondo dello stesso. A questo punto si riprende lo svuotamento fino a quando la nave non poggia sulle taccate. Altro stop dello svotamento per consentire ai palombari di posizionare, come giustamente detto dal buon Dir, le zeppe e, quando tutto é pronto, i palombari tornano a terra, le barche sono tolte dal bacino con le gru e lo svuotamento é completato. Se tutto é andato bene la nave rimane "appollaiata" sulle taccate come un oca seduta.

Spero di essere stato utile.

Ciao,

C.

 

 

Grazie C. utilissimo as usual, sono sempre ghiotto di queste interessanti procedure!

Immaginavo fosse una questione di rapporto fra le dimensioni della nave e quella del bacino, ovviamente in un bacino dove non c’è spazio la soluzione di prua è obbligata, ma prendendo ad esempio i bacini più larghi dove vengono messe anche più di una nave a pacchetto, come mai si predilige comunque l’inserimento di prua? forse funziona un po' come per l'auto, la parcheggio come esce più comodo e poi penso a sfilarmi.. :cool:

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Ciao Lefa,

a Taranto i rimorchiatori (militari) entrano dentro il bacino (Gen. Ferrati) che peró é sufficientemente largo da consentire loro di sfilarsi.

La procedura é questa (se mi ricordo bene): i rimorchiatori, uno a prora e l'altro a poppa, portano la nave fin dentro il bacino. Quando il rimorchiatore non ha piú acqua di prora la nave, che non é ancora in posizione, passa i cavi sulle bitte di uno dei lati del bacino e si assucca. Il Rimorchiatore di prora molla il cavo e, quando anche quello di poppa si é disimpegnato ed allontanato, si sfila tra la fiancata della nave e il bordo del bacino. A questo punto con le gru vengono posizionati quattro grossi paranchi ripettivamente a prora dritta, prora sinistra, poppa dritta e poppa sinistra. I responsabili del bacino, tramite i paranchi, posizionano quindi precisamente la nave sulla verticale delle taccate. Giunti a questa fase viene posizionata e allagata la barca porta ed inizia lo svotamento del Bacino. Quando ci sono poche decine di centrimetri tra lo scafo e le taccate, tramite le gru vengono messe in bacino le barche con l'attrezzatura per i palombari. I palombari si richiamano dal bordo del bacino con delle cime le barche, ci salgono, si vestono e scendono sul fondo dello stesso. A questo punto si riprende lo svuotamento fino a quando la nave non poggia sulle taccate. Altro stop dello svotamento per consentire ai palombari di posizionare, come giustamente detto dal buon Dir, le zeppe e, quando tutto é pronto, i palombari tornano a terra, le barche sono tolte dal bacino con le gru e lo svuotamento é completato. Se tutto é andato bene la nave rimane "appollaiata" sulle taccate come un oca seduta.

Spero di essere stato utile.

Ciao,

C.

 

Più o meno quel che succede sui bacini galleggianti. Anni fa, lavoravo con una ditta che effettuava lavori per la Marina presso Marinarsen La Maddalena, che era fornito di un bacino galleggiante da 1000 tn (oltre a 2 scali). Il rimorchiatore non entrava, naturalmente, ma le unità navali (unità sino a MTF e MTC), venivano portate all'imboccatura e poi tirate con paranchi. L'operazione successiva (tranne che i sommozzatori/palombari erano già pronti nelle barchette nei pressi dell'imboccatura opposta), è pari pari a quella descritta dal nostro Comandante Chimera. Solitamente, alcuni operai della nostra ditta partecipavano alle operazioni con la squadra del bacino, sia a preparare il materiale e le taccate e sia alle operazioni di immissione; sempre un'operazione interessante....

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Grazie C. utilissimo as usual, sono sempre ghiotto di queste interessanti procedure!

Immaginavo fosse una questione di rapporto fra le dimensioni della nave e quella del bacino, ovviamente in un bacino dove non c’è spazio la soluzione di prua è obbligata, ma prendendo ad esempio i bacini più larghi dove vengono messe anche più di una nave a pacchetto, come mai si predilige comunque l’inserimento di prua? forse funziona un po' come per l'auto, la parcheggio come esce più comodo e poi penso a sfilarmi.. :cool:

 

Figurati!

in effetti é come dici tu, per entrare si manovra meglio andando in avanti. Poi la plancia é ottimizzata per la visibilità in avanti quindi é anche meglio per dirigere la manovra. Per uscire (se non c'é vento) molla tutto, pari indietro adagio e ti sfili dal bacino (ovviamente l'ho parecchio semplificata..... di variabili oltre al vento ce ne sono tante altre).

La pratica delle navi affiancate l'ho vista solo in foto e non ti saprei dire se ci sia ancora il know how per metterla in pratica (passo la parola gli ingegneri su l'argomento). Quello che a volte si fa ancora é mettere due navi piccole una davanti all'altra nello stesso bacino grande. Il problema nel mettere due navi contemporaneamente in bacino non é peró solo tecnico. Se una delle due ritarda con i lavori per un motivo qualiasi fa ritardare l'uscita anche dell'altra che se ne rimane in bacino senza bisogno fino a quando la prima non termina le lavorazioni.

 

@ Antonio: confermo. la barca porta funziona con l'acqua di mare. Viene rimorchiata da un rimorchiatore portuale fino all'imboccatura del bacino e messa in posizione. Poi si ormeggia e si allagano le casse di cui é dotata facendola scendere lungo l'apposita sede presente all'imboccatura del bacino stesso fino a farla adagiare con la sua parte inferiore sulla platea. Svuotando il bacino la pressione del battente d'acqua dalla parte esterna la schiaccia sulla sua sede facendo fare tenuta a delle apposite guarnizioni (che non sono di gomma, ma qui gli ingegneri possono essere certamente piú accurati di me) che impediscono all'acqua di mare di trafilare all'interno del bacino. La barca porta ha anche delle condotte parecchio grandi tra lato esterno e lato interno che consentono di far entrare grandi quantità d'acqua in bacino per allagarlo quando la nave deve uscire. Le condotte sono chiuse da valvole la cui manovra é posizionata sulla barca porta stessa. (Anche ) per questo motivo si mette una sentinella armata sulla barca porta. Un allagamento diciamo "non pianificato" potrebbe infatti provocare gravi danni alla nave.

Ciao,

C.

Modificato da chimera
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..Il rimorchiatore non entrava, naturalmente, ma le unità navali (unità sino a MTF e MTC), venivano portate all'imboccatura e poi tirate con paranchi...

 

Credevo che entrasse anche il rimorchiatore nei galleggianti! grazie per la precisazione.

 

Cosa si usa per svuotare il bacino, delle elettropompe o l'aria compressa?

 

Immagino si usino delle pompe, non vedo come la pressione di un'ipotetica aria possa vincere la resistenza della massa d'acqua esterna se i bacini sono a 'cielo aperto'.. sarebbe un grande idromassaggio! :cool:

Modificato da Lefa
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Ciao Pugio,

grazie delle foto di Livorno,

da oggi ti puoi considerare cittadino onorario,

con il permesso di dire: "Oh boia Deh!!!!!!!!!!!!".

Per epiteti di livello superiore te li diremo a quattr'occhi, perchè altamente scandalosi sono.

 

Presto esaudirò un tuo desiderio.

 

Ciao

 

Fassio & GBN.

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Leggendo le schede tecniche, ho appreso che ci sono delle elettropompe...

Lefa, pensavo all'aria compressa solo nel caso dei bacini galleggianti per farli tornare in superficie (un pò come avviene sui sommergibili), ma anche qui, si usano delle elettropompe. E' incredibile come siano rapidi i tempi svuotamento/riempimento, pensavo ci volessero almeno 24 ore, invece in 3/4 ore (e in taluni casi anche meno) l'imbarcazione è in secca...

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Veramente sono stato io che ho fatto le domande in modo confusionario. Interessandomi sia i bacini in muratura che i galleggianti, ho fatto le domande su quello che mi interessava, indistintamente dal tipo specifico di bacino. Va da se che la barca porta ce l'hanno solo quelli in muratura, mentre i galleggianti no...

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Ciao Pugio,

grazie delle foto di Livorno,

da oggi ti puoi considerare cittadino onorario,

con il permesso di dire: "Oh boia Deh!!!!!!!!!!!!".

Per epiteti di livello superiore te li diremo a quattr'occhi, perchè altamente scandalosi sono.

 

Presto esaudirò un tuo desiderio.

 

Ciao

 

Fassio & GBN.

 

:laugh: :laugh: :laugh: Ma ho anche diritto al Cacciucco vitalizio ?????

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Credevo che entrasse anche il rimorchiatore nei galleggianti! grazie per la precisazione.

 

 

Parlo per le operazioni dove la ditta con cui lavoravo, ha partecipato. Il Bacino di La Maddalena, aveva una parte puntata verso la banchina e la poca acqua disponibile, era utilizzata dalla passerella di ingresso nella platea. Anche qui, erano presenti delle elettropompe per l'esaurimento dell'acqua e l'operazione durava relativamente poco (anche se una volta emersa la platea, l'operazione era un po più lenta)

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